Ciao Christian, ho inviato la mail e tutto ed ho anche confermato l'iscrizione ma non mi è arrivato ancora il pdf. Cosa devo fare? Grazie per quello che fai, il tuo canale è fonte di continuo apprendimento.
Ciao Cristian, ho 46 anni ho cominciato da poco a studiare pianoforte e trovo che un video cosi sia davvero utile per correggere errori che altrimenti ti porti dietro nel tempo, complimenti!
Ottimo! Da dilettante avanzato e con molti anni di esperienza avverto spesso il desiderio di fare il salto di qualità verso un suono più professionale. Stasera cercherò di mettere in pratica!
la grandezza di un maestro , non sta solo in quello che ha imparato e che sa fare , la vera grandezza sta nel sapere spiegare ciò che lui ha imparato , e tu in questo sei un maestro due volte !! il più grande dono che l'uomo possa manifestare e il dono della parola di cui tu sei molto avvezzo!! Ci sono persone che parlano due ore senza farti capire una cippa , tu parli 5 minuti e dai il senso di ciò che dici , e anche una capra come me riesce a capire. Grande Cristian!! unico , singolare, non plus ultra.
Per "sfumare" i suoni serve davvero alzare il polso? Ne dubito: i movimenti superflui di polso e braccio, in particolare nei passaggi veloci, sono sempre di ostacolo alla velocità e alla regolarità dell'articolazione dei suoni. Detto ciò, esistono vari approcci tecnici al pianoforte, ed ogni pianista sceglie quello che ritiene più adatto al proprio mezzo fisico.
Ciao, veramente interessante, soprattutto per il fatto che mi hai dato alcuni spunti di studio per due studi di Clementi e di altri autori/brani che sto facendo per un esame 🙃👌.
Che meraviglia! Nello stesso contesto ho sentito ( spero di non sbagliare ) Christian suonare note che si ispirano a "Un mondo d'amore" di Gianni Morandi e "Toccata e Fuga" di Johann Sebastian Bach!!! 💘
Sì, anche per me è molto bello questo video e appena posso mi metto al piano a provare! Non vedo l'ora! Grazie Christian! Sto iniziando a imparare "Canzonetta Deh, vieni alla finestra" dal Don Giovanni di Mozart e questo video mi sarà di aiuto. È un brano abbastanza abbordabile ma con le sue particolarità tecniche che trovo molto piacevoli! Saluti e auguri a tutti!
P.s.... Ho 61 anni, e strimpello da autodidatta da 7/8 con grande passione, ma ho pochissimo tempo per praticare. Ho un passato da chitarrista che mi ha giovato per mettermi al piano..... Tanto per inquadrare il mio stato... Ciao a tutti!
Ciao Christian, suono il pianoforte da 3 anni. Nel mio repertorio ho la sonata k545 di Mozart, il notturno in Do diesis minore di Chopin, preludio di Bach BVW999 e tanti altri brani. Tuttavia ho un solo "problema" : i trilli. Ormai mi esercito da più di anno (sui trilli e la tecnica in generale) e i progressi li vedo ma non ne sono ancora pienamente soddisfatto. Qualche consiglio su come migliorare e studiarli?
Gentile simpaticissimo Maestro Christian, se Le dico che l'ultimo passaggio del Suo interessantissimo video mi ha messo letteralmente in crisi ? Studiai pianoforte privatamente quasi per sette anni, tra il 1960 ed il 1967, e ricordo come un incubo le sgridate della mia indimenticabile prof.ssa Anelli (qui a Salerno), ogni volta che mi azzardavo ad "allargare" il gomito così da non conservare un rigoroso allineamento tra mano, polso ed avambraccio. Era giudicato, infatti, "non elegante" tenere fuori asse l'avambraccio rispetto alla mano a causa di una rotazione (magari istintiva) del gomito. Mi rendo conto che doveva trattarsi, senza dubbio, di altra mentalità e di altri sistemi d'insegnamento. Io sono un pianista amatoriale appassionato alle opere di Chopin, continuo a studiare ogni giorno grazie ai Suoi splendidi video, ma proprio non mi riesce più di ruotare il gomito anche a volerlo, Le sono molto sincero. Purtroppo (se mi consente la battuta) il "danno" ormai è stato fatto. Grazie comunque per i Suoi ottimi video, è sempre un piacere seguirLa. (Raffaele da Salerno).
@@christiansalerno naturalmente, Maestro, il mio modesto commento non voleva significare alcun rilievo critico ad un passaggio del Suo video (non mi permetterei) ma capisco, tuttavia, la "faccina" inorridita. Data la mia età lo consideri solo come una testimonianza, riconoscente, che ho voluto rendere in memoria della mia anziana insegnante di allora. L'inclinazione e la rotazione del busto, ad agevolare lo spostamento delle mani sulla tastiera, erano gli unici movimenti consentiti (oltre alla rotazione del polso) probabilmente per amplificare l'effetto scenico di una esecuzione sia pure al prezzo di qualche fatica in più. Ripeto..consideri quanto sopra come una semplice testimonianza da parte mia. Con molta cordialità ed i migliori auguri.
Da insegnante di pianoforte trovo tutto molto giusto eccezion fatta per il cambio di posizione nelle scale... ruotando il braccio si perde l'allineamento delle dita che dovranno andare a suonare le note successive, oltretutto nella tua esecuzione si avverte un piccolo "singhiozzo" durante il cambio di posizione (tra il mi e il fa), cosa che andrebbe limata per non interrompere il legato. La soluzione è proiettare il braccio verso la nuova posizione (come già fai) mantenendo però l'allineamento e quindi far muovere il pollice da sx verso dx con una traiettoria diagonale dalla posizione (circa) do al fa. Dico circa perché proiettando il braccio non sarà più esattamente sul do ma sarà già avanzato leggermente in direzione della nota di arrivo. Scusate la lungaggine ma spiegare a parole tali dettagli è difficoltoso 😅
Nota a margine: fondamentalmente si tratta di utilizzare la tecnica usata per gli arpeggi anche sulle scale, solo che nel campio di posizione il salto non è di terza o quarta ma di grado congiunto, tutto qui
Ho studiato pianoforte 40 anni fa e appena allargavo i gomiti o alzavo il polso mi arrivava la punta della bacchetta come una spada nel fianco (il mio insegnante era direttore di orchestra) dopo 40 anni scopro che avevo ragione io a dirgli che era meno faticoso. Grazie !!!
