Anche Alò che tristemente abbocca e salta sul carrozzone di quelli che accusano di propaganda. Per curiosità ho rivisto la recensione di "A Beautiful Day" o "You Were Never Really Here" che dir si voglia, film nel quale il nesso tra pedofilia ed elite è palesato senza margine di fraintendimento. Volte in cui viene pronunciata la parola "propaganda": zero. Qua, invece, già dalla prima frase. Perché? Perché Joaquin Phoenix lì è un veterano depresso, sovrappeso e trasandato, e allora diventa un film autoriale e impegnato, da prendere sul serio? O forse perché sappiamo che Jim Caviezel è un invasato cattolico e che il personaggio reale a cui si ispira ha più di qualche zona d'ombra, e non siamo in grado di distinguere tra opera e artista? Trovo vergognosa la macchina del fango che si è innescata contro questo film. A partire da "Rolling Stones" che si è permesso di definirlo un "film di supereroi per padri coi vermi nel cervello", titolo faziosissimo da querela, di cui purtroppo riscontro qualche eco in questa recensione. E allora "Breaking Bad" è propaganda contro il traffico di droga, o "Heat" è propaganda a favore di controlli più stringenti per fermare i rapinatori di banche? Leggersi qualche statistica su quanti bambini spariscono al mondo ogni anno non farebbe male. E dove vanno a finire? Chissà, magari la risposta sta proprio in qualche film "di propaganda" come questo, pur con tutti i suoi limiti.
@@MarioSavaresee gli invasati possono essere anche cristiani. E lui, pur se non in maniera bellicosa nei confronti di altri credo, ha dimostrato di esserlo, oltre a sottoscrivere numerose teorie del complotto più o meno deliranti. Il mio discorso, rispetto a quello che invece fanno altri, non è di esaltazione o di agiografia di Caviezel, ma di doverosa distinzione tra attore e personaggio, tra creatore ed opera, che si fa sempre quando il film viene da ambienti che piacciono alla critica, e invece viene dimenticato quando i personaggi coinvolti sono scomodi e sgraditi. Un doppio standard inaccettabile e del tutto privo di ogni imparzialità che ha raggiunto, nel caso di questo film, vette finora inesplorate
@@antoniodalmas6603 Non mi riferisco al film. Caviezel è un cristiano praticante che in quanto tale viene definito "fanatico" solo perchè appunto praticante
@@MarioSavaresee ho fatto due discorsi ben distinti. uno su Caviezel, che mi interessa fin là e non ha a che vedere col film. e un altro sulla macchina del fango che si è mossa contro il film. Se vogliamo approfondire Cavieziel è un veterocattolico reazionario, contrario alle staminali e all'aborto, fanatico delle armi e militarista, convinto trumpiano che fa terrorismo psicologico sulla sinistra e sostenitore delle teorie di QAnon che, pur non attenendo alla religione, dimostrano una certa propensione al settarismo. Se questo non basta a definirlo "fanatico" allora mi arrendo
Quindi se al critico non vanno giù il produttore e l'attore protagonista del film per il loro orientamento politico il film sarebbe mera propaganda a prescindere dal contenuto. Si commenta da solo.
Che poi, non si capisce DOVE sia la propaganda. Non si fanno nomi, né allusioni (e avrebbero potuto farne, a proposito di una certa isoletta). Al film potrei al contrario rimproverare di esserci andato troppo cauto, rispetto alle aspettative. Ma a questi stanno sul cazzo i cristiani (in special modo se cattolici). È questa la verità. E infatti su un film che parla dello stesso argomento ma con la Chiesa cone bersaglio piuttosto che la pedofilia, come Il caso Spotlight, ci si sono fatti le pippe.
