La spezie serve per sbloccare la prescienza, cioe l capacita di vedere il futuro e quindi di trovare rotte sicure, e non per il mero calcolo computerizzato delle rotte. E le visioni sono il frutto della preveggenza, e sono il fulcro del film.
@@sl4tra anche senza contare le visioni perché la spezia Melange può conferire longevità e i romanzi hanno protagonisti e personaggi praticamente immortali
Ok ho fatto il calcolo e in 5000 anni si dovrebbero poter vedere circa 324.890.000 Esorcicci. Grazie per aver trovato un modo in cui perdere il mio inutile tempo.
"Secondo voi siamo di fronte ad un'opera intrasponibile?" Assolutamente si. Questo film è stato un mezzo miracolo, difficile fare di meglio senza appunto pensare ad una serie, ma non ci sarà mai un film, due film, tre film o dieci film che potranno rappresentare come si deve l'universo di Dune. Servirebbero esattamente le svariate decine di ore di cui parlavi anche per GoT, hai preso in pieno il paragone.
Bisogna vedere però se Villeneuve intende trasporre l'intera saga. Io non ho letto i libri, in effetti ho scoperto l'opera solo con il nuovo film recuperando in seguito anche quello di Lynch, ma ho intraletto le trame su wikipedia e sinceramente credo che bisognerebbe limitarsi alla trasposizione del solo primo. È un'opera così unica che già molti hanno detto che il primo è noioso e senza azione, figurarsi cosa direbbero dell'intera saga...ma vabbe, in effetti non è un film per tutti.
È esattamente quello che ho pensato uscendo dalla sala. Non penso si potesse fare meglio, ma ho comunque visto un prologo di 2 ore. Una serie ad alto budget come GoT è l'unico modo.
Se hanno fatto the lords of the rings possono fare anche questo. Certo l'universo è intrasponibile ma la storia di Dune (primo libro) è pure piuttosto semplice.
@@kantorghor Io parlo della storia di Dune, non del primo libro. In ogni caso anche rendere decentemente il primo libro richiede necessari tagli ed adattamenti, come la giustamente citata mancanza di spiegazioni per l'esistenza e la funzione dei mentat e dello strano stato di avanzamento tecnologico.
Forse prenderebbe meglio l'idea: "non va sui rollerblade con la macchina da presa", dato che si, si muove tantissimo la camera negli ultimi anni, ma si muove anche in maniera estremamente leccata :)
@@SynergoAltrocinema Un esagerazione del movimento della macchina da presa l'ho notato in Nine Perfect Strangers, guardandolo ho avuto un po' di mal d'auto, prima di capire che era l'inquadratura che continuava a muoversi durante i dialoghi a causarmelo
Da amante di Herbert ti dico che Dune è un film MAGNIFICO se si è letto il romanzo. Se si è completamente digiuni, invece, per forza di cose, non si ha il tempo di metabolizzare e apprezzare la profondità dell'universo narrativo, che pure è messo in scena nel migliore dei modi possibili, considerando i limiti strutturali del film come mezzo espressivo. Conoscendo i tuoi gusti, concordo pienamente con l'analisi.
Il fatto è che film e libro sono due cose diverse, sono due media distinti e non devono appoggiarsi l’uno sull’altro per poter essere apprezzati. Se per apprezzare a pieno un film devo aver letto il libro significa che il film non funziona, perché dovremmo giudicare il film in sé, non pensare al libro.
@@leonardomagnani_ No no. Ma infatti, se leggi, ho concordato con la recensione. Non stavo difendendo il film in assoluto, ma, a mio parere, sarebbe complicato fare di meglio.
Io non ho letto il libro ma il film mi intrigava. Sono andato al cinema documentandomi prima e ben sapendo che mi sarei trovato di fronte a qualcosa di principalmente introspettivo. E lo stesso è riuscito a stamparsi nella mia testa e ad emozionarmi tra le inquadrature e la storia.
@@leonardomagnani_ io ti dico, non sapevo niente di dune, mai visto o letto nulla. E il film non solo me lo sono goduto, ma ho capito praticamente tutto. Non alla prima certo, è un film che ha bisogno di piu visioni, ma non si ha bisogno del libro per capirlo
Va be, io esco un po' dal coro, ma il Dune di Lynch mi faceva impazzire....lo trovavo solenne, ipnotico, affascinante, adoravo le musiche, le atmosfere quasi oniriche e misteriose, i pensieri dei personaggi che si sentivano a voce e la loro caratterizzazione, e per gli anni 80 gli effetti speciali erano bellissimi. L'ho visto e rivisto (la prima volta ero veramente un bambino piccolo) e ogni tanto mi piace ancora riguardare le scene. Poi non avevo mai letto il libro e quindi non potevo fare paragoni. Quello nuovo immagino sia molto piu fedele, mi è piaciuto, ma aspetto di vedere la seconda o eventuale terza parte, perchè come dice Synergo è effettivamente troncato, come fosse la prima puntatone di una serie PS. comunque menzione speciale nella nuova versione è la scena su Salusa Secundus con la cantilena Sardaukar, quella è tanta roba...da brividi
Sono sicuro che c'è chi ti ha risposto meglio di me... I combattimenti in Dune sono così perché DEVONO essere così... Gli scudi sono scudi cinetici, se tiri un colpo forte, con ferocia, non ottieni nessun risultato se non offrire il fianco... Questo ti fa capire ancora di più quanto villeneuve abbia fatto un lavoro enorme.
Anche a me piace lo scudo come meccanica di combattimento, purtroppo per me ha iniziato a rovinarmi l'immersione dal film quando fanno vedere che esistono mini droni che colpiscono più efficientemente il bersaglio senza essere feriti in battaglia mentre i soldati sono costretti a usare delle lance in un epoca dove è possibile impiantare computer nel proprio cervello e pilotare navi spaziali
@@sonoio869 Diciamo che si potrebbe paragonare alle nostre guerre, dove abbiamo missili nucleari e droni ma alcuni soldati usano ancora armi di 100 anni fa (la M1911 e la Browning). Magari quei droni zanzara sono estremamente costosi/difficili da usare e dunque si preferisce un soldato con spada. Ma conosco pochissimo di Dune al di fuori del film, quindi la mia è solo una supposizione
@@nicolobraghini1546 pure io non so nulla di dune oltre al film, non mi sarebbero venuti dubbi sulla qualità di worldbuilding se lo avessero spiegato brevemente, si sono messi a esporre in maniera lenta e interminabile cose che sarebbero comprese facilmente dallo spettatore (soprattutto la mancata personalità dei personaggi non lo aiutava) ma quando bisogna rispondere a domande come "perché sti tizi sono a usa' l'bastone?" Ci si decide di giocare la carta del voler essere misteriosi... Era di sicuro una delle cose che mi sono apparse più evidenti in sala.
@@sonoio869 Diciamo che nella scena dell'allenamento dicono chiaramente che solo la lama lenta ferisce..però hai ragione, potevano spiegare di più lo stile di combattimento. Soprattutto l'effetto Holtzmann che è alla base degli scudi e il fatto che l'uso di armi energetica è impossibile senza effetti catastrofici.
@@sonoio869 gli zanzadroni sono una roba tutta hollywoodiana. così a naso, perché si aspettavano che un sacco di gente che non conosceva la saga, guardando i duelli, avrebbe avuto la stessa reazione di Synergo, e hanno voluto dare a questa categoria di spettatori un contentino un filo più dinamico... Herbert (e dopo di lui il figlio e il collaboratore) ha appositamente creato un universo che sta in precario equilibrio fra tradizione e tecnologia, dove i soldati con le lance e i computer nel cervello coesistono by design, con uno scopo estremamente preciso. Ma è troppo lungo (6 volumi per la saga base più una ventina di spinoff) da discutere qui.
Caro Synergo, a me i combattimenti hanno commosso invece. Perché Villeneuve ha studiato un modo per rendere la complicatissima fisica delle armature (che è alla base anche delle colorazioni diverse: è nei libri, ha provato a renderla un po' goffamente anche Lynch e scomoda perfino la meccanica quantistica) immaginata da Herbert. Questo significa che Villeneuve si è approcciato con un tale amore verso il materiale di base da applicarsi molto pure su un dettaglio cinematograficamente secondario come le coreografie dei combattimenti. Va da sé che anche il fatto che tutto sia "troppo pulito" non sia una cosa accaduta per difetto di gusto del regista, ma per una precisa intenzione e che pure a sua volta è obbligatoria per essere fedeli allo spirito di un tale ciclo. Paradossalmente, minore pulizia avrebbe avuto un effetto quasi parodistico, caricaturale o, più precisamente, di critica estetica a Frank Herbert.
Direi pure che l'universo di Herbert è un impero che si ispira al Sacro Romano Impero dove c'è l'imperatore, ma questo è condizionato dalle varie casate nobiliari ognuna con i propri feudi planetari che costituiscono il Landsraad l'equivalente della Dieta Imperiale. I combattimenti sono coreografati come duelli fra cavalieri medievali, infatti i guerrieri sono dotati di armature e spade.
In realtà dire così è sbagliato. I personaggi sono importanti tanto quanto l’ambientazione. È la narrazione che risulta meno importante ma per il fatto che è molto realistica. Non ci sono colpi di scena improbabili ogni due secondi.
@@kaskas2548 non concordo pienamente, non dico non siano importanti, ma il fulcro di Herbert è la sua creazione dettagliata e realistica di un universo ricco di tradizioni, culture, religioni e temi attuali ancora oggi
Synergo per quanto riguarda le coreografie di combattimento credo che se avesse fatto scene di guerra più feroci e in cui si percepisce di più il pericolo (tipo battaglia dei bastardi) sarebbe andato in contrasto con quello che è il discorso del maestro di Paul che solo la lama lenta ferisce, quindi ha proprio costruito un mondo in cui i colpi devono essere puliti e precisi se no non entrano proprio, secondo me se avesse fatto scene più crude e cattive (anche se non sono proprio nello stile si Villeneuve, tipo in Sicario) avrebbe tradito il libro e si sarebbe trovato contro l'esercito dei lettori con i forconi.Credo che se riguarderai il film tenendo bene in mente tutta la scena dell'allenamento ti darà meno fastidio il balletto di spade.
concordo, il problema è che la precisione ed eleganza dei colpi bisogna anche caratterizzarla, se sai già di cosa si tratta va bene ma se non lo sai e non si capisce significa che il film è sbagliato. L'avessero chiamato approfondimento grafico a Dune, ok, ma se lo si presenta come film dev'essere esaustivo. Uno dei tanti problemi più o meno gravi di questo film è proprio la caratterizzazione, la fotografia bellissima ma sempre identica da iniziare ad annoiare quasi tutti dopo solo mezz'ora (e senza alcun motivo) tempi morti, tempi allungati ecc... oltre a qualche clamoroso errore scenico e lì sono davvero gravi
Ah, un chiarimento sulle scene di combattimento, che invece mi sono piaciute parecchio: è una precisa scelta averle coreografate in quel modo. Nell'universo di Dune, l'umanità avrà spinto le capacità dell'essere umano ai suoi limiti, anche grazie alla spezia mélange. Da secoli si combatte all'arma bianca, affinando all'inverosimile le tecniche per attraversare gli scudi. Per questo tutto è essenziale, ogni scontro si risolve in pochi precisi colpi, se non in un unico assalto. Peraltro gli Atreides sono considerati i migliori spadaccini, come combattenti secondi solo ai Sardaukar, più potenti nel corpo, ferocemente fanatici nello scontro. I Fremen sono un capitolo a parte, non usando gli scudi a causa dei Vermi, hanno sviluppato tecniche alternative.
Tre anni fa ho letto il libro da cui è stato tratto questo film, credo anche il suo seguito, ed ovviamente quello di Lynch; e la difficoltà nella trasposizione cinematografica è oggettiva per due motivi a mio avviso. Una forte interpretazione che viene lasciata al lettore rispetto a molte situazioni che non sarebbero proprio secondarie, in contrapposizione con minuziose descrizioni verso particolari che potrebbero essere trascurabili. Il secondo motivo è il ritmo generale delle vicende: ci sono fatti che si svolgono nell'arco di poche ore; e questi vengono descritti in decine e decine di pagine, per poi saltare di mesi o anni in pochi paragrafi, lasciando quasi totale interpretazione, anche in questo caso, al lettore. A chi mi dice che dovrei leggere anche gli altri libri per capire meglio, rispondo sempre che non ho voglia di cadere nella classica trappola commerciale del dover acquistare un prodotto diverso per capire un'opera che dovrebbe essere autoconclusiva. Da quello che dici nella premessa, ti sconsiglio fortemente la lettura, non credo arriveresti alla fine, se non sforzandoti e quindi finendo per odiarlo. Personalmente l'ho trovato carino, ma non lo trovo assolutamente un capolavoro letterario, e di sicuro non privo di grossi difetti. Ultima cosa: Lucas ha sempre detto di essersi ispirato molto dall'universo di Dune per la sua saga di SW; c'è anche da dire che in certi casi effettivamente il confine tra ispirazione e plagio è abbastanza sottile.
Quando lo vidi mi dissi “madonna questo è l’anti-synergo” immaginavo non ti sarebbe piaciuto a livello narrativo, io l’ho amato e ho apprezzato che tu abbia riconosciuto quei punti in cui ci sono delle cose maledettamente interessanti! Ho molto hype per la parte 2. Ho letto il libro a posteriori rispetto al film e ti dico si. È un opera IMPOSSIBILE da trasporre in un film, in una serie sarebbe molto più facile. Vedremo
Quello che citi come "armatura colorata" è lo scudo energetico personale. C'è nei romanzi ed è il motivo per cui combattono all'arma bianca e non si sparano (solo una lama lenta può penetrare lo scudo), da qui le coreografie, i balletti: loro parano e schivano e deflettono i colpi finché non trovano l'apertura nella guardia e possono entrare lentamente. Io, da maestro di arti marziali, ho trovato le coreografie PERFETTE in relazione a questo aspetto molto ben spiegato nei libri. Forse Villeneuve è stato troppo fedele e in un film ci sarebbe stata meglio una coreografia più standard e moderna? Non so. Però nel libro ci sono ampie parti in cui si parla dell'addestramento all'uso dei pugnali e di quando Duncan era un gladiatore o di come si allenano i Sardaukar. Tu poi dici: sembra che non succeda nulla. E' vero. E' vero perché la ciccia arriva col secondo libro! Quindi Dune 3-4? ahahahah Chalamet è perfetto. PERFETTO! Perché nell'idea di Herbert, Paul Atreides deve essere odioso. Tu leggi Dune e non puoi non disprezzare Paul. Ma quello è il suo scopo: non è lui il protagonista del ciclo. Come avrai capito io ho letto tutti i romanzi e a me questo film è piaciuto tantissimo. E' vero che non spiega niente, ma è così anche il primo libro (più o meno), quindi sono molto soddisfatto della messa in scena. Benvenuto su Arrakis, Synergo. Volevi la suite, te sei beccato la multiproprietà.
Riguardo il Dune di Lynch, come dimenticare il gigachad Jodorowsky, che si risentì molto per non essere riuscito a girarla lui la trasposizione di Dune, e si disse felicissimo dopo aver visto quello di Lynch al cinema del fatto che facesse cacare
In realtà, l'osservazione che fai sulla mancanza dettagli utili a capire il "perché" di alcune dinamiche (una su tutte: utilizzo della spezia e tecnologia rozza che sembra roba anni 1980, anziché 10000 e rotti), potrebbe essere rivolta alla struttura narrativa del romanzo di Herbert, caratterizzata da una voce narrante in 3a persona soltanto apparentemente onnisciente: tant'è che tutti questi nessi causali sono disseminati NON lungo il romanzo Dune, ma lungo tutto il ciclo. Vero, la trasposizione avrebbe potuto tenerne conto ma, dall'altra parte, alcuni dettagli ci sono: Thufir Hawat e Piter de Vries, rispettivamente per gli Atreides e gli Harkonnen, assolvono proprio al ruolo di supercalcolatori e li si osserva processare dati quando rivoltano gli occhi. È un film che, al netto dei propri gusti, è fatto per: a) introdurre un mondo (analogamente a La Compagnia dell'Anello -- con cui condivide un climax finale di metà percorso per poi ripartire), b) essere guardato più volte. Personalmente, me lo sono goduto al cinema, tanto per l'impatto quanto per l'assenza dello stra-abusato cucchiaino con cui si imbocca lo spettatore.
Quando nel citare i grandi attori hai detto Ferguson subito dopo Brolin e Bardem devo dire che mi sono commosso. Incredibile come in sto mondo infame una del genere passi quasi inosservata presso il grande pubblico: ed è pure una fregna fotonica, almeno fosse normale di aspetto potrei capire. Non si può sprecare una faccia così a fare Men in Black, The Snowman, The Greatest Showman, io veramente mi incazzo. Per fortuna c'è gente ancora dotata di gusto tipo Cruise, Villeneuve e Flanagan: date ruoli decenti a questa donna mannaggia al signore.
caro synergo, il combattimento in dune non è come un combattimento normale, il rosso e il blu denotano l'efficacia dei colpi contro gli SCUDI HOTLZMAN, i colpi come piacciono a te se li potrebbero dare per ore ma non si risolverebbe niente, gli scudi lasciano penetrare solo oggetti che si muovono lentamente, se due si menano a forza e basta senza pensare tutti i colpi vengono respinti, quindi il combattimento è studiato per arrivare più vicino all'avversario e lentamente penetrare gli scudi, per questo il combattimento di dune è diverso. in quanto alla transposizione bisogna riconoscere che questo film è più rivolto agli appassionati che sanno già di cosa si sta parlando e non è tanto una transposizione di un contenuto in un altro medium quanto a una visualizzazione del romanzo per ricevere l'orgasmo visivo
Non puoi fare un film di Dune senza visioni. telepatia e svarioni. A parte minuscoli dettagli e a parte informazioni e scene completamente omesse, questa è una rapprensentazione pressochè perfetta del libro. Vilneuve ha avuto l'umiltà e l'intelligenza di non inventarsi niente come hanno fatto in passato. C'è già talmente tanta roba da dover dire che non ha senso aggiungerne altra in più ma si può solamente cisellare il libro per tirarne fuori un film che non duri come Via col vento, contando che è solamente la prima metà. Avendo letto il libro lo si ama, non avendolo fatto è difficile approcciarcisi.
