Cinematic video 4k - Villa Velo Guardini (VI)

VILLA VELO SCROFFA GUARDINI
Isola Vicentina, Vicenza
Ad Isola, di Malo a quell'epoca, I Velo approdarono nel 1783 con Gerolamo Giuseppe, di famiglia antichissima legata a grandi possedimenti a Velo d'Astico. Sposò Ottavia Negri, del luogo, e dalla loro unione nacquero Isabella e Gerolamo Egidio. Isabella diventò poi contessa, sposando il conte Giulio Scroffa. I lavori di costruzione della villa ed il grande parco iniziarono nella terza decade del 1800, fortemente voluti dalla contessa Isabella, nobildonna raffinata colta e brillante, la quale aveva vissuto la sua vita intensamente, da protagonista del suo tempo. Si narra che sia stata lei stessa a influenzarne fortemente il progetto e a darne forma, sia della villa che del parco. Per l'occasione approfondì i suoi studi attingendo ai quattro libri dell'architettura di Andrea Palladio, e volle seguire personalmente anche lo svolgimento dei lavori. Numerose sono state nel frattempo le lettere e i consigli scambiati con l'amato fratello Girolamo Egidio, anch'esso personaggio colto e influente, di bizzarro ingegno, come veniva descritto da suoi stessi amici. La villa è ricca di ornamenti interni, con statue, dipinti di grandi artisti e pavimenti impreziositi dai frammenti dei marmi delle Terme di Caracalla. Erano il frutto di una campagna di scavi archelogici che il fratello Girolamo intraprese durante un soggiorno di quattro anni a Roma, ed aveva fatto pervenire ad Isola per conto della sorella Isabella. Ma purtroppo triste è il destino per la giovane contessa. La salute venne meno, e fu costretta sempre più ad assentarsi dai lavori della villa e dai salotti borghesi. Infine la malattia ebbe la meglio. Isabella non vide mai ultimata la dimora a lei così cara. Proseguì i lavori il marito, il conte Giulio Scroffa, che ne divenne anche l'erede. La villa verrà poi, nei primi anni del novecento, acquisita da un'altra importante famiglia, quella dei Guardini, di cui il Dottor Giuliano, nipote del grande presbitero teologo e scrittore Romano Guardini, ne è tuttora il proprietario.

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