Questa è una storia vera come veri sono i bambini coinvolti, molti di loro sono diventati grandi e possono testimoniare questo minimizzare fa pensare male
Film di Propaganda ?????? Propaganda ???? Forse non si sa esprimere ed ha sbagliato vocabolo . Voleva dire " Consapevolezza " almeno lo spero per lei .
ma che cavolo c'entra Qanon, destra, sinistra, sotto, sopra con il dramma dei minori che spariscono su questo pianeta ormai il vaneggiamento sul web spaventa ...
l'ho visto, e sono andato proprio per capire se c'era questa propaganda di certa parte politica o no (e chiarisco che ho origini "socialiste" di piazza anche io, poi abbandonate del tutto così come ho abbandonato qualsiasi velleità politica, sia chiaro, ma l'imprinting che ho nel DNA è quello poco fa descritto), oppure se c'era qualcosa inerente a quegli esauriti di Qanon. Nulla, niente di niente. C'è della retorica come in ogni buon film americano, ma molto molto molto più pacata, posata, quasi accennata, al massimo evidenziata da grosse lacrime che escono quasi in automatico da parte dei protagonisti per quegli atti indicibili che si vedevano a schermo. Di violenza (sessuale e non) esplicita se ne vede pochissima, lascia il tutto all'immaginazione. L'interpretazione di Caviezel è trattenuta, lo sguardo realmente perso nel vuoto di chi non crede ai suoi occhi (e qui lui è un credente cristiano nella realtà e anche militante, e crede a ciò che interpreta, quindi è anche sentita come interpretazione. Ah.... una marea di recensioni hanno detto che Caviezel fa parte di Qanon. Ho verificato, mi sono informato come si deve da fonti autorevoli, ho scavato, ma di Caviezel Qaniano nemmeno l'ombra. Ma come è possibile essere così disinformati, i giornalisti siete voi, mica io). E pure se si vuole vedere l'isola che si vede ad un certo punto come rimando "GOMBLODDISDA".... allora il caso Epstein (appunto, l'isola) che cos'è? Una teoria strampalata o veramente sono sotto accusa ex presidenti americani o reali inglesi? A me sembra che il rimando sia del tutto realistico. Il resto già è sottolineato dal recensore, che ammette che c'è una fotografia veramente d'impatto, e soprattutto delle musiche affatto scontate per i canoni a cui si è abituati. Non un capolavoro, nemmeno un grande film, ma un bel film di mestiere, action addirittura in tutta la seconda parte (con le cose ottime sottolineate dal recensore) che ha il coraggio di parlare di uno dei più vomitevoli e rivoltanti crimini esistenti. Che continuo a non capire perchè così poco sui grandi e piccoli schermi da sempre. Ah, ultima cosa: non si può nemmeno dire che la storia è inventata (sicuramente romanzata, ovvio), perchè sul finire della pellicola fa vedere i veri filmati di un paio di assalti che ha condotto il protagonista nella realtà. Io a voi giornalisti proprio non vi capisco più, e non solo nella materia cinematografica, ma anche per tutte le altre questioni. Vi fissate (dall'una e dall'altra parte) con delle ideologie, ve le incistate nel cranio, e non sapete più scindere il reale dal virtuale. Studiate (ma studiare però, seriamente, su libri e libri di testo autorevoli) sui libri di comunicazione e propaganda (nel senso che la spiegano, e parlano di come lavorano le Intelligence) per tenere le masse sotto controllo e dividerle inutilmente in fazioni (così il potere politico/economico continua a legiferare tranquillamente per cacchi suoi). Sono li, in libreria, a disposizione di tutti (Propaganda di Bernays, Psicologia delle Folle di Le Bon, La Società dello Spettacolo di Guy Deboer, La Fabbrica del Consenso di Chomsky, le tecniche di Goebbels, le tecniche di manipolazione della CIA, fino al Capitalismo della Sorveglianza dei giorni nostri della Zuboff). Avere una cultura generale per tutte le materie (ma soprattutto in comunicazione, aspetto FONDAMENTALE nel 21esimo secolo) come facevano gli artisti fino a qualche secolo fa e in generale chi si occupa di cose inerenti la creatività, vi aiuta anche e soprattutto a redigere meglio le cose inerenti il vostro lavoro e a non sparare cose a caso perchè per sentito dire da tal dei tali o dal giornalone di turno.