Non credo che sia impossibile trasporre Dune al cinema, secondo me proprio questo film dimostra che si può fare. Le critiche che hai fatto sono ad aspetti della storia che erano già presenti nel libro, immagino che se lo leggessi non ti piacerebbe neanche quello, direi quindi che il problema non è del film, che il suo lavoro lo fa molto bene.
Non credo veramente al concetto che un film non possa essere considerato responsabile di certi aspetti all'interno della storia perché presi dal libro per intero. A dire il vero si era preso delle libertà creative per quanto riguarda certi luoghi della storia e se l'è potuto permettere perché anche se è trasposizione del romanzo non è necessario avere letto il romanzo in modo tale per vederlo e criticarlo.
@Thunder_Arch si e no, non sto dicendo di cambiare ogni cosa del film, solo le parti che in forma cinematografica non funzionano poi cosi tanto bene, per esempio nella trasposizione del signore degli anelli si e deciso di modificare i punti giusti affinché ogni parte in cui suddivisa la storia principale potesse sembrare al contempo autoconclusiva. Questo dovresti ammettere non è stato attuato in questo dune.
Non sono d’accordo, la sua critica principale è che non riesce a immagazzinare troppe informazioni sul mondo di dune tutte insieme, il libro dura 600 pagine e hai tutto il tempo per immagazzinare le informazioni lentamente capitolo dopo capitolo. Il discorso che ha fatto con game of thrones vale anche con il libro di dune, infatti secondo me la trasposizione ideale di dune sarebbe sotto il formato di serie tv
Dune è un misto di magia, fantasia, fantascienza, misticismo, critica politica e sociale etc. tali che fare tutto in un film è complicato. In sé il prodotto è uscito al meglio che si poteva e spero che la seconda sia ancora meglio. P.S.: a questo punto penso che il romanzo stesso non ti piacerebbe molto, perché il mondo è fondamentale come i protagonisti se non di più, e il disorientamento generale è presente in tutti i romanzi quindi mi sa che ti conviene evitare proprio questo genere😅
Ma infatti non credo che mi metterei mai a leggere un romanzo di questi, con un film al massimo perso 2 ore e mezza, con un romanzo se ne va via un mese
@@SynergoAltrocinema Senza contare che per comprendere bene bene, il primo libro non è neanche sufficiente. Almeno fino al terzo della saga bisogna arrivarci. Mesi, già.
Se davvero pensi che in dune ci sia la magia non hai capito nulla dell'opera, giusto guardando il film puoi avere dubbi ma leggendo il libro dalla prima pagina non possono esistere opinioni: dune è pura fantascienza. Si parla di temi particolari per essere fantascienza? Assolutamente si, tra religione e misticismo ci si può confondere, ma in ultima analisi è pura intricatissima fantascienza Ps: sono d'accordo sul fatto che meglio di così sia difficile illustrare sto libro
@@JR-r41n Pardon, magia è un termine errato e ho pure letto 4 romanzi quindi ho proprio sbagliato però è innegabile che è una fantascienza con all'interno temi fortemente attuali che alle volte ti fanno dimenticare che il contesto è realmente fantascientifico e ti fanno concentrare su altro, cioè la componente "fantascienza" passa in secondo piano (il che a me va più che bene visto che Herbert tratta gli altri temi in un modo che amo)
Qui secondo me c'è da considerare una cosa: le opere cos' vaste, complesse e articolate nascono quasi sempre sotto forma di libri/fumetti. Ed è un po' questo il punto: nascono attraverso un media che si presta molto di più all'approfondimento, alla vastità e al tempo che è necessario per metabolizzare questi universi. Personalmente gli "universi narrativi" sono la forma di narrazione che apprezzo di più n qualunque forma di intrattenimento, quindi sono sicuramente di parte. A me dune è piaciuto molto, con qualche criticità, ma mi è piaciuto molto; mi rendo sempre di più conto però che le trasposizioni cinematografiche di opere del genere reggono solo parzialmente senza aver precedentemente letto l'opera originale. Non vuol dire che non possano piacere, ma credo siano veramente apprezzabili soltanto come visione successiva alla fruizione tramite un mezzo (libro o fumetto che sia) più adatto. Il che è un limite e anche un peccato, ma non so fino a che punto sia risolvibile, effettivamente. Quello che è certo è che Dune mi ha convinto a leggere tutta la saga, perchè l'universo sembra veramente bello e interessante :)
Hai completamente ragione, e te lo dico da appassionato di Dune! Comunque alcuni elementi che ti hanno fatto sbadigliare sono proprio caratteristici del libro, quindi credo che i tuoi gusti siano lontani proprio dall'opera originale
Dunque premetto che ho visto Dune (questo film) senza nessuna esperienza pregressa sul tema (nè libri nè altri film nè videogiochi, a quanto pare un videogioco di dune ha fatto nascere il genere di strategia in tempo reale) e mi è piaciuto; certo si vede che il compito principale di questa prima parte è fissare tutte le premesse e farti entrare nel mondo narrativo per poi consegnare nella seconda ma comunque è gradevole, ci sono delle parti più lente ma non ci sono degli enormi spiegoni e riesce a far passare i concetti, e appunto per evitare gli spiegoni certi dettagli sono stati inevitabilmente tralasciati. 09:10 Riguardo i combbattimenti così coreografati io me li giustifico con appunto lo scudo di cui hai parlato: infatti sia ne parla lo zio di Paul (il ragazzo) mentre si allenano sia viene mostrato con quella sorta di insetto-meccanico-ago, impatti veloci non penetrano lo scudo (e questo giustifica anche perchè si ricorra all'arma bianca e non si vedono fucili o armi da fuoco) mentre un movimento lento può penetrarlo, da ciò immagino che deriverebbe uno stile di combattimento molto controllato, quasi una danza, per riuscire a colpire il nemico ma con un colpo non sferrato in velocità. In quato al fatto se come libro sia impossibile da trasporre non lo so, dovrei leggerlo ma prima voglio vedere la parte 2, però credo che quasi nessuno riuscirà ad andarci così vicino anche Villeneuve il quale ha specificato che ad ogni dubbio e per ogni scena è andato a rileggere dal libro, di cui è appassionato fin da ragazzo, e questa cosa per certi versi può anche limitare/costringere il film ma credo che il regista sia stato comunque abbastanza lucido da non finire ingabbiato nelle maglie del libro.
A me (avendo anche letto il libro) il film è piaciuto moltissimo, in gran parte per i motivi oggettivi anche elencati da Synergo. Ma se a qualcuno non vanno giù le grandi epopee in cui si insiste maggiormente sulla costruzione del mondo (tradizioni, tecnologie, etc.), in effetti capisco che Dune possa risultare pesante.
credo, ripeto credo, che dipenda dallo stile di combattimento, mi spiego, le armature che bloccano i proiettili, impediscono anche ad una coltellata o ad una stoccata di una spada di penetrarle, allora bisogna portare la parte finale del colpo, lentamente. nel mondo di Dune, si attacca lentamente e si para e ci si ritira velocemente. Questo rende i combattimenti iper precisi e senza quella componente aleatoria data dalla furia della battaglia.
Syne, i tuoi video sono incredibili, riesci a farmi innamorare del cinema soltanto col tuo modo di esporre e di intrattenere. Aspetto sempre con ansia ogni tuo video di questo genere…ti prego, porta un video su Moulin Rouge, non ho mai visto una boiata così colossale, ti divertirai, e farai divertire anche noi.❤️
Moulin rouge è il musical meno musical che esista, si svolge sapendo bene di essere serio quanto Iva Zanicchi sui pattini a rotelle e si vede 😂 comunque hai ragione, sarebbe bello un video di Synergo su quel film
Premessa: a me i mondi enormi pieni di LORE e storie e culture diverse affascinano come ad un bambino portato alla Lego affascina l’idea di prendere la scatola più grande. Poi quando sono fatti bene, sia una serie o un film o un videogioco, sono oltremodo contento. Per questo mi piacerebbe tantissimo vedere una serie ( stile Arcane [ se non l’hai ancora vista Synergo corri immediatamente, è di una bellezza incontestabile e di un ritmo assurdo] ) ambientata nel mondo di Overwatch o in quello di Dishonored. Per questo motivo il mondo di Dune mi ha lasciato senza parole, molto intrigante seppur di primo acchito mi abbia lasciato meno affascinato rispetto a quello di StarWars. Non so come spiegarlo, forse è il mood con cui te lo presentano, o la pluriculturalità che si vede fin da subito, ma SW mi aveva intrigato di più. Dune dalla sua mi ha colpito per scene maestose come l’invasione, il tentato assassinio e ovviamente i vermi. Posso tranquillamente definirlo una cascata di informazioni, che seppur credo nell’interesse dei produttori non si sia voluto, di quantità inimmaginabile. Dall’inizio alla fine ogni scena, parola e dettaglio ti folgora il cervello. Non per forza in bene, ma ti fa capire quanto sia grande l’universo. Il finale ci ho messo un po’ ad assimilarlo. Non perché non mi sia piaciuto, ma perché come ha detto Synergo, questo film sarebbe da vedere e poi subito dopo bisognerebbe guardarsi anche il seguito. Quello che non ha Dune rispetto a SW, continuo con questo confronto, è che i film della prima e seconda trilogia ( ignoro l’ultima) se visti singolarmente comunque ti appagano. Poi ovviamente guardi i seguiti o prequel, però il film in sé si auto-regge. Dune non è che non si auto-regga, ma non si sforza di non accollarsi l’etichetta di “prologo”. Questo mi ha leggermente infastidito. Mi sono informato un po’ su Dune, libri, storia e mondo e… credo sia davvero difficile trasporre tutto. Quindi non mi stupisco della difficoltà della visione di Dune, né mi stupirò della stessa cosa con il seguito. Bello? Brutto? Difficile dirlo. Mi ha intrattenuto e quando sono uscito dalla sala ero molto curioso di vedere il seguito. Credo che come Synergo, prima di definitivamente capire se mi piace molto o solo un poco, aspetterò il seguito.
Si Dune è un bellissimo mattone, adoro il libro. Già dire: "faccio un film sul primo libro" è a tutti gli effetti una sfida megalitica, se vuoi renderlo fruibile devi tagliare, se vuoi mettere le informazioni che spiegano devi allungare, se vuoi mettere tutto ti devi suicidare ... Il film di Lynch ce l'ho in due versioni, quella in cui si sentono i loro pensieri e quella in cui c'è un breve intro con dei disegni che spiega il passato della ribellione delle macchine e della liberazione. Entrambe le versioni sono fedeli al libro fino un certo punto, in fondo svaccano e decidono di far accadere "cose", forse perché evidentemente nessuno all'epoca avrebbe voluto assistere a una continuazione e chiudere con una sorta di happy ending era più accettabile. Il film di Jodorowsky era un delirio super autoriale con un'idea bellissima per fare IL FILM DI FANTASCIENZA definitivo, visionario e strafatto, sono contento che non l'abbia mai potuto fare. Diciamo che il regista Villeneuve ha fatto delle scelte forse un po' troppo estreme, perché ha letteralmente tagliato tutti gli spiegoni con il machete, non spiega i Mentat, non spiega i Navigatori se non per accennato, non spiega del perché la tecnologia è in parte arcaica e in parte raffinatissima, in pratica ha deciso di far assistere allo spettatore a dei fatti senza mai dire nulla. In compenso si è concentrato sul dramma della casata Atreides e la loro fissazione per affrontare tutto come una corrida, il nonno di Paul c'è morto, il padre affronta Dune come la sua personale corrida e ci resta secco pure lui e poi Paul negli ultimi 5 minuti di film affronta la sua personale corrida. Non so se Mario leggerà fino a qui ma nel caso, i combattimenti sono coreografati a bestia e soprattutto sembrano tutti essere i movimenti dei toreador come se esibirsi sia importante quanto l'efficacia.
Sulla 'conoscenza' di quello che si sta guardando però vorrei farti un appunto, lo è stato anche per Star Wars, Star Trek e tutta l'epopea sci-fi dagli anni 70 ad oggi, Dune è forse uno dei capostipiti del genere più difficili da raccontare a schermo e da digerire come spettatore 'medio' che entra in sala e vuole guardarsi un film di tre ore. Se appunto con una seconda visione avevi assimilato già quei concetti, significa che Villneuve ha fatto il suo dovere, ti ha raccontato in 3 ore un macro universo e tu lo hai assimilato, con una seconda visione lo comprendi, con una terza sicuramente ne vedi le sottigliezze e i dettagli. E via così, come è stato con tutte le grandi opere scifi. Quindi si, son d'accordo con te, soggusti alla fine ahah però è oggettivo che questo possa a mio modesto parere, gettare le basi per una potenziale nuova linfa al genere sci fi che sembra veramente fermo da anni ormai.
Aspetta, le cose che ho detto lei o assimilate leggendo informazioni sul libro, non certo prendendole dal film. Quello che la seconda volta mi ha dato meno problemi erano tutti i maledetti nomi, perché arrivato alla fine del film più o meno riesce a ricordarteli.
Star Trek è una cosa diversa, si tratta di un franchise televisivo che ha impiegato decenni e esplorare e sfaccettare l’universo narrativo. Per quanto riguarda Star Wars, c’è da dire che qualche dialogo dedicato a spiegarti le cose importanti che devi sapere si degna di metterlo
Sono andato a vedere il film con due amici che non avevano letto il libro e mi hanno riportato le stesse difficoltà a seguire la trama, che io, avendolo letto, non ho avuto. Dune è già di per sé un libro difficile che prova a buttarti in un mondo complicato e ti infarcisce fin da subito di termini nuovi. Ma il libro si presta a una fruizione più lenta e ti permette piano piano di capire. In forma film è effettivamente difficile da adattare, per problemi di tempo (moltissime cose che avrebbero permesso una maggiore comprensione sono state tagliate, ma spero che almeno alcune siano riprese nella seconda parte). Quindi sì, capisco i problemi che hai avuto. Non è colpa di Villeneuve, né a livello di complessità della trama (ha tagliato il tagliabile per renderlo digeribile e allo stesso tempo provare a renderlo comprensibile, ma molte cose sono dovute restare fuori) né a livello di visioni (le visioni sono un po' il punto di Dune, purtroppo). Forse in formato serie, avendo più tempo a disposizione, anche una bestia come Dune sarebbe adattabile, non lo so. [Comunque *** SPOILER *** le visioni di Paul riguardano tutti i futuri possibili. Lui non vede solo il futuro che necessariamente si realizzerà, ma prevede i vari possibili sviluppi a partire dalla situazione corrente quindi anche quegli sviluppi che non si realizzano. Più che una pre-visione è una specie di calcolo delle conseguenze: dati gli fattori x, necessariamente la situazione prenderà la piega y, z o k. In effetti, i poteri di Paul sono come quelli di una specie di supercomputer]
Boh, io mi reputo parecchio distratto quando guardo un film o leggo un libro, ma tutta questa fatica a seguire la trama di Dune proprio non l'ho provata.
Idem...mai letto il libro, a malapena immaginavo che il film si svolgesse in un deserto visto il nome. La trama mi sembrava semplicissima e il film mi è piaciuto molto. Leggo mille commenti qui di persone che parlano di trama impossibile da seguire o capire, film noiosissimo...boh che dire, o siete tutti ritardati o io sono Einstein. Mi sembra più probabile la prima
@@Andrea-dh9th io ho letto i libri e li ho apprezzati moltissimo. Nel film c'è quasi tutto. Oggettivamente parlando però è difficile da apprezzare per chi non abbia letto il libro. Proprio perché ci sono tonnellate di dettagli che è difficile memorizzare in poco tempo. Ci sono due possibili soluzioni : chi lo guarda è un mentat e riesce ad assorbire ogni minuscolo dettaglio, oppure chi lo guarda riesce ad assorbire così poco che riduce tutto a stereotipi da storiella fantasy e gli pare di aver capito tutto e vice felice (che è una buona cosa)
La trama si capisce bene anche senza ricordarsi tutti i singoli termini, poi in effetti rimangono molti punti aperti (come le visioni) che io immagino verranno chiariti (almeno nella loro funzione come hai fatto tu che hai letto il libro). Onestamente la cosa che a me personalmente è mancata, è l'azione vera e propria. Tutto il film sembra una enorme (e bellissima) introduzione del vero film. Per 3/4 non succede praticamente nulla di interessante e poi nell'ultima parte tutta l'azione (peraltro scontata perché ampiamente anticipata, se non per il tradimento da parte del dottore). Come serie probabilmente si riuscirebbe a dettagliare e spiegare meglio ogni cosa, ma onestamente non so se riuscirei a seguire una serie che dopo 2 puntate (2 ore)tutto quello che è capitato è che delle persone si sono spostate da un pianeta ad un altro
Alla prima visione condividevo pienamente la tua posizione, poi ho visto il secondo film, letto il primo libro. Dopo aver preso finalmente dimestichezza, forzandomi ad imparare certi termini, ho finalmente imparato ad amare la vastità dell'universo narrativo, la complessità dei suoi intrighi e la bellezza della resa cinematografica di Villeneuve. Quello di Lynch a confronto è risibile purtroppo. Ma l'universo di Dune alla fine mi ha conquistato, così come questi due film.
