Se diamo uno sguardo ai candidati per il GOTY ai The Game Awards e ai migliori giochi dell'anno per media voto, balza all'occhio il predominio di giochi asiatici, che stanno riuscendo a imporsi mettendo spesso d'accordo critica e pubblico - con opere come Astro Bot, FFVII Rebirth, Black Myth e Metaphor ReFantazio e non solo. Ma cosa c'è di diverso nel mercato giapponese, in quello cinese e in quello coreano, rispetto a come si stanno approcciando al videogioco l'industria americana e quella europea? Ci ragioniamo insieme! 📦 Se apprezzi il nostro lavoro, puoi sostenere SpazioGames.it acquistando su Amazon attraverso questo link, a nessun costo aggiuntivo: amzn.to/3P02LOM
Un’analisi lineare e veritiera dell’andamento recente del mondo videoludico. Complimenti a Spaziogames che ha aperto questo format interessantissimo, spero che continui così e che abbia sempre più successo. Vorrei poter dire qualcosa di più ma, esclusa la visione “ridotta” di Remedy, c’è veramente il 100% di come sta funzionando il mondo videoludico e ce lo hanno raccontato in 20 minuti. Complimenti ad entrambi perché sintetizzare tutto, farlo bene e in così poco tempo, tanto di capello. Complimenti ancora. Vi prego continuate così. 🙏🏻
Facile beatificare l'oriente quando dalle loro parti non traspare niente. Basterebbe guardare qualche bel video sul lato oscuro del Giappone o della Corea Del Sud per smetterla di santificare gli orientali. Dei problemi della Corea parla il canale Seoul Mafia, in un sondaggio è emerso che i coreani preferirebbero avere come vicino di caso uno straniero rispetto a un coreano omosessuale..
Potrei essere d'accordo, ma penso anche a produzioni quali i vari gacha, che hanno spopolato sia in oriente che in occidente, che hanno forme di monetizzazione anche parecchio aggressive ed hanno devastato la vita di più di qualche persona. Poi, che, in fondo, siano produzioni che possono, comunque, avere un valore superiore a diverse controparti occidentali, questo è pure da tenere in considerazione, ma non ridurrei lo spettro di analisi solo a ciò che non ci piace (in occidente) e ciò che ci piace (in oriente). Sicuramente quello che sta dando molto fastidio, nelle produzioni occidentali, è l'inserimento, spesso a caso, di temi di tipo sociale, là dove non ve ne sia una reale necessità, o dove il pubblico di riferimento, più che avere bisogno di una "terapia d'urto", abbia bisogno di essere guidato, passo-passo, verso la presa di coscienza, riguardo certe tematiche. La mente non va mai violentata, se no fa l'esatto opposto di ciò che le si chiede. Ad ogni modo mi viene da ridere (in senso molto ironico) sul come si stia realizzando quanto si è sempre detto: se non sei tu ad occuparti di politica, sarà la politica ad occuparsi di te (e non come vuoi tu). A buon intenditor 😂
Guarda meglio un gacha che almeno di solito ha una bella direzione artistica, bella soundtrack e storie sempre ALMENO passabili che una qualunque porcata made in USA o Europa infarcita di scemenze woke e celodurismo tecnico.
Non varrà esattamente per tutti i videogiochi orientali tra quelli cinesi, giapponesi, coreani e così via, ma effettivamente hanno qualcosa in più rispetto a quelli occidentali redendoli effettivamente molto interessanti.
se dovesi dire la mia, questa situazione mi ricorda il periodo della apple prima che Steve Jobs diventasse presidente, ovvero che ha dirigere l'aziende cerano i venditori è non gli ingeneri
...peccato che cinesi, giapponesi e coreani non vadano accomunati così liberamente e siano culture totalmente distanti l'una dall'altra. Considerare l'asia senza prendere in considerazione le diverse situazioni socio-politiche è di una superficialità impressionante, e non credo sia il periodo storico adatto per non approfondire questa tematica.
