+gianlulag Prego. In Italia fu pubblicato su uno degli ultimi numeri della rivista "Horror" della Comic Art. In seguito (non vorrei sbagliarmi, con beneficio di inventario) ristampato sul primo volume (italiano) di "Tapping the vein" della Free Books.
Mi è piaciuta molto la tua citazione del racconto di Clive Barker. Il racconto che hai citato fa parte della raccolta "infernalia". Sono particolarmente legato al suddetto romanzo, perchè è il primo romanzo "adulto" che ho letto. Inoltre bellissimo e interessante il video. Come al solito le forme espressive sono chiare, precise e coinvolgenti.
Video incredibile (come al solito!). Purtroppo ho cercato Sturgeon nei vari siti di distribuzione di libri ma è saltato fuori solo un altro suo titolo edito da Adelphi e di questa trilogia nessuna edizione disponibile. Per Sense8: spettacolo puro, la vidi appena uscita per amore verso i ("le" oramai) Wachowski e, non avendo questa premessa, l'apprezzai interpretandola unicamente come seguito spirituale di Cloud Atlas, da cui attingeva moltissimo spostando l'intersoggettività nel presente, anzichè in "verticale" attraverso la storia e le generazioni. Mi è piaciuta tantissimo proprio per la cura riservata ai protagonisti, perché si capisce che è una creatura delle Wachowski, estremamente personale, che offrono da una parte la consueta mitologia fantascientifica di fondo, ma dall'altra la sapienza di raccontare storie emotive, la spiritualità e il percorso di un personaggio in modo unico. Come in Cloud Atlas, appunto, solo che questo è tratto da un romanzo, mentre Sense8 è un prodotto originale che raccoglie, come hai spiegato tu, molto dell'esperienza di Lana in un personaggio in particolare, ricordando anche il primo film "Bound". Il tutto mi ha emozionato talmente tanto da rendermi indifferente la reale trama sci-fi, infatti temo che le stagioni future possano cambiare registro per farla proseguire e che la bellezza di questa stagione risieda principalmente nel tema della scoperta e del conoscersi tra personaggi. Un'ultima cosa: considerando fattori geografici, è possibile che tu conosca anche solo di nome un certo Max Crivello (artista di Palermo)? Le sue opere sono irreperibili e vorrei recuperare qualcosa...
Grazie per il commento, Gaia. Mi fa strano che non riesci a trovare "Nascita del superuomo" di Sturgeon. L'edizione più recente è un Oscar Mondadori, e se c'è un vuoto distributivo, suppongo sia solo temporaneo. Lo hai cercato solo online? Perché magari se cerci l'edizione in oscar in una libreria vicino casa, magari in scaffale ce l'hanno. Sì Sense8 è molto particolare, e già si vocifera di un cambiamento di registro nella seconda stagione. Speriamo bene. La prima stagione non è piaciuta a tutti (è qualcosa di abbastanza strano e particolare), quindi il pericolo che "aggiustino il tiro" snaturandola esiste. Ho conosciuto Crivello molti anni fa. So che ha avuto una brutta esperienza che lo ha segnato e da allora non ne ho avuto più notizia. Purtroppo non so cosa dire a riguardo.
+Altroquando mi sono ricordato anche la serie Cyborg 009 che anche in quel caso 9 individui collaborano all'unisono con ognuno i suoi poteri come gli X men
Ottimo video. Vorrei sottolineare cmq che il gruppo per essere efficente, coeso e permettimi dire "supereroistico"deve rispecchiare dei vincoli gestaltici dettati dalle famosi 7 leggi gestaltiche ma soprautto (come ci insegna K.lewin)deve esser consapevole delle sue dinamiche, delle sue forze (vettoriali) in atto nel proprio campo percettivo all'interno dei suoi 8-12 membri massimi. Se il gruppo non può essere quindi essere una Moltitudine possiamo dire che in termini sociali un team di supereroi (di solito composti da 7/8 membri attivi) possono avere la funzione di essere un manifesto utopico della società? Forse non sono così saggio per rispondere
Video molto interessante e ricco di informazioni e di suggestioni affascinanti. C'è un romanzo su individui con abilità speciali che più che alla fantascienza è accostabile alla commedia e al romanzo generazionale: I figli della Mezzanotte di Salman Rushdie in cui il destino di alcuni bambini con poteri speciali si lega a doppio filo alla storia dell'India.
Assolutamente sì. In quel caso si tratta di una metafora di trasformazione culturale e politica. I Figli della Mezzanotte di Salman Rushdie è esempio letterario di come l'elemento persona con poteri possa travalicare il genere ed essere rappresentativa di più contesti.
