Le "morti solitarie" stanno aumentando anche in Italia?
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- Опубликовано: 31 июл 2024
- Video sugli hikikomori: • Hikikomori: chi sono? ...
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#solitudine #hikikomori #psicologia 
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Nel podcast #74 di Patreon ho cercato di rispondere alla domanda: "Dare soldi agli hikikomori li aiuta davvero?", poiché alcuni sostengono che ciò possa spingerli a isolarsi ulteriormente. Se vi interessa lo trovate qui: www.patreon.com/posts/74-dare-soldi-li-81548284
Che se ne fa un hikikomori dei soldi se non esce di casa?
@@MentalAquaductz può effettuare compere e pagamenti via computer, e per quelle cose i soldi servono. Pero' non ho capito cosa c'entrano gli hikikomori con gli incel; i primi cercano la solitudine, i secondi no.
@@mariomalavasi3927 perchè spesso chi tende a rinchiudersi è anche perché si sente rifiutato dalle donne o viceversa, quindi in quel caso le cose sono correlate
I VERI problemi dell’aumento della solitudine sono principalmente questi:
1. Tecnologia (meno situazioni sociali e più videogiochi / intrattenimento)
2. Ambizioni sempre più irrealizzabili (a causa dei social vediamo degli stili di vita che sono fattibili solo da una stretta minoranza, ma vederli spesso ci porta a normalizzare la ricchezza, e sentirci a disagio anche se viviamo meglio della media)
3. Condizione economica deteriorata dal 2008 in poi per la quasi totalità delle persone (circa un 96%, solo un 4% ne ha giovato)
4. Femminismo TOSSICO.
5. Sottoculture sempre più numerose (difficile trovare chi ha i tuoi stessi interessi, soprattutto ora che “esistono più hobby”)
6. Covid e lockdown
7. Aumento divorzi e famiglie senza padri
8. Mancanza di rispetto diffusa per la vita delle altre persone (causata dal fatto che siamo in periodo di pace senza guerre, e non valorizziamo la vita nostra e altrui)
9. Gli snitch si stanno moltiplicando come funghi (probabilmente con l’addio della “vecchia mafia” dello stato dentro allo stato, e l’avvio della mafia che collabora con lo stato stesso, ormai il rischio di snitchare non costa più la vita, e la gente sparla e parla di più senza farsi i cazzi propri, o senza ragionare sulla conseguenze di quello che dice)
10. Fino a 80’anni fa vivevano tutti nella stessa casa (nonni, nipoti…)
11. Scuola rimasta uguale a 300 anni fa
12. Il litigio non rafforza più le amicizie (per via di un distacco dalla religione, il tema del perdono è sempre più nel dimenticatoio)
Bravo analisi lucida 👏
Sono un uomo di 55 anni, vivo da solo e questa condizione di solitudine la vivo molto male. L'unica persona che da sollievo a questa mia condizione e' una ragazza di 18 anni che tutte le settimane viene a casa mia a fare I lavori domestici. Tra me e questa ragazza si e' venuta a creare una relazione di amicizia e di confidenza, spesso mangiamo insieme, spesso usciamo insieme, ma sopratutto parliamo e comunichiamo. Solo per questo mi posso considerare superfortunato. Ma al di fuori della relazione di amicizia tra me e lei esiste un oceano di indifferenza che mi fa paura e mi disgusta.
Amico, ti capisco benissimo.
Purtroppo, questa è una condizione che colpisce soprattutto gli Uomini e nessuno fa niente proprio perché, come tutte le problematiche maschili, la società se ne frega.
Però, sappi che non sei solo!
Puoi provare a fare un po' di volontariato, oppure, andare in Chiesa.
A me ha aiutato molto e mi ha fatto conoscere tanta bella gente!
Un abbraccio!🫂
A meno che tu non sia ricco non puoi pretendere che una diciottenne te la dia, fatti forza cerca di sorridere ed essere positivo, cerca una compagna adatta ! Un abbraccio! 🎉
Bho a me la solitudine non fa cosi paura, anzi è il far parte di una società che mi fa schifo ed il dovermi per forza adattare in qualche maniera che mi distrugge
La solitudine fa paura, tremendamente paura, ti provoca un dolore interiore enorme. La soluzione è difficile da vedere perché quando ci si sente soli si avverte anche quando si sta in mezzo agli altri. Una sensazione di inadeguatezza forte che pervade l'anima.
Quello forse è più un tratto caratteriale che non ti fa sentire in sintonia con la maggior parte delle persone
Solo chi la vive può capirla...
Lei ha perfettamente ragione. Buona vita a tutti voi. Giuliano.
@Darkness Inc. esatto, anche leggendo i commenti lo si può comprendere chiaramente. Chi non l'ha mai subita (la solitudine "vera", non quella relativa ricercata per scelta e revocabile da un momento all'altro) non riesce a capire di cosa si tratta.
@@astroch3949 ma che te ne fai della gente di oggi che sono tutti squilibrati? Resta solo fidati
La solitudine fa paura, è vero. Ma ancora più paurosa francamente è l'idea di condividere la vita con persone di melma...
Ed è ancora più brutto vedere in giro persone che rendono più o meno palese il loro pentimento di essersi sposati e aver figliato
Oltretutto trascorrere la vita con una persona del genere accanto, sicuramente accorcia molto di piu l'aspettativa di vita
Una delle cose più tristi in assoluto e anche una delle mie paure 😢
Scommetto che non sei una donna per aver detto questo. :)
Ahaha ma che c'entra? Io donna, fidanzata da 12 anni, con questa paura da quando sono bimba.
@@nemesis7850 io no sono un uomo, anche se qualche anno fa è capitata questa fine a una anziana signora che conoscevo.
Non ne farei una questione di sesso, ma di circostanze, io da single e essendo timido e schivo di carattere mi capita di pensarci spesso... meglio vivere il presente va
Io sono una donna over 50 e la cosa mi preoccupa parecchio
Io sono donna, fidanzata ma insoddisfatta, solo che per la paura di rimanere sola, ci rimango. Anche perché di indole sono solitaria, sono sicura che la mia fine sarebbe quella!
È la mia paura più grande morire solo💔 soprattutto perché tutte le persone che conosco sono sposate con figli ecc è come se ti sentissi fuori dal mondo 🖤
Tieni a mente comunque che avere famiglia non è sempre sintomo di felicità
Autum... anche se ci fossero mille persone e devi morire non cambia nulla perché nulla possono fare per te,io non ho paura di morire sola anche se ho una famiglia attorno, perché so che urla potrebbero fare per me.
tutti moriamo soli.
Tutti Moriamo soli
Potrei sbagliarmi ma io credo che l'autore del post intendesse non la paura di morire da solo poiché è evidente che quando si muore si muore da soli a prescindere, ma il timore di essere dimenticato da tutti. Che poi è il rischio di chi si trova senza una famiglia o degli affetti.
La solitudine al giorno d'oggi, soprattutto per quanto riguarda l'Italia, riguarda anche il fenomeno del potere sessuale femminile incrementato a dismisura. Quindi non farei tanto riferimento agli " Incel ", ma a un fenomeno vero e proprio, che sta causando nefaste conseguenze. La difficoltà nel trovare una compagna è pressante e le donne stanno diventando sempre più pretenziose e ridicole nei loro parametri di selezione mediocri.
Dunque non è una novità se molti anziani rimangono soli o se hanno sempre vissuto soli. Il problema riguarda i giovani e sta incrementando. L'Italia è un Paese fallito anche sotto questo punto di vista.
Finita
All' incirca c'è parità numerica tra uomini e donne per cui alle donne non conviene tirar troppo la corda perché rischiamo loro stesse di rimanere sole
@@marcotamburlini7953 No. Mi spiace ma non funziona così.
