Premetto che il Backgroud da manuale del giocatore prevede già una personalizzazzione, cito da Pag 205 " Un giocatore potrebbe decidere di ritoccare alcuni privilegi di un background in modo che si adattino meglio al suo personaggio o all'ambientazione della campagna. Per personalizzare un background è sufficiente sostituire un privilegio con un altro qualsiasi, scegliere due abilità qualsiasi e scegliere un totale di due competenze negli strumenti o linguaggi dai background di esempio. [...] Infine si scelgono due tratti caratteriali, un ideale, un legame e un difetto. Se un giocatore non trova alcun privilegio adatto al background che desiderat può accordarsi con il DM per crearne uno." Quindi secondo me ci si può scostare da quelli presentati nel manuale (accolito, eroe del popolo etc) e nel caso un riassunto testuale che presenti il personaggio è piuttosto necessario. In pratica andare a sostituire il Background del Forestiero con ad esempio il Cavalcagoblin, dicendo che cavalca i goblin fin da piccolo, perchè gli piace cavalcare i goblin etc, dare i linguaggi che saranno comune e goblin, dare abilità in linea con un Cavalcagoblin etc. Per una cosa hai più o meno ragione, ma anche torto, e cioè che essendo un gioco cooperativo per fare determinate scelte bisogna trovare un gruppo di gioco disposto a seguirle e che gli vadano a genio. Ad esempio io con il mio gruppo "ruotiamo i master", alcuni master vanno per la loro storia e la tua Backstory è relativamente inutile e non viene presa in considerazione, altri invece la sfruttano per evitare di rallentare il gioco con troppi tiri considerando alcune interazioni legate alla Backstory (o al BG) altri ancora la rendono in parte integrata col mondo, le scelte che hai fatto nel tuo Bg magari si ripresentano, un villain può sfruttare debolezze del tuo passato ad esempio o usare un pg minacciando una persona cara rimasta al sicuro a casa o una sorella. A me sinceramente piace più giocare partite masterate negli ultimi due modi, nel primo mi da la sensazione di non essere parte della storia ma solo un pedone mosso dal master. Per me il GM dovrebbe si raccontare la sua storia ma rendere partecipi anche i giocatori, e sapere come un giocatore ha pensato il proprio PG più o meno nel dettaglio può aiutarlo nello scopo ( basta anche solo una pagina con le info necessarie : Origini, Riassunto eventi importanti, Rapporti con terzi personaggi, motivazioni) . Allo stesso modo ad alcuni giocatori non piace rivelare tutto il loro BG off game ma rivelarlo ingame. Quindi il ruolo di un BG segreto è anche quello legato a come il gruppo intende giocare, a come è la storia e come la si vuole portare avanti. In una campagna con un master che lascia molto tempo ai PG di interagire tra di loro c'è la possibilità che il BG segreto esca fuori velocemente, in una campagna dungeon con combattimenti ogni due metri e rischio di TPK ogni due metri non ha molto senso. Magari un Pg vuole fingere di avere un altro passato o nascondere altre cose e con BG aperti a tutti si perde molto di questa interpretazione. Le info magari da condividere sono la classe e altre cose tecniche per bilanciare il gruppo. Noi in genere parliamo molto tra master e giocatori prima di iniziare a pensare il BG, partendo magari da varie idee che poi con il master modelliamo per adattarle alla sua storia, e fino ad ora non abbiamo avuto problematiche con BG segreti e altre cose elencate nel video. Quindi per concludere per me tutte le problematiche si possono benissimo risolvere da un confronto tra player e GM. Ad esempio per non intaccare il World Building il Master da le basi su come funziona il mondo, politica, eventi, fazioni etc, se qualcuno è interessato a qualche idea prima di iniziare a scrivere il BG chiede al master e vede le l'idea viene accettata o se c'è bisogno di qualche modifica, magari per renderla parte integrante della campagna. Per finire secondo la mia concezione di D&D la cooperazione inizia prima della effettiva creazione del PG, quindi si parte dalla scheda e si va a ritroso e in tutto questo percorso il master e i giocatori interagiscono per rendere infine la campagna godibile a tutti. (scusa per il messaggio particolarmente lungo).
Beh, per rispondere alla domanda iniziale, secondo me il bg segreto è un po' una metafora della vita reale. Quando conosci qualcuno di nuovo, infatti, quella persona non sa niente né di te né del tuo passato, sei tu stesso nel tempo a svelarglielo (volontariamente o no). Potrebbe servire a dare questa sensazione di realtà al gioco, permettendo di conoscersi pian piano nel corso della campagna (specie se lunga). Non so se ho centrato il punto ma comunque la penso così
Non sei il primo che me lo dice e ti propongo lo stesso disclamer: "segreto" è diverso da "riservato". Un territorio "inesplorato" o sconosciuto appunto è qualcosa ancora da scoprire, uno "segreto" è qualcosa di inesplorabile.
@@20Facce Ah capito. Allora rettifico, un bg che non porti al tavolo mi pare abbastanza inutile. Se poi tu ti diverti a fantasticare sulle straordinarie avventure che il tuo pg ha vissuto è un altro conto, ma scrivere tutta una storia solo per te non ha proprio senso. Al massimo può servire per l'interpretazione, ma neanche tanto... Comunque non avevo ancora finito il video ed è probabile che mi sia persa cose che hai detto dopo, vado a rimediare!
Il finale è da applausi, bellissimo video, vederli insieme danno tutto il senso del tuo pensiero. Io credo che nella sessione 0 vadano definite anche queste cose, presentazione del mondo di gioco e della storia, scelta dei PG (non amo molto il decidere chi fa il tank e chi fa il caster per equilibrare il party, soprattutto se l'incontro è casuale, mi sa tanto di metagame), il BG e la BS vanno concordati in quel momento e serve semplicemente come presentazione. In tutte le avventure in cui ho giocato, la prima domanda del master è stata: Presentate i vostri PG. Mi sta chiedendo di esporre ai compagni la mia backstory. Il BG segreto con il conseguente PG cupo taciturno e sempre incazzato, al tavolo non lo sopporto, non mi fa giocare sereno e a lungo andare mi irrita. Quindi viva la cooperazione e viva la goliardia......il mondo è bello perché è bardo.
Esperienza personale: in una campagna il master ha proposto una cosa carina, ovvero una sessione "prologo" per ogni PG in cui si andava a ruolare il momento segnante della backstory. In quel caso l'ho trovato utile sia per il master che per ogni giocatore per conoscere meglio il proprio pg e capire fin da subito come interpretarlo al meglio. perchè in effetti quando scrivi una backstory nella tua testa funziona, ma ruolarla è tutta un'altra storia
A me sembra uno sbattone: se il PG muore? Rifai un'altra sessione monografica? E quella precedente? Cestinata? Tanto tempo investito per "ruolare meglio" in un gioco in cui l'interpretazione è facoltativa e non meccanicizzata. Capisco possa piacere, capisco possa divertirvi così e non c'è nulla di male, ma non lo riterrei "necessario" 🤓
@@20Facceapprofondire le backstories, lo si potrebbe fare a fine campagna, magari. Si donano dei coin utili come plot armor e da lì, il pg centrale di turno si deve destreggiare, senza fare troppo il gradasso perché se il pg gli muore in back story, potrebbe vanificare tutta la campagna
Video atomico!quante volte mi sono sentito ed ho sentito quelli del gruppo spaesati, cone se tutti avessimo delle aspettative mentre il master verte a in un altra direzione. Con gli anni ho compreso l importanza della comunicazione in sessione zero(con gli anni e leggendo vampiri 5e).oggi in realtà, io faccio a meno delle formazioni da manuale. In sessione zero faccio domande mirate al gruppo per capire cosa vogliamo vedere, quale debba essere il ruolo del party nell ambientazione e nello specifico quali siano obiettivi, condotte, legami e peculiarità dei vari pg... Poi mi limito a far quadrare i punti, ed attingere dalle idee dei pg per fare trama(pompando o smorza do a seconda dei casi)
Per me la backstory ci sta, per me aiuta a caratterizzare il pg, le esperienze formano la persona (e questo vale anche nella vita vera), ovviamente il background di diecimila pagine in polacco surrealista è una cagata pazzesca (semi cit a Fantozzi), poi il background segreto si o no? per me si e anche entrambe le cose contemporaneamente, poi se due player vogliono fare dei pg che si conoscono ci sta un bg, anche parzialmente in comune. Io fan del bakcground segreto perché è bello scoprirlo in campagna (un bg segreto che non esce in campagna non ha senso di esistere). Se un player vuole fare world building nel suo background deve farlo insieme al master, deve proporre non imporre. Tra l'altro io non vorrei manco sapere razza e classe degli altri player, perché sapere che già c'è una certa razza o classe o la mancanza di una di una classe ci incita a fare qualcosa di diverso da quello che ci eravamo prefissati, il party potrebbe essere sbilanciato? si ma è il prezzo da pagare. Rileggendo il mio commento mi manca fare il player ormai ho la maledizione del dungeon master... aiuto...
Ciao Samu. Il video è ricco di contenuti ispiranti, complimenti. Mi hai fatto immaginare questo scenario: durante la sessione zero il master introduce l'ambientazione e i giocatori creano insieme tutti i personaggi e scelgono tutti insieme i tratti dei loro background. Magari creano già anche qualche personaggio di backup. Quando si inizia la sessione uno i giocatori scelgono un personaggio per quella sessione tra quelli disponibili e non è detto che debbano giocare sempre con gli stessi. In questo modo i personaggi e le loro storie sono veramente condivisi da tutto il tavolo.
Interessante trovata, che però non applicherei o proporrei come standard, ma piuttosto come "esperimento" per provare un'esperienza di gioco diversa. Comunque negare che, specialmente in D&D, ci sia un attaccamento al proprio PG è controproducente: se non sono legato a ciò che gioco non posso temere la morte, e quindi il cardine del gioco viene meno
@@20Facce la tua risposta mi fa nascere una nuova domanda: chi deve temere la morte? Il giocatore o il personaggio? Rispondere a questa domanda potrebbe sembrare facile ma forse non lo è. Devo rifletterci un pochino. Mi farebbe piacere leggere le vostre opinioni sul tema.
Rispondo alla domanda iniziale del video, perché una non influenza l'altra. Anche nella vita reale si hanno segreti anche fra amici, ma cio non implica che non ci sia una complicità. Per quanto mi riguarda a tutti i tavoli che ho giocato, tutti erano stra d'accordo all'utilizzo del bg e io mi sono sempre trovato benissimo
Samu, potresti fare un video dove dai consigli su come gestire i viaggi nei GDR? È uno dei punti più difficili da gestire a mio parere. Mi faresti un grandissimo piacere
Tempo fa in una live gli avevo fatto la stessa domanda per una mia campagna, gli avevo chiesto "come posso rendere interessante un viaggio nel deserto che per me è particolarmente importante?" (ok, la domanda non era esattamente formulata così, io avevo usato il termine "spazi vuoti", ma questo è il succo) Lui mi ha risposto con la domanda "cosa c'è d'importante in questo deserto? Cos'è di questo deserto che i tuoi giocatori devono capire? - la mia campagna poi girava attorno a questo materiale molto particolare in grado di assorbire la magia - Questo materiale tu lo hai descritto come un minerale, ma se invece fosse un vetro e l'importanza del deserto fosse data dalla sua sabbia stile Dune?". Non conosco la tua campagna, ma ti faccio le stesse domande che mi ha fatto 20facce: perché vuoi che i tuoi giocatori si ricordino di questo viaggio? Devono capire la distanza? Allora potresti semplicemente dire "dopo 1/2/n settimane/mesi di viaggio attraverso x posto/i arrivate a C affaticati, affamati e coi piedi indolenziti", altrimenti poniti la domanda: in che modo questo luogo influenza la trama?
