Bret Easton Ellis e Michel Houellebec sono nettamente i miei scrittori preferiti... Su Houellebec ho già realizzato un documentario indipendente ( e con pochissimi soldi) che è stato poi distribuito da LuckyRed nel 2008 come unico contenuto extra insieme al film " le particelle elementari " dall'omonimo romanzo dello stesso Houellebec... Il ns documentario venne musicato da Marco Morgan Castoldi che all' epoca era appena uscito dai Bluvertigo...adorava Houellebec e ci aiutò gratuitamente... Poi scelsi di fare altro per moltissimi anni e non ho mai più realizzato quello che sognavo come secondo grande progetto documentaristico della mia vita: Un' altro documentario monografico...ma stavolta sulla vita e le opere di Bret Easton Ellis. Anch'io ritengo Lunar Park il suo migliore romanzo... anche se American Psycho resterà per sempre la sua opera piu' tipicamente iconografica... Da qualche tempo mi sono riletto tutti i suoi libri e ho riflettuto sul fatto che tuttora in Italia nessuno ha provato a lavorare seriamente su un video documentario che possa in qualche modo spiegare l'importanza centrale dello scrittore Ellis all'interno della letteratura occidentale contemporanea e quindi non escludo un mio tentativo in tal senso qualora si creassero determinate condizioni. Chiaramente un simile lavoro necessiterebbe perlomeno di un'intervista allo stesso Ellis che fungerebbe da nucleo centrale intorno a cui far gravitare tutto il resto. Ti ho voluto raccontare tutto questo perché la tua monografia su Ellis è davvero di alto livello.... probabilmente uno degli interventi più convincenti tra quelli che ho visto sinora... Per cui potrei essere interessato a realizzare anche un'intervista con te da inserire all'interno del documentario... Naturalmente se la cosa potesse in qualche modo interessarti... Magari ci risentiamo tra qualche mese per capire se questa cosa si può provare a fare davvero. Ciao
Ho comprato American psycho proprio sabato,approfittando dello sconto di 25%...non vedo l'ora di leggerlo!!!io adoro gli anni 80 quindi sarà una piacevole lettura di sicuro!
Ho avuto una "fase ellis" nel 2006, anno in cui ho letto quasi tutti i suoi libri. Ho riletto "less than zero" 6 anni dopo e mi è piaciuto meno della prima volta.
Ciao ! Ogni tanto rivedo i tuoi video per rinfrescarmi la memoria.Mi chiedo perché a scuola ai miei figli non insegnano e parlano di letteratura in maniera cosi coinvolgente come sai fare tu !
Ottimo video, sintetico ed esplicativo al punto giusto :D Ellis è uno di quegli autori che devo riprendere in mano; di suo ho letto American Psycho e Lunar Park (bellissimi entrambi) per intero, ed avevo iniziato sia Meno di zero che Le regole dell'attrazione, ma non mi erano piaciuti: lì per lì li avevo trovati confusionari e un po' noiosi. A più di dieci anni di distanza sto pensando di rileggerli, magari in lingua originale. :D
Sto leggendo proprio ora American psycho, il mio primo approccio all'autore e lo sto amando moltissimo. Non è un genere a cui mi approccio spesso ma Ellis mi sta stupendo ad ogni pagina. Il suo stile è fenomenale, ironico e scorrevole, mi ha catturato da pagina 1. Appena mi metto a leggerlo mi ritrovo circondata da ciò che succede nel libro, vedo e sento le vicende come se io fossi lì. Potrebbe anche non succedere assolutamente nulla e riuscirebbe comunque a tenermi incollata alle pagine. Per me è stata una meravigliosa sorpresa e sicuramente recupererò gli altri suoi romanzi
Esattamente. Hai centrato il punto. Più che il cosa, in Ellis è importante il come. I capitoli in cui non succede nulla sono anche i miei preferiti. Ha una prosa che è quasi ipnotica.
Ciao marco, ho recuperato questo tuo vecchio video avendo io iniziato a leggere Ellis. Sono partita come hai consigliato tu nella tua live da Meno di zero. Ora però mi chiedo, vado avanti in ordine cronologico o mi consigli di leggere subito Imperial bedrooms? Grazie mille!
Ciao, allora assolutamente non ti consiglio di proseguire con Imperial Bedrooms, perché secondo me ne rimarresti delusa. Secondo me Le regole dell’attrazione oppure American Psycho potrebbero essere due ottimi modi per continuare a leggere Ellis
lunar park é favoloso. una domanda : io ho american psyco edizione Bompiani tradotto da Paolini. Lunar park é tradotto, edizioni Einaudi da Culicchia . mi chiedevo chi ha tradotto per einaudi amerycan psyco?