Ciao christian. Non giudico questo video ma sarei curioso di vedere un tuo video sul pianobar. Quello vero!!! E magari se ci fai qualche esempio tra un pianista di Pianobar non legato a schemi fissi e un pianista classico legato molto Alla Tecnica certosina. Grazie mille
Grande cri! Io faccio chitarra classica ma comunque ti seguo. Ho da poco arrangiato la prima gimnopedia dei satie (ci sono molti errori perché il programma che uso non è granché). Saresti interessato a vedere il pdf? Ciao e buona giornata
Video molto bello! Ma nella scala del professionista utilizzi il metodo del pollice sopra, come spiegato nel libro "I fondamenti dello studio del pianoforte"?
Ciao Christian, io penso che più che lo studio sia la qualità dello studio. Uno che suona da 50 anni ma si è limitato a imparare a memoria i brani con un passato di studio non approfondito.. questi può pure imparare una polacca in lab di Chopin ma, durante i passaggi, non sarà in grado di eseguirli come in realtà si dovrebbero eseguire. Non a caso esistono metodi ormai conclamati che sono le basi per poter poi suonare in futuro come si dovrebbe.. Ore ed ore a fare cose noiose per poi fare cose difficili ma soprattutto che piacciano all'esecutore. Gradirei un tuo feedback e mi congratulo con te per il tuo divulgare il pianoforte e la musica in generale.
Sto studiando pianoforte inizialmente da autodidatta, se vedo che proprio non è sufficiente prenderò in seria considerazione di prendere lezioni in privato, che sicuramente non fa mai male. Il problema che sto riscontrando sta nella rigidità della mano destra, si so che sembra assurdo che ti dico solo di una mano, ma con la sinistra mi riesce più facile e difficilmente sbaglio, ma con la destra ci provo in tutti i modi ma diventa sempre rigida, me ne accorgo dal dito medio che sembra una sonda neo spaziale pronta a ricevere segnali;) la frustrazione arriva quando sbaglio accidentalmente un tasto di solito il SI con il La, e con la sinistra capita raramente. Io ho delle dite abbastanza grosse e tozze, su una tastiera con i tasti di plastica abbastanza scivolosi non è il massimo. Cosa mi consigli?? Ho una tastiera OQAN QKB61WH . Già dal nome dice tutto;)
Vedi Christian, il pianoforte è uno strumento musicale che spiattella in faccia che servirà un'iter di studio piuttosto serrato anche a livello amatoriale. Se si vuole arrivare ad un livello tale da poter gestire anche brani di una certa complessità si deve entrare nell'ottica che si dovrà entrare in un iter di studio ed esercitazione che non ha nulla di amatoriale rispetto all'amatorialità per altri strumenti musicali. Su una chitarra uno si impara una decina di accordi a memoria, prende dimestichezza con la ritmica e già si diverte molto, col pianoforte, a meno di non accettare di rimanere a livelli molto basici, parlando proprio di suonare tre note in croce, non si può fare, si deve comunque percorrere un iter stretto e serrato, fatto di tanta esercitazione e anche studio, oltre che momenti di angoscia da sostenere, perchè certi passaggi, per chi non ha l'allenamento di un professionista, possono portare a vero e proprio sconforto da imparare a gestire, altrimenti diventano veramente problemi. La differenza sta che magari l'amatore a una certa si ferma e gode dei progressi fino ad allora ottenuti. Io da amatore ho studiato libri di armonia, mi sono esercitato sul Beyer, sull'Hanon, sul Pozzoli, sono andato da un insegnante fino a che ho deciso che mi bastava così, proseguendo poi da solo e vivendo in un certo senso di rendita, non suonerò La Campanella, un riarrangiamento per pianoforte di un brano di musica moderna o leggera o anche brani classici non troppo complessi li posso gestire e posso dire di essere soddisfatto nel mio piccolo di quel che le mie mani sono riuscite a fare. Il pianoforte è uno strumento meraviglioso ma per gestirlo in maniera dignitosa si deve accettare di entrare in un iter di studio che non è quello di un autodidatta che va avanti a videotutorial, sulla chitarra si può fare molto di più, sul pianoforte bisogna comunque seguire un percorso "canonico", con la differenza che l'amatore magari non scenderà in profondità e ad una certa si fermerà. E' uno strumento facilissimo da strimpellare ma difficilissimo da suonare, sempre che non si parli di suonare poche note e pochi accordi statici.
