Carissima, mia figli ha avuto un DCA dall'età di 15 anni, è stata seguita da un centro a Padova, dalla dott.ssa Elena Bison, bravissima, ed è guarita(sono "guarita" anch'io dalla preoccupazione). Oggi ha 32 anni, vive e lavora a Londra da ben 9 anni. Ascoltandoti ho ripercorso tutto quel periodo che hai raccontato benissimo. Da un disturbo alimentare si guarisce per fortuna anche se è importante riconoscerlo e trovare le persone giuste, parlo di medici ovviamente... Grazie per la tua testimonianza ❤
Grazie per questo video utilissimo, ricco di spunti di riflessione sul proprio approccio al cibo....croce e delizia per chi come me ama mangiare ma adora essere magra pur sapendo che sta nuocendo alla mia salute. Grazie grazie grazie ....per le tue parole. Un abbraccio forte
Ti capisco un sacco. Specie il punto di non riuscire più a "stare a dieta"...sono mamma da 3 mesi e la pupa purtroppo non mi dà tregua. Non riesco a ritagliarmi i miei spazi,anche solo x un piccolo allenamento casalingo. Ovviamente spero che col tempo si assesti il tutto e io possa tornare a fare anche quello. Ecco,proprio il non riuscire più a darmi imposizioni restrittive sul cibo (anche io l'ho fatto x tnt tempo)in questo momento lo vivo un po come un contro..(diciamo che contribuisce al vedermi "male"😅). Detto ciò,capisco che è solo la circostanza di questo momento "difficile" che me lo fa vivere così. Non tornerei mai indietro neanche io. Colgo l'occasione per farti gli auguri più sinceri! Essere mamma è per me la fatica mista alla gioia più grande che poteva capitarmi, e mai avrei pensato di avere tutta la forza che mi scopro addosso( in qualche modo è anche questo, un processo di crescita, chissà che anche qui,a posteriori, potrò guardare stupita a tutti i miei cambiamenti positivi😉)un abbraccio grande!
Mi dai un sacco di carica sai perchè non vedo l'ora di diventare mamma ma sono anche terrorizzata perchè immagino che cambierà tutto e che sarà più difficile e che dovrò fare un lavoro enorme sull'accettare che non esisteranno regole, routine e organizzazione. Sai, è il mio difetto più grande, la poca elasticità. Io ti consiglio di viverti questo momento magico senza badare troppo al resto, sono sicura che avrai tempo di recuperare tutto!!
Credo che tu abbia detto tante verità. Abbattere certe paure è davvero un processo lungo, si tratta inoltre di un equilibrio dinamico come hai detto tu. 👍 video molto interessante, brava
Cara Franci, mi ci ritrovo in tutto quello che hai detto. Secondo me la tua testimonianza può aiutare e far riflettere molto persone che si trovano o si sono trovate in questa situazione. Sono assolutamente d'accordo con quanto hai detto guarendo da un DCA, e che questo lunghissimo processo di guarigione porta poi allo star bene per davvero ed il pensiero di ritornare in quella situazione dolorosa viene cancellato dalla nostra mente. La soddisfazione e gioia di quando si capisce che mangiando quell'alimento X al nostro corpo non succede nulla e che la nostra mente è libera è felice è una conquista bellissima! Mi hai fatto riflettere sui contro perché a mio parere non penso che li definirei così, ma li vedrai come un aver una maggior consapevolezza del processo di crescita e del percorso che si è affrontato guarendo da un DCA. Certo forse il fatto di "non aver limiti", "non riuscire a seguire uno stile di vita vegano" o "conoscere i valori nutrizionali di determinati alimenti" per una persona possono essere dei fattori limitanti perché non riescono a farti vivere al 100% delle situazioni che vorresti vivere in modo semplicemente diverso. Penso che dipenda tanto anche da come una persona ha vissuto quel periodo di DCA ed anche che tipo di pensieri/paure aveva al momento di quel periodo e magari seguire certi comportanti che siano dal contenersi un po di più quando si è in vacanza o il veganesimo ( nel tuo caso intendo) può innescare dei pensieri legati alla privazione di un determinato cibo e riportarti a sensazioni che già avevi provato nel passato. Quello che posso dirti è che ora sei consapevole di questo e che semplicemente magari ora non riesci ad adottare un determinato comportamento o stile di alimentazione che vorresti adottare, però puoi sempre ascoltarti e capire di cosa hai bisogno per stare bene, senza sentirsi in colpa per le scelte che compi. Ricorda che il tuo essere in equilibrio porta alla tua felicità. D'altro canto questo canale non si chiamerebbe "balanceishappiness"❤
Vedo anche io comunque più vantaggi che svantaggi e anche i contro infondo sono conseguenze ovvie che se si accettano non sono così invalidanti e possono diventare punti di forza! Felice di essere arrivata a voi😊
Che video delicato nella sua semplicitá ❤ mi ritrovo in tutti i punti (anche se, essendo passati quasi 10 anni tante cose non le ricordo nemmeno), ma personalmente vorrei dire la mia sul non riuscire a seguire una dieta. Partiamo dal dire che è vero, anzi verissimo. E infatti bisogna trovare un professionista bravo, formato specificatamente sul tema (o forse che l'ha vissuto) perché non sará mai un regime (specialmente se ipocalorico) "classico", ma si dovrá sempre fare i conti con quella parte "che si ribella" alla dieta. Io ho dovuto girare 4 nutrizionisti, ma alla fine ho trovato il professionista che mi sta aiutando e riesco (più o meno) a seguire le indicazioni 😅 penso che te sarai un'altra nutrizionista assolutamente capace di ciò ❤
