Es admirable ver como los países asiáticos gustan de la música occidental. Y en las orquestas de occidente es inevitable que no haya músicos de esas regiones. Gracias por esta gran interpretación de Bruckner por la O.F. de Tailandia. .
Un direttore dal gesto sobrio, non certo teatrale, ma preciso. Un direttore che deve avere lavorato tantissimo nelle prove orchestrali (e prima sulla partitura, naturalmente). Che cosa me lo fa pensare? Basta osservare la scelta (che mi pare insolita) di disporre i 4 corni da una parte e le 4 tube wagneriane dall’altra; ma ancor più la scelta dei tempi dilatati, perlomeno nel primo e nel terzo movimento (questo poi con certi momenti di rarefatta “intimità” !!!). E si sa che se un direttore vuole massacrare il povero Anton, non ha che da eseguirlo frettolosamente, magari dando al disgraziato ascoltatore l’impressione che il direttore teme di perdere l’aereo dopo il concerto (… dico qualcosa che a me purtroppo è capitato). Vorrei concludere con un suggerimento al Maestro, seppure forse azzardato, ma in piena buona fede: non appena possibile, dirigere di nuovo la Nona (ovviamente incluso il Finale!). Dopo questo strabiliante risultato con l’Ottava sono persuaso che sarebbe un’interpretazione più “matura” di quella di qualche anno fa.
Gent. Angelo, grazie per il commento e per i molti spunti di riflessione in esso contenuto. In estrema sintesi: 1) e’ la terza volta che dirigo l’ottava e sin dalla prima volta nel 2015 con la mia ex orchestra di Teplice nella Repubblica Ceca l’ho sempre diretta a memoria. 2) per l’ottava e per la settima, di cui a breve verra’ pubblicato il video, abbiamo avuto il numero di prove e numero di ore standard per noi qui a Bangkok, vale a dire 4 ore (dalle 17:00 alle 21:00) al giorno incluse 2 brevi pause rispettivamente di 20 e 15 minuti (quindi tempo effettivo di lavoro 3 ore 25 minuti giornalieri) da Martedi a Venerdi. Cio’ vuol dire 16 ore di prove in totale (13 ore 40 minuti di lavoro effettivo) a cui va aggiunta la prova generale di 1 ora e mezza al Sabato prima del concerto. Per la nona 2 anni fa il numero delle ore di prova fu leggermente maggiore per via del Finale di Roberto Ferrazza. Ho colto l’occasione del tuo commento per rispondere ai tantissimi giovani direttori che mi chiedono appunto queste cose, diciamo, “pratiche”. 3) la Thailand Phil e’ stata fondata 19 anni fa e pur essendo meravigliosa e’, di fatto, un orchestra giovane ma non giovanile (in organico abbiamo molti 40enni, qualche 50enne e 60enne) che ha bisogno di certezze ... di tutti i tipi ... pratiche, psicologiche, conscie, perfino “inconscie” se mi lasci passare il termine. Diverso e’ il caso di orchestre con 100/200 e piu’ anni di storia, pertanto la scelta delle Tube Wagneriane cosi’ lontane, anzi all’opposto, dai corni si spiega con ragioni pratiche e “di priorita’”: A) si vuole evidenziare che le Tube Wagneriane devono avere un timbro riconoscibile e chiaramente identificabile, la qual cosa non e’ cosi’ scontata quando queste sono posizionate vicino ai corni (nel 90% dei casi) B) il fatto che a suonare le Tube Wagneriane siano appunto i cornisti crea il misunderstanding di cui al punto A (tradotto: e’ vero che passando dal corno alla Tuba Wagneriana - e viceversa - il suono cambia perche’ lo strumento e’ diversissimo ma nessuno mi togliera’ dalla testa il dubbio che qualcosa dell'uno e dell'altro “durante il passaggio” venga conservato) C) il rischio di avere gli 8 corni separati e lontani nello Scherzo e’ un rischio calcolato ... pero’ l’effetto “antifonale” diciamo cosi, che