Mentre vedevo il film al cinema, pensando a "eletti" e "visioni" mi immaginavo già la reazione di Synergo. 😅 La questione "eletto" comunque nei libri non è così banale. Questa e molte altre cose (come quelle che hai "spoilerato" riguardo al ban alla tecnologia informatica o come i vermi producano la spezia) vengono spiegate pian piano nel corso della trama, una delle cose belle di Dune è che non ci sono "spiegoni" e tutto il lore viene fuori da se piano piano. Io sono uno dei pochi che aveva anche apprezzato il film di Lynch che mi ha fatto appassionare alla saga, insieme ai bellissimi videogiochi Dune e Dune2 degli anni 90, e solo dopo ho letto i libri. . *SPOILER* Di seguito piccolo spoiler riguardo all'eletto: . . . In pratica sono proprio le "streghe" Bene Gesserit ad aver pianificato il mito dell'Eletto, per molte generazioni da un lato diffondevano tra le popolazioni la "profezia" che un giorno sarebbe arrivato, dall'altro sono proprio loro ad aver incrociato accuratamente le linee di sangue per secoli, allo scopo di creare qualcuno in grado di sviluppare i poteri ad un livello altissimo, per poi farlo riconoscere appunto come l'eletto a cui hanno spianato la strada.
La risposta è si, caro Synergo. Dopo aver letto il libro poco prima dell'uscita e la seguente visione in sala del film, posso affermare che per me siamo di fronte ad un'opera impossibile da trasporre a film. Credo invece che il modo migliore per dare un comparto visivo degno di nota a Dune lasciando integro il materiale di base sia tentare con un fumetto, che per quanto possa venire mooolto lungo (magari una serie da raccogliere poi in un omnibus) sarebbe l'ideale per far coesistere i continui monologhi interiori della quale il libro e pieno zeppo e che caratterizzano molto i personaggi (infinitamente di più rispetto al nuovo e al vecchio film) e le splendide interpretazioni visive che in effetti fior fior di artisti (Moebius in primis) hanno realizzato negli anni ispirandosi alle accuratissime descrizioni del libro originale.
Entusiasmo che non condivido affatto. Concordo assolutamente con cui lo ritiene una "palla mostruosa", giudizio a mio parere decisamente oggettivo nonostante il gusto personale dello spettatore abbia un peso notevole nel determinare il successo o meno di film difficili come questo. In altre parole, credo che la lentezza e l'incompiutezza dell'opera non siano affatto difetti su cui si debba sorvolare nel giudicarla, nonostante qualcuno la faccia concentrandosi quasi esclusivamente sulla sontuosa messa in scena.
E' un film che richiede attenzione, poi se soggettivamente annoia quelli sono problemi personali, io mi sono annoiato con "Zack Snyder's Justice League" ad esempio
da amante di Dune, quello di carta, di Herbert, la saga intera perché invece a me questi universi espansi e sterminati piacciono proprio tanto (sì, sono una di quei pazzi che hanno letto volentieri anche il Silmarillion. Più volte) ti posso dire che sia le cose che ti sono piaciute (le atmosfere così statiche da fare quasi l'effetto risucchio) sia le tue critiche (le coreografie dei duelli) sono alcuni degli elementi più caratteristici ed iconici dell'opera. E per me sono stati resi divinamente. Sono altre le cose che mi hanno presa violentemente contropelo, tipo il film che finisce, tagliato con la mannaia, praticamente con quello che nel libro è poco più di un prologo, la caratterizzazione di Lady Jessica, a mio avviso completamente data di fuori, il papà di Chani che, per ragioni tutte targate Politically Correct Hollywood, è diventato una bellissima signora afroamericana, o il fatto che due terzi del personaggio di Gurney Halleck sono stati magicamente traslati su Duncan Idaho perché se hai scritturato Momoa lo devi sfruttare e i fillerini ci vengono meglio. Quindi per ora, ho deciso di sospendere il giudizio almeno finchè non avrò visto la parte 2. edit: vorrei essere lì quando, nella seconda parte, finalmente capirai cosa effettivamente è la Spezia 😅
Secondo me la serie "Arcane" ti farà superare gli scetticismi verso il world building, il fantasy e tutto il resto. I personaggi hanno nomi semplici, nonostante la lore di league of legends sia vastissima tutto ciò che avviene nella serie è comprensibile a CHIUNQUE, tutto ciò che è in più è superfluo ai fini della comprensione degli eventi, ma aggiunge respiro al mondo. I temi trattati non sono più di tanto ultraterreni. si parla di etica tecnologica, di pstd/disturbo borderline/sindrome da abbandono, di lotta di classe, di responsabilità nella gestione del potere politico... Devi solo accetta' che ce stanno gli gnomi pelosi chiamati yordle (e manco te lo dicono sto nome strano), i cyborg (e comunque non te li fanno pesare), i mutanti che parono i biker mice e la magia (comunque non immensamente presente e di difficile accesso per chiunque). Una volta superato lo scoglio di tale accettazione è tutta in discesa. 0 spiegoni, la regola assoluta è "show not tell" enjoy.
Te lo giuro, prima di andare a dormire, metto su un tuo video, la tua voce mi concilia il sonno come nessuno mai, e non perché sei noioso o piatto nel dialogare, al contrario è tutto molto interessante, ma mi fai addormentare come un pupo 😁😁😁😂👍
Io dico solo che per quanto m’è piaciuto (e sono uno a cui le epopee galattiche/fantasy fanno un po’ cacare e in più ero completamente vergine di tutto il mondo di Dune) me lo sono guardato 4 volte in due settimane. Al cinema. No per dire 😂.
grande! Io sono andato 4 volte in 2 settimane e mi prendo il merito di avere portato una decina di persone in sala che non andavano al cinema da più di 5 anni! 😂😂
Ciao Synergo! Mi sono appassionato di recente alla saga di Dune grazie al film di Villeneuve e da lì ho recuperato il romanzo, bellissimo! Ho seguito con molto interesse la tua analisi del film e mi sento di dire due cose. La prima è che il film (almeno, la parte, uno) traspone benissimo, a mio avviso, il libro. Mi aspetto lo stesso dalla parte due. Infatti ritengo che l'opera originale sia tutto fuorché intrasponibile, anzi! Per quello che hai detto nel video, la questione è che per i tuoi gusti, a te non piace proprio il materiale originale e il film non ti intrattiene perché è la storia che non si concilia con essi. Io per esempio l'ho adorata, tanto in pellicola che su carta. La seconda è che, se non ti piacciono i mondi complessi, se non ti piace la predestinazione e non ti piacciono le visioni, direi che nemmeno una serie ti sarebbe piaciuta. Personalmente, dopo aver letto il romanzo, ritengo che Villeneuve abbia fatto una trasposizione quasi perfetta. È normale che i protagonisti siano secondari rispetto al pianeta, infatti il fatto che l'opera si chiami Dune e non, ad esempio, Atreides, ti fa capire che il protagonista vero è il pianeta. Villeneuve non ha voluto essere didascalico e fare gli spiegoni, ma nel farlo ha omesso alcune informazioni importanti, come facevi notare tu. Per me, con ,5 minuti in più di girato finale avrebbe dato le chiavi di lettura per capire molto meglio tutto.
Syne apprezzo la tua sincerità, come sempre. Solo un appunto: non ti sei affezionato ai personaggi perché sono tutti delle merde, come nel libro. L'unico di cui puoi pensare "questo è una brava persona" è Leto, e il film va in questa direzione anche se nel libro ha i suoi coni d'ombra ben più marcati. In merito alle visioni, si saranno fondamentali più avanti Capisco che se non è il tuo genere poco ci puoi fare, è come chiedere a me di assistere ad una maratona di film romantici E ah si, libro non è trasponibile... il modo in cui porta avanti la narrazione basato primariamente su monologhi interiori che spiegano come ciascuno faccia quello che fa a fronte di un proprio progetto segreto semplicemente non lo puoi portare su schermo (tanto che villneuve ci rinuncia e si perde così molto del libro). Era praticamente impossibile fare meglio di così
le visioni.....la spezia dà il dono della preveggenza, è per questo che riescono a calcolare le rotte interstellari. I Navigatori della Gilda vedono tutte le possibili rotte future e scelgono la migliore. Paul vede tutti i futuri possibili e sceglie nello stesso modo. Facile. Se lo sai, naturalmente. Vedere un film come Dune senza sapere un'h è abbastanza inutile. Senza saperne nulla si perdono mille particolari ...tipo il perchè Arrakis è privo di satelliti...cosa importantissima ma non spiegata. Capisco il tuo spaesamento Synergo ma purtroppo Dune è una di quelle cose che non puoi vedere o capire se prima non ti sei informato abbondantemente. Detto questo sempre grande stima.
Allora è un pessimo prodotto, per me. Tra l'altro quello che ho visto nel film non mi pare preveggenza. Le sequenze oniriche, o comunque le visioni, presentano delle vere e proprie varianti della realtà. La questione dei satelliti l'avevo lasciata cadere. Bon. Mi facevano molto più paura tutti quei nomi in fila che non riuscivo a ricollegare a dei concetti :)
Come disse non ricordo chi "se monti in fila tutte le scene di Chani, hai una pubblicità di un profumo lunghissima". Da lettore del primo libro l'ho apprezzato, forse un po' infodump nella prima mezz'ora, ma d'altra parte o così o fai una serie tv. Non penso sia intrasponibile, ma in effetti una serie sarebbe una scelta migliore. I personaggi nel film sono molto più umanizzati rispetto al libro, una cosa che mi faceva storcere il naso era la freddezza dei personaggi, qua Paul fa battute, fa un minimo il ragazzino che dovrebbe essere. Purtroppo, come nel libro, il personaggio di Leto non mi ha detto granché, dovrebbe il "Ned Stark" della situa ma non riesco a farmelo piacere. Hanno un po' addolcito anche Harkonnen (il panzone volante) visto che nel libro dice chiaramente che stuprerebbe Paul. L'atmosfera è una madonna, mi son ritrovato a pensare "cazzo è così che dovrebbe essere."
Ciao, scusa, te lo chiedo per curiosità, visto che non ho letto i libri: in che senso lo stuprerebbe? Cosa dice? Ho sentito che nel libro il barone è pedofilo, è vero?
Dopo aver visto il film ho anche cominciato a leggere il romanzo e devo dire che fino a dove sono arrivato il film è un'ottima trasposizione. Credo che Villeneuve, per quanto riguarda la narrazione, abbia fatto il miglior lavoro possibile dato che anche il libro è pieno di visioni/flashforward e inoltre, ad inizio di ogni capitolo, sono presenti nozioni aggiuntive (stralci provenienti da una specie di "bibbia" dell'universo di Dune) che ovviamente nel film non potevano essere aggiunte. Fortunatamente all'inizio del film hanno più o meno messo la spiegazione di cosa serve la spezia e chi sono gli Harkonnen, cosa che nel libro all'inizio non veniva spiegata. [(MINOR)SPOILER: il fatto che Paul è il 'prescelto' non è del tutto corretta, l'ordine delle Bene Gesserit ha avuto come scopo quello di 'arricchire' il DNA tramite incroci genetici programmati (ecco perché le Bene Gesserit diventavano concubine delle famiglie nobili ed è il motivo per cui volevano solo figlie femmine) fino a raggiungere il Kwisatz Haderach. Il fatto che questo messia sia visto come tale dalle varie civiltà planetarie non è casuale, è dovuto al fatto che era da centinaia di anni che le Bene Gesserit indottrinavano la popolazione. Un altro appunto è che le visioni di Paul riguardano possibili eventi futuri, nel film ad esempio vediamo che un certo Fremen faceva da mentore a Paul ma in realtà lo stesso personaggio lo vediamo ucciso da Paul stesso. Un altro esempio è che in una visione vediamo Paul morto durante il duello finale, cosa che ovviamente non succede]
15:20 è normale pensa che nel libro ci sono 3 appendici e non fai altro che andare avanti indietro per cercare definizioni e i nomi delle cose😅 (ci vorrebbe un "libretto" come quando vai a vedere l'opera)😅
Sono un fan di Dune, ne adoro la storia, ne adoro l'atmosfera, ne adoro il libro, ma i film in effetti non riescono mai nell'intento di raccontare l'essenza dell'opera: per 3 motivi: l'universo è molto vasto, il ritmo è molto lento e la storia si evolve in molti aspetti intricati che hanno come filo conduttore la crescita interiore di Paul, il quale prende sempre più consapevolezza del suo potere di prevedere dove lo porterà ogni sua possibile decisione (le visioni). Nonostante i pareri generali, trovo che il film che meglio trasporti nell'atmosfera di Dune sia quello di Lynch. Probabilmente una serie sarebbe più adatta.
RISPONDO (26:00): secondo me SI! È un'opera molto difficile da trasporre per vari motivi, i due principali: - è letteralmente un "nuovo universo" popolato e regolato da centinaia di personaggi, leggi, storie, ecc. che necessitano una spiegazione al fine di comprendere la storia nella sua interezza. - è stato fortemente influenzato dalle ideologie degli anni 60 (vedi per dirne uno le "droghe che aprono la mente") per questo ci sarebbe bisogno di un riadattamento di tutta la trama o di qualche espediente per adattarlo e spiegarlo ai nostri giorni. Una soluzione poteva essere forse, come dici tu, farne un'opera seriale; in modo da poter diluire e dipanare meglio l'universo narrativo (la storia, i personaggi,...).
Le visioni dei futuri alternativi sono una parte importantissima del romanzo, a un certo punto il protagonista vede tutta la sua vita fino alla fine e poi decide tutte le sue azioni di conseguenza, Villenevue ci é anche andato piano, come dici tu, per opere del genere, forse la cosa migliore é proprio la serialità per quanto a me il film é piaciuto proprio tanto in ogni aspetto.
Dopo aver visto il film di Lynch (che non mi ha annoiato alla fin fine), ho capito che il problema per me è il romanzo, che non ho letto, ma temo sia intricato e per me pesante. Nella versione che circola del film di Lynch ho capito certe cose a tre quarti di film. Villeneuve sceglie di partire con una voce narrante che illustra gli 'schieramenti', e così si para il culo. Io ammetto che ero un po' stanco la sera che ho visto il film, ma ho preso sonno tre volte. La terza stavo per cadere sulla sedia di destra (libera), ma per fortuna l'amico che avevo a sinistra si è girato a fare un commento e mi ha raddrizzato. Mi ha investito la fotografia dei vasti paesaggi sul grande schermo, quella mi ha proprio emozionato. Ho trovato ad un certo punto troppo invadente la colonna sonora, sempre presente. Due ore e mezza di sinfonia, benchè talvolta emozionante. I miei amici mi hanno tutti insultato per il mio giudizio. Non ci posso fare niente...
Capisco il senso di confusione del world-building, c'è anche da dire che Villeneuve è un regista che definisco da "re-watch". Ogni suo film lo apprezzo maggiormente alla seconda visione e vedo di non essere l'unico, quindi credo che sia parte del suo stile. Una nota di merito secondo me è il fatto che Villeneuve non gira con green screen o almeno ne limita il più possibile l'utilizzo. Fa costruire tanti set, gira in location reali (gli attori sono davvero in un deserto) e questo aiuta l'immedesimazione, la recitazione e l'aspetto visivo. I vfx di questo film sono molto più realistici di qualsiasi film Marvel o altri blockbuster. SPOILER: Il difetto delle visioni è che anticipano cose ed è una soluzione narrativa molto stupida. Però in questo caso credo siano molto fighe perché ti fanno credere una cosa, come il personaggio nero che fa da 'maestro' a Paul nelle visioni. Quando poi Paul lo incontra e l'altro lo sfida, arrivi a pensare che si riappacificheranno e invece TAC! Lo uccide. Se le visioni continueranno in questo modo credo che possa essere interessante capire tutti i meccanismi, anche perché Villeneuve non è un regista da cliché. Però piaccia o no, bisogna essere contenti di vedere blockbuster differenti, più autoriali e che richiedono qualcosa in più allo spettatore che non viene più imboccato ma gli viene dato il cucchiaio e deve mangiare da solo. P.s. 21:02 "Anche questo è stato saccheggiato da Star Wars tantissimo", e no Syné! È stato Lucas ad ispirarsi al libro di Herbert. Tatooine è ispirata da Arrakis, come la forza è ispirata dalla 'voce'.
se ritenete che il film di Villeneuve non ha trasportato in materia cinematografica il romanzo allora significa che di cinema non capite una fava. Film monumentale che fa da introduzione a una seconda parte che sarà epica . Totalmente in disaccordo con quanto detto nel video
Io il libro manco l'ho letto ma ho trovato profondissima la relazione tra Paul e i suoi genitori, rappresentata con una grandissima sottigliezza e ottime prove attoriali. Villeneuve è un genio e un regista che prende sul serio lo spettatore. Vedendo certi commenti forse troppo sul serio. Ma è giusto così, ad attrarre il pubblico generalista ci pensano Zendaya, Chalamet e Momoa, mentre io mi godo il regista e gli attori che ha scelto per dare anima al suo film (stavolta devo ammetterlo Chalamet incluso, anche se altri mi son piaciuti più di lui)
È incredibile come tu sia riuscito a spiegare perfettamente la mia stessa esperienza cinematografica con Dune. Uguale identico, sottoscrivo ogni singola parola. 👏👏
Lo scudo Holtzman è un potente espediente letterario: rende impossibili alcune armi a energia diretta contro qualsiasi avversario meritevole, e dimostra anche che le tradizionali armi da fuoco e missili a proiettile sono inefficaci, aggiungendosi all'atmosfera feudale, e impone l'uso di armi miste nonostante altri più tecnologia avanzata. Gli scudi erano prodotti da un generatore Holtzman , il campo derivava dalla Fase Uno dell'effetto sospensore -annullamento. Gli scudi possono essere calibrati per consentire il passaggio della materia al di sotto di determinate velocità. Questo è vitale negli scudi di difesa personale, poiché si soffoca all'interno di uno scudo che non ammette gas atmosferici. A seconda dell'impostazione dello scudo, la velocità dell'oggetto mentre passa attraverso lo scudo varia da sei a nove centimetri al secondo. Uno scudo potrebbe anche essere impostato per coprire il lato sinistro o destro di una persona se ne sorgesse la necessità specifica.