Hai proprio ragione, se capiti nelle mani sbagliate non fai che fare danni. Io quando mi sono rivolta alla mia dietologa sono stata fortunata perchè lei ha capito subito di cosa avevo (e non avevo bisogno)! Nessuna dieta
Grazie per questo racconto a cuore aperto! Mi ritrovo in ogni parola che proferisci. Io ho passato 15 anni della mia vita a lottare e stare male fino ad arrivare al culmine rischiando moltissimo con uno squilibrio elettrolitico. La paura mi ha fatto guarire… può sembrare sciocco o banale ma sono guarita “per forza”. Ora che sto bene… vorrei tornare anche a piacermi un poco di più e sono combattuta tra la voglia di andare da un professionista e quella di continuare così, a sentimento…senza esagerazioni in nessun senso. Se posso chiedo a te consiglio sul daffare…visto che l’esperta qui sei tu 😊! Io vado in palestra regolarmente, facendomi seguire da un pt e mi piace molto la montagna e appena posso faccio una gita. Sto rimandando a settembre questo pensiero su come voglio agire… Concludo ringraziandoti infinitamente per i tuoi video perché è anche grazie a te e alla tua normalità di “donna che vive una vita vera” sono venuta fuori dal buco… Ti abbraccio e sei meravigliosa col pancino e queste lentiggini! 😊
Ciao cara, il mio consiglio è quello di chiedere aiuto se senti che da sola non puoi più fare nulla, è difficile ammetterlo perchè pensiamo di avere strumenti e conoscenze necessarie ma non li abbiamo, perchè le circostante, il passato, il vissuto, tante cose sono ostacoli, più grossi di noi. Chiedere aiuto non è una debolezza anzi, per cui io ti consiglio vivamente di affidarti a qualcuno. L'unico dubbio è su chi.. devi capire se è più di uno psicologo/psicoterapeuta l'aiuto che cerchi (risolvere dinamiche/pensieri/comportamenti disfunzionali) o un dietologo ma molto preparato sui dca perchè altrimenti rischi di non ottenere nulla. Tutelati!!
Ciao Francesca, ti seguo sempre con tanto interesse, sei seria, competente, in gamba oltre che simpatica e piacevole. A me il cibo ha aiutato, la classica valvola di sfogo. I chili sono inevitabilmente aumentati, ma per fortuna o forse per carattere non ho mai superato un certo limite da me stessa stabilito. Ero consapevole che mangiare era la manifestazione di tutta una serie di problematiche esistenziali che, dopo anni, ho avuto il coraggio di risolvere: ho preso la mia vita, l'ho messa nelle valigie e l'ho rivoltata. Fatto questo, i pomeriggi trascorsi a mangiare sono finiti. Ora sto lentamente perdendo i chili di troppo e, al di là del regime ipocalorico, ciò che mi sta facendo davvero riuscire è la serenità, la pace interiore che ho avuto il coraggio di donarmi. Grazie per aver condiviso, ogni esperienza è uno spunto per continuare a riflettere e a lavorare su se stessi.⚘
Queste sono le Donne del futuro!!! Brava Francesca! Ottimo video! Hai scelto un lavoro bellissimo, proprio e anche in relazione al tuo vissuto, alla tua esperienza e alle tue emozioni, ed è molto coraggiosa la tua scelta. Questo video mi è piaciuto moltissimo, ma veramente. Hai colto nel segno, almeno nel mio caso. Questa è la tua empatia e l'intelligenza di saper fare tesoro delle difficoltà personali potendo aiutare altre persone come noi, che ne hanno sofferto o che ancora non ne sono consapevoli. Sento 'freschi e vividi' gli svantaggi che hai riportato (fare fatica a seguire una dieta e i conseguenti sensi di colpa, accettare gli alimenti tabù, gli inviti, piacersi di più quando paradossalmente si stava peggio 🤦♀️) mi ci ritrovo in tutti e mi permetto di dire, in base a ciò che hai raccontato attraverso i social che siamo molto simili e ciò fa sentire meno soli! Sto imparando che farsi aiutare (da brave psicologhe e nutrizioniste) ci permette da capire quanto in realtà possiamo e dobbiamo dare fiducia alle proprie scelte e alle proprie sensazioni, stare con le nostre emozioni. La mente nel mio caso è prima Giudice e poi Consigliera, ed essendo insicura io ascolto la mia parte troppo giudicante ma apparentemente sicura e controllante, invece della parte Consigliera che chiede flessibilità ed equilibrio! Ti abbraccio forte, una carezza anche a Ciwetto!
Che bella l'idea di mente giudicante e consigliera, sto leggendo un libro che parla di psicologia e mente e chiama le due parti "mente osservante" e "mente pensante". La seconda vince e ci fa dare giudizi e attributi severi a quello che viviamo. La osservante se invece provasse a prevalere riuscirebbe a farci vedere (e vivere) le cose per quello che sono. Ma ahimè non è facile, però quello che c'è di buono è che abbiamo tanta consapevolezza che di sicuro ci ha permesso di guarire e ci permetterà di non ricadere 😊
Ciao franci! Belle queste tue parole, insegnano tanto, soprattutto la parte finale (quasi nessuno citerebbe gli svantaggi)... É importante sempre cercare di mantenere l'equilibrio, godersi i momenti e volersi bene davvero! Non credo che il veganesimo potrebbe darti problemi, mi sembri particolarmente consapevole e accorta. Qualunque sia per te il traguardo migliore raggiunto, basta il tuo luminoso sorriso 😃
anche io lo pensavo ma fidati che l'idea di rinunciare ad alcuni alimenti (che amo molto, come uova, latticini, pesce, soprattutto in viaggio) mi mette ansia!! Cerco di mangiare con consapevolezza e fare le scelte più giuste, con il compromesso tra ciò che fa bene all'ambiente ma sempre rispettandomi 😊 ps grazie del commento!
