Onestamente non avevo idea che esistessero contratti basati sull'anticipo delle royalist. E' bello vedere così tanta trasparenza da persone del settore (che potrebbero anche guadagnarci) in favore di una reale ricerca artistica. Grazie Jack e grazie RKH
Ci sono mille pseudo-etichette ormai che ti cercano dopo ogni benedetto singolo millantando un pò di numerelli e facendo leva sull'ego dei ragazzi che vogliono solo vedere la loro musica arrivare a più persone possibile. Difficilissimo trovare qualcuno che sia davvero interessato alla roba che fai e disposto a prenderti sul serio. Jack fortissimo come sempre.
io personalmente mi affiderei volentieri a te , da artista emergente indipendente ci sono troppe cose a cui devi pensare, e c'è il rischio di perdere di vista il vero obbiettivo che è la MUSICA Nonostante i numeri non impressionanti di questo format grazie jack per continuare a portarlo per me sei un punto di riferimento
Complimenti per il video, sei molto professionale e competente. Avrei una domanda importante: Se pubblico i miei singoli in totale autonomia, faccio un minimo successo, e successivamente vengo notato e contattato (o mi propongo io) da un etichetta o una major, posso poi riutilizzare e riproporre le stesse identiche canzoni, ma questa volta divulgate (magari ovviamente ri-registrate) e lanciate dall'ipotetica casa discografica? Io ho intenzione di pubblicare come miei primi singoli canzoni molto importanti per me, non vorrei che poi vengano "sprecate" perché appunto le ho pubblicate da solo, senza magari successo. In sostanza, posso proporre la medesima canzone ad un eventuale etichetta che investa su di me, anche se il suddetto pezzo lo avevo giá pubblicato precedentemente da solo? Grazie mille.
Ciao.. sono un nuovo iscritto e trovo questo canale davvero interessante. Io ho una question e non da poco 😁 Suono e ho suonato come musicista da mille anni. Ho sempre scritto pezzi sia x le mie band che x me stesso. Ho un cassetto con decine di song. Ora.. è meglio intraprendere una strada da Artista e proporre i miei lavori con una mia immagine o semplicemente cercare di "piazzare" i miei brani o,come vengono chiamati oggi, beat.. ?
Io credo che il video possa essere riassunto in una frase che hai detto : “quando si sceglie il percorso da intraprendere bisogna valutare tutte le variabili possibili sia a breve che a lungo termine” e non posso che essere d’accordo con te. Tuttavia mi spaventa molto il fatto che ormai tutto ha perso di certezza , mi spaventa molto il fatto che la musica stia diventando un qualcosa di molto più affine a una sfilata di moda ( per il suo essere così di passaggio e non per una questione estetica sia chiaro) che a una vera esigenza personale di raccontare se stessi , il proprio mondo e il proprio malessere o banalmente la voglia di comunicare qualcosa. Anni fa decisi di rifiutare queste dinamiche e di essere totalmente indipendente in tutto , dalle produzioni , alle grafiche a tutto quanto e questo tipo di mentalità self-made diciamo che l’ho acquisita un po’ anche da te per Osmosi seguendoti da tanti anni , e questo perché credo che non sia la musica il problema , ma la musica è solamente la vittima di un uomo moderno che ha una necessità impellente di mostrarsi , di sentirsi amato anche da persone totalmente estranee , solo per compiacere il suo ego ( cosa che tu stesso nel video hai in un certo senso criticato dicendo di non farsi prendere dall’ego) o per trovare delle conferme dalle persone per affrontare le proprie insicurezze , senza però rendersi conto che non è questa la soluzione , ma solo un semplice sollievo temporaneo , almeno io la penso così. Mi spaventa molto il fatto che la meritocrazia ormai sia un qualcosa di più vicino a un prodotto commerciale piuttosto che a una conseguenza della propria fatica e della voglia di vivere ogni giorno faticando , lavorando a testa bassa e sbagliando tanto affrontando le conseguenze dei propri sbagli e prendendosi le proprie responsabilità quando serve , e mi spaventa molto il fatto che una figura come quella delle etichette sia così rilevante per una persona che vuole vivere di musica anche se in realtà è sempre stato così però ora forse più che mai nel corso della storia. Parlandoci chiaro, trovo veramente difficile che una persona indipendente come me possa avere un futuro discografico (cosa che io non voglio però penso a una persona che magari vuole vivere di musica) se non si affida a qualcuno e questo lo trovo ingiusto , però è così bisogna accettarlo. Ti seguo da tanti anni e ti chiedo scusa per questa riflessione che ho voluto condividere, ma quello che vorrei chiederti è : secondo te una persona quasi totalmente self-made o comunque una persona totalmente indipendente che per scelta personale non vuole affidarsi a nessuno, ha delle speranze in un paese come l’Italia? O bisogna invece arrendersi alla realtà che fino alle fine del mondo le etichette avranno sempre un loro peso specifico in qualche modo? Scusami ancora per questa riflessione così lunga che voluto condividere, continua così sei un grande.