Una gestalt che mi viene in mente c'è in alcuni film sui Kaiju. Un'esempio sono i Destroyer crostacei minuscoli che però hanno la capacità di fondere le loro cellule fra di loro formando un membro della loro razza sempre più enorme. Oppure i Legion. Stirpe aliena in cui gli individui agiscono per volere della loro regina senza una propria volontà.
sempre nell ambito dei supereroi emarginati e disadattati mi veniva in mente "misfits"...ma non vorrei essere di nuovo o.t. :) cmq bel video come sempre!
+Daniele Grazie Diciamo che tutti i gruppi di supereroi sono imparentati più o meno alla lontana con il concetto di Gestalt. In Misfits vediamo un'altra lettura ancora, più provocatoria e votata alla satira, dove i poteri sono l'espressione metaforica del carattere degli individui. Penso che meriterebbe un discorso a sé.
grande filippo e bello che tu sia ripartio con la rubrica super ergo sum mie piaciuto il concetto di gestalt e la serie di cui parli nel video in molti ne anno parlato devo decidermi a vedere questo sense 8 restanto in tema di mutanti ti posso fare una domanda in merito sugli x-men e il loro ultimo film dove arriva apocalisse mi pare che gnegli ultimi film siano andati un po fuori giorni di un futuro passato e una delle mia storie preferite da sempre e non ti nascondo la delusione nel aver visto il film da prima non mie piaciuto ma lo rivisto una seconda volta e mie piaciuto molto diverso tu cosa ne pensi del nuovo capitolo dove vedremo apocalisse gia nei social sene parlato del costume di apocalisse il quale onestamente non centrava pre niente con il vero personaggio poi lo hanno fatto piu' somigliante con quello dei fumetti, staremo a vedere ne parlarei anche tu qui piu in la, mie piacuito che ai ricordato firestorm della dc che negli ultimi tempi e stato visto nella SERIE tv the flash e lo spin of DC .legend of tomorrow io lo sempre trovato bello come presonaggio il fondersi di dei eroi in uno a questo mi ha fatto pensare ai super gemelli zan & jayna i wonder twins che toccandosi davano origine ad altre forma, ma forse mi sa che non centra con con l'argomento in questione
+Stefano munafò A me è piaciuto molto la versione cinematografica di "Giorni di un Futuro Passato" e sicuramente parlerò del prossimo film dedicato ai mutanti Marvel. Tutto sta a vedere cosa ci presenteranno sullo schermo a giochi fatti. Beh, i tuoi riferimenti alla gestalt non sono sbagliati. Mi hai fatto pensare anche... al Getta Robot e al Gotenks (la fusione di Trunks e Goten) di Dragon Ball.
ai ragione cera il mio adorato getter robot non cio pensato, come ho detto x-men giorni ... la prima volta non mie piaciuto ma rivedendolo ho canbiato idea e mie piaciuto grazie come sempre filippo :)
Un esempio di Gestalt? Il cristianesimo, che all'inizio della sua fondazione si diffuse principalmente fra i soggetti emarginati della societa' del tempo (sopratutto gli schiavi) al fine di creare una comunita' che fosse un tutt'uno e che avrebbe dovuto cambiare il mondo (cosa che nel bene o nel male ha fatto). L'esempio e' piu' che mai pertinente, visto che il fondatore aveva i superpoteri :).
+Stefano Brosca Devo ammettere che ero stato tentato anch'io di fare entrare il concetto di Chiesa (nell'idea religiosa è una Gestalt... secondo la dottrina, i cristiani sono uno in Cristo) dalla finestra. Ci può stare, grazie. :)
Una cattedra universitaria per te. Lo penso da sempre. Spesso nei vari robottoni (spesso nipponici) per sconfiggere la minaccia del momento, ci sono vari componenti che diventano uno. Non prima, però, di aver subito una mutazione (reversibile) per adattarsi a diventare una particolare parte del gigantesco corpo umanoide robotico. Non è proprio la stessa cosa, perché visivamente le varie parti robotiche cambiano aspetto. Concettualmente gli individui che guidano quei robot, rimangono se stessi in un unico essere. Fumetti sai che ne leggo pochissimi, ma ti ascolterei per ore. Spesso la mutazione umana, o l'ipotesi di questa come possibilità di acquisizione di abilità superumane, viene ipotizzata come un pericolo per la maggioranza che non ama ed è spaventata dal cambiamento. Un po' come l'alieno descritto come minaccia e solo ultimamente si valuta la possibilità di un essere amichevole o non interessato al dominio terrestre. E se il mutante, nella realtà venisse percepito con ammirazione?