@@balanceishappiness certo, magari ti servirà solo un po' di tempo e se ne andrà via anche questa piccola ansia che sembra lì dietro la porta! Grazie a te e... continua a portare video quando riesci 😉
Ciao dottoressa Friz. Il video è uno dei più interessanti tra i milioni che girano sui DCA. Dai voce a quelli che sono stati e sono anche i miei pensieri sull'argomento e sulla mia storia personale durata per 20 anni nelle sue varie sfumature di gravità e manifestazioni. Mi trovi d'accordo su tutto tranne che su una conclusione che fai. Secondo me, infatti, la guarigione totale, intendendo fisica,metabolica e psicologica, non è reale né la vedo difatti in nessun*. Con un DCA l' approccio alla nutrizione sia personale che altrui e della massa rimane alterato,scalfito per sempre e non può più ritornare ad essere intuitivo e " disinteressato" come nella fase antecedente. Il fatto di interessarsi alla gastronomia dei luoghi, il fatto di scegliere una professione in cui si manipola/si progetta/si prescrive cibo, la cura del corpo più o meno ossessiva o semplicemente accurata, la autoghettizzazione alimentare in gruppi spesso dietro lo scudo dell'etica o dell'ecologia....per me sono tutti segni abbastanza evidenti di un masochismo che semplicemente cambia la sua maschera divenendo uno e centomila ma rimanendo sempre lì. E te lo dico in seguito ad una profonda e lunga autoriflessione. Ti lascio una domanda : sai spiegarci come può intendersi " avere un rapporto sano con il cibo"? Dal punto di vista medico e tuo. Grazie
in realtà anche io credo che la guarigione vera non esista, ma che ci si possa avvicinare, e che dipenda davvero tanto da quanto intenso e quanto duraturo è stato il nostro dca. Non si guarirà mai per davvero se si pensa al condizionamento che inevitabilmente ne è derivato, ma quello che si può fare e stare bene e smettere di farsi tanti problemi inutili. Ho dato la mia definizione di guarigione per questo, ma so bene che non è davvero una guarigione. Non si tornerà mai indietro, ma è bello sentire e leggere di sopravvissuti e di rinascite. Come mi ha detto una volta un'amica psicologa, il lavoro non si sceglie senza un motivo.. e io dentro di me so bene perchè ho scelto la nutrizione, così come perchè ho aperto un profilo e un canale yt che parlino di cibo, così come ami così tanto cucinare e fare la spesa... ma lo accetto!
Mentre per rispondere alla tua domanda, io penso che rapporto sano voglia dire "saper mangiare bene, inteso in modo completo, nutriente, bilanciato, senza pensarci troppo, ma saper anche accettare ogni proposta/cambio di programma/offerta senza pensarci, sapersi ascoltare e fermarsi quando arriva la sazietà, sapere che avremo altre occasioni e non badarci troppo, essere capaci di digiunare se siamo occupati/tristi o di "abbuffarci" se è Natale o siamo ad un matrimonio... io quando vedo queste cose e di base serenità e spensieratezza in chi mi sta accanto penso "che bel rapporto sano col cibo!"
Ascoltando le tue parole mi fai capire di avere una qualche forma residua di disturbo alimentare. Sono una specializzanda in psichiatria, dovrei conoscerli bene, eppure mi è sempre stato detto che non era così: ci ho creduto, ma anni di abbuffate notturne e un guadagno di ben 40kg dopo una depressione mi fanno sospettare ben altro. Probabilmente io non sono un quadro “classico”, non rientro totalmente nemmeno nei parametri del binge eating, ma ci sono alcune cose che, anche ora che non ho più abbuffate rimangono. Ad esempio capisco e mi ritrovo perfettamente nell’incapacità di seguire una dieta, nel senso che l’idea di dover avere una restrizione alimentare cognitiva e calorica mi devasta. Ho perso 9kg seguendo un percorso di mindful eating da sola (perché non ho trovato professionisti che seguissero questo paradigma), cercando di non avere come obbiettivo la perdita di peso e fino ad ora era andata bene (e non nel senso che ho perso peso, ma nel rapporto con il cibo), ma ora che lo stress nella mia vita ha subito un’impennata non riesco semplicemente più a non usare il cibo come consolazione. Mi dispiace tra l’altro constatare che nel mio campo c’è un’estrema incompetenza: guardo al mio caso ma anche a quello di tanti altri miei pazienti che vengono giudicati, colpevolizzati e o non considerati “abbastanza gravi” dai professionisti dei centri DCA stessi (non esagero, è davvero così, se sei obesa al centro DCA della mia città non ti accettano) e provo una rabbia fortissima. Se non c’è accettazione da parte nostra da chi può arrivare?
sai che rivedo tantissimo della mia storia in quello che dici, sono stata da una dietologa prima del covid e lei è stata bravissima perchè non mi ha mai dato una dieta ma mi ha fatto fare ben altro, con tanto ascolto e presa di coscienza (e con la quarantena che per me è stato un capitolo magico, in cui ho raggiunto il mio totale equilibrio) sono riuscita a perdere peso in modo naturale e sono stata in assoluto meglio che mai, come dici tu, proprio nel mio rapporto col cibo. Poi però la vita è cambiata e anche se non penso di avere motivo di lamentarmi sento che lo stress della quotidianità e degli impegni e la vita sociale mi abbiano di nuovo rimesso alla prova e tanti vecchi meccanismi sono tornati. Io so che la soluzione non è una dieta ma un altro percorso simile a quello, ora poi c'è la gravidanza per cui non ci penso, ma prima o poi vorrei riprovare quelle sensazioni di benessere. Per quello che dici è triste e anche nel mio campo ahimè è così, ma tu pensa a formarti e a allenare l'empatia, sarai un ottimo psichiatra!