@AlessandroPasserini Questi succhiavano il pollice fino all'altro ieri. Hanno scoperto oggi che i giapponesi fanno bei giochi? Dopo 40 anni di Capcom, Konami, Sega, Square, Nintendo, Namco, ecc ecc ecc??
SE vuoi farlo, fallo bene e come sei capace di farlo! Si parla di professionisti, quindi, chi pensa di dover fare per forza la morale a chi lavora in questo settore…rischia purtroppo di farla fuori dal vaso! Ritengo che ci siano sempre i margini, contesti e altro, perché si possa imparare qualcosa! Ottimo video riflessivo ragazzi! Bravi,
un videogioco deve divertire, intrattenere, ed eventualmente nel farlo, aprirti la mente. wookong mi è piaciuto, mi ha divertito, mi ha dato motivo per rigiocarlo, ha venduto per quello, non per le tematiche, anzi dirò che a volte non ho capito la trama o i personaggi presentati, ma ugualmente è un gioco ben fatto a mio avviso. giochi ad altre produzioni mi hanno annoiato e le ho lasciate a metà! pensiamo agli indi che a volte sono poco costosi ma altamente remunerativi in quanto giocabilissimi. le tematiche di inclusività le devi portare nella tua vita, dei videogiochi chi se ne frega se poi fuori prendo per il cu.. un uomo al quale piacciono gli uomini.
Ok ci sono anche forzature woke venute bene, ma nel mondo videoludico il giocatore vuole divertimento e scollegarsi dalla realtà, vivere in altre epoche, nel futuro, in un mondo fantasy affianco di eroi e non morti, diventare ricco o potente, fare cose non consentite o possibili nella realtà, sparare, combattere, uccidere, rubare, rischiare la vita, correre oltre i limiti, avere atteggiamenti anche immorali, etc etc distrarsi se non fuggire dalla realtà. A nessuno interessano nei videogiochi le tematiche paranoiche della realtà, le forzature di legge, le limitazioni... E comunque se i giochi woke non vendono abbastanza che i produttori se la prendano con i sostenitori del woke. 🤷🏻♂️
Mi trovo generalmente in accordo però ci tengo a precisare un punto. È indiscutibile che possano uscire degli ottimi giochi anche con un budget ristretto rispetto ai grandi colossi, di esempi possiamo farne tantissimi però mi sembra abbastanza lampante che il successo ottenuto da, per esempio the last of us, non è paragonabile al successo ottenuto da un astro bot o lies of P per quanto siano dei piccoli capolavori.
Ciao a tutti, io sono un gamer da una vita e sinceramente se ci sono tematiche mi frega e non mi frega. Io adoro i giochi con storie belle e ben raccontati poi se parlano di zoccoli per i piedi o della pace nel mondo poco importa l’importante è che sia scritto bene. Stray per dire è un bel giochino che fa viaggiare abbastanza con la fantasia, realizzato bene per dire un esempio. E non parla di problemi sociali. Chi se ne frega vado a fare attivismo se mi voglio battere per i problemi sociali non lo faccio da seduto sul divano. Sta cosa sta uscendo dal seminato a mio avviso. 😅
L'esempio che ha fatto Domenico sui temi razziali e discriminatori che trattano in Persona 5 e Metaphor e' il punto di partenza che ogni casa di sviluppo dovrebbe guardare se si vogliono inserire questi temi nei videogiochi! Avendo giocato entrambi i titoli, ma di recente Metaphor, e' stato un fulmine che mi ha colpito e fatto capire che e' quella la direzione giusta da intraprendere se si vogliono affrontare quei temi! E ci tengo a precisare che a me non importa se nei videogiochi siano presenti, io voglio giocare e divertirmi, pero' se guardiamo Dragon Age The Veilguard ad esempio, e' imbarazzante come siano riusciti a ridicolizzare e forzare il tutto. Un abbraccio
Tactics Ogre trattava il tema della persecuzione razziale e del razzismo già 30 anni fa ed in una maniera intelligente e matura: è un capolavoro politico. Stesso dicasi di Deus Ex, per quanto riguarda i temi politici, 25 anni fa. Niente a che vedere con quella robaccia che ci propinano oggi, dove la politica è presente in maniera posticcia, pedante e stupidamente infantilizzata.