Anche se sei una donna brutta o mediocre, troverai sempre qualcosa, ma se sei maschio......beh si è capito.
E ad oggi, le persone non intraprendono più rapporti singoli a lungo termine, basti vedere la dating colture.
@@marcotamburlini7953 Purtroppo è falso, le donne sono in numero maggiore ma perché c’è un accumulo di anziane. Nella fascia 18-30 purtroppo vi è un maggior numero di uomini.
@@darknessinc.5360 Dipende per cosa fare: se parli di rapporti sessuali sono d'accordissimo con te, su storie serie no
Sebbene fossi già al corrente di questo fenomeno, sapere quanto abbia preso piede mi ha distrutto il cuore, anche solo immaginando per pochi secondi cosa possano aver provato coloro che hanno fatto questa fine. Una società dove questo fenomeno è sempre più dilagante, a mio parere è una società fallimentare. È straziante vivere con la consapevolezza che, magari anche adesso, qualcuno è così solo
Fa strano vederti qui dopo così tanto tempo
@@AlenP996 OH MIO DIO ALEEEEEN hai idea di quanti ricordi mi hai sbloccato? Non puoi capire, appena ho tempo mi faccio assolutamente un salto sul tuo canale
Fa strano anche a me, soprattutto perché leggendo il tuo nickname e poi vedendo i video ho avuto un mega afflusso di ricordi
@@PETERGREENDAY100 Ahahaha lo stesso vale per me nei tuoi confronti. Anzi, i tuoi video mi riportano indietro nel 2011-2012 quando ero un pischello che scoprì YT e che guardava i film horror di GTA SA. Bei tempi. back when life actually made sense
@@AlenP996 best memories 🥺 quando il problema maggiore era quale mod installare su GTA sa
comunque vedo che alla fine i nostri gusti, almeno in ambito videoludico, si sono sviluppati in parallelo
Io tutt’ora nerdo tantissimo su rdr2❤️
eh la morte è una passeggiata di salute in confronto.
Io rimango dell'idea che è meglio essere soli che male accompagnati... Oo
@@sorvegliatospeciale7816 Allora potrei replicarti che non sai cosa vuol dire avere una persona abusiva come genitore o come partner e delle implicazioni che essa possa avere, nel caso tu soffra di dipendenza emotiva da essa. Premesso che trovo la solitudine totale molto difficile da affrontare, per la maggior parte delle persone, anche se ci sono pochissime eccezioni. Ma avere un una figura tossica intorno è peggio per chiunque. Non voglio che sia una gara, ma a meno che non sia abbia un esperienza empirica di ambo le situazioni o degli studi, è difficile dire con certezza cosa sia peggio
*abusante
@@mariagraziamarciano8329 pardon grazie della correzione
Meglio soli che male accompagnati, ma meglio bene accompagnati che soli
Grazie Marco come sempre! Potresti approfondire il tema anche nel senso dell'intimità (in senso amicale) che viene sempre più a mancare ed è sostituita da raporti superficiali e di facciata
Gente che pensa perché si trova a parlare con te e a socializzare e si è subito amici, quando in realtà si tratta appunto di rapporti di facciata, di semplici conoscenti che al di fuori di quel contesto nel quale li vedi, praticamente per loro non esisti, ma allora amici un corno scusa... Il bello è che si offendono se gli dici che non li consideri tuoi amici o presunti tali... Per me l'amicizia è ben altra cosa, non il rapporto superficiale di persone che scambiano quattro chiacchiere in chissà quale contesto e basta più, assolutamente no
Molto interessante, grazie mille.
marco provo a condividerlo su facebook. ti ringrazio per il super lavoro che stai facendo. non mollare
Sempre sul pezzo... Il mio pensiero è affine al tuo
NON ho Dio (e NON mi interessa avere Fede in qualcosa che, con ogni Probabilità, NON esiste), NON ho Famiglia (o meglio, il Resto della Mia Famiglia è ASSENTE), ho SOLAMENTE quattro Conoscenze (NON direi Vere e Proprie Amicizie), NON ho Fidanzata (troppo Pericoloso e troppo poco Prudente, a mio avviso, cercarne, soprattutto avendo 43 Anni... le Esperienze Sentimentali dovevo farle PRIMA e adesso è troppo tardi, logicamente...) e tengo alla larga Colleghi/e, Vicini/e di Casa, ecc... MAI STATO MEGLIO!
Da piccino e da ragazzo (Figlio Unico) ho avuto un Padre ed una Madre piuttosto Iperpresenti (ora sono deceduti) e, seppur mi abbiano messo al Mondo ed abbiano fatto Sacrifici Enormi per me, affermo che da sei Anni sono SOLO e FINALMENTE faccio le Mie Esperienze di Vita (limitate, per carità, ma sempre MIGLIORI di quelle che potevo fare quando avevo dei Genitori che NON accettavano la Mia Emancipazione, perché questa è la Verità...).
Aggiungo che da adolescente ero Obeso, che sono stato colpito da un Bullismo Brutale alle Scuole Medie (peraltro, trascurato da chi avrebbe DOVUTO tutelarmi, dato che ero INDIFESO, e tollerato dalle Mie Docenti, cosa DAVVERO Triste e Vergognosa) e che SOCIALMENTE i Miei Genitori mi hanno Impedito (credo in Buona Fede ma NON so fino a che punto...) di crearmi una Mia Rete Sociale Sana ed Aperta ad una Vita oltre di Loro Genitori (probabilmente avevano Paura che li abbandonassi... ma dico io...).
Adesso, in un Mondo Falso, Cattivo, Ipocrita, Arrivista, Vigliacco, Opportunista, legato all'Immagine, Omologato, Malato la SOLITUDINE è una Cura ECCEZIONALE, perché di Persone Narcisiste ed Egocentriche (che ti manipolano la Vita) NON ne posso più.
PROPRIO il Genere Umano tendenzialmente mi disgusta, perché ritengo le Bestie MOLTO MA MOOOOOOOOOLTO MIGLIORI (almeno valutando la Società Malata ed Ipocrita, Falsa e Bifacciale che è venuta a crearsi negli Ultimi 20 Anni).
Ciao, si la solitudine, e' davvero troppo brutta soprattutto quando ci si sente soli, tra tanta gente. Prima di questi dannati cellulari, era molto diverso me lo ricordo bene, andavi in treno e la gente parlava, leggeva, addirittura qualcuno giocava a carte! Ora non più... perfino dal medico su sei persone in sala d'attesa, almeno quattro sono imbambolate col cellulare. E' incredibile non si comunica più, quindi non ci si conosce e non si fa amicizia!
Da persona con parecchi amici e con genitori che han passato la vita senza amici mi permetto di dissentire. Fare amicizia a caso e con perfetti sconosciuti su un treno è una cazzata e lo era pure cinquant'anni fa, si fa amicizia facilmente in contesti favorevoli, in mezzo a persone con cui si condividono passioni e stili di vita. Si può anche fare amicizia per motivi spaziali, ovvero per prossimità, in questo caso posso dire che l'uso del cellulare influisce negativamente. Detto ciò anche per fare amicizia e coltivare le relazioni ci va impegno, pratica e volontà e sicuramente oggi il poco tempo libero e la possibilità di buttare il tempo con l'intrattenimento dato da internet etc influisce negativamente, ma basta con la favola di una volta si faceva amicizia/si rimorchiava ovunque. La gente sola è sempre esistita.