Ciao Francesca, grazie infinite per la tua testimonianza. Secondo me, il fatto che per tua stessa ammissione la sola idea di una qualsiasi 'dieta' ti scateni la paura di veder ritornare vecchi fantasmi... non è un problema tuo. È un problema legato al concetto stesso di 'dieta', che così come è tradizionalmente messo in atto induce automaticamente la restrizione cognitiva e tutto ciò che ne consegue. Un conto è se sei epilettico/a, e allora non puoi fare niente, devi seguire la chetogenica per gli effetti sul cervello; idem se sei diabetico/a. Ma secondo me, soprattutto per il dimagrimento, l'idea 'tradizionale' di dieta (col conteggio calorico, il pesare tutto, gli alimenti inclusi ed esclusi, l'insulsa idea dello "sgarro", ecc.) è proprio nociva, e grandemente a rischio di indurre i DCA anche in chi in origine non ce li aveva! E questo, tu, a pelle, lo hai percepito benissimo, è come se 'fiutassi' il pericolo dei meccanismi cognitivi in cui una dieta può farti ricadere. Per carità, sono cosciente del fatto che non tutti i DCA nascono da una dieta, ma molti sì! Quanti/e di noi hanno cominciato la classica dieta da (pre-)adolescenti per poi entrare in una spirale per cui le provi tutte, e per tutta la vita??? Sicuramente lo sai già, ma in Francia c'è tutta una scuola di nutrizionisti 'pentiti' (Jean-Philippe Zermati ad esempio), che propongono tutto un approccio basato sul riconquistare i meccanismi che sono alla base di un rapporto normale col cibo (che è il contrario della dieta, secondo loro)🙂 Un saluto, e grazie per tutto quello che fai!
Che bel punto di vista, proprio quello che volevo con questo video per cui ringrazio te ma ringrazio tutti perchè ogni commento mi sta dando qualcosa!! Sono totalmente d'accordo e col mio lavoro cercherò di far passare sempre un'idea sana e bella di dieta, intesa proprio come stile di vita, non rigida, perchè non serve. La corrente di nutrizionisti di cui parli non la conoscevo ma andrò a leggere perchè è molto interessante!!
io devo ancora superare certe paure, ma certamente mi ritrovo i quasi tutti gli aspetti negativi che elenchi: non riesco più a stare a dieta in modo sereno, duro pochissimo, se restringo troppo dopo pochi giorni ripiombo nella fame e mangio di più, e ricomincio. Io purtroppo inizio a pensare che del tutto non ne uscirò mai, nel senso che il mio rapporto continua a rimanere altamente disfunzionale rispetto al cibo. E ci riprovo ogni santo giorno.....Grazie comunque per il messaggio che diffondi, e buona gravidanza
E infatti quella non è la soluzione. L'esperienza mi ha insegnato che restringere e stare a dieta non è la mia via, mi fa per forza ricadere, non è sano, non è la soluzione. Non devo negarmi niente, solo tornare alle mie belle abitudini e tutto poi va a posto da sè... se poi capita di non starci dietro, perchè sono troppi i fattori confondenti e toste le circostanze, lavoro sull'accettarlo. Punto
Ciao Franci, io ho 18 anni ed è da 5 anni che soffro di dca ( ho sofferto prima di anoressia per poi passare alla bulimia ). Mi abbuffo e poi restringo. I miei genitori pensano che sia pazza e sinceramente la mia paura più grande è quella di non guarire mai. Ho perso il ciclo e non riesco a stare con i miei coetanei, mi sento anormale. L’unico lato positivo è che sono in cura da tre anni con Erzegovesi ( lo amo, senza di lui non so come farei ) Ho incontrato vari medici e mi sono sempre trovata male. Lui è molto bravo, peccato non abbia la bacchetta magica :(
Lui è bravissimo! Ho avuto la fortuna di leggere suoi libri e incontrate persone che lo conoscevano e seguire molti suoi webinar. Un giorno mi piacerebbe essere competente come lui ❤
Ti auguro di trovare la tua serenità, non è facile e non è immediato ma se lo vuoi, se decidi che vuoi cambiare e stare bene davvero il mio consiglio è buttati e provaci, non hai NULLA da perdere ❤
Io ho fatto tutto da sola, per anni. Mi sono affidata ad una dietologa nel 2019 ma perchè non ne potevo più di non trovare un vero equilibrio e lei è stata bravissima perchè ha capito che non avevo bisogno di diete e schemi (perchè ero capace di fare le mie scelte corrette), ma più di altro. Ho parlato della teoria polivagale e dei respiri in altri video, cercali!!
Scusa franci se mi inserisco di nuovo, ma ho dato un'occhiata ai commenti postati: mi sembrano tutti meditati e validi. Mi è venuto in mente questo: perché, di fronte a un dca (passato o presente), non si può provare semplicemente a considerarlo una parte della vita? Qualcosa che significa un pezzettino di noi ma che non è noi, che forse ci fa del male ma che comunque ci fa crescere e ci rende più fort* e fier*? A mio parere, così sarebbe superarlo 😃
P.s conosco molto bene erze e ho visto buona parte delle tue settimane mensili. Lui adorerebbe la tua alimentazione. Quando gli parlo mi sembra di averti davanti ti giuro😅😂😂
Carissima, mia figli ha avuto un DCA dall'età di 15 anni, è stata seguita da un centro a Padova, dalla dott.ssa Elena Bison, bravissima, ed è guarita(sono "guarita" anch'io dalla preoccupazione). Oggi ha 32 anni, vive e lavora a Londra da ben 9 anni.
Ascoltandoti ho ripercorso tutto quel periodo che hai raccontato benissimo.
Da un disturbo alimentare si guarisce per fortuna anche se è importante riconoscerlo e trovare le persone giuste, parlo di medici ovviamente...
Grazie per la tua testimonianza ❤
Franci, condivido pienamente il rifiuto di seguire regimi alimentari, schemi, grammature precise! Io non riesco proprio più 😅
Un abbraccio ❤️
che bel percorso che hai fatto anche tu 😊
Grazie per questo video utilissimo, ricco di spunti di riflessione sul proprio approccio al cibo....croce e delizia per chi come me ama mangiare ma adora essere magra pur sapendo che sta nuocendo alla mia salute. Grazie grazie grazie ....per le tue parole. Un abbraccio forte
è un discorso di priorità, meglio una vita ricca piena e felice che un fisico da sogno con mille rinunce, no?
