tratto da www.mongolia.it: I mongoli mangiano indifferentemente tutti i loro animali che muoiono, e tra tanti greggi e armenti che possiedono ci sono molti animali che muoiono. Durante l’estate tuttavia, fino a che hanno il cosmos, cioè il latte di cavalla, non si preoccupano di procurarsi altro cibo: perciò se accade che in quella stagione un bue o un cavallo muoia, mettono a seccare la carne, tagliandola a fette sottili e appendendole al sole e all’aria, così che si seccano subito senza bisogno di sale e senza alcuno cattivo odore. Con le interiora dei cavalli preparano delle specie di salsicce, migliori di quelle di maiale, e le mangiano fresche; riservano il resto della carne per l’inverno. Con le pelli dei buoi fabbricano grandi otri che fanno seccare al fumo in modo straordinario. Con la pelle di cavallo fabbricano bellissime calzature. La carne di un unico montone è sufficiente per sfamare cinquanta o cento uomini: essi, infatti tagliano la carne a pezzettini in una scodella aggiungendovi sale e acqua, poiché non preparano nessun altro tipo di condimento”. Mai più il francescano Guglielmo di Rubruc avrebbe immaginato che il suo attento resoconto sulle abitudini alimentari dei nomadi mongoli sarebbe stato saccheggiato, ottocento anni dopo, da una guida turistica sulla Mongolia. La verità è che non è cambiato nulla: la dieta è rimasta quella ed è uno dei mille incantesimi di questo Paese. Così in qualsiasi gher si potrà immaginare di essere a tavola con frate Guglielmo e, se siete più megalomani, con Gengis Khan e la sua scorta. Si può dire che la cucina mongola sia in bianco e nero, un po’ per la monotonia delle portate, un po’ perché la distinzione è fra alimenti grigi (la carne) e alimenti bianchi (il latte e i suoi derivati). Come scriveva Guglielmo nel suo “Viaggio nell’impero dei Mongoli”, i nomadi non adottano una macellazione sistematica ma generalmente si cibano degli animali “che muoiono” e non buttano niente, facendo seccare le parti non utilizzate subito, tagliandole in striscioline da conservare appese all’interno delle gher. Il modo più comune per consumare la carne, soprattutto di montone o di pecora, è quello di preparare delle zuppe con cipolla selvatica e aglio oppure dei ripieni per ravioli al vapore (buuz) o fritti (khushuur). Il boodog è considerato uno dei piatti più raffinati della cucina mongola. Viene preparato con la carne di capra o di marmotta. Attraverso il collo dell’animale vengono estratte ossa e viscere. Al loro posto si introducono sassi incandescenti. La carcassa viene richiusa e lasciata cuocere finché la carne diventa tenera, gustosa e fragrante. Una variante, con l’agnello, è il khorkhog: le viscere di pecora, una vera delizia per i nomadi, vengono utilizzate anche per la preparazione di salsicce. La carne, sempre piuttosto grassa e calorica, viene consumata soprattutto d’inverno mentre nei mesi più caldi i nomadi preferiscono una dieta a base di alimenti bianchi: latte e formaggi provengono da quelli che i mongoli definiscono animali a “muso caldo” (montoni e cavalli) e a “muso freddo” (capre, yak e cammelli). Contrariamente ad altre cucine asiatiche, quella mongola è priva di condimenti piccanti e anche il riso è abbastanza raro. Il pesce è abbondante nei corsi d’acqua ma i mongoli lo considerano un cibo non adatto a un popolo guerriero e raramente entra a far parte di un menù nella steppa. Per i vegetariani sembra un supplizio intollerabile, ma non è così. Ormai a Ulaanbaatar si trova di tutto: nei mercati, supermercati, negozi e bancarelle campeggiano frutta e verdura, provenienti dalla Russia o dalla Cina, ma anche pasta italiana, noodle coreani (ciotole di fettuccine e verdura liofilizzata che al contatto con acqua calda si trasformano in piatti unici), olio di oliva, vino, caviale (a prezzi stracciati ma a volte scaduto) e perfino dolci: ottimi quelli a base di fagioli mentre più discutibili le torte, tanto scenografiche quanto perfide, e i gelati che hanno un curioso retrogusto di petrolio. Nei mercati principali e allo State Department Store, il grande magazzino punto di riferimento di Ulaanbaatar, è possibile dunque fare rifornimento di tutti i beni alimentari e non, e portarli con sé nei lunghi itinerari fuori dalla capitale. Quindi tranquilli: tutti i vegetariani partiti per la Mongolia non sono morti di fame e non hanno dovuto cambiare filosofia alimentare.
