Worldbuilding? Ambientazione? Non puoi scrivere se prima… [Bonus: caccia alle streghe!]

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  • Опубликовано: 26 авг 2024

Комментарии • 30

  • @DucadiBaionette
    @DucadiBaionette  3 года назад +8

    🔍 Nota sul libro di Demonologia di Guaccio 🔍
    Ho totalmente dimenticato di dirlo nel video, ma l'edizione Gherardo Casini (Rusconi) del "Compendium Maleficarum" di Francesco Maria Guaccio, pubblicata col titolo "Trattato di demonologia" (amzn.to/3mZkbwR), è una traduzione della prima edizione del 1608 mentre l'edizione Einaudi, ormai fuori commercio, oltre che più ricca di annotazioni è anche una traduzione della molto più ampia e completa seconda edizione del 1626.
    Sulle altre questioni riguardo puttanate miste a tema caccia alle streghe e al ruolo di garanzia dell'Inquisizione Romana nei processi per stregoneria (talvolta fino al punto di ridurre a nulla le pene delle streghe condannate), e anche a quando nonostante tutti i tentativi di agire legalmente si finiva in un merdaio fuori controllo, torneremo in futuri video che affronteranno uno per uno i diversi argomenti di interesse per chi scrive romanzi storici e fantasy ispirati al tardo Medioevo e alla Prima Età Moderna. Mi ero perso nel discorso iniziato sui materassi e non l'ho concluso, ma vi porterò anche quello con un piccolo video dedicato così è tutto più ordinato.