Cristian, potrei sbagliare perchè sono un pianista alle prime armi, ma io tengo la mano più bassa, non sdraiata al pianoforte, ma non tipo a duna come te, faccio male? Perchè mi viene più facile fare le scale e gli arpeggi lunghi, cioè per spostare da una parte all'altra, ma sono quasi sicuro di sbagliare
Ciao Christian, video bellissimo, difficile trovarne in rete. Sempre questa parte dello studio viene sorvolata nei "corsi" on line. Volevo farti una domanda. Io ho preso lezioni di piano dai 7 ai 13 anni circa, poi a causa dei costi la mia famiglia non ha più potuto ed io non ho mai ripreso più gli studi. Tuttavia ho sempre continuato a suonare amatorialmente per tutti questi anni portandomi addietro tutti ( e dico tutti ) gli errori descritto nel tuo video. Sembrava stessi parlando di me! Ecco la domanda: è possibile secondo te, per una persona che da 30 anni " suona" in modo sbagliato, correggere tutti questi errori tecnici? A volte infatti, quando vedo voi professionisti suonare, mi sento quasi in colpa per la mia ignoranza. Non mi sento degno di mettere le mani su uno strumento così bello e mi viene voglia di piangere e di chiudere il coperchio del piano per sempre. Ti seguo sempre, buon lavoro e grazie. :)
Bel video Maestro, grazie. Giusto un punto in cui non sono 100% d'accordo: Io non sarei così categorico riguardo al passaggio del pollice sotto il palmo. Ci sono casi (come le scale ) dove il suo utilizzo è necessario per avere uniformità di suono ed altri (certi arpeggi) in cui l'utilizzo è difficile quindi sconsigliato ed il "saltino" è preferito :)
Caro maestro, da quando ti seguo mi hai fatto innamorare del pianoforte. Voglio chiederti se, non essendo io primo pelo ho ancora qualche speranza di riuscire a strimpellare qualcosa, sapendo che ho un grosso limite. ho le mani piccole e riesco a mala pena a coprire un'ottava. Se penso a Petrucciani o ai bambini però....non dispero. Grazie se vorrai rispondermi e, eventualmente fare un video dedicato a chi ha la mani piccole.
Se ti può essere d'incentivo, ti posso dire che nel mio piccolo (due anni e mezzo che studio) sono passata dal coprire un'ottava ad ora una decima. E senza esercizi mirati, solo più agilità e sicurezza, e pratica naturalmente 😊
@@christiansalerno grazie! Forse a galla ci so stare, ora anche grazie ai tuoi consigli cercherò di nuotare, senza pretese di partecipare alle olimpiadi, ovviamente.
Questo quanto a differenza nella tecnica pianistica tra un amatore e un pro. Ma su sentire la musica e trasmettere emozione c'è ancora questa gran differenza?
Direi di sì, sentire la musica è complesso se lo si fa nelle tantissime sfumature che si hanno, un amatore non è improntato quanto lo è un maestro che vive da tanto in quel mondo, mentre per quando riguarda l'emozione posso dirtelo con certezza, trasmettere i propri sentimenti richiede una grande qualità nella tua musica ed essendo l'aspetto più complesso da curare (le note per quanto difficili sono comunque quelle scritte) richiede non solo conoscenza ed esperienza per quello che suoni, ma anche una qualità tecnica che un principiante non ha
ma allora la differenza in questo video non è tra un pianista amatoriale ed uno professionista ma tra un principiante ed un professionista. ho visto e sentito tanti pianisti amatoriali suonare meglio e in maniera più sentimentale dei brani rispetto a chi studiava con la scuola. penso che comunque, indifferentemente se uno ha studiato o se è amatoriale, conta la passione perché è quella che rende un pianista migliore di un altro. parlo da pianista amatoriale ovviamente :3
La passione spinge gli animi ma non dimentichiamo che il pianismo, come ogni disciplina, è stato nei secoli perfezionato da migliaia di musicisti di grande levatura e pensare che la sola passione, nel nostro piccolo e nelle nostre mura domestiche, basti per arrivare a livelli alti è un pò campata per aria, senza offesa, lo dico da amatore. Ho avuto modo di parlare con maestri di conservatorio, anche illustri e da amatore appassionato da 15 anni il divario era assolutamente e catastroficamente netto, alieno. Io sono dell'assoluto parere che un amatore possa arrivare a divertirsi molto con lo strumento, anche a fare cose belle, però c'è un limite a una certa, limite che magari può non pesare se si va a suonare in qualche band come tastieristi, ma arrivare a certi stadi di alto pianismo classico è un pò utopico, a parte che è un mito falso che uno che ha fatto il conservatorio diventi automaticamente un concertista, per diventarlo serve molto di più, molto ma molto talento e un iter di studio/esercitazione di altissimo livello, stiamo parlando di cose tanto, troppo più in là. Da amatori si può senza dubbio arrivare a godersi per bene lo strumento, per amatori si intende l'andare da un maestro privato ovviamente, non da soli.
Ma ti rendi conto che questi video che proponi sono unici nel loro genere?! Signori, se volete approcciarvi allo studio (o conoscenza) del pianoforte rivolgetevi senza riserve a Christian Salerno. Brillante!
La scala senza passaggio del pollice, ti viene evidentemente staccata tra il mi e il fa e dai un accento sul fa, non é una scala legata, stacchi e dai una mazzata col pollice sul fa ..basta fare un po di esercizi dal Primo libro del studio del pianoforte di Antonio Trombone che trovi tanti esercizi per il passaggio del pollice, non é vero che ti incarti, come tutte le cose basta allenarsi e a mano ferma il pollice ti arriva anche sotto l'anulare. Ps ho letto altri commenti dove specifichi che usi questa modalità solo nelle altissime velocità, forse lo faccio già spontaneamente, non ci ho mai fatto caso
Ciao Christian, potresti fare un video dedicato all’uso del peso, rilassamento ed efficienza per non stancare dita mani e braccia ? Sarebbe utilissimo per moltissimi studenti secondo me.
Premettendo che i Pink Floyd sono il mio gruppo preferito, Richard Wright era un ottimo tastierista, non pianista, sono due cose profondamente diverse, l'alto pianismo solista e il tastierismo finalizzato a suonare in una band legata in ambiente rock sono due mondi completamente diversi, è come parlare di cavoli a merenda. 🙂
È come quando l'allievo chitarrista crede che per ritmare la mano destra occorra muovere tutta la spalla. O che, per tenere ben schiacciate le corde, ci voglia una forza da fabbro. ^__^
Mhhh prima di tutto occorre saper come fare , ma senza un insegnante che lo sappia e che te lo spieghi , si raggiunge un certo livello e li si rimane , anche esercitandoti 24 ore su 24 , si progredisce a passo di lumaca , e si rimane dei pestoni ( sic ) !
