Le campane di Oltre il Colle (BG) Fraz. Zambla Bassa
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- Опубликовано: 13 сен 2024
- Oltre il Colle (BG) Fraz. Zambla Bassa - Chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena - Concerto di 5 campane in Sib2 P. Capanni 1951 - Doppio sistema solo per quanto riguarda il suono a corda - Concerto solenne a 5 campane per la fine della s. Messa festiva - Ringrazio molto Mario e Gianluigi. Questo concerto suona ogni domenica a fine Messa.
Prima della guerra il campanile ospitava un concerto di 5 campane consacrate l'11 giugno 1861
Zambla
La piccola comunità di Zambla si rese canonicamente autonoma dalla chiesa matrice di S. Bartolomeo apostolo di Oltre il Colle con decreto del vescovo Girolamo Ragazzoni in data 17 novembre 1587. La sua chiesa attuale fu consacrata il 8 luglio 1737 dal vescovo Antonio Redetti, che aggiunse all'antico titolo di S. Maria Maddalena quello della Beata Vergine Maria.
Cinque dei suoi sette altari sono consacrati: gli altari di S. Antonio di Padova e di S. Antonio Abate nel 1921 da mons. Perini s.j. vescovo di Mangalore; quelli di S. Barbara e di S. Maria Maddalena nel 1922 dal vescovo Giovanni Menicatti vicario apostolico di Ho-Nan; l'altare maggiore il 26 maggio 1924 dal vescovo Luigi Maria Marelli, che vi incluse le reliquie dei santi Alessandro e Pio.
L'esterno è all'insegna della semplicità un poco austera di molte chiese di montagna, con un curioso portico ad ambulacro che corre lungo il lato sinistro e abbraccia l'abside quasi per intero. L'armonia settecentesca dell'interno ha sofferto per il prolungamento operato attorno al 1920 e per palesi squilibri nelle quote e nelle decorazioni.
Assai dignitoso l'altar maggiore incrostato di marmi scelti e con un'urna a sarcofago per paliotto.
La pala dell'ancona centrale, con la Gloria della Maddalena, è di Gian Paolo Cavagna (m. 1627). è di gran lunga il miglior dipinto della chiesa e fu restaurato nel 1973 da Evenzio Zappettini a cura dell'Amministrazione Provinciale. Alla bottega dello stesso Cavagna si ascrivono i pannelli della Madonna, di S. Carlo e di S. Francesco del registro superiore di un polittico, in ricca cornice, che sta al primo altare di destra. Il polittico fu completato nel 1920 con i pannelli inferiori di S. Antonio Abate, S. Rocco e S. Sebastiano, dipinti con scarsa fortuna da Dante Carnelli. La pala del Rosario all'altare opposto, ricco di intarsi marmorei alla maniera dei Manni, fu dipinta da Antonio Brighenti di Clusone nel 1865, e collocata nelle settecentesca ancora dalle colonne binate e il timpano spezzato. Durante l'ampliamento della chiesa due ancore lignee furono affidate alle cure di Giosuè Marchesi. Le medaglie della volta, con la Maddalena, S. Giovanna d'Arco e i Simboli della Virtù teologali furoso affrescate dal vertovese Gian Battista Paganessi nel 1920, mentre il Crocifisso nel catino absidale, la Sacra Famiglia e la Cena di Emmaus nel coro furono affrescati da Pietro Brugnetti di Sorisole nel 1924. Il ciclo di affreschi nel battistero, con scene bibliche e simboli vari, fu realizzato da Agostino Manini nel 1963. Nel 1965 Ernesto Mazzola rinfrescò la decorazione generale.
Tra gli arredi più pregevoli figurano: una croce astile in lamina d'argento finemente sbalzata e cesellata e un calice pure d'argento cesellato, del '600; una grande lampada d'argento e un turibolo con navicella dello stesso metallo, del '700; una fornitura completa, per i cinque altari più antichi, di croci, candelieri, cartegloria, lampade e vasi in lamina in rame argentato del '700; e banchi del coro in noce intagliati nel 1708 ad opera di un artigiano locale, per commissione di D. Bonaventura Bertolazzi.
L'organo è di Giuseppe Serassi (1799) più volte restaurato e ultimamente rinnovato dalla ditta Canuto Cornolti (1966).
Il campanile, tutto in pietra a vista ben proporzionato, reca su un arco della cella campanaria la data 1835. Le cinque campane già consacrate dal vescovo Pier Luigi Speranza l'11 giugno 1861, dopo la requisizione dell'ultima guerra furono sostituite con l'attuale concerto sempre di cinque campane in "si b. gr.", fuso dalla ditta Paolo Capanni di Castelnovo nè Monti e consacrato dal vescovo Adriano Bernareggi il 22 agosto 1951.
Qualcuno faccia dei concerti nuovi per le chiese di questo paese 😱
Purtroppo è impossibile visto che la centralina (è di un azienda che è fallita, la Ital.....) non possiede i tasti bianchi per suonare in manuale! Si possono solo programmare e suonare con le corde!
@@Mattiafabrizio urca quei programmatori con i concerti registrati sulle ruote all'interno... Geniali!!! Tanto affascinanti quanto scomodi
@@CioccioCavagna ed orribili aggiungerei!
Mattia C. Ma è’ già un programmatore digitale o come quello di Zambla Alta con gli spinotti?
@@realbranchipaolo ma no, che spinotti! A Zambla alta hanno messo una nuova centralina touch screen, in questa parrocchia è digitale! Ti ho mandato la foto su Messenger!
Hanno del metallico, in più la 3 fuori completamente.
intonazione simile a Canegrate! terribili!
Davvero orribile tutto, ottima la verniciatura.
Veramente le corde ci sono sempre state, non è che sono state rimesse! (risposta al commento originale)
Mattia C. errore mio.
Ma sono in minore
Assolutamente no. È la 3ª che sballa completamente tutto il concerto, le altre si fanno apprezzare
@@mattiafacchinetti5682 praticamente sono in minore, la terza cala quasi mezzo tono pieno.
@@MattiaCassinelli sembrano anche se teoricamente non lo sarebbero, ma Capanni si sa, non ha mai fuso eccellenze...
@@mattiafacchinetti5682 ma la terza è un reb3!!
@@emanuelecorbelli6707 perché è completamente cannata