ne consegue e’ eccitante 😊(qualora la compattezza ritmico/esecutiva fosse garantita ovviamente). D) in quella posizione non sono costretto a spostare il KontrabassTuba il quale e’ un membro a tempo pieno dell’orchestra, al contrario delle Tube Wagneriane che sono extra-players (gli strumenti - le 4 Tube Wagneriane - sono di proprieta' dell'orchestra .... acquistate 1 anno fa dopo la nona). E) la sana competizione che c’e’ tra i cornisti che suonano le prime 4 parti reali e i cornisti che passano alle Tube Wagneriane e’ attenuata dalla distanza (non si vedono, ne si parlano, ma si ascoltano a 10 metri di distanza) 😊 F) effetto stereo (8 corni divisi 4 a sinistra e 4 a destra) prodotto dalla nostra meravigliosa sala Prince Mahidol Hall (una delle migliori al mondo) non inibisce gli armonici e quindi il suono risulta piu’ brillante e filigranato. 4) riguardo ai tempi Bruckneriani ho semplicemente rispettato quello che e’ scritto in partitura, del resto se in 9 sinfonie, ovvero 36 movimenti composti (io includo anche il Finale della nona), ore e ore di musica, l’unico metronomo scritto da Bruckner e’ minima = 69 del Finale dell’ottava appunto un motivo ci sara’? Tuttavia, credimi, capisco i direttori che vanno spediti arrivando anche a minima = 90 perche’ tenere il metronomo di Bruckner e’ veramente difficile ... ti manca letteralmente la terra sotto i piedi. Personalmente mi sono imposto di farlo senza se e senza ma e ho provato a stare vicino a minima = 69 per rispetto e per devozione verso quel genio assoluto che e’ Bruckner. 5) prima di riaffrontare ancora la nona col Finale ci vorra’ tempo ... al momento sono in fervida attesa della pubblicazione del video della settima e della quarta che dirigero’ il 9 gennaio 2025 nella Repubblica Ceca.
@@AlfonsoScarano Gentile Maestro, la Tua risposta è così ampia, che mi sento in dovere di replicare, sebbene per me ciò sia difficile, perché hai affrontato prevalentemente aspetti tecnici o comunque destinati agli “addetti ai lavori”, mentre io sono nulla più che un “fruitore” della musica, tutt’al più posso dire un fruitore con 50 anni di esperienza. Ciò detto, tra i vari argomenti nella Tua risposta mi ha colpito in particolare quello circa il metronomo di Bruckner. Argomento tecnico, certamente, che Ti ha portato ad affermare che, a voler tenere il metronomo di Bruckner, “ti manca letteralmente la terra sotto i piedi”. Da ignorante quale sono, non arrivo a comprendere, ma neppure a intuire, il perché. Però ne prendo atto, e anzitutto ammiro la Tua audace scelta (“mi sono imposto di farlo”). E poi ribadisco che chiunque, sia ascoltatore o direttore, che “senta” la sua musica nell’anima, desidera a mio avviso che venga osservato il suo metronomo.
Infine la Nona: senza dubbio avrai mille fattori di cui tenere conto se Tu volessi dirigerla ancora in un prossimo futuro. Ma mi permetto di sottoporTi la mia impressione, ossia che l’esecuzione di circa due anni fa fu “viziata” in qualche modo dal clima creatosi in tutto il mondo per la nota pandemia. Di conseguenza Tu potresti dire (con riferimento a quella esecuzione) ciò che spesso dicevano i miei amici di infanzia durante il gioco: no, non vale! (… forse lo dicono ancora i bambini di oggi).
Gent. @@angelodisalvo4679 la nona certamente ha risentito del clima covid e i pannelli divisori che le autorita' sanitarie ci imposero di installare determinarono, di fatto, una modifica del suono della TPO oltre che influire pesantamente su tutti i parametri tecnico/esecutivi. Tuttavia posso annunciare che a breve verra' pubbicato il CD.