Caro Synergo, ti ringrazio infinitamente poiché sei l'unica persona che è riuscita a spiegare per bene come mai questo film non gli è piaciuto. Io ho 3 capisaldi letterari e sono i romanzi di Tolkien, la saga di Kingsbridge di Follet e la saga di Dune di Herbert. Detto ciò, capisco e condivido il 100 percento dei "problemi" che hai segnalato e ti dirò di più, il libro, a livello di facilità di lettura, è pure peggio del film. Tutti i problemi che hai segnalato purtroppo sono normali per i non conoscitori e la "colpa" è data dal fatto che Villeneuve ha voluto seguire per bene ciò che è raccontato nei romanzi. Tutte le varie spiegazioni di moltissimi punti interrogativi che vengono fuori nella prima parte sono trattati nella seconda e purtroppo questo è un "problema" ai fini del racconto di questo film. Non credo che sia un libro infilmabile ed il regista lo ha fatto capire, purtroppo però lo possono sapere solo i lettori del romanzo che hanno ben chiara tutta la struttura narrativa. Infine sono d'accordo anche sul fatto che una serie TV sarebbe stata più a fuoco nel raccontare questa epopea e credo che se non fallirà la serie TV di lotr, potrebbero mettere le mani anche sui libri di herbert che raccontano la storia postuma a quella del film, potrebbe essere un Trono di spade 2.0, anche se ovviamente anche Martin ha preso spunto per i suoi romanzi 👍 Bella recensione comunque, è sempre piacevole ascoltarti, soprattutto ad una certa età (siamo all'incirca coetanei) 🤣
Si sono con te, non è trasponibile, è veramente troppo complesso, io leggo tutta la saga ogni anno circa (giuro) e trovo Dune con sempre qualcosa di nuovo, ma io rispetto chi ci prova, entrambi i tentativi mi sono piaciuti, ma certo non mi aspetto niente più che un paio di tentativi, mi trovo ancora in sintonia con te per quanto riguarda un'ipotetica serie, diciamo dei 6 libri canonici. Gomunque grazie per il tuo giudizio, lo aspettavo. 😊🌺
Ho avuto anche io le tue stesse sensazioni, una volta uscito dal cinema. Ero interdetto. Bello tecnicamente, MA... Data la complessità, probabilmente avrebbero dovuto fare una serie TV, e prendersi tutto il tempo per raccontare, poco per volta, l'universo.
A me questa prima parte è piaciuta, probabilmente anche perché mi piacciono gli universi dettagliati e complessi. Ho letto i libri dopo averlo visto (e li sto ancora leggendo) ed effettivamente si tratta di una saga che è praticamente impossibile rendere su schermo in 3-6 ore, già nel primo libro abbiamo un'universo dettagliato che richiederebbe spiegoni quindi fare delle concessioni è d'obbligo. Ho visto oggi la seconda parte. Va anche considerato che in Dune non si racconta solo la storia di Paul e di Lady Jessica, ma tutti i libri della saga ndrebbero considerato un tutt'uno. Anche questo è un film in cui si vola altissimi e di toni diametralmente opposti, qui per esempio trovi la ferocia nei combattimenti che sembrano mancare nella prima parte. Anche come ritmi è molto diverso, con quasi tre ore di film che volano. Le concessioni sui personaggi mi sembrano maggiori ma giustificate da cercare di chiudere con questa seconda parte anche se in questo modo alcuni sembrano purtroppo abbozzati. Io credo che una delle cose più godibili sia il cambiamento psicologico dei protagonisti che qui è molto marcato e più palese rispetto ai libri.
Synergo la questione dei combattimenti è legata al libro, la tecnologia degli scudi ha reso necessario creare tecniche di combattimento ultra raffinate per eludere le difese e colpire piano. In più l’estrema razionalità dei personaggi e del loro agire viene enfatizzata anche così. Inoltre si parla di combattimento tra le migliori truppe d’élite dell’universo e non di una rissa da bar, non c’è rabbia o sbagli, c’è solo la perfezione della tecnica bellica, altre cose emerse più volte nei libri e rappresentate quanto possibile bene nel film. Poi la questione del contesto, viene anche lì ripresa dal libro. Strano a dirsi ma per una volta si sono attenuti al libro e hanno fatto un ottimo prodotto. Però hai ragione, questa saga per capirla veramente serviva una serie tv da almeno 8/10 puntate (a libro). Poi ancora, questa è una saga che punta a raccontare un’universo e non un personaggio, la morte dei personaggi è accettata, nei libri successivi si capisce ancora meglio, non è una cosa che ti deve segnare, anzi. Paul ha le visioni del futuro e questo è la chiave di tutta la storia di tutti i libri, e non è uno spoiler, lo dice alla madre quando scappa dopo che è morto il padre e ha la visione del Jihad. Comunque Assolutamente d’accordo che è impossibile trasporre il libro in film, e lui l’ha fatto da dio.
no, bastava utilizzare decentemente i tempi, non fare 2 ore di riprese inutili per tagliare ogni spiegazione invece utile, come appunto ha fatto il regista
@@DiabolicTheBest no se l'avessi letto non mi sarei reso bene conto delle lacune del film, ho letto solo la sintesi anni fa ma comunque molto più esaustiva rispetto al film e proprio per questo mi rendo bene conto quanto manca a questo film soprattutto a livello di caratterizzazione generale, non solo dei singoli personaggi
@@brandon0099 se l’avessi letto capiresti che non era possibile mettere in scena una trama più esaustiva, perché le dinamiche mancanti sono cose che appunto puoi leggere ma non mettere in scena, sopratutto se vuoi fare un bel film e non uno spiegone infinito. Probabilmente sarebbe uscito bene in una serie tv
@@DiabolicTheBest sì ma se si tratta di due film si parla comunque di 6 ore, o anche 9 in caso di trilogia, dovendo trattare solo un libro di 650 pagine, molto più logiche e semplice rispetto per esempio all'universo del signore degli anelli (1400 pagine) il punto è che NON lo si può fare con un approccio del genere, bruciandosi almeno un ora e mezza tra scene mute o addirittura rallentate. Non è necessario ricorrere agli spiegoni, come l'orribile spiegone iniziale, basta selezionare scene ben caratterizzate. In questo film la trama non c'è, e neppure la caratterizzazione, l'unico motivo di identificazione del protagonista per 2 ore è perché è "l'eletto" o così dicono... mai visto un obbrobrio del genere, questo è il vero problema, e se non avresti letto il libro te ne saresti accorto anche tu
Completamente d'accordo. Ho letto il primo libro di Dune ed è una storia totalmente basata sulla parola e non sull'immagine. Alcuni passi del libro non si possono rendere con scene visive, ma solo tramite sensazioni, quello che può fare un testo scritto o una musica. Niente di visivo o cinematografico.
Premesso che la cosa del finale troncato è vera, io non capisco come si possa reputare noioso questo film. Purtroppo i film moderni ci hanno abituato a una smitragliata di avvenimenti uno dopo l'altro, è quasi come se i film dovessero mettere una pezza alla bassa soglia di attenzione dello spettatore. Insomma quando un film si prende il suo tempo per lasciarti immergere nel mondo prima che la storia parta è "noioso", questa è prima di tutto una storia di fantapolitica, non può funzionare se l'ambientazione è uno sfondo piatto, è necessario che tu conosca per bene il mondo.
Aspetta, non dico che mi abbiano Jato perché ha un ritmo blando, c**** ho fatto pure una dissertazione su quanto siano più belle le inquadrature ferme che quelle in movimento! Dico solo che gli intrighi politici mi interessano solo se le persone coinvolte le ho prese a cuore, e qui per me c'era soltanto una schiera di burattini senz'anima. Anche Game of Thrones è tutto un intrigo politico, ma c'è un Focus molto forte sui personaggi e sui loro rapporti. Qui sono tutti quanti "istituzionali", ingessati. Il personaggio di Duncan, che è quello che dovrebbe avere I risvolti più avventurosi di tutti, non lo vediamo neanche fare quello che fa. Torna alla base con una conoscenza Non lo so, per me una gigantesca situazione sull'orlo del caos politico è solo noia, se nessuno dei personaggi coinvolti ha la mia attenzione. A volte i racconti una gigantesca guerra molto meglio parlando di una ragazzina nascosta in una soffitta, piuttosto che parlandomi degli equilibri di 25 popolazioni
È esattamente così... Nella civiltà occidentale c'è un enorme problema di deficit dell'attenzione, è una diffusa malattia psicologica troppo spesso minimizzata
Mi spiace, ma narrativamente il film è noioso. È l'equivalente filmico di dark souls, Lore a palla ma storia zero e protagonisti senza carisma sparati a palla senza dargli un perché. Io non ho letto il libro, e Paul mi sembrava così emo che sembrava uscito da uno Young adult.
È noioso, non perché lento, ma perché piatto. Un film a mio parere deve essere autoconclusivo, altrimenti è solo accessorio. A quasi tutti quelli che hanno letto il libro, è piaciuto, a quasi tutti quelli che NON hanno letto il libro (me compreso) no. Forse un motivo c'è e non c'è bisogno di prendersela. Magari davvero una bella serie avrebbe reso meglio.
Anche io l'ho trovato noioso, non perché non succede nulla, ma perché le cose che succedono e ne succedono tante, (quindi anche questo è un film che cerca di mitragliare l'attenzione dello spettatore) sono noiose e di base servono a poco alla trama. Spoiler. La parte a metà film, il primo attacco del verme nel deserto, scena allungata e quasi inutile. Tutte le visioni che lui ha, alla fine quasi inutili. Tutta la storia del medico che tradisce e del padre che cerca di uccidere il barone con il veleno, alla fine si dimostra tutto inutile perché il bastardo sopravvive. Interi personaggi quasi inutili, Jason Momoa e altri, presentati nel film e poi uccisi, così.
Il lavoro fatto da Villeneueve è eccelso e a mio parere traspone molto bene l'opera originale, anche nel suo contesto metanarrativo: basti pensare a come inquadrature e sonoro spesso si uniscano, anche al di fuori delle scene più specificamente oniriche, per dare allo spettatore l'impressione di stare allucinando e riavvicinandolo alle radici culturali del romanzo. Il problema è proprio il romanzo in sé, inscindibilmente legato alle suddette fondamenta, per quanto rivoluzionario nell'esecuzione. Pensando al periodo in cui è uscito, il 1965, non è difficile vederci tutti quegli elementi tipici della nascente cultura hippie, particolarmente diffusa proprio nella California in cui Herbert aveva vissuto a lungo. La Spezia non è tanto il petrolio (o almeno, lo può essere come espediente narrativo, ma non come simbolo per il lettore inteso) quanto più, banalmente, l'LSD, che spesso veniva usato proprio nella convinzione mistica che potesse "elevare la mente". Stiamo parlando dello stesso brodo culturale da cui poi sono nati i visionari della Silicon Valley, dopotutto. In tutta la saga c'è in realtà pochissima fantascienza, anche perché Herbert non ne capiva assolutamente nulla, lui era un giornalista, non uno scienziato come Asimov. Aggiungici l'amore, sempre tipico di quella parte e tempo del mondo, per la storia medioevale e capirai perché in un impero galattico millenni nel futuro il potere sia ancora gestito da dinastie reali, aristocratici e ordini monastici, mentre i combattimenti si compiono ancora all'arma bianca. Anche lo stile di scrittura è completamente opposto a quello di Asimov, sempre criticato per la prosa fredda e meccanica, e risulta piuttosto pomposo, spesso inutilmente drammatico e riassumibile come uno scimmiottamento piuttosto fuori strada di Shakespeare. Insomma, è un (anzi, il) fantasy nello spazio, con tutti i pro e i contro del caso. Villeneueve ha fatto un lavoro magnifico, ma temo che le basi per tutti i problemi che hai avuto con esso fossero già nel libro e anzi siano parti imprescindibili dell'esperienza.
In realtà come ha detto Synergo la spezia come bene primario è molto vicina al petrolio perché tutta quella civiltà si basa su quello. La CHOAM non citata nel film è l'equivalente dell'OPEC. I combattimenti si compiono all'arma bianca per un motivo: gli scudi hanno reso inutili le armi con alta velocità cinetica perché questi le respingono per cui per abbattere un avversario bisogna ucciderlo a singolar tenzone. Nel film non viene fatto vedere, ma una volta disattivati gli scudi (dal traditore) si usano armi da lancio come i cannoni di grosso calibro fatti portare dal barone essenziali per vincere contro gli Atreides.
@@comstraker7329 hai frainteso il mio punto, so che la spezia copre narrativamente il ruolo del petrolio e che c'è un motivo se combattono all'arma bianca, ma il mio interesse era il perché Herbert avesse deciso di inserire quel tipo di elementi nella sua storia "in the first place". Ragione che palesemente è ravvisabile nell'ambiente culturale da cui lui proviene: chiunque avrebbe potuto scrivere una storia in cui un impero galattico basa la propria esistenza su una fonte di energia analoga al petrolio, solo Herbert l'ha fatto rendendola un analogo dell'LSD. Già solo l'idea di creare una società in cui l'LSD è il bene primario per elevare le menti è una "roba da hippie". Questo, unito ai combattimenti corpo a corpo e la struttura di potere dell'impero (per quanto giustificati da tutti gli escamotage narrativi del caso), rende la storia molto fantasy e poco fantascientifica. Il che spiega buona parte dell'insofferenza provata da Synergo nel seguirla.
Io continuo a spingere "The bombing" su Netflix. Una perla di monnezza! Non ho visto il film ma ho letto i libri. La storia di Dune è così. Le visioni ci sono nel libro e sono importanti quindi devi metterle nel film. Così come tutti i termini in arabo, il concetto della jihad booleana, i mentat, il fatto che i vermi NON SI CAVALCANO ma si prendono tipo autobus...come per il ciclo della fondazione, la cui serie non voglio guardare, certe cose dovrebbero rimanere su carta.
@@comstraker7329 Ero alle superiori e facevo informatica, jihad booleana mi suonava molto figo così deve essersi impressa per sempre nella mia memoria con quel nome!
Per me è stato praticamente l'esatto contrario.. Adoro gli universi sci-fi enormi, complessi, pieni di tecnologie incomprensibili. Adoro il focus sui mondi e sulle strutture sociali e politiche che li governano piuttosto che sui singoli personaggi. E mi piacciono anche le visioni, le scene oniriche, il miscuglio tra sogno e realtà e tutte queste cose qua (sono un grande fan degli incredibili romanzi di Haruki Murakami, quindi per forza, ma capisco perfettamente che possa non piacere). Il dubbio che ti poni alla fine è giustissimo, concordo con tutti gli altri che hanno commentato che purtroppo è estremamente difficile se non impossibile trasporre un romanzo di questo tipo in una serie da 15-20 ore, quindi figuriamoci in un paio di film da 2-3 ore l'uno. La stessa identica cosa è successa a quel capolavoro del Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov e mi è dispiaciuto molto. La serie uscita su Apple TV è stato un goffo tentativo di racchiudere la complessità di quell'universo in pochi episodi, distruggendo (a mio avviso) l'opera stessa.
In realtà il film non è per niente monco. Il protagonista per tutto il film è insicuro e non sa se sarà in grado di prendere il posto del padre un giorno. Nel finale capisce chi è e cosa deve fare. Può sembrare un finale monco se non si è letto il libro effettivamente però è proprio nel finale che il protagonista diventa consapevole della sua missione.
Synergo, io i tuoi video me li guardo e riguardo a nastro. Ogni tanto ti lascio "riposare" e prima o poi torna il rewatch. Dune mi ha annoiato talmente tanto in partenza che sono perfino riluttante a premere su questo video
Synergo condivido abbastanza spesso le tue/vostre opinioni sui videogiochi, ma sui film...agli antipodi. Dune è un film magnifico che acquista valore man mano che lo si riguarda. Anche grazie, come sempre, a quel genio di Hans Zimmer.
Un piccolo animale, un "pesce di sabbia" di Arrakis produce la spezia come sottoprodotto della sua dieta. Lo stesso pesce "sigilla" l'acqua nelle profondità del pianeta, che è deserto perché il pesce, che poi diventa vermone, non sopravvive all'umidità. Quindi Arrakis non è calda, Arrakis è semplicemente priva d'acqua in superficie. Le Benegesserit stanno lavorando, da millenni, per creare un uomo che abbia le loro stesse capacità: le donne sono le uniche ad avere il potere della preveggenza (a meno di non essere sostanzialmente spaziali drogati a morte di melange, ma non vengono considerati manco uomini), ma il loro potere è limitato. Hanno capito che un uomo geneticamente perfetto (che si potrebbe ottenere unendo fra loro le grandi case) potrebbe avere un potere tale da essere "l'essere supremo", capace di una preveggenza ASSOLUTA nonché della possibilità di conoscere e dialogare con tutti i suoi progenitori (fino al primo progenitore, Harum). Le case in sé sono il "progetto" delle Benegesserit, che prendono le donne delle famiglie e le fanno incrociare con gli uomini delle famiglie, al fine di far nascere l'uomo perfetto, il qwisdatz aderach. La stessa Jessica si scoprirà (ma più avanti nei libri, quindi nel film non se ne parla) essere un Harkonnen a sua insaputa. Nel film manca anche il "vero" potere, che è al di sopra anche dell'imperatore, la CHOAM (Combine Honnete Ober Advancer Mercantiles) che è sostanzialmente la gilda dei mercanti, e che ha potere anche sull'imperatore (visto che, banalmente, i suoi profitti mantengono tutti). Non vengono spiegati neanche i sostituti dei computer e delle IA: le "macchine umane" (dette Mentat) capaci di fare calcoli complessissimi, uomini mentalmente superiori che, per questioni di plot, hanno tolto. In particolare uno dei personaggi primari in Dune era Thufir Hawat, mentat Atreides. Non mi pare ci sia neanche nel cast. C'è molto altro da dire sul lore di Dune, che ti spiega anche il film (che viene goduto appieno solo se hai letto il libro).
