Complimenti per la sua ottima lezione di potatura di produzione del pesco. E i complimenti vengono da uno che di peschi ne ha potati negli anni passati moltissimi. Ho eseguito migliaia di innesti a gemma dormiente nel mese di agosto su selvatico di pesco. Per il futuro dia ascolto al consiglio che le dà il signor Jacopo Ferri. Pino da Roma
Finalmente un video ben spiegato da una persona competente, la differenza si vede nella semplicita' della sua pratica a mettere mano sopra un albero con tanto di professsionalita,' grazie bel video sicuramente istruttivo e simpatico.
Ottimo video, molto chiaro, interessantissima la parte iniziale sul riconoscimento delle gemme. E' molto importante vedere eseguite le tecniche e poter ascoltare una spiegazione passo-passo. Da una semplice lettura su un libro o su un qualsiasi sito, infatti, sembra di capire, poi vai all'albero vero e ti trovi spiazzato :) Per chi come me non ha più dei nonni che possono spiegare bene come fare, questo è molto importante. Grazie! :D
Egregio Maestro,i suoi tutorials sono il massimo della comunicazione,la ripresa,cosa rara, La segue perfettamente.Ora ho una preghiera da farLe,che sono sicuro verrà caldeggiata da tutti noi.Abbiamo bisogno di un suo tutorial sul Pero.la cui potatura è complessa.Purtroppo i video che youtube ci offre non sono per nulla all'altezza dei Suoi,anzi confondono di più le idee.Comprendo che Lei è molto impegnato,ma non tutti hanno la fortuna o possibilità di frequentare i suoi corsi.La sua alta capacità di trasmettere, implicitamente la dovrebbe obbligare a realizzare quanto io e tutti noi Le chiediamo.Grazie
Gentile Giampiero la ringrazio per l'apprezzamento ai miei tutorial e le prometto che quanto prima pubblicherò il video di suo interesse e di tanti altri appassionati.
Ė la migliore lezione di potatura per principianti, perchè è spiegata con nome dei rami, loro utilizzo, perchè si tagliano quelli in eccesso, gradirei una lezione analoga per il pero e il susino
ciao Adriano per quanto riguarda il susino esiste già nel video "potatura drupacee" per quanto riguarda il pero puoi fare riferimento alla potatura del melo con la sola variante che in genere il pero è più debole del melo , e quindi la potatura può essere un pochino più energica.
Buonasera, vorrei chiedere se i peschi sono tutti autofertili, se mi poteva consigliare una varietà a fioritura tardiva per una località più fredda e magari un'altra varietà tollerante alla bolla. La ringrazio.
A 11:24 poteva essere una buona idea speronare così da stimolare una /due gemme a diventare ramo misto per l'anno successivo, in previsione di un futuro taglio di ritorno contenitivo? O semplicemente per non perdere una ramificazione con gemme? Mi pare di capire che il pesco su quel ramo non abbia gemme latenti sbaglio? È solo un esempio non parlo del caso in particolare. Potrebbe essere una strategia la speronatura per dare una seconda vita a un rametto debole?
Io ho un pesco selvatico resistente alla bolla e agli afidi che ogni anno mi dona tre cariole di pesche bianche di media pezzatura. È una pianta che mi da grande soddisfazione per la produzione di ottime marmellate.
Innanzi tutto la ringrazio per le preziose spiegazioni che ci offre, le vorrei chiedere se la potatura verde del pesco è importante, se si esegue nello stesso periodo sia su una varietà precoce che su una tardiva e quali sono le finalità di tale potatura? Grazie in anticipo
Caro Mikovel, ho i rami dell'albero di pesche che si spezzano per quante pesche portano....da quando ho iniziato a potarle come tu ci insegni nei tuoi video, complimenti di nuovo e al prossimo video, Bravo!!
Complimenti per il video. Premetto che so poco sulla potatura del pesco ma mi chiedevo se i tagli di ritorno non dovessero avere una porzione di legno di rispetto maggiore? Tagliando subito in prossimità dell'ultima gemma-ramo lasciato non si ha l'effetto del cono di disseccamento come succede nella vite? grazie
Salve Alex, il legno di rispetto si lascia solo sulla vite in quanto, la pianta non essendo in grado di cicatrizzare le ferite, si difende producendo un cono di disseccamento; quindi per evitare che il disseccamento coinvolga il circuito linfatico il taglio viene fatto distante dalla gemma in maniera che il cono di disseccamento interessi solo il moncone lasciato. Le piante da frutto, invece, sono in grado di cicatrizzare le ferite attraverso la produzione di un callo di cicatrizzazione che piano piano ricopre tutti i tessuti tagliati. Il callo però si forma solo se il taglio viene fatto nel rispetto del collare del ramo, ossia vicino all'inserzione del ramo o della branca. Se si taglia lontano, come nella vite, la cicatrizzazione non avviene, il moncone secca e la cicatrizzazione non avviene.
Grazie per la risposta, cercherò di mettere in pratica i suoi consigli . Confesso che mi piacerebbe moltissimo anche un tutorial per questa tipologie di pianta . Saluti F
Buonasera MIkovel, grazie davvero per le sue spiegazioni uniche, dettagliate a far capire il perché si pota e di come si pota, cosa che ad altri ''esperti'' davvero non riesce. Ho una domanda da fare: come si fa a riconoscere un brindillo da un ramo misto debole, ossia mi spiego meglio, se abbiamo un ramo misto debole di 30/35 cm e un brindillo lo stesso di 30/35 cm, come facciamo a riconoscere la differenza? Tutti e due si trovano su legno di 2 anni.... La ringrazio anticipatamente.
salve Walter credo che sia improbabile che si possa verificare questa situazione in quanto se la pianta è poco vigorosa e da origine a rami misti deboli che raggiungono le dimensioni di un brindillo automaticamente il brindillo non può raggiungere le stesse dimensioni del ramo misto in quanto per sua natura il brindillo è un ramo di per se molto debole con scarsa attività vegetativa, pertanto se la vigoria è scarsa lo sarà sia per il brindillo che per il ramo misto quindi, quest'ultimo, sarà proporzionalmente meno sviluppato del ramo misto. é probabile che, se la potatura dell'anno precedente è stata leggera, i rami misti saranno deboli al tal punto da somigliare ai brindilli, in questo caso bisogna operare tagli di ritorno sulle branche di due anni sopra il primo ramo misto di medio vigore.
per la scelta di marze ,si usano rami di un anno(drupacee)ma i rami di un anno possono avere i mazzetti di maggio(quelle formazioni a 5 o piu' gemme ma senza ramo aderenti al ramo sono le prossime mazzette di maggio)?oppure solo formazioni 3 gemme ,2 fiore esterne una a legno centrale?poi che lunghezza e spessore ha il ramo di un anno? infine i rami di un anno son solo i brindilli ?o anche i rami misti?grazie
+claudio Serra sui rami di un anno non ci sono i mazzetti di maggio, questi cominciano a formarsi sui rami di due anni ed oltre. lo spessore e la lunghezza dipendono dalla vigoria della pianta, comunque, lunghezza media 50/60. utilizza i rami misti di medio vigore, che generalmente alla base hanno gemme singole e non raggruppate, che spesso sono gemme a legno oppure puoi innestare anche un tratto con gemme raggruppate dove c'è sempre in mezzo una gemma a legno
Bellissima e utilissima spiegazione, non vedo l'ora di mettere in pratica i suoi suggerimenti. Se posso farle un appunto sulle riprese sarebbe utile anche qualche ripresa della branca pre potatura da un po distante per dare una visione generale di come si presenta prima dell'intervento e dopo. comunque un gran bel video.
