Per me, questo è il miglior film tra le opzioni agli Oscar, insieme a The Holdovers. Greta Lee è impeccabile, e anche lui l’ho trovato molto in parte. Nonostante la protagonista sia ormai naturalizzata americana, il film è permeato di una forte “coreanità”, quasi in modo ossessivo. Chi non è familiare con la cultura coreana potrebbe trovarlo poco realistico o insolito. Un’opera potente che ho amato dall’inizio alla fine e che sa bene come smuovere le menti malinconiche intrise di rimpianti e sogni andati (come la mia 😂). Appena sono iniziati i titoli di coda, sono rimasto letteralmente immobile. Ciao Michele, alla prossima!!
@@Jack8-6Non è il ruolo di killers of the flower moon essere di cuore , ma essere di cronaca. A differenza di kotfm, past lives è romantico ma risulta stucchevole. Scusa ma non è questo un capolavoro coreano, neanche lontanamente. Il cuore in kotfm lo trovi nel finale e nella cruenta realtà messa su schermo. Farti salire lo schifo è il suo cuore e ci riesce benissimo.
@@Aight7 Per me nessuno di questi film è un capolavoro quindi non so a chi stessi rispondendo esattamente 😇 Ho semplicemente preferito Past Lives e The Holdovers agli altri ma in realtà ho amato e visto in sala tutti i film citati. Ci sta pensarla diversamente, questo è il bello del cinema 😊
Ho notato,nei film dell ultimo anno la volontà di "togliere" ...niente orpelli.Sia in Foglie al vento che Perfect days che in questo.A me questa cosa piace.Tempi lenti ,spazio all interiorità e alle emozioni che parlano attraverso il silenzio.film basati sulla capacità dei protagonisti di emozionare.
Ciao Michele, ho recuperato ora il film e la recensione. Nel video facevi riferimento ad altri film simili a questo per genere e storia raccontata, potresti consigliarmene qualcuno?
La migliore recensione, la più tecnica, che ho letto/guardato su questo film. È un film da vedere. Consigliatissimo a chi è stato innamorato alla follia e a tutti quelli che studiano recitazione perché è piu' facile recitare con dialoghi, spesso banali, che con il linguaggio del corpo come avviene in questo film. Sono anche io stupito che Greta Lee non sia candidata all'Oscar come migliore attrice: è semplicemente favolosa!
Grande Michele, ottima recensione come tuo solito!😉 Sono molto curioso di vedere Past Lives, penso che questo weekend opterò per esso al cinema sperando che mi tengano per un pò Finalmente l'alba di Costanzo che voglio vedere anche quello! Anche se devo ancora vederlo concordo con te, Past lives è il classico film che se fosse uscito 3/4 anni fa avrebbe fatto incetta di statuette!😅 Ne approfitto per consigliare The morning show serie tv eccellente di Apple TV+ nella quale Greta Lee (protagonista di Past Lives) ha un bel ruolo.
Guardo film asiatici e, sopratutto, coreani. Questo film è una pellicola standard di tanti copia incolla di drama slices of lives con l'ossessione per il fatalismo coreanico di cui ne è pregno. Conosco fin troppo bene sia il genere che la mentalità. Trovo la fotografia meravigliosa ma le scelte di scrittura assolutamente al limite dell'adolescenziale con qualche sprazzo di riflessione matura. Ma davvero stancante, ti fa quasi innervosire conoscendo già, dopo minuti del film, il finale. Lei, sia come attrice, sia come protagonista mi fa salire i nervi. Il suo coreano si percepisce che non sia madrelingua, cosa un po' tanto assurda, visto padre e madre nativi e la globalizzazione in crescita. Il personaggio testardo, a tratti cinico che tratta a pezza chiunque intacchi i suoi traguardi. Sì, capisco il voler raggiungere i tuoi "goals" ma - spoiler - non ha mai dimostrato tristezza per aver lasciato il personaggio maschile (che come attore nemmeno mi piace e non è che sia questo mostro sacro nemmeno in Corea, sinceramente parlando) ben due volte allo sbando, sia da bambini che da adulti. Dopo mezz'ora ho rigettato le intenzioni della regista ed ho iniziato ad ovattarmi le orecchie. Non mi è piaciuto. E, ripeto, ne ho visti di film, anche quando la Corea nessuno se la calcolava. È un filmetto contentino di tutti gli stereotipi da drama cge può attrarre sia la tredicenne sia il trentenne con il cuore spezzato da un rapporto a distanza. Tranne me che ho le p*lle piene di certe cose, ecco.
I temi sono ricorrenti sempre, e quindi la differenza sta in come viene raccontata. E' inutile negare che il film sappia toccare le corde giuste, attraverso una sapiente scrittura.
