Hai davvero una voce calmante, penso che potresti fare asmr😆. Ttutti noi ci troviamo in fasi di high and low, la parte più importante è sapere gestire i periodi più brutti.
Avevo gli stessi pensieri quando avevo 20 anni circa, l'idea di trasferirmi tornava spesso. Poi prima dei 22 mi trasferii veramente e dopo 7 anni sono ancora lontano dall'Italia. Ho fatto da poco qualche giorno in Sicilia e mi ritrovo sulle considerazioni riguardanti il mare, ogni tanto mi capitava di pensare "ma se tornassi a casa? O comunque in italia in un'altra zona?". Morale della favola, da buoni esseri umani sentiamo di non avere mai abbastanza, ma poi riguardando le piccole cose ci rendiamo conto che forse non va poi cosi male e torniamo sui nostri passi. Spero di non aver scritto una supercazzola incredibile
Ho quasi 24 anni e mi hai descritto perfettamente. I miei pensieri sono proprio i tuoi in questo momento. Nel mio caso sento proprio la necessità di cambiare tutto eppure mi sembra una decisione lontana, ma il domani arriva in fretta per cui dovrei decidere in fretta. Nel frattempo anche io mi perdo in piccole spese e distrazioni che non fanno altro che allontanarmi da obiettivi più grandi che richiedono risparmio e scelte diverse
La nostra generazione non ha le palle di fare cambiamenti, io ho preso a 21 anni e sono andato in Germania senza una lira e con un sogno. Adesso ho una casa e lavoro. Devi solo volerlo e non essere una mezzasega che si lamenta di tutto ma invece trovare soluzioni ai problemi invece di crearli. Io sono del 1997 e questa generazione mi sa tanto di snob privilegiati. Tanti problemi, poche soluzioni e assolutamente lavorare mai.... Ma dai... Andate a lavorare e vedete che sarete soddisfatti nella vita, sopratutto se fate quello che vi piace. Il problema è che non sapete cosa vi piace e non sapete nemmeno quello che volete.
@Reds_C Credo che se fossi stato davvero soddisfatto della tua scelta e che se la tua vita fosse davvero migliorata dopo quel cambiamento radicale all’età di 21 anni, adesso avresti scritto un commento con l’intento di essere da esempio. Le critiche distruttive, generaliste e soprattutto così tanto superficiali non servono mai a nulla. Credo che questa tua chiusura totale né ti permette di aiutare “da fratello maggiore” le nuove generazioni, né susciti in noi desiderio di ripercorrere i tuoi passi (se poi a 26 anni avrò la stessa apertura mentale di una persona cresciuta nel comunismo sovietico). E soprattutto con questo atteggiamento di chiusura, ti chiudi alla possibilità di vedere che vivi per frasi fatte costruite da forse contenuti visti su tik tok e Facebook, e che quei ragazzi che non hanno le palle di fare nulla sono in netta minoranza. Essere stacanovisti sì, ma accettare, non vergognarsi e saper ammettere di provare frustrazione, è la “piccolissima” differenza tra queste generazioni che tanto critichi e quella che hai preso a modello. Se hai sofferto e non sei soddisfatto della tua vita, ma ciò nonostante non ti sei mai lamentato, non sei un’eroe, ma il perfetto risultato di chi ha i genitori nati tra il 1950-65. Ti consiglio vivamente di ascoltare il podcast “Essere adulti: perfetti o felici” con Stefania Andreoli. È una psicoterapeuta che spiega queste nuove generazioni, a chi non le conosce in prima persona. Ripeto guardare video su tik tok non conta. Ps. Non ti sembra che definire il tuo “successo” solo con: “Adesso ho una casa e un lavoro” sia un po’ troppo riduttivo…come obbiettivo di vita?