Secondo me no, un artista totalmente self made non ce la può fare, almeno non ad arrivare a livelli molto alti e io credo che sia anche giusto così. La musica come Arte può certo essere prodotta da chiunque voglia a qualunque qualità, sopratutto in un momento storico come il nostro in cui è facile avere le attrezzature necessarie di buona qualità ad un prezzo relativamente molto basso. Ma se vuoi vivere di musica allora la tua musica non è solo più Arte ma è anche un prodotto e, in quanto tale, ha bisogno di un mondo di professionisti (e altri artisti) attorno: servono grafici, videomaker, pubblicitari, fonici ecc. che siano allo stesso livello del musicista in modo che il "prodotto musica" sia allo stesso livello de "l'Arte musica" . Ovviamente io non sono all'interno del mondo discografico perciò magari dico cazzate ma la mia percezione da fuori è questa
Secondo me non bisogna confondere, le major sono multinazionali quotate in borsa che hanno come obiettivo primario il profitto. Ora, non è detto che all’interno di una società il prodotto qualitativamente (parlando di valori artistici) migliore sia quello che offra le maggiori possibilità di profitto, per questo spesso molte cose interessanti rimangono sconosciute per il grande pubblico. Quello che ogni artista dovrebbe coraggiosamente chiedersi è: “qual è il mio obiettivo?” Se vuoi diventare ricco con l’arte, devi necessariamente scendere a compromessi, renderti comprensibile da tutti, cercare strategicamente di attirare potenziali investitori, se invece il tuo obiettivo è creare qualcosa di unico, devi accettare di correre il rischio di non essere compreso. In questa ipotesi, rimanere indipendenti è sicuramente la migliore delle alternative.
Ciao, per chi crede nella musica come forma d'arte (a dispetto delle cagate che promuovono in TV o per radio) cosa dovrebbe fare oltre a pubblicare i propri album su RUclips e usare facebook? Grazie.
e se un artista, magari senza nessun pezzo ufficiale effettivo, volesse affidarsi per esempio alla tua etichetta, come potrebbe fare per farsi notare e ottenere qualcosa da voi?
E poi c'è da dire che ogni piattaforma è molto autoreferenziale. È molto difficile che avvenga un collegamento trasversale da una piattaforma a un'altra: il tasso di conversione è bassissimo. Chi ti ha sentito su spotify difficilmente andrà a cercare il video su yt o ti cercherà su instagram ecc.
Se non ho capito male, Etichetta offre contratto da (esempio) 300K euro all’Artista che quindi si ritrova con queste ingenti somme tutto ciò che l’artista guadagnerà tra streaming, dischi e live per quel tot di anni previsti dal contratto andrà all’Etichetta e l’artista non vedrà niente di quei soldi perché beneficia già dell’anticipo. Se così dovesse essere, come fanno certi artisti a diventare ricchi con una forma di guadagno di questo tipo? Devo presumere che certi anticipi siano da capogiro, qualcuno con un po’ di pazienza può spiegarmi meglio se qualcosa che ho scritto non dovesse essere vera?
Per prima cosa, la volontà di un'etichetta è rientrare nel più breve tempo possibile dell'anticipo royalties, quindi generalmente l'investimento è proporzionato a quello che può essere il guadagno stimato di un artista. In secondo luogo, non tutte le etichette offrono solo un anticipo. Ci sono tantissime diverse formule, le etichette possono acquistare le tue edizioni, oppure investire su un recording budget, e altro ancora.
Onestamente non avevo idea che esistessero contratti basati sull'anticipo delle royalist. E' bello vedere così tanta trasparenza da persone del settore (che potrebbero anche guadagnarci) in favore di una reale ricerca artistica. Grazie Jack e grazie RKH
Grazie, serve fare chiarezza su questa roba. Bella jack
Ci sono mille pseudo-etichette ormai che ti cercano dopo ogni benedetto singolo millantando un pò di numerelli e facendo leva sull'ego dei ragazzi che vogliono solo vedere la loro musica arrivare a più persone possibile.