Es admirable ver como los países asiáticos gustan de la música occidental. Y en las orquestas de occidente es inevitable que no haya músicos de esas regiones.
Gracias por esta gran interpretación de Bruckner por la O.F.
de Tailandia.
.
Un direttore dal gesto sobrio, non certo teatrale, ma preciso. Un direttore che deve avere lavorato tantissimo nelle prove orchestrali (e prima sulla partitura, naturalmente). Che cosa me lo fa pensare? Basta osservare la scelta (che mi pare insolita) di disporre i 4 corni da una parte e le 4 tube wagneriane dall’altra; ma ancor più la scelta dei tempi dilatati, perlomeno nel primo e nel terzo movimento (questo poi con certi momenti di rarefatta “intimità” !!!). E si sa che se un direttore vuole massacrare il povero Anton, non ha che da eseguirlo frettolosamente, magari dando al disgraziato ascoltatore l’impressione che il direttore teme di perdere l’aereo dopo il concerto (… dico qualcosa che a me purtroppo è capitato).
Vorrei concludere con un suggerimento al Maestro, seppure forse azzardato, ma in piena buona fede: non appena possibile, dirigere di nuovo la Nona (ovviamente incluso il Finale!). Dopo questo strabiliante risultato con l’Ottava sono persuaso che sarebbe un’interpretazione più “matura” di quella di qualche anno fa.
Gent. Angelo, grazie per il commento e per i molti spunti di riflessione in esso contenuto.
In estrema sintesi:
1) e’ la terza volta che dirigo l’ottava e sin dalla prima volta nel 2015 con la mia ex orchestra di Teplice nella Repubblica Ceca l’ho sempre diretta a memoria.
2) per l’ottava e per la settima, di cui a breve verra’ pubblicato il video, abbiamo avuto il numero di prove e numero di ore standard per noi qui a Bangkok, vale a dire 4 ore (dalle 17:00 alle 21:00) al giorno incluse 2 brevi pause rispettivamente di 20 e 15 minuti (quindi tempo effettivo di lavoro 3 ore 25 minuti giornalieri) da Martedi a Venerdi. Cio’ vuol dire 16 ore di prove in totale (13 ore 40 minuti di lavoro effettivo) a cui va aggiunta la prova generale di 1 ora e mezza al Sabato prima del concerto. Per la nona 2 anni fa il numero delle ore di prova fu leggermente maggiore per via del Finale di Roberto Ferrazza. Ho colto l’occasione del tuo commento per rispondere ai tantissimi giovani direttori che mi chiedono appunto queste cose, diciamo, “pratiche”.
3) la Thailand Phil e’ stata fondata 19 anni fa e pur essendo meravigliosa e’, di fatto, un orchestra giovane ma non giovanile (in organico abbiamo molti 40enni, qualche 50enne e 60enne) che ha bisogno di certezze ... di tutti i tipi ... pratiche, psicologiche, conscie, perfino “inconscie” se mi lasci passare il termine. Diverso e’ il caso di orchestre con 100/200 e piu’ anni di storia, pertanto la scelta delle Tube Wagneriane cosi’ lontane, anzi all’opposto, dai corni si spiega con ragioni pratiche e “di priorita’”:
A) si vuole evidenziare che le Tube Wagneriane devono avere un timbro riconoscibile e chiaramente identificabile, la qual cosa non e’ cosi’ scontata quando queste sono posizionate vicino ai corni (nel 90% dei casi)
B) il fatto che a suonare le Tube Wagneriane siano appunto i cornisti crea il misunderstanding di cui al punto A (tradotto: e’ vero che passando dal corno alla Tuba Wagneriana - e viceversa - il suono cambia perche’ lo strumento e’ diversissimo ma nessuno mi togliera’ dalla testa il dubbio che qualcosa dell'uno e dell'altro “durante il passaggio” venga conservato)
C) il rischio di avere gli 8 corni separati e lontani nello Scherzo e’ un rischio calcolato ... pero’ l’effetto “antifonale” diciamo cosi, che ne consegue e’ eccitante 😊(qualora la compattezza ritmico/esecutiva fosse garantita ovviamente).
