È difficile esprimersi quando non si hanno studi filosofici alle spalle, però l' argomento trattato è fondamentale. Penso che quando un essere umano vive in comunità, cede inevitabilmente parte della sua libertà perché, ovviamente la convivenza con gli altri implica un adeguamento a certe norme sociali che devono quantomeno essere condivise, pena l' esclusione. Da ciò se ne deduce che libertà vera è da ricercare fuori dalla società. credo che nei tempi pre moderni ci fosse comunque un comportamento normato, se non completamente dalle istituzioni comunque dalla comunità e dalle norme morali religiose etiche che vigevano in quelle realtà e che, se non condivise o rispettate potevano rendere difficile anche la sopravvivenza delle persone. Oggi quei poteri hanno del armi eccezionali per controllare nomare condizionare la vita degli individui, ridotti a massa consumistica. Oggi viviamo in uno Stato autoritario che esercita l' autorità in modo sbagliato. L' autorità implica responsabilità ma anche condivisione.
Avrei chiesto a tutti e due se L omosessualità è un modo arrivato naturalmente per ovviare alla “troppa popolazione mondiale” senza macchiarsi di pratiche che intentano di arginarla con pratiche poco chiare .
Commento ai commenti: sento la necessità personale per quanto possa contare a lasciare questa riflessione... ultimamente vedo commenti di una sorta di delusione non ben argomentata... questo podcast si chiama Kafenio non Bambini di Corrias o adepti ecc..... è un luogo dove il professore condivide momenti di approfondimento punto.....io lo trovo meraviglioso questo luogo...non si tratta di essere d'accordo o meno...nel mio caso ad esempio il confronto con il don mi ha lasciato lacune del perché non sono d'accordo che mi piacerebbe approfondire....ricordo inoltre che non è il pensiero di Cincirinella ma pensiero fondamenta della cultura occidentale che va oltre l'intimità religiosa.... Quindi dove sta la delusione rispetto a questi confronti...ben venga anzi che il professore metta il dito nella piaga in quello che pensa sia utile capire senza timore di offendere qualcuno... Cordialmente agli amici de podcast e un saluto al professor Corrias...❤
Grazie per il suo commento, davvero. Fa piacere constatare che si cominci a comprendere la ratio del nostro lavoro. Ci vorrà forse tempo, perderemo pezzi. Ma per ora continuiamo!
Professore , nel 1971 David Rockfeller all'ONU tiene un discorso sulle risorse disponibili del pianeta terra e sul numero di abitanti che all'epoca erano 3.4 miliardi (cosi diceva nella conferenza) Da quel periodo in poi attraverso il piano Kissinger (confermato da Ettore Gotti Tedeschi) sia in occidente che in oriente il numero di figli per famiglia è calato drasticamente. Visto che i padroni sono abituati a mentire coi numeri , e l'80% del pianeta terra è disabitato , siamo veramente sicuri di essere 8 miliardi come dicono loro ? Questi sono gli stessi signori che hanno fatto credere al popolo di vivere in quella che definisco PALLEMIA fino a bucarli con un siero velenoso , facendolo passare li si per "MORALE E RAGIONEVOLE" quando in realtà era immorale e irragionevole poiché era applicato ad un sistema totalitario col QR CODE per prendere il tram , a me spaventa il popolo che ha accettato tale sottomissione attraverso la paura e i sensi di colpa . Coi sensi di colpa la chiesa ha generato fedeli (adamo ed Eva) Coi sensi di colpa la politica governa i popoli (abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità , il debito ecc) Coi senso di colpa la (falsa) scienza ha piegato i popoli (fai uno starnuto ed uccido il nonno ) . Il vero dilemma è liberarci da questa tirannide e formare una società blindata contro i sistemi totalitari mascherati da democrazia . Grazie
Quello del sovrappopolamento e della riduzione della popolazione mondiale era solo un esempio, ovviamente. Il discorso verteva su altro. Grazie per il suo commento!