Sono 40 anni che i giochi migliori sono "orientali". Come al solito bensvegliati. Capcom, Konami, Sega, Namco, Square, Nintendo, Enix, Taito, Tecmo, Koei, Hudson, Sony, Nec, From, SNK, Falcom,...
Vi do un consiglio: fate piu: news e meno commentary. Ho deciso di togliere il follow a Multiplayer e seguire voi dopo lo scandalo Veilguard prima e Falconero dopo, ma se volete diventare un punto di riferimento dovete spingere su news piu' brevi e significative rispetto al commentary che e' gia' molto presente da tanti creator.
I videogiochi in generale orientali (specialmente quelli Giapponesi) sono sempre stati 2-3 passi avanti rispetto quelli occidentali. Anche per originalità, design, stile e storie oltre che il gameplay. Poi limitano molto il woke nei loro prodotti per fortuna. (Specialmente in Corea del Sud, vedi Stellar Blade 👀).🎮✨️
Se diamo uno sguardo ai candidati per il GOTY ai The Game Awards e ai migliori giochi dell'anno per media voto, balza all'occhio il predominio di giochi asiatici, che stanno riuscendo a imporsi mettendo spesso d'accordo critica e pubblico - con opere come Astro Bot, FFVII Rebirth, Black Myth e Metaphor ReFantazio e non solo.
Ma cosa c'è di diverso nel mercato giapponese, in quello cinese e in quello coreano, rispetto a come si stanno approcciando al videogioco l'industria americana e quella europea? Ci ragioniamo insieme!
📦 Se apprezzi il nostro lavoro, puoi sostenere SpazioGames.it acquistando su Amazon attraverso questo link, a nessun costo aggiuntivo: amzn.to/3P02LOM
Morale: quando fai della creatività un muscolo del marketing, se non superi te stesso lo farà, spietatamente, qualcun'altro, chiedete alla Atari.
Un’analisi lineare e veritiera dell’andamento recente del mondo videoludico. Complimenti a Spaziogames che ha aperto questo format interessantissimo, spero che continui così e che abbia sempre più successo. Vorrei poter dire qualcosa di più ma, esclusa la visione “ridotta” di Remedy, c’è veramente il 100% di come sta funzionando il mondo videoludico e ce lo hanno raccontato in 20 minuti. Complimenti ad entrambi perché sintetizzare tutto, farlo bene e in così poco tempo, tanto di capello.
Complimenti ancora. Vi prego continuate così. 🙏🏻
Facile beatificare l'oriente quando dalle loro parti non traspare niente. Basterebbe guardare qualche bel video sul lato oscuro del Giappone o della Corea Del Sud per smetterla di santificare gli orientali. Dei problemi della Corea parla il canale Seoul Mafia, in un sondaggio è emerso che i coreani preferirebbero avere come vicino di caso uno straniero rispetto a un coreano omosessuale..
Potrei essere d'accordo, ma penso anche a produzioni quali i vari gacha, che hanno spopolato sia in oriente che in occidente, che hanno forme di monetizzazione anche parecchio aggressive ed hanno devastato la vita di più di qualche persona. Poi, che, in fondo, siano produzioni che possono, comunque, avere un valore superiore a diverse controparti occidentali, questo è pure da tenere in considerazione, ma non ridurrei lo spettro di analisi solo a ciò che non ci piace (in occidente) e ciò che ci piace (in oriente).