+Artematiko Sì, Artematiko, il Getter Robot è un esempio evidente di Gestalt. Ricordiamo che parliamo sempre di una visione simbolica del concetto nei fumetti, che è stato stemperato parecchio. Un mutante guardato con ammirazione? Superman, nelle sue visioni più classiche è il prototipo di un eroe alieno che tutti (o quasi) amano e rispettano. Ma oggi anche lui è osservato con un pizzico di sospetto. Il mutante è il segnale di un cambiamento in atto nella comunità, non è un soggetto singolo e quindi fa paura. Non saprei se esistono esempi del genere che dici tu. Dovrei pensarci.
Altroquando Avevo lasciato una risposta, ma mi sa che è stata annullata. Riprovo a riformularla. Non sono certo che nella letteratura e nei fumetti, il super mutante faccia uso di tecniche di comunicazione. Spesso al personaggio non gli è concesso "vendere" la sua immagine, quasi come se fosse un atto di schifosa vanità, un atto più riprovevole del cattiveria del nemico di turno. Nei film che vedo, i mutanti, gli evo. gli ex umani sono visti come minaccia dai normali. Ormai non si ipotizza il contrario. Si da per scontato che il super diverso deve far paura. Forse perché il dramma vende di più o si osserva solo la realtà in cui è facile trovare esempi negativi (non per questo non è detto che non esistono esempi positivi - del resto se non li si cerca o non li si vuol vedere...) Quello che voglio dire è che ai personaggi gli si appiccicano un sacco di pregi e difetti, un sacco di abilità e mancanze, ma (forse) mai l'abilità di utilizzare tecniche di comunicazione mass mediali, per poter essere percepito dalle masse come divi, da ammirare o invidiare. O un manger che se ne occupi. Perchè un super eroe non può avere un manager? E se nella realtà esistesse un super mutante, con capacità di comunicazione, magari un ex socila media manager che saprebbe usare i parole inspiranti e i social network in maniera corretta, siamo sicuri che risulterebbe spaventoso? Io credo che chi scrive sceneggiature, spesso utilizza quello che conosce o tematiche che fanno vendere. Non sono certo che scrittori e disegnatori considerino o sappiano fare comunicazione, se non consigliati. La paura del diverso fa vendere, ma nella realtà sarebbe veramente così? Un mutante con super abilità risulterebbe spaventoso? No perché so di gente che sarebbe felice di un invasione di zombi, perché dovrebbe aver paura di un mutante che aiuta la gente? Si fa per parlare :)
+Artematiko Il manager che cura la figura pubblica di un supereroe esiste nei fumetti. Un esempio è il personaggio di Mindy nel ciclo di Wonder Woman (ri)scritto da George Perez, che praticamente costruisce per i media l'immagine dell'amazzone appena arrivata nella civiltà umana con un messaggio di pace. Poi c'è Booster Gold, supereroe istrionico della DC che ha un ottimo rapporto con i media. E infine ci sono stati i New Warriors che mentre combattevano registravano un reality, e si pongono (nei fumetti) all'origine della tragedia da cui scaturisce la Civil War nel mondo Marvel. Il mutante ha un ruolo diverso in quanto si presenta non come un evento eccezionale (Superman o Wonder Woman), ma come qualcosa che è destinato a soppiantare l'uomo comune del presente, sovvertendone le necessità, l'influenzabilità, e quindi anche il controllo. Il mutante è un personaggio più politico, e diventa facilmente anche emblema della diversità alla ricerca di riconoscimento dei diritti che le sono negati. Io la vedo così.
Altroquando Capisco, ma se il mutante é un evoluzione potenziata dell'umanità a cui sembra destinata, perché cogliere sempre il lato pauroso? Solitamente si ha paura di ciò che é diverso, che sembra alieno, venuto da un altra parte. Non capendolo se ne ha paura, come una cultura ha paura di un'altra perché lontana, diversa, differente su questioni morali ed etiche. Il mutante nasce nel seno di una cultura umana, quindi con abitudini e modi di vedere tipici. Nei fumetti, invece, l'alieno, il diverso almeno agli albori viene descritto come ammirevole, invidiabile. Vedi Superman o Wonderwoman, Thor. I mutanti, da quel poco che so (lo sai che sono ignorante), sembrano nati come metafora del diverso da disprezzare, eppure tutti nati in comunità umane. Alla fine possibile che nessuno si è posto il dubbio che essendo umani evoluti per questioni genetiche, tutta l'umanità sarà destinata ad essere così? É che se fossi qui ti fare un casino di domande. :)
+Artematiko Ti rispondo con una citazione presa proprio da un albo di X-Men. Uno degli argomenti degli antimutanti è: «Le persone sono persone. I mutanti sono armi.»