@@kafeniopodcast Professore , tutto si lega a quello che è il sistema dominante , dal clima ai raffreddori alle guerre , una volta compreso il pattern non è difficile smascherare il tiranno . Tuttavia , a volte mi domando se questa è opera dell'uomo , o di chi conosce bene l'uomo che in passato viveva in mezzo alla civitas ... Restiamo vigili Grazie
7:1 Allora si radunarono vicino a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 Essi videro che alcuni dei suoi discepoli prendevano i pasti con mani impure, cioè non lavate. 3 (Poiché i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura, seguendo la tradizione degli antichi; 4 e quando tornano dalla piazza non mangiano senza essersi lavati. Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di bronzo e di letti). 5 I farisei e gli scribi gli domandarono: «Perché i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?» 6 E Gesù disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com'è scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7 Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". 8 Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini». 9 Diceva loro ancora: «Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! 10 Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia condannato a morte". 11 Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: "Quello con cui potrei assisterti è Corbàn" (vale a dire, un'offerta a Dio), 12 non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte».
La chiave è purtroppo quello che è stato detto alla fine. I paradigmi sono sballati. Come fa l'ospite ad accusare il marxismo di non prendere in considerazione la realtà? Egli si dice realista, ma afferma verso la fine del suo intervento che la modernità parla di libertà astratte, in perfetto accordo con Il marxismo secondo il quale le uniche libertà e autorità viste su questo pianeta a partire dall'età moderna sono quelle borghesi, alle quali si riconducono tutti i feticci giuridici mai inventati sotto il Sole. Il vertice del ridicolo, purtroppo non del tragico, è il fiorire di trattati sulla "natura umana" dei secolo XVII-XVIII. Secondo loro, la natura umana era quella del borghese inglese di allora! Proprio i concetti classico cristiani di natura, ragione e autorità hanno da tale ordinamento subito una distorsione grottesca e sinistra. E questo l'ospite lo sa. A me personalmente basta leggere la venerata costituzione della repubblica italiana per avere un'idea di cosa sia un libro dei sogni. Se dunque questa libertà e questa autorità si estinguono, a me personalmente non può fare altro che piacere. Nessun marxista coerente, però, accetterebbe anche solo di descrivere la seconda fase del comunismo, quella dell'esito finalmente realizzato della soppressione di questi due concetti, come ora sono intesi, per il semplice motivo che di essa non si può ancora sapere nulla. Come non si sognerebbero di dire che l'autorità svanisce. Sarebbe interiormente assimilata, si passerebbe ad una sua forma superiore. Ciò non è utopismo, un sogno tirato fuori dal cervello di qualcuno, ma un compito attinto dalla conoscenza conseguente della stessa "realtà oggettiva" cui si appella il tomista. Buono? Non buono? Altro, "altrissimo" discorso. Mi verrebbe da dire che anche il materialismo è una fase storica da superare e non dovrebbe incancrenirsi in un paradigma eterno. Ma questo argomento non è di attualità. Che tale sistema "non possa funzionare", appare verosimile dall'accanimento con cui è stato combattuto su tutti i piani e con cui si cerca di prevenirne anche la sola corretta esposizione teorica, dalla fine della Comune di Parigi a quello della Rivoluzione russa. Ma è un fatto che anche l'intervento dei concetti predicati dall'ospite nel corso della storia moderna, quanto ad efficacia, hanno avuto quella di un ventaglio nel deserto.
Al netto delle approssimazioni sul pensiero di Marx, devo confessare che ho sempre trovato qualche sfocatura in quello che il filosofo di Treviri postulava come l'esito ultimo del comunismo realizzato, un esito che mi è sempre parso sconfinare nel dominio di una non meglio definibile spiritualità immanentistica. Ma sulle connivenze storicamente documentabili tra la dottrina cattolica e l'ideologia borghese è vero: bisognerebbe forse avviare una riflessione...