Sicuramente quello che sta dando molto fastidio, nelle produzioni occidentali, è l'inserimento, spesso a caso, di temi di tipo sociale, là dove non ve ne sia una reale necessità, o dove il pubblico di riferimento, più che avere bisogno di una "terapia d'urto", abbia bisogno di essere guidato, passo-passo, verso la presa di coscienza, riguardo certe tematiche. La mente non va mai violentata, se no fa l'esatto opposto di ciò che le si chiede.
Ad ogni modo mi viene da ridere (in senso molto ironico) sul come si stia realizzando quanto si è sempre detto: se non sei tu ad occuparti di politica, sarà la politica ad occuparsi di te (e non come vuoi tu). A buon intenditor 😂
Guarda meglio un gacha che almeno di solito ha una bella direzione artistica, bella soundtrack e storie sempre ALMENO passabili che una qualunque porcata made in USA o Europa infarcita di scemenze woke e celodurismo tecnico.
Non varrà esattamente per tutti i videogiochi orientali tra quelli cinesi, giapponesi, coreani e così via, ma effettivamente hanno qualcosa in più rispetto a quelli occidentali redendoli effettivamente molto interessanti.
se dovesi dire la mia, questa situazione mi ricorda il periodo della apple prima che Steve Jobs diventasse presidente, ovvero che ha dirigere l'aziende cerano i venditori è non gli ingeneri
Semplicemente non seguono le ideologie ma il cuore
È cosi da sempre e sempre sarà....i videogiochi sono robba loro
...peccato che cinesi, giapponesi e coreani non vadano accomunati così liberamente e siano culture totalmente distanti l'una dall'altra. Considerare l'asia senza prendere in considerazione le diverse situazioni socio-politiche è di una superficialità impressionante, e non credo sia il periodo storico adatto per non approfondire questa tematica.
@AlessandroPasserini
Questi succhiavano il pollice fino all'altro ieri. Hanno scoperto oggi che i giapponesi fanno bei giochi?
Dopo 40 anni di Capcom, Konami, Sega, Square, Nintendo, Namco, ecc ecc ecc??
Sono solo action però per il momento. Sinceramente vorrei più varietà a questo punto
SE vuoi farlo, fallo bene e come sei capace di farlo! Si parla di professionisti, quindi, chi pensa di dover fare per forza la morale a chi lavora in questo settore…rischia purtroppo di farla fuori dal vaso! Ritengo che ci siano sempre i margini, contesti e altro, perché si possa imparare qualcosa! Ottimo video riflessivo ragazzi! Bravi,
un videogioco deve divertire, intrattenere, ed eventualmente nel farlo, aprirti la mente. wookong mi è piaciuto, mi ha divertito, mi ha dato motivo per rigiocarlo, ha venduto per quello, non per le tematiche, anzi dirò che a volte non ho capito la trama o i personaggi presentati, ma ugualmente è un gioco ben fatto a mio avviso. giochi ad altre produzioni mi hanno annoiato e le ho lasciate a metà! pensiamo agli indi che a volte sono poco costosi ma altamente remunerativi in quanto giocabilissimi. le tematiche di inclusività le devi portare nella tua vita, dei videogiochi chi se ne frega se poi fuori prendo per il cu.. un uomo al quale piacciono gli uomini.
Ok ci sono anche forzature woke venute bene, ma nel mondo videoludico il giocatore vuole divertimento e scollegarsi dalla realtà, vivere in altre epoche, nel futuro, in un mondo fantasy affianco di eroi e non morti, diventare ricco o potente, fare cose non consentite o possibili nella realtà, sparare, combattere, uccidere, rubare, rischiare la vita, correre oltre i limiti, avere atteggiamenti anche immorali, etc etc distrarsi se non fuggire dalla realtà. A nessuno interessano nei videogiochi le tematiche paranoiche della realtà, le forzature di legge, le limitazioni...