Ti capisco un sacco. Specie il punto di non riuscire più a "stare a dieta"...sono mamma da 3 mesi e la pupa purtroppo non mi dà tregua. Non riesco a ritagliarmi i miei spazi,anche solo x un piccolo allenamento casalingo. Ovviamente spero che col tempo si assesti il tutto e io possa tornare a fare anche quello. Ecco,proprio il non riuscire più a darmi imposizioni restrittive sul cibo (anche io l'ho fatto x tnt tempo)in questo momento lo vivo un po come un contro..(diciamo che contribuisce al vedermi "male"😅). Detto ciò,capisco che è solo la circostanza di questo momento "difficile" che me lo fa vivere così. Non tornerei mai indietro neanche io. Colgo l'occasione per farti gli auguri più sinceri! Essere mamma è per me la fatica mista alla gioia più grande che poteva capitarmi, e mai avrei pensato di avere tutta la forza che mi scopro addosso( in qualche modo è anche questo, un processo di crescita, chissà che anche qui,a posteriori, potrò guardare stupita a tutti i miei cambiamenti positivi😉)un abbraccio grande!
Mi dai un sacco di carica sai perchè non vedo l'ora di diventare mamma ma sono anche terrorizzata perchè immagino che cambierà tutto e che sarà più difficile e che dovrò fare un lavoro enorme sull'accettare che non esisteranno regole, routine e organizzazione. Sai, è il mio difetto più grande, la poca elasticità. Io ti consiglio di viverti questo momento magico senza badare troppo al resto, sono sicura che avrai tempo di recuperare tutto!!
Credo che tu abbia detto tante verità. Abbattere certe paure è davvero un processo lungo, si tratta inoltre di un equilibrio dinamico come hai detto tu. 👍 video molto interessante, brava
Cara Franci, mi ci ritrovo in tutto quello che hai detto.
Secondo me la tua testimonianza può aiutare e far riflettere molto persone che si trovano o si sono trovate in questa situazione.
Sono assolutamente d'accordo con quanto hai detto guarendo da un DCA, e che questo lunghissimo processo di guarigione porta poi allo star bene per davvero ed il pensiero di ritornare in quella situazione dolorosa viene cancellato dalla nostra mente.
La soddisfazione e gioia di quando si capisce che mangiando quell'alimento X al nostro corpo non succede nulla e che la nostra mente è libera è felice è una conquista bellissima!
Mi hai fatto riflettere sui contro perché a mio parere non penso che li definirei così, ma li vedrai come un aver una maggior consapevolezza del processo di crescita e del percorso che si è affrontato guarendo da un DCA.
Certo forse il fatto di "non aver limiti", "non riuscire a seguire uno stile di vita vegano" o "conoscere i valori nutrizionali di determinati alimenti" per una persona possono essere dei fattori limitanti perché non riescono a farti vivere al 100% delle situazioni che vorresti vivere in modo semplicemente diverso.
Penso che dipenda tanto anche da come una persona ha vissuto quel periodo di DCA ed anche che tipo di pensieri/paure aveva al momento di quel periodo e magari seguire certi comportanti che siano dal contenersi un po di più quando si è in vacanza o il veganesimo ( nel tuo caso intendo) può innescare dei pensieri legati alla privazione di un determinato cibo e riportarti a sensazioni che già avevi provato nel passato.
Quello che posso dirti è che ora sei consapevole di questo e che semplicemente magari ora non riesci ad adottare un determinato comportamento o stile di alimentazione che vorresti adottare, però puoi sempre ascoltarti e capire di cosa hai bisogno per stare bene, senza sentirsi in colpa per le scelte che compi.
Ricorda che il tuo essere in equilibrio porta alla tua felicità.
D'altro canto questo canale non si chiamerebbe "balanceishappiness"❤
Vedo anche io comunque più vantaggi che svantaggi e anche i contro infondo sono conseguenze ovvie che se si accettano non sono così invalidanti e possono diventare punti di forza! Felice di essere arrivata a voi😊
Che video delicato nella sua semplicitá ❤ mi ritrovo in tutti i punti (anche se, essendo passati quasi 10 anni tante cose non le ricordo nemmeno), ma personalmente vorrei dire la mia sul non riuscire a seguire una dieta. Partiamo dal dire che è vero, anzi verissimo. E infatti bisogna trovare un professionista bravo, formato specificatamente sul tema (o forse che l'ha vissuto) perché non sará mai un regime (specialmente se ipocalorico) "classico", ma si dovrá sempre fare i conti con quella parte "che si ribella" alla dieta. Io ho dovuto girare 4 nutrizionisti, ma alla fine ho trovato il professionista che mi sta aiutando e riesco (più o meno) a seguire le indicazioni 😅 penso che te sarai un'altra nutrizionista assolutamente capace di ciò ❤
Hai proprio ragione, se capiti nelle mani sbagliate non fai che fare danni. Io quando mi sono rivolta alla mia dietologa sono stata fortunata perchè lei ha capito subito di cosa avevo (e non avevo bisogno)! Nessuna dieta
Mi hai praticamente tolto le parole di bocca. Grazie per questo video ❤
😊😊
Grazie per questo racconto a cuore aperto! Mi ritrovo in ogni parola che proferisci. Io ho passato 15 anni della mia vita a lottare e stare male fino ad arrivare al culmine rischiando moltissimo con uno squilibrio elettrolitico. La paura mi ha fatto guarire… può sembrare sciocco o banale ma sono guarita “per forza”.