@@alvisepernechele373 grazie mille per la risposta, ti spiego meglio il contesto, nell'ultima sessione il mio party si è addentarlo in una foresta molto vasta, divisa in diverse zone, il loro obbiettivo è arrivare nel cerchio interno per trovare alleati per la main quest, come hai detto tu ho caratterizzato la foresta con diversi spunti di lore, ad esempio è famosa per essere una delle poche foreste in cui è possibile trovare un orso gufo, e infatti ne hanno incontrato uno, però per quanto riguarda i momenti di marcia o il tipico momento di falo, sono sembrati un po' annoiati, mia culpa per aver gestito male il falo e in particolare era un giorno in cui ero molto assonnato per aver fatto le ore piccole,poi c'è da dire che venivano da sessioni in cui è successo di tutto, questa era la più tranquilla, niente scontri, solo interazioni amichevoli, credo servano anche questo tipo di sessione. Comunque sia sono rimasto abbastanza deluso da come ho fatto il master in questa sessione, ma ci sta non si può essere sempre perfetti anzi è grazie a gli errori che si può migliorare, adesso sono più motivato di prima a fare meglio
@@alegaspy5243 Allora, ti dirò, per quanto riguarda la parte finale del falò non è necessariamente colpa tua, le interazioni sociali dovrebbero essere frutto dei giocatori, non imposte dal master, non farti carico di troppe colpe, piuttosto domanda loro che tipo di sessioni gli piace fare, se gli piacciono tanto i combattimenti e piacciono anche a te fate più combattimenti, alla fine l'obbiettivo è divertirsi tutti insieme (inoltre le interazioni sociali si possono fare anche in combattimento, ad esempio i miei fallimenti ai tiri per colpire contro delle aquile giganti li ho giustificati facendo capire come il mio elfo, che ha vissuto in mezzo ai boschi e agli animali, sia rimasto traumatizzato dal sangue delle bestie, dando la possibilità ai miei compagni di giocare con questa cosa... ok, poi non l'hanno fatto ma è un'altra storia). Per quanto riguarda la foresta io direi che, siccome l'obbiettivo è trovare alleati per la main quest, la foresta potrebbe essere un occasione per delle missioni secondarie da ricondurre alla principale: un'anziano druido in cerca di erbe viene attaccato da un branco di lupi o altri animali feroci, magari un bambino smarrito e rapito da delle streghe che abitano in un fiume (qua ho preso ispirazione dalle anguane venete), un clan di goblin/orchi ha bloccato un corso d'acqua in una grande cisterna che poi hanno intenzione di aprire per innondare il villaggio (simile alla difesa della caverna in "le miniere di Phandelver", allora i giocatori sono sotto pressione perché hanno un tempo limite per sventare il piano malvagio), magari stanno disboscando gli alberi su cui vive una popolazione di hadozee (potenziali alleati se salvati), magari prendi ispirazione anche da favole folkloristiche come il Beowulf: arrivati nel villaggio centrale vengono accolti dagli NPC in una grande sala per i festeggiamenti, ma nella notte, mentre dormono, entra un gigante delle colline che si mangia alcuni NPC e ruba alcuni oggetti preziosi, scatta il combattimento, i giocatori vincono ma la notte successiva arriva nella stessa sala il fratello/compagno (in Beowulf è la madre di Grendell) del gigante, questa volta un gigante di fuoco, che prende con sé i tesori e il corpo del defunto e allora la missione degli eroi è di arrivare all'entrata della caverna del gigante attraversando una palude (dove possono trovare 1/2 mostri) in cui però non possono riposarsi (e quindi riprendere HP) perché arriverebbero ulteriori mostri, attratti dal loro odore. Riempi le zone della foresta con queste side-quest, un po' come Samurai Jack, e ogni zona diventa particolare, più side-quest risolvono più alleati avranno e più giustamente sarà facile la missione principale (non è necessariamente una cosa negativa, è una giusta ricompensa per i pericoli che hanno corso). Naturalmente queste sono solo alcune mie idee che puoi logicamente cambiare per adattarle meglio al tuo contesto. Spero di esserti stato utile :D ciao!
Ciao. Partiamo dal presupposto che anche nello Starter set, seppur in minima parte, c'è sempre un bg scritto sui PG pregenerati, in più al BG preso pari pari dal manuale del giocatore(accolito ecc...). Se lo fa la wizard significa che quindi non è del tutto sbagliato scrivere 2 righe in più. Oltre a questo: su qualcosa che hai detto concordo, per esempio bg lunghissimi e inutili; su altro meno, per esempio sul fatto che si rischia di finire per essere 5 bardi. Qua secondo me si fa confusione tra esporre il bg e esporre/scegliere le classi e razze. Sono due cose diverse. Esporre il proprio BG prima di iniziare l'avventura a tutto il party perché "non deve essere segreto" lo vedo davvero inutile e pesante. Se durante le giocate qualcuno mi chiederà del mio passato perché mi vedrà comportarmi in un certo modo, allora narrerò ciò che mi è successo, altrimenti no (e viceversa ovviamente). Detto questo isul bg o la penso così: il bg non deve forzare il DM a inserire ciò che hai scritto nella campagna (a meno che sia lui a chiederlo di farlo perché gli piace così), ma al massimo serve a me per interpretare al meglio il PG .Come? scrivendo i fatti più importanti che hanno reso il personaggio ciò che è oggi. Poche righe. A me aiuta ad inquadrare il personaggio che ho creato. E' essenziale: assolutamente no. Uno può basarsi solo sui tratti/difetti e legami del manuale (che però permettimi: sono davvero pochi) oppure non gli bastano e vuole caratterizzarlo più a fondo. Ma non deve forzare il DM a inserire qualcosa del suo passato dal bg. In realtà al DM può anche non servire leggerlo (non perché segreto, ma perché non gli serve)
Parlando come DM da tempo immemore, posso dirti che io lascio libertà ai giocatori. Spiego chiaramente cosa il BG deve obbligatoriamente contenere per necessità mie per la campagna, poi lascio ad ogni giocatore la scelta se scendere nel dettaglio o fare un BG riassuntivo. Giocando da anni con moltissime persone ho capito che alcuni giocatori hanno bisogno di scrivere BG lunghi e complessi per immedesimarsi meglio, ad altri bastano poche righe.
Concordo con praticamente tutto quello che hai detto e ribadisco quello che ti ho già scritto la settimana scorsa e con la quale ho notato anche tu essere abbastanza concorde...si può fare quello che si vuole, basta che si è tutti concordi e che la scelta non è di uno ma del gruppo. A me hanno chiesto esplicitamente di fare una campagna a background segreto...gli ho spiegato quali fossero i rischi, hanno accettato ed alla fine si sono trovati senza caster né curatori, ma si sono divertiti perché si sono dovuti ingegnare per fare alcune cose; ovviamente da master mi sono dovuto incastrare con le loro scelte (che io sapevo, il segreto era tra di loro, non con me) per rendere il gioco piacevole (non potevo mettere una porta che si apriva solo con magie...non hanno caster) ma è stata una scelta condivisa. #DisgustosiUnaVoltaDisgustosiPerSempre
Un esempio di come da DM considero i BG: do un'occhiata alle schede, un PG ha il BG marinaio (che gli permette di avere un passaggio in nave). Il party ha intenzione di partire per una destinazione lontana. Durante la sessione menzionerò la presenza di un porto. Se quello specifico pg va a chiedere un passaggio, i pg si evitano di comprare cavalli. Comunque sia la risoluzione del BG si sviluppa in un altra sessione in modo da non doverlo preparare senza che venga utilizzato.
Sinceramente io sono del idee che creare un bg solo per poi fare in modo che quel bg sia scoperto ancora prima di giocare non abbia nessun senso. A meno che di eccezioni (campagne prefatte, brevi ecc…) un bg dovrebbe essere solo un pretesto per creare un po’ di gioco nelle prime sessioni , ma se esso già é conosciuto da tutti quelle occasioni svaniscono. Perché il paladino apostata dovrebbe ruolare con un altro membro del gruppo il perché ha tradito il suo giuramento, se di fatto già tutti lo sanno? Perché il ladro dal passato tragico dovrebbe sfogarsi con un altro membro del gruppo se già tutti sanno quello che ha affrontato? Trovo poco stimolante il giocare dei bg già conosciuti, con il rischio di ottenere l’effetto opposto ovvero neutralizzare la (poca) utilità dei bg. Però tanto quanto un bg ai quattro venti a mio parere sia inutile, trovo inutile fare un bg per poi non rivelarlo mai. Secondo me la migliore via di mezzo é fare una sorta di “doppio” bg, uno con la vita effettiva del pg e uno con ciò che il nostro pg ha vissuto con i suoi compagni (ovviamente sarebbe un bg di gruppo) sia per lasciare un pizzico di sorpresa per gli altri giocatori, ma nemmeno per giocare alla cieca totalmente.
Capisco il perché di tutto quello che hai detto, e riguardo al background segreto sono d'accordo con te che sia quasi sempre inutile, a meno che non si voglia giocare la tematica del traditore. Tuttavia sono anche convinto che tu stia estremizzando alcune tematiche a fini "didattici". Ad esempio sul world building: sono d'accordo che sia onere ed onore del master e che quindi IMPORRE la presenza di entità segrete, malvage o altro sia sbagliato. Tuttavia non vedo il problema nel chiedere se ci sia spazio nella trama per elementi che interessano ad un giocatore. Il segreto, per me, è costruire il PG 'assieme' al master e, a quel punto, si può concordare l'inserimento di tematiche, organizzazioni o anche città. Ovviamente, prima che inizi la campagna, l'ultima parola è sempre del master. E alla fine se il giocatore vuole dire che è in fuga dalla chiesa bianca, se non c'è spazio per inserirla, il master può semplicemente 1) ricontestualizzare la tematica: non c'è la chiesa bianca ma esiste la società pincopallo, puoi essere in fuga da quella. 2) tenerla di sfondo: la chiesa bianca esiste solo nella tua regione di origine, non qui, non ti aspettare di trovarla in campagna. 3) cassare il background/PG perché non si inserisce nella trama ideata.
Confermo l'estremizzazione (che anzi non nego mai) sia come dici tu per passare il concetto, ma anche per fare un discorso più generale e spendibile per tutti. Chiaramente se si ragiona tavolo per tavolo si incontrano dinamiche e incognite che possono avvalorare o scardinare quanto detto. Il bello del GDR è l'imprevedibilità delle persone alla fine
Personalmente la backstory di mezza paginetta mi piace e mi va piu` che bene (e spesso e volentieri i miei giocatori la scrivono a 4 mani con me)... fa flavor, da` spunti a me come DM e fa entrare i giocatori nel mood. Se qualcuno mi presentasse un background da 20 pagine gli consiglierei di scrivere dei racconti fantasy (che tra l'altro leggerei pure volentieri!) :D Sui background "segreti"... ni, o meglio, con molta moderazione. Nel senso, mi piace che qualche elemento della backstory dei personaggi possa non essere esplicitamente condiviso fin da subito con il party. Il guerriero ha cominciato a fare il mercenario perche` la famiglia era in gravi ristrettezze economiche? Il guerriero stesso lo puo` condividere con il party, magari davanti al fuoco in un lungo turno di guardia. Invece il fatto che queste difficolta` economiche derivassero dal vizio compulsivo del gioco di suo padre e` qualcosa che IMHO e` giusto non condividere subito, e che magari verra` fuori quando i rapporti tra i personaggi saranno diventati piu` profondi e il guerriero si sentira` a suo agio a raccontare un dettaglio cosi` personale del suo passato.
credo che con tutti questi video tu non abbia ancora capito fondamentalmente 2 punti chiave del discorso ovvero: - la maggioranza dei player NON vuole giocare un pg da un background complesso SOLO per fare le giocate singolari o per monopolizzare l'attenzione , ma per portare tematiche importanti al tavolo facendo partecipare più persone a quello che è il percorso di crescita del proprio pg ( per esempio trovare un modo per ritrovare la persona amata all'interno della campagna in cui gioca ) - punto secondo... un conto è il BACKGROUND e un conto è la nostra vita precedente, nel primo caso abbiamo un tratto da scegliere da MANUALE e che ci fornirà competenze e spunti di gioco ( un cacciatore di taglie sarà differente da un cuoco e il background ci aiuta a delineare il ciò) , nel secondo caso invece noi player descriviamo in poche righe quella che è stata la nostra vita precedente alla campagna ( un elfo mago di 300 anni di lv 3 che inizia una campagna avrà per forza qualcosa di irrisolto e di interessante nel suo passato e questo non è fatto per incentrare l'attenzione su di lui ma per creare una crescita personale grazie anche ai player e al master)
Ma se è la prima cosa che ha specificato? Ha subito detto che in questa serie di video distingue tra "background" da manuale e "backstory" (o background narrativo). Poi che si dimentichi lui in primis di utilizzare la parola "backstory" (utilizzando "background narrativo" troncato alla sola prima parola generando confusione) è un altro conto.