Il mondo è stupendo ! Finché non arriva il capitalismo , benessere e il consumismo ......... Cit. Beata quella terra che non ha quelle risorse : oro , petrolio , gas ,argento , uranio, etc cobalto, è come quando non hai 1 euro e chi ti si inc..la? Nessuno ! Come hai qualche euro in più ,sono tutti amici e ti saltano pure addosso nonostante sei più brutto di Dario Argento mahhhhhhhh !!! Auguro che non conoscano mai il progresso come cit. sopra .
@@ЖандосБалгазиев ,,,даа, у нас есть и безграмотные,,,,,, Мы кыргызы тюрки , но уважаем монголское государство ... Если честно я часто ругаюсь с таджиком за монгол....
@@АйбекБазарбаев-к4т Данилевскии И.Н. Доктор Исторических Наук. Монголо-татарскии искусственный Термин. Придумано в ХIX веке так называемые монголо-татары это современные QAZAQI ЧЕНГИЗИДЫ (Тюрки) МЫН-КОЛ деген QAZAQtar . Монгол это искажённые QAZAQ слово МЫН-КОЛ (тысячи рука 💪💪💪🏇🏇🏇) как УШ-ЖУЗ (Три Сотни)
өвөрхангай аймгийн Хужирт сумын 2-р багийн нутаг гарч байна, бургасны адагь шандны адаг хавьцаа байх шиг байна, Адуучин Бат ах, Могоо ах гарч байна. Цагаан залаагийн ойролцоо
Монголия Баян-Олгуйский аймаке живут Тувинцы и там Казахи тоже
Beautiful life
Hawariuo guod Nait mlaik huors mih aifntnt nuo fain fain
ma dove trovano la legna per cucinare? non ho visto un albero....
in effetti al centro della Mongolia ci sono pochi boschi (al nord invece sì). I nomadi bruciano carbone e sterco di pecora.
La legna è la caca seca dei cavalli :P
ma la dieta di queste persone si basa solo su latte e carne?
in gran parte sì
tratto da www.mongolia.it:
I mongoli mangiano indifferentemente tutti i loro animali che muoiono, e tra tanti greggi e armenti che possiedono ci sono molti animali che muoiono. Durante l’estate tuttavia, fino a che hanno il cosmos, cioè il latte di cavalla, non si preoccupano di procurarsi altro cibo: perciò se accade che in quella stagione un bue o un cavallo muoia, mettono a seccare la carne, tagliandola a fette sottili e appendendole al sole e all’aria, così che si seccano subito senza bisogno di sale e senza alcuno cattivo odore. Con le interiora dei cavalli preparano delle specie di salsicce, migliori di quelle di maiale, e le mangiano fresche; riservano il resto della carne per l’inverno. Con le pelli dei buoi fabbricano grandi otri che fanno seccare al fumo in modo straordinario. Con la pelle di cavallo fabbricano bellissime calzature. La carne di un unico montone è sufficiente per sfamare cinquanta o cento uomini: essi, infatti tagliano la carne a pezzettini in una scodella aggiungendovi sale e acqua, poiché non preparano nessun altro tipo di condimento”.