American psycho è impressionante, ed è delizioso il legame instaurato con lunar park. Quest'ultimo, finito oggi, è un libro stratificato, a doppia faccia. Ci sarebbe da parlarne. Ma American Psycho è uno dei migliori libri che abbia mai letto. Humour nero gelido in versione epica, cosa vuoi di più?
Odio e amore. Io ho sempre avuto l'impressione che dei romanzi di Bret Easton Ellis mi rimanesse più quello che non c'era piuttosto che quello che c'era. A ogni ultima pagina sentivo che mi mancava un pezzo, non per forza una risposta, ma almeno un barlume di necessità di rispondersi. E questo, mi viene da dire, è disumano, non è rappresentazione dell'uomo, è finzione, non è vero, neppure per quella società che lo scrittore elegge a soggetto. Quei mostri sono comunque uomini, e questo lo sa bene anche lui, perché è lui stesso ad essere mostro e uomo, altrimenti di quella società non sentirebbe neppure il desiderio di parlare. Quindi cosa c'è di realistico, di autentico in Bret Easton Ellis, se manca questo? Mi viene in mente, per analogia, la società dei gangsters, delle flappers e dei giovani disillusi di Fitzgerald. Se vogliamo c'è una certa continuità. Ma mentre lì mi rimane il senso del desiderio di dipingere quel mondo, con Ellis no. In Fitzgerald ad esempio ci sono degli attimi in cui di quel mondo patinato viene suggerita la malinconia. In B. E. Ellis questa cosa non mi arriva. Percepisco rappresentazione ma poca "sensibilità". Ovviamente è un gusto personale e probabilmente di incapacità mia di recepire un certo linguaggio. Eppure mi sembra abbastanza oggettivo, ad esempio, che un personaggio valga l'altro. E questo può anche andare bene, semplicemente secondo me viene meno allo spirito autentico di critica della società che è stato visto nell'autore, e che lui stesso ha dichiarato di sentire. Secondo me è un'altra cosa. È uno sguardo perso in quel mondo stesso, è un sogno incrinato al suo interno, che cerca fuga ma non sa da cosa scappa. Non so se si è capito molto il discorso. Io non cerco mai risposte nella letteratura, anzi, cerco domande. Sarebbe bello, se in un suo prossimo libro, arrivasse una domanda.
Devo dire che non sono d'accordo. Innanzitutto credo che la vera finzione letteraria sia quella di spiegare e non quella di lasciare in sospeso. Poi Ellis non è assolutamente sullo stesso piano dei mostri che racconta, non lo è mai stato. Lui è una comparsa in quel mondo, una spia, un outsider. Proprio per questo sente la necessità di raccontarlo. Altrimenti sarebbe come gli altri. Clay, Patrick e Victor sono personaggi diametralmente opposti, che vengono trattati da Ellis in maniera diversa nei tre romanzi in cui appaiono. La non sovrapposizione dei personaggi appare chiara proprio in Lunar Park dove Ellis stesso prende le distanze da loro. La critica sociale di Fitzgerald, se veramente di critica si tratta, è molto più patinata e sterile rispetto a quella di Ellis. Fitzgerald non si sporcava perchè aveva paura di essere estromesso dall'elite in cui viveva. Ad Ellis non interessa la malinconia perchè se provi malinconia vuol dire che non disprezzi e Ellis disprezza il mondo in cui vive. Sono assolutamente d'accordo quando dici che non c'è sensibilità, ma io lo vedo come una cosa positiva. Ellis insieme a tutti gli orpelli narrativi della letteratura che lo ha preceduto ha estirpato anche i buoni sentimenti. Per quanto riguarda la mancanza di domande, per come la penso io, lo scrittore non deve ne fare domande ne dare risposte, deve stimolare il lettore. E credo che Ellis nel bene o nel male ci sia riuscito. Altrimenti non staremmo palando di lui in questo momento :)