Sono d'accordo. Mi piacerebbe che tu approfondissi il discorso del party che dovrebbe avere un senso e soprattutto un motivo importante per viaggiare insieme. Mi sono ritrovato spesso a giocare con master che non davano alcuna importanza a questo aspetto. Io penso che sia importantissimo parlarne prima tutti insieme e accordarsi su una sorta di ideale comune o un obiettivo materiale comune. Esempio perché mai un elfo paladino dovrebbe andarsene in giro all'avventura al fianco di un tiefling stregone malvagio? cosi a caso.... ecco bisogna trovare un motivo a priori... pur parlando di un mondo di fantasia secondo me bisognerebbe sforzarsi di costruire situazioni verosimili e credibili.
Puoi trovare un contenuto di qualche tempo fa proprio con consigli su come costruire insieme il party di gioco. Non escludo comunque che in futuro (come è stato con il background) torneremo sull'argomento 😉
Video interessantissimo e utile per chi è alle prime armi come me; soprattutto perchè questo, e il tuo video precedente, mi hanno fornito spunti abbastanza controtendenza rispetto a quello che di solito vedo e sento online. L'unica cosa su cui mi sento di controbattere è il fatto che il background scritto non sia previsto dal gioco; effettivamente nella sezione background del manuale non mi sembra se ne parli, ciononostante nella scheda del pg, che si trova alla fine del manuale, c'è una sezione chiamata "storia" che immagino abbia lo scopo di accogliere proprio il background scritto; quindi mi verrebbe da pensare che effettivamente il gioco si aspetti che il giocatore scriva qualcosa, ma come dici tu, restando in certi limiti (anche perchè la sezione di cui parlo è probabilmente un quarto di pagina).
Giusta puntualizzazione, ti spiego: quando scegli il BG meccanico è compreso anche un paragrafo testuale che contestualizza la "dicitura". La parte sulla scheda servirebbe a riportare (personalizzata) quella parte, giusto per fissare meglio il concetto oltre alla singola parola scritta in cima a fianco al livello
Ognuno nel mio gruppo fa quello che si sente, dal minimo sindacale in poi... Per la mia insulsa esperienza, più i personaggi sono linkati da una backstory all'ambientazione, maggiore è il coinvolgimento dei giocatori, senza contare che mi è capitato di creare campagne sulle backstory, parte per me più divertente.... Cercare di usare fantasia per ottenere un quadro coerente. Per quanto riguarda le backstory segrete (per i giocatori ma non per il master, però, naturalmente), anche qui ne ho avute alcune che sono uscite figosissime e stra riuscite (e a poco a poco scoperte dagli altri pg) ed altre risultate insulse....sarà banale ma molto secondo me sta nell'alchimia al tavolo e dalla capacità e volontà degli altri giocatori di accettare queste backstory segrete. Io lascio fare al giocatore facendogli capire che il rischio di buttare tutto nella tazza è tirare lo sciacquone c'è ed è non trascurabile. I miei più sentiti auguri di buon Natale a Lei, Capitano, ed alla Sua dolce metà (e colgo l'occasione per chiederLe di estenderli allo staff intiero della Taverna).... #disgustosopersempre
Premessa: D&D non è un gioco "narrativo". Esistono tanti giochi dove la storia è motore. In D&D, il motore è l'esplorazione, il combattimento e le interazioni sociali (i tre "pillars"). A muovere il tutto ci deve essere una storia. La bravura del master è offrire questa storia e modellarla insieme ai giocatori. Ho spesso usato avventure pregenerate, e questo ha spesso reso poco utile i background dei giocatori, sia le quattro caselle davanti che il casellone dietro. Ma nella mia homebrew, che sto giocando con gente che mi ha passato molto materiale di background, ho potuto modellare molto gli avvenimenti che si troveranno davanti grazie ai loro spunti. Purtroppo, le quattro caratteristiche soffrono dello stesso problema dell'allineamento: il master non può arbitrare anche quei comportamenti, ha già troppa roba da fare. Ma, usando le quattro caselle e il capitolo "That's your life" dello Xanathar, è possibile creare un qualcosa che passato al master possa dare uno spunto per iniziare la campagna, un "calcio d'inizio". Poi quelle caselle vanno buttate, così come l'allineamento, e far parlare il giocatore al tavolo, non la scheda. Purtroppo chi ci rimette è "l'ispirazione come premio per chi segue quelle caselle", infatti è una delle cose che la prossima evoluzione vuole eliminare.
Un background "segreto" consentito può essere la parentela con una divinità in uno stregone anima divina... ma sarebbe più che altro flavor perchè è un segreto di pulcinella
Ma che poi, che ego smisurato devi avere per decidere di essere il figlio di un dio? Voglio dire, ma un po' meno no? 😂 Non c'è assolutamente l'intezione di giocare il protagonista della storia, il prescelto, assolutamente no. 🙈
Per creare suspence e "trama": 1 prima o poi verrà scoperto e o lo esporrò. 2 io non so se anche altri hanno avuto direttive da parte del master quindi aumenta l'intrigo 3 ( e più importante) per roleplay: non a senso che una persona dica com'è stato il suo passato ad uno sconosciuto, è più naturale fidarsi man mano del resto del party così da dare anche un peso emotivo maggiore alla condivisione delle informazioni personali
Chiarisco il punto: con bg segreto io parlo del preciso intento del giocatore di NON rivelarlo. Quello che tu esponi nel punto 3 è assolutamente lecito e sensato, ma non lo definire segreto, quanto piuttosto riservato
Io trovo sensato che ci sia un background segreto solo e soltanto se la campagna che andiamo a giocare non è un'avventura precostruita di D&D, che, a parer mio, è già troppo piena di intrecci ed interazioni già di suo. Se, invece, giochiamo una campagna sand-box, in un mondo creato da zero, sulla base dei nostri background, trovo che l'idea di non sapere che un NPC sia importante per uno degli altri PG, finché non è quel personaggio a raccontarlo, sia molto più entusiasmante e stimolante del conoscere già tutto di tutti. Esempio esplicativo inventato sul momento: Il mio PG è un guerriero che, di professione, fa la guardia cittadina. Vive e lavora nella città dove parte l'avventura e la moglie del mio PG lavora alla locanda come barista. Il PG di un altro giocatore è un Barbaro e un tavern-brawler(non ricordo la traduzione in italiano del feat). Il barbaro entra in taverna, parte una rissa, una sgabellata vola e prende la barista. Arrivo io che son guardia cittadina e abbiamo, senza saperlo, creato un legame, seppur non idilliaco, tra i due PG. Nel gruppo con cui gioco di solito, una cosa del genere, a background "pubblico", non succederebbe mai, perché nessuno vuole giocare, quando possibile, relazioni semi-conflittuali. Questa però è solo una mia opinione. Ora riprendo la visione del video e, se conosco un minimo il nostro capitano, cambierò decisamente idea... P. S.: Come pensavo, la fine del video mi ha fatto ricredere. Condividere le informazioni prima, è un qualcosa di molto, ma molto più comodo di giocare da soli il proprio background.
Secondo me, il BG segreto (segreto solo per gli altri giocatori non per il master, lui dovrebbe conoscere i BG dei giocatori se no è un bor**ello), potrebbe essere carino dal punto di vista ruolistico. Cioè, durante le sessioni, puoi svelare il tuo passato un po' alla volta e rendere più realistico il processo di conoscenza dei personaggi. Quando delle persone si conoscono non si raccontano tutta la loro vita. Man mano che si conoscono si rivelano cose, situazioni, conoscenze del passato. Quindi, in breve, il BG segreto rende un po' più realistico il processo di conoscenza e amicizia dei personaggi... Se poi i personaggi partono che già si conoscono allora non ha senso. E sono d'accordissimo con te quando dici che il BG dovrebbe essere una cosa breve e snella...poi se il master lo usa per infilarci side quest dedicate ai PG ok... se no dà solo un po' di dettagli al PG e stop.
Sì ma c'é differenza tra quello che sa un personaggio e quello che sa un giocatore. Con un bg segreto non si dà la possibilità agli altri giocatori di darci agganci al passato del nostro personaggio. É molto piú interessante se un personaggio fa una domanda particolare ad un altro perché il suo giocatore conosce (almeno in parte) la risposta a quella domanda, rispetto al perdersi questa scena solo perché non si é condiviso il bg e si vuole aspettare "il momento giusto" per fare uscire la cosa. O quantomeno si rischia di dover lasciare nelle mani del master il tutto, che probabilmente sarà impegnato a pensare a come portare avanti la storia e si dimenticherà dei bg
@@cave1334 si si tra giocatori si condivide assolutamente (ho scritto male prima), quello che intendo è il BG segreto tra personaggi. Se i PG si sono appena conosciuti, non sanno nulla l'uno dell'altro... e i loro passati puoi tirarli fuori ruolando dialoghi durante gli spostamenti, o durante i bivacchi. Cioè, nei momenti tranquilli, dove i PG interagiscono fra loro, possono farsi domande a vicenda e scoprire le sfaccettature che hanno reso i PG ciò che sono in quel momento. Ovviamente il master dovrebbe conoscerli già in partenza!!! . In pratica, come ho detto, il "segreto" serve solo ai fini ruolistici per simulare il crescere dell'amicizia e della reciproca conoscenza tra personaggi. Ai fini delle meccaniche del gioco il BG non serve. Ma va benissimo anche un BG condiviso però, secondo me, stride un po' se i personaggi non si sono mai visti. Diverso è se il gruppo si conosce già e allora hanno avuto modo di scambiarsi racconti ed esperienze. Allora ci sta che il mio PG sappia cose del passato degli altri.
@@misterioso9205 no ma penso proprio il punto del discorso fosse quello. I personaggi possono non saper nulla del passato degli altri, ma i giocatori sanno come é concepito ognuno dei personaggi, così ci si alleggerisce di doversi pensi PS Quindi sì, siamo d'accordo ahahah
Se sei effettivamente disposto a svelarlo ci posso ancora stare. Ma nella mia esperienza quando uno si impunta sul BG segreto non ti rivela proprio niente. Generalmente si presenta persino con un nome falso per depistare fin da subito 😅
@@20Facce si, intendo che, ovviamente, il BG vada svelato durante il gioco. Per simulare appunto il conoscersi da parte dei PG. Però a livello di giocatori e master non è sensato tenere tutto segreto ovviamente. Se no al tavolo nessuno sa come interagire o collaborare. Quindi, a mio parere, il BG segreto ci sta bene a livello interpretativo, nei momenti di calma e di dialogo e come un buon esercizio di interpretazione la dove, il personaggio, racconta un po' il suo passato agli altri. Però, ripeto, in creazione sia i giocatori che il master dovrebbero ricevere le info sui vari PG per evitare, come hai detto tu, di avere fazioni/eventi/entità che non si incastrano nel carattere della campagna o che non c'entrano proprio con l'ambientazione usata dal GM 🙂
Apro il video, ascolto e metto in pausa. Perché giocare un PG con un BG segreto? Beh ... beh ... Generalizzo altrimenti veramente esce un walltext, ma personalmente penso siano due i motivi principali per volerlo fare. Il primo è il più basilare ed il più sbagliato, a mio modo di vedere. Ovvero: uno dei giocatori vuole essere il "figo" della situazione. Il PG speciale che ha più importanza nella storia. Lo capisco, è un desiderio molto comune quando ci si approccia la prima volta ai GDR soprattutto se si arriva da epserienze in solitario come ad esempio i videogiochi. Ma si va totalmente contro lo spirito, il cuore di quello che dovrebbe significare "giocare di ruolo". Dove non c'è un protagonista, ma ce ne sono tanti quanti sono i giocatori e a volte anche di più. Il secondo motivo, un po' più avanzato, è quando al tavolo si siedono dei giocatori con una bella esperienza e si decide, tutti assieme con il Master, di lasciare una o più cose segrete nei BG dei PG. In questo caso, però, lo si farebbe perché ognugno dei giocatori lascerebbe una serie di porte sfruttabili per il Master ma, soprattutto, per creare gioco con gli altri PG. Non sarebbero "BG segreti" per diventare prime donne, insomma, ma per generare gioco per tutti con colpi di scena sicuramnte più degni di una serie Netflix. ... smetto di scrivere, e torno a guardare il video.