Mia nonna a 13 anni andava in fabbrica siderurgica a piedi
Mo ok tutto ma arriva Crepaldi, un millennial a cui han fatto fare l'università, a dire che la vita cent'anni fa era più facile
Roba da matti cazzo, avete le pance pienissime
Se stesse in una stanza con Crepaldi finireste a scannarvi dopo dieci minuti
Vero , I circoli sociali sono blindati soprattutto nelle realtà provinciali italiane. Due parole superficiali ma poi tanti saluti , pochissime persone hanno la capacità di farti entrare e di aiutarti ad integrarti. Il resto sottintende "cazzi tuoi".
Colpa di una società che negli ultimi anni ha abbandonato l'empatia per l'individualismo e spinto la corsa verso il successo ad un livello estremo. Ho 23 anni e sto perdendo i miei amici uno dopo l'altro. Tutti impegnati con il lavoro, lo studio e i progetti per il futuro. Non vedo quello che consideravo il mio migliore amico da sei mesi. Non riesco a trovare una ragazza perché non sono molto attraente o estroverso. Morirò solo? Probabile. Dispiace molto vedere come sta andando la società occidentale e di come si spinga sempre di più verso l'esaltazione della solitudine e la creazione di standard sempre più elevati, soprattutto in ambito di relazioni sentimentali: "Non ti merita, meglio sol*", "Impara a vivere da solo che è meglio", "Costruisciti un futuro e poi pensa alla ragazza", "Devi prima fare carriera". Odio viscerale per tutto ciò.
Hai mai riflettuto sulla possibilità che l'autore di questo canale guadagni dalla retorica anti-sistema perchè ultimamente se ne parla sempre su internet?
Ti andava bene il mondo in cui erano altri a produrre?
Hai alternative al lavoro?
@@trix_42 di alternative al lavoro posso citarti il reddito di base universale, per quanto utopico sia. Ma il problema non è il lavoro in sé ma il fatto che, complice l'avvento dei social e l'esaltazione del consumismo, si ha sempre meno tempo per relazioni/amicizie. E sempre più persone vi rinunciano
sempre stato così. Mi fa piacere da una parte che te ne sia accorto solo recentemente. Per me, è meglio oggi, perché sono solo, ma in modo migliore rispetto all'infanzia. È normale essere impegnati per un progetto ed è normale prendere strade diverse. La vita è questo dalla notte dei tempi e oggi più di ieri.
per quanto riguarda trovare ragazze, qui, in Italia, è sempre un'impresa anche se sei estroverso, simpatico e capace. Le donne italiane non sono minimamente paragonabili a quelle estere, che hanno pretese veramente assurde. Per me, non c'è gusto nel competere per avere una ragazza, preferisco che sia il caso a portarmi verso una direzione. Le relazioni amorose assolutamente sopravvalutate e non necessarie per vivere. Ti dico solo questo: le relazioni di coppia sono accessorie ed è molto più importante curare la propria individualità.
@@alessiodaini7907 ní, vero quello che hai detto ma secondo me dopo un po' la senti proprio la necessità di sentirti amato e desiderato, indipendentemente dal fatto che tu riesca a stare da solo o no. Personalmente non penso di voler arrivare a 30-40 anni ed essere ancora single perché mi sembrerebbe triste (opinione personale)
Che le ragazze italiane abbiano pretese assurde ti dò assolutamente ragione, purtroppo...
4:55 (recap di questo punto del video) murthy nel suo libro identifica 3 tipologie di solitudine: la solitudine intima, la solitudine sociale, la solitudine collettiva
personalmente posso dire di averle provate tutte e 3 e di continuare a provarle, esteriormente può sembrare che io abbia una vita normale in apparenza, ma la mia vita privata è (quasi) totalmente inesistente, magari inizialmente ci soffrivo per questa cosa, ma poi uno impara a farci il callo e continua a vivere lo stesso, la qualità della vita è quella che è, perché riconosco fortemente l'importanza del vivere una vita insieme con gli altri, ma pazienza, mica uno si può ammazzare; a volte si soffre, a volte no, dipende da com'è il mood in quel momento e cosa si prova, ovviamente riporto la mia esperienza e parlo per me, ognuno vive le cose in maniera differente, con diversi gradi di intensità, di percezione, soggettività, ecc.
Mi chiedo se questi studi prendano in considerazione anche i motivi per cui queste persone sono sole, ci sono sicuramente figure che soffrono di disagi o non riescono ad avere rapporti sociali ma sono sicura che fra gli anziani soli ci siano una fetta di genitori terribili e abusanti che stanno raccogliendo quello che hanno seminato
Vero
@Lollipop Bob come è sicuro che in mezzo a tale mucchio ci siano anche figure genitoriali di spessore che hanno avuto la sfortuna di avere figli/e pessimi/e che non si sono mai occupati di loro.
Concordo, inoltre in ogni epoca ci sono persone che si isolano dal mondo, un tempo andavano nei conventi, perfino in alcune grotte, gli eremiti derivano da questi, alcune persone preferiscono una vita isolata perchè molto più tranquilla, quindi si, la solitudine può avere conseguenze negative, ma non tutti la subiscono per mancanza di scelte e una percentuale addirittura la vuole.
Forse un tempo non era vista come un problema o non si sapeva visto la mancanza di controllo sociale ?
in uk il 35% dei giovani ha riferito di non sapere come fare nuove amicizie... beh direi che cercare di fare amicizie ex novo, soprattutto quando si è adulti, non è affatto semplice, perché non è come fare amicizia quando si è piccoli, comunque la cosa è molto più complessa di così, oggi si è arrivati al punto che in un determinato momento sei sicuro di stare socializzando con qualcuno e di farci amicizia e domani praticamente è come se non ci si fosse mai visti, cioè le relazioni oggi sono davvero così instabili e volubili che non si sa più come comportarsi... poi vorrei capire uno che durante le scuole non è riuscito a legare con i compagni di classe, si ritrova buttato nel mondo li fuori e nei contesti in cui si trova rivive le stesse identiche situazioni di quando andava a scuola, in una sorta di loop infinito, cambiano solo gli attori, le persone sono diverse, uno si domanda come caspita sia possibile una cosa del genere, allucinante proprio... e poi uno vorrebbe farsi nuove amicizie in altri contesti, ma non sa nemmeno da dove iniziare, perché bisogna avere a che fare con persone che nemmeno si conoscono, e ci si blocca nell'accingersi per questo motivo
Il punto è, perché ci si blocca? Non ci si dovrebbe bloccare, l'essere umano è socievole tutta la vita, e anche curioso
@@mp6471 non si può dare una risposta rapida a questo tipo di domanda, in quanto entrano in gioco molti fattori, personali e contestuali, che possono tentare di spiegare i motivi per cui ciò accade... si può cercare di rispondere in parte a questa domanda, iniziando a fare un analisi di quelli che sono i propri comportamenti e chiedersi perché ci si è comportati in un modo piuttosto che in un altro, chiedersi se eventualmente si sarebbe potuto fare qualcosa di diverso... molto fanno i propri pensieri e le proprie esperienze pregresse, che un po' condizionano il proprio agire anche in base al rapporto che si ha di fronte a ciò che è nuovo...
come hai detto tu stesso, l'essere umano è per natura socievole e ognuno di noi vorrebbe esserlo, solo che poi questo si scontra con ciò che siamo, in base al proprio carattere, alla propria personalità, alla propria indole; tanto per fare un esempio concreto, ci piacerebbe essere socievoli, ma in realtà in partenza si è timidi e perciò questo presuppone che, per aprirsi, bisogna cercare di lavorare su sé stessi, però magari da solo questo non basta, proprio perché, come dicevo prima, ci sono altri fattori da considerare, come quelli esterni, la cosa è molto complessa... bisogna vedere anche chi si ha di fronte e poi c'è anche il fatto che con ogni persona ci si comporta in maniera diversa, non si ha con tutti lo stesso tipo di rapporto, sarebbe una cosa praticamente impossibile da fare, ogni caso va a sé in base al rapporto specifico che si ha con quella persona... sarebbe paradossale adottare con tutti lo stesso tipo di comportamento
@@mp6471 ci si blocca se si hanno problemi di salute o si fanno brutte esperienze. Io personalmente mi sono intimidito molto dopo che mi sono successe varie cose e ho scoperto l'eccessivo livello di ipocrisia della gente.