E comunque se i giochi woke non vendono abbastanza che i produttori se la prendano con i sostenitori del woke. 🤷🏻♂️
Stefania che ammutolisce tutti sulla questione woke/non woke. Tutta la mia ammirazione ❤
Mi trovo generalmente in accordo però ci tengo a precisare un punto. È indiscutibile che possano uscire degli ottimi giochi anche con un budget ristretto rispetto ai grandi colossi, di esempi possiamo farne tantissimi però mi sembra abbastanza lampante che il successo ottenuto da, per esempio the last of us, non è paragonabile al successo ottenuto da un astro bot o lies of P per quanto siano dei piccoli capolavori.
Ciao a tutti, io sono un gamer da una vita e sinceramente se ci sono tematiche mi frega e non mi frega. Io adoro i giochi con storie belle e ben raccontati poi se parlano di zoccoli per i piedi o della pace nel mondo poco importa l’importante è che sia scritto bene. Stray per dire è un bel giochino che fa viaggiare abbastanza con la fantasia, realizzato bene per dire un esempio. E non parla di problemi sociali. Chi se ne frega vado a fare attivismo se mi voglio battere per i problemi sociali non lo faccio da seduto sul divano. Sta cosa sta uscendo dal seminato a mio avviso. 😅
Tutto vero, a parte Larian che da sola porta avanti la bandiera occidentale. Complimenti a voi.
L'esempio che ha fatto Domenico sui temi razziali e discriminatori che trattano in Persona 5 e Metaphor e' il punto di partenza che ogni casa di sviluppo dovrebbe guardare se si vogliono inserire questi temi nei videogiochi! Avendo giocato entrambi i titoli, ma di recente Metaphor, e' stato un fulmine che mi ha colpito e fatto capire che e' quella la direzione giusta da intraprendere se si vogliono affrontare quei temi! E ci tengo a precisare che a me non importa se nei videogiochi siano presenti, io voglio giocare e divertirmi, pero' se guardiamo Dragon Age The Veilguard ad esempio, e' imbarazzante come siano riusciti a ridicolizzare e forzare il tutto. Un abbraccio
Tactics Ogre trattava il tema della persecuzione razziale e del razzismo già 30 anni fa ed in una maniera intelligente e matura: è un capolavoro politico.
Stesso dicasi di Deus Ex, per quanto riguarda i temi politici, 25 anni fa.
Niente a che vedere con quella robaccia che ci propinano oggi, dove la politica è presente in maniera posticcia, pedante e stupidamente infantilizzata.
Sono 40 anni che i giochi migliori sono "orientali". Come al solito bensvegliati.
Capcom, Konami, Sega, Namco, Square, Nintendo, Enix, Taito, Tecmo, Koei, Hudson, Sony, Nec, From, SNK, Falcom,...
Ogni mio commento è censurato.
Complimenti SpazioGames e/o YT...
Non so se è orientale. Ma c’è un gioco che non ha avuto grossi budget ma che amo! Road 96
Vi do un consiglio: fate piu: news e meno commentary. Ho deciso di togliere il follow a Multiplayer e seguire voi dopo lo scandalo Veilguard prima e Falconero dopo, ma se volete diventare un punto di riferimento dovete spingere su news piu' brevi e significative rispetto al commentary che e' gia' molto presente da tanti creator.
Perché se ne sbattono del woke
Non se ne sbattono. Lo fanno meglio. Lo mettono lì dove va e soprattutto dove è credibile.
I videogiochi in generale orientali (specialmente quelli Giapponesi) sono sempre stati 2-3 passi avanti rispetto quelli occidentali. Anche per originalità, design, stile e storie oltre che il gameplay. Poi limitano molto il woke nei loro prodotti per fortuna. (Specialmente in Corea del Sud, vedi Stellar Blade 👀).🎮✨️
No, niente di più falso. Direi che hai una visione molto limitata della storia del gaming. Quello che affermi è ciclico, va a periodi.
Mi pare abbastanza chiaro che la gente non vuole il woke nei videogiochi
❤❤❤❤❤
E infatti NON lo sono, neanche un po'