Secondo me, per rispondere a tutte le domande che riguardano il modo di giocare in un GDR si potrà sentir usare la “Regola d’oro”, ovvero: Diverte? Si, allora fallo. Non ho mai giocato campagne in cui la back story fosse pubblica, era sempre segreta, dato che al nostro Master piaceva molto sviluppare i nostri PG, quella mezza paginetta che gli mandavamo diventava uno spunto per giocare. Esempio: Io scrivo che non il mio migliore amico è scomparso, ma non so effettivamente dove sia andato, il master ha fatto che il mio PG (un barbaro) durante un raptus di rabbia lo ha tranciato a metà con lo spadone, e ciò è nato dal fatto che avevo un migliore amico, e li avevo perché avevo una back story. I difetti, i tratti caratteriali, gli ideali e i legami nascono da quello che il tuo PG ha fatto nella vita, senza una back story minima (anche inventata sul momento e improvvisata Man mano che le sessioni vanno avanti) non potrebbe avere niente di tutto ciò. Un mio amico aveva fatto un PG con 0 back story, letteralmente un involucro vuoto che doveva essere riempito dalle esperienze che sarebbe andato a vivere, e se vuoi giocare una cosa del genere va benissimo (0 tratti caratteriali ecc.). In sostanza: se un party gioca in modo che le back story segrete siano funzionali alla narrazione e divertano tutti, non vedo dove sia il problema
Assolutamente d'accordo, infatti penso di averlo ribadito chiaramente anche nel video: i miei sono consigli generali per non incorrere in problemi o complicazioni dell'esperienza di gioco. Se questi ostacoli non ci sono: GG e continuate a divertirvi 👍
Secondo me, il background, così come secondo me un pò tutto in una campagna, dovrebbe essere finalizzato ad arricchire le sessioni, e in quel caso va benissimo avere anche un background super articolato, se si incasella bene negli eventi della camapagna. Ad esempio, un PG che come background ha l'essere stato esiliato dalla propria città a causa di un complotto ordito contro di lui dai suoi nemici, che hanno fatto finire in carcere la sua famiglia e costretto lui alla fuga, accusato di crimini che non ha commesso, potrebbe essere uno spunto interessante, specie se, in futuro, il Master facesse finire il gruppo in quella città, e magari collegasse le vicende del PG a quelle principali dell avventura, magari scoprendo che i suoi nemici sono parte dell organizzazione malvagia da debellare, cosa che può dare al giocatore un momento per sentirsi un pò più protagonista degli altri, certo, ma al contempo, ma qui dipende sia dal player che dal Master, dare la possibilità di far conoscere meglio il proprio personaggio e creare maggiore coesione e unità nel gruppo... Poi certo, ci sono quei background esagerati, in cui al lv. 1, un giocatore pretende di essere un famigerato cacciatore di taglie, di una gilda che si inventa completamente a caso nell economia del mondo voluto dal DM, che non ha molto senso, specie se si considera che al lv. 1 a momenti persino un Goblin mezzo scemo è una potenziale minaccia mortale... Ed è anche vero che i background segreti, possono alla lunga, causare danni e divisione nel party e magari arrivare a minare il divertimento del gruppo o di un giocatore, anche se pure qui, sono dell opinione che dipenda molto dal giocatore, come detto giustamente, D&D è un gioco COOPERATIVO, se nel mio background scrivo di essere uno che vuole lavorare da solo o non collaborare con il party, forse si è scelto il gioco sbagliato o si è sbagliato qualcosa in fase di elaborazione del personaggio... Ma in linea generale, penso che il Background vada benissimo finchè arricchisce e porta qualcosa alle giocate, dovrebbe essere gestito con il Master per evitare di aggiungere roba non voluta o prevista dal Master, evitare ovviamente di infilarci dentro roba senza dirlo al Master, e gestirlo in maniera adulta e matura, pensando a modi per migliorare l'esperienza di tutti, e non solo la propria, magari pensando di essere i protagonisti della storia...
In linea generale sono d'accordo, ma l'esempio che mi porti (almeno secondo i miei canoni) ricade assolutamente in quello schema di "protagonismo/individualismo" dove quel PG vorrà ovviamente affrontare e raccontare quella storia. Cosa che può anche essere stimolante per alcuni, ma difficlmente lo sarà per tutti. Il DM può anche incastrarla alla perfezione e rendere quell'evento canonico e rilevante nella storia, ma sarà un trigger solo per quel singolo giocatore, che ovviamente ne vorrà sempre di più perchè lo vede protagonista, ma lui non dovrebbe essere il protagonista della storia. Spero di aver reso l'idea, concludendo che vige sempre la regola del: finche il gruppo si diverte, tutto bene 😁
Dipende, in una campagna che impegna gli stessi personaggi per mesi può avere senso di coordinare con il DM un BG da rivelare passo dopo passo per un effetto WOW da condividere con gli altri player; in una campagna breve di poche sessioni non ci trovo un gran senso.
Secondo me il Background segreto si sviluppa in seguito a fenomeni come quello di Critical Role che, parlando da fan della serie, nonostante abbia fatto appassionare molti a dnd, ha anche creato aspettative e idee non coerenti con una campagna casalinga. Mi spiego meglio, dal punto di vista di uno show, il background segreto permettete di avere sempre qualcosa di nuovo su cui puntare l'attenzione del pubblico, ed è ciò che contribuisce a portare avanti la narrazione. Inoltre Mercer, facendo quello di lavoro, può permettersi di passare giorni a studiare i background dei suoi giocatori per contestualizzarli con la campagna. Dal mio punto di vista i background segreti hanno sempre meno senso percjè, oltre a tutto quello detto nel video, io e il mio gruppo facciamo sempre campagne medio-brevi, perchè ci è impossibile conciliare gli impegni di tutti su campagne decennali, e quindi non abbiamo interesse a condividere poche informazioni per volta, perchè mentre lo facciamo, siamo già alla campagna dopo
Spezzo una lancia a favore di chi vuole, in buona fede, non dire tutto del proprio BG e scoprirlo piano piano con gli altri SE agli altri interessa. In quel caso non è necessario condividere tutto, ma "solo" l'amalgama che farà andare avanti il gruppo e lo farà funzionare. Amalgama che può anche essere dei "punti di contatto/leve" che si sviscereranno durante le primissime giocate tra player. Comunque ultimamente gioco solo One shoot e lì i BG non ci sono, o sono già fatti e me li accollo quindi bene così 🤣
👀 La prima cosa che mi é venuta in mente é: raccontarlo se se ne presenta l'occasione. Comunque che segreto é un segreto segreto che a fine campagna non rimane segreto... Troppo segreto?
Secondo me queste “critiche” ai background nascono da esperienze negative del singolo, io mi sono sempre trovato benissimo e ci siamo sempre tutti super divertiti nel party
Sono d'accordo, il background aggiunge, e se si è in grado di gestire la cosa non può che fare del bene alla ruolata! Ci sono tanti esempi anche sul web di questo, basta guardarsi intorno
Ti si potrebbe però benissimo rispondere rigirandoti la frittata: "questi elogi alla backstory (non background) nascono da esperienze positive del singolo", in giro per internet poi trovi anche tante esperienze negative
@@alvisepernechele373 e questo dimostra che,come.in tutto ciò che riguarda il gdr la.differenza la fanno le persone,non gli strumenti. Dire che il.background complesso sia inutile, imho è fuorviante e sbagliato
"Perché uno vorrebbe giocare un personaggio con un background segreto in un gioco cooperativo?" La risposta è semplicissima... puro a semplice masochismo... 🤣🤣
OFFTOPIC FLAMMERINO: Durante la maratona di questo weekend Mat ha dichiarato che, secondo lui, riguardo ai GDR, si parla tanto ma si gioca poco. Ha quindi annunciato che la mission del suo canale per il prossimo anno sarà quella di concentrarsi sul giocare di più e scureggiare meno. Signor 20facce lei ha qualcosa da dichiarare? Si sente punto sul vivo?
PS: ovviamente il discorso di Matt era un "mea culpa" e non un attacco mediatico a te o altri content creator di GDR. Ero solo curioso di sapere se riflettendoci la pensavi allo stesso modo o avessi un altro punto di vista. Tuttavia se si montasse una discussione tra le tifoserie nei commenti e tu volessi fare un finto video di flame contro Matt per guadagnare spettatori e fama/infamia... Prendo i popcorn! :D
In realtà era una tematica già emersa quando si è parlato del Modena Pay di quest'anno! Tanti visitatori, ma tavoli di gioco che non si riempivano :( Belli sti dadi, ma vanno tirati! Rispondi
@@massimomaci529 ma dici che mat l'aveva già fatto sto discorso o Samu? Comunque io invece alla games week ho avuto il problema opposto, volevo provare fabula e signore degli anelli da NDG ed erano entrambe full
@@SirRolandofCaen Era un po' uscito il discorso nell'ambiente, tra Samu, il Rosso, e credo anche Matt (nel caso recupera il video sul Modena Play di Sam). Sono contento che i tavoli alla games week erano pieni, ma il Modena è proprio il festival del gioco, si va lì per giocare, quindi agli addetti ai lavori è risultato strano che la gente "preferisse fare altro"
Risponderò solo dicendo: "strane parole, da un sommelier di scuregge" 😂 Scherzi a parte l'intento è condivisibile e apprezzabile. Basta che mi inviti a giocare anche ogni tanto
I segreti tra giocatori non sono mai belli, secondo me. Perché nella mia visione del gdr, si gioca a creare una storia, e tutti i creatori (master e giocatori) devono essere consci di tutto, per poter raccontare tutto al meglio. Poi, tra personaggi i segreti ci possono tranquillamente essere, basta che escano fuori in qualche maniera, perché un segreto che non sa nessuno, non è un segreto, semplicemente non esiste.
