Canto alla Madonna del Pollino con la surdulina di Angelo Lerose e l'organetto di Francesco Santoro

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  • Опубликовано: 17 сен 2024
  • L’antica lode alla Madonna, Protettrice delle genti del territorio del Pollino, interpreta l’espressione più profonda del canto religioso del posto, e rappresenta il canto riferimento per tutti i devoti che si recano in pellegrinaggio. Il canto qui proposto, rappresenta un “saggio” di una melodia che è in grado di rappresentare una parte dell’identità e della religiosità lucana, profondamente legata al culto mariano.
    La strofa di “attacco” del canto, è significativa in quanto trasmette un messaggio evidente nel quale la Madonna è chiamata per nome, attribuendole rispettosamente un ruolo di “amica”, alla quale si va fargli visita.
    Come molti canti della devozione popolare, questo canto ha una molteplice modalità esecutiva in quanto a volte i fedeli compongono un testo proprio, pur adattandosi alla melodia esecutiva.
    Di seguito riporto un testo per la maggiore condiviso da molti devoti:
    A mi vinut’ da lunga via, pi vinì a trovà a Maria
    E maria l’amì truvata tutta bella incoronata
    incoronata di gigli e di rose ‘nta sta cappella Maria riposa
    L’ha incoronata lu core i Gesù Madonn’ i Pollino aiutami tu
    E vidietela quant’è bella ‘sta Regina ‘nta ‘sta cappella
    e iè bella e iè galante iè la mamma di tutti quant’
    e iè bella e iè divina viva la Vergine di Pollino
    Alli piedi della Madonna e c’è nata na bella rosa
    e na rosa e n’argintata viva Maria cu ti l’ha datae
    mi l’ha data lu core i gesù Madonna i Pollino aiutami tu
    E vidietila quant è bella sta regina ‘nta sta cappella
    e ièi bella e iè divina viva la Vergine di Pollino

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