Che spiegare sia finzione letteraria è un'affermazione che condivido (era il senso di dire "non cerco risposte") e che invece serva a porre domande è solo un altro modo per dire quello che hai scritto tu, cioè essere stimolato come lettore. Probabilmente mi stimola in senso diverso rispetto a come piace a me, ed è per questo che ho sentimenti contrastanti per l'opera di Ellis. Sui personaggi non riesco ad essere d'accordo, e anzi penso che nella loro uniformità ci sia anche un senso, se vogliamo. Penso ci sia un gioco di "diversi ma in fondo sovrapponibili" che magari era anche intenzionale (non affermerei che nell'evoluzione dei personaggi ci sia un vero cambiamento, ad esempio, ed è così per tutti), ma queste sono mie impressioni. Non sono neppure d'accordo che la critica di Fitzgerald sia patinata e sterile (hai detto bene, non è pura critica, è una specie di fascinazione contorta): la malinconia di Fitzgerald non è assolutamente nei riguardi del mondo patinato, anche se così può sembrare, ma se mai, in modo certo ambiguo, per quello "fuori", anche e soprattutto in senso temporale (mi viene in mente ora mentre scrivo che in effetti anche in Ellis viene fuori ogni tanto questa cosa, il desiderio di fare ritorno a qualcosa di non ben definito). Sugli "orpelli" che Ellis ha accantonato sono d'accordo (anche se ci sarebbe da parlare vent'anni su quanto di poco macchinoso e tanto spontaneo e "minimalista" ci sia in un'operazione come quella del gioco postmoderno di Lunar Park, ad esempio), ma tanti altri scrittori lo hanno fatto, anche prima di lui, senza sradicare il cuore. Ovviamente la necessità di sentire una sensibilità è del tutto personale, quindi posso capire assolutamente perché invece possa piacere, se si cerca altro, è solo una questione di necessità soggettiva. Rifletto comunque con piacere sulla tua opinione :)
Gaetano Pagano per quel che mi riguarda sono d’accordo, manca proprio sensibilità, c’è tanto vuoto e freddezza, io personalmente non sono riuscita a legger altro di suo dopo Meno di zero
Bret Easton Ellis e Michel Houellebec sono nettamente i miei scrittori preferiti...
Su Houellebec ho già realizzato un documentario indipendente ( e con pochissimi soldi) che è stato poi distribuito da LuckyRed nel 2008 come unico contenuto extra insieme al film " le particelle elementari " dall'omonimo romanzo dello stesso Houellebec...
Il ns documentario venne musicato da Marco Morgan Castoldi che all' epoca era appena uscito dai Bluvertigo...adorava Houellebec e ci aiutò gratuitamente...
Poi scelsi di fare altro per moltissimi anni e non ho mai più realizzato quello che sognavo come secondo grande progetto documentaristico della mia vita:
Un' altro documentario monografico...ma stavolta sulla vita e le opere di Bret Easton Ellis.
Anch'io ritengo Lunar Park il suo migliore romanzo... anche se American Psycho resterà per sempre la sua opera piu' tipicamente iconografica...
Da qualche tempo mi sono riletto tutti i suoi libri e ho riflettuto sul fatto che tuttora in Italia nessuno ha provato a lavorare seriamente su un video documentario che possa in qualche modo spiegare l'importanza centrale dello scrittore Ellis all'interno della letteratura occidentale contemporanea e quindi non escludo un mio tentativo in tal senso qualora si creassero determinate condizioni.
Chiaramente un simile lavoro necessiterebbe perlomeno di un'intervista allo stesso Ellis che fungerebbe da nucleo centrale intorno a cui far gravitare tutto il resto.
Ti ho voluto raccontare tutto questo perché la tua monografia su Ellis è davvero di alto livello.... probabilmente uno degli interventi più convincenti tra quelli che ho visto sinora...
Per cui potrei essere interessato a realizzare anche un'intervista con te da inserire all'interno del documentario...
Naturalmente se la cosa potesse in qualche modo interessarti...
Magari ci risentiamo tra qualche mese per capire se questa cosa si può provare a fare davvero.
Ciao
Non ho ancora avuto il coraggio di affrontare questo autore che mi interessa da tempo, grazie al tuo video ho nuove motivazioni per farlo :)
Interessantime le sue monografie .
Interessantissimo questo video! Di Ellis ho praticamente tutto la bibliografia in wishlist ma ancora devo decidermi ad affrontarlo!
Ho comprato American psycho proprio sabato,approfittando dello sconto di 25%...non vedo l'ora di leggerlo!!!io adoro gli anni 80 quindi sarà una piacevole lettura di sicuro!
Ho avuto una "fase ellis" nel 2006, anno in cui ho letto quasi tutti i suoi libri. Ho riletto "less than zero" 6 anni dopo e mi è piaciuto meno della prima volta.
