"Eroi della Fede" Umberto Galimberti (Parte 1)

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  • Опубликовано: 6 сен 2024
  • La Lectio Pop del 6 Luglio 2013
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Комментарии • 49

  • @FedericoCiceroni
    @FedericoCiceroni 9 лет назад +16

    Ero lì a sentirlo dal vivo e lo riascolto oggi con lo stesso piacere. Un punto di riferimento.

  • @angelaangel1107
    @angelaangel1107 5 лет назад +13

    la mia ammirazione per quest'uomo illuminato è sconfinata.

  • @marialuisareginato1134
    @marialuisareginato1134 5 лет назад +4

    Grandiose le affermazioni sulla presunzione di possedere la verità

  • @micheledicello
    @micheledicello 12 дней назад

    Nella mia fragile e confusionaria fede, i suoi dubbi e la sua onestà intellettuale. smuovono in un senso e l'altro i (miei) pensieri. Fanno lavorare la mente e gia questo è bellissimo

  • @cristinagorla4504
    @cristinagorla4504 3 года назад +2

    Starei giorni ad ascoltarla!
    Grazie per crearmi dubbi
    Perche è L'unico modo per aumentare la mia consapevolezza

  • @francamariadavola9670
    @francamariadavola9670 2 года назад +1

    Piacere di ascoltarlo ❤🦋❤🦋

  • @salvatorebontempo7403
    @salvatorebontempo7403 4 года назад +2

    eccellente logica , purtroppo agli uomini manca il coraggio di affrontare l'incognito e preferiscono le comodità della vita , che non si vorrebbero lasciare mai e possibilmente trasportarle nell'aldilà . Illusione che fa comodo , si ritiene migliore della logica.

    • @falascagabriele5032
      @falascagabriele5032 4 года назад +1

      Parla per te. Grazie a DIO non siamo tutti "uguali"_

    • @salvatorebontempo7403
      @salvatorebontempo7403 4 года назад +1

      Parlo sempre per me e condivido le riflessioni del prof. Galimberti ed ho voluto manifestare il mio apprezzamento, credo che ciò sia ammissibile e non presunzione.

  • @occasorosa8379
    @occasorosa8379 5 лет назад +5

    Potrei definirlo stupendo

  • @stellaceleste3697
    @stellaceleste3697 5 лет назад +1

    Grazie

  • @satcitananda33
    @satcitananda33 4 года назад +1

    Dio non esiste, Dio è Esistenza.

  • @giuseppemarino8923
    @giuseppemarino8923 5 лет назад +1

    Se ascolto galimberti cominciò ad avvicinarmi a Dio. Quando ascolto i religiosi tendo ad escludere anche una dimensione religiosa. Dio non è religioso. Dio tollera le religioni ma stima gli atei.

    • @stellaceleste3697
      @stellaceleste3697 5 лет назад

      io direi che mi avvicino di me stesso per conoscere me stesso ed entrare nelle conoscenze ai quali ci diamo il nome di " dio "

  • @gpf5204
    @gpf5204 4 года назад +1

    Questa donna è mia! Amore...il matrimonio ratifica questo. La fede è volontà! Sulla volontà si potrebbe discutere per giorni senza approdare mai a nulla. Cristo non si è mai posto il problema fede-ragione! Fittizio l'uno artifizio metapsichico-scorciatoia il resto. Comunque ottimo padroneggiare della retorica.