Complimenti per la competenza e semplicità di spiegazione , se posso le darei un consiglio sulle inquadrature con videocamera. Se possibile dovrebbe allontanate un po la telecamera perchè con i primi piani si perde un pò la visione dell'insime della branca e si fatica a capire quanto sta tagliando , basterebbe appoggiare la telecamera su un cavalletto ad una distanta di 1Mt. circa . Grazie per le spiegazioni
Video interessante, però ho una domanda, se ipoteticamente se decidesse di non fare nessuna potatura la produzione sarebbe ridotta in maniera così drastica? Questo tipo di potature è funzionale solo per anticipare dei risultati apprezzabili o è anche la migliore nel lungo periodo? In pratica, dando tempo al tempo, quei piccoli rami tagliati non sarebbero potuti diventare produttivi? Magari producendo più di un albero potato per una semplice questione matematica di numero superiore di gemme fruttifere?
ciao Telegrezzo, una pianta potata produce meno di una pianta non potata, però una maggior produzione si traduce in un indebolimento dei rami ed un precoce invecchiamento della pianta ed inoltre, si verifica l'alternanza di produzione , ossia un anno produce molto con frutti piccoli, un anno produce poco e frutti grossi. Per il pesco in particolare devi considerare che la produzione avviene sui rami misti di un anno di medio vigore, questi rami di un anno, oltre che fruttificare devono formare i rami produttivi per l'anno successivo, quindi durante l'inverno questo ramo sarà di due anni e su di esso troverai i rami nuovi che potranno essere tre o quattro, ora, comprenderai che se da un ramo si formano altri quattro, la produzione aumenta però diminuisce la vigoria. se ipotizzi di non intervenire con la potatura, dai quattro rami se ne formeranno altri sedici rami, il numero aumenta ma diminuisce ancora la vigoria. per farla breve con il passare del tempo si assiste ad un aumento esponenziale del numero dei rami che ad un certo punto la vigoria sarà talmente bassa che non saranno più in grado di fruttificare. a questo punto la pianta si dice che "scappa" cioè la pianta formerà dei ciuffi di rametti esili in cima e si spoglierà di vegetazione nelle parti basse. A questo punto non sperare di ringiovanire la pianta facendo di grossi tagli in quanto il pesco non possiede gemme latenti da cui può dare rami nuovi sulle parti grosse. Infatti i rami bisogna accorciarli fin quando sono giovani perchè le gemme che non si schiudono non rimangono vitali per gli anni successivi. una pianta di pesco non potata avrà una vita produttiva breve
Buonasera professore ,le volevo chiedere un consiglio ,vorrei riprodurre un albicocco per talea ma mi hanno sconsigliato perché produrrebbero poco e si ammalerebbero presto è meglio dunque acquistare la piantina in vivaio innestata? Cordiali saluti
complimenti, video molto chiaro, le volevo chiedere, io ho un frutteto e allevo i peschi e gli albicocchi a vaso, e lascio un tiralinfa per ogni branca primaria, ha la funzione di fare affluire la linfa dal basso verso l'alto, almeno così mi è stato insegnato, faccio bene? oppure eliminandoli aumenterei la produzione?
Io avrei una domanda: Possiedo un pesco che è stato attaccato da gommosi. Una buona parte dei rami misti presenta l apice danneggiato da questa patologia e quelli che si salvano sono veramente pochi ( quasi rari). Visto che non si possono cimare i rami misti come mi devo comportare??
la degenerazione dell'apice vegetativo corrisponde alla cimatura in quanto venendo a mancare la gemma terminale, viene a mancare anche la dominanza apicale esercitata dalla gemma apicale. in questo caso consiglio di tagliare sopra a una gemma su legno sano e poi in primavera quando il ramo avrà emesso dei germogli nuovi vicino al taglio, esercitare l'alleggerimento della cima, cioè eliminare i germogli verso l'apice per dare sfogo a quelli nati verso la base
Buongiorno, le volevo fare i complimenti per i video da lei girati. La spiegazione dell'atto della potatura è molto chiara,semplice, professionale e sopratutto comprensibile sugli interventi di potatura. ....a tal proposito volevo chiederle è possibile "ritoccare/potare" il pesco ora a settembre o si deve intervenire a Marzo?...come posso intervenire su una pianta di pesco malata?
le piante in questo periodo stanno attraversando la fase di elaborazione e trasferimento delle sostanze di riserva verso le parti grosse e verso le radici, quindi le sostanze che si trovano nei rami vengono accumulate nelle branche, nel tronco e nelle radici. se si eliminano adesso dei rami, le sostanze in circolo al loro interno, vengono perse. Ormai conviene intervenire alla fine dell'inverno. Può intervenire adesso facendo un lavoro di pulizia del secco e del malato e appena cadono le foglie fare un trattamento con olio minerale ed un fungicida, da ripetere dopo la potatura e prima della ripresa vegetativa.
Buongiorno, Ho un'albero di pesco di circa 15 anni sempre molto fruttifera, in questi giorni abbaiamo finito la raccolta. Ho sempre fatto la normale potatura nel mese di Marzo-Aprile, adesso ho la necessità di abbassare drasticamente l'altezza tagliando anche le parti grosse, mi consiglia di farlo in questo periodo, oppure, aspettare la primavera. Anticipatamente ringrazio.
salve Luigi una potatura drastica con tagli su branche grosse non la consiglio mai, in quando si mette a rischio la vitalità della pianta. Tenga presente che il pesco, a differenza degli altri alberi da frutto non ha gemme latenti sui rami grossi, pertanto un eventuale taglio a capitozzo su una branca oltre alla probabilità di fuoriuscita di gommosi non porta alla nascita di nuovi rami e la branca secca. Se intende abbassare l'altezza deve ricorrere al taglio di ritorno ossia un taglio fatto appena sopra un una branca di ordine inferiore che sostituisca il tratto tagliato. Il mio consiglio è di andare per gradi, cominciare ad abbassare di poco con la tecnica suggerita. se la pianta, in primavera risponde bene inteverrà ancora durante l'estate, e poi l'anno successivo con ulteriore abbasamento. Si ricordi che il pesco va gestito più d'estate che non d'inverno per evitare l'innalzamento della chioma.per quanto riguarda il periodo di potatura , il pesco è abbastanza sensibile alle gelate pertanto se abita a sud pu farlo dalla caduta delle foglie alla ripresa vegetativa, mentre al nord è meglio aspettare la fine dell'inverno. cordiali saluti
complimenti per il video e la spiegazione chiara, vorrei farle una domanda: io ho una piantina di pesco nata in vaso direttamente dal seme, ha ormai quasi un anno. Devo lasciarlo crescere così naturalmente o c'è bisogno di spuntarlo un po' magari per far ingrossare il tronco o lo lascio crescere liberamente in altezza? (scusi la domanda banale ma sono un profano)
la pianta arrivata a settembre cessa l'attività vegetativa ed entra in fase di elaborazione e trasferimento delle sostanze di riserva che accumula nelle parti più grosse, pertanto non cresce più, piuttosto, siccome la piantina è nata da seme perde le caratteristiche della pianta madre da cui deriva il seme, pertanto senza innesto non si conosce che qualità di frutta che porterà, se invece si ricorre all'innesto sei sicuro che la futura qualità di frutta sarà quella della pianta da cui hai prelevato la gemma.Seguendo le indicazioni del video puoi innestarla adesso.Tornando alla tua domanda, ti consiglio di non spuntarla, se mai, lo farai alla fine dell'inverno qualora vuoi impostare una forma di allevamento.
se la piantina è nata da seme andrebbe innestato, ma puoi anche farne a meno solo che, se non prima fruttifica, non sai che qualità di frutta produce. per quanto riguarda la spuntatura dipende da che tipo di forma vuoi impostare. se fai la cimatura la pianta produrrà dei nuovi germogli vicino al taglio, quindi lo scheletro della pianta lo devi formare partendo da questi nuovi germogli. la spuntatura è consigliata quando si vuole impostare il vaso o la palmetta (la seconda non tela consiglio), se lo lasci intero la pianta tende ad alzarsi maggiormente e in questo caso otterrai una forma libera con la tendenza a spogliarsi nelle parti basse. Tutto sommato ti consiglio di spuntare alla fine dell'inverno
Buon gigorno Antonietta, ho riguardato il video ed effettivamente la voce , a tratti, si interrompe. Non capisco cosa possa essere successo, perchè all'inizio questo problema non c'era. La ringrazio per la segnalazione , vedo cosa si può fare per risolvere l'inconveniente. Un saluto
Anche in questo caso grazie per le preziose informazioni. Vorrei fare qualche domanda da super profano. Coltivare un pesco da seme, senza innestarlo, è inutile o c'è speranza di ottenere qualche frutto, magari non bello, ma di buon sapore? Posso aspettare di vedere quale tipo di frutti produrrà valutando in futuro qualche forma di innesto? Inoltre in molti mi dicono che il pesco è particolarmente delicato e senza l'aiuto di pesticidi è molto difficile arrivare ad un raccolto. Grazie!