Gran bel video 👍👍
Grazie mille 🙏🏻
Ciao ! Ogni tanto rivedo i tuoi video per rinfrescarmi la memoria.Mi chiedo perché a scuola ai miei figli non insegnano e parlano di letteratura in maniera cosi coinvolgente come sai fare tu !
Ottimo video, sintetico ed esplicativo al punto giusto :D
Ellis è uno di quegli autori che devo riprendere in mano; di suo ho letto American Psycho e Lunar Park (bellissimi entrambi) per intero, ed avevo iniziato sia Meno di zero che Le regole dell'attrazione, ma non mi erano piaciuti: lì per lì li avevo trovati confusionari e un po' noiosi. A più di dieci anni di distanza sto pensando di rileggerli, magari in lingua originale. :D
Prima o poi vorrei leggerlo anche io in lingua originale. Sono molto curioso di sapere come suona in origine.
Marco Cantoni Io ho esperienza solo col film di American Psycho, ma i libri mi incuriosiscono davvero
Sto leggendo proprio ora American psycho, il mio primo approccio all'autore e lo sto amando moltissimo. Non è un genere a cui mi approccio spesso ma Ellis mi sta stupendo ad ogni pagina. Il suo stile è fenomenale, ironico e scorrevole, mi ha catturato da pagina 1. Appena mi metto a leggerlo mi ritrovo circondata da ciò che succede nel libro, vedo e sento le vicende come se io fossi lì. Potrebbe anche non succedere assolutamente nulla e riuscirebbe comunque a tenermi incollata alle pagine. Per me è stata una meravigliosa sorpresa e sicuramente recupererò gli altri suoi romanzi
Anzi direi che è proprio leggendo quei capitoli dove non succede nulla che mi ritrovo a pensare quando sia brillante
Esattamente. Hai centrato il punto. Più che il cosa, in Ellis è importante il come. I capitoli in cui non succede nulla sono anche i miei preferiti. Ha una prosa che è quasi ipnotica.
Ciao marco, ho recuperato questo tuo vecchio video avendo io iniziato a leggere Ellis. Sono partita come hai consigliato tu nella tua live da Meno di zero. Ora però mi chiedo, vado avanti in ordine cronologico o mi consigli di leggere subito Imperial bedrooms? Grazie mille!
Ciao, allora assolutamente non ti consiglio di proseguire con Imperial Bedrooms, perché secondo me ne rimarresti delusa. Secondo me Le regole dell’attrazione oppure American Psycho potrebbero essere due ottimi modi per continuare a leggere Ellis
@@MarcoCant ma tra l altro imperial bedrooms sto avendo difficoltà a reperirlo
lunar park é favoloso. una domanda : io ho american psyco edizione Bompiani tradotto da Paolini. Lunar park é tradotto, edizioni Einaudi da Culicchia . mi chiedevo chi ha tradotto per einaudi amerycan psyco?
Per Einaudi è stato ritradotto sempre da Culicchia.
American psycho è impressionante, ed è delizioso il legame instaurato con lunar park. Quest'ultimo, finito oggi, è un libro stratificato, a doppia faccia. Ci sarebbe da parlarne. Ma American Psycho è uno dei migliori libri che abbia mai letto. Humour nero gelido in versione epica, cosa vuoi di più?
Odio e amore. Io ho sempre avuto l'impressione che dei romanzi di Bret Easton Ellis mi rimanesse più quello che non c'era piuttosto che quello che c'era. A ogni ultima pagina sentivo che mi mancava un pezzo, non per forza una risposta, ma almeno un barlume di necessità di rispondersi. E questo, mi viene da dire, è disumano, non è rappresentazione dell'uomo, è finzione, non è vero, neppure per quella società che lo scrittore elegge a soggetto. Quei mostri sono comunque uomini, e questo lo sa bene anche lui, perché è lui stesso ad essere mostro e uomo, altrimenti di quella società non sentirebbe neppure il desiderio di parlare. Quindi cosa c'è di realistico, di autentico in Bret Easton Ellis, se manca questo? Mi viene in mente, per analogia, la società dei gangsters, delle flappers e dei giovani disillusi di Fitzgerald. Se vogliamo c'è una certa continuità. Ma mentre lì mi rimane il senso del desiderio di dipingere quel mondo, con Ellis no. In Fitzgerald ad esempio ci sono degli attimi in cui di quel mondo patinato viene suggerita la malinconia. In B. E. Ellis questa cosa non mi arriva. Percepisco rappresentazione ma poca "sensibilità". Ovviamente è un gusto personale e probabilmente di incapacità mia di recepire un certo linguaggio. Eppure mi sembra abbastanza oggettivo, ad esempio, che un personaggio valga l'altro. E questo può anche andare bene, semplicemente secondo me viene meno allo spirito autentico di critica della società che è stato visto nell'autore, e che lui stesso ha dichiarato di sentire. Secondo me è un'altra cosa. È uno sguardo perso in quel mondo stesso, è un sogno incrinato al suo interno, che cerca fuga ma non sa da cosa scappa. Non so se si è capito molto il discorso. Io non cerco mai risposte nella letteratura, anzi, cerco domande. Sarebbe bello, se in un suo prossimo libro, arrivasse una domanda.
