Amarli o MANGIARLI. Intervista a Paolo Vagnini.

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  • Опубликовано: 18 сен 2024
  • "Niente darà la possibilità di sopravvivenza sulla Terra quanto l'evoluzione verso una dieta vegetariana." - Albert Einstein
    Questa profonda citazione di Albert Einstein apre la strada all'intervista con Paolo Vignani, parte della serie "Interviste Longebility a Esperti". Paolo condivide con noi il suo percorso di trasformazione personale, nato da intense riflessioni e una crescente consapevolezza.
    Dopo un lungo viaggio interiore, Paolo ha deciso di abbracciare un’alimentazione esclusivamente vegetale, sviluppando una connessione empatica con gli animali e trovando una nuova serenità nell'anima.
    In questa intervista ci racconta il momento cruciale in cui ha scelto di lasciar andare il suo vecchio stile di vita, scoprendo che il rapporto con il cibo va ben oltre il semplice atto di nutrirsi.
    Insieme, esploriamo come il cibo possa trasformare la coscienza e viceversa, e discutiamo del ruolo dell’essere umano come custode del giardino dell’Eden.
    Paolo ci invita a riflettere: se professiamo amore per gli animali come cani, gatti e cavalli, perché continuiamo a far soffrire, uccidere e mangiare altri animali, anche loro esseri viventi che gioiscono, amano e soffrono, che convivono con noi su questo pianeta?
    Paolo offre una prospettiva unica sull’importanza di una dieta a base di piante, non solo per ragioni etiche, ma come via per una vita più felice e consapevole.
    Tocchiamo anche aspetti pratici, come l'integrazione di vitamina B12 e l'assicurarsi di un apporto proteico adeguato in una dieta vegana.
    Questa conversazione con Paolo Vignani è un invito a riflettere profondamente su cibo, anima e consapevolezza, in un viaggio verso la libertà interiore e la cura del mondo che ci circonda. Non perdertela.
    Puoi scrivere a Paolo che sarà felice di rispondere a tue domande: paolondon@gmail.com
    Per chi vuole approfondire questo tema potrebbe essere interessante la visione di alcuni film sull’argomento. Ecco i titoli:
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Комментарии • 8

  • @patriziag.5512
    @patriziag.5512 21 день назад +1

    Interessante. Grazie

  • @florincristea8607
    @florincristea8607 21 день назад +1

    Molto interessante, grazie per parlarci.... Io sono ancora onnivoro però sono spesso smarrito sul tema.... Considero che tutto abbia un anima persino le pietre... Quindi sono veramente in difficoltà a distinguere fra piante ed animali. A me spiace mangiarli entrambi ma poi quando ho fame li mangio. Credetemi, sono sincero... Faccio un lavoro su di me, di crescita spirituale e sono al inizio. Il video non è finito quindi torno con interesse a seguirvi. Intanto, ancora grazie! E bello ascoltarvi!

    • @TutorIsland
      @TutorIsland 21 день назад +1

      Salve, sono Paolo, la persona intervistata nel video.
      Consideri che gli animali si nutrono di piante o di altri animali che si sono nutriti di piante; mangiare piante direttamente però è per noi più efficiente, in quanto per arrivare a un certo quantitativo di carne animale ci vogliono tantissime piante mangiate, da parte dell’animale, molte di più di quelle che potremmo mangiare noi direttamente, a parità di nutrimento.
      Dunque, per riassumere, mangiare le piante direttamente porta a mangiare meno piante indirettamente di chi mangia carne, a parità di nutrimento.

    • @florincristea8607
      @florincristea8607 21 день назад +1

      @@TutorIsland Grazie Paolo, mi sento onorato di avere la risposta direttamente da Lei. Non speravo a tanto e per di più una risposta così esaustiva. Credo che ha fatto centro con me e che da subito la mia posizione sarà diversa da quella fino ad oggi adottata.
      Grazie, grazie, grazie!

    • @TutorIsland
      @TutorIsland 21 день назад

      @@florincristea8607molto gentile, grazie! Piacere mio, grazie 🙏

    • @longebility
      @longebility  20 дней назад +1

      Grazie per il tuo commento sincero e per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue riflessioni. Capisco perfettamente il tuo smarrimento e la tua difficoltà nel distinguere tra piante e animali, soprattutto quando si considera che tutto, anche le pietre, possa avere un'anima.
      La crescita spirituale è un viaggio personale e, come tu stesso hai detto, sei all'inizio di questo percorso. È importante non forzare le decisioni ma piuttosto esplorare con curiosità e apertura, permettendo a te stesso di evolvere e trovare la tua verità.
      La scelta vegana, così come ogni altra scelta di vita, può essere vista come un passo in questo cammino, ma è fondamentale che sia una decisione che nasce dal cuore e non solo dalla mente. Se senti che mangiare piante o animali ti crea un conflitto interiore, forse è il momento di ascoltare questa sensazione e riflettere su come ti fa sentire, senza giudicarti. (Longebility, Enzo Parianotti)