Lei è davvero un provocatore. Comunque a me verrebbe da rispondere di sì. Almeno questa è la mia esperienza ed è il modo in cui mi approccio a una giocata. In realtà è anche una delle prime cose che dico quando faccio giocare qualcuno di nuovo o spiego cos'è un gdr. Spesso e volentieri inizio con "è un gioco dove si racconta una storia tutti insieme". Forse non sarà vero in assoluto, ma è vero per me 😁
Se sfruttare i background dei PG quando particolarmente lunghi per basarci parte della campagna stessa è considerato Troppo lavoro e troppo impegnativo allora ho sempre peccato d'eccesso di zelo... o forse sono solo disoccupato, è da valutare anche questo punto al momento hahahahahahahah
Premetto che il Backgroud da manuale del giocatore prevede già una personalizzazzione, cito da Pag 205 " Un giocatore potrebbe decidere di ritoccare alcuni privilegi di un background in modo che si adattino meglio al suo personaggio o all'ambientazione della campagna. Per personalizzare un background è sufficiente sostituire un privilegio con un altro qualsiasi, scegliere due abilità qualsiasi e scegliere un totale di due competenze negli
strumenti o linguaggi dai background di esempio. [...] Infine si scelgono due tratti caratteriali, un ideale, un legame e un difetto. Se un giocatore non
trova alcun privilegio adatto al background che desiderat può accordarsi con il DM per crearne uno." Quindi secondo me ci si può scostare da quelli presentati nel manuale (accolito, eroe del popolo etc) e nel caso un riassunto testuale che presenti il personaggio è piuttosto necessario. In pratica andare a sostituire il Background del Forestiero con ad esempio il Cavalcagoblin, dicendo che cavalca i goblin fin da piccolo, perchè gli piace cavalcare i goblin etc, dare i linguaggi che saranno comune e goblin, dare abilità in linea con un Cavalcagoblin etc. Per una cosa hai più o meno ragione, ma anche torto, e cioè che essendo un gioco cooperativo per fare determinate scelte bisogna trovare un gruppo di gioco disposto a seguirle e che gli vadano a genio. Ad esempio io con il mio gruppo "ruotiamo i master", alcuni master vanno per la loro storia e la tua Backstory è relativamente inutile e non viene presa in considerazione, altri invece la sfruttano per evitare di rallentare il gioco con troppi tiri considerando alcune interazioni legate alla Backstory (o al BG) altri ancora la rendono in parte integrata col mondo, le scelte che hai fatto nel tuo Bg magari si ripresentano, un villain può sfruttare debolezze del tuo passato ad esempio o usare un pg minacciando una persona cara rimasta al sicuro a casa o una sorella. A me sinceramente piace più giocare partite masterate negli ultimi due modi, nel primo mi da la sensazione di non essere parte della storia ma solo un pedone mosso dal master. Per me il GM dovrebbe si raccontare la sua storia ma rendere partecipi anche i giocatori, e sapere come un giocatore ha pensato il proprio PG più o meno nel dettaglio può aiutarlo nello scopo ( basta anche solo una pagina con le info necessarie : Origini, Riassunto eventi importanti, Rapporti con terzi personaggi, motivazioni) . Allo stesso modo ad alcuni giocatori non piace rivelare tutto il loro BG off game ma rivelarlo ingame. Quindi il ruolo di un BG segreto è anche quello legato a come il gruppo intende giocare, a come è la storia e come la si vuole portare avanti. In una campagna con un master che lascia molto tempo ai PG di interagire tra di loro c'è la possibilità che il BG segreto esca fuori velocemente, in una campagna dungeon con combattimenti ogni due metri e rischio di TPK ogni due metri non ha molto senso. Magari un Pg vuole fingere di avere un altro passato o nascondere altre cose e con BG aperti a tutti si perde molto di questa interpretazione. Le info magari da condividere sono la classe e altre cose tecniche per bilanciare il gruppo. Noi in genere parliamo molto tra master e giocatori prima di iniziare a pensare il BG, partendo magari da varie idee che poi con il master modelliamo per adattarle alla sua storia, e fino ad ora non abbiamo avuto problematiche con BG segreti e altre cose elencate nel video. Quindi per concludere per me tutte le problematiche si possono benissimo risolvere da un confronto tra player e GM. Ad esempio per non intaccare il World Building il Master da le basi su come funziona il mondo, politica, eventi, fazioni etc, se qualcuno è interessato a qualche idea prima di iniziare a scrivere il BG chiede al master e vede le l'idea viene accettata o se c'è bisogno di qualche modifica, magari per renderla parte integrante della campagna. Per finire secondo la mia concezione di D&D la cooperazione inizia prima della effettiva creazione del PG, quindi si parte dalla scheda e si va a ritroso e in tutto questo percorso il master e i giocatori interagiscono per rendere infine la campagna godibile a tutti. (scusa per il messaggio particolarmente lungo).
D&D è da sempre il gioco in cui puoi fare tutto, e da sempre ribadisco che è il suo più grande pregio e il suo peggior difetto
Beh, per rispondere alla domanda iniziale, secondo me il bg segreto è un po' una metafora della vita reale. Quando conosci qualcuno di nuovo, infatti, quella persona non sa niente né di te né del tuo passato, sei tu stesso nel tempo a svelarglielo (volontariamente o no). Potrebbe servire a dare questa sensazione di realtà al gioco, permettendo di conoscersi pian piano nel corso della campagna (specie se lunga). Non so se ho centrato il punto ma comunque la penso così
Non sei il primo che me lo dice e ti propongo lo stesso disclamer: "segreto" è diverso da "riservato".
Un territorio "inesplorato" o sconosciuto appunto è qualcosa ancora da scoprire, uno "segreto" è qualcosa di inesplorabile.
@@20Facce Ah capito. Allora rettifico, un bg che non porti al tavolo mi pare abbastanza inutile. Se poi tu ti diverti a fantasticare sulle straordinarie avventure che il tuo pg ha vissuto è un altro conto, ma scrivere tutta una storia solo per te non ha proprio senso. Al massimo può servire per l'interpretazione, ma neanche tanto... Comunque non avevo ancora finito il video ed è probabile che mi sia persa cose che hai detto dopo, vado a rimediare!
Di base, dal punto di vista della backstory giochiamo D&D come se volessimo giocare a Dungeon World, ma caricando il GM di molto lavoro
Il finale è da applausi, bellissimo video, vederli insieme danno tutto il senso del tuo pensiero. Io credo che nella sessione 0 vadano definite anche queste cose, presentazione del mondo di gioco e della storia, scelta dei PG (non amo molto il decidere chi fa il tank e chi fa il caster per equilibrare il party, soprattutto se l'incontro è casuale, mi sa tanto di metagame), il BG e la BS vanno concordati in quel momento e serve semplicemente come presentazione. In tutte le avventure in cui ho giocato, la prima domanda del master è stata: Presentate i vostri PG. Mi sta chiedendo di esporre ai compagni la mia backstory. Il BG segreto con il conseguente PG cupo taciturno e sempre incazzato, al tavolo non lo sopporto, non mi fa giocare sereno e a lungo andare mi irrita. Quindi viva la cooperazione e viva la goliardia......il mondo è bello perché è bardo.
Sono contento che il contenuto, anche se "pesante", sia piaciuto 🤓
Esperienza personale: in una campagna il master ha proposto una cosa carina, ovvero una sessione "prologo" per ogni PG in cui si andava a ruolare il momento segnante della backstory. In quel caso l'ho trovato utile sia per il master che per ogni giocatore per conoscere meglio il proprio pg e capire fin da subito come interpretarlo al meglio. perchè in effetti quando scrivi una backstory nella tua testa funziona, ma ruolarla è tutta un'altra storia
E ha funzionato?
@@icephoenix261 sì
A me sembra uno sbattone: se il PG muore? Rifai un'altra sessione monografica? E quella precedente? Cestinata?
Tanto tempo investito per "ruolare meglio" in un gioco in cui l'interpretazione è facoltativa e non meccanicizzata.
Capisco possa piacere, capisco possa divertirvi così e non c'è nulla di male, ma non lo riterrei "necessario" 🤓
@@20Facceapprofondire le backstories, lo si potrebbe fare a fine campagna, magari. Si donano dei coin utili come plot armor e da lì, il pg centrale di turno si deve destreggiare, senza fare troppo il gradasso perché se il pg gli muore in back story, potrebbe vanificare tutta la campagna
Video atomico!quante volte mi sono sentito ed ho sentito quelli del gruppo spaesati, cone se tutti avessimo delle aspettative mentre il master verte a in un altra direzione. Con gli anni ho compreso l importanza della comunicazione in sessione zero(con gli anni e leggendo vampiri 5e).oggi in realtà, io faccio a meno delle formazioni da manuale. In sessione zero faccio domande mirate al gruppo per capire cosa vogliamo vedere, quale debba essere il ruolo del party nell ambientazione e nello specifico quali siano obiettivi, condotte, legami e peculiarità dei vari pg... Poi mi limito a far quadrare i punti, ed attingere dalle idee dei pg per fare trama(pompando o smorza do a seconda dei casi)
Per me la backstory ci sta, per me aiuta a caratterizzare il pg, le esperienze formano la persona (e questo vale anche nella vita vera), ovviamente il background di diecimila pagine in polacco surrealista è una cagata pazzesca (semi cit a Fantozzi), poi il background segreto si o no? per me si e anche entrambe le cose contemporaneamente, poi se due player vogliono fare dei pg che si conoscono ci sta un bg, anche parzialmente in comune.
Io fan del bakcground segreto perché è bello scoprirlo in campagna (un bg segreto che non esce in campagna non ha senso di esistere).
Se un player vuole fare world building nel suo background deve farlo insieme al master, deve proporre non imporre.
Tra l'altro io non vorrei manco sapere razza e classe degli altri player, perché sapere che già c'è una certa razza o classe o la mancanza di una di una classe ci incita a fare qualcosa di diverso da quello che ci eravamo prefissati, il party potrebbe essere sbilanciato? si ma è il prezzo da pagare.
Rileggendo il mio commento mi manca fare il player ormai ho la maledizione del dungeon master... aiuto...
Vale tutto (in D&D), fintanto che siamo tutti d'accordo e alla fine ci divertiamo in egual misura 👌
Ciao Samu. Il video è ricco di contenuti ispiranti, complimenti. Mi hai fatto immaginare questo scenario: durante la sessione zero il master introduce l'ambientazione e i giocatori creano insieme tutti i personaggi e scelgono tutti insieme i tratti dei loro background. Magari creano già anche qualche personaggio di backup. Quando si inizia la sessione uno i giocatori scelgono un personaggio per quella sessione tra quelli disponibili e non è detto che debbano giocare sempre con gli stessi. In questo modo i personaggi e le loro storie sono veramente condivisi da tutto il tavolo.
Interessante trovata, che però non applicherei o proporrei come standard, ma piuttosto come "esperimento" per provare un'esperienza di gioco diversa. Comunque negare che, specialmente in D&D, ci sia un attaccamento al proprio PG è controproducente: se non sono legato a ciò che gioco non posso temere la morte, e quindi il cardine del gioco viene meno
@@20Facce la tua risposta mi fa nascere una nuova domanda: chi deve temere la morte? Il giocatore o il personaggio? Rispondere a questa domanda potrebbe sembrare facile ma forse non lo è. Devo rifletterci un pochino. Mi farebbe piacere leggere le vostre opinioni sul tema.
Rispondo alla domanda iniziale del video, perché una non influenza l'altra.
Anche nella vita reale si hanno segreti anche fra amici, ma cio non implica che non ci sia una complicità.
Per quanto mi riguarda a tutti i tavoli che ho giocato, tutti erano stra d'accordo all'utilizzo del bg e io mi sono sempre trovato benissimo
Verissimo, ma infatti non intendo "dirsi tutto", ma l'esatto opposto: on BG segreto mi riferisco alla volontà di non rivelare niente
Samu, potresti fare un video dove dai consigli su come gestire i viaggi nei GDR? È uno dei punti più difficili da gestire a mio parere. Mi faresti un grandissimo piacere
Tempo fa in una live gli avevo fatto la stessa domanda per una mia campagna, gli avevo chiesto "come posso rendere interessante un viaggio nel deserto che per me è particolarmente importante?" (ok, la domanda non era esattamente formulata così, io avevo usato il termine "spazi vuoti", ma questo è il succo) Lui mi ha risposto con la domanda "cosa c'è d'importante in questo deserto? Cos'è di questo deserto che i tuoi giocatori devono capire? - la mia campagna poi girava attorno a questo materiale molto particolare in grado di assorbire la magia - Questo materiale tu lo hai descritto come un minerale, ma se invece fosse un vetro e l'importanza del deserto fosse data dalla sua sabbia stile Dune?". Non conosco la tua campagna, ma ti faccio le stesse domande che mi ha fatto 20facce: perché vuoi che i tuoi giocatori si ricordino di questo viaggio? Devono capire la distanza? Allora potresti semplicemente dire "dopo 1/2/n settimane/mesi di viaggio attraverso x posto/i arrivate a C affaticati, affamati e coi piedi indolenziti", altrimenti poniti la domanda: in che modo questo luogo influenza la trama?