Io sono uno scrittore e disegnatore dei fumetti e sto scrivendo e disegnando new-HEROES, un fumetto sui mutanti e il gestalt è un elemento fondamentale del fumetto
sai cosa potresti fare ?? uno speciale su bestia la creatura di xmen : corpo da animale ma dentro è uno studioso e diplomatico sarebbe interessante approfondire questa figura
+Francesco Lombardo Non solo Bestia. Il contrasto tra dentro e fuori (nobiltà interiore e aspetto fisico) è presente in molti personaggi supereroistici. Grazie, è un interessante suggerimento.
sarebbe il top gli x-men li adoro ma l'x-men che mi piace piu' di tutti e propio il dr. henry mccoy bestia ex vendicatore, ex difensore e stato uno dei membri fondatori di x factor pero poi tornare tra gli x-men
+GoodMorningWesteros Sì. Infatti ho usato la notizia come pretesto per ricondividere questo video sui miei social. Forza, Lilly e Lana. Adesso voglio la seconda stagione di Sense8. :)
Sai che purtroppo sense8 non è riuscito a farmi superare la prima meta del primo episodio, so che è troppo poco per giudicare una serie (e di fatti non lo faccio ) ma non riesce proprio ad attirarmi. per il discorso della communitiy secondo me si pone lo steso problema di tutto il web, ovvero il fatto che siamo tutti sullo stesso piano ma in realtà proveniamo da generazioni e culture differenti, non credo possa esistere una comunità dove un quindicenne è al pari di un quarantenne.
+caste picasso Nessun dottore prescrive che una serie debba piacere per forza, e Sense8 vive molto nei dialoghi e in un crescendo progressivo. L'osservazione che fai sul concetto di community (in generale, s'intende) è pertinente. Ma secondo me si estende oltre il web. Mi riferisco al livellamento di età e gradi di culture. Oggi tutti si esprimono senza esitazione su qualunque argomento anche se non hanno formazioni specifiche. Il web avrà giocato un suo ruolo, ma anche soprattutto la scuola (in caduta libera) e altri media. Prima di chiedersi se esiste o può nascere una community, forse dovremmo chiederci se possiamo dialogare e intenderci. E di conseguenza con chi, quando e come. Il fatto che stiamo sullo stesso piano è trasversale. Oggi la parola democrazia viene usata come un grimaldello, soprattutto quando si vogliono sparare insulti e dare aria ai denti con argomenti senza basi solide. Se un quindicenne si pone sullo stesso piano di un quarantenne, forse è perché i suoi genitori non hanno mai superato quell'età intellettuale e hanno con i figli un rapporto di cieca complicità piuttosto che un ruolo educativo e responsabilizzante. Insomma il problema del vivere in una comunità è uno degli elementi della crisi che ci attanaglia in modo globale. Per questo è il caso di interrogarsi e fare rete quando si può.
Altroquando hai probabilmente riassunto quella che è davvero la situazione della nostra società, in rapporto alle nuove generazioni, proprio per questo io vieterei l'uso di inerente hai minorenni, perché leggono le nostre conversazioni e si confrontano con noi senza avere i reali strumenti per farlo, nella vita al di fuori della rete ci guarderemmo bene dal parlarci con i toni che usiamo qui.
Terrificante l'opera di Barker, devo assolutamente procurarmela... grazie dello spunto Filippo :)
+gianlulag Prego. In Italia fu pubblicato su uno degli ultimi numeri della rivista "Horror" della Comic Art. In seguito (non vorrei sbagliarmi, con beneficio di inventario) ristampato sul primo volume (italiano) di "Tapping the vein" della Free Books.
Mi è piaciuta molto la tua citazione del racconto di Clive Barker. Il racconto che hai citato fa parte della raccolta "infernalia". Sono particolarmente legato al suddetto romanzo, perchè è il primo romanzo "adulto" che ho letto. Inoltre bellissimo e interessante il video. Come al solito le forme espressive sono chiare, precise e coinvolgenti.
Mille grazie. Ne sono davvero contento.
Video semplicemente meraviglioso.Grazie
Grazie a te.
C'è sempre da imparare un sacco dai video di Filippo Altroquando! Grande.
+Rascals Comics Ma grazieeee! :D
aaaah! Finalmente è tornato il Super Ergo Sum! Mi mancava. Come sempre è stata estremamente interessante, complimenti. :D
+SenzaOcchi, vedo! Lietissimo che piaccia. E' una delle rubriche cui tengo di più. ;)
Ottimo video, come sempre :)
+Francesco La Frazia Grazie. :)
Oooo attendevo la nuova di questa serie. Molto bella, come sempre
+Ukulele-Man Grazie. :)
bentornato Super ergo sum
+C.Francesco M. Allora vi mancava! Mi fa piacere. :)
Video incredibile (come al solito!). Purtroppo ho cercato Sturgeon nei vari siti di distribuzione di libri ma è saltato fuori solo un altro suo titolo edito da Adelphi e di questa trilogia nessuna edizione disponibile.
