Il tema della scelta delle parole che si fa nella comunicazione, nell'informazione, nella pubblicità (sì, perchè il linguaggio dell'informazione oggi è molto più vicino a quello della pubblicità di quanto si immagini) è cruciale e andrebbe approfondito. Le persone dovrebbero avere più consapevolezza di come vengono manipolate nelle loro opinioni. Ottimo!
Ciao, sono Israeliano, sono sincero, in parte condivido quello che dici. Non capisco pero' la necessita' di usare le dita per mettere in virgolette lo stato di Israele, stona ancora di piu' quando poi ti lamenti che i giornali privati usano vocaboli diversi come nell'esempio che tu stesso hai dato.
Altri gesti sul tubo non si possono fare, tipo un solo dito della mano sinistra alzato, da parte mia, e per come si comporta il paese di Kanan , sionisti vergogna del mondo. Vi vedo
Ciao, grazie del commento. Capisco bene il fastidio che possono dare le virgolette, ma mi riesce molto complicato evitarle. Tuttavia terrò sicuramente conto di quanto dici, e mi porrò il problema di evitare le virgolette. Devo solo trovare un nome (che non sia "quello") per indicare quell'entità statutaria di cui detieni il passaporto . Di certo, non potrò mai nominarla serenamente a meno che non cambi in modo sostanziale la sua percezione degli arabi, a livello sia politico che sociale. Ma sarò il primo a cambiare atteggiamento di fronte ad una torsione che - al momento - mi sembra lontanissima, a tutti i livelli. (N.B: sono a conoscenza di moltissime esperienze di cittadini di quella zona di Palestina che si spendono e operano per cambiare questo stato di cose. Ad essi porto tutto il mio rispetto, così come lo porto agli ufficiali Nazisti che hanno attentato alla vita del Führer o ai (pochi) tedeschi che al tempo hanno saputo discernere il giusto dal malvagio. Mi pare che però essi non abbiano cambiato il destino della Germania Nazista. Ora, la Germania ancora esiste, ed è quello che spero in un contesto futuro: una ISRAELE, senza virgolette e RIEDUCATA ai valori minimi della convivenza civile. In quel caso sarò il primo a difenderne il diritto all'esistenza. Prima, però, no. Rimanendo così le cose, l'esistenza dell'Entità è solo un pericolo per la pace mondiale e per la stabilità dell'Occidente collettivo. Fa male dirlo, ma tanto ti dovevo. Un abbrHagio
Hai sollevato ora in questo commento una serie di punti su cui non sono d'accordo ma non ho voglia di entrare in un dibattito infinito. L'unico motivo per cui mi sono sentito di lasciare un commento e' perche' nel video sembra che tu voglia mantenere l'asse dritta nei tuoi ragionamenti, credimi lo so che e' difficile. Ricambio l'abbraccio
@@AnemeTemenA Ti ringrazio. Rifletterò attentamente su quanto mi hai scritto. Vedendo facendo magari raddrizzerò l'asse come meglio posso. Nel tempo, con attenzione e ascolto, anche quando è difficilissimo. Un caro saluto.
Assurdità!
Free Palestine!
👏👏👏 grazie Hagi
Il tema della scelta delle parole che si fa nella comunicazione, nell'informazione, nella pubblicità (sì, perchè il linguaggio dell'informazione oggi è molto più vicino a quello della pubblicità di quanto si immagini) è cruciale e andrebbe approfondito. Le persone dovrebbero avere più consapevolezza di come vengono manipolate nelle loro opinioni. Ottimo!
Basterebbe far studiare nelle scuole semantica e polisemantica .
Bentornato!
Grazie Paola! 😊
Ciao, sono Israeliano, sono sincero, in parte condivido quello che dici. Non capisco pero' la necessita' di usare le dita per mettere in virgolette lo stato di Israele, stona ancora di piu' quando poi ti lamenti che i giornali privati usano vocaboli diversi come nell'esempio che tu stesso hai dato.
Altri gesti sul tubo non si possono fare, tipo un solo dito della mano sinistra alzato, da parte mia, e per come si comporta il paese di Kanan , sionisti vergogna del mondo. Vi vedo
Ciao, grazie del commento. Capisco bene il fastidio che possono dare le virgolette, ma mi riesce molto complicato evitarle. Tuttavia terrò sicuramente conto di quanto dici, e mi porrò il problema di evitare le virgolette. Devo solo trovare un nome (che non sia "quello") per indicare quell'entità statutaria di cui detieni il passaporto . Di certo, non potrò mai nominarla serenamente a meno che non cambi in modo sostanziale la sua percezione degli arabi, a livello sia politico che sociale.
Ma sarò il primo a cambiare atteggiamento di fronte ad una torsione che - al momento - mi sembra lontanissima, a tutti i livelli.
(N.B: sono a conoscenza di moltissime esperienze di cittadini di quella zona di Palestina che si spendono e operano per cambiare questo stato di cose. Ad essi porto tutto il mio rispetto, così come lo porto agli ufficiali Nazisti che hanno attentato alla vita del Führer o ai (pochi) tedeschi che al tempo hanno saputo discernere il giusto dal malvagio. Mi pare che però essi non abbiano cambiato il destino della Germania Nazista. Ora, la Germania ancora esiste, ed è quello che spero in un contesto futuro: una ISRAELE, senza virgolette e RIEDUCATA ai valori minimi della convivenza civile. In quel caso sarò il primo a difenderne il diritto all'esistenza.
Prima, però, no.
Rimanendo così le cose, l'esistenza dell'Entità è solo un pericolo per la pace mondiale e per la stabilità dell'Occidente collettivo. Fa male dirlo, ma tanto ti dovevo.
Un abbrHagio
Hai sollevato ora in questo commento una serie di punti su cui non sono d'accordo ma non ho voglia di entrare in un dibattito infinito. L'unico motivo per cui mi sono sentito di lasciare un commento e' perche' nel video sembra che tu voglia mantenere l'asse dritta nei tuoi ragionamenti, credimi lo so che e' difficile.
Ricambio l'abbraccio
@@AnemeTemenA Ti ringrazio. Rifletterò attentamente su quanto mi hai scritto. Vedendo facendo magari raddrizzerò l'asse come meglio posso. Nel tempo, con attenzione e ascolto, anche quando è difficilissimo.
Un caro saluto.