Clamidia

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  • Опубликовано: 27 мар 2014
  • Il video spiega cos'è la clamidia, perché insorge, quali sintomi e problemi può causare, come viene diagnosticata e trattata.
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    Clamidia - Video: Cause Sintomi Diagnosi Cure - My-personaltrainer.it
    La clamidia è un'infezione batterica, comune soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti. È provocata da un batterio chiamato Chlamydia trachomatis, da cui deriva appunto il nome della malattia. Il grande problema della clamidia è che produce sintomi abbastanza vaghi e sfumati. I sintomi della malattia, quindi, non sono sempre riconoscibili dalle persone, oppure vengono confusi per disturbi di altro genere. Per questo motivo, la clamidia è definita una malattia "silenziosa". Nonostante questo, comunque, la clamidia non va assolutamente presa alla leggera. Infatti, come vedremo meglio in seguito, nella donna, la clamidia provoca un'infiammazione della cervice, che può avere serie conseguenze per l'apparato riproduttivo sfociando nella cosiddetta malattia infiammatoria pelvica (PID). Negli uomini, invece, la clamidia può provocare uno stato infiammatorio dell'area genitale, con il rischio che l'infezione si estenda ad altri organi.
    La Chlamydia trachomatis è un batterio intracellulare obbligato; significa che può vivere e riprodursi solo all'interno di cellule ospite. Il microrganismo viene trasmesso con rapporti intimi di vario genere tra una persona infetta e una sana. In questo senso, sono da considerarsi a rischio rapporti sessuali di ogni tipo, sia quelli vaginali, che quelli orali o anali; in caso di rapporti oro-genitali, la clamidia può infettare anche la gola. In tal senso, il rischio si nasconde ogni qualvolta vi sia uno scambio di fluidi sessuali sia diretto, che indiretto, ad esempio attraverso le mani; anche lo scambio di giocattoli sessuali, se eseguito a brevissima distanza di tempo, può quindi determinare l'infezione. Naturalmente, la malattia può essere trasmessa anche quando i partner non raggiungono l'orgasmo. Sembra invece nullo il rischio di contagio attraverso il bacio o in modo indiretto attraverso l'utilizzo comune di servizi igienici. Occorre precisare che la clamidia colpisce soprattutto le persone che hanno rapporti sessuali non protetti, occasionali e frequenti con più partner, mentre l'utilizzo del preservativo abbatte drasticamente il rischio di contagio. Ricordo che spesso la clamidia non causa sintomi di rilievo, per cui anche soggetti asintomatici, apparentemente in perfetta salute, possono comunque trasmettere la malattia. L'infezione, inoltre, può anche essere trasmessa per via materno-fetale, cioè per contagio diretto dalla madre infetta al figlio durante il passaggio del neonato nel canale del parto. Prima di procedere, è doverosa una breve precisazione. Non esiste un unico tipo di Chlamydia trachomatis ma ne esistono diversi sierotipi, correlati a differenti patologie. Tra queste ricordiamo il linfogranuloma venereo, la malattia infiammatoria pelvica e il tracoma.
    I sintomi della clamidia compaiono da una a tre settimane dopo il contagio. Questa finestra di tempo è pericolosa, perché in questa fase si può trasmettere la malattia ad altri senza esserne consapevoli. Nelle donne, il batterio infetta l'uretra e la cervice uterina, nota anche come collo dell'utero, che si inserisce verso il basso in vagina. Tale infezione causa bruciori e prurito intimi, perdite vaginali di colore bianco-giallastro e una fastidiosa sensazione di irritazione. Se trascurata, in alcune donne la clamidia può causare dolori al basso ventre e alla schiena, nausea, febbre e perdite di sangue anche al di fuori del ciclo mestruale. Negli uomini, la clamidia può dar luogo a uretriti e bruciore e secrezioni dall'uretra con sensazione di irritazione e prurito alle parti intime. Raramente, si hanno infiammazione, ingrossamento e dolore ai testicoli. Se la clamidia è trasmessa attraverso un rapporto anale, può infettare il retto e provocare dolore, perdite e sanguinamenti. Il contagio durante il parto, da madre a neonato, invece, può determinare polmonite e gravi infezioni agli occhi e alle orecchie.
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