@ely2890 @mauromatteucci5960 @stefanomariani8866 vi sono moltissimi film di propaganda. Un esempio è 'black hawk down' (black hawk abbattuto) che fa propaganda all'esercito americano facendo credere che essi, contrariamente alla verità, sono esportatori di democrazia e si reggono su principi di solidarietà. Solo che proprio vorrei capire , anche se non lo ho visto, perchè il film , il canto della libertà è un film di propaganda. Che propaganda vi è nella narrazione della vicenda di un agente FBI che si si infiltra in gruppi di pedofili al fine di procedere agli arresti? Se avete qualche indizio fatemelo sapere visto che l'autore non pare abbia tempo nè voglia di rispondere. Vi ringrazio.
@@stefanomariani8866 spiegati . Perchè chiedi all'autore di parlare della propaganda LGBT ? Perchè dici che volendo si può parlare anche dei vari blackwashing ?
Perché dici che il film in oggetto 'il canto della libertà ' è un film di propaganda? Vuole fare propaganda di che cosa? Si vuole fare propaganda dell'FBI facendo passare il messaggio che è un ottimo corpo che lavora per il bene dell' umanità arrestando pedofili mentre in realtà ciò è falso?
Anche Alò che tristemente abbocca e salta sul carrozzone di quelli che accusano di propaganda.
Per curiosità ho rivisto la recensione di "A Beautiful Day" o "You Were Never Really Here" che dir si voglia, film nel quale il nesso tra pedofilia ed elite è palesato senza margine di fraintendimento. Volte in cui viene pronunciata la parola "propaganda": zero. Qua, invece, già dalla prima frase. Perché? Perché Joaquin Phoenix lì è un veterano depresso, sovrappeso e trasandato, e allora diventa un film autoriale e impegnato, da prendere sul serio? O forse perché sappiamo che Jim Caviezel è un invasato cattolico e che il personaggio reale a cui si ispira ha più di qualche zona d'ombra, e non siamo in grado di distinguere tra opera e artista?
Trovo vergognosa la macchina del fango che si è innescata contro questo film. A partire da "Rolling Stones" che si è permesso di definirlo un "film di supereroi per padri coi vermi nel cervello", titolo faziosissimo da querela, di cui purtroppo riscontro qualche eco in questa recensione. E allora "Breaking Bad" è propaganda contro il traffico di droga, o "Heat" è propaganda a favore di controlli più stringenti per fermare i rapinatori di banche?
Leggersi qualche statistica su quanti bambini spariscono al mondo ogni anno non farebbe male. E dove vanno a finire? Chissà, magari la risposta sta proprio in qualche film "di propaganda" come questo, pur con tutti i suoi limiti.
Jim Caviezel non è un invasato. È cristiano
@@MarioSavaresee è un invasato ultra cattolico complottista. Dire "è cristiano" non esclude il fanatismo
@@MarioSavaresee gli invasati possono essere anche cristiani. E lui, pur se non in maniera bellicosa nei confronti di altri credo, ha dimostrato di esserlo, oltre a sottoscrivere numerose teorie del complotto più o meno deliranti. Il mio discorso, rispetto a quello che invece fanno altri, non è di esaltazione o di agiografia di Caviezel, ma di doverosa distinzione tra attore e personaggio, tra creatore ed opera, che si fa sempre quando il film viene da ambienti che piacciono alla critica, e invece viene dimenticato quando i personaggi coinvolti sono scomodi e sgraditi. Un doppio standard inaccettabile e del tutto privo di ogni imparzialità che ha raggiunto, nel caso di questo film, vette finora inesplorate
@@antoniodalmas6603 Non mi riferisco al film. Caviezel è un cristiano praticante che in quanto tale viene definito "fanatico" solo perchè appunto praticante
@@MarioSavaresee ho fatto due discorsi ben distinti. uno su Caviezel, che mi interessa fin là e non ha a che vedere col film. e un altro sulla macchina del fango che si è mossa contro il film.