Devo dire che non sono d'accordo. Innanzitutto credo che la vera finzione letteraria sia quella di spiegare e non quella di lasciare in sospeso. Poi Ellis non è assolutamente sullo stesso piano dei mostri che racconta, non lo è mai stato. Lui è una comparsa in quel mondo, una spia, un outsider. Proprio per questo sente la necessità di raccontarlo. Altrimenti sarebbe come gli altri. Clay, Patrick e Victor sono personaggi diametralmente opposti, che vengono trattati da Ellis in maniera diversa nei tre romanzi in cui appaiono. La non sovrapposizione dei personaggi appare chiara proprio in Lunar Park dove Ellis stesso prende le distanze da loro. La critica sociale di Fitzgerald, se veramente di critica si tratta, è molto più patinata e sterile rispetto a quella di Ellis. Fitzgerald non si sporcava perchè aveva paura di essere estromesso dall'elite in cui viveva. Ad Ellis non interessa la malinconia perchè se provi malinconia vuol dire che non disprezzi e Ellis disprezza il mondo in cui vive. Sono assolutamente d'accordo quando dici che non c'è sensibilità, ma io lo vedo come una cosa positiva. Ellis insieme a tutti gli orpelli narrativi della letteratura che lo ha preceduto ha estirpato anche i buoni sentimenti. Per quanto riguarda la mancanza di domande, per come la penso io, lo scrittore non deve ne fare domande ne dare risposte, deve stimolare il lettore. E credo che Ellis nel bene o nel male ci sia riuscito. Altrimenti non staremmo palando di lui in questo momento :)
Che spiegare sia finzione letteraria è un'affermazione che condivido (era il senso di dire "non cerco risposte") e che invece serva a porre domande è solo un altro modo per dire quello che hai scritto tu, cioè essere stimolato come lettore. Probabilmente mi stimola in senso diverso rispetto a come piace a me, ed è per questo che ho sentimenti contrastanti per l'opera di Ellis. Sui personaggi non riesco ad essere d'accordo, e anzi penso che nella loro uniformità ci sia anche un senso, se vogliamo. Penso ci sia un gioco di "diversi ma in fondo sovrapponibili" che magari era anche intenzionale (non affermerei che nell'evoluzione dei personaggi ci sia un vero cambiamento, ad esempio, ed è così per tutti), ma queste sono mie impressioni. Non sono neppure d'accordo che la critica di Fitzgerald sia patinata e sterile (hai detto bene, non è pura critica, è una specie di fascinazione contorta): la malinconia di Fitzgerald non è assolutamente nei riguardi del mondo patinato, anche se così può sembrare, ma se mai, in modo certo ambiguo, per quello "fuori", anche e soprattutto in senso temporale (mi viene in mente ora mentre scrivo che in effetti anche in Ellis viene fuori ogni tanto questa cosa, il desiderio di fare ritorno a qualcosa di non ben definito). Sugli "orpelli" che Ellis ha accantonato sono d'accordo (anche se ci sarebbe da parlare vent'anni su quanto di poco macchinoso e tanto spontaneo e "minimalista" ci sia in un'operazione come quella del gioco postmoderno di Lunar Park, ad esempio), ma tanti altri scrittori lo hanno fatto, anche prima di lui, senza sradicare il cuore. Ovviamente la necessità di sentire una sensibilità è del tutto personale, quindi posso capire assolutamente perché invece possa piacere, se si cerca altro, è solo una questione di necessità soggettiva. Rifletto comunque con piacere sulla tua opinione :)
Gaetano Pagano per quel che mi riguarda sono d’accordo, manca proprio sensibilità, c’è tanto vuoto e freddezza, io personalmente non sono riuscita a legger altro di suo dopo Meno di zero
Io non ho una grande memoria per i libri che leggo, ma appena ripenso ad American Psycho provo fastidio.