Guarda, il fatto che il suo coreano non sembri naturale lo si può giustificare dal fatto che è da quando era piccola che si è trasferita all’estero. A un certo punto lo dice pure il personaggio maschile che il suo coreano è arrugginito. Sono d’accordo però sull’atteggiamento della protagonista a tratti non molto coerente. Posso anche capire che abbia voluto tagliare i ponti col passato per perseguire i suoi obbiettivi di carriera e vita, ma questi obbiettivi non si vedono mai nel corso della pellicola, non la si vede mai molto interessata a quello che fa, al suo lavoro, perciò…boh
@@random_name_was_already_takenmolto molto gelida ed è brutto da vedere. Non lo so sul fatto della lingua... Se hai 13 anni, quindi hai fatto le scuole lì, poi come sono fatti gli asiatici (che ci tengono molto) la lingua non la lasci facilmente. In America è pieno di comunità coreane e non stiamo parlando del 1960 ma dei duemila, in piena globalizzazione. La greta lee non lo parla il coreano, ma proprio nella vita vera. Si sente, lo percepisco io che non sono coreana, figurarsi un nativo... 😂 Non lo so, a me sa tanto di film con target occidentale. Tanti, troppi attori coreani che avrebbero potuto avere una chance ma non l'hanno avuta, prediligendo una attrice coreana solo di nome perché greta è nata in America, alla fine. Brutta scelta che non fa interagire bene nemmeno i personaggi. L'attore parla benissimo tedesco ma non l'inglese e lei parla inglese ma poco coreano. Non hanno chimica e lei non è immigrata, ma figlia di immigrati. Ci voleva una coreana capace di trasmettere cosa il personaggio stesse passando. Nel film non si capisce niente, solo un cinismo, una freddezza spaventosi. Non rende. E poi la trama, ripeto, solita solfa.
@@jacopom.7477Non c'entra chimica tra gli attori. Pensa che la regista li ha fatti incontrare per la prima volta nella scena in cui i protagonisti stessi si incontrarono e comunque non si sente quel calore che doveva esserci. Non ha reso, semplice. Il primo motivo è la poca intesa lingüística, il secondo e' l'accozzaglia di stereotipi per l'occidente. Non è un film che sa prendere e non narra nemmeno bene l'esperienza di migrazione. Sono due ore (quasi) di un gira e rigira di cose irrisolte inutilmente. Guardare un drama di questo genere è più soddisfacente, almeno ci sono più personaggi ad allargare il brodo con le sottotrame 😅
Per me è un bel film perchè comunque ben recitato e mi è piaciuto particolarmente quando dà una prospettiva sulla vita in Corea del Sud, però non é un film che amo perché il concetto centrale buddhista del film sulle vite passate non è che mi ha fatto proprio impazzire insomma. Mi sembra brava questa regista.
A me era piaciuto molto vedendolo in anteprima. Non è un film perfetto, essendo un'opera prima, ma trovo che sia stato un debutto veramente dignitoso! Mi è piaciuto sicuramente di più di film tutto tecnica niente cuore usciti quest'anno tipo Napoleon.
Sono pienamente d’accordo con te: un buon film ma senza che si vada a scomodare parole come “capolavoro”. Scrivo a caldo (ho visto il film due ore fa), però mi ritrovo in alcune parole con cui l’hai descritto: furbo (é pieno di cliché anche se ben mascherati) e fa il compitino (prima parte piatta, poi di riprende e chiude con un finale interessante e coerente con quanto visto prima).
BRAVO. Persona intelligente. "Cliché mascherati" Esatto. Nel 2024 ormai tutto è un capolavoro. Hanno innalzato Barbie a capolavoro... (a confronto a Barbie, past lives lo è 😂) ma non diciamo cazzate... Di fatti, non è un film candidato per molte categorie. Ora, che gli oscar siano bastardi si sa ma, parliamoci chiaro (senza scomodare Barbie) se non ha colpito, il motivo ci sarà. Di fatti il pubblico è spaccato persino alla critica non è che sia piaciuto più di tanto. Solo che si deve gridare al capolavoro perché in occidente, alla prima cosa diversa che si vede, si grida così. Ma, spoiler, c'è di meglio, sopratutto in Corea.