@@taliacespedesss Non è per niente riduttivo, ho una compagna che amo, una vita agiata e una buona possibilità di fare carriera nel mondo IT. Le mie considerazioni sono basate sulla mia esperienza di vita, non sono influenzato da nessun tiktok, Instagram o facebook in quanto non sono iscritto a nessuno di questi. Io semplicemente vi sto dando un'ottica realistica su cosa sia un obiettivo realizzabile con il sacrificio e la forza di volontà, non mi reputo di successo ma semplicemente mi reputo una persona che fa il suo dovere. A me dispiace sentire le vostre storie di disperazione ma come dicevano i miei vecchi (i miei più grandi esempi nella vita) : Vi dovete fare le ossa. Poiché vivete in un agio che vi permette di essere tristi e chiudervi in voi stessi ma comunque mangiare, dormire sotto ad un tetto e vestirvi a piacere, non realizzate cosa sia il dovere nella vita ed il piacere che ne deriva nell'essere soddisfatti del proprio lavoro e condizione di vita. Perché la normalità è sottovalutata? Ma rilassatevi, godetevi la vita, alzatevi la mattina e dite ciò che volete, fate ciò che volete, perché ingabbiarsi nella vostra mente di delusione e confronto costante? Io sono un uomo libero soprattutto perché lavoro e trovo nel mio lavoro una grande motivazione di vita. La mia non è solo una critica distruttiva, è anche una provocazione. Mi fa piacere aver letto la tua risposta e ascolterò sicuramente il programma che mi hai consigliato. Le mie parole sono mie e anche se nessuno mi dà un mi piace o condivide il mio pensiero, io la penserò comunque così. Poi se il dibattito è costruttivo, imparerò sempre dagli altri.
@@Reds_C Guarda che anche io ho una casa e il lavoro che ho sempre sognato, e ho fatto anche io una esperienza via in Germania a 20 anni. Io mi riferisco proprio alla monotonia di avere una casa e un lavoro da anni, anche quello più desiderato dopo un po' annoia o non è come ce lo si aspetta. Ma so benissimo che posso ricostruirmi quando e come voglio. Sto solo valutando se effettivamente mollare tutto è quello che voglio o è dettato da una frustrazione del momento, penso che sia un pensiero che baleni a tutti almeno una volta nella propria vita
Personalmente si, mi capitano queste giornate dove non succede nulla e magari mi metto a guardare in maniera ossessiva compulsiva i social. Nel mio caso però (e forse è un problema) non provo grandi emozioni a vedere gente che va in vacanza o cose simili. Non so se sia per il fatto che mi sono costruito una specie scudo attorno per esperienze passate o cosa, ma in ogni caso a volte ci penso e vorrei sentirmi più come ti senti tu durante queste giornate
Da pescarese a pescarese (io vivo in Svizzera ma su un lago): vai a Barcellona. Mi ringrazierai. Il clima del nord Europa dopo un po’ ispira il suicidio 🤣 specialmente a noi terroni cresciuti vicino al mare. E sì: il mare d’inverno è meraviglioso (la spiaggia profondissima che abbiamo, anche se il mare in sé non è il Tirreno, aiuta)
Da adulti il mondo sembra un pò in bianco e nero, insipido. Sarebbe bello ritornare bambini e avere la loro capacità di rallegrarsi un'intera settimana anche solo perchè sai che il sabato mangerai la pizza.
ciao talia! mi sento esattamente come te in ogni parola che hai detto, vorrei andarmene da tutto e da tutti ma allo stesso tempo ho paura di non trovarmi bene se me ne andrò davvero. pensieri contrastanti!
Secondo me, soprattutto la nostra generazione ha un problema di comparazione con gli altri causa social. Non siamo più allenati a praticare la gratitudine e questo ci rende insoddisfatti.
Hai davvero una voce calmante, penso che potresti fare asmr😆. Ttutti noi ci troviamo in fasi di high and low, la parte più importante è sapere gestire i periodi più brutti.
mi rispecchio in ogni singola parola che hai detto in questo video, grazie mi fai sentire meno sola
Grazie Talia, mi fai sentire meno solo
Avevo gli stessi pensieri quando avevo 20 anni circa, l'idea di trasferirmi tornava spesso. Poi prima dei 22 mi trasferii veramente e dopo 7 anni sono ancora lontano dall'Italia. Ho fatto da poco qualche giorno in Sicilia e mi ritrovo sulle considerazioni riguardanti il mare, ogni tanto mi capitava di pensare "ma se tornassi a casa? O comunque in italia in un'altra zona?".
