Documentario Barrigas Sottotitoli in italiano

Se in un primo momento la Cooperazione crea i luoghi e gli edifici, successivamente questi edifici vengono abitati e creano relazioni. La Casa Mãe Espera di Matica ne è un chiaro esempio, rappresentando un luogo d'incontro dove convergono le traiettorie di vita di giovani donne provenienti dalle zone rurali della provincia di Manica. Il documentario Barrigas cerca di cogliere questa dinamica, raccontando la storia di tre partorienti: Rabeca, Mariazinha e Julieta, coadiuvate dall'operatrice Anastasia e dall'ostetrica Amina. A livello materiale la Casa Mãe Espera offre una struttura funzionale ed ergonomica in grado di favorire il parto istituzionalizzato. Questa sua vocazione tuttavia, si compenetra con l'atmosfera metafisica che anima ogni attesa, soprattutto quella che si compie attorno di uno dei più grandi misteri della vita: la nascita di un bambino. In questi termini la Casa Mãe Espera si prefigura come un grande incubatore, catalizzatore di storie e speranze. In questi giorni sospesi, tutti al femminile, si incontrano le protagoniste di questa storia. Lo scopo primario di questo documentario è dare voce a queste tre giovani donne che vivono al ritmo della civiltà rurale, creando spazio per la loro narrazione, certamente subalterna rispetto al mondo urbano, accelerato ed intellettualizzato dove più facilmente tende a collocarsi il pubblico a cui parla il film. Il tema dell'incontro è centrale nell'architettura del documentario, perché é proprio nel campo fenomenico della Casa Mãe Espera, che molti piani di realtà si tangono e tendono delicatamente a dialogare. In queste stanze si incontrano il mondo delle credenze e delle abitudini contadine, con una sua visione della nascita e della genealogia, ed un mondo che responsabilizza le donne alla prospettiva del parto istituzionalizzato. Sebbene potrebbe trattarsi di due dimensioni lontane, la loro confluenza è modulata da un universo tutto al femminile, dove l'operatrice Anastasia e l'ostetrica Amina accompagnano le partorienti in questo momento cruciale delle loro vite. Nella poetica di questo film rivestono grande importanza il contatto con il sound del parlato ed il sound dell'ambiente naturale, cercando di generare nello spettatore un contagio empatico che gli permetta, il più possibile, di proiettarsi in questi luoghi ed in questi giorni con spontaneità e sospensione di giudizio