@@aaaz45 assolutamente no, semplicemente non specifico ogni volta "per me". Anche perché ognuno ha la sua opinione e a me non interessa minimamente convincere nessuno 😅
Per rispondere alla tua domanda finale: per come è scritto il libro credo sia effettivamente intrasponibile se non in molte più ore. Ci sono varie cose da considerare: intanto non è un universi super dettagliato..anzi. Il non capirci nulla è effettivamente normale la prima volta che si legge il libro. I personaggi sono nella costante situazione di nascondere attraverso il controllo del corpo e del viso i reali pensieri, c’è troppo che si svolge nella mente dei personaggi. Troppe rivelazioni che scaturiscono da un’espressione di paura di qualcuno. Tutto questo è giustamente assente (anche se i fan del libro potranno sicuramente leggere sui volti dei personaggi alcuni accenni lasciati dal regista). Ps: nota sul protagonista. È effettivamente anche nel libro un personaggio controverso. Credo che l’affezionarsi al protagonista non faccia parte dell’intenzioni di Herbert. Proprio per come scrive i suoi personaggi. Sono estremamente umani complessi e pieni di difetti. Come cita il libro: Paul imparò il silenzio in giovane età Un saluto
Ho letto 2 dei 6 libri della saga e sono parzialmente d’accordo con te: probabilmente è un’opera impossibile da trasporre in un film unico, anche se diviso in più parti (anche solo il primo libro). Non per il volume delle informazioni in sé, da tradurre in scene evitando il più possibile gli “spiegoni”, ma per il tipo di storia, a metà tra un trattato di fantapolitica abbastanza intricato e un monologo interiore dai tratti metafisici. Il vari messaggi di fondo sono potenti e al lettore attento arrivano, mentre allo spettatore c’è il rischio che arrivi troppo poco, anche con una regia ed una sceneggiatura magnifiche. Paradossalmente da questo film potrebbero trasparire in maniera più chiara solo i risvolti pratici e politici tra i vari personaggi, rispetto a quelli interiori del protagonista e collettivi. È un peccato, ma non credo si possano fare miracoli. Detto questo io non sono rimasto affatto deluso, anzi il contrario, ma secondo me proprio perché ho letto qualcosa e perché a prescindere mi piacciono le scene oniriche :D A proposito, queste scene ahimè non si potevano evitare, sia perché altrimenti avresti capito ancora meno del protagonista e di quello che poi farà, sia perché nel libro sono presenti alla stessa maniera e quadrano con le varie vicende.
La trasposizione è un lavoro complicato per il quale è necessario aver capito il 'medium' di partenza, nel caso di Dune il romanzo di Herbert. 'Capire' significa riuscire a individuare gli elementi fondamentali della narrazione che nel loro insieme costituiscono l'apparato radicale della storia. Fatto ciò si inizia la "traduzione", da un linguaggio ad un altro linguaggio, tenendo sempre presente che, come per le lingue, certi termini e/o concetti non possono essere tradotti in modo letterale. La riuscita di questa operazione dipende da molti fattori, il fondamentale dei quali è a mio avviso il coraggio di creare; senza si rischia di mettere in scena un romanzo invece di fare un Film.
Difficile provare empatia con una massa di personaggi piatti, perlomeno in quello di Lynch, con tutti i difetti che si porta dietro, i personaggi avevano una bella e gradevole caratterizzazione. Pure la questione politica qua è veramente insulsa, non si percepisce nemmeno, in quello dell'84 invece erano, a mio gusto, un bel punto di forza.
Quando leggo gente definire piatti i personaggi di questo film mi viene un po' da ridere e un po' da piangere. La scena iniziale è una caratterizzazione più magistrale dell'intero film di Lynch. Per favore ragazzi iniziamo a guardare i film con un po' di attenzione, invece di definire piatto tutto ciò che non ci imbocca con il cucchiaino.
I combattimenti in effetti sono molto puliti poco violenti poco contatto ecc. Ma bisogna considerare che nel libro è specificato che a causa degli scudi, che possono essere penetrati solo da oggetto lenti e NON da oggetti veloci, allora i combattimenti si basano più sulla astuzia e l' inganno che sulla forza. In generale la caratteristica di dune è di rappresentare un universo molto differente e molto particolare in cui l' intrigo, inganno e la psicologia valgono più di tecnica tecnologia ecc. Nel libro viene spiegato che questa diffidenza verso la tecnologia ed in particolare l' informatica è dovuto al fatto che l' umanita è sopravvissuta all apocalisse dei terminator e ha conservato la lezione... o il trauma. (Come noi nella realta abbiamonesagersto con le guerre industrializzate nel '900 e conserviamo la lezione... o il trauma) Se vogliamo è un universo un po "femmineo". Il film l' ho trovato anche troppo imbastardito e hollividiano, nel libro non esistono veicolo da combattimento (a parte un episodio in cui si usano i motori di un ornitottero dimostrando che l' uso di lanciafiamme o simili sarebbw estremamente efficace) nel fil si vede una fregafa che cerca di distruggere l' ornitottero... L' ornitottero stesso ha la forma di una libellula e la carena e le linee ricordano molto gli elicotteri stealth reali (Comanche per esempio) hanno un aspetto piittosto razionale finzionale credibile le ali sembrano pale di elicottero che al posto di roteare su un asse fanno la rotazione che si vede nel film creando un effetto abbastanza simile agli elicotteri reali. Nel libro gli ornitotteri hanno 2 grosse ali da uccello e non da insetto inoltre gli ornitotteri sono variopinti in stile che mi sembra simile ai geroglifici egizi. Mi rendo conto che vedere a schermo 2 grosse ali che sostentano un macchinario pesante sembrerebbero per forza che sbattano troppo in fretta per resistere o sembrare sinuoso e bello o sarebbero troppo lente per sembrare in grado di produrre la spinta necessaria. Poi anche nel libro ci sono cose che... Per esempio si usa aetiglieria convenzionale (obici cannoni) e sn viste come armi esotiche antiche e brutali ma nei 2 casi in cui vengono usate (nel primo libro) hanno una efficacia devastante (pensiamo anche ai motori usati come armi e sembrerebbe che la razionalità non viene molto applicata alla tecnica militare in dune). Tutto cio per dire che dune descrive un mondo così bizzarro ed alieno che in effetti ogni trasposizione cinematografica non può altro che risultare manchevole a meno di imbastardire troppo e fare un film solo ispirato a dune. Nella sua rivolta contro ogni autorità e centri d' interessi e l' intero esercito dell imperatore paul usa una sola arma nucleare e lo fa per distruggere il muro scudo...anche se in effetti il libro a volte è come se fosse una cronaca scritta a posteriori e quindi si potrebbe anche pensare che paul una volta diventato imperatore abbia fatto passare alla storia la sua versione quando in realtà ha usato le armi nucleari direttamente sulle forze nemiche schierate per prevalere.... P.S. La scena di combattimento all arma bianca più bella nel cinema secondo me è il primo contatto tra gli spartani e i persiani in quella tamarrata che è 300. Si si percepisce bene l' impatto la fisicità cinetica la fatica e il frastuono del combattimento, tutto l' opposto di dune.
Capisco pienamente tue lamentele, purtroppo è un effetto che rispetto ad un Signore degli anelli, il glossario di termini a noi poco noti è notevolmente maggiore (a senso, noi sappiamo già cos'è un nano o un elfo o cos'è il mithril, se abbiamo magri giocato a qualche rpg, meno cos'è un Nazgul), qui hai pianeti, popolazioni, culti e oggetti con nomi completamente nuovi. Nella mia versione del libro di Dune c'è proprio un glossario alla fine del libro, che ho consultato chissà quante volte, purtroppo è una scelta profonda di Herbert che, se stravolta, prenderebbe molto le distanze da Dune. In questo senso, secondo me, Villesneuve ha fatto quello che poteva per farcele digerire, infatti secondo me Dune parte 1 è per larga parte una grossa pennellata per disegnare la tensione dei rapporti tra le varie forze in gioco, prima che gli eventi inizino a precipitare verso l'ultima ora.
Mha io non capisco certi commenti. Sicuramente non un film che trasporta gli animi, ma non mi pare un film brutto. E un film girato bene, ben recitato e sono d accordo che ne manca una parte per avere un giudizio totale. Sopratutto dopo aver visto commenti entusiasti su questo canale per film come Suicide Squad 2, che nonostate sia piaciuto a Synergo, io lo reputo la stessa mondezza del primo.
Assolutamente vero Synergo. Io ho letto 4 dei suoi libri... È impossibile realizzarlo bene. (primi due libri a me sono piaciuti tantissimo, te li consiglio) le visioni sono al centro del racconto (è un predestinato, ma no) e se nei libri questa cosa non pesa, nel film le visioni sono una rottura.
Per tentare di rispondere alla domanda se Dune è inadattabile o meno ti dico che non ho onestamente idea di come si sarebbe potuto fare in maniera diversa da come lo ha fatto Villeneuve, portando però alle criticità che hai esposto. Sicuro non si poteva fare come nella versione di Lynch ( che mi sono sorbito nella sua interezza e ancora ne pago le spese). Per, forse, toglierti il dubbio e lo sfizio sulla questione serie/film, esiste una mini-serie tv del 2000 intitolata "Dune - Il destino dell'universo" con regia e sceneggiatura di John Harrison. Grazie e complimenti per il lavoro che fai perchè dai sempre una luce diversa e interessante che non può che arricchire, anche e soprattutto quando ci sono differenze di vedute. P.S. Esiste anche una serie che fa da seguito del 2003 in cui recita James McAvoy, "I figli di Dune"
Allora, per rispondere alla tua domanda finale io contrariamente a quanto dicono molti penso che SI', l'opera OGGI è riproducibile sul grande schermo (non lo era negli anni '80). Però per accorgertene devi appunto leggere il libro, cosa che si fa nel giro di pochissimi giorni perché è scorrevolissimo e piacevolissimo, semplicemente meraviglioso. SI', sono d'accordo anche con te quando dici che chi ha letto il libro si gode cento volte di più il film, MA NON penso che sia per il motivo che hai detto tu, ossia per la tanta carne al fuoco tra nomi, casate, intrighi, ecc, perché quelli li ho capiti bene anche senza aver letto il libro. No, chi l'ha letto (cosa che ho fatto dopo la visione) si gode 100 volte di più il film perché riesce a interpretare perfettamente ogni singola scena, anzi, ogni singola espressione del viso. Mi spiego meglio: il libro è pieno zeppo di visioni e pensieri dei personaggi, tant'è vero che l'unico modo che ha trovato Lynch per riprodurre una cosa del genere senza rendere il film incomprensibile è stato far PARLARE i pensieri, proprio come accade negli anime. Questa tecnica sarebbe improponibile oggi, è obsoleta, non funziona. Quindi Villeneuve ha avuto l'ingrato compito di affidare alle prove attoriali quei pensieri. Quindi chi ha letto il libro e vede la reazione di Jessica nella tenda alle visioni e alla sfuriata di Paul rimane spezzato in due perché SA perfettamente cosa sta pensando Jessica in quel momento, e la Ferguson è riuscita perfettamente a rendere in pochi secondi pagine e pagine di pensieri che l'hanno fatta scoppiare in lacrime. Chi invece non l'ha letto, coglie forse un decimo di ciò che andrebbe colto in quella scena. Allo stesso modo, le visioni non sono un vezzo di Villeneuve come hai detto a fine video, ma sono assolutamente necessarie perché sono frammenti di quel futuro che Paul vorrà evitare, pur sapendo che per evitarlo dovrà lasciarvisi andare (sembra un controsenso ma capirai cosa intendo leggendo il libro). Quindi SI', non solo è un'opera trasponibile su schermo, ma addirittura lo è talmente tanto che proprio leggendola si può godere di determinate chicche, non solo in termini di scene ma anche di singoli fotogrammi. Io ho trovato il film perfetto, e ho apprezzato alla follia la resa su schermo di intere pagine di pensieri usando solo le prove attoriali, non potendo più usare l'espediente del pensiero "parlato". E' stata una difficoltà in più per Villeneuve, ma ne ha fatto un punto di forza. Leggi il libro e capirai di cosa parlo!
Ho avuto la stessa senzazioe di abbandono quando sono andata al cinema. a vedere DUNE e mi chiedevo (ma dopo 2 ore ,inizia solo adesso il film?).Poi boom fine😧😧😧.Ho amato però l'aspetto tecnico del film e tu lo hai spiegato in un modo CLAC CLAC applauso. E amo Lynch. Nonostante tutto.
Da ignorante dell'universo narrativo (magari nel libro è spiegato a dovere), quello che per me cozza tantissimo nel film è "abbiamo le astronavi con i raggi laser della morte" e "ci meniamo con i coltelli". Le barriere protettive che si portano tutti addosso non mi son parse una ragione sufficiente.
Se colpisci uno scudo con un laser ottieni un'esplosione atomica. Non so perché non abbiano inserito una spiegazione o un riferimento a questo "dettaglio" nel film. In pratica gli scudi sono deterrenti contro le armi più tecnologicamente avanzate ed è il motivo per cui si fanno paranoie del tipo "stanno usando il laser? Ma sanno che abbiamo gli scudi? stai attento eh"
Concordo con te Synergo. Dune è un capolavoro a livello tecnico e visivo,insomma è diretto da uno che sa cosa è il cinema .. Ma a livello narrativo sembra di incappare in una lunga introduzione.. Hai la sensazione che il film non decolli,e quando decolla un po.. finisce. E in questa lunga introduzione ci sono cosa spiegate bene altre lasciate un po li,tanti concetti da memorizzare ma che dopo la visione del film ti sfuggono di mente. Onestamente non credo che la seconda parte sia diversa,però so da alcune fonti che molte cose verranno raccontate in delle serie su HBO MAX come per esempio l'ordine femminile di cui fa parte la Ferguson.
bravo anche io il primo dune mi stavo spaccando le palle e ho smesso quasi subito..... questo mi ha fatto lo stesso effetto ma ho voluto andare fino in fondo e mi sono ritrovato a chiamare in ospedale perche dovevo prenotare un'operazione ai coglioni......
Tra le opere che hanno provato ad adattare i 6 romanzi classici del Ciclo di Dune, probabilmente riuscendoci meglio di Lynch, non bisogna dimenticare le due mini serie televisive, ossia "Dune - Il destino dell'universo" del 2000, composta da due episodi, e "I figli di Dune" del 2003, composta da 3 episodi. Tuttavia, per quanto possa più che giustamente non piacare, il Dune del 1984 di Lynch rimane un espediente narrativo parecchio interessante e particolare, cercando di riprendere in parte la forma stilistica dei romanzi e riproponendo con enfasi i vari flussi di coscienza dei personaggi, abbontantemente usati da Frank Herbert, soprattutto nel primo romanzo, si ha un effetto onirico affascinante, che peraltro, dopo aver mangiato pesante, può conciliare grandemente il sonno. Anche per questo, e non solo per la presenza di Sting, il film è diventato un cult col passare degli anni, dopoutto "... la paura uccide la mente...", e i fan non hanno paura :D Da ultimo, ma non meno importante, è anche grazie al primo film di Dune se si è vista, nel 1992, la nascita del primo RTS strategico dei Westwood Studios :) Per concludere, i Ciclo di Dune è un'opera intrasponibile? Boh, non sono di sicuro sufficientemente ferrato in materia per poter esprimere un parere serio, tuttavia i romanzi, i primi in particolare, sono innegabilmente parecchio complicati e ostici da immaginare trasposti. Per me, il primo romanzo di Dune, insieme alla prima parte del Silmarillion, è stata una delle letture più impegnative, per dire, è più facile della trilogia di Gormenghast di Mervyn Peake, ma comunque meno accessibile dell'Ulisse di James Joyce.
Non credo non esista una storia che sia "impossibile" da trasporre su grande schermo. Tutto sta nel taglio che le si vuol dare e su cosa ci si vuol concentrare. È chiaro che se si vuol condensare un intero universo in ogni suo dettaglio, presentare dei personaggi (tanti) e raccontare pure le vicende personali di uno in particolare (o peggio, più d'uno) allora si finisce per fare quello che a te non piace. E lo capisco benissimo, anche se sopporto meglio di te... ma forse è solo perché bene o male conosco il materiale di partenza. Qui come ne Il signore degli anelli, per esempio. Sono d'accordo quando individui la serialità come la soluzione ottimale per raccontare universi complessi in cui si sviluppano storie intricate (o anche solo "lunghe") e GoT è proprio l'esempio a cui pensavo anche io ascoltandoti. Non è l'unica soluzione però, come scritto all'inizio: dipende dal focus e dal taglio che si vuol dare al film. Magari sbaglio, ma un esempio a caso: il primo Star Wars racconta una storia "semplice", tanti personaggi ma facili da inquadrare e tener presenti, col giusto spazio a seconda della rilevanza nella storia e le cose da sapere circa "l'universo" vengono somministrate in modo pulito, scaglionato e limitato... Niente spiegoni (a parte la paraculata dei titoli di testa, che pure sono divenuti iconici).