Morale della favola, da buoni esseri umani sentiamo di non avere mai abbastanza, ma poi riguardando le piccole cose ci rendiamo conto che forse non va poi cosi male e torniamo sui nostri passi.
Spero di non aver scritto una supercazzola incredibile
all'imitazione dei video di "come traferirsi in olanda" mi hai spezzato😂 speravo continuassi cosi per tutto il video
Ho quasi 24 anni e mi hai descritto perfettamente. I miei pensieri sono proprio i tuoi in questo momento. Nel mio caso sento proprio la necessità di cambiare tutto eppure mi sembra una decisione lontana, ma il domani arriva in fretta per cui dovrei decidere in fretta. Nel frattempo anche io mi perdo in piccole spese e distrazioni che non fanno altro che allontanarmi da obiettivi più grandi che richiedono risparmio e scelte diverse
La nostra generazione non ha le palle di fare cambiamenti, io ho preso a 21 anni e sono andato in Germania senza una lira e con un sogno. Adesso ho una casa e lavoro.
Devi solo volerlo e non essere una mezzasega che si lamenta di tutto ma invece trovare soluzioni ai problemi invece di crearli.
Io sono del 1997 e questa generazione mi sa tanto di snob privilegiati.
Tanti problemi, poche soluzioni e assolutamente lavorare mai.... Ma dai... Andate a lavorare e vedete che sarete soddisfatti nella vita, sopratutto se fate quello che vi piace. Il problema è che non sapete cosa vi piace e non sapete nemmeno quello che volete.
@Reds_C Credo che se fossi stato davvero soddisfatto della tua scelta e che se la tua vita fosse davvero migliorata dopo quel cambiamento radicale all’età di 21 anni, adesso avresti scritto un commento con l’intento di essere da esempio.
Le critiche distruttive, generaliste e soprattutto così tanto superficiali non servono mai a nulla.
Credo che questa tua chiusura totale né ti permette di aiutare “da fratello maggiore” le nuove generazioni, né susciti in noi desiderio di ripercorrere i tuoi passi (se poi a 26 anni avrò la stessa apertura mentale di una persona cresciuta nel comunismo sovietico). E soprattutto con questo atteggiamento di chiusura, ti chiudi alla possibilità di vedere che vivi per frasi fatte costruite da forse contenuti visti su tik tok e Facebook, e che quei ragazzi che non hanno le palle di fare nulla sono in netta minoranza.
Essere stacanovisti sì, ma accettare, non vergognarsi e saper ammettere di provare frustrazione, è la “piccolissima” differenza tra queste generazioni che tanto critichi e quella che hai preso a modello.
Se hai sofferto e non sei soddisfatto della tua vita, ma ciò nonostante non ti sei mai lamentato, non sei un’eroe, ma il perfetto risultato di chi ha i genitori nati tra il 1950-65.
Ti consiglio vivamente di ascoltare il podcast “Essere adulti: perfetti o felici” con Stefania Andreoli. È una psicoterapeuta che spiega queste nuove generazioni, a chi non le conosce in prima persona. Ripeto guardare video su tik tok non conta.
Ps. Non ti sembra che definire il tuo “successo” solo con: “Adesso ho una casa e un lavoro” sia un po’ troppo riduttivo…come obbiettivo di vita?
@@taliacespedesss Non è per niente riduttivo, ho una compagna che amo, una vita agiata e una buona possibilità di fare carriera nel mondo IT.
Le mie considerazioni sono basate sulla mia esperienza di vita, non sono influenzato da nessun tiktok, Instagram o facebook in quanto non sono iscritto a nessuno di questi.
Io semplicemente vi sto dando un'ottica realistica su cosa sia un obiettivo realizzabile con il sacrificio e la forza di volontà, non mi reputo di successo ma semplicemente mi reputo una persona che fa il suo dovere.
A me dispiace sentire le vostre storie di disperazione ma come dicevano i miei vecchi (i miei più grandi esempi nella vita) : Vi dovete fare le ossa.