Difficilissimo trovare qualcuno che sia davvero interessato alla roba che fai e disposto a prenderti sul serio.
Jack fortissimo come sempre.
io personalmente mi affiderei volentieri a te , da artista emergente indipendente ci sono troppe cose a cui devi pensare, e c'è il rischio di perdere di vista il vero obbiettivo che è la MUSICA
Nonostante i numeri non impressionanti di questo format grazie jack per continuare a portarlo
per me sei un punto di riferimento
Ti ringrazio ❤️
Complimenti per il video, sei molto professionale e competente.
Avrei una domanda importante:
Se pubblico i miei singoli in totale autonomia, faccio un minimo successo, e successivamente vengo notato e contattato (o mi propongo io) da un etichetta o una major, posso poi riutilizzare e riproporre le stesse identiche canzoni, ma questa volta divulgate (magari ovviamente ri-registrate) e lanciate dall'ipotetica casa discografica?
Io ho intenzione di pubblicare come miei primi singoli canzoni molto importanti per me, non vorrei che poi vengano "sprecate" perché appunto le ho pubblicate da solo, senza magari successo.
In sostanza, posso proporre la medesima canzone ad un eventuale etichetta che investa su di me, anche se il suddetto pezzo lo avevo giá pubblicato precedentemente da solo?
Grazie mille.
Ciao.. sono un nuovo iscritto e trovo questo canale davvero interessante.
Io ho una question e non da poco 😁
Suono e ho suonato come musicista da mille anni. Ho sempre scritto pezzi sia x le mie band che x me stesso.
Ho un cassetto con decine di song.
Ora.. è meglio intraprendere una strada da Artista e proporre i miei lavori con una mia immagine o semplicemente cercare di "piazzare" i miei brani o,come vengono chiamati oggi, beat.. ?
Bellissimo video, grazie
grazie 🙏🏼 per le informazioni
Io credo che il video possa essere riassunto in una frase che hai detto : “quando si sceglie il percorso da intraprendere bisogna valutare tutte le variabili possibili sia a breve che a lungo termine” e non posso che essere d’accordo con te.
Tuttavia mi spaventa molto il fatto che ormai tutto ha perso di certezza , mi spaventa molto il fatto che la musica stia diventando un qualcosa di molto più affine a una sfilata di moda ( per il suo essere così di passaggio e non per una questione estetica sia chiaro) che a una vera esigenza personale di raccontare se stessi , il proprio mondo e il proprio malessere o banalmente la voglia di comunicare qualcosa.
Anni fa decisi di rifiutare queste dinamiche e di essere totalmente indipendente in tutto , dalle produzioni , alle grafiche a tutto quanto e questo tipo di mentalità self-made diciamo che l’ho acquisita un po’ anche da te per Osmosi seguendoti da tanti anni , e questo perché credo che non sia la musica il problema , ma la musica è solamente la vittima di un uomo moderno che ha una necessità impellente di mostrarsi , di sentirsi amato anche da persone totalmente estranee , solo per compiacere il suo ego ( cosa che tu stesso nel video hai in un certo senso criticato dicendo di non farsi prendere dall’ego) o per trovare delle conferme dalle persone per affrontare le proprie insicurezze , senza però rendersi conto che non è questa la soluzione , ma solo un semplice sollievo temporaneo , almeno io la penso così.
Mi spaventa molto il fatto che la meritocrazia ormai sia un qualcosa di più vicino a un prodotto commerciale piuttosto che a una conseguenza della propria fatica e della voglia di vivere ogni giorno faticando , lavorando a testa bassa e sbagliando tanto affrontando le conseguenze dei propri sbagli e prendendosi le proprie responsabilità quando serve , e mi spaventa molto il fatto che una figura come quella delle etichette sia così rilevante per una persona che vuole vivere di musica anche se in realtà è sempre stato così però ora forse più che mai nel corso della storia.
Parlandoci chiaro, trovo veramente difficile che una persona indipendente come me possa avere un futuro discografico (cosa che io non voglio però penso a una persona che magari vuole vivere di musica) se non si affida a qualcuno e questo lo trovo ingiusto , però è così bisogna accettarlo.
Ti seguo da tanti anni e ti chiedo scusa per questa riflessione che ho voluto condividere, ma quello che vorrei chiederti è : secondo te una persona quasi totalmente self-made o comunque una persona totalmente indipendente che per scelta personale non vuole affidarsi a nessuno, ha delle speranze in un paese come l’Italia? O bisogna invece arrendersi alla realtà che fino alle fine del mondo le etichette avranno sempre un loro peso specifico in qualche modo?