  • @Riveda1972
    @Riveda1972 2 месяца назад +1

    Ciao, video molto interessante. una cosa su cui mi soffermerei per chi scrive ambientazioni fantasy ispirate più o meno al livello di conoscenze del medioevo europeo (diciamo limitandoci all'ultima porzione del medioevo, insomma quella che di solito ispira il fantasy più classico) è proprio il problema di gestire il modo in cui i peronaggi percepiscono il passare del tempo nell'arco della giornata. Avrei approfondito il discorso degli orologi e della consapevolezza dell'_ora esatta_ da parte dei personaggi di un mondo nel quale tipicamente non esiste produzione di massa, non c'è stata ancora una rivoluzione industriale e di conseguenza i personaggi non possono avere una percezione esatta dell'orario, che è una cosa a cui noi invece siamo abituati e diamo per scontata avendo oggi gli smartphone sempre in mano e nei decenni precedenti gli orologi al polso o nel taschino.
    Il narratore onniscente potrebbe anche permettersi di raffigurare il tempo con precisione, fare riferimenti a ore precise o parlare di minuti, tanto non è il personaggio che parla; ma il personaggio, dal suo punto di vista, no.
    Ok, magari la presenza di orologi pubblici e campanili può venire in aiuto, ma solo se e dove ha senso che esistano campanili e orologi pubblici. Ma nel mezzo di una campagna militare nelle brughiere del Faerun settentrionale? In un paesino in cui il borgomastro ha a malapena i fondi per tenere in ordine gli argini del fiume? O in cui il monastero più vicino è a venti km e la chiesetta locale non ce lo ha nemmeno un campanile, figurarsi un orologio?
    Quanto è facile perdere di vista un elemento che diamo così scontato e vedere eserciti medievali (o pseudomedievali come nel fantasy) che pianificano strategie e operazioni su vasta scala stile Desert Storm 2 basate su una precisa coincidenza di tempi tra reparti o armate che devono concordare quando agire (in anticipo e senza radio o telepatia per tenersi in contatto nel mentre) e in realtà hanno pochissimi elementi naturali spartiacque della giornata per capire (a occhio e croce comunque) che ora é?
    O assassini armati solo di balestra e pugnale che pianificano agguati come se avessero l'orologio al polso e conoscessero l'orario d'ufficio della loro vittima e l'orario esatto di partenza della carrozza che porterà il bersaglio a casa della sua amante?
    Lì il problema non è quasi mai "tecnologico", ossia non è "incredibile" che esista l'orologio, il problema è proprio la sua diffusione. Si può sempre concepire l'abilissimo artigiano che ha costruito un orologio meccanico in pochi esemplari, gelosamente collezionati come curiosità costose da nobili o ricchi borghesi. O installati nei campanili o nei municipi delle città più importanti.
    Ma quando in un mondo fantasy medievaleggiante mi raffiguri il contadino, il miliziano della fortezza speduta in mezzo alle brughiere di Rohan o la cacciatrice elfica popputa che vive a Bosco Atro che parlano come se fosse normale dire "Ci vediamo alle otto meno un quarto"? Lì stai scivolando su un'enorme buccia di banana, a meno che non esistano orologi magici, ma comunque sempre ad ampia diffusione e disponibili per chiunque.
    Perchè significa che tutti hanno un orologio in grado di rappresentare l'ora esatta (e hanno anche un riferimento ufficiale su cui regolarla, tipo segnale orario della RAI), quindi significa che c'è una produzione di massa, quindi significa che c'è stata una rivoluzione industriale e quindi... in che cavolo di mondo "medievaleggiante" sei?
    Se c'è una produzione di massa ed è avvenuta una rivoluzione industriale (unico modo per spiegare che tutti sono in grado di sapere l'ora esatta e dire con scioltezza "ci vediamo tra 20 minuti"), perchè nel tuo mondo ci si muove solo a piedi e a cavallo, o su una carretta trainata da buoi?
    Perchè hai solo posate di legno intagliate a mano?
    Perchè non hai l'acqua corrente in casa?
    Perchè l'arma tecnologicamente più avanzata che hai è la balestra?
    Perchè hai solo abiti di tela grezza cuciti in casa per i popolani e solo splendidi abiti (vittoriani) tagliati su misura per i nobili e non hai già Kiabi e benetton che fanno produzione di abiti in serie?
    Perchè stai ancora con le pergamene e l'inchiostro di seppia?
    Perchè nelle case hai l'illuminazione solo a lume di candela o al massimo una lampada a olio?
    Perchè hai solo asce, spade grezze e mazze fatte dal fabbro del villaggio per il volgo (salvo la strafiga eroina protagonista Nihal Kiddo del Venticello Intestinale che ovviamente avrà la katana elfica in acciaio di Valyria forgiata da Hattori Celebrimorhanzo) e non spade prodotte in serie dalle premiate acciaierie Saruman & Krupp Inc. della città più vicina?
    Perchè hai solo le armature full plate lucenti in accio inox dei cavalieri e non hai anche le pentole a pressione Lagostina?
    Perchè nel tuo mondo ci sono solo contadini, nobili, al massimo artigiani di bottega nelle città più grandi e non c'è anche una classe operaia, possibilmente formata da gnomi e nani incazzati neri coi padroni orecchie a punta con la puzza sotto il naso che li sfruttano e li costringono a spaccarsi la schiena 16 ore al giorno a fabbricare orologi, e l'unico conflitto che preoccupa tutti, ricchi e poveri senza distinzione, è lo stregone cattivo della fortezza oscura di Berchtesgaden e non la paura di una rivoluzione proletaria dei nani e degli gnomi?
    Tutto per un banale "ci vediamo alle otto e tre quarti" o "attacchiamo Mordor tra venti minuti", quando in teoria si starebbe cercando di raffigurare un mondo in cui tipicamente la gente non era manco sicura con esattezza della propria età (sempre Barbero docet), figurarsi quanto potessero conoscere (o essere interessati a) l'ora esatta.

  • @piermariodimauro9798
    @piermariodimauro9798 3 года назад +3

    Grazie mille per la risposta, Duca! Attenderò con pazienza la candela al profumo di rogo di strega.