Oggi il primo appuntamento è il classico Colloquio di Lavoro per il tempo "Determinato" con possibilità di allungare il CONTATTO🤣🤣🤣 e quindi c'è sempre il profumino del fallimento dietro l'angolo..
... Hai mai visto il documentario dell' ItaloSvedese Erik Gandini "La Teoria Svedese dell' Amore" ?
Non è tanto la solitudine ma la povertà il problema , se hai soldi una compagnia volendo te la trovi, tanti uomini se non hanno soldi rimangono soli o diventano poveri dopo una separazione
Alcuni millennial (circa anni 80-90) che han cercato da grandi di fare qualche soldo e sistemarsi, erano stati poveri da ragazzini
Alcuni trentenni che oggi si lamentano della solitudine erano ricchi e arroganti da ragazzini
se pensi che per conoscere una donna servano soldi, rimarrai solo caro mio, perchè in una riga hai dimostrato che non ci hai capito nulla
Dovresti dirlo a chi non li ha davvero perché li ha persi per relazioni sbagliate , ma se siamo sotto questo video non è un caso
il video si è palesato da solo, ho solo perso 2 minuti durante la pausa a leggere i commenti(video che ho finito di visualizzare adesso). Sul fatto che alcuni ci rimettono dopo separazioni non lo nego e te lo dice uno che ha il padre che ha, come doveroso sia, pagato gli alimenti. Il fatto è che tu credi che chi è ricco sia automaticamente felice e amato, cosa che non è vera. Come non è vero che uomini con conto in banca che piange non abbiano famiglia o fidanzata. Non dico tu abbia torto al 100% eh, perché ci sono anche donne che cercano solo quello ma sono molte meno di quello che credi.
@@ilnostrowaleh4595 mia nonna del '23 lavorava in fabbrica siderurgica (legava i fili di rame), mio nonno faceva il tassista, la licenza gliela aveva comprata lei. Le coppie normali esistono da sempre, Crepaldi è nella bolla dell'internet medioborghese, non è un santo. Auguri bro
Abito in campagna. Forse è anche per questo che sperimento tutti e tre i tipi di solitudine. Le cose non andavano particolarmente bene già prima della pandemia ma dopo i lockdown e i 2/3 anni di Covid le cose sono peggiorate. Grazie Marco per mettere in luce questi aspetti poco trattati.
Ciao Marco, innanzitutto ti ringrazio per le informazioni che fornisci su tutti i tuoi video, sono consapevole che tu non sia un assistente sociale ma purtroppo ho un problema serio (di solitudine ma non solo) che riguarda una persona a me molto cara e che almeno per ora non riesco ad aiutare fisicamente se non con un supporto morale a distanza. L'esperienza indiretta mi ha fatto sentire il vuoto delle istituzioni dietro a problematiche familiari serie e l'impotenza che ne deriva. Spero mi contatterai ma ti ringrazio a prescindere per il tuo lavoro. Ciao
Molto interessante e pauroso, mi viene un magone fortissimo.
Comunque sono felice che qualcuno ne parli senza filtri e con te Marco si va sempre sul sicuro sulla qualità del parlato!
@@imadelkarti2209 ad ognuno il proprio lavoro. C'è anche chi lucra sulla morte ad esempio le agenzie funebri, i becchini, la scientifica etc. Di certo nel video non sento nessuna frase di supposizione si parla di dati fuoriusciti da studi sul campo. Di certo Imad non capisco il tuo commento, puoi argomentare o tu vivi di aria e acqua ?
@@eliassantilli Se vuoi uno spunto serio, sul perchè questo fenomeno non è proprio cosi tragico, te lo posso dare io:
qui parlano di statistiche e di isolamento in aumento, ma in aumento rispetto a quale epoca ???
A quella moderna ovviamente, prima le statistiche sulla popolazione non esistevano nemmeno, i censimenti porta a porta o comunali sono stati i primi a dare dati, in altre epoche, ben più disturbanti di questa moderna, l'isolamento delle persone non era nemmeno considerato, anzi spesso era una scelta di vita perfino di persone ricche e benestanti, per motivi religiosi, di introspezione o altri aspetti parsonali abbiamo avuto perfino movimenti o culti di persone nomadi e isolate che vivevano benissimo e per loro scelta un isolamento molto più restrittivo di chi oggi vive da solo, ma ha distrazioni domestiche incredibilmente più evolute dei tempi passati, oggi puoi parlare con il mondo stando in poltrona, puoi vedere qualunque contenuto multimediale, leggere, interagire documentarti, perfino farti una cultura da casa e spesso a costo zero.
Quindi non è un vero problema per l'individuo, almeno non in tutti i casi, ma è un problema di una sociatà che non riesce più a svilupparsi ..... la cosa è diversa a seconda di come la interpreti.
@@MuxiWeb ma cosa c'entra.. certo che la condizione di solitudine è sempre esistita, ma adesso la si sente INFINITAMENTE di più, poiché sappiamo bene che tramite i social sono tutti iperconnessi.. e questa consapevolezza contribuisce a sentirsi ancora più soli
@@MuxiWebcon questo voglio soltanto dire che la tua risposta è di una grazia tale al pari di quella che potrebbe avere un sedere sporco di .....
Sui quartieri esclusivi per anziani sono contrario onestamente... Secondo me aumenterebbero i casi di depressione tra gli anziani anche a causa di discorsi poco eterogenei
Badante ucraina e vai via una meraviglia..
Ti posso dire per esperienza diretta che invece si attua proprio il comportamento inverso, ovvero gli anziani si ritrovano tra loro e si comprendono e fanno amicizia, e si scambiano i ricordi...
Dipende cosa intendi con solitudine. Io ho 28 anni e da una decina non ho quasi alcun contatto, in amicizia, con alcuna persona all'infuori della mia ragazza ed i miei genitori. Le mie giornate sono scandite dal lavoro (ho delle proprietà che amministro, da Pasqua ad Halloween), dall'allenamento e dal mio hobby del collezionismo di fumetti e statue in resina. Non sento alcuna mancanza, non sento il bisogno di uscite, né di avere attorno altre persone. Le vote che incontro un amico in un anno per vederci si contano sulle dira di die mani, le serate fuori idem. Ma mi ritengo ben contento.
Sono sempre stato così, e le mie scelte di vita (mi sono laureato in giurisprudenza da non frequentante dopo aver frequentato solo il primo anno, aumentando di molto il rendimento, ho scelto un lavoro dove il capo sono io ed i contatti sociali sono frequenti ma ridotti in termini di tempo) le ho fatte assecondando me stesso e la mia natura. Credo questo sia importante. Se la solitudine è un'imposizione forzata può essere negativa, ma nel mio caso ti dico che linfa vitale. E più te ne abbeveri, più la desideri.
Ma sta parlando di me
Vi suggerisco il film "La teoria svedese dell'amore" di Erik Gandini. Il suddetto mette in evidenza la seguente tematica
Un film horror
Ciao Marco, potresti fare un video in cui parli dell'anedonia?
Sii, fai un video in futuro
Sembra strano che oggi, nel 2023, in un mondo più connesso che mai (internet, trasporti...) la gente si trova più sola che in passato. Ironico, molto ironico... e preoccupante.
In realtà posso capire, in parte, i motivi.