Per Sense8: spettacolo puro, la vidi appena uscita per amore verso i ("le" oramai) Wachowski e, non avendo questa premessa, l'apprezzai interpretandola unicamente come seguito spirituale di Cloud Atlas, da cui attingeva moltissimo spostando l'intersoggettività nel presente, anzichè in "verticale" attraverso la storia e le generazioni.
Mi è piaciuta tantissimo proprio per la cura riservata ai protagonisti, perché si capisce che è una creatura delle Wachowski, estremamente personale, che offrono da una parte la consueta mitologia fantascientifica di fondo, ma dall'altra la sapienza di raccontare storie emotive, la spiritualità e il percorso di un personaggio in modo unico. Come in Cloud Atlas, appunto, solo che questo è tratto da un romanzo, mentre Sense8 è un prodotto originale che raccoglie, come hai spiegato tu, molto dell'esperienza di Lana in un personaggio in particolare, ricordando anche il primo film "Bound". Il tutto mi ha emozionato talmente tanto da rendermi indifferente la reale trama sci-fi, infatti temo che le stagioni future possano cambiare registro per farla proseguire e che la bellezza di questa stagione risieda principalmente nel tema della scoperta e del conoscersi tra personaggi.
Un'ultima cosa: considerando fattori geografici, è possibile che tu conosca anche solo di nome un certo Max Crivello (artista di Palermo)? Le sue opere sono irreperibili e vorrei recuperare qualcosa...
Grazie per il commento, Gaia. Mi fa strano che non riesci a trovare "Nascita del superuomo" di Sturgeon. L'edizione più recente è un Oscar Mondadori, e se c'è un vuoto distributivo, suppongo sia solo temporaneo. Lo hai cercato solo online? Perché magari se cerci l'edizione in oscar in una libreria vicino casa, magari in scaffale ce l'hanno. Sì Sense8 è molto particolare, e già si vocifera di un cambiamento di registro nella seconda stagione. Speriamo bene. La prima stagione non è piaciuta a tutti (è qualcosa di abbastanza strano e particolare), quindi il pericolo che "aggiustino il tiro" snaturandola esiste. Ho conosciuto Crivello molti anni fa. So che ha avuto una brutta esperienza che lo ha segnato e da allora non ne ho avuto più notizia. Purtroppo non so cosa dire a riguardo.
Bellissima recensione, devo recuperare sia Sturgeon che sense8
+matteo della millia Consigliati entrambi. :)
Mi inizio subito subito Sense8!
+Altroquando mi sono ricordato anche la serie Cyborg 009 che anche in quel caso 9 individui collaborano all'unisono con ognuno i suoi poteri come gli X men
+matteo della millia Vero. Ma anche i Getter Robot. :)
giustissimo
Ottimo video. Vorrei sottolineare cmq che il gruppo per essere efficente, coeso e permettimi dire "supereroistico"deve rispecchiare dei vincoli gestaltici dettati dalle famosi 7 leggi gestaltiche ma soprautto (come ci insegna K.lewin)deve esser consapevole delle sue dinamiche, delle sue forze (vettoriali) in atto nel proprio campo percettivo all'interno dei suoi 8-12 membri massimi. Se il gruppo non può essere quindi essere una Moltitudine possiamo dire che in termini sociali un team di supereroi (di solito composti da 7/8 membri attivi) possono avere la funzione di essere un manifesto utopico della società? Forse non sono così saggio per rispondere
+meriggioestivo E ancora meno saggio sono io. Comunque ho già disturbato un filosofo youtuber per un parere.
Video molto interessante e ricco di informazioni e di suggestioni affascinanti. C'è un romanzo su individui con abilità speciali che più che alla fantascienza è accostabile alla commedia e al romanzo generazionale: I figli della Mezzanotte di Salman Rushdie in cui il destino di alcuni bambini con poteri speciali si lega a doppio filo alla storia dell'India.
Assolutamente sì. In quel caso si tratta di una metafora di trasformazione culturale e politica. I Figli della Mezzanotte di Salman Rushdie è esempio letterario di come l'elemento persona con poteri possa travalicare il genere ed essere rappresentativa di più contesti.
Una gestalt che mi viene in mente c'è in alcuni film sui Kaiju. Un'esempio sono i Destroyer crostacei minuscoli che però hanno la capacità di fondere le loro cellule fra di loro formando un membro della loro razza sempre più enorme. Oppure i Legion. Stirpe aliena in cui gli individui agiscono per volere della loro regina senza una propria volontà.