Scusami ancora per questa riflessione così lunga che voluto condividere, continua così sei un grande.
Secondo me no, un artista totalmente self made non ce la può fare, almeno non ad arrivare a livelli molto alti e io credo che sia anche giusto così. La musica come Arte può certo essere prodotta da chiunque voglia a qualunque qualità, sopratutto in un momento storico come il nostro in cui è facile avere le attrezzature necessarie di buona qualità ad un prezzo relativamente molto basso. Ma se vuoi vivere di musica allora la tua musica non è solo più Arte ma è anche un prodotto e, in quanto tale, ha bisogno di un mondo di professionisti (e altri artisti) attorno: servono grafici, videomaker, pubblicitari, fonici ecc. che siano allo stesso livello del musicista in modo che il "prodotto musica" sia allo stesso livello de "l'Arte musica" .
Ovviamente io non sono all'interno del mondo discografico perciò magari dico cazzate ma la mia percezione da fuori è questa
Secondo me non bisogna confondere, le major sono multinazionali quotate in borsa che hanno come obiettivo primario il profitto. Ora, non è detto che all’interno di una società il prodotto qualitativamente (parlando di valori artistici) migliore sia quello che offra le maggiori possibilità di profitto, per questo spesso molte cose interessanti rimangono sconosciute per il grande pubblico. Quello che ogni artista dovrebbe coraggiosamente chiedersi è: “qual è il mio obiettivo?” Se vuoi diventare ricco con l’arte, devi necessariamente scendere a compromessi, renderti comprensibile da tutti, cercare strategicamente di attirare potenziali investitori, se invece il tuo obiettivo è creare qualcosa di unico, devi accettare di correre il rischio di non essere compreso. In questa ipotesi, rimanere indipendenti è sicuramente la migliore delle alternative.
Ciao, per chi crede nella musica come forma d'arte (a dispetto delle cagate che promuovono in TV o per radio) cosa dovrebbe fare oltre a pubblicare i propri album su RUclips e usare facebook? Grazie.
La canzone di sottofondo mi ricorda dei video del Madagascar 😍
molto interessante da musicisti è bello sapere questo.grazie
Sempre Illuminante il Grande Artista Jack Sapienza 💖💖💖💖💖
se abiti in un posto molto distante dalla sede dell'etichetta è un problema ?
grazie hai spiegato molto bene
e se un artista, magari senza nessun pezzo ufficiale effettivo, volesse affidarsi per esempio alla tua etichetta, come potrebbe fare per farsi notare e ottenere qualcosa da voi?
E poi c'è da dire che ogni piattaforma è molto autoreferenziale. È molto difficile che avvenga un collegamento trasversale da una piattaforma a un'altra: il tasso di conversione è bassissimo.
Chi ti ha sentito su spotify difficilmente andrà a cercare il video su yt o ti cercherà su instagram ecc.
E dove si trovano coloro che desiderano alimentare l'artista?
💕💕💕💕
Se non ho capito male,
Etichetta offre contratto da (esempio) 300K euro all’Artista che quindi si ritrova con queste ingenti somme
tutto ciò che l’artista guadagnerà tra streaming, dischi e live per quel tot di anni previsti dal contratto andrà all’Etichetta e l’artista non vedrà niente di quei soldi perché beneficia già dell’anticipo.
Se così dovesse essere, come fanno certi artisti a diventare ricchi con una forma di guadagno di questo tipo? Devo presumere che certi anticipi siano da capogiro, qualcuno con un po’ di pazienza può spiegarmi meglio se qualcosa che ho scritto non dovesse essere vera?
Per prima cosa, la volontà di un'etichetta è rientrare nel più breve tempo possibile dell'anticipo royalties, quindi generalmente l'investimento è proporzionato a quello che può essere il guadagno stimato di un artista. In secondo luogo, non tutte le etichette offrono solo un anticipo. Ci sono tantissime diverse formule, le etichette possono acquistare le tue edizioni, oppure investire su un recording budget, e altro ancora.
Grazie per le informazioni! Se ti va dai un'occhiata alle mie cover ruclips.net/video/BuYpBaEp-oo/видео.html 🎈
Io oggi ho proprio pubblicato la reprod di Allenamento 4 se ti va di darmi un parere e' ben accetto