A mio avviso La libertà individuale non potrà mai coincidere con la libertà dello stato perché essa è l’insieme della libertà individuali anche se poste in altezze diverse esse sono vere e distinte mentre l’autorita’ è sola e per tutti, la morale invece da ciò che sento sembra essere diversa per il singolo per la famiglia per il comune per lo stato No. Quando vado a lavoro e non porto il timbro sulla maglietta mi dicono chi sei? Grazie
Mi scusi, dott. Corrias io l'ho conosciuta e seguita in altri contesti con persone più vicine alle mie idee e vorrei farle un mio appunto: per un argomento così fondamentale e interessante come quello proposto, avrei preferito il confronto con un esponente politico, di governo o comunque con qualcuno che ha il potere ( o vorrebbe averlo) sugli eventi fattuali e reali che coinvolgono l'esistenza, mia e del popolo, nel contesto nel quale tutto si opera ( Stato, Nazione Regno, ecc.) Sinceramente non mi interessa minimamente il parere di un sacerdote, per di più Cattolico che, necessariamente, visto il suo condizionamento religioso e quindi privo di possibilità di personali pareri ( se non in limitato ambito ma comunque precostituito) non è assolutamente in grado di fornire argomenti realmente di interesse per una migliore qualità di vita, sia in forma privata, sia in forma comunitaria. Della "Dottrina Sociale della Chiesa ( quasi un ossimoro), non me ne deve importare minimamente. la stimo e la saluto
Nella mia introduzione al video rispondo preventivamente al tipo di obiezioni che lei presenta. Quello che il nostro ospite ha esposto non è il suo parere personale o l'ideologia di una fazione tra le altre sulla scena della corsa all'egemonia, ma una visione antropologica e politica che ha caratterizzato l'Europa per più di mille anni, prima dell'avvento della modernità. Il discorso ha dunque un valore storico e culturale che prescinde dalle posizioni individuali e che si rivela molto utile anche per capire meglio il modo in cui la nostra cultura oggi intende i concetti di libertà e autorità. Affermare di non voler ascoltare uno studioso perché è un sacerdote denota - mi perdoni - un fondamentale pregiudizio e una certa superficialità. Oltretutto ascoltare un punto di vista distante dal nostro è la migliore palestra intellettuale e critica che possiamo praticare. Provi ad ascoltare il discorso con questo spirito! Grazie.
@@kafeniopodcast Mi spiace questo sua interpretazione del mio pensiero ma ribadisco, il mio non è un pregiudizio superficiale ma deriva da lunga esperienza ( vista la mia età, maggiore della sua), a contatto con credenti che ho purtroppo imparato a conoscere. Il sacerdote continua a parlare usando sempre e in modo quasi ossessivo parole come cristianesimo, Teologia Cristiana, cita Tommaso d'Acquino, ecc. Confermo che io continuo a sostenere che questo non risponde agli interessi della totalità delle persone, intese come Cittadini e Popolo di una Nazione democratica e non Teocratica, soprattutto con un argomento come quello del titolo. Non é polemica, mi creda ma l'espressione di un mio desiderio, proprio stimolato dall'argomento. Grazie per l'interesse.
Questo soltanto se lei crede che l'uomo non riesca a discernere da sè cosa è buono e cosa è cattivo. C'è davvero bisogno di far riferimento a un'entità trascendente che punisca col fuoco chiunque trasgredisca alle sue leggi, per impedire violenze e soprusi??
@@allegroenergico cosa è buono o cosa è cattivo lei ,se lo discerne,è perchè è vissuto immerso in un universo culturale quasi bimillenario cristiano,se fosse ebreo troverebbe normale e buono circoncidere gli infanti maschi cosa che per me è assurda,ma se fosse vissuto in una società immersa nell ateismo da due mila anni,con la sola ragione potrebbe trovare ragionevole sopprimere gli anziani gli improduttivi i mangiatori inutili,espiantare gli organi ai vivi perchè dai cadaveri non si può.....et cetera et cetera
@giorgioagnelli5677 Con la sola ragione sarei in grado anche di comprendere millenni di condizionamenti culturali e nonostante ciò agire in discordanza con essi. Riguardo l'uomo in società, sia laica che teocratica, egli agisce avendo presente le leggi che la governano e che prevedono per lui castighi in questo mondo. Per ciò ribadisco: un'etica che non contempla alcun dio (tradizionale), un'etica atea appunto esiste ed è quella che fin negli alti vertici diffusamente si è affermata negli ultimi due secoli
![Lil Uzi Vert - Chill Bae [Official Music Video]](http://i.ytimg.com/vi/D7F42F_JM3U/mqdefault.jpg)
È difficile esprimersi quando non si hanno studi filosofici alle spalle, però l' argomento trattato è fondamentale. Penso che quando un essere umano vive in comunità, cede inevitabilmente parte della sua libertà perché, ovviamente la convivenza con gli altri implica un adeguamento a certe norme sociali che devono quantomeno essere condivise, pena l' esclusione. Da ciò se ne deduce che libertà vera è da ricercare fuori dalla società. credo che nei tempi pre moderni ci fosse comunque un comportamento normato, se non completamente dalle istituzioni comunque dalla comunità e dalle norme morali religiose etiche che vigevano in quelle realtà e che, se non condivise o rispettate potevano rendere difficile anche la sopravvivenza delle persone. Oggi quei poteri hanno del armi eccezionali per controllare nomare condizionare la vita degli individui, ridotti a massa consumistica. Oggi viviamo in uno Stato autoritario che esercita l' autorità in modo sbagliato. L' autorità implica responsabilità ma anche condivisione.