+Kiryu Sì, l'immaginario orientale, in effetti, è pieno di esempi del genere.
Ciao filippo e bentornato, come sempre il n.1. Altro che videoacquisti...è così che si invoglia la gente a cercare da leggere. :)
+Enzo Donato In effetti, è il mio obbiettivo. Grazie. :)
Sense8 bellissimo!
sempre nell ambito dei supereroi emarginati e disadattati mi veniva in mente "misfits"...ma non vorrei essere di nuovo o.t. :)
cmq bel video come sempre!
+Daniele Grazie Diciamo che tutti i gruppi di supereroi sono imparentati più o meno alla lontana con il concetto di Gestalt. In Misfits vediamo un'altra lettura ancora, più provocatoria e votata alla satira, dove i poteri sono l'espressione metaforica del carattere degli individui. Penso che meriterebbe un discorso a sé.
grande filippo e bello che tu sia ripartio con la rubrica super ergo sum mie piaciuto il concetto di gestalt e la serie di cui parli nel video in molti ne anno parlato devo decidermi a vedere questo sense 8 restanto in tema di mutanti ti posso fare una domanda in merito sugli x-men e il loro ultimo film dove arriva apocalisse mi pare che gnegli ultimi film siano andati un po fuori giorni di un futuro passato e una delle mia storie preferite da sempre e non ti nascondo la delusione nel aver visto il film da prima non mie piaciuto ma lo rivisto una seconda volta e mie piaciuto molto diverso tu cosa ne pensi del nuovo capitolo dove vedremo apocalisse gia nei social sene parlato del costume di apocalisse il quale onestamente non centrava pre niente con il vero personaggio poi lo hanno fatto piu' somigliante con quello dei fumetti, staremo a vedere ne parlarei anche tu qui piu in la, mie piacuito che ai ricordato firestorm della dc che negli ultimi tempi e stato visto nella SERIE tv the flash e lo spin of DC .legend of tomorrow io lo sempre trovato bello come presonaggio il fondersi di dei eroi in uno a questo mi ha fatto pensare ai super gemelli zan & jayna i wonder twins che toccandosi davano origine ad altre forma, ma forse mi sa che non centra con con l'argomento in questione
+Stefano munafò A me è piaciuto molto la versione cinematografica di "Giorni di un Futuro Passato" e sicuramente parlerò del prossimo film dedicato ai mutanti Marvel. Tutto sta a vedere cosa ci presenteranno sullo schermo a giochi fatti. Beh, i tuoi riferimenti alla gestalt non sono sbagliati. Mi hai fatto pensare anche... al Getta Robot e al Gotenks (la fusione di Trunks e Goten) di Dragon Ball.
ai ragione cera il mio adorato getter robot non cio pensato, come ho detto x-men giorni ... la prima volta non mie piaciuto ma rivedendolo ho canbiato idea e mie piaciuto grazie come sempre filippo :)
Legione stesso reincarna questo concetto perfettamente
No, Legione é l'esatto opposto, un singolo individuo con personalità multiple
Un esempio di Gestalt? Il cristianesimo, che all'inizio della sua fondazione si diffuse principalmente fra i soggetti emarginati della societa' del tempo (sopratutto gli schiavi) al fine di creare una comunita' che fosse un tutt'uno e che avrebbe dovuto cambiare il mondo (cosa che nel bene o nel male ha fatto). L'esempio e' piu' che mai pertinente, visto che il fondatore aveva i superpoteri :).
+Stefano Brosca Devo ammettere che ero stato tentato anch'io di fare entrare il concetto di Chiesa (nell'idea religiosa è una Gestalt... secondo la dottrina, i cristiani sono uno in Cristo) dalla finestra. Ci può stare, grazie. :)
La coppia Banner e Hulk può valere come Gestalt, seppur tira-e-molla?
Non direi. Quella è una "diade", come Jekill-Hyde. E' un altro concetto.
Ma è quando scendono a patti che danno il meglio di loro, quando Banner accetta la sua rabbia. Almeno nel film Avengers
Una cattedra universitaria per te. Lo penso da sempre.
Spesso nei vari robottoni (spesso nipponici) per sconfiggere la minaccia del momento, ci sono vari componenti che diventano uno. Non prima, però, di aver subito una mutazione (reversibile) per adattarsi a diventare una particolare parte del gigantesco corpo umanoide robotico. Non è proprio la stessa cosa, perché visivamente le varie parti robotiche cambiano aspetto. Concettualmente gli individui che guidano quei robot, rimangono se stessi in un unico essere. Fumetti sai che ne leggo pochissimi, ma ti ascolterei per ore.
Spesso la mutazione umana, o l'ipotesi di questa come possibilità di acquisizione di abilità superumane, viene ipotizzata come un pericolo per la maggioranza che non ama ed è spaventata dal cambiamento.
