Bosco dello Sport Venezia | Viabilità Tessera-Aeroporto

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  • Опубликовано: 2 фев 2025

Комментарии • 7

  • @GianluigiRatti
    @GianluigiRatti 4 месяца назад

    Finalmente un Sindaco che alle parole preferisce i fatti. Grazie

  • @albertomarzi7725
    @albertomarzi7725 3 месяца назад

    Bellissimo progetto, ma senza la realizzazione della fermata ferroviaria stadio, è un progetto monco

    • @e-farm_srl
      @e-farm_srl  3 месяца назад

      Il progetto del raccordo ferroviario è stato avviato e concluso, prima che l'idea del Bosco dello Sport venisse in mente a qualcuno, anche solo a livello embrionale. Non poteva essere prevista tale fermata. Di norma, le infrastrutture che nascono in asincrono, sono poi collegate nell'ordine naturale dell'evoluzione territoriale.

    • @albertomarzi7725
      @albertomarzi7725 3 месяца назад

      ​@@e-farm_srlnon è così. La fermata stadio era prevista già prima del progetto "Bosco dello Sport" in quanto in quell'area, denominata Quadrante di Tessera, già dichiarata a vocazione sportiva dal PAT, era prevista la costruzione di stadio e palasport. Il fatto che la Società Calcio Venezia, che inizialmente era interessata a realizzare l'opera o comunque ad essere coivolta nel progetto, assieme a Rfi non si siano coordinate per lo studio sul posizionamento della fermata, indipendentemente dalla viabilità di accesso, è stato un errore. Detto ciò, l'a.d. di Rfi Gianpiero Strisciuglio agli organi di stampa dichiarava: "Stiamo ragionando con Comune e Regione per accellerare la fermata stadio". Parole che lasciano intendere che quello fosse un qualcosa di già previsto, ma difficilmente realizzabile se nessuno, al di fuori di Rfi, metterà i soldi!
      Questo io contesto

    • @e-farm_srl
      @e-farm_srl  3 месяца назад

      @@albertomarzi7725 Premesso che concordiamo sull'utilità e l'opportunità di una fermata, auspicandone la realizzazione, rimane il fatto che una previsione urbanistica non è garanzia di nulla: può cambiare; e cambia. Fino a quando le opere previste non vengono realizzate, o quanto meno abbiano raggiunto il c.d. 'inizio lavori', l'amministrazione può modificare la pianificazione urbanistica. Cosa che avviene sempre più spesso, in un'epoca in cui tutto muta molto rapidamente. Non sarebbe corretto realizzare -e pagare- opere basate su previsioni incerte. L'attuale progettazione delle infrastrutture, è un continuo integrare e modificare quelle esistenti, in funzione dei sopravvenuti mutamenti (sociali, movimento, economici, climatici, ecc.). Inoltre, in moltissime realtà più o meno pubbliche (amministrative e/o aziendali), il tizio dell'ufficio di destra non comunica con Caio dell'ufficio attiguo a sinistra, con tutte le conseguenze. Che una società calcistica non si coordini con RFI (che ha una politica tutta sua nella progettazione e realizzazione delle opere), in tutta franchezza, riteniamo non si possa nemmeno pretendere. In questo caso, le due opere sono cronologicamente così vicine, che certo, l'osservazione è comprensibile. Tuttavia preferiamo guardare al fatto che esse stiano realmente prendendo forma, mentre spesso rimangono sulla carta e nelle parole. Ad ogni modo, auspichiamo anche noi la realizzazione della fermata.

    • @albertomarzi7725
      @albertomarzi7725 3 месяца назад

      Infatti la mia è una critica politica, non tecnica. Se nel progetto iniziale si prevedeva l'utilità della fermata "Stadio" all'interno del Quadrante, non si capisce perché improvvisamente non si sia tenuto conto della sua realizzazione, quando abbiamo speso fin troppo tempo e soprattutto denaro, per capire se all'aeroporto fosse meglio una stazione di testa o la realizzazione di un cappio. Non sappiamo ancora bene che treni passeranno, si parla di treni regionali e Alta Velocità, pur trovandoci di fronte ad una Sfmr morta e sepolta. Abbiamo una soprintendenza che mette bocca su qualsiasi stupidaggine, vedi proprio sul Bosco dello Sport inerente l'altezza dello stadio, ma ci hanno fatto credere che si potesse realizzare un bussolotto da 300 metri di altezza in rotta aerea come il Palais Lumiere, dopo aver per anni contestato le altezze delle due torri previste su via Ulloa, perché pericolose per lo spazio aereo, pur essendo 500 metri più indietro in linea d'aria. Abbiamo creduto alle 3 torri alte 100 metri in centro Mestre (ex Umberto I) per trovarci ora di fronte ad un progetto ridimensionato e sicuramente più brutto. Pure le 3 torri di Lando sono sparite nel nulla, non prima di aver richiesto il dimezzamento delle cubature. Scusate lo sfogo, ma chi ha governato in questa città, ha sempre parlato molto e realizzato poco. Ora il Bosco dello Sport, bellissimo progetto purtroppo però realizzato con soldi pubblici.
      È evidente che la mia rimane una critica politica!