  • @nattydreadofgod
    @nattydreadofgod 9 лет назад +3

    Il rapporto ecumenico interconfessionale può essere un lampante esempio di come la Chiesa Cattolica, pur considerandosi custode privilegiata del contenuto della Rivelazione, non squalifica, anzi valorizza gli elementi di Verità presenti nelle altre confessioni e religioni. E questo è un dato bibblicamente fondato. In Luca 7, 1-10 il Cristo riconosce la il valore dell'atteggiamento di apertura al trascendente presente nel centurione pagano, di gran lunga superiore a quello dei compatrioti ebrei: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». Lo stesso Paolo di Tarso, in visita all'Areopago, conduce un discorso riferendosi al Dio Ignoto venerato dai greci pagani, affermando che quel tale Dio Ignoto che loro venerano si è gradualmente rivelato nella storia. Pochi anni dopo, Giustino scrive: « La filosofia in effetti è il più grande dei beni e il più prezioso agli occhi di Dio, l'unico che a lui ci conduce e a lui ci unisce, e sono davvero uomini di Dio coloro che han volto l'animo alla filosofia. » (Dialogo con Trifone)
    Lo stesso Joseph Ratzinger nel libro «Salt of the Earth» a pagina 24 afferma: «È certamente possibile che qualcuno riceva dalla sua religione le direttive che lo aiutino a divenire una persona pura, le quali anche, volendolo, lo aiutino a piacere a Dio ed a raggiungere la salvezza. Questo non viene affatto escluso da ciò che ho detto; al contrario, ciò succede indubbiamente su larga scala».
    Quindi insomma.. non credo che ci siano elementi sufficienti per investire la Chiesa Cattolica di un atteggiamento radicalmente esclusivista nei confronti delle altre confessioni e religioni.
    Da ricordare inoltre che la riflessione teologica, come qualsiasi altra scienza, si affina con la dialettica del tempo e della riflessione, ed ovviamente ha bisogno di percorrere secoli prima di riuscire a penetrare in maniera sempre più cristallina il mistero dell'oggetto della propria conoscenza.

    • @Livius4
      @Livius4 9 лет назад

      +Tony Smoky . "Dio esiste" è la condizione forte, non " Dio non esiste", di conseguenza ci si aspetterebbe (dalla prima) almeno una parvenza di prova, da chi ritenesse che la fede sia un prodotto dell'intelletto. "Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purchè io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rilevata persino del più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacchè la mia assunzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente".(Citazione di un premio Nobel, Bertrand Russel). Forse il "primordiale uomo spirituale" rapito dall'immensità e vastità dello spettacolo naturale, si sarà sentito in dovere di ricambiare in qualche modo, tale prezioso dono gratuito. Il nostro provava così sentimenti come meraviglia e stupore(forse) e senso di gratitudine, appartenenti alla sfera emotiva appunto, ma non a quella razionale e quindi intellettuale, se quest'ultima è intesa come qualcosa attinente al razionale. Si intuisce, come la spinta emotiva, almeno in questo esempio, abbia "creato l'Autore"(invisibile all'umana vista, ma comunque davvero immenso( questo Dio!)), e la fede. Osserviamo, ora rapidamente, allora che di conseguenza questo Dio rischierebbe di diventare un tappabuchi di ciò che ancora ignoriamo, a danno della scienza e del sapere razionale in generale. I nostri antenati così per ripagare un debito tanto grande, impotenti, cominciarono a ripiegarsi violentemente verso se stessi con sacrifici umani etc... Ma poi ci fu il "colpo geniale del Cristianesimo" "(...) eccoci all'improvviso di fronte al paradossale e spaventoso espediente in cui la martoriata umanità ha trovato un momentaneo sollievo, quel tratto geniale del cristianesimo: Dio stesso che si sacrifica per colpa dell'uomo, Dio stesso si ripiega su se stesso, Dio come l'unico che può riscattare l'uomo da ciò che per l'uomo stesso è divenuto irriscattabile- il creditore che si sacrifica per il suo debitore, per amore(dobbiamo poi crederci?-), per amore verso il suo debitore!..."(Citaz. Friedrich Nietzsche). Mi sembra chiaro, che dall'ineguatezza iniziale per la restituzione del debito, per il Cristianesimo, diventerà a tutti gli effetti inestinguibile proprio per definizione, e ciò spingerà l'uomo fino all'automartirio; nasce così quel cattivo sentimento, che possiamo chiamare SENSO DI COLPA INNATO. Forse la fede non è solo un atto di volontà, o meglio questo atto deriva da un desiderio umano di natura, come abbiamo visto, emozionale e/o sentimentale, e quest'ultimo, non ha veramente a che fare con l'intelligenza qualora questa sia intesa come facoltà logico-razionale.