Un po' come l'alieno descritto come minaccia e solo ultimamente si valuta la possibilità di un essere amichevole o non interessato al dominio terrestre.
E se il mutante, nella realtà venisse percepito con ammirazione?
+Artematiko Sì, Artematiko, il Getter Robot è un esempio evidente di Gestalt. Ricordiamo che parliamo sempre di una visione simbolica del concetto nei fumetti, che è stato stemperato parecchio. Un mutante guardato con ammirazione? Superman, nelle sue visioni più classiche è il prototipo di un eroe alieno che tutti (o quasi) amano e rispettano. Ma oggi anche lui è osservato con un pizzico di sospetto. Il mutante è il segnale di un cambiamento in atto nella comunità, non è un soggetto singolo e quindi fa paura. Non saprei se esistono esempi del genere che dici tu. Dovrei pensarci.
Altroquando
Avevo lasciato una risposta, ma mi sa che è stata annullata. Riprovo a riformularla.
Non sono certo che nella letteratura e nei fumetti, il super mutante faccia uso di tecniche di comunicazione. Spesso al personaggio non gli è concesso "vendere" la sua immagine, quasi come se fosse un atto di schifosa vanità, un atto più riprovevole del cattiveria del nemico di turno. Nei film che vedo, i mutanti, gli evo. gli ex umani sono visti come minaccia dai normali. Ormai non si ipotizza il contrario. Si da per scontato che il super diverso deve far paura. Forse perché il dramma vende di più o si osserva solo la realtà in cui è facile trovare esempi negativi (non per questo non è detto che non esistono esempi positivi - del resto se non li si cerca o non li si vuol vedere...)
Quello che voglio dire è che ai personaggi gli si appiccicano un sacco di pregi e difetti, un sacco di abilità e mancanze, ma (forse) mai l'abilità di utilizzare tecniche di comunicazione mass mediali, per poter essere percepito dalle masse come divi, da ammirare o invidiare. O un manger che se ne occupi. Perchè un super eroe non può avere un manager?
E se nella realtà esistesse un super mutante, con capacità di comunicazione, magari un ex socila media manager che saprebbe usare i parole inspiranti e i social network in maniera corretta, siamo sicuri che risulterebbe spaventoso?
Io credo che chi scrive sceneggiature, spesso utilizza quello che conosce o tematiche che fanno vendere. Non sono certo che scrittori e disegnatori considerino o sappiano fare comunicazione, se non consigliati. La paura del diverso fa vendere, ma nella realtà sarebbe veramente così? Un mutante con super abilità risulterebbe spaventoso? No perché so di gente che sarebbe felice di un invasione di zombi, perché dovrebbe aver paura di un mutante che aiuta la gente? Si fa per parlare :)
+Artematiko Il manager che cura la figura pubblica di un supereroe esiste nei fumetti. Un esempio è il personaggio di Mindy nel ciclo di Wonder Woman (ri)scritto da George Perez, che praticamente costruisce per i media l'immagine dell'amazzone appena arrivata nella civiltà umana con un messaggio di pace. Poi c'è Booster Gold, supereroe istrionico della DC che ha un ottimo rapporto con i media. E infine ci sono stati i New Warriors che mentre combattevano registravano un reality, e si pongono (nei fumetti) all'origine della tragedia da cui scaturisce la Civil War nel mondo Marvel. Il mutante ha un ruolo diverso in quanto si presenta non come un evento eccezionale (Superman o Wonder Woman), ma come qualcosa che è destinato a soppiantare l'uomo comune del presente, sovvertendone le necessità, l'influenzabilità, e quindi anche il controllo. Il mutante è un personaggio più politico, e diventa facilmente anche emblema della diversità alla ricerca di riconoscimento dei diritti che le sono negati. Io la vedo così.
Altroquando Capisco, ma se il mutante é un evoluzione potenziata dell'umanità a cui sembra destinata, perché cogliere sempre il lato pauroso? Solitamente si ha paura di ciò che é diverso, che sembra alieno, venuto da un altra parte. Non capendolo se ne ha paura, come una cultura ha paura di un'altra perché lontana, diversa, differente su questioni morali ed etiche. Il mutante nasce nel seno di una cultura umana, quindi con abitudini e modi di vedere tipici. Nei fumetti, invece, l'alieno, il diverso almeno agli albori viene descritto come ammirevole, invidiabile. Vedi Superman o Wonderwoman, Thor. I mutanti, da quel poco che so (lo sai che sono ignorante), sembrano nati come metafora del diverso da disprezzare, eppure tutti nati in comunità umane. Alla fine possibile che nessuno si è posto il dubbio che essendo umani evoluti per questioni genetiche, tutta l'umanità sarà destinata ad essere così? É che se fossi qui ti fare un casino di domande. :)
+Artematiko Ti rispondo con una citazione presa proprio da un albo di X-Men. Uno degli argomenti degli antimutanti è: «Le persone sono persone. I mutanti sono armi.»
