Non posso dire altro che Complimenti...Chapeau.Dario Fabbri...lo seguo sempre esaustivo...altro che libri di storia e geografia.... Complimenti veramente...per fortuna che ci sono persone come Dario Fabbri
Grazie! Ammiro molto la geopolitica dal suo punto; sempre oggettivo ed informato e, se viene spesso a Napoli fa bene. È una vera culla, crogiuolo, giardino, porto, degli accadimenti della terra, ed oltre
Min. 16:20 Per fare un paragone abbastanza simile possiamo dire che i nostri dialetti stanno all'italiano di Dante come le varianti dell'arabo stanno al fuss-ha, l'arabo classico del Corano. Esiste poi l'arabo della comunicazione (giornali e tv, soprattutto Al Jazeera) che tutti i cittadini, dal Marocco allo Yemen, capiscono e possono in qualche modo parlare.
Se ho capito l' esempio la lingua del Corano è come per noi la Divina Commedia. Al Jazeera è la lingua standard dei media, e l'arabo delle varie nazioni è come il dialetto delle varie regioni?
@@Nome_utente_generico Per come la posso vedere io è proprio così, l'Italia ha una ricchezza dialettale enorme. Idem l'arabo delle varie nazioni. Cambia la pronuncia di alcune consonanti, per esempio gli egiziani diranno Gamil, con la G dura, e non Jamil, come nell'inglese J : per iscritto sono però la stessa lettera dell'alfabeto arabo (Gim). Ogni variante dialettale (si chiama Darig) trae però origine da un unico modello: il Sacro Corano. Sottolineo Sacro perchè come la Commedia è Divina , anche se non fu Dante a volerla titolare così, il Corano è Sacro, ovviamente per i musulmani. Sacro cioè direttamente "prodotto" da Dio. Per fare un paragone il Corano rappresenta il Logos Divino non come il Santo Vangelo ma come Gesù stesso, che è Dio fatto Uomo (secondo i cristiani) mentre che per i musulmani, se ammettiamo l'ipotesi, Il Corano è Dio fatto Libro. Per estendere il concetto direi che ogni arabo si riferisce alla Parola, alla Lettera, alla Lingua come ad un Dono divino in quanto essa scaturisce da una Sacra Scrittura, in tal caso ebrei e arabi (e di conseguenza tutti i musulmani ) possiedono la medesima "idea" di fondo, cioè che la recitazione rituale del Testo (la Torah per gli ebrei e il Corano per i musulmani) è il momento massimo di espressione della lingua stessa. Questo significa che la lingua utlizzata nella Preghiera e in ogni Rito Tradizionale ha un valore spirituale superiore a qualsiasi altro: letterario, poetico, pratico, linguistico, sociale, politico, pornografico, medicosanitario, bellico, amministrativo, giornalistico, scientifico, etc.
Normalmente mi piace molto Fabbri, se non infarcisse i suoi discorsi di dottrinismo, arcaismi, latinismi e inutili scelte lessicali o digressioni esplicative di ciò che dice, fatte solo per vedere che sa e che, anche se non ha una Laurea, non è un ignorante, sarebbe molto più piacevole da ascoltare. Vedi Orsini, che parla come se si rivolgesse ai suoi allievi ed è ancora più efficace. La Differenza la fa lo scopo della nostra comunicazione: vogliamo parlarci addosso o parlare agli altri?
Infatti il problema si crea quando il maestro si abbassa al livello dello scolaro, quando dovrebbe essere lo scolaro ad'innalzarsi al livello del maestro. Un pó di complessità lessicale e di argomenti non ti farebbe male. Il cervello non serve solo per postare stronzate su facebook.
Una cosa è usare un linguaggio forbito per non farsi capire, un altro è farlo come scelta rimanendo perfettamente comprensibili ai propri interlocutori e Fabbri direi che rientra ampiamente nella seconda categoria.
@@silusiano da laureata con lode in lettere, ribadisco che le scelte lessicali e sintattiche che uno compie determina il pubblico che sceglie, ma determina anche chi siamo e chi vorremmo essere. Se leggessi la mia tesi in lingua latina la comprenderesti e la troveresti anche un pochino interessante indipendentemente dal tuo background socioculturale. Io odio la retorica e la sintassi pesante e ridondante. Ho già parlato di quella che addurrei come origine delle scelte linguistiche di questo personaggio informato " bene" sui fatti, apprezzerei un abbassamento del registro perché se il fine comunicativo è indurre un cambiamento o informare adeguatamente la gente, è giusto rivolgersi ad una platea quanto più ampia possibile. Ad maiora 😂
Ringrazio molto dell'opportunita' di ascoltare conferenze così competenti, Dario Fabbri è ecccezionale - grazie
Uahahah 😂
Dario Fabbri....cati un titolo di studio 😂
Non posso dire altro che Complimenti...Chapeau.Dario Fabbri...lo seguo sempre esaustivo...altro che libri di storia e geografia.... Complimenti veramente...per fortuna che ci sono persone come Dario Fabbri
Grazie ancora! Buona serata a tutti!
Lezione im pareggiabile .Grazie di esistere!
