Pregare ci aiuta ad affrontare con creatività le contrarietà - don Paolo Quattrone

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  • Опубликовано: 4 сен 2022
  • Commento di don Paolo Quattrone - sacerdote della diocesi di Aosta, parroco di Bard, Donnas, Hône e Vert.
    Martedì 6 Settembre
    Il brano di Vangelo di oggi è continuazione di quello di ieri. Dopo la guarigione dell’uomo con la mano paralizzata, dopo che i farisei hanno avuto da ridire sul suo agire, Gesù si ritira e passa la notte in preghiera. A me sconvolge sempre molto il fatto di vedere che il Figlio di Dio ha bisogno di pregare, di incontrarsi, di sintonizzarsi con il Padre e lo Spirito Santo. Gesù si è fatto uomo e in quanto tale aveva bisogno di pregare mentre noi spesso riteniamo di non averne bisogno, cosa ben assurda. Perché pregava Gesù? Certamente per chiedere al Padre e allo Spirito Santo la forza per portare avanti la sua missione, nonostante gli ostacoli che incontrava, vedi l’opposizione dei farisei; pregava per avere la forza fisica e spirituale per predicare tra la gente ma credo che il pregare gli serviva anche per questo: avere la forza per reagire con creatività alle contrarietà. Gesù incontrava ostacoli tra i farisei, tra i sacerdoti e gli scribi, tra coloro che erano gli addetti alla religiosità, per assurdo coloro che avrebbero dovuto riconoscerlo e accoglierlo saranno i suoi più grandi oppositori a tal punto che opteranno per eliminarlo. Gesù allora prega per reagire con creatività alle contrarietà e cosa fa: decide di scegliere tra i suoi discepoli dodici apostoli innanzitutto per sentirsi meno solo, raccogliendo attorno a se un gruppo ristretto con il quale condividere la sua missione e poi per gettare le basi della Chiesa poichè comprende che lo faranno fuori perciò la sua missione dovrà essere portata avanti da altri. Gesù prega per molti motivi ma di certo per reagire alle contrarietà con creatività e questo vale anche per noi, quando ci troviamo davanti degli ostacoli, delle contrarietà possiamo fare due cose: cercare di risolvere le cose a modo nostro o soltanto arrabbiandoci e lamentandoci oppure ritirarci un momento in preghiera e chiedere a Dio, consultando anche la sua Parola, di suggerirci una soluzione, una strada creativa per affrontare quella contrarietà. L’evangelista Luca ci tiene a precisare che Gesù passò tutta la notte in preghiera. So di molte persone che faticano a dormire la notte e mi raccontano che è terribile perché di notte ti vengono pensieri strani, negativi, vedi tutto in modo distorto. Quando insorgono contrarietà il rischio è di farci prendere dal panico, dalla rabbia, dall’insonnia, la via ce la suggerisce Gesù: prega, mettiti davanti a Dio e chiedigli di ispirarti una via creativa per affrontare quella data situazione. Pregare ci aiuta ad affrontare con creatività le contrarietà.
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