Sto leggendo ora il romanzo e per quanto già il primo libro sarà diviso appunto in 2 parti , già dall inizio ci sono delle cose che non vengono riportate , intrighi politici approfonditi , spiegazioni come hai detto tu , a me il film è piaciuto , forse è il risultato migliore che si possa ottenere e visto che a me piacciono le grande epopee , le caratterizzazioni dei mondi l ho trovato bello anche se si perde forse un po' troppo nei luoghi che racconta, forse solo una serie TV potrebbe raccontarlo in ogni singolo dettaglio con ogni singola spiegazione, però farei rimanere lo stesso regista perché ha fatto un lavoro ottimo considerando la maledizione di quest opera , fatto sta che è stato ufficializzato il continuo e sono curioso e speranzoso, le vicende di Paul sono raccontate in due libri , uno lungo e che appunto occorre essere diviso in 2 film e uno corto "facilmente" riassumibile in un film , perciò si parlava di una triologia, vedremo se dopo questa trilogia sarà anche questo considerato un fallimento totale , un semifallimento , a un pelo dalla riuscita ? Chissà
effettivamente l'universo di Dune nei libri è ancora più immenso è pieno di cose che coesistono insieme che nel fim. però è vero anche che Frank Herbert nei suoi romanzi si prende anche il giusto respiro per caratterizzare ogni singolo dei numerosissimi personaggi, in maniera che tu possa empatizzare con ognuno di loro in maniera da tenerti inccolato a quell'immensa epopea galattica piena di nomi, culture, e novità da memorizzare. Personalmete amo la saga dei libri di Dune e pur con i suoi difetti, amo l'adattamento di Villenueve, perchè non credo si possa fare meglio di cosí nei tempi cinematografici di due ore è mezza. Anche se molto probabilmente lunica maniera di trasporre correttamente Dune in immagini in movimeto credo sie efettivamente con un prodotto seriale che si possa permettere di prendersi il suo tempo.
Davvero un bel video, complimenti : ) Premetto che parlo avendo visto il film e letto la prima parte del libro (quindi esattamente fino allo stesso punto in cui si chiude il film). Anche a me il film a livello narrativo non ha fatto impazzire... Non ho avuto problemi con i termini perché me li ricordavo dal libro, ma anche così non sono riuscita ad empatizzare particolarmente con i personaggi, compreso il protagonista, e a sentirmi emotivamente coinvolta negli eventi che accadevano sullo schermo. Però è successo lo stesso anche con il libro. Per carità, l'autore ha creato un universo super complesso, curato nei minimi dettagli ma anche in questo caso non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi. La stessa cosa è successa anche con il Signore degli Anelli (sia libri che film) e con altre storie in cui l'ambientazione è particolarmente curata. Ovviamente questa caratteristica non la considero una pecca, anzi, ma sospetto che gli autori che si concentrano all'estremo su questo elemento funiscano per essere sommersi dalla quantità di formazioni che vogliono trasmettere e che un po' si dimentichino dei personaggi che vivono all'interno del mondo che hanmo creato. Per il tipo di consumatrice di narrazioni che sono io, danneggia molto l'esperienza di visione o lettura, cosa che considero un vero peccato. Se ci fosse più equilibrio tra le due cose sarebbe il top
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Permettimi, se conosci Moebius, Miyazaki, Jodorowsky, allora i furti sono evidenti.
La spezie serve per sbloccare la prescienza, cioe l capacita di vedere il futuro e quindi di trovare rotte sicure, e non per il mero calcolo computerizzato delle rotte.
E le visioni sono il frutto della preveggenza, e sono il fulcro del film.
da quel che so, dune part 2 deve uscire nel 2023
LA SCENA DELLA CORNAMUSA bellissima bellissima sono scoppiato a ridere in sala
@@pilliman750 cosa che il film non spiega per nulla, quindi non benissimo
Curiosità: l'intera saga di Dune si svolge in un arco di più di 5000 anni che sono circa 27663158 Esorcicci.
Ma tipo per via dei flashback o hanno veramente raccontato 5000 anni di storia?
@@sl4tra ci sono dei salti temporali
@@sl4tra anche senza contare le visioni perché la spezia Melange può conferire longevità e i romanzi hanno protagonisti e personaggi praticamente immortali
Ok ho fatto il calcolo e in 5000 anni si dovrebbero poter vedere circa 324.890.000 Esorcicci. Grazie per aver trovato un modo in cui perdere il mio inutile tempo.
@@Leonardo_Chiti a me viene 5000x365x24x60/95=276631578
"Secondo voi siamo di fronte ad un'opera intrasponibile?" Assolutamente si. Questo film è stato un mezzo miracolo, difficile fare di meglio senza appunto pensare ad una serie, ma non ci sarà mai un film, due film, tre film o dieci film che potranno rappresentare come si deve l'universo di Dune. Servirebbero esattamente le svariate decine di ore di cui parlavi anche per GoT, hai preso in pieno il paragone.
Io intanto già ho cominciato il libro visto che mi ha affascinato un botto
Bisogna vedere però se Villeneuve intende trasporre l'intera saga. Io non ho letto i libri, in effetti ho scoperto l'opera solo con il nuovo film recuperando in seguito anche quello di Lynch, ma ho intraletto le trame su wikipedia e sinceramente credo che bisognerebbe limitarsi alla trasposizione del solo primo. È un'opera così unica che già molti hanno detto che il primo è noioso e senza azione, figurarsi cosa direbbero dell'intera saga...ma vabbe, in effetti non è un film per tutti.
È esattamente quello che ho pensato uscendo dalla sala. Non penso si potesse fare meglio, ma ho comunque visto un prologo di 2 ore. Una serie ad alto budget come GoT è l'unico modo.
Se hanno fatto the lords of the rings possono fare anche questo. Certo l'universo è intrasponibile ma la storia di Dune (primo libro) è pure piuttosto semplice.
@@kantorghor Io parlo della storia di Dune, non del primo libro. In ogni caso anche rendere decentemente il primo libro richiede necessari tagli ed adattamenti, come la giustamente citata mancanza di spiegazioni per l'esistenza e la funzione dei mentat e dello strano stato di avanzamento tecnologico.
Synergo: hai presente vergine
Io: si ho presente, cavolo se ho presente :'(
Same
Il bot ti ha capito
@@giuliodelpapa5282 beh dopo che segnali il commento 😂😂😂
@@Sim.pathos yep
"non vuole fare jogging con la macchina da presa" mi ha conquistato.
guai a te se fai jogging con la macchina da presa, christianairte
Wei! Ma come te la passi?
Forse prenderebbe meglio l'idea: "non va sui rollerblade con la macchina da presa", dato che si, si muove tantissimo la camera negli ultimi anni, ma si muove anche in maniera estremamente leccata :)
@@SynergoAltrocinema Un esagerazione del movimento della macchina da presa l'ho notato in Nine Perfect Strangers, guardandolo ho avuto un po' di mal d'auto, prima di capire che era l'inquadratura che continuava a muoversi durante i dialoghi a causarmelo
@@giampbiglebowski6000 chiedi scusa a ChristianIce
Da amante di Herbert ti dico che Dune è un film MAGNIFICO se si è letto il romanzo. Se si è completamente digiuni, invece, per forza di cose, non si ha il tempo di metabolizzare e apprezzare la profondità dell'universo narrativo, che pure è messo in scena nel migliore dei modi possibili, considerando i limiti strutturali del film come mezzo espressivo. Conoscendo i tuoi gusti, concordo pienamente con l'analisi.
concordo al 100%
Il fatto è che film e libro sono due cose diverse, sono due media distinti e non devono appoggiarsi l’uno sull’altro per poter essere apprezzati. Se per apprezzare a pieno un film devo aver letto il libro significa che il film non funziona, perché dovremmo giudicare il film in sé, non pensare al libro.
@@leonardomagnani_ No no. Ma infatti, se leggi, ho concordato con la recensione. Non stavo difendendo il film in assoluto, ma, a mio parere, sarebbe complicato fare di meglio.
Io non ho letto il libro ma il film mi intrigava. Sono andato al cinema documentandomi prima e ben sapendo che mi sarei trovato di fronte a qualcosa di principalmente introspettivo. E lo stesso è riuscito a stamparsi nella mia testa e ad emozionarmi tra le inquadrature e la storia.
@@leonardomagnani_ io ti dico, non sapevo niente di dune, mai visto o letto nulla. E il film non solo me lo sono goduto, ma ho capito praticamente tutto. Non alla prima certo, è un film che ha bisogno di piu visioni, ma non si ha bisogno del libro per capirlo
Va be, io esco un po' dal coro, ma il Dune di Lynch mi faceva impazzire....lo trovavo solenne, ipnotico, affascinante, adoravo le musiche, le atmosfere quasi oniriche e misteriose, i pensieri dei personaggi che si sentivano a voce e la loro caratterizzazione, e per gli anni 80 gli effetti speciali erano bellissimi.
L'ho visto e rivisto (la prima volta ero veramente un bambino piccolo) e ogni tanto mi piace ancora riguardare le scene. Poi non avevo mai letto il libro e quindi non potevo fare paragoni. Quello nuovo immagino sia molto piu fedele, mi è piaciuto, ma aspetto di vedere la seconda o eventuale terza parte, perchè come dice Synergo è effettivamente troncato, come fosse la prima puntatone di una serie
PS. comunque menzione speciale nella nuova versione è la scena su Salusa Secundus con la cantilena Sardaukar, quella è tanta roba...da brividi
Sono sicuro che c'è chi ti ha risposto meglio di me... I combattimenti in Dune sono così perché DEVONO essere così... Gli scudi sono scudi cinetici, se tiri un colpo forte, con ferocia, non ottieni nessun risultato se non offrire il fianco... Questo ti fa capire ancora di più quanto villeneuve abbia fatto un lavoro enorme.
Anche a me piace lo scudo come meccanica di combattimento, purtroppo per me ha iniziato a rovinarmi l'immersione dal film quando fanno vedere che esistono mini droni che colpiscono più efficientemente il bersaglio senza essere feriti in battaglia mentre i soldati sono costretti a usare delle lance in un epoca dove è possibile impiantare computer nel proprio cervello e pilotare navi spaziali
@@sonoio869 Diciamo che si potrebbe paragonare alle nostre guerre, dove abbiamo missili nucleari e droni ma alcuni soldati usano ancora armi di 100 anni fa (la M1911 e la Browning). Magari quei droni zanzara sono estremamente costosi/difficili da usare e dunque si preferisce un soldato con spada. Ma conosco pochissimo di Dune al di fuori del film, quindi la mia è solo una supposizione
@@nicolobraghini1546 pure io non so nulla di dune oltre al film, non mi sarebbero venuti dubbi sulla qualità di worldbuilding se lo avessero spiegato brevemente, si sono messi a esporre in maniera lenta e interminabile cose che sarebbero comprese facilmente dallo spettatore (soprattutto la mancata personalità dei personaggi non lo aiutava) ma quando bisogna rispondere a domande come "perché sti tizi sono a usa' l'bastone?" Ci si decide di giocare la carta del voler essere misteriosi...
Era di sicuro una delle cose che mi sono apparse più evidenti in sala.
@@sonoio869 Diciamo che nella scena dell'allenamento dicono chiaramente che solo la lama lenta ferisce..però hai ragione, potevano spiegare di più lo stile di combattimento. Soprattutto l'effetto Holtzmann che è alla base degli scudi e il fatto che l'uso di armi energetica è impossibile senza effetti catastrofici.
@@sonoio869 gli zanzadroni sono una roba tutta hollywoodiana.
così a naso, perché si aspettavano che un sacco di gente che non conosceva la saga, guardando i duelli, avrebbe avuto la stessa reazione di Synergo, e hanno voluto dare a questa categoria di spettatori un contentino un filo più dinamico...
Herbert (e dopo di lui il figlio e il collaboratore) ha appositamente creato un universo che sta in precario equilibrio fra tradizione e tecnologia, dove i soldati con le lance e i computer nel cervello coesistono by design, con uno scopo estremamente preciso.
Ma è troppo lungo (6 volumi per la saga base più una ventina di spinoff) da discutere qui.
Caro Synergo, a me i combattimenti hanno commosso invece. Perché Villeneuve ha studiato un modo per rendere la complicatissima fisica delle armature (che è alla base anche delle colorazioni diverse: è nei libri, ha provato a renderla un po' goffamente anche Lynch e scomoda perfino la meccanica quantistica) immaginata da Herbert.
Questo significa che Villeneuve si è approcciato con un tale amore verso il materiale di base da applicarsi molto pure su un dettaglio cinematograficamente secondario come le coreografie dei combattimenti.
Va da sé che anche il fatto che tutto sia "troppo pulito" non sia una cosa accaduta per difetto di gusto del regista, ma per una precisa intenzione e che pure a sua volta è obbligatoria per essere fedeli allo spirito di un tale ciclo.
Paradossalmente, minore pulizia avrebbe avuto un effetto quasi parodistico, caricaturale o, più precisamente, di critica estetica a Frank Herbert.
Direi pure che l'universo di Herbert è un impero che si ispira al Sacro Romano Impero dove c'è l'imperatore, ma questo è condizionato dalle varie casate nobiliari ognuna con i propri feudi planetari che costituiscono il Landsraad l'equivalente della Dieta Imperiale. I combattimenti sono coreografati come duelli fra cavalieri medievali, infatti i guerrieri sono dotati di armature e spade.
In dune effettivamente il contesto è nettamente più importante dei singoli personaggi, e questo l osi nota bene man mano che si prosegue con i libri
In realtà dire così è sbagliato. I personaggi sono importanti tanto quanto l’ambientazione. È la narrazione che risulta meno importante ma per il fatto che è molto realistica. Non ci sono colpi di scena improbabili ogni due secondi.
@@kaskas2548 non concordo pienamente, non dico non siano importanti, ma il fulcro di Herbert è la sua creazione dettagliata e realistica di un universo ricco di tradizioni, culture, religioni e temi attuali ancora oggi
Synergo per quanto riguarda le coreografie di combattimento credo che se avesse fatto scene di guerra più feroci e in cui si percepisce di più il pericolo (tipo battaglia dei bastardi) sarebbe andato in contrasto con quello che è il discorso del maestro di Paul che solo la lama lenta ferisce, quindi ha proprio costruito un mondo in cui i colpi devono essere puliti e precisi se no non entrano proprio, secondo me se avesse fatto scene più crude e cattive (anche se non sono proprio nello stile si Villeneuve, tipo in Sicario) avrebbe tradito il libro e si sarebbe trovato contro l'esercito dei lettori con i forconi.Credo che se riguarderai il film tenendo bene in mente tutta la scena dell'allenamento ti darà meno fastidio il balletto di spade.
concordo, il problema è che la precisione ed eleganza dei colpi bisogna anche caratterizzarla, se sai già di cosa si tratta va bene ma se non lo sai e non si capisce significa che il film è sbagliato. L'avessero chiamato approfondimento grafico a Dune, ok, ma se lo si presenta come film dev'essere esaustivo. Uno dei tanti problemi più o meno gravi di questo film è proprio la caratterizzazione, la fotografia bellissima ma sempre identica da iniziare ad annoiare quasi tutti dopo solo mezz'ora (e senza alcun motivo) tempi morti, tempi allungati ecc... oltre a qualche clamoroso errore scenico e lì sono davvero gravi
L'inserto a 10:53 penso sia il modo più originale e meraviglioso che io abbia mai visto per sponsorizzare qualsiasi cosa.
Ah, un chiarimento sulle scene di combattimento, che invece mi sono piaciute parecchio: è una precisa scelta averle coreografate in quel modo. Nell'universo di Dune, l'umanità avrà spinto le capacità dell'essere umano ai suoi limiti, anche grazie alla spezia mélange. Da secoli si combatte all'arma bianca, affinando all'inverosimile le tecniche per attraversare gli scudi. Per questo tutto è essenziale, ogni scontro si risolve in pochi precisi colpi, se non in un unico assalto. Peraltro gli Atreides sono considerati i migliori spadaccini, come combattenti secondi solo ai Sardaukar, più potenti nel corpo, ferocemente fanatici nello scontro. I Fremen sono un capitolo a parte, non usando gli scudi a causa dei Vermi, hanno sviluppato tecniche alternative.
Tre anni fa ho letto il libro da cui è stato tratto questo film, credo anche il suo seguito, ed ovviamente quello di Lynch; e la difficoltà nella trasposizione cinematografica è oggettiva per due motivi a mio avviso. Una forte interpretazione che viene lasciata al lettore rispetto a molte situazioni che non sarebbero proprio secondarie, in contrapposizione con minuziose descrizioni verso particolari che potrebbero essere trascurabili. Il secondo motivo è il ritmo generale delle vicende: ci sono fatti che si svolgono nell'arco di poche ore; e questi vengono descritti in decine e decine di pagine, per poi saltare di mesi o anni in pochi paragrafi, lasciando quasi totale interpretazione, anche in questo caso, al lettore. A chi mi dice che dovrei leggere anche gli altri libri per capire meglio, rispondo sempre che non ho voglia di cadere nella classica trappola commerciale del dover acquistare un prodotto diverso per capire un'opera che dovrebbe essere autoconclusiva. Da quello che dici nella premessa, ti sconsiglio fortemente la lettura, non credo arriveresti alla fine, se non sforzandoti e quindi finendo per odiarlo. Personalmente l'ho trovato carino, ma non lo trovo assolutamente un capolavoro letterario, e di sicuro non privo di grossi difetti. Ultima cosa: Lucas ha sempre detto di essersi ispirato molto dall'universo di Dune per la sua saga di SW; c'è anche da dire che in certi casi effettivamente il confine tra ispirazione e plagio è abbastanza sottile.
Quando lo vidi mi dissi “madonna questo è l’anti-synergo” immaginavo non ti sarebbe piaciuto a livello narrativo, io l’ho amato e ho apprezzato che tu abbia riconosciuto quei punti in cui ci sono delle cose maledettamente interessanti! Ho molto hype per la parte 2.