+Matteo Cavalcante la pianta ottenuta da seme presenta caratteristiche tutte sue in quanto i caratteri genetici derivano sia dalla pianta madre che dalla pianta madre. Sicuramente arriverà a produrre, ma certamente non si può sapere prima la qualità della frutta. In genere essendo delle piante che presentano caratteristiche del selvatico, sono piante abbastanza vigorose, pertanto l'entrata in produzione è ritardata rispetto alle piante innestate. Per quanto riguarda l'uso di prodotti chimici dipende dalle condizioni climatiche in cui viene coltivata e dalle probabilità che la pianta venga colpita da potalogie fungine o parassiti animali
Grande! Innanzitutto grazie 1000 del tuo tempo che metti a disposizione di tutti. sempre preciso e chiaro. ho una domanda sulla potatura verde del pesco e sul fatto che è una pianta basitona (non sapevo cosa volesse dire ma tu l'hai spiegato nella risposta a Paolo): ho visto che nella potatura verde si accorciano i rametti finali e quelli centrali di circa 4- 5 foglie di un ramo misto che ha fruttificato, per dare forza ai rami basali e farli crescere per l'anno seguente, visto che fruttifica nei rami di un anno. ma se è così non vale più il fatto che la linfa si concentra sui tagli? o forse non ho capito niente? grazie della pazienza e del tuo tempo. Andrea
La reazione di un taglio di potatura è diverso a seconda del periodo in cui si fa. un ramo misto cimato durante il riposo vegetativo alla ripresa sfoga con emissioni di rami laterali vicino al taglio, se il taglio viene fatto durante lo stadio vegetativo ( da aprile a fine luglio) anche in questo caso si assiste allo sfogo laterale e in più le gemme possono diventare "pronte" (gemme che si schiudono appena si formano), dando origine così a rami anticipati; verso la fine di agosto inizio settembre,poichè, l'attività vegetativa termina e comincia quella di lignificazione, la cimatura, fatta in questo periodo, non provocherà lo sfogo laterale e può contribuire alla lignificazione dei rami misti nuovi presenti alla base dei rami che hanno prodotto.
Buonasera Mikovel, un "Potino" di vecchia generazione mi ha criticato per aver lasciato sul pesco rami misti eccessivamente lunghi e mi ha detto che lui li taglia sempre a circa la metà. Ora (alla luce del suo consiglio di non cimare il ramo misto) mi chiedo: cosa succede al mio ramo misto se lo taglio così? A quali effetti negativi va incontro la mia pianta e la produzione?
I rami misti che si lasciano sulla pianta devono essere di medio vigore con lunghezza variabile tra i 50 /60 cm. rispetto al taglio del ramo misto dobbiamo fare una semplice considerazione: Il pesco è una pianta basitona ciò vuol dire che i rami misti, se lasciati interi, sviluppano i rami migliori, per la produzione dell'anno successivo, verso la base e quindi verso le parti grosse della pianta. Se invece, come suggerisce l'esperto "potino" taglia a metà i rami misti, l'anno successivo i rami buoni saranno collocati vicino ai tagli con la conseguenza che di anno in anno la produzione si sposta verso l'alto e non si mantiene vicino alle branche grosse.
Grazie mille per i suoi video, me li sto guardando tutti, volevo chiederle se per un albicocco di tre anni, abbastanza piccolino si interviene alla stessa maniera..farà anche la potatura del ciliegio?grazie davvero, Alice.
salve Alice, rispetto a pesco, l'albicocco va trattato diversamente,considera che produce su rami misti ma, soprattutto sui mazzetti di maggio (rami molto corti con su sei o sette gemme) che generalmente li trovi su branche da due anni in su questi ramettini si rinnovano da soli. essendo ancora giovane la tua pianta è bene concentrarti sulla formazione della struttura scheletrica, cercando di ottenere delle branche principali con angolo molto aperto rispetto al tronco, togliere eventualmente qualche ramo vigoroso nato sul dorso delle branche, eliminare eventualmente qualche ramo che sia in concorrenza con il tronco ed eventualmene alleggerire la cima. limiterei gli interventi di potatura per evitare di stimolare molto la vegetazione.
BUONASERA PROFESSORE, SE POSSIBILE POTREBBE FARE UN VIDEO SULLA POTATURA DELL'ULIVO, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA PARTE FINALE DELLE BRANCHETTE. COMPLIMENTI PER LA SUA CHIAREZZA.
Grazie per l'utilissimo video. Mi sto cimentando come autodidatta con la potatura nella campagna di mio nonno. Potrebbe dirmi che cesoie utilizza magari consigliandomi una buona marca o modello? Grazie mille! Lorenzo
+Lorenzo Conio Io mi trovo bene con la forbice a doppio taglio della Kuker dei fratelli fazzini di Castel D'Azzano (Verona) kuker.4-flying.com/images/2007122011200335-f72-p.jpg
Come mai non vanno cimati i rami misti? Per evitare il cappello di vegetazione sulle prime gemme in alto? Cimare il ramo misto con i frutti già formati (potatura verde diciamo) non può convogliare più linfa alle pesche in maturazione?
salve Tommaso la cimatura dei rami misti è sconsigliata perchè si stimola la produzione di rami anticipati vicino al taglio, spostandio il gradiente di vegetazione verso l'alto. Il pesco è una pianta basitona per cui con ramo intero i rami laterali, che saranno quelli che dovranno frutticifare l'anno successivo, saranno più vigorosi verso il basso. Con la potatura verde è consigliabile alleggerire la cima eliminando i germogli laterali che si trovano verso l'apice.
@@mikovel chiarissima risposta, si stimolano le gemme a legno verso il taglio quindi, grazie delle precisazioni a volte ci si perde in un bicchier d'acqua...
+claudio Serra I rami anticipati li trovi sui rami di un anno, basta partire dall'apice e seguire il ramo fino all'inserzione col ramo di due; se in questo tratto noti rametti laterali, questi saranno anticipati. In genere i rami anticipati sono portati dai rami vigorosi.
+claudio Serra nel pesco la presenza dei mazzetti di maggio o dardi fioriferi sono presenti in numero irrilevante anche perché con la potatura si lasciano solo i rami misti di un anno, mentre I dardi fioriferi eventualmente presenti sono portati dai rami di due anni. I dardi sono presenti invece, nelle nettarine e nelle percoche.
Il pesco è una pianta basitona, in queste piante i rami sviluppano naturalmente germogli laterali più lunghi dalle gemme basali, mentre verso la cima i germogli sono sempre più corti, se i rami vengono cimati, la linfa si concentra vicino al taglio facendo sviluppare maggiormente i germogli immediatamente sotto, pertanto l'anno successivo i rami più sviluppati li trovi verso l'apice, di conseguenza i rami migliori si troveranno verso le cime e non sulle parti grosse, cosi facendo la produzione si sposta verso l'esterno e la pianta si spoglia internamente
mikovel Sempre rimanndo su spiegazioni logiche che ti han caratterizzato e reso famoso (nei video sulle pomacee) ed evitando quelle pompose e inutili che si trovano in inutili scuole o agronomi pieni di se vorrei aggiungere che le piante basitone come il pesco ma anche il melograno il nocciolo o l olivo vengono chiamate cosi perche tendono a sviluppare il sotto i germogli bassi alla base cioe anche tanti polloni quindi cioe in pratica tendono ad essere dei cespugli piuttosto che alberi. noi volendoli alberi li forziamo. ecco perche secondo me i peschi devono essere tenuti bassi e soprattutto eliminare molto dei rami perche fruttificano sui rami dell anno in corso quindi tagliando tanto anche 2/3 si stimola la produzione di rami dell anno fruttiferi.