D) in quella posizione non sono costretto a spostare il KontrabassTuba il quale e’ un membro a tempo pieno dell’orchestra, al contrario delle Tube Wagneriane che sono extra-players (gli strumenti - le 4 Tube Wagneriane - sono di proprieta' dell'orchestra .... acquistate 1 anno fa dopo la nona).
E) la sana competizione che c’e’ tra i cornisti che suonano le prime 4 parti reali e i cornisti che passano alle Tube Wagneriane e’ attenuata dalla distanza (non si vedono, ne si parlano, ma si ascoltano a 10 metri di distanza) 😊
F) effetto stereo (8 corni divisi 4 a sinistra e 4 a destra) prodotto dalla nostra meravigliosa sala Prince Mahidol Hall (una delle migliori al mondo) non inibisce gli armonici e quindi il suono risulta piu’ brillante e filigranato.
4) riguardo ai tempi Bruckneriani ho semplicemente rispettato quello che e’ scritto in partitura, del resto se in 9 sinfonie, ovvero 36 movimenti composti (io includo anche il Finale della nona), ore e ore di musica, l’unico metronomo scritto da Bruckner e’ minima = 69 del Finale dell’ottava appunto un motivo ci sara’?
Tuttavia, credimi, capisco i direttori che vanno spediti arrivando anche a minima = 90 perche’ tenere il metronomo di Bruckner e’ veramente difficile ... ti manca letteralmente la terra sotto i piedi.
Personalmente mi sono imposto di farlo senza se e senza ma e ho provato a stare vicino a minima = 69 per rispetto e per devozione verso quel genio assoluto che e’ Bruckner.
5) prima di riaffrontare ancora la nona col Finale ci vorra’ tempo ... al momento sono in fervida attesa della pubblicazione del video della settima e della quarta che dirigero’ il 9 gennaio 2025 nella Repubblica Ceca.
@@AlfonsoScarano
Gentile Maestro,
la Tua risposta è così ampia, che mi sento in dovere di replicare, sebbene per me ciò sia difficile, perché hai affrontato prevalentemente aspetti tecnici o comunque destinati agli “addetti ai lavori”, mentre io sono nulla più che un “fruitore” della musica, tutt’al più posso dire un fruitore con 50 anni di esperienza.
Ciò detto, tra i vari argomenti nella Tua risposta mi ha colpito in particolare quello circa il metronomo di Bruckner. Argomento tecnico, certamente, che Ti ha portato ad affermare che, a voler tenere il metronomo di Bruckner, “ti manca letteralmente la terra sotto i piedi”. Da ignorante quale sono, non arrivo a comprendere, ma neppure a intuire, il perché. Però ne prendo atto, e anzitutto ammiro la Tua audace scelta (“mi sono imposto di farlo”). E poi ribadisco che chiunque, sia ascoltatore o direttore, che “senta” la sua musica nell’anima, desidera a mio avviso che venga osservato il suo metronomo.
Infine la Nona: senza dubbio avrai mille fattori di cui tenere conto se Tu volessi dirigerla ancora in un prossimo futuro. Ma mi permetto di sottoporTi la mia impressione, ossia che l’esecuzione di circa due anni fa fu “viziata” in qualche modo dal clima creatosi in tutto il mondo per la nota pandemia. Di conseguenza Tu potresti dire (con riferimento a quella esecuzione) ciò che spesso dicevano i miei amici di infanzia durante il gioco: no, non vale! (… forse lo dicono ancora i bambini di oggi).
Gent. @@angelodisalvo4679 la nona certamente ha risentito del clima covid e i pannelli divisori che le autorita' sanitarie ci imposero di installare determinarono, di fatto, una modifica del suono della TPO oltre che influire pesantamente su tutti i parametri tecnico/esecutivi. Tuttavia posso annunciare che a breve verra' pubbicato il CD.
@@AlfonsoScarano 😀