Ora che sto bene… vorrei tornare anche a piacermi un poco di più e sono combattuta tra la voglia di andare da un professionista e quella di continuare così, a sentimento…senza esagerazioni in nessun senso.
Se posso chiedo a te consiglio sul daffare…visto che l’esperta qui sei tu 😊!
Io vado in palestra regolarmente, facendomi seguire da un pt e mi piace molto la montagna e appena posso faccio una gita.
Sto rimandando a settembre questo pensiero su come voglio agire…
Concludo ringraziandoti infinitamente per i tuoi video perché è anche grazie a te e alla tua normalità di “donna che vive una vita vera” sono venuta fuori dal buco…
Ti abbraccio e sei meravigliosa col pancino e queste lentiggini! 😊
Ciao cara, il mio consiglio è quello di chiedere aiuto se senti che da sola non puoi più fare nulla, è difficile ammetterlo perchè pensiamo di avere strumenti e conoscenze necessarie ma non li abbiamo, perchè le circostante, il passato, il vissuto, tante cose sono ostacoli, più grossi di noi. Chiedere aiuto non è una debolezza anzi, per cui io ti consiglio vivamente di affidarti a qualcuno. L'unico dubbio è su chi.. devi capire se è più di uno psicologo/psicoterapeuta l'aiuto che cerchi (risolvere dinamiche/pensieri/comportamenti disfunzionali) o un dietologo ma molto preparato sui dca perchè altrimenti rischi di non ottenere nulla. Tutelati!!
Ciao Francesca, ti seguo sempre con tanto interesse, sei seria, competente, in gamba oltre che simpatica e piacevole. A me il cibo ha aiutato, la classica valvola di sfogo. I chili sono inevitabilmente aumentati, ma per fortuna o forse per carattere non ho mai superato un certo limite da me stessa stabilito. Ero consapevole che mangiare era la manifestazione di tutta una serie di problematiche esistenziali che, dopo anni, ho avuto il coraggio di risolvere: ho preso la mia vita, l'ho messa nelle valigie e l'ho rivoltata. Fatto questo, i pomeriggi trascorsi a mangiare sono finiti. Ora sto lentamente perdendo i chili di troppo e, al di là del regime ipocalorico, ciò che mi sta facendo davvero riuscire è la serenità, la pace interiore che ho avuto il coraggio di donarmi. Grazie per aver condiviso, ogni esperienza è uno spunto per continuare a riflettere e a lavorare su se stessi.⚘
Brava, tieniti stretto tutta questa consapevolezza perchè è la chiave per stare bene e per non ricaderci! Ti auguro il meglio 😊
@@balanceishappiness Grazie, auguro a te lo stesso. Ti abbraccio.💕⚘
Tutto verissimo…è stato bellissimo capire di non essere sola in tutto ciò!❤️
😊😊😊
Queste sono le Donne del futuro!!! Brava Francesca! Ottimo video! Hai scelto un lavoro bellissimo, proprio e anche in relazione al tuo vissuto, alla tua esperienza e alle tue emozioni, ed è molto coraggiosa la tua scelta. Questo video mi è piaciuto moltissimo, ma veramente. Hai colto nel segno, almeno nel mio caso. Questa è la tua empatia e l'intelligenza di saper fare tesoro delle difficoltà personali potendo aiutare altre persone come noi, che ne hanno sofferto o che ancora non ne sono consapevoli. Sento 'freschi e vividi' gli svantaggi che hai riportato (fare fatica a seguire una dieta e i conseguenti sensi di colpa, accettare gli alimenti tabù, gli inviti, piacersi di più quando paradossalmente si stava peggio 🤦♀️) mi ci ritrovo in tutti e mi permetto di dire, in base a ciò che hai raccontato attraverso i social che siamo molto simili e ciò fa sentire meno soli! Sto imparando che farsi aiutare (da brave psicologhe e nutrizioniste) ci permette da capire quanto in realtà possiamo e dobbiamo dare fiducia alle proprie scelte e alle proprie sensazioni, stare con le nostre emozioni. La mente nel mio caso è prima Giudice e poi Consigliera, ed essendo insicura io ascolto la mia parte troppo giudicante ma apparentemente sicura e controllante, invece della parte Consigliera che chiede flessibilità ed equilibrio!
Ti abbraccio forte, una carezza anche a Ciwetto!
Che bella l'idea di mente giudicante e consigliera, sto leggendo un libro che parla di psicologia e mente e chiama le due parti "mente osservante" e "mente pensante". La seconda vince e ci fa dare giudizi e attributi severi a quello che viviamo. La osservante se invece provasse a prevalere riuscirebbe a farci vedere (e vivere) le cose per quello che sono. Ma ahimè non è facile, però quello che c'è di buono è che abbiamo tanta consapevolezza che di sicuro ci ha permesso di guarire e ci permetterà di non ricadere 😊
Grazie❤
Ciao franci! Belle queste tue parole, insegnano tanto, soprattutto la parte finale (quasi nessuno citerebbe gli svantaggi)... É importante sempre cercare di mantenere l'equilibrio, godersi i momenti e volersi bene davvero! Non credo che il veganesimo potrebbe darti problemi, mi sembri particolarmente consapevole e accorta. Qualunque sia per te il traguardo migliore raggiunto, basta il tuo luminoso sorriso 😃
anche io lo pensavo ma fidati che l'idea di rinunciare ad alcuni alimenti (che amo molto, come uova, latticini, pesce, soprattutto in viaggio) mi mette ansia!! Cerco di mangiare con consapevolezza e fare le scelte più giuste, con il compromesso tra ciò che fa bene all'ambiente ma sempre rispettandomi 😊 ps grazie del commento!
@@balanceishappiness certo, magari ti servirà solo un po' di tempo e se ne andrà via anche questa piccola ansia che sembra lì dietro la porta! Grazie a te e... continua a portare video quando riesci 😉
Ciao dottoressa Friz.