Lo devo vedere domani, ma provando così alla cieca a dare un'interpretazione ai tuoi giudizi, la sensazione di compitino ben svolto, programmaticità nel modo di raccontare, si potrebbero forse imputare al suo essere un'opera prima, che più che andare in una propria direzione personale segua gli stiemi più safe del tipo di film in questione. Se fosse così potrei anche trovare questi difetti perdonabili. Ovviamente andrò a vederlo, mi farò la mia idea e la condividerò il prima possibile
Dai, andiamo controcorrente 🙂D'accordo sulla tua analisi sul film, anche a me è sembrato un compitino e, personalmente, capisco perchè non abbiano candidato né lei né lui. Sarà che vengo dalla visione di Perfect days che trovo davvero un piccolo capolavoro e che mi auguro vinca la statuetta, ma questo film mi ha lasciata piuttosto indifferente e, al contrario di te, ho trovato la recitazione spesso forzata e non credibile. Ovviamente non lo sconsiglio, anche perchè sta effettivamente avendo un successo incredibile però, forse, non bisogna avere le aspettative che gli hanno messo addosso.
Quando andate al cinema non ci andate con le boiate che si leggono sui social con l'idea di vedere il "capolavoro" o con all'opposto "film brutto". Questa roba quì distrugge il giudizio e falsa anche l'analisi dei film. Leggo troppi commenti di gente che credeva di vedere "In the Mood for Love" ma ogni film ha la sua singolarità. "Past Lives" non è un capolavoro e per il tipo di film che è neanche potrebbe esserlo: è però un film dove c'è una grandissima consapevolezza del linguaggio cinematografico messo al servizio di una storia che in altre mani sarebbe diventata un polpettone di retorica e da "film per tutti" che Past Lives decide di non essere mai. E alcune finezze di regia e di scrittura delle sequenze dialogiche non le carpisci bene se non hai l'occhio allenato a certe cose. Mi sembra che molti non ci abbiano fatto caso. E invece, non a caso, è un film molto amato dai registi, compreso quel Nolan che ne ha parlato benissimo...
Ma non lo sarà mai in the mood for love perché non c'azzecca assolutamente niente con in the mood for love. E che piaccia a Nolan me ne frego altamente. Anche Old Boy piace a Tarantino. E quindi? Io sono io. Spettatrice, Nolan è Nolan. Con tutto il rispetto. Nolan quanti film avrà visto coreani? Quanto ne sa della cultura? Non credo tanto, anche se non lo posso sapere. Oltre la fotografia e la delicatezza dei toni "in palette" molto minimali, aka asiatici, cos'ha questo film? Te lo dico io cosa: il contentino per l'occidente. Non approfondisce nulla, ha una freddezza (attuata specialmente dalla protagonista femminile) che non manifesta dolore ma distacco catatonico, al limite del robotico. È la storiella finto-asiatica del "mulo" asiatico che gira le spalle all'amore vero per raggiungere un obbiettivo che nasce dal nulla, non viene sviluppato, viene solo confuso con un play within the play innecessario. Non è un film che nemmeno accosterei, sinceramente, a registi coreani. Ma nemmeno lontanamente, guarda. È un film che ha la pretesa di cavalcare l'onda del successo made in Korea, fallendo miseramente perché di contenuti del genere ne trovi a bizeffe. Non capisco ancora cosa c'entri in the mood for love, visto che anche storicamente, siamo in due epoche e due paesi diversi. I protagonisti di in the mood for love parlavano con gli occhi. Questi nemmeno li ritrovi a guardarsi perché sembrano due perenni estranei che scappano. La retorica del destino la ritrovi nel 95 per cento dei drama coreani. Ti ripeto: e quindi? Per essere una storia coreana non basta prendere la storia dell'immigrato a caso, metterci la retorica del destino ed il belloccio di turno. Per cortesia...
@@ArnarostSe mi menzioni Nolan io ti rispondo dicendo " che me frega a me di nolan, quanto ne può sapere" e ti ho fatto il mio ragionamento. Ma, evidentemente, "la menata" non l'hai letta ed hai preferito dissentire fregandotene e facendoci pure una brutta figura, perché Nolan è menzionato l'1%. Easy.
@@Aight7 Sono costretto a spendere del tempo per spiegarti un messaggio perché vedo che anche se scritto in italiano non è stato compreso: ho fatto un ragionamento in generale sulle false aspettative con cui oggi si va al cinema e sulla mancanza di strumenti analitici. Questo perché rispetto al passato si ha l'opportunità di sapere tanto (troppo) sui film ancor prima della loro uscita. Ed ecco che se tu vai aspettandoti A e ti ritrovi F allora il film diventa "brutto" quando in realtà non ci si è neanche soffermati sul testo filmico. E non parlo di te, parlo in generale. Sulla tua menata: si, hai fatto una menata perché ti andava di farla ma sei tu che non hai letto il mio commento. Non mi interessa quanto Nolan conosca la cultura coreana, che è il punto da cui parti tu («Nolan quanti film avrà visto coreani? Quanto ne sa della cultura? Non credo tanto») io l'ho citato in quanto regista in grado di capire il linguaggio cinematografico utilizzato da una sua collega. Tema, quello di come il film è girato, di come utilizzi lo screentime dei personaggi, di come essi si muovono all'interno dei piani, della lunghezza dei piani in base ai momenti emotivi che vedo non viene praticamente mai toccato. Quindi tutto il commento sull'accostarlo a film coreani, su "muli" coreani, sul successo made in Corea non vedo veramente cosa c'entri con ciò che ho scritto. Ho parlato di A e mi è stato risposto C.