Se vogliamo approfondire Cavieziel è un veterocattolico reazionario, contrario alle staminali e all'aborto, fanatico delle armi e militarista, convinto trumpiano che fa terrorismo psicologico sulla sinistra e sostenitore delle teorie di QAnon che, pur non attenendo alla religione, dimostrano una certa propensione al settarismo. Se questo non basta a definirlo "fanatico" allora mi arrendo
Quindi se al critico non vanno giù il produttore e l'attore protagonista del film per il loro orientamento politico il film sarebbe mera propaganda a prescindere dal contenuto. Si commenta da solo.
Che poi, non si capisce DOVE sia la propaganda. Non si fanno nomi, né allusioni (e avrebbero potuto farne, a proposito di una certa isoletta). Al film potrei al contrario rimproverare di esserci andato troppo cauto, rispetto alle aspettative.
Ma a questi stanno sul cazzo i cristiani (in special modo se cattolici). È questa la verità. E infatti su un film che parla dello stesso argomento ma con la Chiesa cone bersaglio piuttosto che la pedofilia, come Il caso Spotlight, ci si sono fatti le pippe.
Questa è una storia vera come veri sono i bambini coinvolti, molti di loro sono diventati grandi e possono testimoniare questo minimizzare fa pensare male
Film di Propaganda ?????? Propaganda ???? Forse non si sa esprimere ed ha sbagliato vocabolo . Voleva dire " Consapevolezza " almeno lo spero per lei .
ma che cavolo c'entra Qanon, destra, sinistra, sotto, sopra con il dramma dei minori che spariscono su questo pianeta
ormai il vaneggiamento sul web spaventa ...
l'ho visto, e sono andato proprio per capire se c'era questa propaganda di certa parte politica o no (e chiarisco che ho origini "socialiste" di piazza anche io, poi abbandonate del tutto così come ho abbandonato qualsiasi velleità politica, sia chiaro, ma l'imprinting che ho nel DNA è quello poco fa descritto), oppure se c'era qualcosa inerente a quegli esauriti di Qanon. Nulla, niente di niente. C'è della retorica come in ogni buon film americano, ma molto molto molto più pacata, posata, quasi accennata, al massimo evidenziata da grosse lacrime che escono quasi in automatico da parte dei protagonisti per quegli atti indicibili che si vedevano a schermo. Di violenza (sessuale e non) esplicita se ne vede pochissima, lascia il tutto all'immaginazione. L'interpretazione di Caviezel è trattenuta, lo sguardo realmente perso nel vuoto di chi non crede ai suoi occhi (e qui lui è un credente cristiano nella realtà e anche militante, e crede a ciò che interpreta, quindi è anche sentita come interpretazione. Ah.... una marea di recensioni hanno detto che Caviezel fa parte di Qanon. Ho verificato, mi sono informato come si deve da fonti autorevoli, ho scavato, ma di Caviezel Qaniano nemmeno l'ombra. Ma come è possibile essere così disinformati, i giornalisti siete voi, mica io). E pure se si vuole vedere l'isola che si vede ad un certo punto come rimando "GOMBLODDISDA".... allora il caso Epstein (appunto, l'isola) che cos'è? Una teoria strampalata o veramente sono sotto accusa ex presidenti americani o reali inglesi? A me sembra che il rimando sia del tutto realistico. Il resto già è sottolineato dal recensore, che ammette che c'è una fotografia veramente d'impatto, e soprattutto delle musiche affatto scontate per i canoni a cui si è abituati. Non un capolavoro, nemmeno un grande film, ma un bel film di mestiere, action addirittura in tutta la seconda parte (con le cose ottime sottolineate dal recensore) che ha il coraggio di parlare di uno dei più vomitevoli e rivoltanti crimini