Il video è uno dei più interessanti tra i milioni che girano sui DCA. Dai voce a quelli che sono stati e sono anche i miei pensieri sull'argomento e sulla mia storia personale durata per 20 anni nelle sue varie sfumature di gravità e manifestazioni.
Mi trovi d'accordo su tutto tranne che su una conclusione che fai. Secondo me, infatti, la guarigione totale, intendendo fisica,metabolica e psicologica, non è reale né la vedo difatti in nessun*. Con un DCA l' approccio alla nutrizione sia personale che altrui e della massa rimane alterato,scalfito per sempre e non può più ritornare ad essere intuitivo e " disinteressato" come nella fase antecedente. Il fatto di interessarsi alla gastronomia dei luoghi, il fatto di scegliere una professione in cui si manipola/si progetta/si prescrive cibo, la cura del corpo più o meno ossessiva o semplicemente accurata, la autoghettizzazione alimentare in gruppi spesso dietro lo scudo dell'etica o dell'ecologia....per me sono tutti segni abbastanza evidenti di un masochismo che semplicemente cambia la sua maschera divenendo uno e centomila ma rimanendo sempre lì.
E te lo dico in seguito ad una profonda e lunga autoriflessione.
Ti lascio una domanda : sai spiegarci come può intendersi " avere un rapporto sano con il cibo"? Dal punto di vista medico e tuo.
Grazie
in realtà anche io credo che la guarigione vera non esista, ma che ci si possa avvicinare, e che dipenda davvero tanto da quanto intenso e quanto duraturo è stato il nostro dca. Non si guarirà mai per davvero se si pensa al condizionamento che inevitabilmente ne è derivato, ma quello che si può fare e stare bene e smettere di farsi tanti problemi inutili. Ho dato la mia definizione di guarigione per questo, ma so bene che non è davvero una guarigione. Non si tornerà mai indietro, ma è bello sentire e leggere di sopravvissuti e di rinascite. Come mi ha detto una volta un'amica psicologa, il lavoro non si sceglie senza un motivo.. e io dentro di me so bene perchè ho scelto la nutrizione, così come perchè ho aperto un profilo e un canale yt che parlino di cibo, così come ami così tanto cucinare e fare la spesa... ma lo accetto!
Mentre per rispondere alla tua domanda, io penso che rapporto sano voglia dire "saper mangiare bene, inteso in modo completo, nutriente, bilanciato, senza pensarci troppo, ma saper anche accettare ogni proposta/cambio di programma/offerta senza pensarci, sapersi ascoltare e fermarsi quando arriva la sazietà, sapere che avremo altre occasioni e non badarci troppo, essere capaci di digiunare se siamo occupati/tristi o di "abbuffarci" se è Natale o siamo ad un matrimonio... io quando vedo queste cose e di base serenità e spensieratezza in chi mi sta accanto penso "che bel rapporto sano col cibo!"
Ascoltando le tue parole mi fai capire di avere una qualche forma residua di disturbo alimentare. Sono una specializzanda in psichiatria, dovrei conoscerli bene, eppure mi è sempre stato detto che non era così: ci ho creduto, ma anni di abbuffate notturne e un guadagno di ben 40kg dopo una depressione mi fanno sospettare ben altro. Probabilmente io non sono un quadro “classico”, non rientro totalmente nemmeno nei parametri del binge eating, ma ci sono alcune cose che, anche ora che non ho più abbuffate rimangono. Ad esempio capisco e mi ritrovo perfettamente nell’incapacità di seguire una dieta, nel senso che l’idea di dover avere una restrizione alimentare cognitiva e calorica mi devasta. Ho perso 9kg seguendo un percorso di mindful eating da sola (perché non ho trovato professionisti che seguissero questo paradigma), cercando di non avere come obbiettivo la perdita di peso e fino ad ora era andata bene (e non nel senso che ho perso peso, ma nel rapporto con il cibo), ma ora che lo stress nella mia vita ha subito un’impennata non riesco semplicemente più a non usare il cibo come consolazione. Mi dispiace tra l’altro constatare che nel mio campo c’è un’estrema incompetenza: guardo al mio caso ma anche a quello di tanti altri miei pazienti che vengono giudicati, colpevolizzati e o non considerati “abbastanza gravi” dai professionisti dei centri DCA stessi (non esagero, è davvero così, se sei obesa al centro DCA della mia città non ti accettano) e provo una rabbia fortissima. Se non c’è accettazione da parte nostra da chi può arrivare?
sai che rivedo tantissimo della mia storia in quello che dici, sono stata da una dietologa prima del covid e lei è stata bravissima perchè non mi ha mai dato una dieta ma mi ha fatto fare ben altro, con tanto ascolto e presa di coscienza (e con la quarantena che per me è stato un capitolo magico, in cui ho raggiunto il mio totale equilibrio) sono riuscita a perdere peso in modo naturale e sono stata in assoluto meglio che mai, come dici tu, proprio nel mio rapporto col cibo. Poi però la vita è cambiata e anche se non penso di avere motivo di lamentarmi sento che lo stress della quotidianità e degli impegni e la vita sociale mi abbiano di nuovo rimesso alla prova e tanti vecchi meccanismi sono tornati. Io so che la soluzione non è una dieta ma un altro percorso simile a quello, ora poi c'è la gravidanza per cui non ci penso, ma prima o poi vorrei riprovare quelle sensazioni di benessere. Per quello che dici è triste e anche nel mio campo ahimè è così, ma tu pensa a formarti e a allenare l'empatia, sarai un ottimo psichiatra!