Sincero lo trovato un bel spaccato di una persona che riscopre il suo passato semplicemente l’averi un po’ allungato perché la parte con il marito di lei mi e sembrata un po’ troppo veloce ma comunque buon esordio
A volte sono d’accordo con te, spesso no.. rispetto le tue idee. Ma ho l’impressione che i film che reputi sinceri sono solo quelli che si avvicinano ad una sensibilità che tu comprendi, mentre reputi tutto il resto paravento. Lo noto anche dal fatto che nessun film del 2023/24 che racconta un universo femminile o che guarda ad una vicenda con uno sguardo femminile ti sia piaciuto fino in fondo. Lungi da me darti del maschilista, ma ho notato che i film che più hai apprezzato sono quelli che hanno la visione più maschile. Oggettivamente, non pensi che questo ti influenzi nei tuoi giudizi?
Hai ragione, mi sono espresso male, mi riferivo ai film in corsa agli Oscar. Comunque credo che in quel caso visto che il racconto è incentrato sulla violenza e su una rivalsa sociale sia più facile empatizzare con una figura femminile. Molto meno è facile, da uomo, empatizzare con la figura femminile di past lives in cui il sentimento che il film racconta è visceralmente femminile e quindi per questo può essere percepito come studiato.
Ma in che senso questo film avrebbe uno sgrardo femminile? Io sono donna ma il personaggio femminile l’ho trovato odioso. Tutta concentrata si se, gelida, l’unico tratto che ha è l’ambizione. Lui del resto è insipido da matti. Non si capisce in cosa sarebbe affascinante, boh. Il film mi ha rattristito molto in realtà. Lei sembra mettere in dubbio la sua vita dopo un giorno e mezzo (cosa assurda) e poi non fa nulla. Se mi ritrovassi davvero a singhiozzare sulla mia vita dopo aver rivisto un vecchio amico la cambierei di corsa. Filn discreto, sono d’accordo con la recensione, ma manca del tutto di intensità.
Per me è tutto sommato un buon film, ben recitato e con qualche bel momento. Però non ci trovo veramente niente di originale, è un manualetto da "film d'autore romanticone pseudo minimalista for dummies", specialmente nella messa in scena, educata ma decisamente artificiosa. Chi si è esaltato penso non abbia visto nessuno dei centinaia di film simili fatti meglio un po' in tutte le epoche.
Forse andrebbe guardato con un occhio più attento alla lunghezza dei piani e all'utilizzo del montaggio: i momenti di distensione emotiva sono rappresentati con una maggiore lunghezza dei piani mentre quando emotivamente i personaggi entrano in subbuglio ecco che arriva un montaggio più frenetico. Quando i personaggi trovano momenti di vicinanza o riavvicinamento emotivo i piani li tengono insieme, quando si frappone distanza tornano ad essere separati da campi e controcampi. Utilizzare il linguaggio del cinema per rendere il tormento interiore dei personaggi e girare un film sull'amore così maturo e sfaccettato è una cosa tutt'altro che scontata.
Sono un profano del cinema chiedo scusa. Ma credo che a volte la tecnica non sia sufficiente per smuovere sentimenti profondi nello spettatore…magari l uso di personaggi meno artificiosi e una storia inscenata con un po’ di patos in più non avrebbe guastato… Detto questo credo sia un buon film con delle buone riflessioni sull amore introspettivo che è vissuto diversamente da ognuno di noi. Ma non un film grandioso. Buona giornata
Per me, questo è il miglior film tra le opzioni agli Oscar, insieme a The Holdovers. Greta Lee è impeccabile, e anche lui l’ho trovato molto in parte.
Nonostante la protagonista sia ormai naturalizzata americana, il film è permeato di una forte “coreanità”, quasi in modo ossessivo. Chi non è familiare con la cultura coreana potrebbe trovarlo poco realistico o insolito. Un’opera potente che ho amato dall’inizio alla fine e che sa bene come smuovere le menti malinconiche intrise di rimpianti e sogni andati (come la mia 😂).
Appena sono iniziati i titoli di coda, sono rimasto letteralmente immobile.
Ciao Michele, alla prossima!!