Un'altra monumentale puntata.... Grazie professore.
Grazie
Podcast SUPERLATIVO. Questa "puntata" è davvero strepitosa. Grazie per questi contenuti
Bravo Prete
I video di Kafenio sono sempre molto interessanti. Grazie, prof. Corrias!
Grazie, don Samuele Cecotti e’ sempre interessantissimo
S Tommaso ancora più oggi necessario
Grazie per l' approfondimento sul filo conduttore genio classico-genio cristiano:spalanca orizzonti di ricerca
Forse la nostra civiltà è proprio alla deriva..... incrociamo le dita! Grazie per interessante dialogo
complimenti tema interessante bravi 👏👏👏
Bella trattazione.
Molto chiaro don Samuele👍
Personalmente penso che l'omosessualità come il caso lgbtq+, sia un ottimo quanto fantastico metodo di distrazione di massa 😢😢
Avrei chiesto a tutti e due se L omosessualità è un modo arrivato naturalmente per ovviare alla “troppa popolazione mondiale” senza macchiarsi di pratiche che intentano di arginarla con pratiche poco chiare .
ancora con sta balla della troppa popolazione?
Commento ai commenti: sento la necessità personale per quanto possa contare a lasciare questa riflessione... ultimamente vedo commenti di una sorta di delusione non ben argomentata... questo podcast si chiama Kafenio non Bambini di Corrias o adepti ecc..... è un luogo dove il professore condivide momenti di approfondimento punto.....io lo trovo meraviglioso questo luogo...non si tratta di essere d'accordo o meno...nel mio caso ad esempio il confronto con il don mi ha lasciato lacune del perché non sono d'accordo che mi piacerebbe approfondire....ricordo inoltre che non è il pensiero di Cincirinella ma pensiero fondamenta della cultura occidentale che va oltre l'intimità religiosa.... Quindi dove sta la delusione rispetto a questi confronti...ben venga anzi che il professore metta il dito nella piaga in quello che pensa sia utile capire senza timore di offendere qualcuno... Cordialmente agli amici de podcast e un saluto al professor Corrias...❤
Grazie per il suo commento, davvero. Fa piacere constatare che si cominci a comprendere la ratio del nostro lavoro. Ci vorrà forse tempo, perderemo pezzi. Ma per ora continuiamo!
Queste cose il don forse le dovrebbe spiegare al CEO della sua azienda.😂
Professore , nel 1971 David Rockfeller all'ONU tiene un discorso sulle risorse disponibili del pianeta terra e sul numero di abitanti che all'epoca erano 3.4 miliardi (cosi diceva nella conferenza)
Da quel periodo in poi attraverso il piano Kissinger (confermato da Ettore Gotti Tedeschi) sia in occidente che in oriente il numero di figli per famiglia è calato drasticamente.
Visto che i padroni sono abituati a mentire coi numeri , e l'80% del pianeta terra è disabitato , siamo veramente sicuri di essere 8 miliardi come dicono loro ? Questi sono gli stessi signori che hanno fatto credere al popolo di vivere in quella che definisco PALLEMIA fino a bucarli con un siero velenoso , facendolo passare li si per "MORALE E RAGIONEVOLE" quando in realtà era immorale e irragionevole poiché era applicato ad un sistema totalitario col QR CODE per prendere il tram , a me spaventa il popolo che ha accettato tale sottomissione attraverso la paura e i sensi di colpa .
Coi sensi di colpa la chiesa ha generato fedeli (adamo ed Eva)
Coi sensi di colpa la politica governa i popoli (abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità , il debito ecc)
Coi senso di colpa la (falsa) scienza ha piegato i popoli (fai uno starnuto ed uccido il nonno ) .
Il vero dilemma è liberarci da questa tirannide e formare una società blindata contro i sistemi totalitari mascherati da democrazia .
Grazie
Quello del sovrappopolamento e della riduzione della popolazione mondiale era solo un esempio, ovviamente. Il discorso verteva su altro.
Grazie per il suo commento!