La differenza sta solo su una cosa, il numero di errori. Il maestro ha sbagliato innumerevoli volte di più di un amatoriale, quindi sa cosa fare e non a seconda dei casi.
@@saveriosalerno9232 non è solo tecnica ma tutto quello che sta attorno che è altrettanto importante. Ad esempio il ragionamento sulle note, saper distinguere gli intervalli a tempo zero, quanti errori bisogna fare ad esempio per saper improvvisare? Per non parlare del senso del ritmo per applicare il contrappunto, tutte cose che un amatore non può saper fare dall’inizio.
È molto strano, nel senso io non studio piano (non ne sono capace) però lo suono da 4 anni, e posso dire di essere bravo a suonarlo (NON a studiarlo, sia chiaro fra suonare e studiare cé un'abisso)eppure molti di questi movimenti mi vengono scontati, credo in realtá ci sia un perché, nonostante io suono e basta, mi piace imparare comunque pezzi difficili (non di musica classica,anche se comunque mi capita in alcune canzoni di fare qualche """"rimando"""" ad essa)vi dico una cosa, nonostante fra suonare e studiare ci sia un'abisso, ci sono alcune cose simili a mio parere e questo é l'imparare una diteggiatura (ovviamente non accademica, chi non studia e suona e basta nel tempo trova semplicemente 1 diteggiatura comoda e nel momento in cui inizia a suonare qualcosa di mai incontrato prima inizia a cercare 1 modo che gli sta comodo per suonare e nel tempo lo migliora) e mano a mano che fai qualcosa di più difficile non lo so un'arpeggio con la destra, cambi di ottave, accordi scomodi etc etc perforza di cose se vuoi farteli riuscire devi aggiustare la mano, l'uso delle dita, del polso, e in generale di tutto il braccio perchè sennò 1 non sarai mai comodo a fare certe cose e 2 non ti verranno mai bene. In ogni caso video molto molto interessante dove ho preso molti spunti per migliorare alcune cose, grazie a chiunque leggerà questa mia personale riflessione😄 buona giornata
@@tommy320 mi piace molto suonare rock alternativo, metal alternativo (prendi Likin park, green days, cranbarries etc) mi piace anche suonare musica tranquilla, tipo qualche brano di Einaudi oppure comptibe d'un atre ête, o mi piace anche uscire un pò fuori dagli schemi e suonare qualcosa di diverso
..eccomi, ballerina di Tango e Caraibici:-) accipicchia pero', hai azzeccato tutto giusto:-) una domanda: perche' queste tecniche non vengono insegnate fin dal primo giorno allo studente??🤔anche perche' come hai detto si risparmiera' tante fatiche inutili...perche' aspettare decenni??😌
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Ciao Christian, ho inviato la mail e tutto ed ho anche confermato l'iscrizione ma non mi è arrivato ancora il pdf. Cosa devo fare?
Grazie per quello che fai, il tuo canale è fonte di continuo apprendimento.
Wow, che differenza! Veramente utile questo paragone. Ti apre la mente! Grazie mille per condividere queste informazioni. Sei bravissimo.
Grande Maestro, i tuoi video sono sempre dettagliati e spiegati benissimo...mi hai motivato ancora di più.Un Grande Grazie come sempre.
Attendevo un video così da una vita! 🤩
Come sempre, non deludi mai!
Grazie, Christian! ❤️
Bravo Christian, sono molto stupito dalla tua spiegazione. Mi hai reso un compositore molto felice del mio allievo.
Ciao Cristian, ho 46 anni ho cominciato da poco a studiare pianoforte e trovo che un video cosi sia davvero utile per correggere errori che altrimenti ti porti dietro nel tempo, complimenti!
Ottimo! Da dilettante avanzato e con molti anni di esperienza avverto spesso il desiderio di fare il salto di qualità verso un suono più professionale. Stasera cercherò di mettere in pratica!
la grandezza di un maestro , non sta solo in quello che ha imparato e che sa fare , la vera grandezza sta nel sapere spiegare ciò che lui ha imparato , e tu in questo sei un maestro due volte !! il più grande dono che l'uomo possa manifestare e il dono della parola di cui tu sei molto avvezzo!! Ci sono persone che parlano due ore senza farti capire una cippa , tu parli 5 minuti e dai il senso di ciò che dici , e anche una capra come me riesce a capire. Grande Cristian!! unico , singolare, non plus ultra.
Il video mi e' piaciuto tanto, grazie.
Per "sfumare" i suoni serve davvero alzare il polso? Ne dubito: i movimenti superflui di polso e braccio, in particolare nei passaggi veloci, sono sempre di ostacolo alla velocità e alla regolarità dell'articolazione dei suoni. Detto ciò, esistono vari approcci tecnici al pianoforte, ed ogni pianista sceglie quello che ritiene più adatto al proprio mezzo fisico.
Interessantissimo, utilissimo, sono sempre principiante ma con tanta volontà ciao Christian
Ciao, veramente interessante, soprattutto per il fatto che mi hai dato alcuni spunti di studio per due studi di Clementi e di altri autori/brani che sto facendo per un esame 🙃👌.
Christian mi piacciono sempre i tuoi video ti faccio i complimenti !
Grazie video molto utile è sempre bene rammentare.😊
Ciao Christian, sono pienamente d'accordo con te.
io suono il basso elettrico ma trovo le tue lezioni molto belle e preziose, grazie.
Che meraviglia!