Ho letto il libro a posteriori rispetto al film e ti dico si. È un opera IMPOSSIBILE da trasporre in un film, in una serie sarebbe molto più facile.
Vedremo
Quello che citi come "armatura colorata" è lo scudo energetico personale. C'è nei romanzi ed è il motivo per cui combattono all'arma bianca e non si sparano (solo una lama lenta può penetrare lo scudo), da qui le coreografie, i balletti: loro parano e schivano e deflettono i colpi finché non trovano l'apertura nella guardia e possono entrare lentamente. Io, da maestro di arti marziali, ho trovato le coreografie PERFETTE in relazione a questo aspetto molto ben spiegato nei libri. Forse Villeneuve è stato troppo fedele e in un film ci sarebbe stata meglio una coreografia più standard e moderna? Non so. Però nel libro ci sono ampie parti in cui si parla dell'addestramento all'uso dei pugnali e di quando Duncan era un gladiatore o di come si allenano i Sardaukar.
Tu poi dici: sembra che non succeda nulla. E' vero. E' vero perché la ciccia arriva col secondo libro! Quindi Dune 3-4? ahahahah Chalamet è perfetto. PERFETTO! Perché nell'idea di Herbert, Paul Atreides deve essere odioso. Tu leggi Dune e non puoi non disprezzare Paul. Ma quello è il suo scopo: non è lui il protagonista del ciclo.
Come avrai capito io ho letto tutti i romanzi e a me questo film è piaciuto tantissimo. E' vero che non spiega niente, ma è così anche il primo libro (più o meno), quindi sono molto soddisfatto della messa in scena.
Benvenuto su Arrakis, Synergo. Volevi la suite, te sei beccato la multiproprietà.
Riguardo il Dune di Lynch, come dimenticare il gigachad Jodorowsky, che si risentì molto per non essere riuscito a girarla lui la trasposizione di Dune, e si disse felicissimo dopo aver visto quello di Lynch al cinema del fatto che facesse cacare
Già Jodorowsky è un simpaticone. Sono sicuro abbia riservato anche qualche piccola perla anche per questo nuovo adattamento
eh ma vista la storia travagliata che ha dovuto passare per un film mai realizzato,ci credo che jodoroswky dopo 60 anni sta ancora a rosicare
Lietissima che non sia riuscito a farlo, non sarebbe stato Dune ma solo una sua svarionata mentale
In realtà, l'osservazione che fai sulla mancanza dettagli utili a capire il "perché" di alcune dinamiche (una su tutte: utilizzo della spezia e tecnologia rozza che sembra roba anni 1980, anziché 10000 e rotti), potrebbe essere rivolta alla struttura narrativa del romanzo di Herbert, caratterizzata da una voce narrante in 3a persona soltanto apparentemente onnisciente: tant'è che tutti questi nessi causali sono disseminati NON lungo il romanzo Dune, ma lungo tutto il ciclo.
Vero, la trasposizione avrebbe potuto tenerne conto ma, dall'altra parte, alcuni dettagli ci sono: Thufir Hawat e Piter de Vries, rispettivamente per gli Atreides e gli Harkonnen, assolvono proprio al ruolo di supercalcolatori e li si osserva processare dati quando rivoltano gli occhi.
È un film che, al netto dei propri gusti, è fatto per: a) introdurre un mondo (analogamente a La Compagnia dell'Anello -- con cui condivide un climax finale di metà percorso per poi ripartire), b) essere guardato più volte.
Personalmente, me lo sono goduto al cinema, tanto per l'impatto quanto per l'assenza dello stra-abusato cucchiaino con cui si imbocca lo spettatore.
I mentant sono stati trattati maluccio in questa prima parte e anche Paul a mio parere, spero che con la seconda si recuperi.
Quando nel citare i grandi attori hai detto Ferguson subito dopo Brolin e Bardem devo dire che mi sono commosso. Incredibile come in sto mondo infame una del genere passi quasi inosservata presso il grande pubblico: ed è pure una fregna fotonica, almeno fosse normale di aspetto potrei capire. Non si può sprecare una faccia così a fare Men in Black, The Snowman, The Greatest Showman, io veramente mi incazzo.
Per fortuna c'è gente ancora dotata di gusto tipo Cruise, Villeneuve e Flanagan: date ruoli decenti a questa donna mannaggia al signore.
caro synergo, il combattimento in dune non è come un combattimento normale, il rosso e il blu denotano l'efficacia dei colpi contro gli SCUDI HOTLZMAN, i colpi come piacciono a te se li potrebbero dare per ore ma non si risolverebbe niente, gli scudi lasciano penetrare solo oggetti che si muovono lentamente, se due si menano a forza e basta senza pensare tutti i colpi vengono respinti, quindi il combattimento è studiato per arrivare più vicino all'avversario e lentamente penetrare gli scudi, per questo il combattimento di dune è diverso.
in quanto alla transposizione bisogna riconoscere che questo film è più rivolto agli appassionati che sanno già di cosa si sta parlando e non è tanto una transposizione di un contenuto in un altro medium quanto a una visualizzazione del romanzo per ricevere l'orgasmo visivo
Non puoi fare un film di Dune senza visioni. telepatia e svarioni. A parte minuscoli dettagli e a parte informazioni e scene completamente omesse, questa è una rapprensentazione pressochè perfetta del libro. Vilneuve ha avuto l'umiltà e l'intelligenza di non inventarsi niente come hanno fatto in passato. C'è già talmente tanta roba da dover dire che non ha senso aggiungerne altra in più ma si può solamente cisellare il libro per tirarne fuori un film che non duri come Via col vento, contando che è solamente la prima metà. Avendo letto il libro lo si ama, non avendolo fatto è difficile approcciarcisi.
Non credo che sia impossibile trasporre Dune al cinema, secondo me proprio questo film dimostra che si può fare. Le critiche che hai fatto sono ad aspetti della storia che erano già presenti nel libro, immagino che se lo leggessi non ti piacerebbe neanche quello, direi quindi che il problema non è del film, che il suo lavoro lo fa molto bene.
Non credo veramente al concetto che un film non possa essere considerato responsabile di certi aspetti all'interno della storia perché presi dal libro per intero. A dire il vero si era preso delle libertà creative per quanto riguarda certi luoghi della storia e se l'è potuto permettere perché anche se è trasposizione del romanzo non è necessario avere letto il romanzo in modo tale per vederlo e criticarlo.
Concordo con quanto hai scritto.
@Thunder_Arch si e no, non sto dicendo di cambiare ogni cosa del film, solo le parti che in forma cinematografica non funzionano poi cosi tanto bene, per esempio nella trasposizione del signore degli anelli si e deciso di modificare i punti giusti affinché ogni parte in cui suddivisa la storia principale potesse sembrare al contempo autoconclusiva. Questo dovresti ammettere non è stato attuato in questo dune.
Non sono d’accordo, la sua critica principale è che non riesce a immagazzinare troppe informazioni sul mondo di dune tutte insieme, il libro dura 600 pagine e hai tutto il tempo per immagazzinare le informazioni lentamente capitolo dopo capitolo.
Il discorso che ha fatto con game of thrones vale anche con il libro di dune, infatti secondo me la trasposizione ideale di dune sarebbe sotto il formato di serie tv
JODOROWSKY dune è un documentario meraviglioso che tutti dovrebbero vedere, a prescindere da tutto, sono contento che tu lo abbia citato!
Dune è un misto di magia, fantasia, fantascienza, misticismo, critica politica e sociale etc. tali che fare tutto in un film è complicato. In sé il prodotto è uscito al meglio che si poteva e spero che la seconda sia ancora meglio. P.S.: a questo punto penso che il romanzo stesso non ti piacerebbe molto, perché il mondo è fondamentale come i protagonisti se non di più, e il disorientamento generale è presente in tutti i romanzi quindi mi sa che ti conviene evitare proprio questo genere😅
Ma infatti non credo che mi metterei mai a leggere un romanzo di questi, con un film al massimo perso 2 ore e mezza, con un romanzo se ne va via un mese
@@SynergoAltrocinema Senza contare che per comprendere bene bene, il primo libro non è neanche sufficiente. Almeno fino al terzo della saga bisogna arrivarci. Mesi, già.
Se davvero pensi che in dune ci sia la magia non hai capito nulla dell'opera, giusto guardando il film puoi avere dubbi ma leggendo il libro dalla prima pagina non possono esistere opinioni: dune è pura fantascienza. Si parla di temi particolari per essere fantascienza? Assolutamente si, tra religione e misticismo ci si può confondere, ma in ultima analisi è pura intricatissima fantascienza
Ps: sono d'accordo sul fatto che meglio di così sia difficile illustrare sto libro
@@JR-r41n Pardon, magia è un termine errato e ho pure letto 4 romanzi quindi ho proprio sbagliato però è innegabile che è una fantascienza con all'interno temi fortemente attuali che alle volte ti fanno dimenticare che il contesto è realmente fantascientifico e ti fanno concentrare su altro, cioè la componente "fantascienza" passa in secondo piano (il che a me va più che bene visto che Herbert tratta gli altri temi in un modo che amo)
@@sebastianozappala5766 si comunque è una fantascienza che disorienta l'appassionato di sicuro
Ti preferisco più quando fai recensioni dei film che quando parli di videogiochi. Sei bravissimo!
Qui secondo me c'è da considerare una cosa: le opere cos' vaste, complesse e articolate nascono quasi sempre sotto forma di libri/fumetti.
Ed è un po' questo il punto: nascono attraverso un media che si presta molto di più all'approfondimento, alla vastità e al tempo che è necessario per metabolizzare questi universi.
Personalmente gli "universi narrativi" sono la forma di narrazione che apprezzo di più n qualunque forma di intrattenimento, quindi sono sicuramente di parte. A me dune è piaciuto molto, con qualche criticità, ma mi è piaciuto molto; mi rendo sempre di più conto però che le trasposizioni cinematografiche di opere del genere reggono solo parzialmente senza aver precedentemente letto l'opera originale. Non vuol dire che non possano piacere, ma credo siano veramente apprezzabili soltanto come visione successiva alla fruizione tramite un mezzo (libro o fumetto che sia) più adatto. Il che è un limite e anche un peccato, ma non so fino a che punto sia risolvibile, effettivamente.
Quello che è certo è che Dune mi ha convinto a leggere tutta la saga, perchè l'universo sembra veramente bello e interessante :)
Hai completamente ragione, e te lo dico da appassionato di Dune! Comunque alcuni elementi che ti hanno fatto sbadigliare sono proprio caratteristici del libro, quindi credo che i tuoi gusti siano lontani proprio dall'opera originale
Dunque premetto che ho visto Dune (questo film) senza nessuna esperienza pregressa sul tema (nè libri nè altri film nè videogiochi, a quanto pare un videogioco di dune ha fatto nascere il genere di strategia in tempo reale) e mi è piaciuto; certo si vede che il compito principale di questa prima parte è fissare tutte le premesse e farti entrare nel mondo narrativo per poi consegnare nella seconda ma comunque è gradevole, ci sono delle parti più lente ma non ci sono degli enormi spiegoni e riesce a far passare i concetti, e appunto per evitare gli spiegoni certi dettagli sono stati inevitabilmente tralasciati.
09:10 Riguardo i combbattimenti così coreografati io me li giustifico con appunto lo scudo di cui hai parlato: infatti sia ne parla lo zio di Paul (il ragazzo) mentre si allenano sia viene mostrato con quella sorta di insetto-meccanico-ago, impatti veloci non penetrano lo scudo (e questo giustifica anche perchè si ricorra all'arma bianca e non si vedono fucili o armi da fuoco) mentre un movimento lento può penetrarlo, da ciò immagino che deriverebbe uno stile di combattimento molto controllato, quasi una danza, per riuscire a colpire il nemico ma con un colpo non sferrato in velocità.
In quato al fatto se come libro sia impossibile da trasporre non lo so, dovrei leggerlo ma prima voglio vedere la parte 2, però credo che quasi nessuno riuscirà ad andarci così vicino anche Villeneuve il quale ha specificato che ad ogni dubbio e per ogni scena è andato a rileggere dal libro, di cui è appassionato fin da ragazzo, e questa cosa per certi versi può anche limitare/costringere il film ma credo che il regista sia stato comunque abbastanza lucido da non finire ingabbiato nelle maglie del libro.
A me (avendo anche letto il libro) il film è piaciuto moltissimo, in gran parte per i motivi oggettivi anche elencati da Synergo.
Ma se a qualcuno non vanno giù le grandi epopee in cui si insiste maggiormente sulla costruzione del mondo (tradizioni, tecnologie, etc.), in effetti capisco che Dune possa risultare pesante.
credo, ripeto credo, che dipenda dallo stile di combattimento, mi spiego, le armature che bloccano i proiettili, impediscono anche ad una coltellata o ad una stoccata di una spada di penetrarle, allora bisogna portare la parte finale del colpo, lentamente. nel mondo di Dune, si attacca lentamente e si para e ci si ritira velocemente. Questo rende i combattimenti iper precisi e senza quella componente aleatoria data dalla furia della battaglia.
Syne, i tuoi video sono incredibili, riesci a farmi innamorare del cinema soltanto col tuo modo di esporre e di intrattenere. Aspetto sempre con ansia ogni tuo video di questo genere…ti prego, porta un video su Moulin Rouge, non ho mai visto una boiata così colossale, ti divertirai, e farai divertire anche noi.❤️
Moulin rouge è il musical meno musical che esista, si svolge sapendo bene di essere serio quanto Iva Zanicchi sui pattini a rotelle e si vede 😂 comunque hai ragione, sarebbe bello un video di Synergo su quel film
@@federicabacchini5469 oh finalmente qualcuno che la pensa come me, syneee porta sto video che lo aspettiamo 😂
Premessa: a me i mondi enormi pieni di LORE e storie e culture diverse affascinano come ad un bambino portato alla Lego affascina l’idea di prendere la scatola più grande. Poi quando sono fatti bene, sia una serie o un film o un videogioco, sono oltremodo contento. Per questo mi piacerebbe tantissimo vedere una serie ( stile Arcane [ se non l’hai ancora vista Synergo corri immediatamente, è di una bellezza incontestabile e di un ritmo assurdo] ) ambientata nel mondo di Overwatch o in quello di Dishonored. Per questo motivo il mondo di Dune mi ha lasciato senza parole, molto intrigante seppur di primo acchito mi abbia lasciato meno affascinato rispetto a quello di StarWars. Non so come spiegarlo, forse è il mood con cui te lo presentano, o la pluriculturalità che si vede fin da subito, ma SW mi aveva intrigato di più. Dune dalla sua mi ha colpito per scene maestose come l’invasione, il tentato assassinio e ovviamente i vermi. Posso tranquillamente definirlo una cascata di informazioni, che seppur credo nell’interesse dei produttori non si sia voluto, di quantità inimmaginabile. Dall’inizio alla fine ogni scena, parola e dettaglio ti folgora il cervello. Non per forza in bene, ma ti fa capire quanto sia grande l’universo. Il finale ci ho messo un po’ ad assimilarlo. Non perché non mi sia piaciuto, ma perché come ha detto Synergo, questo film sarebbe da vedere e poi subito dopo bisognerebbe guardarsi anche il seguito. Quello che non ha Dune rispetto a SW, continuo con questo confronto, è che i film della prima e seconda trilogia ( ignoro l’ultima) se visti singolarmente comunque ti appagano. Poi ovviamente guardi i seguiti o prequel, però il film in sé si auto-regge. Dune non è che non si auto-regga, ma non si sforza di non accollarsi l’etichetta di “prologo”. Questo mi ha leggermente infastidito. Mi sono informato un po’ su Dune, libri, storia e mondo e… credo sia davvero difficile trasporre tutto. Quindi non mi stupisco della difficoltà della visione di Dune, né mi stupirò della stessa cosa con il seguito. Bello? Brutto? Difficile dirlo. Mi ha intrattenuto e quando sono uscito dalla sala ero molto curioso di vedere il seguito. Credo che come Synergo, prima di definitivamente capire se mi piace molto o solo un poco, aspetterò il seguito.
Synergo aspettiamo con ansia un tuo video su Arcane
Si Dune è un bellissimo mattone, adoro il libro.
Già dire: "faccio un film sul primo libro" è a tutti gli effetti una sfida megalitica, se vuoi renderlo fruibile devi tagliare, se vuoi mettere le informazioni che spiegano devi allungare, se vuoi mettere tutto ti devi suicidare ...
Il film di Lynch ce l'ho in due versioni, quella in cui si sentono i loro pensieri e quella in cui c'è un breve intro con dei disegni che spiega il passato della ribellione delle macchine e della liberazione.
Entrambe le versioni sono fedeli al libro fino un certo punto, in fondo svaccano e decidono di far accadere "cose", forse perché evidentemente nessuno all'epoca avrebbe voluto assistere a una continuazione e chiudere con una sorta di happy ending era più accettabile.
Il film di Jodorowsky era un delirio super autoriale con un'idea bellissima per fare IL FILM DI FANTASCIENZA definitivo, visionario e strafatto, sono contento che non l'abbia mai potuto fare.
Diciamo che il regista Villeneuve ha fatto delle scelte forse un po' troppo estreme, perché ha letteralmente tagliato tutti gli spiegoni con il machete, non spiega i Mentat, non spiega i Navigatori se non per accennato, non spiega del perché la tecnologia è in parte arcaica e in parte raffinatissima, in pratica ha deciso di far assistere allo spettatore a dei fatti senza mai dire nulla.
In compenso si è concentrato sul dramma della casata Atreides e la loro fissazione per affrontare tutto come una corrida, il nonno di Paul c'è morto, il padre affronta Dune come la sua personale corrida e ci resta secco pure lui e poi Paul negli ultimi 5 minuti di film affronta la sua personale corrida.