Per esempio, l'università di Padova ha scelto di tagliare il più possibile la modalità duale. Penso principalmente per i costi, ma anche per spingere la gente a presenziare, a socializzare.
No, è solo che adesso si ha modo di lamentarsi di questo, prima le priorità erano altre
La solitudine sarà per forza di cose la compagna di vita di tutti noi ad un certo punto, non è possibile essere in compagnia di qualcuno sempre. vi consiglio di prepararvi per quel momento lavorando su voi stessi, è l'unico modo e porta un aumento qualitativo di vita impressionante ed è a mio parere il miglior investimento possibile. le cose piu' belle in assoluto non sono visibili agli occhi e sono dentro di noi. ora piu' che mai c'è l'estremo bisogno di amarsi e poi amare gli altri. non è un messaggio religioso è la cosa giusta da fare. per dare un ulteriore aiuto a chiunque legga questo messaggio vi informo che la potenza della mente è fuori scala ed è come un torrente di pensieri costante che scorre, la maggior parte dei pensieri sono generati senza volerlo, guardateli passare come fate con l'acqua di un torrente senza giudicarli brutalmente, Buona fortuna a tutti.
Completamente d'accordo con te.
Io farei notare che a chiedere compagnia oggi, siano gli stessi che ieri erano i bambini ricchi che non ti prestavano il Gameboy
@@trix_42 Io i bambini ricchi che non prestavano il Gameboy oggi li vedo sfrecciare sulla Mercedes con accanto amici e fidanzate, mente il bambino povero ma che prestava il Gameboy oggi lo vedo a guidare una Panda usata con 150.000km comprata a 15.000€ mezza rotta e da solo senza nessuno a fargli compagnia
@@cicatrene99 A me quelli col Gameboy non prestavano MAI il Gameboy xD Crescendo hanno avuto tutte le Playstation in fila fino all'età adulta e oggi lamentano l'alienazione della società odierna
Senti: io avevo il "Giocatraduci" preso con i punti della Mulino Bianco e la Ps1 presa nel 2000/01 dopo anni di paghette accumulate. Che te lo dico a fare: l'ho venduta poco dopo perchè i giochi originali costavano troppo
Gli hikikomori di oggi non so, ma quelli di ieri erano ricchi molto spesso, se giocavi male a Tekken (perdona ignoranza sui titoli) eri un coglione con q.i. basso
Ora io dico: auguri di cuore a tutti, però se vogliamo fare I nostalgici facciamolo bene 😂
Come non è possibile essere sempre in compagnia, non è possibile anche essere soli sempre, tu che dici? 🤣
Sono stato molto "fortunato": ho potuto sperimentare tutti e tre i tipi di solitudine. Aggiungerei che interagiscono e si causano l'uno con l'altro: così la solitudine intima (che nel mio caso mi fa pensare di essere stato un incell antelitteram) peggiorava di gran lunga la solitudine sociale (famiglia piuttosto complicata e bullismo a scuola), e solitudine collettiva (di destra e juventino a Roma) peggiorava le prime due. Soluzioni? Ginnastica fisica e mentale, empatia emotiva e cognitiva. Magari anche uno psicologo
Empatia in che senso? Mi faresti un esempio?🙏
@@VincenzoPetronio ho ripreso un concetto espresso dallo stesso Marco: empatia emotiva è comprensione delle emozioni altrui (penso a rabbia e simpatia ad esempio); empatia cognitiva la comprensione per mezzo dello studio (ad esempio uno psicologo ha studiato le diverse problematiche psicologiche, riconosce la sofferenza e la classifica). Spero di aver compreso bene per primo io ciò che Marco in un video aveva spiegato (non mi ricordo quale sia il video). Questo è quello che ho compreso e scritto, è solo il mio pensiero e non voglio assolutamente impormi come vate🙏
Interessante…ne parliamo anche di quelli per cui la “solitudine” è un bisogno perché si è rotto le scatole del prossimo?
Non ho paura della solitudine, forse ho qualcosa che non va ma non mi fa paura.
Mia madre vive per sua scelta in condizioni disumane, isolandosi dalle persone. Ho tentato la strada dell'amministrazione di sostegno pur di aiutarla in qualche modo ma non ho avuto la collaborazione di nessun parente, non avevo documentazione medica che certificasse una condizione di disagio e, alla fine, ho perso il ricorso. Mia madre non vuole più avere contatti con me. Mi odia e ha reazioni violente con me. Nessuno la va a trovare e temo che, a questo punto, l'epilogo della sua vita sia scontato. È un fardello spaventoso da sopportare e l'impotenza che provo è devastante.
"nessuna correlazione?"
Ho 25anni, vivo in una stanza e sono in una situazione analoga..
CurlyFrizz97 scrivi in privato ad ikichomori Italia o direttamente a Marco Crepaldi che saprà come aiutarti.
@@penneallarrabbiata-nj9ji Io ho trovato più utile provare ad aprirmi a mie ex amicizie di scuola (o altri conoscenti irl) più che chiudermi nelle community di internet, ma in ogni caso auguri
@@trix_42 hai fatto benissimo chi ti conosce di persona è sempre meglio, ma piuttosto che isolarsi è meglio scrivere a degli sconosciuti sui social.
@@penneallarrabbiata-nj9ji Grazie per aiutare. A me autoclassificarmi "hikikomori" aveva creato un apartheid mentale facendomi sentire lontana dal mondo e inabile anche se ero normalmente energica, inoltre fuori ho trovato gente più problematica e comprensiva che dentro spesso. Auguro il meglio a chi sta male e chi aiuta, comunque. Grazie
Sei nato lo stesso anno di mio fratello minore. Come e' cominciato il tuo isolamento?
😎Interessante😎
Un giorno come tanti ho preso la Metro A di Roma, ero in piedi che mi reggevo ai sostegni, ero circondato da persone, di tutti i tipi, generi, età, colore della pelle... eppure ero solo. Non conoscevo un nome di quelle persone, non ne conoscevo un pensiero, un cibo preferito, un segreto inconfessabile. Ero solo pur stando stretto tra migliaia di persone.
Scusa ma non vedo perchè trent'anni fa non dovesse essere lo stesso
Le persone spesso non fanno particolare conversazione sui mezzi semplicemente perchè a una certa devono scendere
Capirai, ormai sui mezzi pubblici tutti piegati testa sul telefono.
Beh direi che è piuttosto normale, se centinaia di persone si mettessero a socializzare in un luogo ristretto sai che caos ne verrebbe fuori?
Il motto di San Francesco era: "Beata solitudo, sola beatitudo".
C'è una solitudine ricercata e beata, quella degli eremiti soprattutto e dei monaci, ma quella solitudine significa beatitudine perchè a quel livello di fede si vive in preghiera, meditazione e contemplazione del divino e delle cose Celesti, quindi non si è affatto soli perchè si è in costante presenza con la trascendenza, perchè, come diceva William Shakespeare, ci sono più cose tra cielo e terra di quelle che la nostra filosofia possa contemplare.
uno dei video piu magistrali che hai fatto. se avessi soldi andrei dallo psicologo da te
Sono un uomo di 45 anni, dopo anni ho messo fine ad una relazione tossica , ora sono solo , ho perso tutte la mie amicizie tranne qualche raro superstite, mi trovo in una città che non è la mia per esigenze di lavoro, economicamente sono messo bene (almeno quello) ma l' indipendenza economica ti aiuta a sopravvivere ma non a cancellare il vuoto d'affetto che inesorabilmente si viene a creare in tali situazioni, certo si soffre ma alla fine ci si abitua anche perché arrivi a un punto in cui ti rendi conto si non avere altra scelta. Da un lato mi dispiace perché avrei tanto affetto da donare e tanta energia da dedicare, ma purtroppo nella vita non si può avere tutto
Nella mia città ho letto poco tempo fa la notizia di uno che l' hanno trovato morto in casa dopo più di sei mesi che era morto
per me la solitudine non è assolutamente un problema; anzi, secondo me la solitudine in questa epoca può essere una interessante opportunità. voglio subito precisare che a me la solitudine dell'eremita non mi interessa, anzi mi piace stare in mezzo alla gente; quello che non mi interessa piu è la compagnia della piccola cerchia, dove si vedono sempre le stesse facce, si va sempre negli stessi posti, e si fanno sempre gli stessi discorsi. meglio mille volte la solitudine, secondo me
Concordo
Questo è un ottimo modo per parlare degli incel
Delle tipologie identificate da Murthy soffro minormente di "Solitudine Intima" e maggiormente di "Solitudine Collettiva"... con la "Solitudine Sociale" che avanza. Due (e un quarto) su tre, "fantastico".
