Numeri: verità o paradossi?

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  • Опубликовано: 17 янв 2025

Комментарии • 11

  • @andreaargelli2934
    @andreaargelli2934 10 месяцев назад +1

    Appuntamento imperdibile con l'ingenier Rossi. Complimenti sinceri

  • @peloponesi
    @peloponesi 10 месяцев назад +3

    Ricordo che già qualche decennio fà alcune riviste del settore tendevano a separare gli appassionati in "Misuroni" e "Ascoltoni" . ma questa diatriba ebbe modo di evolversi all'indomani dell'apparizione sul mercato di alcuni marchi, di natura artigianale ma corredati da fior di ingegneri dotati buone orecchie e sensibilità musicale che in barba alla corsa dell'ennesimo 0 dopo la virgola di un determinato tasso di distorsione, creavano oggetti bensuonanti.

    • @NormaAudioElectronics
      @NormaAudioElectronics  10 месяцев назад +1

      Il punto da lei toccato sottintende (ma non troppo!) un aspetto per noi importante, ovvero quello di invitare gli ascoltatori ad affinare la propria sensibilità anche, e soprattutto, ascoltando molta musica dal vivo (in particolare, gli strumenti acustici non amplificati :) ).

  • @filmforme111
    @filmforme111 10 месяцев назад +1

    Grazie ing. Rossi, questo è parlare da persone serie!!

  • @gbmovies2011
    @gbmovies2011 9 месяцев назад

    L’ingenier ha ragione, la risposta lineare non è detto che sia la migliore, si può considerare tale cioè la migliore se chi usa l’impianto ha necessitá di una risposta piatta, come in uno studio di registrazione mix e mastering, in tal caso il tecnico parte da questo per avere un riferimento, poi verifica il lavoro anche su impianti non lineari (per esempio un cellulare o altri) in modo che il materiale sonoro suoni bene nella maggior parte dei casi, un esempio invece di una risposta non lineare è nell’ambito live, solo in rari casi il grande impianto è lineare, per esempio nella classica anche se raramente è amplificata, nella maggioranza dei casi un grande impianto ha una importante presenza di bassi (subwoofer) e un più o meno accentuato roll off sugli alti, il motivo è semplice i bassi coinvolgono anche fisicamente il pubblico, gli alti che possono essere assorbiti sia dal pubblico che dalle condizioni atmosferiche però devono tenere in conto anche della fatica all’ascolto prolungato della durata dello spettacolo, di conseguenza una dose non eccessiva rende più piacevole l’evento nella sua globalità.

  • @robertozanetti7707
    @robertozanetti7707 10 месяцев назад +1

    Finalmente qualcuno in rete che ha aperto il vaso di Pandora .........!!!!!

    • @NormaAudioElectronics
      @NormaAudioElectronics  10 месяцев назад

      Grazie mille. Il tema si è dipanato su tre puntate proprio perché si trattava di un argomento vasto e complesso... più che spalancare il proverbiale vaso, per noi è stato importante porre l'accento sul rapporto tra gli elementi "quantitativi" e quelli "qualitativi", i quali, spesso e volentieri, vengono inopportunamente confusi tra loro :)

  • @pierofelici1942
    @pierofelici1942 10 месяцев назад

    E anche basta! Misurare con degli strumenti la qualità sonora, andare a vedere come il cross over separa le bande, disquisire su quante e quale vie deve avere un altoparlante. Ma ci siete mai andati ad un concerto pop, rock, classica o melodramma; la gente si diverte e gode per quello che ascolta e se ne stra frega dei tecnicismi di chi ci si masturba sopra, oltretutto senza toccarsi.

    • @filmforme111
      @filmforme111 10 месяцев назад

      Meno male che ancora esiste gente che frequenta i concerti live ove ci si può fare un'idea precisa di come suonano gli strumenti musicali, almeno quelli "acustici". Qui però stiamo ragionando di musica riprodotta e usufruita nei propri ambienti. Appare quindi legittimo e nobile che anche a casa propria si cerchi di ricreare con la maggior verosimiglianza e credibilità quanto si può sentire dal vivo e giudice sovrano diventano allora le orecchie, il cervello e le esperienze personali pregresse. Ricordiamoci però che a cercare di rendere piacevole la musica riprodotta è stato, è e sarà il contributo di studiosi delle più svariate discipline quali elettrotecnica e magnetismo, meccanica, e acustica, termodinamica, fluidodinamica ecc. di cui, guarda caso, anche il diffusore che hai in casa è intriso. Altro che pippe mentali come vai affermando! Ma anche in questo campo non si può cadere nel fondamentalismo e nel tecnicismo che finiscono inevitabilmente per trasformare i tuoi ascolti domestici da ascolti della musica ad ascolti narcisistici dell'impianto. Mi pare che l'ing. Rossi queste cose le dica chiaramente e con onestà intellettuale.