Nello stesso contesto ho sentito ( spero di non sbagliare ) Christian suonare note che si ispirano a "Un mondo d'amore" di Gianni Morandi e "Toccata e Fuga" di Johann Sebastian Bach!!! 💘
Sì, esatto. Ho notato anch'io
Bravissimo Christian, praticamente la differenza tra me e te 😅😅..... sei un pianista fantastico , complimenti !!
Sì, anche per me è molto bello questo video e appena posso mi metto al piano a provare! Non vedo l'ora! Grazie Christian! Sto iniziando a imparare "Canzonetta Deh, vieni alla finestra" dal Don Giovanni di Mozart e questo video mi sarà di aiuto. È un brano abbastanza abbordabile ma con le sue particolarità tecniche che trovo molto piacevoli! Saluti e auguri a tutti!
P.s.... Ho 61 anni, e strimpello da autodidatta da 7/8 con grande passione, ma ho pochissimo tempo per praticare. Ho un passato da chitarrista che mi ha giovato per mettermi al piano..... Tanto per inquadrare il mio stato... Ciao a tutti!
Ciao Christian, suono il pianoforte da 3 anni. Nel mio repertorio ho la sonata k545 di Mozart, il notturno in Do diesis minore di Chopin, preludio di Bach BVW999 e tanti altri brani.
Tuttavia ho un solo "problema" : i trilli. Ormai mi esercito da più di anno (sui trilli e la tecnica in generale) e i progressi li vedo ma non ne sono ancora pienamente soddisfatto. Qualche consiglio su come migliorare e studiarli?
Gentile simpaticissimo Maestro Christian, se Le dico che l'ultimo passaggio del Suo interessantissimo video mi ha messo letteralmente in crisi ?
Studiai pianoforte privatamente quasi per sette anni, tra il 1960 ed il 1967, e ricordo come un incubo le sgridate della mia indimenticabile prof.ssa Anelli (qui a Salerno), ogni volta che mi azzardavo ad "allargare" il gomito così da non conservare un rigoroso allineamento tra mano, polso ed avambraccio.
Era giudicato, infatti, "non elegante" tenere fuori asse l'avambraccio rispetto alla mano a causa di una rotazione (magari istintiva) del gomito. Mi rendo conto che doveva trattarsi, senza dubbio, di altra mentalità e di altri sistemi d'insegnamento.
Io sono un pianista amatoriale appassionato alle opere di Chopin, continuo a studiare ogni giorno grazie ai Suoi splendidi video, ma proprio non mi riesce più di ruotare il gomito anche a volerlo, Le sono molto sincero.
Purtroppo (se mi consente la battuta) il "danno" ormai è stato fatto.
Grazie comunque per i Suoi ottimi video, è sempre un piacere seguirLa.
(Raffaele da Salerno).
😵peccato, é una concezione un pó antica del pianista quello di non muovere nulla...
@@christiansalerno naturalmente, Maestro, il mio modesto commento non voleva significare alcun rilievo critico ad un passaggio del Suo video (non mi permetterei) ma capisco, tuttavia, la "faccina" inorridita.
Data la mia età lo consideri solo come una testimonianza, riconoscente, che ho voluto rendere in memoria della mia anziana insegnante di allora.
L'inclinazione e la rotazione del busto, ad agevolare lo spostamento delle mani sulla tastiera, erano gli unici movimenti consentiti (oltre alla rotazione del polso) probabilmente per amplificare l'effetto scenico di una esecuzione sia pure al prezzo di qualche fatica in più.
Ripeto..consideri quanto sopra come una semplice testimonianza da parte mia.
Con molta cordialità ed i migliori auguri.
Molto interessante Christian grazie
Grandissimo!
:)💚Grazie Christian!
Da insegnante di pianoforte trovo tutto molto giusto eccezion fatta per il cambio di posizione nelle scale... ruotando il braccio si perde l'allineamento delle dita che dovranno andare a suonare le note successive, oltretutto nella tua esecuzione si avverte un piccolo "singhiozzo" durante il cambio di posizione (tra il mi e il fa), cosa che andrebbe limata per non interrompere il legato. La soluzione è proiettare il braccio verso la nuova posizione (come già fai) mantenendo però l'allineamento e quindi far muovere il pollice da sx verso dx con una traiettoria diagonale dalla posizione (circa) do al fa. Dico circa perché proiettando il braccio non sarà più esattamente sul do ma sarà già avanzato leggermente in direzione della nota di arrivo. Scusate la lungaggine ma spiegare a parole tali dettagli è difficoltoso 😅
Nota a margine: fondamentalmente si tratta di utilizzare la tecnica usata per gli arpeggi anche sulle scale, solo che nel campio di posizione il salto non è di terza o quarta ma di grado congiunto, tutto qui
Grazie 😊
Interessantissimo. Grande
Grande Christian
Ho studiato pianoforte 40 anni fa e appena allargavo i gomiti o alzavo il polso mi arrivava la punta della bacchetta come una spada nel fianco (il mio insegnante era direttore di orchestra) dopo 40 anni scopro che avevo ragione io a dirgli che era meno faticoso. Grazie !!!
Ottimo video maestro!
Ciao christian. Non giudico questo video ma sarei curioso di vedere un tuo video sul pianobar. Quello vero!!! E magari se ci fai qualche esempio tra un pianista di Pianobar non legato a schemi fissi e un pianista classico legato molto Alla Tecnica certosina. Grazie mille
Bella sfida 😊
Grande cri!
Io faccio chitarra classica ma comunque ti seguo.
Ho da poco arrangiato la prima gimnopedia dei satie (ci sono molti errori perché il programma che uso non è granché).
Saresti interessato a vedere il pdf? Ciao e buona giornata
🏅🏅🏅🏅🏅🏅👍👍👍👍👍👍👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👋👋👋👋👋💯💯💯💯💯💯💯😃😃😃😃😃 molto molto interessante !!!!