Maurice V. caro Maurice, confermo quanto hai affermato, aggiungo che un'altra delle motivazioni per cui i rami misti del pesco bisogna tenerli il più possibile nelle parti grosse, sta nel fatto che le gemme che non si schiudono, degenerano e muoiono, pertanto se non approfittiamo a speronare fin tanto che queste gemme rimangono vitali, non avremo più la possibilità di riempire le parti interne, cosi la pianta, si dice che scappa. Una cosa che mi è sfuggito di dire nel video è che quando si asportano i rami vigorosi di un anno è meglio lasciare un piccolo sperone per consentire la nascita di nuovi rami, altrimenti il punto si acceca.
quindi quelle formazioni di 5 o più gemme che stanno ''rase al ramo''sono le future mazzette di maggio?e queste formazioni si presentano su rami di un anno?oppure son fuori strada
+claudio Serra il raggruppamento di gemme "rase al ramo" in genere sono fatte di due o tre gemme, talvolta quattro. di solito nel pesco dalla gemma a legno del raggruppamento si forma il nuovo ramo misto o brindillo mentre nelle altre drupacee si può formare il mazzetto di maggio o brindillo, al secondo anno.
salve, che succede comando i rami misti?? tutti i potatori che conosco io mi dicono di cimate i rami misti, io non li Cimo mai ma vorrei saperne di più in proposito
+Giacomo Alfano salve Giacomo, il pesco, come specificato nel video fruttifica sui rami misti di un anno inseriti su branchette di due anni, ora è chiaro che l'anno successivo, il ramo che fruttifica quest'anno, diventerà di due anni e porterà i nuovi rami per la fruttificazione. Il pesco è una pianta "basitona", cioè vuol dire che in ramo lasciato intero, svilupperà nuovi rami più vigorosi verso la base, però se questo ramo sarà cimato i rami più belli si svilupperanno vicino al taglio e non alla base, con la conseguenza che, se si utilizzano questi rami, la produzione si sposta sempre più verso l'esterno e non verso le parti grosse della struttura. Poichè le gemme che non si schiudono, muoiono, non abbiamo più la possibilità di tornare indietro con tagli, quindi la pianta tende a spogliarsi verso l'interno e la fruttificazione si sposta sempre più verso le cime, cosa che non deve avvenire, altrimenti la pianta ci scappa.
no, il susino fruttifica prevalentemente sui dardi fioriferi (piccoli rami con 5/7 gemme) portati dai rami di due anni e oltre. Poi a differenza del pesco è una pianta acrotona cioè sviluppa rami più lunghi verso l'alto e non verso la base.La potatura è più leggera, occorre fare dei tagli di ritorno sulle branche ed eventualmente curvare i rami vigorosi che tendono al verticale. Poi esiste una differenza nella potatura a seconda che si tratti di varietà europee o Cino giapponesi
volevo aggiungere sempre restando sulla spiegazione logica che spesso anche tra piante della stessa specie (albicocche per esempio) ma varieta differenti potrebbe cambiare il metodo di potatura. addirittura la potatura puo cambiare anche tra individui della stessa varieta. Io piu leggo piu mi confondo in italia si ha una tecnica ma se andate in francia o olanda varie cose cambiano eppure questi due paesi hanno molte piu certificazioni di noi in ambito fruttifero.
CIAO MIKOVEL COMPLIMENTI PER IL NUOVO VIDEO. HAI MANTENUTO LA PROMESSA. Siccome ce molto dibattiti sui periodi di potatura dei fruttiferi mi piacerebbe che tu dessi la tua opinione a tal proposito elencando i tuoi periodi di potatura dei vari fruttiferi. Potatura secca e potatura verde naturalmente. Volevo poi chiederti se potevi affrontare il discorso della potatura su piante come kaki, mandorlo e gelso. ti pubblico di seguito l elenco dei periodi di potatura in olanda tanto per farti vedere che paese che vai.... Link: www.fruitpluktuin.nl/fruit/Snoeien/snoeiperiodes Abrikoos Vóór half september, direct na de pluk en/of direct na de bloei Appel Jonge bomen: januari t/m eind maart. Oude bomen: juli t/m eind augustus Braam Nijp regelmatig waterloten weg die op de takken om hoog komen. Vruchten groeien namelijk aan kortloten en die laten we zo veel mogelijk zitten. Framboos Direct na de pluk oude scheuten wegknippen Kers Vóór half september, direct na de oogst Peer Jonge bomen: januari t/m eind maart. Oude bomen: mei t/m eind augustus Perzik Net voor en na de bloei Pruim Vóór half september, direct na de pluk en/of direct na de bloei (eind april en mei) Rode bes Van januari tot begin april Walnoot De beste periode ligt tussen mei en september. Snoei zo weinig mogelijk: alleen gebroken, schurende en steile takken (aan de bovenzijde van de takken) Witte bes Van januari tot begin april Zwarte bes Kort na de oogst (juni tot begin juli)
Grazie mille per il video! Molto chiaro e senza troppi fronzoli!
e complimenti per le cesoie!
Complimenti per la sua ottima lezione di potatura di produzione del pesco. E i complimenti vengono da uno che di peschi ne ha potati negli anni passati moltissimi. Ho eseguito migliaia di innesti a gemma dormiente nel mese di agosto su selvatico di pesco. Per il futuro dia ascolto al consiglio che le dà il signor Jacopo Ferri. Pino da Roma
Finalmente un video ben spiegato da una persona competente, la differenza si vede nella semplicita' della sua pratica a mettere mano sopra un albero con tanto di professsionalita,' grazie bel video sicuramente istruttivo e simpatico.
grazie Damar
Domar shine 97
Complimenti, ho eseguito alla lettera le istruzioni e ho ottenuto una produzione fantastica .
Grazie per il suo tempo che ci ha dedicato.
Cristina Pesso sono contento che il mio video le è stato utile
Complimenti per il suo modo semplice. veramente molto chiaro, grazie.
Ho ridato uno sguardo prima di potare i miei peschi, ora metto in pratica i suoi insegnamenti. molte grazie...
Grazie per i semplici e chiari consigli che ho apprezzato
le sue spiegazioni sono sempre cosi semplici da capire ,al contrario di molti altri video del genere che non si capisce nulla,,Complimenti :)
grazie Enzo
credo che una speigazione così precisa e dettagliata non l ho mai sentita..GRAZIE
grazie a te Tama
Video davvero esaustivo. Bravo! #potatura #pesche
Grazie, lei è molto gentile e molto preparato.
Bravo ho visto un bel video,anche la spiegazione è stata molto bella
Ottimo video, molto chiaro, interessantissima la parte iniziale sul riconoscimento delle gemme. E' molto importante vedere eseguite le tecniche e poter ascoltare una spiegazione passo-passo. Da una semplice lettura su un libro o su un qualsiasi sito, infatti, sembra di capire, poi vai all'albero vero e ti trovi spiazzato :)
Per chi come me non ha più dei nonni che possono spiegare bene come fare, questo è molto importante.
Grazie! :D
caro mikovel sei impareggiabile, finalmente ho trovato un punto di riferimento per le mie attività, da hobbista, in agricoltura. Grazie
grazie Elio
Complimenti, molto chiaro e saputo spiegare
Bravo, bel video!