Mai più il francescano Guglielmo di Rubruc avrebbe immaginato che il suo attento resoconto sulle abitudini alimentari dei nomadi mongoli sarebbe stato saccheggiato, ottocento anni dopo, da una guida turistica sulla Mongolia. La verità è che non è cambiato nulla: la dieta è rimasta quella ed è uno dei mille incantesimi di questo Paese. Così in qualsiasi gher si potrà immaginare di essere a tavola con frate Guglielmo e, se siete più megalomani, con Gengis Khan e la sua scorta. Si può dire che la cucina mongola sia in bianco e nero, un po’ per la monotonia delle portate, un po’ perché la distinzione è fra alimenti grigi (la carne) e alimenti bianchi (il latte e i suoi derivati). Come scriveva Guglielmo nel suo “Viaggio nell’impero dei Mongoli”, i nomadi non adottano una macellazione sistematica ma generalmente si cibano degli animali “che muoiono” e non buttano niente, facendo seccare le parti non utilizzate subito, tagliandole in striscioline da conservare appese all’interno delle gher. Il modo più comune per consumare la carne, soprattutto di montone o di pecora, è quello di preparare delle zuppe con cipolla selvatica e aglio oppure dei ripieni per ravioli al vapore (buuz) o fritti (khushuur). Il boodog è considerato uno dei piatti più raffinati della cucina mongola. Viene preparato con la carne di capra o di marmotta. Attraverso il collo dell’animale vengono estratte ossa e viscere. Al loro posto si introducono sassi incandescenti. La carcassa viene richiusa e lasciata cuocere finché la carne diventa tenera, gustosa e fragrante. Una variante, con l’agnello, è il khorkhog: le viscere di pecora, una vera delizia per i nomadi, vengono utilizzate anche per la preparazione di salsicce. La carne, sempre piuttosto grassa e calorica, viene consumata soprattutto d’inverno mentre nei mesi più caldi i nomadi preferiscono una dieta a base di alimenti bianchi: latte e formaggi provengono da quelli che i mongoli definiscono animali a “muso caldo” (montoni e cavalli) e a “muso freddo” (capre, yak e cammelli). Contrariamente ad altre cucine asiatiche, quella mongola è priva di condimenti piccanti e anche il riso è abbastanza raro. Il pesce è abbondante nei corsi d’acqua ma i mongoli lo considerano un cibo non adatto a un popolo guerriero e raramente entra a far parte di un menù nella steppa. Per i vegetariani sembra un supplizio intollerabile, ma non è così. Ormai a Ulaanbaatar si trova di tutto: nei mercati, supermercati, negozi e bancarelle campeggiano frutta e verdura, provenienti dalla Russia o dalla Cina, ma anche pasta italiana, noodle coreani (ciotole di fettuccine e verdura liofilizzata che al contatto con acqua calda si trasformano in piatti unici), olio di oliva, vino, caviale (a prezzi stracciati ma a volte scaduto) e perfino dolci: ottimi quelli a base di fagioli mentre più discutibili le torte, tanto
scenografiche quanto perfide, e i gelati che hanno un curioso retrogusto di petrolio. Nei mercati principali e allo State Department Store, il grande magazzino punto di riferimento di Ulaanbaatar, è possibile dunque fare rifornimento di tutti i beni alimentari e non, e portarli con sé nei lunghi itinerari fuori dalla capitale. Quindi tranquilli: tutti i vegetariani partiti per la Mongolia non sono morti di fame e non hanno dovuto cambiare filosofia alimentare.
👍👍🌈☀️🦅🐎
oralarda bizim eski topraklar.
Ваши земл не дальше того места куда ваши женщины ходят поссать.
Монгол ын нутаг сайхан байна
Il mondo è stupendo ! Finché non arriva il capitalismo , benessere e il consumismo ......... Cit. Beata quella terra che non ha quelle risorse : oro , petrolio , gas ,argento , uranio, etc cobalto, è come quando non hai 1 euro e chi ti si inc..la? Nessuno ! Come hai qualche euro in più ,sono tutti amici e ti saltano pure addosso nonostante sei più brutto di Dario Argento mahhhhhhhh !!! Auguro che non conoscano mai il progresso come cit. sopra .
Solo in un contesto così, forse, potrei finalmente decidere di essere madre... 💖Bella famiglia, Meravigliosi luoghi e Animali ... 💖Grazie 🙏
Я Кыргыз.Ассаламу алайкум братья монголы!!!
Өте керемет 👋👋👋👋🇰🇿🇰🇿🇰🇿🇰🇿
Ho sempre avuto una passione per la Mongolia, vorrei tanto andarci😍
Living is not easy for the Mongolians, but they deserve admiration.
Был я вМонголии, утром мясо обед мясо ужин мясо от мясо тошнит,зато очень вкусный мясо.Ни где такой вкусный мясо не кушал.
А, чем они таких больших собак кормят?
Приезжайте в Кыргызстан 🇰🇬. Тут очень всё вкусно
A lifetime of endless toiling, milking, kneading, cooking etc.. hard life.
Жизнь как она была в Великой степи со времён когда человек приручил лошадь .
🇲🇳🌎🌞🌝🌈🔥🇲🇳👍🇲🇳🙏🏻🙏🏻🙏🏻👍😍🇲🇳👍🙏🏻🙏🏻🙏🏻🇲🇳‼️
Тыва менен Монголиянын чек арасы Эрзинде болгомун
ТУВИНЦЫ МОИ МОНГОЛЫ ....МОИ БРАТЬЯ...!!!
Экии, моолда тывалар силер бе?
Моолдун тываларынга байыр
Drink milk evry day
Very very nice
So good and so sweet
👍👌👏👏😂😂😂
молодцы
Selam olsun Moğolistan Elbistan
Greetings from Kyrgyzstan 🇰🇬
Малшан Баатар монгол Улас ,Урай.Сайн байхатнай болтогой.