Prendi un qualsiasi fotogramma di KOTFM o di Oppenheimer. Anche il più inutile. Sarebbe comunque più pregno di cinema di tutto Past Lives😄
@@innoalcinema8509
ahah daiii adesso non esagerare!
Son bellini anche Oppenheimer e Killers of the flower moon!
sei proprio un provocatoreee 😂
@@innoalcinema8509impeccabili sotto il punto di vista tecnico ma senza cuore
@@Jack8-6Non è il ruolo di killers of the flower moon essere di cuore , ma essere di cronaca. A differenza di kotfm, past lives è romantico ma risulta stucchevole. Scusa ma non è questo un capolavoro coreano, neanche lontanamente. Il cuore in kotfm lo trovi nel finale e nella cruenta realtà messa su schermo. Farti salire lo schifo è il suo cuore e ci riesce benissimo.
@@Aight7
Per me nessuno di questi film è un capolavoro quindi non so a chi stessi rispondendo esattamente 😇
Ho semplicemente preferito Past Lives e The Holdovers agli altri ma in realtà ho amato e visto in sala tutti i film citati. Ci sta pensarla diversamente, questo è il bello del cinema 😊
Ho notato,nei film dell ultimo anno la volontà di "togliere" ...niente orpelli.Sia in Foglie al vento che Perfect days che in questo.A me questa cosa piace.Tempi lenti ,spazio all interiorità e alle emozioni che parlano attraverso il silenzio.film basati sulla capacità dei protagonisti di emozionare.
Domani andrò a vederlo 🙃
Ciao Michele, ho recuperato ora il film e la recensione. Nel video facevi riferimento ad altri film simili a questo per genere e storia raccontata, potresti consigliarmene qualcuno?
La migliore recensione, la più tecnica, che ho letto/guardato su questo film. È un film da vedere. Consigliatissimo a chi è stato innamorato alla follia e a tutti quelli che studiano recitazione perché è piu' facile recitare con dialoghi, spesso banali, che con il linguaggio del corpo come avviene in questo film. Sono anche io stupito che Greta Lee non sia candidata all'Oscar come migliore attrice: è semplicemente favolosa!
Grande Michele, ottima recensione come tuo solito!😉
Sono molto curioso di vedere Past Lives, penso che questo weekend opterò per esso al cinema sperando che mi tengano per un pò Finalmente l'alba di Costanzo che voglio vedere anche quello!
Anche se devo ancora vederlo concordo con te, Past lives è il classico film che se fosse uscito 3/4 anni fa avrebbe fatto incetta di statuette!😅
Ne approfitto per consigliare The morning show serie tv eccellente di Apple TV+ nella quale Greta Lee (protagonista di Past Lives) ha un bel ruolo.
Guardo film asiatici e, sopratutto, coreani. Questo film è una pellicola standard di tanti copia incolla di drama slices of lives con l'ossessione per il fatalismo coreanico di cui ne è pregno. Conosco fin troppo bene sia il genere che la mentalità. Trovo la fotografia meravigliosa ma le scelte di scrittura assolutamente al limite dell'adolescenziale con qualche sprazzo di riflessione matura. Ma davvero stancante, ti fa quasi innervosire conoscendo già, dopo minuti del film, il finale. Lei, sia come attrice, sia come protagonista mi fa salire i nervi. Il suo coreano si percepisce che non sia madrelingua, cosa un po' tanto assurda, visto padre e madre nativi e la globalizzazione in crescita. Il personaggio testardo, a tratti cinico che tratta a pezza chiunque intacchi i suoi traguardi. Sì, capisco il voler raggiungere i tuoi "goals" ma - spoiler - non ha mai dimostrato tristezza per aver lasciato il personaggio maschile (che come attore nemmeno mi piace e non è che sia questo mostro sacro nemmeno in Corea, sinceramente parlando) ben due volte allo sbando, sia da bambini che da adulti. Dopo mezz'ora ho rigettato le intenzioni della regista ed ho iniziato ad ovattarmi le orecchie. Non mi è piaciuto. E, ripeto, ne ho visti di film, anche quando la Corea nessuno se la calcolava. È un filmetto contentino di tutti gli stereotipi da drama cge può attrarre sia la tredicenne sia il trentenne con il cuore spezzato da un rapporto a distanza. Tranne me che ho le p*lle piene di certe cose, ecco.
I temi sono ricorrenti sempre, e quindi la differenza sta in come viene raccontata. E' inutile negare che il film sappia toccare le corde giuste, attraverso una sapiente scrittura.