  • @Riveda1972
    @Riveda1972 2 месяца назад

    Ciao Marco, un altro aspetto che consiglierei di approfondire a chi cerca di immaginarsi in modo credibile mondi fantasy "medievaleggianti" é la gestione dell'acqua potabile e dell'igiene. E' una cosa alla quale noi siamo abituati e che diamo per scontata. E se il mondo immaginario non è un mondo nel quale il ricorso alla magia e "sapienza antica" spiegano tutto, per cui non fa strano avere rubinetti elfici e vasche da bagno in tutte le abitazioni di Granburrone, non è un aspetto secondario da spiegare.
    Mi sono imbattuto nel problema col worldbuilding del mio romanzo, ambientato in una città insulare che potrebbe ricordare l'antica Venezia o Braavos delle cronache del ghiaccio e del fuoco. Come si rifornisce di acqua potabile una città insulare circondata da acqua marina? Dove viene conservata l'acqua? Come viene distribuita tra un'isola e l'altra? Ci sono solo cisterne d'acqua piovana? Chi vi ha accesso? Che problemi si pongono in caso di guerra o di assedio?
    E' stato molto interessante andare a vedere come funzionavano gli approvvigionamenti d'acqua nell'antica Venezia. Ma anche in città continentali, noi diamo per scontato che hai un rubinetto, giri la manopola e l'acqua esce. Da dove arriva? Ci sono degli acquedotti? Ci sono sorgive ad alta pressione che risalgono dal sottosuolo? Com'è l'acqua bevuta dai cittadini? Di che materiale sono fatte le cisterne? Le condotte sono in piombo per cui abbiamo una città popolata da abitanti che soffrono di lento avvelenamento? Si trasmettono malattie per l'acqua non opportunamente filtrata o bollita? C'è una corporazione che gestisce la conservazione e distribuzione dell'acqua? I potenti della città possono usare la distribuzione dell'acqua come strumento per mantenere il controllo politico sulla popolazione (tipo il "dispotismo idraulico" ipotizzato da Frank Herbert nei romanzi di Dune)?
    Probabilmente tre quarti di queste domande risultano inutili ai fini della storia che si sta scrivendo ma andarsele a legere e capire quali problemi derivavano a cascata dalla gestione dell'acqua potabile nelle città antiche aiuta a rendere più realistico il tutto e magari a inserire qua e là chicche interessanti.
    Poi dubito che i problemi di un romanzo nascano dal fatto che l'elfa protagonista si fa il bagno nuda in una vasca da bagno e si lava con sapone profumato senza che nessuno spieghi chi ha prodotto quel sapone e come arriva l'acqua limpida nella sua vasca da bagno, tanto probabilmente il lettore starà pensando a tutt'altro immaginandosi la scena :D

  • @davidepoliti2313
    @davidepoliti2313 3 года назад +6

    Quindi: per uno scrittore è necessario continuare sempre a imparare, in maniera generale, per scoprire dettagli di cui vogliamo scrivere. (Es. Se studi del mondo bizantino perché ti appassiona potresti scoprire che avevano, già nel medioevo, rudimentali motori a vapore. Ci giochi un po' e puoi crearci una tecnologia pseudo-industriale-medievale per una storia. Ma come fai a sapere questa cosa a prescindere? Ci devi incappare incidentalmente studiando di ciò che ti appassiona).
    Forse però la domanda iniziale intendeva "posso lavorare al mio mondo fantastico prima di aver concepito la storia?".
    Questa io la definisco "sindrome del Dungeon Master", che spinge a creare l'ambientazione prima della storia, e direi che la risposta è che è tempo perso, rifacendomi a quanto dici riguardo il "come che influenza il cosa".
    Esempio: "voglio scrivere di una società di nani matriarcale. Non ho ancora deciso la storia, ma voglio che le donne cockslappino (figurativamente) i nani maschi tutto il tempo".
    Il problema di questo approccio è che nella storia vera e propria certi dettagli saranno utili perché drammatizzabili, mentre altri remeranno contro al punto di vista tematico della storia (oppure semplicemente saranno difficili da gestire per le abilità dello scrittore, nell'economia della storia). Come fai a saperlo prima di conoscere la storia?
    Costruendo la struttura della storia potresti scoprire che funzionerebbe molto di più una società patriarcale, ma in cui le donne sono in rapida emarginazione, creando squilibri sociali dovuti alla novità dell'assetto che si è creato.
    Devi deciderlo in base alla storia e alla piega che gli vuoi dare, puntando a ciò che meglio puoi drammatizzare e comunque sempre finalizzando tutto a una migliore esposizione del punto di vista tematico.