Обычия как у казахов
Они сохранили от врагов, своих Богическую земель.
А мы в Казахстане уничтожаем.
@@Казак-щ6э какой там сохранили ты чё, россия сосёт и сосёт ихние богатство из времён ссср а
Бодуун аймак чон
Служил в монголии , привет всем, хороший народ
Я тоже служил МНР Улан Баторе
@@Эмирхан-ж4ш как брат!
Я в Мандал Гоби ДМБ 86
@@slgtsaa2515 ханнык улуускунуй? Суруй
Горнайбын ,эн ханныккыный?
Гоедаа моголчууд урагшаа...
Szabad élet!!👌🇭🇺
Merhaba 🇹🇷🇦🇿
Like you you’re movements
Where exactly is this? I really want to visit.
Welcome to Mongolia.
Khujirt, central Mongolia, 350 from Ulan Bator
Uvurkhangai province
@@brebfilmvideo We wil come mangolia because we are mangol .from pak .
👍🙏
УЗБЕКИСТОН 🇺🇿🇺🇿🇺🇿👍👍👍🙋
Wow very beautiful love from Pakistan
0:06 либо монгол очень крупный, либо конь маленький
(either the Mongol is very large, or the horse is small)
Монголы не сидят на седле а стоят высоко на стременах а кони небольшие и получается эфект такой.
Strange no tree and little mountain in mangolia .
Harika atin
Монголдун аттары Эшактарга эле окшошго майда майда ат😂😂😂
Похоже на башкирских лошадей тоже такие-же приземистые!
За то ушул аттар менен дүйнөнү басты Чыңгыз хан.Ото чыдамкай жылкы болот.
Yess my horse little and strong and heart horse okey
Wow amazing 😻
Монголия ТЮРКИ. ☝️👍✊💪
Хаха
Монголия:Аллах аллах акбар
Хуцнаш пизда чинь
Сам
So beautiful life natural there..
Ассалоому алейкум из Кыргызстана братья сёстры
ПРИВЕТ КИРГИЗЫ МОИ БРАТЬЯ...!!!
Киргизы монголы братья? Каким боком киргизы мусульмани, монголы буддисты.Язык даже не похоже вы киргизы определитесь то русские вам братья то китайцы
@@ЖандосБалгазиев ,,,даа, у нас есть и безграмотные,,,,,,
Мы кыргызы тюрки , но уважаем монголское государство ...
Если честно я часто ругаюсь с таджиком за монгол....
@@temuujintemuujin1216 тупой ,мал
😀😀😀
Тартар кур кур шур чур ыр пур.кандайсынар.
Do they eat horse meat?
Love from pakistan
Атынан да озу чон го
Nise life
Панрнщ👿👿👿👿👿👿👿👿👿
Злесь всадник монгол кажется крупнее чем его лошадь😏
Конь небольшой , но и монгол немелкий . А вообще монгольские кони небольшие , но очень выносливые .
@@s.lubanak7790,согласна с вами они, монгольские кони очень выносливы...
comehai ottenuto ospitalità?
Bevono il late di cavalo =)
Como se asearan y lavaran la ropa estas personas
Кыргыз элим бар болгула ат устундо ойноп журобергиле
Кандай кыргыз, башын барбы?
@@Крутаяакция сен озу кимсин?
@@АйбекБазарбаев-к4т Мен Найман кыргызмын, кыпчактюрк диалектинде, а монгол, калмак, буряттар воопще башка....алар бизди жактырбайт,
Ошол Монголдорду мен Кыргыз деп жаза берем себеби Чынгыз хандын эн алдынкы Вазирлери Кыргызстан болгон экен.
@@АйбекБазарбаев-к4т Данилевскии И.Н. Доктор Исторических Наук. Монголо-татарскии искусственный Термин. Придумано в ХIX веке так называемые монголо-татары это современные QAZAQI ЧЕНГИЗИДЫ (Тюрки) МЫН-КОЛ деген QAZAQtar . Монгол это искажённые QAZAQ слово МЫН-КОЛ (тысячи рука 💪💪💪🏇🏇🏇) как УШ-ЖУЗ (Три Сотни)
Mi ha commosso...sono tornata da poco😍
grazie Giulia. Così era in Mongolia dieci anni fa.
@@brebfilmvideo Grazie a te, iscritta! Interessante il progetto che hai proposto qui su RUclips