@@kafeniopodcast Professore , tutto si lega a quello che è il sistema dominante , dal clima ai raffreddori alle guerre , una volta compreso il pattern non è difficile smascherare il tiranno .
Tuttavia , a volte mi domando se questa è opera dell'uomo , o di chi conosce bene l'uomo che in passato viveva in mezzo alla civitas ...
Restiamo vigili
Grazie
se lo dicono loro ci crediamo
7:1 Allora si radunarono vicino a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 Essi videro che alcuni dei suoi discepoli prendevano i pasti con mani impure, cioè non lavate. 3 (Poiché i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani con grande cura, seguendo la tradizione degli antichi; 4 e quando tornano dalla piazza non mangiano senza essersi lavati. Vi sono molte altre cose che osservano per tradizione: abluzioni di calici, di boccali e di vasi di bronzo e di letti). 5 I farisei e gli scribi gli domandarono: «Perché i tuoi discepoli non seguono la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?» 6 E Gesù disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com'è scritto:
"Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il loro cuore è lontano da me.
7 Invano mi rendono il loro culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
8 Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini». 9 Diceva loro ancora: «Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! 10 Mosè infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia condannato a morte". 11 Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: "Quello con cui potrei assisterti è Corbàn" (vale a dire, un'offerta a Dio), 12 non gli lasciate più far niente per suo padre o sua madre, 13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte».
La chiave è purtroppo quello che è stato detto alla fine. I paradigmi sono sballati.
Come fa l'ospite ad accusare il marxismo di non prendere in considerazione la realtà? Egli si dice realista, ma afferma verso la fine del suo intervento che la modernità parla di libertà astratte, in perfetto accordo con Il marxismo secondo il quale le uniche libertà e autorità viste su questo pianeta a partire dall'età moderna sono quelle borghesi, alle quali si riconducono tutti i feticci giuridici mai inventati sotto il Sole. Il vertice del ridicolo, purtroppo non del tragico, è il fiorire di trattati sulla "natura umana" dei secolo XVII-XVIII. Secondo loro, la natura umana era quella del borghese inglese di allora!
Proprio i concetti classico cristiani di natura, ragione e autorità hanno da tale ordinamento subito una distorsione grottesca e sinistra. E questo l'ospite lo sa. A me personalmente basta leggere la venerata costituzione della repubblica italiana per avere un'idea di cosa sia un libro dei sogni.
Se dunque questa libertà e questa autorità si estinguono, a me personalmente non può fare altro che piacere. Nessun marxista coerente, però, accetterebbe anche solo di descrivere la seconda fase del comunismo, quella dell'esito finalmente realizzato della soppressione di questi due concetti, come ora sono intesi, per il semplice motivo che di essa non si può ancora sapere nulla. Come non si sognerebbero di dire che l'autorità svanisce. Sarebbe interiormente assimilata, si passerebbe ad una sua forma superiore. Ciò non è utopismo, un sogno tirato fuori dal cervello di qualcuno, ma un compito attinto dalla conoscenza conseguente della stessa "realtà oggettiva" cui si appella il tomista. Buono? Non buono? Altro, "altrissimo" discorso. Mi verrebbe da dire che anche il materialismo è una fase storica da superare e non dovrebbe incancrenirsi in un paradigma eterno. Ma questo argomento non è di attualità.
Che tale sistema "non possa funzionare", appare verosimile dall'accanimento con cui è stato combattuto su tutti i piani e con cui si cerca di prevenirne anche la sola corretta esposizione teorica, dalla fine della Comune di Parigi a quello della Rivoluzione russa. Ma è un fatto che anche l'intervento dei concetti predicati dall'ospite nel corso della storia moderna, quanto ad efficacia, hanno avuto quella di un ventaglio nel deserto.
Al netto delle approssimazioni sul pensiero di Marx, devo confessare che ho sempre trovato qualche sfocatura in quello che il filosofo di Treviri postulava come l'esito ultimo del comunismo realizzato, un esito che mi è sempre parso sconfinare nel dominio di una non meglio definibile spiritualità immanentistica. Ma sulle connivenze storicamente documentabili tra la dottrina cattolica e l'ideologia borghese è vero: bisognerebbe forse avviare una riflessione...