Veramente un bel video...speriamo di essere all'altezza. grazie Mille.
complimenti ! ! chiaro, semplice e molto utile
video chiaro ma la voce si interrompe peccato, perché è uno dei migliori che ho visto
Mi dispiace, non so cosa può essere successo perchè all'inizio della pubblicazione questo problema non c'era
Egregio Maestro,i suoi tutorials sono il massimo della comunicazione,la ripresa,cosa rara, La segue perfettamente.Ora ho una preghiera da farLe,che sono sicuro verrà caldeggiata da tutti noi.Abbiamo bisogno di un suo tutorial sul Pero.la cui potatura è complessa.Purtroppo i video che youtube ci offre non sono per nulla all'altezza dei Suoi,anzi confondono di più le idee.Comprendo che Lei è molto impegnato,ma non tutti hanno la fortuna o possibilità di frequentare i suoi corsi.La sua alta capacità di trasmettere, implicitamente la dovrebbe obbligare a realizzare quanto io e tutti noi Le chiediamo.Grazie
Gentile Giampiero la ringrazio per l'apprezzamento ai miei tutorial e le prometto che quanto prima pubblicherò il video di suo interesse e di tanti altri appassionati.
Ė la migliore lezione di potatura per principianti, perchè è spiegata con nome dei rami, loro utilizzo, perchè si tagliano quelli in eccesso, gradirei una lezione analoga per il pero e il susino
ciao Adriano per quanto riguarda il susino esiste già nel video "potatura drupacee" per quanto riguarda il pero puoi fare riferimento alla potatura del melo con la sola variante che in genere il pero è più debole del melo , e quindi la potatura può essere un pochino più energica.
Veramente utile. Grazie!!!
grazie sei stato molto utile spiegazione molto bella o 4 peschi 1 noce al suo tempo vado a potarli
Il video molto pratico. grazie.
bravo, complimenti
Buonasera complimenti per il video volevo sapere quale il periodo migliore per potare il pesco
Buonasera, vorrei chiedere se i peschi sono tutti autofertili, se mi poteva consigliare una varietà a fioritura tardiva per una località più fredda e magari un'altra varietà tollerante alla bolla. La ringrazio.
Chiarissimo grazie.
A 11:24 poteva essere una buona idea speronare così da stimolare una /due gemme a diventare ramo misto per l'anno successivo, in previsione di un futuro taglio di ritorno contenitivo? O semplicemente per non perdere una ramificazione con gemme? Mi pare di capire che il pesco su quel ramo non abbia gemme latenti sbaglio? È solo un esempio non parlo del caso in particolare. Potrebbe essere una strategia la speronatura per dare una seconda vita a un rametto debole?
Salve Tommaso, la speronatura dei rami giovani è sempre consigliabile per stimolare la nascita di nuovi rami dalle gemme ancora vitali.
Io ho un pesco selvatico resistente alla bolla e agli afidi che ogni anno mi dona tre cariole di pesche bianche di media pezzatura. È una pianta che mi da grande soddisfazione per la produzione di ottime marmellate.
grazie delle vostre istruzioni
Ottimo video come sempre. L'audio ha molte interruzioni, potete fare qualcosa? Grazie.
salve Paolo, sul mio canale c'è un altro video sulla potatura del pesco
Molto interessante!!!!
Innanzi tutto la ringrazio per le preziose spiegazioni che ci offre, le vorrei chiedere se la potatura verde del pesco è importante, se si esegue nello stesso periodo sia su una varietà precoce che su una tardiva e quali sono le finalità di tale potatura? Grazie in anticipo
Caro Mikovel, ho i rami dell'albero di pesche che si spezzano per quante pesche portano....da quando ho iniziato a potarle come tu ci insegni nei tuoi video, complimenti di nuovo e al prossimo video, Bravo!!
Complimenti per il video. Premetto che so poco sulla potatura del pesco ma mi chiedevo se i tagli di ritorno non dovessero avere una porzione di legno di rispetto maggiore? Tagliando subito in prossimità dell'ultima gemma-ramo lasciato non si ha l'effetto del cono di disseccamento come succede nella vite? grazie
Salve Alex, il legno di rispetto si lascia solo sulla vite in quanto, la pianta non essendo in grado di cicatrizzare le ferite, si difende producendo un cono di disseccamento; quindi per evitare che il disseccamento coinvolga il circuito linfatico il taglio viene fatto distante dalla gemma in maniera che il cono di disseccamento interessi solo il moncone lasciato. Le piante da frutto, invece, sono in grado di cicatrizzare le ferite attraverso la produzione di un callo di cicatrizzazione che piano piano ricopre tutti i tessuti tagliati. Il callo però si forma solo se il taglio viene fatto nel rispetto del collare del ramo, ossia vicino all'inserzione del ramo o della branca. Se si taglia lontano, come nella vite, la cicatrizzazione non avviene, il moncone secca e la cicatrizzazione non avviene.
Un bel Video,l'unico problema e che piu'del 50%del tempo ,non si Sente Peccato.
Vincenzo, non so cosa sia sucesso pero sul mio canale può trovare altri video sulla potatura del pesco
Grazie ancora per la condiviosiome,molto chiara e alla portata di tutti. Avrei una domanda, ma nel susino ( prugno) si interviene allo stesso modo ?
Grazie per la risposta, cercherò di mettere in pratica i suoi consigli . Confesso che mi piacerebbe moltissimo anche un tutorial per questa tipologie di pianta . Saluti F
quanto prima sarai accontentato
Grazie, mille a presto allora...
Buonasera MIkovel,
grazie davvero per le sue spiegazioni uniche,
dettagliate a far capire il perché si pota e di come si pota,
cosa che ad altri ''esperti'' davvero non riesce. Ho una domanda da fare:
come si fa a riconoscere un brindillo da un ramo misto debole, ossia mi spiego meglio,
se abbiamo un ramo misto debole di 30/35 cm e un brindillo lo stesso di 30/35 cm, come facciamo a riconoscere la differenza? Tutti e due si trovano su legno di 2 anni....
La ringrazio anticipatamente.
salve Walter credo che sia improbabile che si possa verificare questa situazione in quanto se la pianta è poco vigorosa e da origine a rami misti deboli che raggiungono le dimensioni di un brindillo automaticamente il brindillo non può raggiungere le stesse dimensioni del ramo misto in quanto per sua natura il brindillo è un ramo di per se molto debole con scarsa attività vegetativa, pertanto se la vigoria è scarsa lo sarà sia per il brindillo che per il ramo misto quindi, quest'ultimo, sarà proporzionalmente meno sviluppato del ramo misto. é probabile che, se la potatura dell'anno precedente è stata leggera, i rami misti saranno deboli al tal punto da somigliare ai brindilli, in questo caso bisogna operare tagli di ritorno sulle branche di due anni sopra il primo ramo misto di medio vigore.
GRAZIE.....utilissimo
per la scelta di marze ,si usano rami di un anno(drupacee)ma i rami di un anno possono avere i mazzetti di maggio(quelle formazioni a 5 o piu' gemme ma senza ramo aderenti al ramo sono le prossime mazzette di maggio)?oppure solo formazioni 3 gemme ,2 fiore esterne una a legno centrale?poi che lunghezza e spessore ha il ramo di un anno? infine i rami di un anno son solo i brindilli ?o anche i rami misti?grazie
+claudio Serra sui rami di un anno non ci sono i mazzetti di maggio, questi cominciano a formarsi sui rami di due anni ed oltre. lo spessore e la lunghezza dipendono dalla vigoria della pianta, comunque, lunghezza media 50/60. utilizza i rami misti di medio vigore, che generalmente alla base hanno gemme singole e non raggruppate, che spesso sono gemme a legno oppure puoi innestare anche un tratto con gemme raggruppate dove c'è sempre in mezzo una gemma a legno
Bellissima e utilissima spiegazione, non vedo l'ora di mettere in pratica i suoi suggerimenti. Se posso farle un appunto sulle riprese sarebbe utile anche qualche ripresa della branca pre potatura da un po distante per dare una visione generale di come si presenta prima dell'intervento e dopo. comunque un gran bel video.