Grazie mille e buona serata anche a voi
Complimenti per la tematica di fondamentale importanza
Grazie! Ammiro molto la geopolitica dal suo punto; sempre oggettivo ed informato e, se viene spesso a Napoli fa bene. È una vera culla, crogiuolo, giardino, porto, degli accadimenti della terra, ed oltre
Buon pomeriggio a tutti
Sempre bravissimo Dario Fabbri. Unico appunto (minimo) alle cartine: vi prego, lasciate l azzurro al mare, ai fiumi, ai laghi...
Uahahah 😂
Grazie buonaserata
Grazie! Molto esaustivo e comprensibile.
Purtroppo ho perso il primo incontro, è possibile recuperare la registrazione?
Buon pomeriggio
Lo sto seguendo ora, molto interessante
Min. 16:20 Per fare un paragone abbastanza simile possiamo dire che i nostri dialetti stanno all'italiano di Dante come le varianti dell'arabo stanno al fuss-ha, l'arabo classico del Corano. Esiste poi l'arabo della comunicazione (giornali e tv, soprattutto Al Jazeera) che tutti i cittadini, dal Marocco allo Yemen, capiscono e possono in qualche modo parlare.
Se ho capito l' esempio la lingua del Corano è come per noi la Divina Commedia. Al Jazeera è la lingua standard dei media, e l'arabo delle varie nazioni è come il dialetto delle varie regioni?
@@Nome_utente_generico Per come la posso vedere io è proprio così, l'Italia ha una ricchezza dialettale enorme. Idem l'arabo delle varie nazioni. Cambia la pronuncia di alcune consonanti, per esempio gli egiziani diranno Gamil, con la G dura, e non Jamil, come nell'inglese J : per iscritto sono però la stessa lettera dell'alfabeto arabo (Gim). Ogni variante dialettale (si chiama Darig) trae però origine da un unico modello: il Sacro Corano. Sottolineo Sacro perchè come la Commedia è Divina , anche se non fu Dante a volerla titolare così, il Corano è Sacro, ovviamente per i musulmani. Sacro cioè direttamente "prodotto" da Dio. Per fare un paragone il Corano rappresenta il Logos Divino non come il Santo Vangelo ma come Gesù stesso, che è Dio fatto Uomo (secondo i cristiani) mentre che per i musulmani, se ammettiamo l'ipotesi, Il Corano è Dio fatto Libro. Per estendere il concetto direi che ogni arabo si riferisce alla Parola, alla Lettera, alla Lingua come ad un Dono divino in quanto essa scaturisce da una Sacra Scrittura, in tal caso ebrei e arabi (e di conseguenza tutti i musulmani ) possiedono la medesima "idea" di fondo, cioè che la recitazione rituale del Testo (la Torah per gli ebrei e il Corano per i musulmani) è il momento massimo di espressione della lingua stessa. Questo significa che la lingua utlizzata nella Preghiera e in ogni Rito Tradizionale ha un valore spirituale superiore a qualsiasi altro: letterario, poetico, pratico, linguistico, sociale, politico, pornografico, medicosanitario, bellico, amministrativo, giornalistico, scientifico, etc.
Buonasera a tutti
Buonasera
2:36
notevole
Dario Fabbri ...cati un titolo di studio 😂
Normalmente mi piace molto Fabbri, se non infarcisse i suoi discorsi di dottrinismo, arcaismi, latinismi e inutili scelte lessicali o digressioni esplicative di ciò che dice, fatte solo per vedere che sa e che, anche se non ha una Laurea, non è un ignorante, sarebbe molto più piacevole da ascoltare. Vedi Orsini, che parla come se si rivolgesse ai suoi allievi ed è ancora più efficace.
La Differenza la fa lo scopo della nostra comunicazione: vogliamo parlarci addosso o parlare agli altri?
Mi sembra che al netto del lessico e della sintassi ci sia una enorme differenza nella preparazione tra i due
Infatti il problema si crea quando il maestro si abbassa al livello dello scolaro, quando dovrebbe essere lo scolaro ad'innalzarsi al livello del maestro. Un pó di complessità lessicale e di argomenti non ti farebbe male. Il cervello non serve solo per postare stronzate su facebook.
Una cosa è usare un linguaggio forbito per non farsi capire, un altro è farlo come scelta rimanendo perfettamente comprensibili ai propri interlocutori e Fabbri direi che rientra ampiamente nella seconda categoria.
@@silusiano da laureata con lode in lettere, ribadisco che le scelte lessicali e sintattiche che uno compie determina il pubblico che sceglie, ma determina anche chi siamo e chi vorremmo essere. Se leggessi la mia tesi in lingua latina la comprenderesti e la troveresti anche un pochino interessante indipendentemente dal tuo background socioculturale.
Io odio la retorica e la sintassi pesante e ridondante. Ho già parlato di quella che addurrei come origine delle scelte linguistiche di questo personaggio informato " bene" sui fatti, apprezzerei un abbassamento del registro perché se il fine comunicativo è indurre un cambiamento o informare adeguatamente la gente, è giusto rivolgersi ad una platea quanto più ampia possibile. Ad maiora 😂
Buonasera a tutti