  • @marcellomurenu2840
    @marcellomurenu2840 19 дней назад +1

    Ciao Enzo, discorso interessante, che incoraggia a vedere le cose, per quanto riguarda l'alimentazione, in una visione diversa. La domanda, se' parlo del mio caso e' la seguente: Perche' devo/voglio o desidero di tanto in tanto un pezzo di carne da mangiare? Lo faccio per una questione di indottrinamento sin dai primi passi? Oppure lo faccio perche' ne ho bisogno, o almeno credo di averne?? O lo faccio perche' tendenzialmente copiamo, molto spesso acconsenzienti, il comportamento dei nostri simili?? Non c'e' discussione da fare, a mio parere, se' si mette in gioco l'amore per tutta la creazione. Da li saremo piu' consapevoli del fatto che tutto vive e tutto ha sentimento se' parliamo di spiritualita. Quel che posso dire e' il seguente, con l'eta' il bisogno del pezzo di carne a tavola, e' calato drasticamente in modo piacevole. Frutta e verdura le mangio volentieri e molto spesso senza condimenti, a parte un po' di sale, per poi qui e la', cadere di nuovo nella tentazione della carne. Certamente gli animali sono amorevoli, ed a me viene spontaneo amarli. Credo che forse la crescita spirituale, essendo un processo infinito, un giorno ci porti a nutrirci di altre cose, invece che degli animali. Non ti consiglio di studiare i comportamenti dei Draghi di Comodo quanto hanno fame, e di cosa sono capaci di ingoiare per intero😮
    Pero' c'e' qualcosa sia nel mondo animale che in quello umano che ci accomuna, in un momento di debolezza dovuto alla fame. Grazie, e sono curioso per la prossima intervista con il Paolo.👍

    • @thelongevitymastery
      @thelongevitymastery 19 дней назад +2

      Grazie Marcello per il tuo messaggio così riflessivo e profondo. Le domande che poni sono davvero importanti e toccano vari aspetti della nostra esistenza, dall’indottrinamento culturale alle nostre esigenze fisiologiche e spirituali.
      Il desiderio di mangiare carne può derivare da diversi fattori. Come hai detto tu, una parte può sicuramente essere legata all'indottrinamento culturale. Fin da piccoli siamo esposti a certe abitudini alimentari che associamo a momenti di piacere, tradizione o comunità. Questo può influenzare il nostro desiderio di mangiare carne, anche quando ci rendiamo conto che non è strettamente necessaria per il nostro benessere.
      Un altro aspetto è il bisogno percepito o reale. Il corpo può chiedere proteine o nutrienti specifici, e sebbene questi possano essere ottenuti da fonti vegetali, la carne rimane una fonte tradizionale e facilmente accessibile di tali nutrienti. Tuttavia, come hai notato, con il tempo e con una maggiore consapevolezza, questo bisogno può calare, poiché il corpo si adatta a una dieta più leggera e basata su frutta e verdura.
      C’è poi il fattore del comportamento sociale. Spesso mangiamo carne perché è quello che vediamo fare dagli altri, una sorta di conformità sociale che, a volte inconsciamente, ci porta a seguire abitudini condivise.
      Il tuo punto sull’amore per la creazione è centrale e potentissimo. Man mano che cresciamo spiritualmente, tendiamo a sviluppare una maggiore empatia e rispetto per tutte le forme di vita. Questo può portarci a rivedere le nostre abitudini alimentari, spostandoci verso scelte che riflettono questo amore e rispetto.
      La crescita spirituale, come dici tu, è un processo infinito. Ogni passo che facciamo verso una maggiore consapevolezza ci porta a rivedere e ad adattare le nostre abitudini, comprese quelle alimentari. Non è tanto una questione di “giusto o sbagliato” quanto di allineamento tra ciò che sentiamo dentro di noi e ciò che scegliamo di fare nel mondo esterno.
      Nell’intervista con Paolo, lui ha dato molte spiegazioni semplici e pratiche per chi desidera fare un tentativo di cambiamento alimentare. Personalmente, sto mettendo in pratica i suoi consigli con curiosità ed entusiasmo, esplorando nuove abitudini che sento sempre più in armonia con il mio percorso di crescita.
      Sono felice che tu sia curioso per la prossima intervista con Paolo! Sarà un’occasione per approfondire ulteriormente questi temi. Grazie per il tuo contributo e per aver condiviso le tue riflessioni. (Longebility, Enzo Parianotti)