Bellissima live, la prima cosa che farò sarà assaggiare e comprare il caffè di Francesco, appena tornerò a firenze. Concordo sul fatto che in chicchi e macinato al momento sia un'altra cosa. Soprattutto se il caffé è di qualità.
Ditta Artiginale fa grande caffé, purtroppo oggi il caffé ha assuefatto mezza popolazione, quindi chi lo beve, di solito non ha più una visione critica ma puramente di "bisogno". Questo fa sì che il 99% di chi beve caffé lo fa perché "deve" e spesso in malo modo (con zucchero ecc.). Quindi è chiaro che chi usa il caffè sotto questo punto di vista è come il fumatore che si lamenterà dell'aumento del costo delle sigarette. Io quando un caffé mi costa poco so già che berrò caffè scadente. Non sempre però al contrario la cosa è vera, molti speculano e basta, Ditta Artigianale invece come ha detto all'inizio il signor Sanapo fa dell'arte del caffé un punto di forza!
Un mio caro amico di Cecina (LI), Mauro Carli, con la sua passione per le macchine da caffè, del quale ha scritto un libro, mi ha avvicinato anni fa alla pressofiltro. C'è stato uno swiitch totale del mio gusto. Ho appreso una nuova conoscenza e ampliato il mio orizzonte del gusto.
Interessantissimo discorso. Ho iniziato ad appassionarmi al caffè, da consumatore, circa un paio di anni fa dopo aver letto un articolo in cui si spiegava che, in Italia, ci vantiamo di bere il caffè migliore del mondo, ma purtroppo non è vero perchè, per tenere basso il costo al bar, si usano qualità di caffè scadente, non si investe sulla formazione del personale addetto alla preparazione e si usano attrezzature mediocri. Scoprirlo (e capire che era vero) è stato come uno shock...io stesso, che viaggio molto all'estero, non bevevo mai caffè fuori dall'Italia perchè "fanno brodaglia"....com'è possibile invece che il caffè in Italia sia di bassa qualità? Pochi mesi dopo ero in Finlandia, entro in una caffetteria molto bella, mi faccio coraggio e prendo, bestemmia, un Americano. Mi si è aperto un mondo nuovo. Da lì ho iniziato a informarmi sui caffè scoprendo un mondo ricco e complesso, quasi e forse più di quello dei distillati (che conosco molto bene). Ho iniziato quindi a notare cose che prima non notavo nei paesi stranieri, tipo l'enorme quantità di caffetterie, anche specialty, che in Italia non vedo. In Portogallo, a Porto, ho trovato una caffetteria che vendeva (macinandoli al momento davanti al cliente) 5 mono origine 100% arabica in 4 (quattro) modalità differenti di estrazione (Espresso, V60, FrenchPress, Aeropress). Così come in Francia, Finlandia, Scozia...Ho iniziato quindi a comprare caffè di qualità maggiore, facendolo assaggiare (in moka) ad amici e parenti..."leggerotto"..."poco forte" i loro commenti...eh no, gli rispondo sempre, quello che bevete di solito non è "forte" è bruciato perchè fatto male (classica montagnola e fase eruttiva a gogo) ed amaro perchè di bassa qualità...ma è difficile sradicare una atavica di sapore nelle persone. Io stesso ho faticato ad apprezzare e capire i sapori nuovi che un caffè di qualità ha. Ed è più difficile per una bevanda che è stata ed è cultura del nostro paese. Per noi ormai il caffè buono è questo che prendiamo al bar dell'angolo, acquistato a 12 euro al Kg e fatto dal ragazzino che arrotonda dopo la scuola. Spero che un giorno in Italia si torni ad avere la qualità che c'era ma che è sparita e che troviamo all'estero così da tornare, con la puzza sotto il naso, a dire che "ah, come si fa il caffè in Italia...". Ed è per questo che video di questo tipo possono essere un aiuto a incuriosire, a ricercare, perchè la curiosità è la base dell'evoluzione
Grazie della spiegazione. Ho bevuto un buonissimo caffè in Vietnam con la loro macchinetta a caduta, ed anche con la moca. Ma il migliore che ho bevuto è stato da Starbucks negli stati uniti.
L'unico appunto è sulla quantità di cromosomi, la maggior parte del corredo genetico non serve a determinare niente e averne il doppio non comporta necessariamente una maggior complessità.