Dipende dalle persone ce chi si sente molto meglio e vive bene da solo..Chi ha tanti hobby e interessi sente poco il bisogno di stare sempre in compagnia..Ma io sinceram nte invece di sentire tante lagnanze e stupidaggini..preferisco..
Unica correzione: 2:05 *locatori.
Per il resto, questo è ottimo video.
2:03 *locatori
Se uno muore in casa,vuol dire che è morto in un colpo e non ha avuto tempo di farsi ricoverare a me fanno più impressione uelli che stanno male per anni
Sei un BM
Ora mi spiego il fiorire di social come "Tablo" o "Comehome".
È un tema e una questione che già da un po' avevo dibattuto nella mia testa perché ci sono analogie con me! Però la solitudine fisica e quella morale sono 2 cose diverse!!! Personalmente mi hanno aiutato più gli amici (pochissimi) che non i parenti!!!😮
Ogni donna ha un cervello differente...Così ci si ritrova a selezionare sempre più attentamente per evitare fregature🤣
In Giappone è così standard che non fa più notizia. L'Italia è un paese poi non così diverso, nonostante ciò che comunemente si pensi. E, stando al video di Marco, anche negli USA e altri paesi non sono lontani.
Il concetto di "morte solitaria" come la mancanza di legami familiari o amicali, la disconnessione sociale o la mancanza di supporto sociale, può contribuire all'aumento delle morti solitarie. In alcune società, l'invecchiamento della popolazione può portare a un aumento delle morti solitarie, poiché le persone anziane possono avere meno contatti sociali e meno interazioni quotidiane.: Le persone affette da problemi di salute mentale, come la depressione, l'ansia o altre condizioni, possono trovarsi in situazioni di isolamento e avere difficoltà a cercare aiuto o a stabilire legami sociali significativi. I cambiamenti nei modelli familiari e nelle dinamiche comunitarie possono influire sulle reti di supporto sociale, aumentando il rischio di morte solitaria per alcune persone.Per affrontare il problema delle morti solitarie, è importante promuovere la consapevolezza, fornire supporto sociale, migliorare l'accesso ai servizi di salute mentale e favorire la creazione di comunità inclusive e solidali... Di conseguenza si potrebbe tranquillamente dire che non è stato fatto NULLA per migliorare la situazione?
Sarò strano io , mai stato meglio da quando vivo solo e o ridotto gli “amici “ a 2 o 3..
Non sei strano. Avere 2 o 3 amici é tantissimo. Il problema É quando non li hai quei 2 o 3.
@@Saulgoodman783 li trovi .. anche se dopo una certa età ammetto che non è facile ..
@@bischerotoscano dopo i 30 i rapporti diventano di circostanza e le persone più ciniche quindi il rapporto spontaneo che nasceva a scuola é più difficile crearlo. Poi tieni conto che spesso chi é solo dentro ha una ferita che amicizie più o meno superficiali non possono colmare. Quei 2-3 amici che a te bastano spesso sono più rari di quanto crediamo.
@@Saulgoodman783 mi hai letto nel pensiero...anche se oggi siamo tutti connessi, alla fine siamo tante isole. I social sono solo apparenza e voglia di mostrarsi al meglio. La perfezione è l'unico requisito richiesto e i veri sentimenti come l'amicizia e l'amore hanno perso di sostanza
@@Saulgoodman783 io ho sempre avuto un carattere introverso ma molto magnetico .. a 20 anni avevo “300” amici / conoscenti che frequentavo , mi chiamavano etc .. con cui facevo vacanze etc … adesso che ne ho 40 gli “amici” li ho ridotti io volontariamente perché non ho più tempo … in palestra sono sempre per i fatti miei , ma le persone si incuriosiscono e si avvicinano per scambiare due parole .. se volessi avrei ancora i “300” “amici / conoscenti “ non avrei problemi .. detto questo mi risulta strano sapere di persone completamente sole considerando che io non ho mai avuto di questi problemi pur essendo molto introverso.. comunque sono d’accordo con il tuo commento..
Suggerisco un Saggio che parla proprio della solitudine, si chiama proprio "Solitudine. L'essere umano e il bisogno dell'altro" di John T. Cacioppo e William Patrick, frutto letteralmente di uno studio sull'argomento. Riusciste a trovarlo, è una lettura stimolante.
Mi ha fatto riflettere il tuo accenno al modo di "vivere" la morte - un tempo evento condiviso, spesso si moriva a casa, circondati dai propri cari. Lavorando in ospedale sono molto sensibile al tema, che mi è capitato di approfondire con il bellissimo libro di Philip Ariès "Storia Della Morte In Occidente".
Credo che la morte solitaria, oltre che estrema conseguenza di questa vera e propria solitudine "epidemica", riveli molti altri aspetti della nostra evoluzione culturale/sociale che mi farebbe molto piacere che trattassi in un prossimo video. Principalmente mi sembra di vedere una profonda rimozione della morte dall'orizzonte personale, culturale, collettivo.
"Non ha mai pensato di morire" - così riferiva la moglie di un paziente, quando le si chiedeva delle sue eventuali volontà circa le cure nel fine vita. Cosa significa vivere senza pensare alla morte? Quali aspetti della nostra società ci stanno portando a questa rimozione?
Ciò contrasta con la morte come evento condiviso, così come probabilmente veniva vissuto un tempo - la morte come evento più importante della vita... Forse questa rimozione ci sta togliendo una grande opportunità di vivere la vita stessa nel modo più bello e ricco di significati possibile.
La solitudine è funzionale alla repressione del dissenso: più il cittadino si sente solo, più ha bisogno di senso d'appartenenza, più si conformerà all'opinione dominante, anche contro alla propria razionalità, per sentirsi parte della società.
Divide et impera
Il tuo nome è Omen Nomen
No , secondo me è il contrario. Almeno su di me ha scaturito l'effetto contrario. Capo di me stesso , non seguo nessuno.
È una situazione voluta dal' SISTEMA'....e siamo solo all' inizio...purtroppo...
Hai mai ipotizzato che la vita contadina e operaio/artigianale sia peggio? Perchè i miei nonni non erano felicissimi di esser poveri
@@trix_42 non è detto, il benessere materiale non è automaticamente correlato alla qualità effettiva della vita. Nel XX secolo c'è stata molta gente di estrazione proletaria che ha avuto una vita soddisfacente e piena di affetti con uno stile di vita povero e austero (e magari affrontando la guerre mondiali e i loro stravolgimenti in prima persona) cosi come nel XXI° secolo, pur con disponibilità di benessere maggiore, ci sono molti che vivono un esistenza alienata, solitaria o preda di abusi (nel senso di dipendenze di ogni genere) ecc.