Poiché vivete in un agio che vi permette di essere tristi e chiudervi in voi stessi ma comunque mangiare, dormire sotto ad un tetto e vestirvi a piacere, non realizzate cosa sia il dovere nella vita ed il piacere che ne deriva nell'essere soddisfatti del proprio lavoro e condizione di vita.
Perché la normalità è sottovalutata? Ma rilassatevi, godetevi la vita, alzatevi la mattina e dite ciò che volete, fate ciò che volete, perché ingabbiarsi nella vostra mente di delusione e confronto costante? Io sono un uomo libero soprattutto perché lavoro e trovo nel mio lavoro una grande motivazione di vita.
La mia non è solo una critica distruttiva, è anche una provocazione. Mi fa piacere aver letto la tua risposta e ascolterò sicuramente il programma che mi hai consigliato.
Le mie parole sono mie e anche se nessuno mi dà un mi piace o condivide il mio pensiero, io la penserò comunque così. Poi se il dibattito è costruttivo, imparerò sempre dagli altri.
@@Reds_C Guarda che anche io ho una casa e il lavoro che ho sempre sognato, e ho fatto anche io una esperienza via in Germania a 20 anni. Io mi riferisco proprio alla monotonia di avere una casa e un lavoro da anni, anche quello più desiderato dopo un po' annoia o non è come ce lo si aspetta. Ma so benissimo che posso ricostruirmi quando e come voglio. Sto solo valutando se effettivamente mollare tutto è quello che voglio o è dettato da una frustrazione del momento, penso che sia un pensiero che baleni a tutti almeno una volta nella propria vita
Personalmente si, mi capitano queste giornate dove non succede nulla e magari mi metto a guardare in maniera ossessiva compulsiva i social.
Nel mio caso però (e forse è un problema) non provo grandi emozioni a vedere gente che va in vacanza o cose simili.
Non so se sia per il fatto che mi sono costruito una specie scudo attorno per esperienze passate o cosa, ma in ogni caso a volte ci penso e vorrei sentirmi più come ti senti tu durante queste giornate
Da pescarese a pescarese (io vivo in Svizzera ma su un lago): vai a Barcellona. Mi ringrazierai.
Il clima del nord Europa dopo un po’ ispira il suicidio 🤣 specialmente a noi terroni cresciuti vicino al mare.
E sì: il mare d’inverno è meraviglioso (la spiaggia profondissima che abbiamo, anche se il mare in sé non è il Tirreno, aiuta)
Da adulti il mondo sembra un pò in bianco e nero, insipido. Sarebbe bello ritornare bambini e avere la loro capacità di rallegrarsi un'intera settimana anche solo perchè sai che il sabato mangerai la pizza.
ciao talia! mi sento esattamente come te in ogni parola che hai detto, vorrei andarmene da tutto e da tutti ma allo stesso tempo ho paura di non trovarmi bene se me ne andrò davvero. pensieri contrastanti!
Sei una ragazza carina, simpatica e molto buona,ti ammiro molto e adoro i tuoi video🥰ti auguro il meglio!
mi hai descritta a pieno
Talia ti consiglio tantissimo di leggere Palomar di Italo Calvino. La tua descrizione delle onde mi ha ricordato molto un capitolo di quel libro.
Spero che lo abbia descritto meglio di me… comunque lo recupererò, grazie del consiglio :)
@@taliacespedesss✨✨e di che
Secondo me, soprattutto la nostra generazione ha un problema di comparazione con gli altri causa social. Non siamo più allenati a praticare la gratitudine e questo ci rende insoddisfatti.
Per me siete una generazione di mezzeseghe, andate a lavorare. E sono del '97 quindi ne faccio parte anche io ma mi tengo a debita distanza.
❤❤❤❤❤,
Prova ad iniziare ad allenarti. É un qualcosa che nel tempo potrebbe portarti una stabilità non indifferente
Dont go to Netherlands, I live there and I want to move to Italy. An apartment is like 300k euros.
22
le piccole onde compongono un mare molto più grande... (prossimo tatuaggio)
se non è brad pitt è molestia