Complimenti per la competenza e semplicità di spiegazione , se posso le darei un consiglio sulle inquadrature con videocamera.
Se possibile dovrebbe allontanate un po la telecamera perchè con i primi piani si perde un pò la visione dell'insime della branca e si fatica a capire quanto sta tagliando , basterebbe appoggiare la telecamera su un cavalletto ad una distanta di 1Mt. circa .
Grazie per le spiegazioni
Video interessante, però ho una domanda, se ipoteticamente se decidesse di non fare nessuna potatura la produzione sarebbe ridotta in maniera così drastica? Questo tipo di potature è funzionale solo per anticipare dei risultati apprezzabili o è anche la migliore nel lungo periodo? In pratica, dando tempo al tempo, quei piccoli rami tagliati non sarebbero potuti diventare produttivi? Magari producendo più di un albero potato per una semplice questione matematica di numero superiore di gemme fruttifere?
ciao Telegrezzo, una pianta potata produce meno di una pianta non potata, però una maggior produzione si traduce in un indebolimento dei rami ed un precoce invecchiamento della pianta ed inoltre, si verifica l'alternanza di produzione , ossia un anno produce molto con frutti piccoli, un anno produce poco e frutti grossi. Per il pesco in particolare devi considerare che la produzione avviene sui rami misti di un anno di medio vigore, questi rami di un anno, oltre che fruttificare devono formare i rami produttivi per l'anno successivo, quindi durante l'inverno questo ramo sarà di due anni e su di esso troverai i rami nuovi che potranno essere tre o quattro, ora, comprenderai che se da un ramo si formano altri quattro, la produzione aumenta però diminuisce la vigoria. se ipotizzi di non intervenire con la potatura, dai quattro rami se ne formeranno altri sedici rami, il numero aumenta ma diminuisce ancora la vigoria. per farla breve con il passare del tempo si assiste ad un aumento esponenziale del numero dei rami che ad un certo punto la vigoria sarà talmente bassa che non saranno più in grado di fruttificare. a questo punto la pianta si dice che "scappa" cioè la pianta formerà dei ciuffi di rametti esili in cima e si spoglierà di vegetazione nelle parti basse. A questo punto non sperare di ringiovanire la pianta facendo di grossi tagli in quanto il pesco non possiede gemme latenti da cui può dare rami nuovi sulle parti grosse. Infatti i rami bisogna accorciarli fin quando sono giovani perchè le gemme che non si schiudono non rimangono vitali per gli anni successivi. una pianta di pesco non potata avrà una vita produttiva breve
Grazie per la spiegazione così precisa e dettagliata, mi sarà di aiuto appena pianterò il primo pesco.
Buonasera professore ,le volevo chiedere un consiglio ,vorrei riprodurre un albicocco per talea ma mi hanno sconsigliato perché produrrebbero poco e si ammalerebbero presto è meglio dunque acquistare la piantina in vivaio innestata? Cordiali saluti
Giuseppe il problema è che per talea l'albicocco non radica. Il mio consiglio è di acquistare una pianta innestata
complimenti, video molto chiaro, le volevo chiedere, io ho un frutteto e allevo i peschi e gli albicocchi a vaso, e lascio un tiralinfa per ogni branca primaria, ha la funzione di fare affluire la linfa dal basso verso l'alto, almeno così mi è stato insegnato, faccio bene? oppure eliminandoli aumenterei la produzione?
Io avrei una domanda:
Possiedo un pesco che è stato attaccato da gommosi.
Una buona parte dei rami misti presenta l apice danneggiato da questa patologia e quelli che si salvano sono veramente pochi ( quasi rari).
Visto che non si possono cimare i rami misti come mi devo comportare??
la degenerazione dell'apice vegetativo corrisponde alla cimatura in quanto venendo a mancare la gemma terminale, viene a mancare anche la dominanza apicale esercitata dalla gemma apicale. in questo caso consiglio di tagliare sopra a una gemma su legno sano e poi in primavera quando il ramo avrà emesso dei germogli nuovi vicino al taglio, esercitare l'alleggerimento della cima, cioè eliminare i germogli verso l'apice per dare sfogo a quelli nati verso la base
Grazie mille!!
Ottimo il video. L'audio a volte sparisce.
Buongiorno, le volevo fare i complimenti per i video da lei girati. La spiegazione dell'atto della potatura è molto chiara,semplice, professionale e sopratutto comprensibile sugli interventi di potatura. ....a tal proposito volevo chiederle è possibile "ritoccare/potare" il pesco ora a settembre o si deve intervenire a Marzo?...come posso intervenire su una pianta di pesco malata?
le piante in questo periodo stanno attraversando la fase di elaborazione e trasferimento delle sostanze di riserva verso le parti grosse e verso le radici, quindi le sostanze che si trovano nei rami vengono accumulate nelle branche, nel tronco e nelle radici. se si eliminano adesso dei rami, le sostanze in circolo al loro interno, vengono perse. Ormai conviene intervenire alla fine dell'inverno. Può intervenire adesso facendo un lavoro di pulizia del secco e del malato e appena cadono le foglie fare un trattamento con olio minerale ed un fungicida, da ripetere dopo la potatura e prima della ripresa vegetativa.
devale71
Grazie mille per il video qualcuno mi sa dire in che periodo si effettua la potatura
+erri silvagni il pesco conviene potarlo alla fine dell'inverno, essendo un po sensibile alle gelate
Buongiorno,
Ho un'albero di pesco di circa 15 anni sempre molto fruttifera, in questi giorni abbaiamo finito la raccolta. Ho sempre fatto la normale potatura nel mese di Marzo-Aprile, adesso ho la necessità di abbassare drasticamente l'altezza tagliando anche le parti grosse, mi consiglia di farlo in questo periodo, oppure, aspettare la primavera.
Anticipatamente ringrazio.
salve Luigi una potatura drastica con tagli su branche grosse non la consiglio mai, in quando si mette a rischio la vitalità della pianta. Tenga presente che il pesco, a differenza degli altri alberi da frutto non ha gemme latenti sui rami grossi, pertanto un eventuale taglio a capitozzo su una branca oltre alla probabilità di fuoriuscita di gommosi non porta alla nascita di nuovi rami e la branca secca. Se intende abbassare l'altezza deve ricorrere al taglio di ritorno ossia un taglio fatto appena sopra un una branca di ordine inferiore che sostituisca il tratto tagliato. Il mio consiglio è di andare per gradi, cominciare ad abbassare di poco con la tecnica suggerita. se la pianta, in primavera risponde bene inteverrà ancora durante l'estate, e poi l'anno successivo con ulteriore abbasamento. Si ricordi che il pesco va gestito più d'estate che non d'inverno per evitare l'innalzamento della chioma.per quanto riguarda il periodo di potatura , il pesco è abbastanza sensibile alle gelate pertanto se abita a sud pu farlo dalla caduta delle foglie alla ripresa vegetativa, mentre al nord è meglio aspettare la fine dell'inverno. cordiali saluti
Prof. Velonà,
La ringrazio per la celere ed esaustiva, competente, risposta , farò tesoro dei suoi consigli.