  • @andrewnext6
    @andrewnext6 2 года назад +3

    Bon, i mondi preferisco crearli da zero.
    Ci vuole più tempo, ma sempre meglio che riassemblare il nostro in forme creative che alla prima domanda vanno giù come tanti castelli di carte.
    Un worldbuilding solido si estende almeno su quattro dimensioni e invece mi ritrovo a contemplare mondi che o son sempre stati fermi nel tempo, attaccati a quel concetto becero di "stasi medioevale" che di statico non ha avuto niente o sono stati creati il giorno prima e vanno in pezzi se solo ci si pone la domanda giusta.
    Solo dopo si pensa a costruire la storia, con gli elementi del mondo che è stato costruito.
    Oppure si prende un mondo bell'e finito, ovvero il nostro, si mette da parte il cappellino da demiurgo e si lavora di documentazione e poi di taglio a colpi di conflitti secondo il modello classico... cioè quello che Pinardi e De Angelis hanno descritto ne "Il mondo narrativo" edito da Lindau.
    Magari è un metodo rozzo, ma è rapido e se non si punta alla serialità può andare.

  • @jackblood00
    @jackblood00 3 года назад +3

    Premessa ho appena finito il tuo corso base e lo sto per iniziare per la seconda volta. Dico questo perché non ho trovato light novel anche tra quelle più popolari che seguono un minimo quello che spieghi nel corso. Quindi ecco la mia domanda da principiante: il tuo corso è appropriato anche per scrivere altri generi? Anche in altre lingue? Come le light novel, di stampo orientale, in inglese

    • @DucadiBaionette
      @DucadiBaionette  3 года назад +1

      Ti faccio un video dedicato. :-)

    • @jackblood00
      @jackblood00 3 года назад +1

      @@DucadiBaionette grazie gentilissimo

    • @Glihihi
      @Glihihi 3 года назад +1

      Per "light novel di stampo orientale" ti riferisci a quelle da cui di solito vengono tratti anime e manga? Trovo spesso questo genere di domanda o interesse in chi è particolarmente infognato con prodotti a tema isakai, per questo chiedo. Felice che il Duca faccia un video a riguardo, non vedo l'ora. Se vuoi la mia opinione non richiesta, considera che queste sono spessissimo opere nate in contesti di totale amatorialità, su siti web, blog o social. Generalmente la qualità della scrittura è bassissima, non molto dissimile a quanto da noi potresti trovare su siti di fanfiction, wattpad o simili (del resto il concetto è molto simile). Non li prenderei come esempi virtuosi, sinceramente. Anzi, con buone conoscenze di narratologia e progettazione puoi serenamente puntare a produrre un lavoro ben superiore dal punto di vista della qualità della scrittura. Essendo poi generalmente tutto in prima persona (spesso anche al presente), con una buona padronanza del mostrato potrai andare in Giappone a prenderli a sberle con il tuo manoscritto e non avrebbero neanche il diritto di offendersi.

  • @gumming2696
    @gumming2696 3 года назад +1

    Io ho il libro infernale con molte spiegazioni storico-religiose e significato di simboli e segni e tante altre cose. Anche quello è interessante, anche se non si parla proprio del focus inquisitore. Però anche quello potrebbe essere un buono spunto per ricerche per eventuali trame con dettagli specifici!

    • @gumming2696
      @gumming2696 3 года назад +1

      E dimenticavo anche Dimensione Magia e una collana tipo Conoscere ma dell'occulto. Sicuramente sai a cosa alludo

    • @DucadiBaionette
      @DucadiBaionette  3 года назад

      Non so ancora quando inizierò a produrre contenuti a tema fantasy, storia della magia e storia della caccia alle streghe, o se li produrrò qui su questo canale (stavo valutando di usare Twitch per contenuti diversi), ma appena inizierà ad avvicinarsi la realizzazione di prodotti a tema, come il famoso "mega corso di worldbuilding modulare con doppio scappelamento a destra" (un incubo gigantesco di roba storica, interpretazioni fantasy, spunti ecc. per scrittori, appassionati e giocatori di ruolo, che per ora ho descritto solo a Livio), inizierò anche a produrre contenuti idonei gratuiti. :-)

  • @AndreaDiMeo
    @AndreaDiMeo 3 года назад +1

    Faccio una domanda connessa: il worldbuilding, soprattutto nel fantasy/fantascienza, quanto è legato al tema e alla storia che voglio scrivere? Se volessi scrivere un romanzo che parla dell'empatia, costruirei l'ambientazione connessa al tema, un esempio stupido una dittatura dove ogni persona deve curare i propri interessi e non preoccuparsi del prossimo, altrimenti rischia l'ergastolo e i lavori forzati. Quanto il processo è legato, se si in che modo, e quanto invece può esserci libertà d'azione?