    • @nattydreadofgod
      @nattydreadofgod 8 лет назад +1

      +Livius4
      Reputo che le facoltà logico-razionali lavorano insieme alle facoltà emotive, o più precisamente psicologiche. La psiche conduce l'individuo a conoscere psicologicamente, secondo i principi di piacere/dolore, alcune evidenze della realtà. Dopo questa apprensione emotiva, la mente procede alla strutturazione ed all'analisi di questa impressione ricevuta. E la psiche, quantomeno quella sviluppata armonicamente, reputo restituisca un feedback più o meno coerente della percezione della realtà esterna. La paura della morte ed il desiderio di sopravvivenza, per quanto possa essere una diade elementare, ha comunque una logica interna.
      La logica è interna agli enti, e la facoltà logica del conoscente, con l'unicum del suo essere, in modo più o meno perfetto, ne ha percezione.
      Quindi l'atto di fede ha certamente radici emozionali ed attinenti alla volontà. Ma l'atto di fede si sostiene anche con l'operazione della mente, per sistematizzare l'apprensione avuta dalla realtà, nel rispetto dell'ordine letto nel cosmo. L'ordine interno intrinseco negli enti conosciuti, di cui poco fa ho accennato.
      Ovviamente parlasi di atto di fede maturo, supportato dalla ragione.
      Questo non può accadere nel fideismo, in chi accetta un dato di fede senza poi vagliarne criticamente le motivazioni. Sarebbe una sterile abitudine, volta ad implodere e crollare su sé stessa. Vedasi il parere dello scienziato e filosofo Henry Bergson.
      L'atto di fede maturo, dopo l'initium psicologico, è contintua strutturazione e destrutturazione mentale ed esistenziale.
      ( mentale in senso positivo, posito, inteso come destrutturazione e ristrutturazione di concetti mentali tramite cui ci relazioniamo alla realtà, cercando di capirla, intelleggerla ( intelletto = intus legere )
      Poi soggettivamente ognuno legge la realtà in maniera diversa.
      Tuttavia personalmente mi sembra evidente che un atto di fede, autenticamente maturo, si alimenti anche del supporto logico-razionale, anche se poi le conclusioni soggettive possano essere eterogenee.

    • @Livius4
      @Livius4 8 лет назад +1

      Per Tony Smoky. Ma allora domando qualora due menti che lavorino armonicamente restituiscano però due immagini differenti della percezione della realtà, qui mi riferisco a quella più ampia supposta, chiaramente, non a quella evidente che ci casca immediatamente sotto gli occhi; dicevo, se le due rappresentazioni sono contraddittorie, pur essendo più o meno coerenti con la percezione della realtà (almeno così ci sembra), a chi dare ragione a questo punto? Reputo quindi che questa strada non sembra portare ad alcuna VERITA' ASSOLUTA. In maniera più formale, una teoria logica sulla fede, che rispetti tutti gli assiomi logici fondamentali, ponendo una sua possibile scoperta, dico che comunque sia, in generale,è da tener presente, che una tale teoria logica, anche se non contraddittoria, non necessariamente implica l'esistenza di enti reali universali che la soddisfano in pieno, è pur sempre una teoria legata ad un linguaggio. La paura come elaborazione più o meno cosciente del naturale istinto di conservazione, vista allora come riflesso di una legge naturale, sembrerebbe qui provenire anche da una legge esterna, quella Naturale sulle moltitudini. Tenendo presente che anche l'atto di fede (maturo anche) è certamente un valore culturale, vien da chiedersi se tale valore è anche ideale nel senso di bene, ovvero valore etico. Di più, la FEDE FA VERAMENTE BENE ALL'UOMO? Oltre che condurre ad una VERITA' ASSOLUTA? La paura che scatta in maniera primordiale dall'istinto di conservazione dell'antilope che scappa dal leone predatore, oltre ad essere intuitivamente giustificata, penso, possa essere considerata come una cosa buona, essendo "per la vita". Ma la cosa, a mio avviso, potrebbe fermarsi qui: una paura ulteriormente elaborata, cioè, come quella umana che poi costruisce "ideali", può portare, come in effetti ha fatto in molti campi, a forme di controllo dell'uno sull'altro, e/o poi di pochi su tanti, come secondo me alcune religioni un po' interessate fecero (fanno ancora?), ma non sono solo loro naturalmente. Mi vien da dire allora, che se la fede, diventando elaborazione volontariale poi, è prevalentemente originata da questa emozione-sentimento, tra l'altro assai sgradevole diciamolo pure, non è affatto una buona candidata come portatrice di BENE e/o COSE BUONE, nel senso anzidetto. Tutto questo è detto, spero si noti, al di la delle varie ideologie dominanti di stampo MORALI-CULTURALI. L'uomo, abbiamo già detto, è in grado di analizzare e strutturare qualcosa che viene da un'apprensione emotiva, ma comunque la cosa avrà inevitabilmente ancora quel vago sentore di antropocentrismo (oppure no? Nel senso, altro che vago!), come in maniera molto più esplicita accadde in passato, seppur scalando nel tempo, del travagliato rapporto Scienza-Religione. La qual cosa quindi sarà sempre, per motivi di forza maggiore, inevitabilmente limitata e parziale, perciò inadatta a risposte assolutistiche, in qualunque modo la questione venga girata.