Bellissima live, la prima cosa che farò sarà assaggiare e comprare il caffè di Francesco, appena tornerò a firenze. Concordo sul fatto che in chicchi e macinato al momento sia un'altra cosa. Soprattutto se il caffé è di qualità.
Ditta Artiginale fa grande caffé, purtroppo oggi il caffé ha assuefatto mezza popolazione, quindi chi lo beve, di solito non ha più una visione critica ma puramente di "bisogno". Questo fa sì che il 99% di chi beve caffé lo fa perché "deve" e spesso in malo modo (con zucchero ecc.). Quindi è chiaro che chi usa il caffè sotto questo punto di vista è come il fumatore che si lamenterà dell'aumento del costo delle sigarette. Io quando un caffé mi costa poco so già che berrò caffè scadente. Non sempre però al contrario la cosa è vera, molti speculano e basta, Ditta Artigianale invece come ha detto all'inizio il signor Sanapo fa dell'arte del caffé un punto di forza!
Un mio caro amico di Cecina (LI), Mauro Carli, con la sua passione per le macchine da caffè, del quale ha scritto un libro, mi ha avvicinato anni fa alla pressofiltro. C'è stato uno swiitch totale del mio gusto. Ho appreso una nuova conoscenza e ampliato il mio orizzonte del gusto.
Interessantissimo discorso. Ho iniziato ad appassionarmi al caffè, da consumatore, circa un paio di anni fa dopo aver letto un articolo in cui si spiegava che, in Italia, ci vantiamo di bere il caffè migliore del mondo, ma purtroppo non è vero perchè, per tenere basso il costo al bar, si usano qualità di caffè scadente, non si investe sulla formazione del personale addetto alla preparazione e si usano attrezzature mediocri. Scoprirlo (e capire che era vero) è stato come uno shock...io stesso, che viaggio molto all'estero, non bevevo mai caffè fuori dall'Italia perchè "fanno brodaglia"....com'è possibile invece che il caffè in Italia sia di bassa qualità? Pochi mesi dopo ero in Finlandia, entro in una caffetteria molto bella, mi faccio coraggio e prendo, bestemmia, un Americano. Mi si è aperto un mondo nuovo. Da lì ho iniziato a informarmi sui caffè scoprendo un mondo ricco e complesso, quasi e forse più di quello dei distillati (che conosco molto bene). Ho iniziato quindi a notare cose che prima non notavo nei paesi stranieri, tipo l'enorme quantità di caffetterie, anche specialty, che in Italia non vedo. In Portogallo, a Porto, ho trovato una caffetteria che vendeva (macinandoli al momento davanti al cliente) 5 mono origine 100% arabica in 4 (quattro) modalità differenti di estrazione (Espresso, V60, FrenchPress, Aeropress). Così come in Francia, Finlandia, Scozia...Ho iniziato quindi a comprare caffè di qualità maggiore, facendolo assaggiare (in moka) ad amici e parenti..."leggerotto"..."poco forte" i loro commenti...eh no, gli rispondo sempre, quello che bevete di solito non è "forte" è bruciato perchè fatto male (classica montagnola e fase eruttiva a gogo) ed amaro perchè di bassa qualità...ma è difficile sradicare una atavica di sapore nelle persone. Io stesso ho faticato ad apprezzare e capire i sapori nuovi che un caffè di qualità ha. Ed è più difficile per una bevanda che è stata ed è cultura del nostro paese. Per noi ormai il caffè buono è questo che prendiamo al bar dell'angolo, acquistato a 12 euro al Kg e fatto dal ragazzino che arrotonda dopo la scuola. Spero che un giorno in Italia si torni ad avere la qualità che c'era ma che è sparita e che troviamo all'estero così da tornare, con la puzza sotto il naso, a dire che "ah, come si fa il caffè in Italia...". Ed è per questo che video di questo tipo possono essere un aiuto a incuriosire, a ricercare, perchè la curiosità è la base dell'evoluzione
La birra è nella stessa situazione
Grazie della spiegazione. Ho bevuto un buonissimo caffè in Vietnam con la loro macchinetta a caduta, ed anche con la moca. Ma il migliore che ho bevuto è stato da Starbucks negli stati uniti.
Faccio presente che il caffè dopo il petrolio è la merce più scambiata a livello globale.
L'unico appunto è sulla quantità di cromosomi, la maggior parte del corredo genetico non serve a determinare niente e averne il doppio non comporta necessariamente una maggior complessità.