Buona giornata.
complimenti per il video e la spiegazione chiara, vorrei farle una domanda: io ho una piantina di pesco nata in vaso direttamente dal seme, ha ormai quasi un anno. Devo lasciarlo crescere così naturalmente o c'è bisogno di spuntarlo un po' magari per far ingrossare il tronco o lo lascio crescere liberamente in altezza? (scusi la domanda banale ma sono un profano)
la pianta arrivata a settembre cessa l'attività vegetativa ed entra in fase di elaborazione e trasferimento delle sostanze di riserva che accumula nelle parti più grosse, pertanto non cresce più, piuttosto, siccome la piantina è nata da seme perde le caratteristiche della pianta madre da cui deriva il seme, pertanto senza innesto non si conosce che qualità di frutta che porterà, se invece si ricorre all'innesto sei sicuro che la futura qualità di frutta sarà quella della pianta da cui hai prelevato la gemma.Seguendo le indicazioni del video puoi innestarla adesso.Tornando alla tua domanda, ti consiglio di non spuntarla, se mai, lo farai alla fine dell'inverno qualora vuoi impostare una forma di allevamento.
se la piantina è nata da seme andrebbe innestato, ma puoi anche farne a meno solo che, se non prima fruttifica, non sai che qualità di frutta produce. per quanto riguarda la spuntatura dipende da che tipo di forma vuoi impostare. se fai la cimatura la pianta produrrà dei nuovi germogli vicino al taglio, quindi lo scheletro della pianta lo devi formare partendo da questi nuovi germogli. la spuntatura è consigliata quando si vuole impostare il vaso o la palmetta (la seconda non tela consiglio), se lo lasci intero la pianta tende ad alzarsi maggiormente e in questo caso otterrai una forma libera con la tendenza a spogliarsi nelle parti basse. Tutto sommato ti consiglio di spuntare alla fine dell'inverno
Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Interessante ma spesso va via l'audio e non si può seguire bene!
Buon gigorno Antonietta, ho riguardato il video ed effettivamente la voce , a tratti, si interrompe. Non capisco cosa possa essere successo, perchè all'inizio questo problema non c'era. La ringrazio per la segnalazione , vedo cosa si può fare per risolvere l'inconveniente. Un saluto
Grazie infinite professore!
Salve professore, video molto interesssnte volevo sapere.se ha.ripostato il video corretto la ringrazio..
Anche in questo caso grazie per le preziose informazioni. Vorrei fare qualche domanda da super profano.
Coltivare un pesco da seme, senza innestarlo, è inutile o c'è speranza di ottenere qualche frutto, magari non bello, ma di buon sapore? Posso aspettare di vedere quale tipo di frutti produrrà valutando in futuro qualche forma di innesto? Inoltre in molti mi dicono che il pesco è particolarmente delicato e senza l'aiuto di pesticidi è molto difficile arrivare ad un raccolto.
Grazie!
+Matteo Cavalcante la pianta ottenuta da seme presenta caratteristiche tutte sue in quanto i caratteri genetici derivano sia dalla pianta madre che dalla pianta madre. Sicuramente arriverà a produrre, ma certamente non si può sapere prima la qualità della frutta. In genere essendo delle piante che presentano caratteristiche del selvatico, sono piante abbastanza vigorose, pertanto l'entrata in produzione è ritardata rispetto alle piante innestate. Per quanto riguarda l'uso di prodotti chimici dipende dalle condizioni climatiche in cui viene coltivata e dalle probabilità che la pianta venga colpita da potalogie fungine o parassiti animali
Grande!
Innanzitutto grazie 1000 del tuo tempo che metti a disposizione di tutti.
sempre preciso e chiaro.
ho una domanda sulla potatura verde del pesco e sul fatto che è una pianta basitona (non sapevo cosa volesse dire ma tu l'hai spiegato nella risposta a Paolo): ho visto che nella potatura verde si accorciano i rametti finali e quelli centrali di circa 4- 5 foglie di un ramo misto che ha fruttificato, per dare forza ai rami basali e farli crescere per l'anno seguente, visto che fruttifica nei rami di un anno. ma se è così non vale più il fatto che la linfa si concentra sui tagli? o forse non ho capito niente?
grazie della pazienza e del tuo tempo.
Andrea
La reazione di un taglio di potatura è diverso a seconda del periodo in cui si fa. un ramo misto cimato durante il riposo vegetativo alla ripresa sfoga con emissioni di rami laterali vicino al taglio, se il taglio viene fatto durante lo stadio vegetativo ( da aprile a fine luglio) anche in questo caso si assiste allo sfogo laterale e in più le gemme possono diventare "pronte" (gemme che si schiudono appena si formano), dando origine così a rami anticipati; verso la fine di agosto inizio settembre,poichè, l'attività vegetativa termina e comincia quella di lignificazione, la cimatura, fatta in questo periodo, non provocherà lo sfogo laterale e può contribuire alla lignificazione dei rami misti nuovi presenti alla base dei rami che hanno prodotto.
mikovel
grazie Mikovel veramente gentile a rispondere così presto.
ho le idee più chiare. un caro saluto.
Buonasera Mikovel,
un "Potino" di vecchia generazione mi ha criticato per aver lasciato sul pesco rami misti eccessivamente lunghi e mi ha detto che lui li taglia sempre a circa la metà. Ora (alla luce del suo consiglio di non cimare il ramo misto) mi chiedo: cosa succede al mio ramo misto se lo taglio così? A quali effetti negativi va incontro la mia pianta e la produzione?
I rami misti che si lasciano sulla pianta devono essere di medio vigore con lunghezza variabile tra i 50 /60 cm. rispetto al taglio del ramo misto dobbiamo fare una semplice considerazione: Il pesco è una pianta basitona ciò vuol dire che i rami misti, se lasciati interi, sviluppano i rami migliori, per la produzione dell'anno successivo, verso la base e quindi verso le parti grosse della pianta. Se invece, come suggerisce l'esperto "potino" taglia a metà i rami misti, l'anno successivo i rami buoni saranno collocati vicino ai tagli con la conseguenza che di anno in anno la produzione si sposta verso l'alto e non si mantiene vicino alle branche grosse.
mikovel Come sempre una risposta semplice, chiara e inconfutabile grazie mille
Grazie mille per i suoi video, me li sto guardando tutti, volevo chiederle se per un albicocco di tre anni, abbastanza piccolino si interviene alla stessa maniera..farà anche la potatura del ciliegio?grazie davvero, Alice.
salve Alice, rispetto a pesco, l'albicocco va trattato diversamente,considera che produce su rami misti ma, soprattutto sui mazzetti di maggio (rami molto corti con su sei o sette gemme) che generalmente li trovi su branche da due anni in su questi ramettini si rinnovano da soli. essendo ancora giovane la tua pianta è bene concentrarti sulla formazione della struttura scheletrica, cercando di ottenere delle branche principali con angolo molto aperto rispetto al tronco, togliere eventualmente qualche ramo vigoroso nato sul dorso delle branche, eliminare eventualmente qualche ramo che sia in concorrenza con il tronco ed eventualmene alleggerire la cima. limiterei gli interventi di potatura per evitare di stimolare molto la vegetazione.
BUONASERA PROFESSORE, SE POSSIBILE POTREBBE FARE UN VIDEO SULLA POTATURA DELL'ULIVO, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA PARTE FINALE DELLE BRANCHETTE. COMPLIMENTI PER LA SUA CHIAREZZA.
Grazie per l'utilissimo video. Mi sto cimentando come autodidatta con la potatura nella campagna di mio nonno. Potrebbe dirmi che cesoie utilizza magari consigliandomi una buona marca o modello? Grazie mille! Lorenzo
+Lorenzo Conio Io mi trovo bene con la forbice a doppio taglio della Kuker dei fratelli fazzini di Castel D'Azzano (Verona)
kuker.4-flying.com/images/2007122011200335-f72-p.jpg
Come mai non vanno cimati i rami misti? Per evitare il cappello di vegetazione sulle prime gemme in alto? Cimare il ramo misto con i frutti già formati (potatura verde diciamo) non può convogliare più linfa alle pesche in maturazione?
salve Tommaso la cimatura dei rami misti è sconsigliata perchè si stimola la produzione di rami anticipati vicino al taglio, spostandio il gradiente di vegetazione verso l'alto. Il pesco è una pianta basitona per cui con ramo intero i rami laterali, che saranno quelli che dovranno frutticifare l'anno successivo, saranno più vigorosi verso il basso. Con la potatura verde è consigliabile alleggerire la cima eliminando i germogli laterali che si trovano verso l'apice.
@@mikovel chiarissima risposta, si stimolano le gemme a legno verso il taglio quindi, grazie delle precisazioni a volte ci si perde in un bicchier d'acqua...
esiste un metodo per riconoscere i rami anticipati?