  • @DavideBaresi
    @DavideBaresi 9 лет назад +1

    Il credere che vi sia qualcosa dopo la morte ha valore in sé. La persona che crede vive la propria esistenza come se quella condizione fosse vera. Indipendentemente dal fatto che lo sia o meno, fintanto che essa vive per lei è tale.
    Si potrebbe obiettare tale pensiero affermando che, così dicendo, tale verità possa essere vera solo fintanto che esistano degli esseri in grado di pensarla. Ma se la condizione affinché l’essere in questione sia pensante risiede nel fatto che esso abbia coscienza di sé, l’obiezione potrebbe essere espressa in “…fintanto che esistano esseri coscienti di sé”.
    A mio avviso, tale obiezione, però, non fa che rafforzare la tesi espressa. Immaginando, infatti, un mondo/universo in cui non vi siano esseri coscienti di sé, si capisce come, in tale condizione, nessuna verità possa essere affermata.

    • @rosacristinacarniato4059
      @rosacristinacarniato4059 7 лет назад

      Davide, vorrei dirti che apprezzo il tuo buon ragionamento :-), nel caos della scarsezza logica che anima numerosi commenti pseudo filosofici, ma ho l'impulso di apportare una precisazione: parlando di cose che hanno a che fare con la coscienza di sè, che implica esseri umani viventi, non si può, logicamente, poi assumere per valida ( e anzi come sostegno a riprova della validità dell'assunto) una proposizione in cui si immagini che i viventi non ci siano, non ci sarebbe il problema...:-) che invece andrebbe postulato e sviluppato solo tenendo come idea di base il reale, e cioè che esistano uomini (vivi!) che appunto si pongano la domanda...

    • @DavideBaresi
      @DavideBaresi 7 лет назад

      Non posso invocare una "Reductio ad absurdum"? :)

    • @rosacristinacarniato4059
      @rosacristinacarniato4059 7 лет назад

      penso di no:-)

  • @vincenzo4489
    @vincenzo4489 4 года назад

    chi possiede la verità assoluta, è cosciente che quella verità non è sua, ma è servo della verità, servo nello stesso tempo araldo di Dio in Cristo, e la sua missione è quella di predicare il regno di Dio ai gentili (senza legge e patti)

  • @IreneoGLemut
    @IreneoGLemut 2 года назад

    La Verità non può venire a compromessi con la menzogna.
    Per te che cos'è un dio?
    E che cos'è Dio?
    E che cos'è un Dio che è Amore?
    Che cos'è l'Amore con la A maiuscola e non gli amorini, amoretti, amoruzzi, amorazzi della letteratura e dei discorsi da osteria?

  • @duiliobruccoleri2920
    @duiliobruccoleri2920 3 года назад +2

    La disamina del Prof. Galimberti e' staffilante e inconfutabile.
    De facto: fede e verita' / fede e Sapere / non sono compossibili.
    Tertulliano docet.

  • @terezinapulaj468
    @terezinapulaj468 4 года назад

    Si sono Anci provocime por no portare altro muntania

  • @terezinapulaj468
    @terezinapulaj468 4 года назад

    Tuti sjemi bravi dove volino andare por qesono le Trape né ???

