Mi permetto di scrivere. Ho ascoltato ora la versione originale dei Crodaioli. La vostra esecuzione è molto buona, ma la vostra interpretazione diminuisce il pathos da messa da requiem che c'è nell'originale, credo ottenuto soprattutto con la maggiore lentezza del canto (che ha un effetto notevole per la voce solista sul coro). Comunque complimenti vivi.
Grazie mille per la tua osservazione. Condivido che eseguita più lentamente avrebbe un maggior impatto sul coinvolgimento emotivo dato anche dal testo e dall'armonia. Il nostro maestro ha voluto tentare un'interpretazione più esplosiva e, forse, per certi versi più coinvolgente, a discapito, però, di un maggior pathos emotivo.
Ciao Marinella. Probabilmente non hai letto la presentazione del brano che sta scritta assieme al titolo. Avresti visto che siamo ben consapevoli di aver modificato la velocità di esecuzione, per tentare un approccio più aggressivo soprattutto nella parte dove si ripete in modo ossessivo la frase "l'acqua zè morta". Conosciamo molto bene il canto e come viene presentata dai Crodaioli. Ovviamente puó piacere, come alcuni commenti, non solo qui nel mio canale, ma anche dal pubblico che ha ascoltato, e può legittimamente non piacere come nel tuo caso. Direi che il termine profanazione sia un po' eccessivo. La musica, in tutte le sue forme, è fatta di interpretazione. L'autore la scrive in un modo e si può eseguirla pedissequamente come è scritta, e la si può interpretare a seconda dello stato d'animo del momento, di una scelta precisa, magari non condivisa, ma comunque ragionata. Che abbia meno phatos di quella originale, sono concorde. Ma, mi ripeto, nessuno voleva profanarla e ritengo che non l'abbiamo fatto. Ti ringrazio comunque per il tuo punto di vista e di averci dedicato qualche minuto per ascoltarci e per commentare. Si cresce anche e soprattutto con i pareri contrari.
Ciao Giovanni. Ti ringrazio per averci ascoltato, anche se mi piacerebbe conoscere meglio il motivo della tuo lapidario commento. Qualsiasi critica, positiva o negativa, deve servire a smuovere chi la riceve per perseverare o migliorare quanto sta cercando di produrre. Un lapidario "non ci siamo" lascia aperte una miriade di strade senza però darci la possibilità di capire quale parte non va. Se non ti costa troppo tempo, potresti, usando parole tue, cercare di motivare cosa ti ha stimolato a lasciare questo commento? Se vorrai farlo, ti ringrazio anticipatamente, se deciderai di non farlo, amen. In qualsiasi caso noi cerchiamo sempre di migliorarci. Ciao
Bravissimo coro. Complimenti
Grazie Giovanni.
Bellissimo! Complimenti a tutti
Grazie. Molto gentile.
Mi permetto di scrivere. Ho ascoltato ora la versione originale dei Crodaioli. La vostra esecuzione è molto buona, ma la vostra interpretazione diminuisce il pathos da messa da requiem che c'è nell'originale, credo ottenuto soprattutto con la maggiore lentezza del canto (che ha un effetto notevole per la voce solista sul coro). Comunque complimenti vivi.
Grazie mille per la tua osservazione. Condivido che eseguita più lentamente avrebbe un maggior impatto sul coinvolgimento emotivo dato anche dal testo e dall'armonia. Il nostro maestro ha voluto tentare un'interpretazione più esplosiva e, forse, per certi versi più coinvolgente, a discapito, però, di un maggior pathos emotivo.
Bravissimi, complimenti sinceri. Preferisco un poco piú lenta. Sarebbe perfetta. Siete forti💪🏻
Gtv😮
Ma no!
Ma avete sentito la versione di Bepi De Marzi?
Ma perché tutto questo correre?
È una profanazione!
Ciao Marinella. Probabilmente non hai letto la presentazione del brano che sta scritta assieme al titolo. Avresti visto che siamo ben consapevoli di aver modificato la velocità di esecuzione, per tentare un approccio più aggressivo soprattutto nella parte dove si ripete in modo ossessivo la frase "l'acqua zè morta". Conosciamo molto bene il canto e come viene presentata dai Crodaioli. Ovviamente puó piacere, come alcuni commenti, non solo qui nel mio canale, ma anche dal pubblico che ha ascoltato, e può legittimamente non piacere come nel tuo caso. Direi che il termine profanazione sia un po' eccessivo. La musica, in tutte le sue forme, è fatta di interpretazione. L'autore la scrive in un modo e si può eseguirla pedissequamente come è scritta, e la si può interpretare a seconda dello stato d'animo del momento, di una scelta precisa, magari non condivisa, ma comunque ragionata. Che abbia meno phatos di quella originale, sono concorde. Ma, mi ripeto, nessuno voleva profanarla e ritengo che non l'abbiamo fatto.
Ti ringrazio comunque per il tuo punto di vista e di averci dedicato qualche minuto per ascoltarci e per commentare. Si cresce anche e soprattutto con i pareri contrari.
Langsam anca qua.
Non ci siamo
Ciao Giovanni. Ti ringrazio per averci ascoltato, anche se mi piacerebbe conoscere meglio il motivo della tuo lapidario commento. Qualsiasi critica, positiva o negativa, deve servire a smuovere chi la riceve per perseverare o migliorare quanto sta cercando di produrre. Un lapidario "non ci siamo" lascia aperte una miriade di strade senza però darci la possibilità di capire quale parte non va. Se non ti costa troppo tempo, potresti, usando parole tue, cercare di motivare cosa ti ha stimolato a lasciare questo commento? Se vorrai farlo, ti ringrazio anticipatamente, se deciderai di non farlo, amen. In qualsiasi caso noi cerchiamo sempre di migliorarci. Ciao