Video molto bello! Ma nella scala del professionista utilizzi il metodo del pollice sopra, come spiegato nel libro "I fondamenti dello studio del pianoforte"?
Io non l'ho capita quella tecnica!
Esattamente. Tecnica che funziona ovviamente solo su altissome velocitá altrimenti si nota il famoso "saltino"
@@christiansalerno Perfetto, grazie mille!
Perfetto, adesso l'ho capita!
Ciao Christian, io penso che più che lo studio sia la qualità dello studio. Uno che suona da 50 anni ma si è limitato a imparare a memoria i brani con un passato di studio non approfondito.. questi può pure imparare una polacca in lab di Chopin ma, durante i passaggi, non sarà in grado di eseguirli come in realtà si dovrebbero eseguire. Non a caso esistono metodi ormai conclamati che sono le basi per poter poi suonare in futuro come si dovrebbe.. Ore ed ore a fare cose noiose per poi fare cose difficili ma soprattutto che piacciano all'esecutore.
Gradirei un tuo feedback e mi congratulo con te per il tuo divulgare il pianoforte e la musica in generale.
Sto studiando pianoforte inizialmente da autodidatta, se vedo che proprio non è sufficiente prenderò in seria considerazione di prendere lezioni in privato, che sicuramente non fa mai male.
Il problema che sto riscontrando sta nella rigidità della mano destra, si so che sembra assurdo che ti dico solo di una mano, ma con la sinistra mi riesce più facile e difficilmente sbaglio, ma con la destra ci provo in tutti i modi ma diventa sempre rigida, me ne accorgo dal dito medio che sembra una sonda neo spaziale pronta a ricevere segnali;) la frustrazione arriva quando sbaglio accidentalmente un tasto di solito il SI con il La, e con la sinistra capita raramente.
Io ho delle dite abbastanza grosse e tozze, su una tastiera con i tasti di plastica abbastanza scivolosi non è il massimo. Cosa mi consigli?? Ho una tastiera OQAN QKB61WH . Già dal nome dice tutto;)
Bel video:) grazie
Ciao Cristin ho cercato se avevi fatto un video su un tango ma non ho trovato nulla... in futuro farai un video generico sul tango? Grazie ancora.
Purtroppo non ne conosco abbastanza per farci un video 😔
Vedi Christian, il pianoforte è uno strumento musicale che spiattella in faccia che servirà un'iter di studio piuttosto serrato anche a livello amatoriale. Se si vuole arrivare ad un livello tale da poter gestire anche brani di una certa complessità si deve entrare nell'ottica che si dovrà entrare in un iter di studio ed esercitazione che non ha nulla di amatoriale rispetto all'amatorialità per altri strumenti musicali. Su una chitarra uno si impara una decina di accordi a memoria, prende dimestichezza con la ritmica e già si diverte molto, col pianoforte, a meno di non accettare di rimanere a livelli molto basici, parlando proprio di suonare tre note in croce, non si può fare, si deve comunque percorrere un iter stretto e serrato, fatto di tanta esercitazione e anche studio, oltre che momenti di angoscia da sostenere, perchè certi passaggi, per chi non ha l'allenamento di un professionista, possono portare a vero e proprio sconforto da imparare a gestire, altrimenti diventano veramente problemi. La differenza sta che magari l'amatore a una certa si ferma e gode dei progressi fino ad allora ottenuti. Io da amatore ho studiato libri di armonia, mi sono esercitato sul Beyer, sull'Hanon, sul Pozzoli, sono andato da un insegnante fino a che ho deciso che mi bastava così, proseguendo poi da solo e vivendo in un certo senso di rendita, non suonerò La Campanella, un riarrangiamento per pianoforte di un brano di musica moderna o leggera o anche brani classici non troppo complessi li posso gestire e posso dire di essere soddisfatto nel mio piccolo di quel che le mie mani sono riuscite a fare.
Il pianoforte è uno strumento meraviglioso ma per gestirlo in maniera dignitosa si deve accettare di entrare in un iter di studio che non è quello di un autodidatta che va avanti a videotutorial, sulla chitarra si può fare molto di più, sul pianoforte bisogna comunque seguire un percorso "canonico", con la differenza che l'amatore magari non scenderà in profondità e ad una certa si fermerà. E' uno strumento facilissimo da strimpellare ma difficilissimo da suonare, sempre che non si parli di suonare poche note e pochi accordi statici.
scusa se ti scrivo sotto ogni video
ma potresti fare la lezione sul Liebestraum n.3 di Lizt?
Devo prima studiarlo 😊
Cristian, potrei sbagliare perchè sono un pianista alle prime armi, ma io tengo la mano più bassa, non sdraiata al pianoforte, ma non tipo a duna come te, faccio male? Perchè mi viene più facile fare le scale e gli arpeggi lunghi, cioè per spostare da una parte all'altra, ma sono quasi sicuro di sbagliare
Nel senso che tieni le dita più distese? O il polso più basso? 😊
@@christiansalerno .il polso piu basso, poco piu alto del livello del pianoforte
Bravissimo
Ciao! Io non ho un grande orecchio, ma mi pare che i bicordi che fai a 4:37 siano delle terze, mentre li annunci come do-mi, do-fa, do-sol.
Sí mi sono impappinato col dire 😅
Ciao Christian, video bellissimo, difficile trovarne in rete. Sempre questa parte dello studio viene sorvolata nei "corsi" on line. Volevo farti una domanda. Io ho preso lezioni di piano dai 7 ai 13 anni circa, poi a causa dei costi la mia famiglia non ha più potuto ed io non ho mai ripreso più gli studi. Tuttavia ho sempre continuato a suonare amatorialmente per tutti questi anni portandomi addietro tutti ( e dico tutti ) gli errori descritto nel tuo video. Sembrava stessi parlando di me! Ecco la domanda: è possibile secondo te, per una persona che da 30 anni " suona" in modo sbagliato, correggere tutti questi errori tecnici? A volte infatti, quando vedo voi professionisti suonare, mi sento quasi in colpa per la mia ignoranza. Non mi sento degno di mettere le mani su uno strumento così bello e mi viene voglia di piangere e di chiudere il coperchio del piano per sempre. Ti seguo sempre, buon lavoro e grazie. :)
Assolutamente si! Con un pó di buona volontá tutto é possibile 😊
Stay tuned!