Ma poi noiosissimo il loro rapporto
Guarda, il fatto che il suo coreano non sembri naturale lo si può giustificare dal fatto che è da quando era piccola che si è trasferita all’estero. A un certo punto lo dice pure il personaggio maschile che il suo coreano è arrugginito. Sono d’accordo però sull’atteggiamento della protagonista a tratti non molto coerente. Posso anche capire che abbia voluto tagliare i ponti col passato per perseguire i suoi obbiettivi di carriera e vita, ma questi obbiettivi non si vedono mai nel corso della pellicola, non la si vede mai molto interessata a quello che fa, al suo lavoro, perciò…boh
@@random_name_was_already_takenmolto molto gelida ed è brutto da vedere. Non lo so sul fatto della lingua... Se hai 13 anni, quindi hai fatto le scuole lì, poi come sono fatti gli asiatici (che ci tengono molto) la lingua non la lasci facilmente. In America è pieno di comunità coreane e non stiamo parlando del 1960 ma dei duemila, in piena globalizzazione. La greta lee non lo parla il coreano, ma proprio nella vita vera. Si sente, lo percepisco io che non sono coreana, figurarsi un nativo... 😂 Non lo so, a me sa tanto di film con target occidentale. Tanti, troppi attori coreani che avrebbero potuto avere una chance ma non l'hanno avuta, prediligendo una attrice coreana solo di nome perché greta è nata in America, alla fine. Brutta scelta che non fa interagire bene nemmeno i personaggi. L'attore parla benissimo tedesco ma non l'inglese e lei parla inglese ma poco coreano. Non hanno chimica e lei non è immigrata, ma figlia di immigrati. Ci voleva una coreana capace di trasmettere cosa il personaggio stesse passando. Nel film non si capisce niente, solo un cinismo, una freddezza spaventosi. Non rende. E poi la trama, ripeto, solita solfa.
@@jacopom.7477Non c'entra chimica tra gli attori. Pensa che la regista li ha fatti incontrare per la prima volta nella scena in cui i protagonisti stessi si incontrarono e comunque non si sente quel calore che doveva esserci. Non ha reso, semplice. Il primo motivo è la poca intesa lingüística, il secondo e' l'accozzaglia di stereotipi per l'occidente. Non è un film che sa prendere e non narra nemmeno bene l'esperienza di migrazione. Sono due ore (quasi) di un gira e rigira di cose irrisolte inutilmente. Guardare un drama di questo genere è più soddisfacente, almeno ci sono più personaggi ad allargare il brodo con le sottotrame 😅
Concordo totalmente con te! L’ho apprezzato ma non mi ha emozionato come a tanti altri.
Per me è un bel film perchè comunque ben recitato e mi è piaciuto particolarmente quando dà una prospettiva sulla vita in Corea del Sud, però non é un film che amo perché il concetto centrale buddhista del film sulle vite passate non è che mi ha fatto proprio impazzire insomma. Mi sembra brava questa regista.
A me era piaciuto molto vedendolo in anteprima. Non è un film perfetto, essendo un'opera prima, ma trovo che sia stato un debutto veramente dignitoso! Mi è piaciuto sicuramente di più di film tutto tecnica niente cuore usciti quest'anno tipo Napoleon.
Sono pienamente d’accordo con te: un buon film ma senza che si vada a scomodare parole come “capolavoro”. Scrivo a caldo (ho visto il film due ore fa), però mi ritrovo in alcune parole con cui l’hai descritto: furbo (é pieno di cliché anche se ben mascherati) e fa il compitino (prima parte piatta, poi di riprende e chiude con un finale interessante e coerente con quanto visto prima).
BRAVO. Persona intelligente. "Cliché mascherati" Esatto. Nel 2024 ormai tutto è un capolavoro. Hanno innalzato Barbie a capolavoro... (a confronto a Barbie, past lives lo è 😂) ma non diciamo cazzate... Di fatti, non è un film candidato per molte categorie. Ora, che gli oscar siano bastardi si sa ma, parliamoci chiaro (senza scomodare Barbie) se non ha colpito, il motivo ci sarà. Di fatti il pubblico è spaccato persino alla critica non è che sia piaciuto più di tanto. Solo che si deve gridare al capolavoro perché in occidente, alla prima cosa diversa che si vede, si grida così. Ma, spoiler, c'è di meglio, sopratutto in Corea.
Visto ieri sera.molto bello.Emozionante.Il dramma della scelta
Lo devo vedere domani, ma provando così alla cieca a dare un'interpretazione ai tuoi giudizi, la sensazione di compitino ben svolto, programmaticità nel modo di raccontare, si potrebbero forse imputare al suo essere un'opera prima, che più che andare in una propria direzione personale segua gli stiemi più safe del tipo di film in questione. Se fosse così potrei anche trovare questi difetti perdonabili. Ovviamente andrò a vederlo, mi farò la mia idea e la condividerò il prima possibile
A me non sembra un’opera prima che si limita, anzi…
Appunto perché è un opera prima, ha una delicatezza di scrittura e padronanza del mezzo, a tratti sorprendente. Lontano dai cliché tipici del genere.