@@alvisepernechele373 grazie mille per la risposta, ti spiego meglio il contesto, nell'ultima sessione il mio party si è addentarlo in una foresta molto vasta, divisa in diverse zone, il loro obbiettivo è arrivare nel cerchio interno per trovare alleati per la main quest, come hai detto tu ho caratterizzato la foresta con diversi spunti di lore, ad esempio è famosa per essere una delle poche foreste in cui è possibile trovare un orso gufo, e infatti ne hanno incontrato uno, però per quanto riguarda i momenti di marcia o il tipico momento di falo, sono sembrati un po' annoiati, mia culpa per aver gestito male il falo e in particolare era un giorno in cui ero molto assonnato per aver fatto le ore piccole,poi c'è da dire che venivano da sessioni in cui è successo di tutto, questa era la più tranquilla, niente scontri, solo interazioni amichevoli, credo servano anche questo tipo di sessione. Comunque sia sono rimasto abbastanza deluso da come ho fatto il master in questa sessione, ma ci sta non si può essere sempre perfetti anzi è grazie a gli errori che si può migliorare, adesso sono più motivato di prima a fare meglio
@@alegaspy5243 Allora, ti dirò, per quanto riguarda la parte finale del falò non è necessariamente colpa tua, le interazioni sociali dovrebbero essere frutto dei giocatori, non imposte dal master, non farti carico di troppe colpe, piuttosto domanda loro che tipo di sessioni gli piace fare, se gli piacciono tanto i combattimenti e piacciono anche a te fate più combattimenti, alla fine l'obbiettivo è divertirsi tutti insieme (inoltre le interazioni sociali si possono fare anche in combattimento, ad esempio i miei fallimenti ai tiri per colpire contro delle aquile giganti li ho giustificati facendo capire come il mio elfo, che ha vissuto in mezzo ai boschi e agli animali, sia rimasto traumatizzato dal sangue delle bestie, dando la possibilità ai miei compagni di giocare con questa cosa... ok, poi non l'hanno fatto ma è un'altra storia).
Per quanto riguarda la foresta io direi che, siccome l'obbiettivo è trovare alleati per la main quest, la foresta potrebbe essere un occasione per delle missioni secondarie da ricondurre alla principale: un'anziano druido in cerca di erbe viene attaccato da un branco di lupi o altri animali feroci, magari un bambino smarrito e rapito da delle streghe che abitano in un fiume (qua ho preso ispirazione dalle anguane venete), un clan di goblin/orchi ha bloccato un corso d'acqua in una grande cisterna che poi hanno intenzione di aprire per innondare il villaggio (simile alla difesa della caverna in "le miniere di Phandelver", allora i giocatori sono sotto pressione perché hanno un tempo limite per sventare il piano malvagio), magari stanno disboscando gli alberi su cui vive una popolazione di hadozee (potenziali alleati se salvati), magari prendi ispirazione anche da favole folkloristiche come il Beowulf: arrivati nel villaggio centrale vengono accolti dagli NPC in una grande sala per i festeggiamenti, ma nella notte, mentre dormono, entra un gigante delle colline che si mangia alcuni NPC e ruba alcuni oggetti preziosi, scatta il combattimento, i giocatori vincono ma la notte successiva arriva nella stessa sala il fratello/compagno (in Beowulf è la madre di Grendell) del gigante, questa volta un gigante di fuoco, che prende con sé i tesori e il corpo del defunto e allora la missione degli eroi è di arrivare all'entrata della caverna del gigante attraversando una palude (dove possono trovare 1/2 mostri) in cui però non possono riposarsi (e quindi riprendere HP) perché arriverebbero ulteriori mostri, attratti dal loro odore. Riempi le zone della foresta con queste side-quest, un po' come Samurai Jack, e ogni zona diventa particolare, più side-quest risolvono più alleati avranno e più giustamente sarà facile la missione principale (non è necessariamente una cosa negativa, è una giusta ricompensa per i pericoli che hanno corso).
Naturalmente queste sono solo alcune mie idee che puoi logicamente cambiare per adattarle meglio al tuo contesto.
Spero di esserti stato utile :D ciao!
@@alvisepernechele373 grazie mille per il tempo e per l'interesse
@@alegaspy5243 ma figurati, un piacere :)
Ciao.
Partiamo dal presupposto che anche nello Starter set, seppur in minima parte, c'è sempre un bg scritto sui PG pregenerati, in più al BG preso pari pari dal manuale del giocatore(accolito ecc...). Se lo fa la wizard significa che quindi non è del tutto sbagliato scrivere 2 righe in più.
Oltre a questo: su qualcosa che hai detto concordo, per esempio bg lunghissimi e inutili; su altro meno, per esempio sul fatto che si rischia di finire per essere 5 bardi. Qua secondo me si fa confusione tra esporre il bg e esporre/scegliere le classi e razze. Sono due cose diverse.
Esporre il proprio BG prima di iniziare l'avventura a tutto il party perché "non deve essere segreto" lo vedo davvero inutile e pesante. Se durante le giocate qualcuno mi chiederà del mio passato perché mi vedrà comportarmi in un certo modo, allora narrerò ciò che mi è successo, altrimenti no (e viceversa ovviamente).
Detto questo isul bg o la penso così: il bg non deve forzare il DM a inserire ciò che hai scritto nella campagna (a meno che sia lui a chiederlo di farlo perché gli piace così), ma al massimo serve a me per interpretare al meglio il PG .Come? scrivendo i fatti più importanti che hanno reso il personaggio ciò che è oggi. Poche righe. A me aiuta ad inquadrare il personaggio che ho creato. E' essenziale: assolutamente no. Uno può basarsi solo sui tratti/difetti e legami del manuale (che però permettimi: sono davvero pochi) oppure non gli bastano e vuole caratterizzarlo più a fondo. Ma non deve forzare il DM a inserire qualcosa del suo passato dal bg. In realtà al DM può anche non servire leggerlo (non perché segreto, ma perché non gli serve)
Parlando come DM da tempo immemore, posso dirti che io lascio libertà ai giocatori. Spiego chiaramente cosa il BG deve obbligatoriamente contenere per necessità mie per la campagna, poi lascio ad ogni giocatore la scelta se scendere nel dettaglio o fare un BG riassuntivo. Giocando da anni con moltissime persone ho capito che alcuni giocatori hanno bisogno di scrivere BG lunghi e complessi per immedesimarsi meglio, ad altri bastano poche righe.
Concordo con praticamente tutto quello che hai detto e ribadisco quello che ti ho già scritto la settimana scorsa e con la quale ho notato anche tu essere abbastanza concorde...si può fare quello che si vuole, basta che si è tutti concordi e che la scelta non è di uno ma del gruppo. A me hanno chiesto esplicitamente di fare una campagna a background segreto...gli ho spiegato quali fossero i rischi, hanno accettato ed alla fine si sono trovati senza caster né curatori, ma si sono divertiti perché si sono dovuti ingegnare per fare alcune cose; ovviamente da master mi sono dovuto incastrare con le loro scelte (che io sapevo, il segreto era tra di loro, non con me) per rendere il gioco piacevole (non potevo mettere una porta che si apriva solo con magie...non hanno caster) ma è stata una scelta condivisa.
#DisgustosiUnaVoltaDisgustosiPerSempre
Un esempio di come da DM considero i BG: do un'occhiata alle schede, un PG ha il BG marinaio (che gli permette di avere un passaggio in nave). Il party ha intenzione di partire per una destinazione lontana. Durante la sessione menzionerò la presenza di un porto. Se quello specifico pg va a chiedere un passaggio, i pg si evitano di comprare cavalli. Comunque sia la risoluzione del BG si sviluppa in un altra sessione in modo da non doverlo preparare senza che venga utilizzato.
Sinceramente io sono del idee che creare un bg solo per poi fare in modo che quel bg sia scoperto ancora prima di giocare non abbia nessun senso. A meno che di eccezioni (campagne prefatte, brevi ecc…) un bg dovrebbe essere solo un pretesto per creare un po’ di gioco nelle prime sessioni , ma se esso già é conosciuto da tutti quelle occasioni svaniscono. Perché il paladino apostata dovrebbe ruolare con un altro membro del gruppo il perché ha tradito il suo giuramento, se di fatto già tutti lo sanno? Perché il ladro dal passato tragico dovrebbe sfogarsi con un altro membro del gruppo se già tutti sanno quello che ha affrontato?
Trovo poco stimolante il giocare dei bg già conosciuti, con il rischio di ottenere l’effetto opposto ovvero neutralizzare la (poca) utilità dei bg. Però tanto quanto un bg ai quattro venti a mio parere sia inutile, trovo inutile fare un bg per poi non rivelarlo mai.
Secondo me la migliore via di mezzo é fare una sorta di “doppio” bg, uno con la vita effettiva del pg e uno con ciò che il nostro pg ha vissuto con i suoi compagni (ovviamente sarebbe un bg di gruppo) sia per lasciare un pizzico di sorpresa per gli altri giocatori, ma nemmeno per giocare alla cieca totalmente.
Tutto azzeccatissimo in sto video
Capisco il perché di tutto quello che hai detto, e riguardo al background segreto sono d'accordo con te che sia quasi sempre inutile, a meno che non si voglia giocare la tematica del traditore.
Tuttavia sono anche convinto che tu stia estremizzando alcune tematiche a fini "didattici".
Ad esempio sul world building: sono d'accordo che sia onere ed onore del master e che quindi IMPORRE la presenza di entità segrete, malvage o altro sia sbagliato.
Tuttavia non vedo il problema nel chiedere se ci sia spazio nella trama per elementi che interessano ad un giocatore.
Il segreto, per me, è costruire il PG 'assieme' al master e, a quel punto, si può concordare l'inserimento di tematiche, organizzazioni o anche città.
Ovviamente, prima che inizi la campagna, l'ultima parola è sempre del master.
E alla fine se il giocatore vuole dire che è in fuga dalla chiesa bianca, se non c'è spazio per inserirla, il master può semplicemente
1) ricontestualizzare la tematica: non c'è la chiesa bianca ma esiste la società pincopallo, puoi essere in fuga da quella.
2) tenerla di sfondo: la chiesa bianca esiste solo nella tua regione di origine, non qui, non ti aspettare di trovarla in campagna.
3) cassare il background/PG perché non si inserisce nella trama ideata.
Confermo l'estremizzazione (che anzi non nego mai) sia come dici tu per passare il concetto, ma anche per fare un discorso più generale e spendibile per tutti. Chiaramente se si ragiona tavolo per tavolo si incontrano dinamiche e incognite che possono avvalorare o scardinare quanto detto.
Il bello del GDR è l'imprevedibilità delle persone alla fine
Personalmente la backstory di mezza paginetta mi piace e mi va piu` che bene (e spesso e volentieri i miei giocatori la scrivono a 4 mani con me)... fa flavor, da` spunti a me come DM e fa entrare i giocatori nel mood. Se qualcuno mi presentasse un background da 20 pagine gli consiglierei di scrivere dei racconti fantasy (che tra l'altro leggerei pure volentieri!) :D
Sui background "segreti"... ni, o meglio, con molta moderazione. Nel senso, mi piace che qualche elemento della backstory dei personaggi possa non essere esplicitamente condiviso fin da subito con il party. Il guerriero ha cominciato a fare il mercenario perche` la famiglia era in gravi ristrettezze economiche? Il guerriero stesso lo puo` condividere con il party, magari davanti al fuoco in un lungo turno di guardia. Invece il fatto che queste difficolta` economiche derivassero dal vizio compulsivo del gioco di suo padre e` qualcosa che IMHO e` giusto non condividere subito, e che magari verra` fuori quando i rapporti tra i personaggi saranno diventati piu` profondi e il guerriero si sentira` a suo agio a raccontare un dettaglio cosi` personale del suo passato.
credo che con tutti questi video tu non abbia ancora capito fondamentalmente 2 punti chiave del discorso ovvero:
- la maggioranza dei player NON vuole giocare un pg da un background complesso SOLO per fare le giocate singolari o per monopolizzare l'attenzione , ma per portare tematiche importanti al tavolo facendo partecipare più persone a quello che è il percorso di crescita del proprio pg ( per esempio trovare un modo per ritrovare la persona amata all'interno della campagna in cui gioca )
- punto secondo... un conto è il BACKGROUND e un conto è la nostra vita precedente, nel primo caso abbiamo un tratto da scegliere da MANUALE e che ci fornirà competenze e spunti di gioco ( un cacciatore di taglie sarà differente da un cuoco e il background ci aiuta a delineare il ciò) , nel secondo caso invece noi player descriviamo in poche righe quella che è stata la nostra vita precedente alla campagna ( un elfo mago di 300 anni di lv 3 che inizia una campagna avrà per forza qualcosa di irrisolto e di interessante nel suo passato e questo non è fatto per incentrare l'attenzione su di lui ma per creare una crescita personale grazie anche ai player e al master)
Commento perfetto
Ma se è la prima cosa che ha specificato? Ha subito detto che in questa serie di video distingue tra "background" da manuale e "backstory" (o background narrativo). Poi che si dimentichi lui in primis di utilizzare la parola "backstory" (utilizzando "background narrativo" troncato alla sola prima parola generando confusione) è un altro conto.