  • @nattydreadofgod
    @nattydreadofgod 9 лет назад +2

    A mio parere Galimberti ha trascurato ampiamente i preamboli della fede di tommasiana data. Essi sono dei preamboli razionali che conducono l'intelletto all'evidenza razionale dell'esistenza di Dio, dell'esistenza di un'anima immortale nell'uomo, e dell'evidenza del riverbero razionale dell'agire umano.
    Infatti per Tommaso d'Aquino l'atto di fede non è esclusivamente un atto volontaristico. Questa è un'impostazione tipicamente protestante. In vero, la concezione tommasiana fonda l'atto di fede principalmente sulla facoltà dell'intelletto. Si legge dalla Summa Theologiae; Iª-IIae q. 3 a. 4 co. : «Affermo dunque essere impossibile che la felicità stessa nella sua essenza consista in un atto della volontà. ... Ma il conseguimento dell'ultimo fine non è un atto della volontà. Poiché la volontà si volge al fine, o per desiderarlo, se assente, o per quietarsi in esso, se presente. ... Si richiede perciò un atto diverso da quello della volontà per rendere il fine presente alla volontà medesima. ». Inoltre sempre nel medesimo Articulum: « Infatti dapprima c'è la volontà di conseguirlo; ne abbiamo poi il conseguimento per il fatto che diviene a noi presente mediante un atto dell'intelletto; e finalmente la volontà appagata si acquieta nel fine già posseduto. Ecco dunque che l'essenza della beatitudine consiste in un atto dell'intelletto. »

    • @nattydreadofgod
      @nattydreadofgod 8 лет назад +1

      +Mazzavillani O.
      Le puttanate le spara chi non è capace di relazionarsi, di difendere le proprie tesi, esaminare civilmente quelle degli altri, e chi non è capace di fare una critica senza essere offensivo.
      Questo atteggiamento distruttivo è un vero intralcio al progresso della civiltà umana.

    • @rosacristinacarniato4059
      @rosacristinacarniato4059 7 лет назад +1

      Certamente si può trovare qualcosa di "semplicistico" nel discorso del Galimberti, che secondo me considera scontate molte cose e qui non parla agli "specialisti", ai filosofi e ai teologi, bensì cerca di essere conciso e raggiungibile alla comprensione che chiunque può permettersi. Non mi è chiaro invece quel che tu vorresti contestare, o sostenere: secondo me, insomma, l'intervento della volontà, nel pensiero teologico clericale (quello della chiesa romana), viene usato e abusato, con palese contraddizione, solo per dare alla fede una parvenza di responsabilità da parte dell'uomo che ne abbia, e per non dover ammettere che se la fede è un dono allora dovrebbe essere dato a tutti in egual misura. Perché se fosse un atto di volontà in ogni caso che colpa ne avrebbe chi non possegga quella capacità? Dove andrebbe a finire il libero arbitrio di cui tanto i religiosi parlano? La fede non ha nulla a che fare con la volontà; le azioni che compiamo, poi, quelle sì che dipendono dal nostro volere (beninteso, anch'esso va inteso coi limiti di cui bene ha scritto già Voltaire): tutto, ma proprio tutto, quello che noi siamo in grado di essere, volontà compresa, è già di per sé un dono, che arriva con la vita stessa, ma la fede religiosa non è collegabile al volere più di quanto non lo sia qualunque altro umano agire, mentre coloro i quali si sentono eletti e votati alla fede/verità con fermezza intenzionale (secondo loro) hanno l'ardire, inconsapevole, oltre che di appagare il loro bisogno di appartenenza, anche di sentirsi bravi perché hanno scelto bene, meglio degli altri. Dico queste cose in modo comprensibile anche ad un dodicenne, non si può qui fare filosofia seriamente, ma credo tu sappia dove andare a cercarti le fonti argomentative e teoretiche che confermino (o neghino)
      questi semplici basilari ragionamenti. E' passato un anno da quel tuo commento, chissà dove sei arrivato/a oggi...

  • @davidechersini9965
    @davidechersini9965 Год назад

    Pessimo.

  • @madeinheaven5465
    @madeinheaven5465 4 года назад +1

    Caro professore un poco di umiltà però non le farebbe male.

  • @vittoriocieri2459
    @vittoriocieri2459 5 лет назад

    Col tempo si e' rimbambito il Gali