+claudio Serra e inoltre non ho capito se il pesco presenta dardi fioriferi?
+claudio Serra I rami anticipati li trovi sui rami di un anno, basta partire dall'apice e seguire il ramo fino all'inserzione col ramo di due; se in questo tratto noti rametti laterali, questi saranno anticipati. In genere i rami anticipati sono portati dai rami vigorosi.
+claudio Serra nel pesco la presenza dei mazzetti di maggio o dardi fioriferi sono presenti in numero irrilevante anche perché con la potatura si lasciano solo i rami misti di un anno, mentre I dardi fioriferi eventualmente presenti sono portati dai rami di due anni. I dardi sono presenti invece, nelle nettarine e nelle percoche.
+claudio Serra sono rami di un anno che come branca hanno un ramo anch'esso di un anno.
cosa succede se cimo i rami? cosa si rischia?
Il pesco è una pianta basitona, in queste piante i rami sviluppano naturalmente germogli laterali più lunghi dalle gemme basali, mentre verso la cima i germogli sono sempre più corti, se i rami vengono cimati, la linfa si concentra vicino al taglio facendo sviluppare maggiormente i germogli immediatamente sotto, pertanto l'anno successivo i rami più sviluppati li trovi verso l'apice, di conseguenza i rami migliori si troveranno verso le cime e non sulle parti grosse, cosi facendo la produzione si sposta verso l'esterno e la pianta si spoglia internamente
mikovel Sempre rimanndo su spiegazioni logiche che ti han caratterizzato e reso famoso (nei video sulle pomacee) ed evitando quelle pompose e inutili che si trovano in inutili scuole o agronomi pieni di se vorrei aggiungere che le piante basitone come il pesco ma anche il melograno il nocciolo o l olivo vengono chiamate cosi perche tendono a sviluppare il sotto i germogli bassi alla base cioe anche tanti polloni quindi cioe in pratica tendono ad essere dei cespugli piuttosto che alberi. noi volendoli alberi li forziamo. ecco perche secondo me i peschi devono essere tenuti bassi e soprattutto eliminare molto dei rami perche fruttificano sui rami dell anno in corso quindi tagliando tanto anche 2/3 si stimola la produzione di rami dell anno fruttiferi.
Maurice V. caro Maurice, confermo quanto hai affermato, aggiungo che un'altra delle motivazioni per cui i rami misti del pesco bisogna tenerli il più possibile nelle parti grosse, sta nel fatto che le gemme che non si schiudono, degenerano e muoiono, pertanto se non approfittiamo a speronare fin tanto che queste gemme rimangono vitali, non avremo più la possibilità di riempire le parti interne, cosi la pianta, si dice che scappa. Una cosa che mi è sfuggito di dire nel video è che quando si asportano i rami vigorosi di un anno è meglio lasciare un piccolo sperone per consentire la nascita di nuovi rami, altrimenti il punto si acceca.
quindi quelle formazioni di 5 o più gemme che stanno ''rase al ramo''sono le future mazzette di maggio?e queste formazioni si presentano su rami di un anno?oppure son fuori strada
+claudio Serra il raggruppamento di gemme "rase al ramo" in genere sono fatte di due o tre gemme, talvolta quattro. di solito nel pesco dalla gemma a legno del raggruppamento si forma il nuovo ramo misto o brindillo mentre nelle altre drupacee si può formare il mazzetto di maggio o brindillo, al secondo anno.
Hai l' audio a intermittenza
salve, che succede comando i rami misti?? tutti i potatori che conosco io mi dicono di cimate i rami misti, io non li Cimo mai ma vorrei saperne di più in proposito
+Giacomo Alfano salve Giacomo, il pesco, come specificato nel video fruttifica sui rami misti di un anno inseriti su branchette di due anni, ora è chiaro che l'anno successivo, il ramo che fruttifica quest'anno, diventerà di due anni e porterà i nuovi rami per la fruttificazione. Il pesco è una pianta "basitona", cioè vuol dire che in ramo lasciato intero, svilupperà nuovi rami più vigorosi verso la base, però se questo ramo sarà cimato i rami più belli si svilupperanno vicino al taglio e non alla base, con la conseguenza che, se si utilizzano questi rami, la produzione si sposta sempre più verso l'esterno e non verso le parti grosse della struttura. Poichè le gemme che non si schiudono, muoiono, non abbiamo più la possibilità di tornare indietro con tagli, quindi la pianta tende a spogliarsi verso l'interno e la fruttificazione si sposta sempre più verso le cime, cosa che non deve avvenire, altrimenti la pianta ci scappa.
+mikovel grazie mille per il suo chiarimento, perfettamente chiaro, tutto questo vale per tutte le drupacee suppongo, come ad esempio il susino?
no, il susino fruttifica prevalentemente sui dardi fioriferi (piccoli rami con 5/7 gemme) portati dai rami di due anni e oltre. Poi a differenza del pesco è una pianta acrotona cioè sviluppa rami più lunghi verso l'alto e non verso la base.La potatura è più leggera, occorre fare dei tagli di ritorno sulle branche ed eventualmente curvare i rami vigorosi che tendono al verticale. Poi esiste una differenza nella potatura a seconda che si tratti di varietà europee o Cino giapponesi
Vorei vedere anche dei lavori a maglia fatti a mano
ciao Mara per uncinetto e ricami ancora non sono attrezzato
Sempre chiaro e interessante ma audio a singhiozzo.
...si ma l'audio ragazzi !!!!
mi dispiace non so cosa sia successo, è problema venuto fuori dopo, vorrà dire che pubblicherò un nuovo video
Il video è buono ma la voce è a strappi
volevo aggiungere sempre restando sulla spiegazione logica che spesso anche tra piante della stessa specie (albicocche per esempio) ma varieta differenti potrebbe cambiare il metodo di potatura. addirittura la potatura puo cambiare anche tra individui della stessa varieta. Io piu leggo piu mi confondo in italia si ha una tecnica ma se andate in francia o olanda varie cose cambiano eppure questi due paesi hanno molte piu certificazioni di noi in ambito fruttifero.
musica a parte spiaga con un unico video tutte le tipologie di rami.
E anche in agricoltura bisogna studiare.
va via continuamente l'audio!
Ni
CIAO MIKOVEL COMPLIMENTI PER IL NUOVO VIDEO. HAI MANTENUTO LA PROMESSA. Siccome ce molto dibattiti sui periodi di potatura dei fruttiferi mi piacerebbe che tu dessi la tua opinione a tal proposito elencando i tuoi periodi di potatura dei vari fruttiferi. Potatura secca e potatura verde naturalmente.
Volevo poi chiederti se potevi affrontare il discorso della potatura su piante come kaki, mandorlo e gelso.
ti pubblico di seguito l elenco dei periodi di potatura in olanda tanto per farti vedere che paese che vai....
Link: www.fruitpluktuin.nl/fruit/Snoeien/snoeiperiodes
Abrikoos Vóór half september, direct na de pluk en/of direct na de bloei
Appel Jonge bomen: januari t/m eind maart. Oude bomen: juli t/m eind augustus
Braam Nijp regelmatig waterloten weg die op de takken om hoog komen. Vruchten groeien namelijk aan kortloten en die laten we zo veel mogelijk zitten.
Framboos Direct na de pluk oude scheuten wegknippen
Kers Vóór half september, direct na de oogst
Peer Jonge bomen: januari t/m eind maart. Oude bomen: mei t/m eind augustus
Perzik Net voor en na de bloei
Pruim Vóór half september, direct na de pluk en/of direct na de bloei (eind april en mei)
Rode bes Van januari tot begin april
Walnoot De beste periode ligt tussen mei en september. Snoei zo weinig mogelijk: alleen gebroken, schurende en steile takken (aan de bovenzijde van de takken)
Witte bes Van januari tot begin april
Zwarte bes Kort na de oogst (juni tot begin juli)