esistenti. Che continuo a non capire perchè così poco sui grandi e piccoli schermi da sempre. Ah, ultima cosa: non si può nemmeno dire che la storia è inventata (sicuramente romanzata, ovvio), perchè sul finire della pellicola fa vedere i veri filmati di un paio di assalti che ha condotto il protagonista nella realtà. Io a voi giornalisti proprio non vi capisco più, e non solo nella materia cinematografica, ma anche per tutte le altre questioni. Vi fissate (dall'una e dall'altra parte) con delle ideologie, ve le incistate nel cranio, e non sapete più scindere il reale dal virtuale. Studiate (ma studiare però, seriamente, su libri e libri di testo autorevoli) sui libri di comunicazione e propaganda (nel senso che la spiegano, e parlano di come lavorano le Intelligence) per tenere le masse sotto controllo e dividerle inutilmente in fazioni (così il potere politico/economico continua a legiferare tranquillamente per cacchi suoi). Sono li, in libreria, a disposizione di tutti (Propaganda di Bernays, Psicologia delle Folle di Le Bon, La Società dello Spettacolo di Guy Deboer, La Fabbrica del Consenso di Chomsky, le tecniche di Goebbels, le tecniche di manipolazione della CIA, fino al Capitalismo della Sorveglianza dei giorni nostri della Zuboff). Avere una cultura generale per tutte le materie (ma soprattutto in comunicazione, aspetto FONDAMENTALE nel 21esimo secolo) come facevano gli artisti fino a qualche secolo fa e in generale chi si occupa di cose inerenti la creatività, vi aiuta anche e soprattutto a redigere meglio le cose inerenti il vostro lavoro e a non sparare cose a caso perchè per sentito dire da tal dei tali o dal giornalone di turno.
Ben detto!
Tutto realtà non propaganda
Film fantastico, dispiace che molti lo giudichino in maniera negativa per partito preso!
Propaganda?? Ma lo ha visto il film o no?!
@ely2890 @mauromatteucci5960
@stefanomariani8866
vi sono moltissimi film di propaganda. Un esempio è 'black hawk down' (black hawk abbattuto) che fa propaganda all'esercito americano facendo credere che essi, contrariamente alla verità, sono esportatori di democrazia e si reggono su principi di solidarietà. Solo che proprio vorrei capire , anche se non lo ho visto, perchè il film , il canto della libertà è un film di propaganda. Che propaganda vi è nella narrazione della vicenda di un agente FBI che si si infiltra in gruppi di pedofili al fine di procedere agli arresti? Se avete qualche indizio fatemelo sapere visto che l'autore non pare abbia tempo nè voglia di rispondere. Vi ringrazio.
Perché non parli anche della propaganda lbgt?
@stefanomariani8866 perchè chiedi all'autore di parlare della propaganda LGBT ?
@@mArtinopapesso volendo si può parlare anche dei vari blackwashing
@@stefanomariani8866 puoi spiegarti? perchè chiedi all'autore di parlare della propaganda LGBT ?Perchè dici di parlare dei vari blackwashing?
@@stefanomariani8866 spiegati . Perchè chiedi all'autore di parlare della propaganda LGBT ? Perchè dici che volendo si può parlare anche dei vari blackwashing ?
Perché dici che il film in oggetto 'il canto della libertà ' è un film di propaganda? Vuole fare propaganda di che cosa? Si vuole fare propaganda dell'FBI facendo passare il messaggio che è un ottimo corpo che lavora per il bene dell' umanità arrestando pedofili mentre in realtà ciò è falso?
Visto ieri sera e gradito molto, anche se secondo me poteva/doveva osare un po' di più.
Ma vergognati alo
Ma il fatto che sia tratto da una storia vera non le dice niente? Critica del tutto vuota di senso.
Propaganda di coda esattamente?