Posso il link dell'adattamento a Fumetti dei romanzi?
Non ce l'ho. Ho trovato solo immagini sparse in rete.
Io sono uno scrittore e disegnatore dei fumetti e sto scrivendo e disegnando new-HEROES, un fumetto sui mutanti e il gestalt è un elemento fondamentale del fumetto
Interessante.
@@Altroquandopalermo per creare i protagonisti del fumetto mi sono ispirato a me e ai miei compagni di classe
Il primo esempio che mi viene in mente sono i Combiners nella saga dei Transformers
sai cosa potresti fare ?? uno speciale su bestia la creatura di xmen : corpo da animale ma dentro è uno studioso e diplomatico sarebbe interessante approfondire questa figura
+Francesco Lombardo Non solo Bestia. Il contrasto tra dentro e fuori (nobiltà interiore e aspetto fisico) è presente in molti personaggi supereroistici. Grazie, è un interessante suggerimento.
sarebbe il top gli x-men li adoro ma l'x-men che mi piace piu' di tutti e propio il dr. henry mccoy bestia ex vendicatore, ex difensore e stato uno dei membri fondatori di x factor pero poi tornare tra gli x-men
Recupererò sicuramente Sturgeon. Quanto ai Watchowski probabilmente hai già letto, ma comunque l'ultima è che anche Andy ha cambiato sesso
+GoodMorningWesteros Sì. Infatti ho usato la notizia come pretesto per ricondividere questo video sui miei social. Forza, Lilly e Lana. Adesso voglio la seconda stagione di Sense8. :)
Anche i Teen Titans sono una versione della DC del romanzo di Sturgeon
Sai che purtroppo sense8 non è riuscito a farmi superare la prima meta del primo episodio, so che è troppo poco per giudicare una serie (e di fatti non lo faccio ) ma non riesce proprio ad attirarmi.
per il discorso della communitiy secondo me si pone lo steso problema di tutto il web, ovvero il fatto che siamo tutti sullo stesso piano ma in realtà proveniamo da generazioni e culture differenti, non credo possa esistere una comunità dove un quindicenne è al pari di un quarantenne.
+caste picasso Nessun dottore prescrive che una serie debba piacere per forza, e Sense8 vive molto nei dialoghi e in un crescendo progressivo. L'osservazione che fai sul concetto di community (in generale, s'intende) è pertinente. Ma secondo me si estende oltre il web. Mi riferisco al livellamento di età e gradi di culture. Oggi tutti si esprimono senza esitazione su qualunque argomento anche se non hanno formazioni specifiche. Il web avrà giocato un suo ruolo, ma anche soprattutto la scuola (in caduta libera) e altri media. Prima di chiedersi se esiste o può nascere una community, forse dovremmo chiederci se possiamo dialogare e intenderci. E di conseguenza con chi, quando e come. Il fatto che stiamo sullo stesso piano è trasversale. Oggi la parola democrazia viene usata come un grimaldello, soprattutto quando si vogliono sparare insulti e dare aria ai denti con argomenti senza basi solide. Se un quindicenne si pone sullo stesso piano di un quarantenne, forse è perché i suoi genitori non hanno mai superato quell'età intellettuale e hanno con i figli un rapporto di cieca complicità piuttosto che un ruolo educativo e responsabilizzante. Insomma il problema del vivere in una comunità è uno degli elementi della crisi che ci attanaglia in modo globale. Per questo è il caso di interrogarsi e fare rete quando si può.
Altroquando hai probabilmente riassunto quella che è davvero la situazione della nostra società, in rapporto alle nuove generazioni, proprio per questo io vieterei l'uso di inerente hai minorenni, perché leggono le nostre conversazioni e si confrontano con noi senza avere i reali strumenti per farlo, nella vita al di fuori della rete ci guarderemmo bene dal parlarci con i toni che usiamo qui.
+caste picasso Non ne sono sicuro, sai? Intendo dire che fuori da Internet sia tanto diverso. Non più, forse. Non credo.
Altroquando Cercavo di mantenere un po di positività ;)
Venom o Ghost Rider o Legion possono essere considerati Gestald
Non esattamente. E' un concetto diverso. Lì parliamo di personalità multipla (non collaborazione di più individui distinti) o simbiosi di due esseri.
Gesù quanti poteri aveva? 🤘
che nerd
Come me non c'è nessuno (nerd, ovviamente)! ;)