De facto suicidi, depressione ed eventi correlati all'alienazione (come hikikimori e incel) continuano a diffondersi nei paesi occidentali (e non solo).
@@astroch3949 A me la retorica sull'occidente da parte di chi la povertà materiale non l'ha mai provata, non torna.
@@astroch3949 Non pensi mai che chi promuove il separatismo di "incel" e "hikikomori" possa lucrare su ciò?
@@trix_42 non capisco cosa intendi con "promuovere separatismo tra incel e hikikimori". Per il resto io sottolineavo solo il fatto che un certo benessere materiale (che poi stando ai dati stia diventando rapidamente sempre più "relativo") non nega automaticamente che si possa vivere comunque (molto) male, anche rispetto ad alcuni che vivono (o hanno vissuto) in maggiore povertà.
Non so come funzioni altrove, io abito in Piemonte, in alta montagna, vicino al mon Viso, qui esiste un'organizzazione chiamata "Monviso solidale" che accompagna tutti gli anziani solitari, signore che hanno perso il marito, signori rimasti soli fin da giovani e non più completamente autosufficienti.
Infatti fuori da internet oggi è ancora pieno di solidarietà quotidiana, solo che chi sta nelle community ha perso la brocca
Che tristezza infinita 😢
Complimenti dott. Crepaldi per questo contributo. Nulla da eccepire sulla sua sensibilità, competenza e professionalità. Ritengo la solitudine dell'anima il cancro peggiore. Oggi tutto ciò è aggravato dallo strapotere dei social network e dei media. Andremo sempre più verso una società depressa, iperconnessa e come tale sempre più gravida di solitudine. Comunque buona strada a TUTTI. Giuliano.
andate a vedere Plan 75 al cinema, estremamente inerente all'argomento.
Daje treni
Scusate ma i parenti prima fanno la parte di quelli che sono presenti poi non gliene importa più niente dove vanno a finire?
La solitudine volontaria è da considerare pericolosa?
Mi sembra un'analisi della solitudine vincolata a un vecchio modo di pensare. Io da giovane mi sentivo spesso sola e stavo male. Ma non ero sola avevo una vita sociale piena. Adesso a 60 anni mi sento proprio portata alla solitudine, mi riduce l'ansia, sto proprio meglio. Se fate questi servizi chi non conosce la reale situazione di un solitario, puo' pensare che sia una persona che va aiutata. Ma non e' sempre cosi'. La solitudine non e' cosi' negativa e i solitari (non dico tutti) vogliono essere lasciati in pace.
Confondi la solitudine con l essere solitari. La solitudine è proprio la versione negativa in cui stai proprio male.
Chissà come finirà....
Sono solo da tanti anni, sto bene ma in effetti ti logora e ne avverto il pericolo
Per fortuna ci sono io con me ❤
Che male
Ho seguito alcuni tuoi contenuti per un breve periodo nel 2018. Lo rinnego: i miei genitori (boomers), entrambi, hanno fatto una vita infernale per emanciparsi economicamente (entrambi). Troppi millennial a pancia piena da quando in internet hanno spopolato le community si sono attaccati a retoriche poco oneste. Ho sofferto di isolamento sociale, ma le community di hikikomori nascono un fondo di benessere anche sociale che non viene tirato fuori dal tappeto. Sono persone che la solidarietà intorno ce l'hanno eccome, ma se la raccontano diversamente in una prima fase per protezione, e sulla lunga finendo a crederci
Non leggerai mai questo commento, ma se pure gli psicoterapeuti han bisogno di tradir sé stessi per le visual, allora siamo a posto davvero
Ma come, i boomer non erano una generazione di privilegiati che hanno arrubbato il futuro ai gggiovani?
Idiota
Però, se posso dire la mia, e leggete senza criticare subito, vi è un però...
Nel mio quartiere, vi sono numerose iniziative di socialità per le persone di una certa età (dalle gite collettive, a corsi di questo o quello) e non chiedono chissà che cifre esorbitanti, per l'iscrizione.
Alla luce di questo, mi viene da dire, che, se una persona muore e viene trovata mesi dopo, è anche un po' colpa sua.
Alla fin fine, non siamo in mezzo al deserto!
Avevo scritto più o meno lo stesso, alla notizia della morte di un signore in provincia di Sassari, e molti mi hanno attaccato, ma, preciso, ho semplicemente portato il mio vissuto quotidiano.
Perfino una mia vicina "gattara", va regolarmente a queste iniziative...
Spesso sono persone che raccolgono ciò che seminano... Un mio amico è stato abbandonato dal padre che è morto e lui non ha voluto sapere neanche dove è sepolto...
Purtroppo quando sei solo spesso la ricerca di una compagnia esterna ti porta solo a essere solo in un posto più affollato. Le persone che non hanno vissuto certe cose e certe situazioni non possono capirlo completamente. Per farti un esempio immagina di essere una ragazza vittima di abusi o un sopravvissuto a una setta o a un campo di sterminio o uno che ha traumi forti . Nessuno ha passato ciò che hai vissuto tu e non ti sentirai mai realmente capito se non vicino ad altri come te ma a volte non é così facile trovarli e vorresti liberarti di un peso che le persone "normali" potrebbero non accettare e potrebbero volerci anni per superarlo quindi finisci a essere piu solo ancora in mezzo agli altri. Ho usato esempi forti ma é quello che vivono molte persone.
@@Saulgoodman783 Invece io ho trovato un giudizio verso il prossimo e pettegolezzi allucinanti nelle community hikomori/redpill e molto meno fuori (chiaramente in mezzo a gente un minimo cordiale)
@@trix_42 capisco le community redpill ma quelle hikikomori che polemiche e che giudizi hanno? Mi interessa.
@@Saulgoodman783 Grazie per la risposta
Per esperienza ho trovato non di rado nelle community hikikomori (e dintorni su tematiche psicosociali) una tendenza "consumistica" di relazioni (compagnia di altri in teoria cercata attivamente, ma che in un secondo momento annoia)
Dinamiche insomma che dovrebbero replicare quelle presunte esterne, ma volte imho sono peculiari proprio del virtuale. Per esempio si narra che le coppie e le famiglie all'esterno siano genericamente ciniche, quando chissà una qualunque persona fuori cosa possa aver passato nella vita e magari sta cercando di vivere tranquillamente. Una specie di amnesia cancella che fuori ci siano lutti, difficoltà, speranze, aiuti
Per non parlare dei frequenti episodi di pettegolezzo virtuale anche interno di community protette
Perché siamo tutti così soli? Non riesco più ad avere amici e non che io non li voglia!
Comunque interessante lo spunto di riflessione che unisce Giappone e Italia....i due paesi più "vecchi" al mondo. Che si sia rotto il patto sociale è cosa ben nota. Men nota è forse cosa fosse in realtà.
È anche vero che fino a dieci anni fa tutti a esaltare la cultura nipponica e oggi tutti (specialmente gli stessi nerd e dintorni) a lamentarsene
Oggi il NO CONTACT è il modello per presentare le proprie dimissioni a livello sentimentale relazionale🤣 Non c'è interesse? Non c'è qualità? CIAONE! È un formato convenienza dal punto di vista della scelta economica del Consumatore🤣
Però quelli che si lamentano del no contact virtuale a volte sono gli stessi che prima scassano le chat di messaggi a caso tipo "ciao mi annoio che fai?" alle 3 di notte, e poi si lamentano che il virtuale sia superficiale
La filosofia è una buona soluzione
Dovresti specificare quali Filosofi, però.
la solitudine riguarda quasi esclusivamente gli uomini, e puoi stanziare tutti i fondi che vuoi ma risolvi poco.
sono tutti fattori culturali, egoismo universale femminile e pressioni sociali insostenibili in primis
E ci doveva per forza starci il tipo sotto un video di Crepaldi che dà la colpa alle donne, perché semo na specie de infermeria mobile
Guarda che non si socializza soltanto per scopare, eh.