Ciao Francesca, grazie infinite per la tua testimonianza. Secondo me, il fatto che per tua stessa ammissione la sola idea di una qualsiasi 'dieta' ti scateni la paura di veder ritornare vecchi fantasmi... non è un problema tuo. È un problema legato al concetto stesso di 'dieta', che così come è tradizionalmente messo in atto induce automaticamente la restrizione cognitiva e tutto ciò che ne consegue. Un conto è se sei epilettico/a, e allora non puoi fare niente, devi seguire la chetogenica per gli effetti sul cervello; idem se sei diabetico/a. Ma secondo me, soprattutto per il dimagrimento, l'idea 'tradizionale' di dieta (col conteggio calorico, il pesare tutto, gli alimenti inclusi ed esclusi, l'insulsa idea dello "sgarro", ecc.) è proprio nociva, e grandemente a rischio di indurre i DCA anche in chi in origine non ce li aveva! E questo, tu, a pelle, lo hai percepito benissimo, è come se 'fiutassi' il pericolo dei meccanismi cognitivi in cui una dieta può farti ricadere. Per carità, sono cosciente del fatto che non tutti i DCA nascono da una dieta, ma molti sì! Quanti/e di noi hanno cominciato la classica dieta da (pre-)adolescenti per poi entrare in una spirale per cui le provi tutte, e per tutta la vita??? Sicuramente lo sai già, ma in Francia c'è tutta una scuola di nutrizionisti 'pentiti' (Jean-Philippe Zermati ad esempio), che propongono tutto un approccio basato sul riconquistare i meccanismi che sono alla base di un rapporto normale col cibo (che è il contrario della dieta, secondo loro)🙂 Un saluto, e grazie per tutto quello che fai!
Che bel punto di vista, proprio quello che volevo con questo video per cui ringrazio te ma ringrazio tutti perchè ogni commento mi sta dando qualcosa!! Sono totalmente d'accordo e col mio lavoro cercherò di far passare sempre un'idea sana e bella di dieta, intesa proprio come stile di vita, non rigida, perchè non serve. La corrente di nutrizionisti di cui parli non la conoscevo ma andrò a leggere perchè è molto interessante!!
io devo ancora superare certe paure, ma certamente mi ritrovo i quasi tutti gli aspetti negativi che elenchi: non riesco più a stare a dieta in modo sereno, duro pochissimo, se restringo troppo dopo pochi giorni ripiombo nella fame e mangio di più, e ricomincio. Io purtroppo inizio a pensare che del tutto non ne uscirò mai, nel senso che il mio rapporto continua a rimanere altamente disfunzionale rispetto al cibo. E ci riprovo ogni santo giorno.....Grazie comunque per il messaggio che diffondi, e buona gravidanza
E infatti quella non è la soluzione. L'esperienza mi ha insegnato che restringere e stare a dieta non è la mia via, mi fa per forza ricadere, non è sano, non è la soluzione. Non devo negarmi niente, solo tornare alle mie belle abitudini e tutto poi va a posto da sè... se poi capita di non starci dietro, perchè sono troppi i fattori confondenti e toste le circostanze, lavoro sull'accettarlo. Punto
Grazie ❤️ molto interessante
Bel video! 🤩
grazie!😊
Grazie😊
grazie a te!😊
Ciao Franci, io ho 18 anni ed è da 5 anni che soffro di dca ( ho sofferto prima di anoressia per poi passare alla bulimia ). Mi abbuffo e poi restringo. I miei genitori pensano che sia pazza e sinceramente la mia paura più grande è quella di non guarire mai. Ho perso il ciclo e non riesco a stare con i miei coetanei, mi sento anormale. L’unico lato positivo è che sono in cura da tre anni con Erzegovesi ( lo amo, senza di lui non so come farei )
Ho incontrato vari medici e mi sono sempre trovata male. Lui è molto bravo, peccato non abbia la bacchetta magica :(
Lui è bravissimo! Ho avuto la fortuna di leggere suoi libri e incontrate persone che lo conoscevano e seguire molti suoi webinar. Un giorno mi piacerebbe essere competente come lui ❤
Ti auguro di trovare la tua serenità, non è facile e non è immediato ma se lo vuoi, se decidi che vuoi cambiare e stare bene davvero il mio consiglio è buttati e provaci, non hai NULLA da perdere ❤
Video molto interessante, come semore 😉
Piccola domada: uscire dal dca ti eri rivolta anche ad uno psicoterapeuta? O solo alla dietologa?
Io ho fatto tutto da sola, per anni. Mi sono affidata ad una dietologa nel 2019 ma perchè non ne potevo più di non trovare un vero equilibrio e lei è stata bravissima perchè ha capito che non avevo bisogno di diete e schemi (perchè ero capace di fare le mie scelte corrette), ma più di altro. Ho parlato della teoria polivagale e dei respiri in altri video, cercali!!
Scusa franci se mi inserisco di nuovo, ma ho dato un'occhiata ai commenti postati: mi sembrano tutti meditati e validi. Mi è venuto in mente questo: perché, di fronte a un dca (passato o presente), non si può provare semplicemente a considerarlo una parte della vita? Qualcosa che significa un pezzettino di noi ma che non è noi, che forse ci fa del male ma che comunque ci fa crescere e ci rende più fort* e fier*? A mio parere, così sarebbe superarlo 😃
bellissimo punto di vista!! forse non è facile ma si potrebbe/dovrebbe puntare anche a questo!
P.s conosco molto bene erze e ho visto buona parte delle tue settimane mensili. Lui adorerebbe la tua alimentazione. Quando gli parlo mi sembra di averti davanti ti giuro😅😂😂
ma questo è un complimento meraviglioso!! grazie 😊
Quando partorisci quanti anni avrai?
29
@@balanceishappiness e quindi compirai 30 anni quando la bimba è nata?
Sei rimasta in cinta all'età di 29 anni??
sì, a 29 anni da poco compiuti e partorirò che avrò sempre 29 anni 😊
@@balanceishappiness si ma dopo quanto tempo compirai i 30 anni?
@@balanceishappiness quando li hai compiuti i 29 anni? Rispondi
A febbraio ma stai calma
E comunque perché ti interessa tanto?