    • @AndreaDiMeo
      @AndreaDiMeo 3 года назад

      Aggiungo, lo stesso immagino valga per altri generi. Se, altro esempio stupido, volessi scrivere un giallo, con antagonista un serial killer, sempre a tema "empatia", potrei pensare ad una persona che seduce le proprie vittime, o al contrario le cui vittime sono persone che se la prendono con il prossimo, convinto di essere un giustiziere. Ecco, quanto questo ragionamento è corretto o sbagliato, quanto la storia che vorrei raccontare influenza l'ambientazione, l'antagonista, il protagonista, e quanto invece è a discrezione libera dell'autore? Grazie in anticipo e complimenti per i tuoi video.

    • @DucadiBaionette
      @DucadiBaionette  3 года назад +2

      Bravo, ottima domanda. Si lega molto bene con questo video: ti faccio un video presto, settimana prossima o quella dopo.

  • @cristinadr5097
    @cristinadr5097 3 года назад

    Mentre ascoltavo il video con il telefono in tasca avevo i miei gatti attorno e al rutto si sono girati tutti verso di me 😂

  • @ginopinio3806
    @ginopinio3806 3 года назад

    Visto l'argomento di evocazioni demoniache ti chiedo se hai mai letto la trilogia di Bartimeus e cosa ne pensi. Perché la ricordo con piacere ma proprio il worldbuilding mi è sembrato tutto sommato carente, visto che non sembra porsi troppe domande su come l'evocazione di demoni possa avere influenzato lo sviluppo sociale e tecnologico.

  • @davidepoliti2313
    @davidepoliti2313 3 года назад +2

    Gentile Duca avrei una domanda: come riconosco una strega. Grazie.

    • @DucadiBaionette
      @DucadiBaionette  3 года назад

      Devo ponderare la risposta tenendo conto dei media moderni con cui le streghe si nascondono in piena vista...

    • @davidepoliti2313
      @davidepoliti2313 3 года назад

      E dopo che saprò come riconoscerle voglio sapere se è peccato copularci!

  • @francescasola7175
    @francescasola7175 3 года назад

    “Vanna Marchi all’ennesima potenza”! Ahhhhhhhhh

  • @LanfrancoAlbani
    @LanfrancoAlbani Год назад

    In uno dei miei scenari (gioco ancora a Neverwinter Nights 1), un prof di una scuola di magia inventa un incantesimo per fissare immagini su un foglio di carta, e un bidello usa di nascosto questa cosa per prendere immagini scandalose delle studentesse.

  • @angrygolemgames393
    @angrygolemgames393 3 года назад

    Chissa cosa sarebbe successo se avessero approfondito l'Eolipila di Erone nel I secolo.

  • @federicadicarlo3041
    @federicadicarlo3041 Год назад

    Il problema è conoscere gli argomenti...... quindi ????

    • @DucadiBaionette
      @DucadiBaionette  Год назад

      Studiare. _Studiare studiare studiare_ .
      Anche in edizione realizzata per Alessandro de Concini: ruclips.net/video/luj2YSSt928/видео.html
      Uno può riprogrammare la propria mente con una mentalità più forte, più autostima, più sicurezza e balle varie, ma non serve a niente se uno poi non è esperto di ciò di cui vuole parlare. Anche col mindset più forte possibile, se provi a parlare in giapponese senza saperlo... non parli in giapponese. :-)

  • @stefanoimpellitteri4088
    @stefanoimpellitteri4088 3 года назад

    Le tue divagazioni sono candele di sapere al profumo di perineo di Himmler

  • @filipposassi2077
    @filipposassi2077 3 года назад

    Un giorno mi fai vendere il pentolone... dal video di oggi è evidente che ci stai inducendo a ricomprarlo. Questo é indottrinamento livello anni ‘40