Buongiorno, vorrei farle una domanda sulla legge di Wheeler. Per spiegare il fenomeno da essa descritto, si usa spesso come esempio il Dativo plurale πατράσι, che dovrebbe essere quindi costituito da una sillaba lunga e due brevi. Partendo dal presupposto che la suddivisione in sillabe di tale parola è πα-τρά-σι (considerato che il gruppo τρ può essere iniziale di parola, come in τρέχω), la α della sillaba πα-, derivando dall'antico i.e. shevà, non dovrebbe essere anch'essa breve? Grazie in anticipo della cortese risposta.
Io non ho capito delle cose: come faccio a capire in che vocali della parola mettere gli accenti? Devo studiare a memoria tutto? Per esempio in alcune parole si mette sulla prima, in altre sull'ultima. Per favore aiutatemi
@LeonidaEi300: intedevo dire, che quando fa riferimento a "purros" utilizza entrambi gli spiriti, ed è una cosa che non capisco: 1. perché usa uno spirito dolce con la rho? 2. perché usa gli spiriti all'interno di una parola? [non è certamente questo un caso di crasi, o sbaglio?] 3. quando ha scritto "purros" aveva appena finito di dire che lo spiritio aspro si può mettere sulla rho, ammesso che sia ad inizio di parola: come fa ora a trovarsi al centro? Spero di essere stato più chiaro :)
Gentile Utente, non censuriamo i commenti e le critiche fatte con educazione. Lo prova il fatto che molti dei ns video contengono commenti non sempre positivi e che a volte ci hanno aiutato a migliorare. Il fatto che il suo profilo sia privo di altri commenti verso altri video e che si sia appena registrato ci lascia pensare che forse Lei è una persona a cui il ns servizio dà fastidio. Forse lavora per qualche blasonato Centro Preparazione Universitaria? Ci convinca che non è così.
Gentile Professoressa, dato che il titolo della sua lezione è Nozioni di base e fonetica, e tratta la fonetica di una lingua non più in uso, credo avrebbe dovuto dedicare più spazio agli esempi di fonetica vera e propria, dopo le spiegazioni ortografiche. Come può uno studente capire il suono del greco antico, se non vengono dati numerosi esempi di pronuncia, sia di singole parole sia di frasi più lunghe, se non addirittura di discorsi? Non essendo possibile sentire nessun greco antico parlare, l'insegnante è fondamentale. La musicalità del greco antico non si coglie e si trascura una parte fondamentale dell'apprendimento, ovvero l'oralità. Capisco la sua preoccupazione di dare una spiegazione esaustiva dal punto di vista ortografico, ma cosa ce ne facciamo di spiriti e accenti senza i suoni? La lingua è una cosa "viva", che si fa con il corpo, e l'orecchio ha bisogno di esempi, molti esempi. Grazie
Gentile Maria, il video fa parte di un videocorso intero nel quale sono trattati gli argomenti di cui parla. Può trovarlo qui: www.29elode.it/greco-antico Grazie per l'interesse.
professoressa la adoro è la mia salvezza
Lezioni molto utili. Unica difficoltà è capire l'ordine delle lezioni.
Buongiorno, vorrei farle una domanda sulla legge di Wheeler. Per spiegare il fenomeno da essa descritto, si usa spesso come esempio il Dativo plurale πατράσι, che dovrebbe essere quindi costituito da una sillaba lunga e due brevi. Partendo dal presupposto che la suddivisione in sillabe di tale parola è πα-τρά-σι (considerato che il gruppo τρ può essere iniziale di parola, come in τρέχω), la α della sillaba πα-, derivando dall'antico i.e. shevà, non dovrebbe essere anch'essa breve?
Grazie in anticipo della cortese risposta.
grazie mille é stato utilissimo
Io non ho capito delle cose: come faccio a capire in che vocali della parola mettere gli accenti? Devo studiare a memoria tutto? Per esempio in alcune parole si mette sulla prima, in altre sull'ultima.
Per favore aiutatemi
@LeonidaEi300: intedevo dire, che quando fa riferimento a "purros" utilizza entrambi gli spiriti, ed è una cosa che non capisco:
1. perché usa uno spirito dolce con la rho?
2. perché usa gli spiriti all'interno di una parola? [non è certamente questo un caso di crasi, o sbaglio?]
3. quando ha scritto "purros" aveva appena finito di dire che lo spiritio aspro si può mettere sulla rho, ammesso che sia ad inizio di parola: come fa ora a trovarsi al centro?
Spero di essere stato più chiaro :)
Gentile Utente,
non censuriamo i commenti e le critiche fatte con educazione.
Lo prova il fatto che molti dei ns video contengono commenti non sempre positivi e che a volte ci hanno aiutato a migliorare.
Il fatto che il suo profilo sia privo di altri commenti verso altri video e che si sia appena registrato ci lascia pensare che forse Lei è una persona a cui il ns servizio dà fastidio. Forse lavora per qualche blasonato Centro Preparazione Universitaria?
Ci convinca che non è così.
Gentile Professoressa,
dato che il titolo della sua lezione è Nozioni di base e fonetica, e tratta la fonetica di una lingua non più in uso, credo avrebbe dovuto dedicare più spazio agli esempi di fonetica vera e propria, dopo le spiegazioni ortografiche.
Come può uno studente capire il suono del greco antico, se non vengono dati numerosi esempi di pronuncia, sia di singole parole sia di frasi più lunghe, se non addirittura di discorsi?
Non essendo possibile sentire nessun greco antico parlare, l'insegnante è fondamentale. La musicalità del greco antico non si coglie e si trascura una parte fondamentale dell'apprendimento, ovvero l'oralità.
Capisco la sua preoccupazione di dare una spiegazione esaustiva dal punto di vista ortografico, ma cosa ce ne facciamo di spiriti e accenti senza i suoni? La lingua è una cosa "viva", che si fa con il corpo, e l'orecchio ha bisogno di esempi, molti esempi.
Grazie
Gentile Maria, il video fa parte di un videocorso intero nel quale sono trattati gli argomenti di cui parla. Può trovarlo qui: www.29elode.it/greco-antico
Grazie per l'interesse.
allora la u si pronuncia come la u francese o lombarda, non iu...
1:25 da quando lo spirito dolce si può mettere pure sulla rho?
Da sempre
grazieeee
bravissima...*----*
@LeonidaEi300 Evidentemente, Campanini e Scaglietti avranno avuto un colpo di sonno mentre affrontavano l'argomento e io non ne sapevo nulla :D