Sono d'accordo.
Mi piacerebbe che tu approfondissi il discorso del party che dovrebbe avere un senso e soprattutto un motivo importante per viaggiare insieme.
Mi sono ritrovato spesso a giocare con master che non davano alcuna importanza a questo aspetto.
Io penso che sia importantissimo parlarne prima tutti insieme e accordarsi su una sorta di ideale comune o un obiettivo materiale comune.
Esempio perché mai un elfo paladino dovrebbe andarsene in giro all'avventura al fianco di un tiefling stregone malvagio? cosi a caso....
ecco bisogna trovare un motivo a priori...
pur parlando di un mondo di fantasia secondo me bisognerebbe sforzarsi di costruire situazioni verosimili e credibili.
Puoi trovare un contenuto di qualche tempo fa proprio con consigli su come costruire insieme il party di gioco.
Non escludo comunque che in futuro (come è stato con il background) torneremo sull'argomento 😉
Video interessantissimo e utile per chi è alle prime armi come me; soprattutto perchè questo, e il tuo video precedente, mi hanno fornito spunti abbastanza controtendenza rispetto a quello che di solito vedo e sento online. L'unica cosa su cui mi sento di controbattere è il fatto che il background scritto non sia previsto dal gioco; effettivamente nella sezione background del manuale non mi sembra se ne parli, ciononostante nella scheda del pg, che si trova alla fine del manuale, c'è una sezione chiamata "storia" che immagino abbia lo scopo di accogliere proprio il background scritto; quindi mi verrebbe da pensare che effettivamente il gioco si aspetti che il giocatore scriva qualcosa, ma come dici tu, restando in certi limiti (anche perchè la sezione di cui parlo è probabilmente un quarto di pagina).
Giusta puntualizzazione, ti spiego: quando scegli il BG meccanico è compreso anche un paragrafo testuale che contestualizza la "dicitura".
La parte sulla scheda servirebbe a riportare (personalizzata) quella parte, giusto per fissare meglio il concetto oltre alla singola parola scritta in cima a fianco al livello
Ognuno nel mio gruppo fa quello che si sente, dal minimo sindacale in poi... Per la mia insulsa esperienza, più i personaggi sono linkati da una backstory all'ambientazione, maggiore è il coinvolgimento dei giocatori, senza contare che mi è capitato di creare campagne sulle backstory, parte per me più divertente.... Cercare di usare fantasia per ottenere un quadro coerente. Per quanto riguarda le backstory segrete (per i giocatori ma non per il master, però, naturalmente), anche qui ne ho avute alcune che sono uscite figosissime e stra riuscite (e a poco a poco scoperte dagli altri pg) ed altre risultate insulse....sarà banale ma molto secondo me sta nell'alchimia al tavolo e dalla capacità e volontà degli altri giocatori di accettare queste backstory segrete. Io lascio fare al giocatore facendogli capire che il rischio di buttare tutto nella tazza è tirare lo sciacquone c'è ed è non trascurabile.
I miei più sentiti auguri di buon Natale a Lei, Capitano, ed alla Sua dolce metà (e colgo l'occasione per chiederLe di estenderli allo staff intiero della Taverna)....
#disgustosopersempre
Samu dopo 10 minuti di video: ora entriamo nel vivo del video
#20spam
Scuola Sabaku
Premessa: D&D non è un gioco "narrativo". Esistono tanti giochi dove la storia è motore. In D&D, il motore è l'esplorazione, il combattimento e le interazioni sociali (i tre "pillars"). A muovere il tutto ci deve essere una storia. La bravura del master è offrire questa storia e modellarla insieme ai giocatori. Ho spesso usato avventure pregenerate, e questo ha spesso reso poco utile i background dei giocatori, sia le quattro caselle davanti che il casellone dietro. Ma nella mia homebrew, che sto giocando con gente che mi ha passato molto materiale di background, ho potuto modellare molto gli avvenimenti che si troveranno davanti grazie ai loro spunti.
Purtroppo, le quattro caratteristiche soffrono dello stesso problema dell'allineamento: il master non può arbitrare anche quei comportamenti, ha già troppa roba da fare. Ma, usando le quattro caselle e il capitolo "That's your life" dello Xanathar, è possibile creare un qualcosa che passato al master possa dare uno spunto per iniziare la campagna, un "calcio d'inizio". Poi quelle caselle vanno buttate, così come l'allineamento, e far parlare il giocatore al tavolo, non la scheda. Purtroppo chi ci rimette è "l'ispirazione come premio per chi segue quelle caselle", infatti è una delle cose che la prossima evoluzione vuole eliminare.
Molto interessante e molto vero
Un background "segreto" consentito può essere la parentela con una divinità in uno stregone anima divina... ma sarebbe più che altro flavor perchè è un segreto di pulcinella
Ma che poi, che ego smisurato devi avere per decidere di essere il figlio di un dio? Voglio dire, ma un po' meno no? 😂
Non c'è assolutamente l'intezione di giocare il protagonista della storia, il prescelto, assolutamente no. 🙈
Per creare suspence e "trama":
1 prima o poi verrà scoperto e o lo esporrò.
2 io non so se anche altri hanno avuto direttive da parte del master quindi aumenta l'intrigo
3 ( e più importante) per roleplay: non a senso che una persona dica com'è stato il suo passato ad uno sconosciuto, è più naturale fidarsi man mano del resto del party così da dare anche un peso emotivo maggiore alla condivisione delle informazioni personali
Detto questo sono d'accordo con la tua opinione riguardo brevità necessaria delle backstory
Chiarisco il punto: con bg segreto io parlo del preciso intento del giocatore di NON rivelarlo.
Quello che tu esponi nel punto 3 è assolutamente lecito e sensato, ma non lo definire segreto, quanto piuttosto riservato
Io trovo sensato che ci sia un background segreto solo e soltanto se la campagna che andiamo a giocare non è un'avventura precostruita di D&D, che, a parer mio, è già troppo piena di intrecci ed interazioni già di suo.
Se, invece, giochiamo una campagna sand-box, in un mondo creato da zero, sulla base dei nostri background, trovo che l'idea di non sapere che un NPC sia importante per uno degli altri PG, finché non è quel personaggio a raccontarlo, sia molto più entusiasmante e stimolante del conoscere già tutto di tutti.
Esempio esplicativo inventato sul momento:
Il mio PG è un guerriero che, di professione, fa la guardia cittadina. Vive e lavora nella città dove parte l'avventura e la moglie del mio PG lavora alla locanda come barista.
Il PG di un altro giocatore è un Barbaro e un tavern-brawler(non ricordo la traduzione in italiano del feat). Il barbaro entra in taverna, parte una rissa, una sgabellata vola e prende la barista.
Arrivo io che son guardia cittadina e abbiamo, senza saperlo, creato un legame, seppur non idilliaco, tra i due PG.
Nel gruppo con cui gioco di solito, una cosa del genere, a background "pubblico", non succederebbe mai, perché nessuno vuole giocare, quando possibile, relazioni semi-conflittuali.
Questa però è solo una mia opinione.
Ora riprendo la visione del video e, se conosco un minimo il nostro capitano, cambierò decisamente idea...
P. S.: Come pensavo, la fine del video mi ha fatto ricredere. Condividere le informazioni prima, è un qualcosa di molto, ma molto più comodo di giocare da soli il proprio background.
Secondo me, il BG segreto (segreto solo per gli altri giocatori non per il master, lui dovrebbe conoscere i BG dei giocatori se no è un bor**ello), potrebbe essere carino dal punto di vista ruolistico. Cioè, durante le sessioni, puoi svelare il tuo passato un po' alla volta e rendere più realistico il processo di conoscenza dei personaggi. Quando delle persone si conoscono non si raccontano tutta la loro vita. Man mano che si conoscono si rivelano cose, situazioni, conoscenze del passato. Quindi, in breve, il BG segreto rende un po' più realistico il processo di conoscenza e amicizia dei personaggi... Se poi i personaggi partono che già si conoscono allora non ha senso. E sono d'accordissimo con te quando dici che il BG dovrebbe essere una cosa breve e snella...poi se il master lo usa per infilarci side quest dedicate ai PG ok... se no dà solo un po' di dettagli al PG e stop.
Sì ma c'é differenza tra quello che sa un personaggio e quello che sa un giocatore. Con un bg segreto non si dà la possibilità agli altri giocatori di darci agganci al passato del nostro personaggio. É molto piú interessante se un personaggio fa una domanda particolare ad un altro perché il suo giocatore conosce (almeno in parte) la risposta a quella domanda, rispetto al perdersi questa scena solo perché non si é condiviso il bg e si vuole aspettare "il momento giusto" per fare uscire la cosa. O quantomeno si rischia di dover lasciare nelle mani del master il tutto, che probabilmente sarà impegnato a pensare a come portare avanti la storia e si dimenticherà dei bg
@@cave1334 si si tra giocatori si condivide assolutamente (ho scritto male prima), quello che intendo è il BG segreto tra personaggi.
Se i PG si sono appena conosciuti, non sanno nulla l'uno dell'altro... e i loro passati puoi tirarli fuori ruolando dialoghi durante gli spostamenti, o durante i bivacchi. Cioè, nei momenti tranquilli, dove i PG interagiscono fra loro, possono farsi domande a vicenda e scoprire le sfaccettature che hanno reso i PG ciò che sono in quel momento. Ovviamente il master dovrebbe conoscerli già in partenza!!! . In pratica, come ho detto, il "segreto" serve solo ai fini ruolistici per simulare il crescere dell'amicizia e della reciproca conoscenza tra personaggi. Ai fini delle meccaniche del gioco il BG non serve. Ma va benissimo anche un BG condiviso però, secondo me, stride un po' se i personaggi non si sono mai visti. Diverso è se il gruppo si conosce già e allora hanno avuto modo di scambiarsi racconti ed esperienze. Allora ci sta che il mio PG sappia cose del passato degli altri.
@@misterioso9205 no ma penso proprio il punto del discorso fosse quello. I personaggi possono non saper nulla del passato degli altri, ma i giocatori sanno come é concepito ognuno dei personaggi, così ci si alleggerisce di doversi pensi
PS
Quindi sì, siamo d'accordo ahahah
Se sei effettivamente disposto a svelarlo ci posso ancora stare.
Ma nella mia esperienza quando uno si impunta sul BG segreto non ti rivela proprio niente. Generalmente si presenta persino con un nome falso per depistare fin da subito 😅
@@20Facce si, intendo che, ovviamente, il BG vada svelato durante il gioco. Per simulare appunto il conoscersi da parte dei PG. Però a livello di giocatori e master non è sensato tenere tutto segreto ovviamente. Se no al tavolo nessuno sa come interagire o collaborare. Quindi, a mio parere, il BG segreto ci sta bene a livello interpretativo, nei momenti di calma e di dialogo e come un buon esercizio di interpretazione la dove, il personaggio, racconta un po' il suo passato agli altri. Però, ripeto, in creazione sia i giocatori che il master dovrebbero ricevere le info sui vari PG per evitare, come hai detto tu, di avere fazioni/eventi/entità che non si incastrano nel carattere della campagna o che non c'entrano proprio con l'ambientazione usata dal GM 🙂
Apro il video, ascolto e metto in pausa. Perché giocare un PG con un BG segreto?
Beh ... beh ...
Generalizzo altrimenti veramente esce un walltext, ma personalmente penso siano due i motivi principali per volerlo fare.