A mio avviso La libertà individuale non potrà mai coincidere con la libertà dello stato perché essa è l’insieme della libertà individuali anche se poste in altezze diverse esse sono vere e distinte mentre l’autorita’ è sola e per tutti, la morale invece da ciò che sento sembra essere diversa per il singolo per la famiglia per il comune per lo stato No. Quando vado a lavoro e non porto il timbro sulla maglietta mi dicono chi sei? Grazie
Mi scusi, dott. Corrias io l'ho conosciuta e seguita in altri contesti con persone più vicine alle mie idee e vorrei farle un mio appunto: per un argomento così fondamentale e interessante come quello proposto, avrei preferito il confronto con un esponente politico, di governo o comunque con qualcuno che ha il potere ( o vorrebbe averlo) sugli eventi fattuali e reali che coinvolgono l'esistenza, mia e del popolo, nel contesto nel quale tutto si opera ( Stato, Nazione Regno, ecc.) Sinceramente non mi interessa minimamente il parere di un sacerdote, per di più Cattolico che, necessariamente, visto il suo condizionamento religioso e quindi privo di possibilità di personali pareri ( se non in limitato ambito ma comunque precostituito) non è assolutamente in grado di fornire argomenti realmente di interesse per una migliore qualità di vita, sia in forma privata, sia in forma comunitaria. Della "Dottrina Sociale della Chiesa ( quasi un ossimoro), non me ne deve importare minimamente. la stimo e la saluto
Nella mia introduzione al video rispondo preventivamente al tipo di obiezioni che lei presenta. Quello che il nostro ospite ha esposto non è il suo parere personale o l'ideologia di una fazione tra le altre sulla scena della corsa all'egemonia, ma una visione antropologica e politica che ha caratterizzato l'Europa per più di mille anni, prima dell'avvento della modernità. Il discorso ha dunque un valore storico e culturale che prescinde dalle posizioni individuali e che si rivela molto utile anche per capire meglio il modo in cui la nostra cultura oggi intende i concetti di libertà e autorità. Affermare di non voler ascoltare uno studioso perché è un sacerdote denota - mi perdoni - un fondamentale pregiudizio e una certa superficialità. Oltretutto ascoltare un punto di vista distante dal nostro è la migliore palestra intellettuale e critica che possiamo praticare. Provi ad ascoltare il discorso con questo spirito!
Grazie.
@@kafeniopodcast Mi spiace questo sua interpretazione del mio pensiero ma ribadisco, il mio non è un pregiudizio superficiale ma deriva da lunga esperienza ( vista la mia età, maggiore della sua), a contatto con credenti che ho purtroppo imparato a conoscere. Il sacerdote continua a parlare usando sempre e in modo quasi ossessivo parole come cristianesimo, Teologia Cristiana, cita Tommaso d'Acquino, ecc. Confermo che io continuo a sostenere che questo non risponde agli interessi della totalità delle persone, intese come Cittadini e Popolo di una Nazione democratica e non Teocratica, soprattutto con un argomento come quello del titolo. Non é polemica, mi creda ma l'espressione di un mio desiderio, proprio stimolato dall'argomento. Grazie per l'interesse.
non può esistere un etica atea.....
Questo soltanto se lei crede che l'uomo non riesca a discernere da sè cosa è buono e cosa è cattivo. C'è davvero bisogno di far riferimento a un'entità trascendente che punisca col fuoco chiunque trasgredisca alle sue leggi, per impedire violenze e soprusi??
@@allegroenergico cosa è buono o cosa è cattivo lei ,se lo discerne,è perchè è vissuto immerso in un universo culturale quasi bimillenario cristiano,se fosse ebreo troverebbe normale e buono circoncidere gli infanti maschi cosa che per me è assurda,ma se fosse vissuto in una società immersa nell ateismo da due mila anni,con la sola ragione potrebbe trovare ragionevole sopprimere gli anziani gli improduttivi i mangiatori inutili,espiantare gli organi ai vivi perchè dai cadaveri non si può.....et cetera et cetera
@giorgioagnelli5677 Con la sola ragione sarei in grado anche di comprendere millenni di condizionamenti culturali e nonostante ciò agire in discordanza con essi. Riguardo l'uomo in società, sia laica che teocratica, egli agisce avendo presente le leggi che la governano e che prevedono per lui castighi in questo mondo. Per ciò ribadisco: un'etica che non contempla alcun dio (tradizionale), un'etica atea appunto esiste ed è quella che fin negli alti vertici diffusamente si è affermata negli ultimi due secoli