Bel video Maestro, grazie. Giusto un punto in cui non sono 100% d'accordo: Io non sarei così categorico riguardo al passaggio del pollice sotto il palmo. Ci sono casi (come le scale ) dove il suo utilizzo è necessario per avere uniformità di suono ed altri (certi arpeggi) in cui l'utilizzo è difficile quindi sconsigliato ed il "saltino" è preferito :)
Poi, sicuramente, una mano è diversa dall'altra è quello che è facile per qualcuno è difficile per altri è viceversa
Sí, finché le scale non si fanno ad altissima velocitá, il passaggio "sotto" é d'obbligo 😊
Immagino che queste tecniche siano possibili perché la dimensione dei tasti del pianoforte é standard....
Bello.bravo
Molto interessante
Interessante
Caro maestro, da quando ti seguo mi hai fatto innamorare del pianoforte. Voglio chiederti se, non essendo io primo pelo ho ancora qualche speranza di riuscire a strimpellare qualcosa, sapendo che ho un grosso limite. ho le mani piccole e riesco a mala pena a coprire un'ottava. Se penso a Petrucciani o ai bambini però....non dispero. Grazie se vorrai rispondermi e, eventualmente fare un video dedicato a chi ha la mani piccole.
Assolutamente sí! Le mani piccole in genere non sono mai un limite. Conta l'eslasticitá della mano 😊
Se ti può essere d'incentivo, ti posso dire che nel mio piccolo (due anni e mezzo che studio) sono passata dal coprire un'ottava ad ora una decima. E senza esercizi mirati, solo più agilità e sicurezza, e pratica naturalmente 😊
Però a me quando andavo a lezione da piccolo e da principiante, hanno insegnato la tecnica del principiante. La domanda è se è stato corretto.
Ci "sta"...nel senso che prima insegni ad una persona a stare a galla, poi le insegni la tecnica migliore per muoverti in acqua 👍😊
@@christiansalerno grazie! Forse a galla ci so stare, ora anche grazie ai tuoi consigli cercherò di nuotare, senza pretese di partecipare alle olimpiadi, ovviamente.
Questo quanto a differenza nella tecnica pianistica tra un amatore e un pro. Ma su sentire la musica e trasmettere emozione c'è ancora questa gran differenza?
Direi di sì, sentire la musica è complesso se lo si fa nelle tantissime sfumature che si hanno, un amatore non è improntato quanto lo è un maestro che vive da tanto in quel mondo, mentre per quando riguarda l'emozione posso dirtelo con certezza, trasmettere i propri sentimenti richiede una grande qualità nella tua musica ed essendo l'aspetto più complesso da curare (le note per quanto difficili sono comunque quelle scritte) richiede non solo conoscenza ed esperienza per quello che suoni, ma anche una qualità tecnica che un principiante non ha
Io che fino a tempo fa suonavo con le falangette spezzate ho sempre pensato fossero posizioni sbagliate. Buono a sapersi 😂
ma allora la differenza in questo video non è tra un pianista amatoriale ed uno professionista ma tra un principiante ed un professionista. ho visto e sentito tanti pianisti amatoriali suonare meglio e in maniera più sentimentale dei brani rispetto a chi studiava con la scuola. penso che comunque, indifferentemente se uno ha studiato o se è amatoriale, conta la passione perché è quella che rende un pianista migliore di un altro. parlo da pianista amatoriale ovviamente :3
La passione spinge gli animi ma non dimentichiamo che il pianismo, come ogni disciplina, è stato nei secoli perfezionato da migliaia di musicisti di grande levatura e pensare che la sola passione, nel nostro piccolo e nelle nostre mura domestiche, basti per arrivare a livelli alti è un pò campata per aria, senza offesa, lo dico da amatore. Ho avuto modo di parlare con maestri di conservatorio, anche illustri e da amatore appassionato da 15 anni il divario era assolutamente e catastroficamente netto, alieno. Io sono dell'assoluto parere che un amatore possa arrivare a divertirsi molto con lo strumento, anche a fare cose belle, però c'è un limite a una certa, limite che magari può non pesare se si va a suonare in qualche band come tastieristi, ma arrivare a certi stadi di alto pianismo classico è un pò utopico, a parte che è un mito falso che uno che ha fatto il conservatorio diventi automaticamente un concertista, per diventarlo serve molto di più, molto ma molto talento e un iter di studio/esercitazione di altissimo livello, stiamo parlando di cose tanto, troppo più in là. Da amatori si può senza dubbio arrivare a godersi per bene lo strumento, per amatori si intende l'andare da un maestro privato ovviamente, non da soli.
8:28 grazie Hanon
hai avuto modo di ascoltare Faulkner?
Non ancora ma lo faró!
@@christiansalerno grazie
Ma ti rendi conto che questi video che proponi sono unici nel loro genere?! Signori, se volete approcciarvi allo studio (o conoscenza) del pianoforte rivolgetevi senza riserve a Christian Salerno. Brillante!