Il primo è il più basilare ed il più sbagliato, a mio modo di vedere. Ovvero: uno dei giocatori vuole essere il "figo" della situazione. Il PG speciale che ha più importanza nella storia. Lo capisco, è un desiderio molto comune quando ci si approccia la prima volta ai GDR soprattutto se si arriva da epserienze in solitario come ad esempio i videogiochi. Ma si va totalmente contro lo spirito, il cuore di quello che dovrebbe significare "giocare di ruolo". Dove non c'è un protagonista, ma ce ne sono tanti quanti sono i giocatori e a volte anche di più.
Il secondo motivo, un po' più avanzato, è quando al tavolo si siedono dei giocatori con una bella esperienza e si decide, tutti assieme con il Master, di lasciare una o più cose segrete nei BG dei PG. In questo caso, però, lo si farebbe perché ognugno dei giocatori lascerebbe una serie di porte sfruttabili per il Master ma, soprattutto, per creare gioco con gli altri PG. Non sarebbero "BG segreti" per diventare prime donne, insomma, ma per generare gioco per tutti con colpi di scena sicuramnte più degni di una serie Netflix.
... smetto di scrivere, e torno a guardare il video.
Secondo me, per rispondere a tutte le domande che riguardano il modo di giocare in un GDR si potrà sentir usare la “Regola d’oro”, ovvero: Diverte? Si, allora fallo. Non ho mai giocato campagne in cui la back story fosse pubblica, era sempre segreta, dato che al nostro Master piaceva molto sviluppare i nostri PG, quella mezza paginetta che gli mandavamo diventava uno spunto per giocare. Esempio: Io scrivo che non il mio migliore amico è scomparso, ma non so effettivamente dove sia andato, il master ha fatto che il mio PG (un barbaro) durante un raptus di rabbia lo ha tranciato a metà con lo spadone, e ciò è nato dal fatto che avevo un migliore amico, e li avevo perché avevo una back story. I difetti, i tratti caratteriali, gli ideali e i legami nascono da quello che il tuo PG ha fatto nella vita, senza una back story minima (anche inventata sul momento e improvvisata Man mano che le sessioni vanno avanti) non potrebbe avere niente di tutto ciò. Un mio amico aveva fatto un PG con 0 back story, letteralmente un involucro vuoto che doveva essere riempito dalle esperienze che sarebbe andato a vivere, e se vuoi giocare una cosa del genere va benissimo (0 tratti caratteriali ecc.). In sostanza: se un party gioca in modo che le back story segrete siano funzionali alla narrazione e divertano tutti, non vedo dove sia il problema
Assolutamente d'accordo, infatti penso di averlo ribadito chiaramente anche nel video: i miei sono consigli generali per non incorrere in problemi o complicazioni dell'esperienza di gioco. Se questi ostacoli non ci sono: GG e continuate a divertirvi 👍
Secondo me, il background, così come secondo me un pò tutto in una campagna, dovrebbe essere finalizzato ad arricchire le sessioni, e in quel caso va benissimo avere anche un background super articolato, se si incasella bene negli eventi della camapagna.
Ad esempio, un PG che come background ha l'essere stato esiliato dalla propria città a causa di un complotto ordito contro di lui dai suoi nemici, che hanno fatto finire in carcere la sua famiglia e costretto lui alla fuga, accusato di crimini che non ha commesso, potrebbe essere uno spunto interessante, specie se, in futuro, il Master facesse finire il gruppo in quella città, e magari collegasse le vicende del PG a quelle principali dell avventura, magari scoprendo che i suoi nemici sono parte dell organizzazione malvagia da debellare, cosa che può dare al giocatore un momento per sentirsi un pò più protagonista degli altri, certo, ma al contempo, ma qui dipende sia dal player che dal Master, dare la possibilità di far conoscere meglio il proprio personaggio e creare maggiore coesione e unità nel gruppo...
Poi certo, ci sono quei background esagerati, in cui al lv. 1, un giocatore pretende di essere un famigerato cacciatore di taglie, di una gilda che si inventa completamente a caso nell economia del mondo voluto dal DM, che non ha molto senso, specie se si considera che al lv. 1 a momenti persino un Goblin mezzo scemo è una potenziale minaccia mortale...
Ed è anche vero che i background segreti, possono alla lunga, causare danni e divisione nel party e magari arrivare a minare il divertimento del gruppo o di un giocatore, anche se pure qui, sono dell opinione che dipenda molto dal giocatore, come detto giustamente, D&D è un gioco COOPERATIVO, se nel mio background scrivo di essere uno che vuole lavorare da solo o non collaborare con il party, forse si è scelto il gioco sbagliato o si è sbagliato qualcosa in fase di elaborazione del personaggio...
Ma in linea generale, penso che il Background vada benissimo finchè arricchisce e porta qualcosa alle giocate, dovrebbe essere gestito con il Master per evitare di aggiungere roba non voluta o prevista dal Master, evitare ovviamente di infilarci dentro roba senza dirlo al Master, e gestirlo in maniera adulta e matura, pensando a modi per migliorare l'esperienza di tutti, e non solo la propria, magari pensando di essere i protagonisti della storia...
In linea generale sono d'accordo, ma l'esempio che mi porti (almeno secondo i miei canoni) ricade assolutamente in quello schema di "protagonismo/individualismo" dove quel PG vorrà ovviamente affrontare e raccontare quella storia. Cosa che può anche essere stimolante per alcuni, ma difficlmente lo sarà per tutti.
Il DM può anche incastrarla alla perfezione e rendere quell'evento canonico e rilevante nella storia, ma sarà un trigger solo per quel singolo giocatore, che ovviamente ne vorrà sempre di più perchè lo vede protagonista, ma lui non dovrebbe essere il protagonista della storia.
Spero di aver reso l'idea, concludendo che vige sempre la regola del: finche il gruppo si diverte, tutto bene 😁
Dipende, in una campagna che impegna gli stessi personaggi per mesi può avere senso di coordinare con il DM un BG da rivelare passo dopo passo per un effetto WOW da condividere con gli altri player; in una campagna breve di poche sessioni non ci trovo un gran senso.
Secondo me il Background segreto si sviluppa in seguito a fenomeni come quello di Critical Role che, parlando da fan della serie, nonostante abbia fatto appassionare molti a dnd, ha anche creato aspettative e idee non coerenti con una campagna casalinga. Mi spiego meglio, dal punto di vista di uno show, il background segreto permettete di avere sempre qualcosa di nuovo su cui puntare l'attenzione del pubblico, ed è ciò che contribuisce a portare avanti la narrazione. Inoltre Mercer, facendo quello di lavoro, può permettersi di passare giorni a studiare i background dei suoi giocatori per contestualizzarli con la campagna.
Dal mio punto di vista i background segreti hanno sempre meno senso percjè, oltre a tutto quello detto nel video, io e il mio gruppo facciamo sempre campagne medio-brevi, perchè ci è impossibile conciliare gli impegni di tutti su campagne decennali, e quindi non abbiamo interesse a condividere poche informazioni per volta, perchè mentre lo facciamo, siamo già alla campagna dopo
Condivido tutto 👌
Spezzo una lancia a favore di chi vuole, in buona fede, non dire tutto del proprio BG e scoprirlo piano piano con gli altri SE agli altri interessa.
In quel caso non è necessario condividere tutto, ma "solo" l'amalgama che farà andare avanti il gruppo e lo farà funzionare. Amalgama che può anche essere dei "punti di contatto/leve" che si sviscereranno durante le primissime giocate tra player.
Comunque ultimamente gioco solo One shoot e lì i BG non ci sono, o sono già fatti e me li accollo quindi bene così 🤣
👀
La prima cosa che mi é venuta in mente é: raccontarlo se se ne presenta l'occasione.
Comunque che segreto é un segreto segreto che a fine campagna non rimane segreto...
Troppo segreto?
Quindi tu crei un segreto in attesa di poterlo rivelare?
Contorto come pensiero, ma "positivo" tutto sommato
Secondo me queste “critiche” ai background nascono da esperienze negative del singolo, io mi sono sempre trovato benissimo e ci siamo sempre tutti super divertiti nel party
Sono d'accordo, il background aggiunge, e se si è in grado di gestire la cosa non può che fare del bene alla ruolata! Ci sono tanti esempi anche sul web di questo, basta guardarsi intorno
Ti si potrebbe però benissimo rispondere rigirandoti la frittata: "questi elogi alla backstory (non background) nascono da esperienze positive del singolo", in giro per internet poi trovi anche tante esperienze negative
@@alvisepernechele373 touchè
@@alvisepernechele373 e questo dimostra che,come.in tutto ciò che riguarda il gdr la.differenza la fanno le persone,non gli strumenti. Dire che il.background complesso sia inutile, imho è fuorviante e sbagliato
@@antonelloragone2530 assolutamente d'accordo
0:17 magari un colpo de scena
Esoso a mio avviso 😁
Ci saranno altre occasioni per stupire, in maniera meno "egocentrica"
"Perché uno vorrebbe giocare un personaggio con un background segreto in un gioco cooperativo?"
La risposta è semplicissima... puro a semplice masochismo... 🤣🤣
OFFTOPIC FLAMMERINO:
Durante la maratona di questo weekend Mat ha dichiarato che, secondo lui, riguardo ai GDR, si parla tanto ma si gioca poco.
Ha quindi annunciato che la mission del suo canale per il prossimo anno sarà quella di concentrarsi sul giocare di più e scureggiare meno.
Signor 20facce lei ha qualcosa da dichiarare?
Si sente punto sul vivo?
PS: ovviamente il discorso di Matt era un "mea culpa" e non un attacco mediatico a te o altri content creator di GDR.
Ero solo curioso di sapere se riflettendoci la pensavi allo stesso modo o avessi un altro punto di vista.
Tuttavia se si montasse una discussione tra le tifoserie nei commenti e tu volessi fare un finto video di flame contro Matt per guadagnare spettatori e fama/infamia...
Prendo i popcorn! :D
In realtà era una tematica già emersa quando si è parlato del Modena Pay di quest'anno! Tanti visitatori, ma tavoli di gioco che non si riempivano :( Belli sti dadi, ma vanno tirati!
Rispondi
@@massimomaci529 ma dici che mat l'aveva già fatto sto discorso o Samu?
Comunque io invece alla games week ho avuto il problema opposto, volevo provare fabula e signore degli anelli da NDG ed erano entrambe full
@@SirRolandofCaen Era un po' uscito il discorso nell'ambiente, tra Samu, il Rosso, e credo anche Matt (nel caso recupera il video sul Modena Play di Sam). Sono contento che i tavoli alla games week erano pieni, ma il Modena è proprio il festival del gioco, si va lì per giocare, quindi agli addetti ai lavori è risultato strano che la gente "preferisse fare altro"
Risponderò solo dicendo: "strane parole, da un sommelier di scuregge" 😂
Scherzi a parte l'intento è condivisibile e apprezzabile.
Basta che mi inviti a giocare anche ogni tanto
I segreti tra giocatori non sono mai belli, secondo me. Perché nella mia visione del gdr, si gioca a creare una storia, e tutti i creatori (master e giocatori) devono essere consci di tutto, per poter raccontare tutto al meglio. Poi, tra personaggi i segreti ci possono tranquillamente essere, basta che escano fuori in qualche maniera, perché un segreto che non sa nessuno, non è un segreto, semplicemente non esiste.
Risposta provocatoria, nonostante il commento sia assolutamente condivisibile: sicuro che in tutti i GDR si giochi a creare una storia? 😈
Lei è davvero un provocatore. Comunque a me verrebbe da rispondere di sì. Almeno questa è la mia esperienza ed è il modo in cui mi approccio a una giocata. In realtà è anche una delle prime cose che dico quando faccio giocare qualcuno di nuovo o spiego cos'è un gdr. Spesso e volentieri inizio con "è un gioco dove si racconta una storia tutti insieme". Forse non sarà vero in assoluto, ma è vero per me 😁
Se sfruttare i background dei PG quando particolarmente lunghi per basarci parte della campagna stessa è considerato Troppo lavoro e troppo impegnativo allora ho sempre peccato d'eccesso di zelo... o forse sono solo disoccupato, è da valutare anche questo punto al momento hahahahahahahah