@@innoalcinema8509 Come non detto allora. Ripeto, era solo un’ipotesi
Un bel film, ho trovato che l'introduzione e la caratterizzazione del marito sia un po' troppo spicciola ed affrettata.
Dai, andiamo controcorrente 🙂D'accordo sulla tua analisi sul film, anche a me è sembrato un compitino e, personalmente, capisco perchè non abbiano candidato né lei né lui. Sarà che vengo dalla visione di Perfect days che trovo davvero un piccolo capolavoro e che mi auguro vinca la statuetta, ma questo film mi ha lasciata piuttosto indifferente e, al contrario di te, ho trovato la recitazione spesso forzata e non credibile. Ovviamente non lo sconsiglio, anche perchè sta effettivamente avendo un successo incredibile però, forse, non bisogna avere le aspettative che gli hanno messo addosso.
Quando andate al cinema non ci andate con le boiate che si leggono sui social con l'idea di vedere il "capolavoro" o con all'opposto "film brutto". Questa roba quì distrugge il giudizio e falsa anche l'analisi dei film. Leggo troppi commenti di gente che credeva di vedere "In the Mood for Love" ma ogni film ha la sua singolarità. "Past Lives" non è un capolavoro e per il tipo di film che è neanche potrebbe esserlo: è però un film dove c'è una grandissima consapevolezza del linguaggio cinematografico messo al servizio di una storia che in altre mani sarebbe diventata un polpettone di retorica e da "film per tutti" che Past Lives decide di non essere mai. E alcune finezze di regia e di scrittura delle sequenze dialogiche non le carpisci bene se non hai l'occhio allenato a certe cose. Mi sembra che molti non ci abbiano fatto caso. E invece, non a caso, è un film molto amato dai registi, compreso quel Nolan che ne ha parlato benissimo...
Ma non lo sarà mai in the mood for love perché non c'azzecca assolutamente niente con in the mood for love. E che piaccia a Nolan me ne frego altamente. Anche Old Boy piace a Tarantino. E quindi? Io sono io. Spettatrice, Nolan è Nolan. Con tutto il rispetto. Nolan quanti film avrà visto coreani? Quanto ne sa della cultura? Non credo tanto, anche se non lo posso sapere. Oltre la fotografia e la delicatezza dei toni "in palette" molto minimali, aka asiatici, cos'ha questo film? Te lo dico io cosa: il contentino per l'occidente. Non approfondisce nulla, ha una freddezza (attuata specialmente dalla protagonista femminile) che non manifesta dolore ma distacco catatonico, al limite del robotico. È la storiella finto-asiatica del "mulo" asiatico che gira le spalle all'amore vero per raggiungere un obbiettivo che nasce dal nulla, non viene sviluppato, viene solo confuso con un play within the play innecessario. Non è un film che nemmeno accosterei, sinceramente, a registi coreani. Ma nemmeno lontanamente, guarda. È un film che ha la pretesa di cavalcare l'onda del successo made in Korea, fallendo miseramente perché di contenuti del genere ne trovi a bizeffe. Non capisco ancora cosa c'entri in the mood for love, visto che anche storicamente, siamo in due epoche e due paesi diversi. I protagonisti di in the mood for love parlavano con gli occhi. Questi nemmeno li ritrovi a guardarsi perché sembrano due perenni estranei che scappano. La retorica del destino la ritrovi nel 95 per cento dei drama coreani. Ti ripeto: e quindi? Per essere una storia coreana non basta prendere la storia dell'immigrato a caso, metterci la retorica del destino ed il belloccio di turno. Per cortesia...
@@Aight7 ma a chi stai rispondendo? Perché sta lunga menata sulla cultura coreana ha poco senso in risposta ad un commento che neanche la cita
@@ArnarostSe mi menzioni Nolan io ti rispondo dicendo " che me frega a me di nolan, quanto ne può sapere" e ti ho fatto il mio ragionamento. Ma, evidentemente, "la menata" non l'hai letta ed hai preferito dissentire fregandotene e facendoci pure una brutta figura, perché Nolan è menzionato l'1%. Easy.