@@tianadean9950 non siete infermeria ma andate sempre dove c'è qualcosa che vi conviene, che strana coincidenza, e comunque siete mosse da fattori socioculturali, cioè qualcun'altro decide per le vostre vite
Egoismo femminile ? Ma se per secoli quelle che stavano dietro ai vecchi erano proprio le donne
@@MentalAquaductz chissà perché sei solo come un cane, forse sarà per la misoginia? no eh. Hai sputato così tanto veleno che il Cobra ti fa un baffo. No, non siamo un unico essere senziente che si deve sempre scusare per cosa che vuole fare, non ci dobbiamo scusare perché scegliamo x invece che a. Immagino che tu invece fai tutto per vana gloria, perché sei un cuor di leone, un cavaliere del grand'ordine de sto cazzo, della tavola de sta ceppa
I social in tutto questo hanno un ruolo?
Anche nel fatto che non si fanno più figli ma chi sa come mai non c e un politico che lo dica. Forse che verrebbe subito rimosso dalla carica visto quanto sono potenti
Trovo detestabile che in questa retorica si tralasci la realtà di molti millennial italiani che, nati poveri (genitori operai/non professionisti del terziario), abbiano trovato nell'indipendenza economica e nel lavoro una speranza per la propria famiglia ancor prima che per sé stessi individui
Molti di quei millennial oggi sono più felici di quindici anni fa.
E non sono incel questi?
Bravi i coreani anche la chirurgia estetica proprio come litalia
Ci sarebbe molto da dire, come ad esempio che una vita sociale costa denaro e con una pensione di m... non ci sono i fondi! Per fortuna che la pensione per la mia attività non spetta! O meglio la minima, perciò lo studio non chiuderà 😂😂😂!
Il Legame sentimentale vero è quando si parla di farsi una Famiglia😊 Infatti in Italia si diventa papà o madre sempre più tardi proprio per lo stesso motivo da entrambe le parti: Perfezionismo!
" ai miei tempi gli ospizi e gli orfanatrofi pieni zeppi così . ai miei tempi abbandono scolastico a go go e bambini abbandonati a sè stessi davanti alla televisione per ragazzi a dozzine. ai miei tempi figli e nipoti completamente dimentichi ( o, peggio, malsopportanti) degli ormai vecchi che si erano presi cura di loro fino all ictus precedente. ai miei tempi vecchi strattonati tra parenti ahahha amorevoli seh interessati alla pensione da operaio del gas del nonno.
ai miei tempi _il vecchietto dove lo metto dove lo metto_ disco di platino diamantato tra i parenti serpenti di ogni dove.
quindi?
istituire una task force tra vecchi dal passato burrascoso ancora in piedi ,capaci loro sì di infondere cazzimma ( quella mantiene giovani e sani, altro che la serenità) alle brave persone da sempre ligie al dovere e alla legge e quindi irrimediabilmente sole e mal accompagnate da gente sepolcra imbiancata.
e basta con questi bambini legati a filo d oro coi vecchi come gli schiavi al catafalco del faraone. i giovani servono solo a far sentire più vecchi i vecchi e più depressi i giovani. lasciate che i rapporti siano secondo libera volontà e non con l adozione controllata e indotta.
quindi
si paghino i vecchi boss , i mafiosi in pensione , i truffatori del comune con la pensione d oro, gli storici spacciatori di quella buona e li si mandi a seminare illegalità quindi emozioni adrenaliniche tra i morituri che , una volta tento nelle loro vita, pensando di non aver più nulla da perdere, vivranno.
ehm ovviamente tutta l illegalità controllata , più teatrale che altro, eh, che lo diciamo a fare. "
Anche io a vent'anni discutevo con mio padre perchè si lamentava dei suoi tempi, e me ne pento parecchio. Aveva ragione. Prima della pandemia molta gente stava obiettivamente meglio che quarant'anni fa, soprattutto i millennial medio-borghesi
Mio padre è morto così. Ma mio padre era l'uomo, anzi, la persona piu di merda che ho avuto la disgrazia di conoscere. Quello che ha seminato ha raccolto. Quindi sono troppo condizionata da questa esperienza per esprimermi in modo oggettivo. Certo se è un fenomeno dilagante a livello sociale è terribile
Potrebbe succedere anche al mio ex marito, dubito che troverà un'amante che gli starà vicino negli ultimi momenti...
@@irene-zo4qd caspita, che tristezza. Potrebbe succedere a un sacco di gente che, per le più svariate motivazioni, passano la vita ad allontanarsi e ad allontanare tutti. E temo siano sempre di più
I miei sono separati, mio padre mi vedeva una volta al mese, quando avrebbe potuto vedermi molto di più. La prassi era quella di portarmi a casa sua, mettermi davanti alla TV e lasciarmi con sua madre (mia nonna), poi lui usciva chissà dove. Tempo reale trascorso con lui 0. Buttato come un pacco postale da una parte all'altra. Mai giocato, mai parlato, mai ascoltato, mai una manifestazione di affetto, mai un momento padre-figlio. Non ci parlo da anni, non ho nessuna intenzione di essere strumentalizzato per accudirlo quando, a parti invertite, non mi ha dato un attimo del suo tempo. Spesso sono i figli a portare l'onere di spiegare perché non comunicano più coi genitori anziani, se però si va a scavare, spesso, i motivi sono del tutto giustificati. Non credo che un figlio cresciuto a dovere volterebbe mai le spalle ai suoi genitori, cioè, non è una propensione naturale di un figlio quella di non essere vicino ai genitori se questi gli hanno dato affetto, cure, attenzioni. Chi semina vento raccoglie tempesta.
@@gabrielegagliardi3956 non posso che essere d'accordo. A volte quando parlo di questa storia la gente mi guarda raggelata, senza avere idea di quanto abbia impattato negativamente sulla mia vita quell'uomo. Non mi sento in colpa neanche un secondo. Nemmeno conoscendo i dettagli della fine orribile che ha fatto. Mi auguro solo non capiti mai a chi non ha fatto nulla per meritarlo
@@gabrielegagliardi3956 Mi dispiace... A lungo andare temo che succederà la stessa cosa ai miei figli, il padre abita all'altro capo dell'Italia e li vedrà due volte all'anno...😔
Credo che con il passare degli anni la situazione non potrà che peggiorare visto che ormai nessuno vuole più impegnarsi e creare legami solidi , si vive alla giornata come degli eterni Peter pan , il prezzo sarà salato.
Per esperienza personale posso dire che la solitudine a volte può essere anche dovuta al fatto di essere “strano” come persona e incapace di rendersi interessante o addirittura di buttarsi quando ci sono persone nuove da conoscere. Ovviamente ci sono rarissime eccezioni(che sono i miei 4/5 amici che mi frequentano,gli piace la mia compagnia e vedono la mia profondità interiore), non so come andranno le cose in futuro(a 35/40/50 anni e oltre) ma attualmente certo ci sono dei momenti di divertimento ma non è che sia il massimo la giovinezza che mi sto vivendo dato che a parte qualche battuta che ci scambiamo all’uni coi colleghi(che sono solo conoscenti) io praticamente esco in compagnia solo il sabato(a volte anche il venerdì ma non sempre) e vedendo gli altri appunto non è che sia una vita granché per un 24enne
Hand.Cannot.Erase di Steven Wilson è un album interessante a riguardo
Se uno ha imparato a vivere può farlo anche da solo
Certamente che PUÒ. Il punto è se è ciò che si desidera oppure no. È tutta lì la differenza, ma non è cosa da poco.