Gli effetti collaterali della chemioterapia - La parola all'esperto

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  • Опубликовано: 26 янв 2020
  • Gli effetti collaterali dei chemioterapici variano a seconda del tipo di farmaco antitumorale, della dose e del modo con cui viene somministrato. Inoltre ogni individuo risponde in modo diverso ai vari chemioterapici: non tutte le persone sviluppano gli stessi effetti collaterali, alcuni pazienti possono svilupparne pochi o addirittura non averne.
    Anche se gli effetti collaterali possono essere spiacevoli, è bene tenere a mente i benefici che si ottengono dalla chemioterapia. Infatti la necessità di eliminare il tumore è più urgente rispetto a quella di evitare alcuni effetti indesiderati, che spesso sono temporanei.
    Così come è bene informarsi sui benefici della terapia, è utile chiedere al medico l'entità e la gravità degli effetti collaterali che essa comporta. Il medico può prescrivere, insieme al chemioterapico, alcuni farmaci che aiutano a prevenire o controllare gli effetti collaterali.
    Quanto durano gli effetti collaterali?
    La maggior parte degli effetti collaterali scompare una volta terminata la terapia, perché le cellule non più esposte al chemioterapico riprendono a dividersi normalmente. È il caso dell'alopecia, ovvero della perdita dei capelli: in alcuni casi si presenta dopo i primi trattamenti, ma entro poche settimane dal termine della cura i capelli iniziano a ricrescere. Anche alcuni effetti sul sistema digerente, come costipazione, diarrea o ulcere della mucosa della bocca tendono a risolversi dopo la cessazione del trattamento. I tempi di ripresa variano da persona a persona e dipendono da vari fattori, come lo stato generale di salute e il tipo di farmaco usato.
    Se gran parte degli effetti collaterali scompare velocemente, alcuni possono richiedere un po' più di tempo, a volte alcuni mesi o anni. Quando la chemioterapia colpisce alcuni organi, come quelli riproduttori, oppure i reni, il cuore o il fegato, i danni arrecati possono essere permanenti.
    Controlli serrati per limitare i danni
    Una revisione della letteratura pubblicata nel 2018 sulla rivista Critical Reviews in Oncology/Hematology ha fatto il punto sulla tossicità a livello cardiaco dei trattamenti anticancro, inclusa la chemioterapia, confermando che molte terapie impiegate per combattere i tumori hanno effetti negativi sul cuore. Per tale ragione, come raccomandano gli autori dell’articolo, è fondamentale che si presti sempre grande attenzione a questo aspetto quando si intraprende una terapia antitumorale e che si proceda con controlli adeguati nel corso del trattamento per evitare spiacevoli sorprese. Prima di ogni terapia e durante il trattamento si viene quindi sottoposti a un elettrocardiogramma o ad altri esami cardiologici specifici per accertarsi che il cuore funzioni bene e continui a farlo durante la cura. Allo stesso modo, se il chemioterapico agisce sul fegato, la funzionalità dell’organo verrà periodicamente valutata e, in caso di alterazione, il medico cambierà il tipo di trattamento o ridurrà la dose, in modo da evitare danni a lungo termine. Infine alcuni chemioterapici, come gli alcaloidi, i taxani o i composti del platino, possono danneggiare i nervi. Anche in questo caso il controllo attento da parte del medico consente di ridurre o cambiare il chemioterapico prima che i danni diventino permanenti.
    Conoscere per gestire meglio
    Il più delle volte gli effetti negativi della chemioterapia sull’organismo si possono facilmente prevenire o almeno gestire in modo efficace grazie a semplici accorgimenti. Nel caso dei potenziali danni ai nervi, la combinazione di antidolorifici o anticonvulsivanti, con supplementi vitaminici si è dimostrata efficace nel ridurre l’effetto tossico della terapia.
    In molti casi anche lo stile di vita aiuta a sopportare e ad alleviare gli effetti della chemioterapia.
    Il riposo. La chemioterapia può portare stanchezza e spossatezza che si contrasta concedendosi una pausa di riposo se necessario.
    Una dieta sana. Per affrontare al meglio i trattamenti l’organismo ha bisogno di una certa quantità di energia che si ottiene dalla dieta. Meglio chiedere al proprio medico quali sono i cibi più adatti al singolo caso e anche qualche consiglio su come usare il cibo per contrastare effetti quali nausea, mancanza di appetito o stitichezza.
    Occhi puntati sull’obiettivo. Pensare al risultato finale del trattamento può aiutare a trovare la forza di sopportare i fastidiosi effetti collaterali della chemioterapia.

Комментарии • 5

  • @luciatestoni9292
    @luciatestoni9292 Год назад

    Grazie

  • @Fonty_2
    @Fonty_2 2 года назад +1

    L'oncologo è sempre lo stesso o cambia in base ai turni lavorativi?

  • @pietrocanepa3923
    @pietrocanepa3923 4 года назад +3

    Se avedo un carcinoma alla prostata mi è stato iniettato trimestralmente Enantone acetato e dopo il primo anno il Psa è diminuito, considerati i miei 83 anni, qual'è la continuazione per una vita migliore?

    • @AIRC_ita
      @AIRC_ita  4 года назад +1

      Buongiorno! Le consigliamo di parlarne con il suo medico curante. Grazie per averci scritto.

  • @annastorietti1621
    @annastorietti1621 Год назад +2

    Io la sto facendo