🤩🤩🤩
La scala senza passaggio del pollice, ti viene evidentemente staccata tra il mi e il fa e dai un accento sul fa, non é una scala legata, stacchi e dai una mazzata col pollice sul fa ..basta fare un po di esercizi dal Primo libro del studio del pianoforte di Antonio Trombone che trovi tanti esercizi per il passaggio del pollice, non é vero che ti incarti, come tutte le cose basta allenarsi e a mano ferma il pollice ti arriva anche sotto l'anulare. Ps ho letto altri commenti dove specifichi che usi questa modalità solo nelle altissime velocità, forse lo faccio già spontaneamente, non ci ho mai fatto caso
🙏
Ma in una scala non si può non far non passare il pollice sotto il indice 😅
Vorrei imparare a suonare come un professionista, ci insegni per piacere, grazie. " Fa un caldo da morire anche qua,".
Ciao Christian, potresti fare un video dedicato all’uso del peso, rilassamento ed efficienza per non stancare dita mani e braccia ? Sarebbe utilissimo per moltissimi studenti secondo me.
Richard Wright era un autodidatta ed ha fatto la storia, da principiante :-)
Premettendo che i Pink Floyd sono il mio gruppo preferito, Richard Wright era un ottimo tastierista, non pianista, sono due cose profondamente diverse, l'alto pianismo solista e il tastierismo finalizzato a suonare in una band legata in ambiente rock sono due mondi completamente diversi, è come parlare di cavoli a merenda. 🙂
....ma se un tasto pesa 70 grammi mica è faticoso suonare no?😅
Oggi ho fatto un concerto la sera verso le 7 e faceva freddissimo, la mattina si moriva dal caldo. In sintesi. Non si sta bene
È come quando l'allievo chitarrista crede che per ritmare la mano destra occorra muovere tutta la spalla. O che, per tenere ben schiacciate le corde, ci voglia una forza da fabbro. ^__^
Il Beyer, un metodo del 1222😂 👏
Lo sapevo che alzare il gomito era la soluzione!
Mhhh prima di tutto occorre saper come fare , ma senza un insegnante che lo sappia e che te lo spieghi , si raggiunge un certo livello e li si rimane , anche esercitandoti 24 ore su 24 , si progredisce a passo di lumaca , e si rimane dei pestoni ( sic ) !
La differenza sta solo su una cosa, il numero di errori. Il maestro ha sbagliato innumerevoli volte di più di un amatoriale, quindi sa cosa fare e non a seconda dei casi.
quello si chiama studio di tecnica pianistica,come saper suonare con la giusta economia di gesta, ottenendo il massimo risultato....
@@saveriosalerno9232 non è solo tecnica ma tutto quello che sta attorno che è altrettanto importante. Ad esempio il ragionamento sulle note, saper distinguere gli intervalli a tempo zero, quanti errori bisogna fare ad esempio per saper improvvisare? Per non parlare del senso del ritmo per applicare il contrappunto, tutte cose che un amatore non può saper fare dall’inizio.
È molto strano, nel senso io non studio piano (non ne sono capace) però lo suono da 4 anni, e posso dire di essere bravo a suonarlo (NON a studiarlo, sia chiaro fra suonare e studiare cé un'abisso)eppure molti di questi movimenti mi vengono scontati, credo in realtá ci sia un perché, nonostante io suono e basta, mi piace imparare comunque pezzi difficili (non di musica classica,anche se comunque mi capita in alcune canzoni di fare qualche """"rimando"""" ad essa)vi dico una cosa, nonostante fra suonare e studiare ci sia un'abisso, ci sono alcune cose simili a mio parere e questo é l'imparare una diteggiatura (ovviamente non accademica, chi non studia e suona e basta nel tempo trova semplicemente 1 diteggiatura comoda e nel momento in cui inizia a suonare qualcosa di mai incontrato prima inizia a cercare 1 modo che gli sta comodo per suonare e nel tempo lo migliora) e mano a mano che fai qualcosa di più difficile non lo so un'arpeggio con la destra, cambi di ottave, accordi scomodi etc etc perforza di cose se vuoi farteli riuscire devi aggiustare la mano, l'uso delle dita, del polso, e in generale di tutto il braccio perchè sennò 1 non sarai mai comodo a fare certe cose e 2 non ti verranno mai bene. In ogni caso video molto molto interessante dove ho preso molti spunti per migliorare alcune cose, grazie a chiunque leggerà questa mia personale riflessione😄 buona giornata
Ottimo! 😊
Che generi suoni?
@@tommy320 mi piace molto suonare rock alternativo, metal alternativo (prendi Likin park, green days, cranbarries etc) mi piace anche suonare musica tranquilla, tipo qualche brano di Einaudi oppure comptibe d'un atre ête, o mi piace anche uscire un pò fuori dagli schemi e suonare qualcosa di diverso
7'36" alzo il gomito come una gallina
Nella mia testa si materializza una gallina che si sbronza a merda 😆
Tu sei un grande, ma sei proprio sicuro che tutti i professionisti fanno cosi?
Ognuno alla fine trova il suo modo 😊😊
Mai pensato di eseguire un arpeggio così…….grazie “Uaglio’”……
Sulla scala mi hai sorpreso
Non voglio creare fraintendimenti. Il pollice smette di passare sotto solo ad altissime velocità e diventa uno spostamento laterale del braccio 👍
@@christiansalerno maestro mi hai sorpreso sulla tecnica del gomito.
@@christiansalerno spettacolo!
scusa Liszt
È veramente imbarazzante. Ogni cosa che hai detto è totalmente sbagliata. Mediocre
Dillo senza piangere dai...
..eccomi, ballerina di Tango e Caraibici:-) accipicchia pero', hai azzeccato tutto giusto:-)
una domanda: perche' queste tecniche non vengono insegnate fin dal primo giorno allo studente??🤔anche perche' come hai detto si risparmiera' tante fatiche inutili...perche' aspettare decenni??😌
Perché quei decenni sono anni di pane per il maestro, cara Parishad. ^__^ Ovvio: è solo una battuta... ;)
@@axumverona3484 ..e allora che gli vada di traverso...e non e' una battuta😂😂😂
Ahaha sono morto 🤣