@@Aight7 Sono costretto a spendere del tempo per spiegarti un messaggio perché vedo che anche se scritto in italiano non è stato compreso: ho fatto un ragionamento in generale sulle false aspettative con cui oggi si va al cinema e sulla mancanza di strumenti analitici. Questo perché rispetto al passato si ha l'opportunità di sapere tanto (troppo) sui film ancor prima della loro uscita. Ed ecco che se tu vai aspettandoti A e ti ritrovi F allora il film diventa "brutto" quando in realtà non ci si è neanche soffermati sul testo filmico. E non parlo di te, parlo in generale. Sulla tua menata: si, hai fatto una menata perché ti andava di farla ma sei tu che non hai letto il mio commento. Non mi interessa quanto Nolan conosca la cultura coreana, che è il punto da cui parti tu («Nolan quanti film avrà visto coreani? Quanto ne sa della cultura? Non credo tanto») io l'ho citato in quanto regista in grado di capire il linguaggio cinematografico utilizzato da una sua collega. Tema, quello di come il film è girato, di come utilizzi lo screentime dei personaggi, di come essi si muovono all'interno dei piani, della lunghezza dei piani in base ai momenti emotivi che vedo non viene praticamente mai toccato. Quindi tutto il commento sull'accostarlo a film coreani, su "muli" coreani, sul successo made in Corea non vedo veramente cosa c'entri con ciò che ho scritto. Ho parlato di A e mi è stato risposto C.
Sincero lo trovato un bel spaccato di una persona che riscopre il suo passato semplicemente l’averi un po’ allungato perché la parte con il marito di lei mi e sembrata un po’ troppo veloce ma comunque buon esordio
E poi vedere New York è sempre bellissimo
A volte sono d’accordo con te, spesso no.. rispetto le tue idee. Ma ho l’impressione che i film che reputi sinceri sono solo quelli che si avvicinano ad una sensibilità che tu comprendi, mentre reputi tutto il resto paravento. Lo noto anche dal fatto che nessun film del 2023/24 che racconta un universo femminile o che guarda ad una vicenda con uno sguardo femminile ti sia piaciuto fino in fondo. Lungi da me darti del maschilista, ma ho notato che i film che più hai apprezzato sono quelli che hanno la visione più maschile. Oggettivamente, non pensi che questo ti influenzi nei tuoi giudizi?
Sbaglio, o ho parlato benissimo di c’è ancora domani? Per citarne uno
Hai ragione, mi sono espresso male, mi riferivo ai film in corsa agli Oscar. Comunque credo che in quel caso visto che il racconto è incentrato sulla violenza e su una rivalsa sociale sia più facile empatizzare con una figura femminile. Molto meno è facile, da uomo, empatizzare con la figura femminile di past lives in cui il sentimento che il film racconta è visceralmente femminile e quindi per questo può essere percepito come studiato.
Ma in che senso questo film avrebbe uno sgrardo femminile? Io sono donna ma il personaggio femminile l’ho trovato odioso. Tutta concentrata si se, gelida, l’unico tratto che ha è l’ambizione. Lui del resto è insipido da matti. Non si capisce in cosa sarebbe affascinante, boh. Il film mi ha rattristito molto in realtà. Lei sembra mettere in dubbio la sua vita dopo un giorno e mezzo (cosa assurda) e poi non fa nulla. Se mi ritrovassi davvero a singhiozzare sulla mia vita dopo aver rivisto un vecchio amico la cambierei di corsa. Filn discreto, sono d’accordo con la recensione, ma manca del tutto di intensità.
Per me è tutto sommato un buon film, ben recitato e con qualche bel momento. Però non ci trovo veramente niente di originale, è un manualetto da "film d'autore romanticone pseudo minimalista for dummies", specialmente nella messa in scena, educata ma decisamente artificiosa. Chi si è esaltato penso non abbia visto nessuno dei centinaia di film simili fatti meglio un po' in tutte le epoche.
Forse andrebbe guardato con un occhio più attento alla lunghezza dei piani e all'utilizzo del montaggio: i momenti di distensione emotiva sono rappresentati con una maggiore lunghezza dei piani mentre quando emotivamente i personaggi entrano in subbuglio ecco che arriva un montaggio più frenetico. Quando i personaggi trovano momenti di vicinanza o riavvicinamento emotivo i piani li tengono insieme, quando si frappone distanza tornano ad essere separati da campi e controcampi. Utilizzare il linguaggio del cinema per rendere il tormento interiore dei personaggi e girare un film sull'amore così maturo e sfaccettato è una cosa tutt'altro che scontata.
Sono un profano del cinema chiedo scusa. Ma credo che a volte la tecnica non sia sufficiente per smuovere sentimenti profondi nello spettatore…magari l uso di personaggi meno artificiosi e una storia inscenata con un po’ di patos in più non avrebbe guastato…
Detto questo credo sia un buon film con delle buone riflessioni sull amore introspettivo che è vissuto diversamente da ognuno di noi. Ma non un film grandioso.
Buona giornata
il personaggio di arthur...