Non so se Mario leggerà fino a qui ma nel caso, i combattimenti sono coreografati a bestia e soprattutto sembrano tutti essere i movimenti dei toreador come se esibirsi sia importante quanto l'efficacia.
Sulla 'conoscenza' di quello che si sta guardando però vorrei farti un appunto, lo è stato anche per Star Wars, Star Trek e tutta l'epopea sci-fi dagli anni 70 ad oggi, Dune è forse uno dei capostipiti del genere più difficili da raccontare a schermo e da digerire come spettatore 'medio' che entra in sala e vuole guardarsi un film di tre ore.
Se appunto con una seconda visione avevi assimilato già quei concetti, significa che Villneuve ha fatto il suo dovere, ti ha raccontato in 3 ore un macro universo e tu lo hai assimilato, con una seconda visione lo comprendi, con una terza sicuramente ne vedi le sottigliezze e i dettagli. E via così, come è stato con tutte le grandi opere scifi. Quindi si, son d'accordo con te, soggusti alla fine ahah però è oggettivo che questo possa a mio modesto parere, gettare le basi per una potenziale nuova linfa al genere sci fi che sembra veramente fermo da anni ormai.
Daccordo al 100% non è per tutti.
Aspetta, le cose che ho detto lei o assimilate leggendo informazioni sul libro, non certo prendendole dal film. Quello che la seconda volta mi ha dato meno problemi erano tutti i maledetti nomi, perché arrivato alla fine del film più o meno riesce a ricordarteli.
@@SynergoAltrocinema Io miracolosamente non ho avuto troppi problemi con i nomi e non avevo mai letto i libri.
Star Trek è una cosa diversa, si tratta di un franchise televisivo che ha impiegato decenni e esplorare e sfaccettare l’universo narrativo.
Per quanto riguarda Star Wars, c’è da dire che qualche dialogo dedicato a spiegarti le cose importanti che devi sapere si degna di metterlo
Sono andato a vedere il film con due amici che non avevano letto il libro e mi hanno riportato le stesse difficoltà a seguire la trama, che io, avendolo letto, non ho avuto. Dune è già di per sé un libro difficile che prova a buttarti in un mondo complicato e ti infarcisce fin da subito di termini nuovi. Ma il libro si presta a una fruizione più lenta e ti permette piano piano di capire. In forma film è effettivamente difficile da adattare, per problemi di tempo (moltissime cose che avrebbero permesso una maggiore comprensione sono state tagliate, ma spero che almeno alcune siano riprese nella seconda parte). Quindi sì, capisco i problemi che hai avuto. Non è colpa di Villeneuve, né a livello di complessità della trama (ha tagliato il tagliabile per renderlo digeribile e allo stesso tempo provare a renderlo comprensibile, ma molte cose sono dovute restare fuori) né a livello di visioni (le visioni sono un po' il punto di Dune, purtroppo). Forse in formato serie, avendo più tempo a disposizione, anche una bestia come Dune sarebbe adattabile, non lo so. [Comunque *** SPOILER *** le visioni di Paul riguardano tutti i futuri possibili. Lui non vede solo il futuro che necessariamente si realizzerà, ma prevede i vari possibili sviluppi a partire dalla situazione corrente quindi anche quegli sviluppi che non si realizzano. Più che una pre-visione è una specie di calcolo delle conseguenze: dati gli fattori x, necessariamente la situazione prenderà la piega y, z o k. In effetti, i poteri di Paul sono come quelli di una specie di supercomputer]
Boh, io mi reputo parecchio distratto quando guardo un film o leggo un libro, ma tutta questa fatica a seguire la trama di Dune proprio non l'ho provata.
Idem...mai letto il libro, a malapena immaginavo che il film si svolgesse in un deserto visto il nome.
La trama mi sembrava semplicissima e il film mi è piaciuto molto.
Leggo mille commenti qui di persone che parlano di trama impossibile da seguire o capire, film noiosissimo...boh che dire, o siete tutti ritardati o io sono Einstein.
Mi sembra più probabile la prima
@@Andrea-dh9th io ho letto i libri e li ho apprezzati moltissimo. Nel film c'è quasi tutto. Oggettivamente parlando però è difficile da apprezzare per chi non abbia letto il libro. Proprio perché ci sono tonnellate di dettagli che è difficile memorizzare in poco tempo. Ci sono due possibili soluzioni : chi lo guarda è un mentat e riesce ad assorbire ogni minuscolo dettaglio, oppure chi lo guarda riesce ad assorbire così poco che riduce tutto a stereotipi da storiella fantasy e gli pare di aver capito tutto e vice felice (che è una buona cosa)
La trama si capisce bene anche senza ricordarsi tutti i singoli termini, poi in effetti rimangono molti punti aperti (come le visioni) che io immagino verranno chiariti (almeno nella loro funzione come hai fatto tu che hai letto il libro). Onestamente la cosa che a me personalmente è mancata, è l'azione vera e propria. Tutto il film sembra una enorme (e bellissima) introduzione del vero film. Per 3/4 non succede praticamente nulla di interessante e poi nell'ultima parte tutta l'azione (peraltro scontata perché ampiamente anticipata, se non per il tradimento da parte del dottore). Come serie probabilmente si riuscirebbe a dettagliare e spiegare meglio ogni cosa, ma onestamente non so se riuscirei a seguire una serie che dopo 2 puntate (2 ore)tutto quello che è capitato è che delle persone si sono spostate da un pianeta ad un altro
Alla prima visione condividevo pienamente la tua posizione, poi ho visto il secondo film, letto il primo libro. Dopo aver preso finalmente dimestichezza, forzandomi ad imparare certi termini, ho finalmente imparato ad amare la vastità dell'universo narrativo, la complessità dei suoi intrighi e la bellezza della resa cinematografica di Villeneuve. Quello di Lynch a confronto è risibile purtroppo. Ma l'universo di Dune alla fine mi ha conquistato, così come questi due film.
Mentre vedevo il film al cinema, pensando a "eletti" e "visioni" mi immaginavo già la reazione di Synergo. 😅
La questione "eletto" comunque nei libri non è così banale.
Questa e molte altre cose (come quelle che hai "spoilerato" riguardo al ban alla tecnologia informatica o come i vermi producano la spezia) vengono spiegate pian piano nel corso della trama, una delle cose belle di Dune è che non ci sono "spiegoni" e tutto il lore viene fuori da se piano piano.
Io sono uno dei pochi che aveva anche apprezzato il film di Lynch che mi ha fatto appassionare alla saga, insieme ai bellissimi videogiochi Dune e Dune2 degli anni 90, e solo dopo ho letto i libri.
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*SPOILER* Di seguito piccolo spoiler riguardo all'eletto:
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In pratica sono proprio le "streghe" Bene Gesserit ad aver pianificato il mito dell'Eletto, per molte generazioni da un lato diffondevano tra le popolazioni la "profezia" che un giorno sarebbe arrivato, dall'altro sono proprio loro ad aver incrociato accuratamente le linee di sangue per secoli, allo scopo di creare qualcuno in grado di sviluppare i poteri ad un livello altissimo, per poi farlo riconoscere appunto come l'eletto a cui hanno spianato la strada.
il Kwisatz Haderach. Eletto pianificato, che però risulterà ingestibile nella sua progenie. Bellissimo!
La risposta è si, caro Synergo. Dopo aver letto il libro poco prima dell'uscita e la seguente visione in sala del film, posso affermare che per me siamo di fronte ad un'opera impossibile da trasporre a film.
Credo invece che il modo migliore per dare un comparto visivo degno di nota a Dune lasciando integro il materiale di base sia tentare con un fumetto, che per quanto possa venire mooolto lungo (magari una serie da raccogliere poi in un omnibus) sarebbe l'ideale per far coesistere i continui monologhi interiori della quale il libro e pieno zeppo e che caratterizzano molto i personaggi (infinitamente di più rispetto al nuovo e al vecchio film) e le splendide interpretazioni visive che in effetti fior fior di artisti (Moebius in primis) hanno realizzato negli anni ispirandosi alle accuratissime descrizioni del libro originale.
Grande film di Villeneuve, grande adattamento del romanzo e grande film di fantascienza in generale. Un'opera d'arte, attesa per la parte 2.
una palla pazzesca.... una lentezza unica.... avevo le palle che mierano arrivate a milano (sono di pescara) gia dopo 15 minuti
@@AlessandroCarlini75 Se vedi l'originale ti suicidi allora. Questo è all'acqua di rose a confronto.
@@AlessandroCarlini75 sarei curioso a sto punto di sapere i tuoi 5 film che non reputi una palla, degli ultimi 20 anni diciamo
Entusiasmo che non condivido affatto.
Concordo assolutamente con cui lo ritiene una "palla mostruosa", giudizio a mio parere decisamente oggettivo nonostante il gusto personale dello spettatore abbia un peso notevole nel determinare il successo o meno di film difficili come questo.
In altre parole, credo che la lentezza e l'incompiutezza dell'opera non siano affatto difetti su cui si debba sorvolare nel giudicarla, nonostante qualcuno la faccia concentrandosi quasi esclusivamente sulla sontuosa messa in scena.
E' un film che richiede attenzione, poi se soggettivamente annoia quelli sono problemi personali, io mi sono annoiato con "Zack Snyder's Justice League" ad esempio
da amante di Dune, quello di carta, di Herbert, la saga intera perché invece a me questi universi espansi e sterminati piacciono proprio tanto (sì, sono una di quei pazzi che hanno letto volentieri anche il Silmarillion. Più volte) ti posso dire che sia le cose che ti sono piaciute (le atmosfere così statiche da fare quasi l'effetto risucchio) sia le tue critiche (le coreografie dei duelli) sono alcuni degli elementi più caratteristici ed iconici dell'opera.
E per me sono stati resi divinamente.
Sono altre le cose che mi hanno presa violentemente contropelo, tipo il film che finisce, tagliato con la mannaia, praticamente con quello che nel libro è poco più di un prologo, la caratterizzazione di Lady Jessica, a mio avviso completamente data di fuori, il papà di Chani che, per ragioni tutte targate Politically Correct Hollywood, è diventato una bellissima signora afroamericana, o il fatto che due terzi del personaggio di Gurney Halleck sono stati magicamente traslati su Duncan Idaho perché se hai scritturato Momoa lo devi sfruttare e i fillerini ci vengono meglio.
Quindi per ora, ho deciso di sospendere il giudizio almeno finchè non avrò visto la parte 2.
edit: vorrei essere lì quando, nella seconda parte, finalmente capirai cosa effettivamente è la Spezia 😅
Secondo me la serie "Arcane" ti farà superare gli scetticismi verso il world building, il fantasy e tutto il resto.
I personaggi hanno nomi semplici, nonostante la lore di league of legends sia vastissima tutto ciò che avviene nella serie è comprensibile a CHIUNQUE, tutto ciò che è in più è superfluo ai fini della comprensione degli eventi, ma aggiunge respiro al mondo.
I temi trattati non sono più di tanto ultraterreni. si parla di etica tecnologica, di pstd/disturbo borderline/sindrome da abbandono, di lotta di classe, di responsabilità nella gestione del potere politico...
Devi solo accetta' che ce stanno gli gnomi pelosi chiamati yordle (e manco te lo dicono sto nome strano), i cyborg (e comunque non te li fanno pesare), i mutanti che parono i biker mice e la magia (comunque non immensamente presente e di difficile accesso per chiunque). Una volta superato lo scoglio di tale accettazione è tutta in discesa.
0 spiegoni, la regola assoluta è "show not tell"
enjoy.
Te lo giuro, prima di andare a dormire, metto su un tuo video, la tua voce mi concilia il sonno come nessuno mai, e non perché sei noioso o piatto nel dialogare, al contrario è tutto molto interessante, ma mi fai addormentare come un pupo 😁😁😁😂👍
Io dico solo che per quanto m’è piaciuto (e sono uno a cui le epopee galattiche/fantasy fanno un po’ cacare e in più ero completamente vergine di tutto il mondo di Dune) me lo sono guardato 4 volte in due settimane. Al cinema. No per dire 😂.
@Synergo ma chi ca**o è 'sta Aprilia?
Batti cinque. Tre volte in due settimane. Al cinema. In pratica se girano il sequel è per metà merito nostro.
@@rischiara ❤️❤️❤️
Vantatevene
grande! Io sono andato 4 volte in 2 settimane e mi prendo il merito di avere portato una decina di persone in sala che non andavano al cinema da più di 5 anni! 😂😂
Ciao Synergo! Mi sono appassionato di recente alla saga di Dune grazie al film di Villeneuve e da lì ho recuperato il romanzo, bellissimo! Ho seguito con molto interesse la tua analisi del film e mi sento di dire due cose. La prima è che il film (almeno, la parte, uno) traspone benissimo, a mio avviso, il libro. Mi aspetto lo stesso dalla parte due. Infatti ritengo che l'opera originale sia tutto fuorché intrasponibile, anzi! Per quello che hai detto nel video, la questione è che per i tuoi gusti, a te non piace proprio il materiale originale e il film non ti intrattiene perché è la storia che non si concilia con essi. Io per esempio l'ho adorata, tanto in pellicola che su carta. La seconda è che, se non ti piacciono i mondi complessi, se non ti piace la predestinazione e non ti piacciono le visioni, direi che nemmeno una serie ti sarebbe piaciuta. Personalmente, dopo aver letto il romanzo, ritengo che Villeneuve abbia fatto una trasposizione quasi perfetta. È normale che i protagonisti siano secondari rispetto al pianeta, infatti il fatto che l'opera si chiami Dune e non, ad esempio, Atreides, ti fa capire che il protagonista vero è il pianeta. Villeneuve non ha voluto essere didascalico e fare gli spiegoni, ma nel farlo ha omesso alcune informazioni importanti, come facevi notare tu. Per me, con ,5 minuti in più di girato finale avrebbe dato le chiavi di lettura per capire molto meglio tutto.
Syne apprezzo la tua sincerità, come sempre. Solo un appunto: non ti sei affezionato ai personaggi perché sono tutti delle merde, come nel libro. L'unico di cui puoi pensare "questo è una brava persona" è Leto, e il film va in questa direzione anche se nel libro ha i suoi coni d'ombra ben più marcati.
In merito alle visioni, si saranno fondamentali più avanti
Capisco che se non è il tuo genere poco ci puoi fare, è come chiedere a me di assistere ad una maratona di film romantici
E ah si, libro non è trasponibile... il modo in cui porta avanti la narrazione basato primariamente su monologhi interiori che spiegano come ciascuno faccia quello che fa a fronte di un proprio progetto segreto semplicemente non lo puoi portare su schermo (tanto che villneuve ci rinuncia e si perde così molto del libro). Era praticamente impossibile fare meglio di così
le visioni.....la spezia dà il dono della preveggenza, è per questo che riescono a calcolare le rotte interstellari. I Navigatori della Gilda vedono tutte le possibili rotte future e scelgono la migliore. Paul vede tutti i futuri possibili e sceglie nello stesso modo. Facile. Se lo sai, naturalmente. Vedere un film come Dune senza sapere un'h è abbastanza inutile. Senza saperne nulla si perdono mille particolari ...tipo il perchè Arrakis è privo di satelliti...cosa importantissima ma non spiegata. Capisco il tuo spaesamento Synergo ma purtroppo Dune è una di quelle cose che non puoi vedere o capire se prima non ti sei informato abbondantemente. Detto questo sempre grande stima.
Allora è un pessimo prodotto, per me. Tra l'altro quello che ho visto nel film non mi pare preveggenza. Le sequenze oniriche, o comunque le visioni, presentano delle vere e proprie varianti della realtà. La questione dei satelliti l'avevo lasciata cadere. Bon. Mi facevano molto più paura tutti quei nomi in fila che non riuscivo a ricollegare a dei concetti :)
Come disse non ricordo chi "se monti in fila tutte le scene di Chani, hai una pubblicità di un profumo lunghissima".
Da lettore del primo libro l'ho apprezzato, forse un po' infodump nella prima mezz'ora, ma d'altra parte o così o fai una serie tv.
Non penso sia intrasponibile, ma in effetti una serie sarebbe una scelta migliore.
I personaggi nel film sono molto più umanizzati rispetto al libro, una cosa che mi faceva storcere il naso era la freddezza dei personaggi, qua Paul fa battute, fa un minimo il ragazzino che dovrebbe essere. Purtroppo, come nel libro, il personaggio di Leto non mi ha detto granché, dovrebbe il "Ned Stark" della situa ma non riesco a farmelo piacere.
Hanno un po' addolcito anche Harkonnen (il panzone volante) visto che nel libro dice chiaramente che stuprerebbe Paul.
L'atmosfera è una madonna, mi son ritrovato a pensare "cazzo è così che dovrebbe essere."
Ciao, scusa, te lo chiedo per curiosità, visto che non ho letto i libri: in che senso lo stuprerebbe? Cosa dice? Ho sentito che nel libro il barone è pedofilo, è vero?
Dopo aver visto il film ho anche cominciato a leggere il romanzo e devo dire che fino a dove sono arrivato il film è un'ottima trasposizione. Credo che Villeneuve, per quanto riguarda la narrazione, abbia fatto il miglior lavoro possibile dato che anche il libro è pieno di visioni/flashforward e inoltre, ad inizio di ogni capitolo, sono presenti nozioni aggiuntive (stralci provenienti da una specie di "bibbia" dell'universo di Dune) che ovviamente nel film non potevano essere aggiunte. Fortunatamente all'inizio del film hanno più o meno messo la spiegazione di cosa serve la spezia e chi sono gli Harkonnen, cosa che nel libro all'inizio non veniva spiegata.
[(MINOR)SPOILER: il fatto che Paul è il 'prescelto' non è del tutto corretta, l'ordine delle Bene Gesserit ha avuto come scopo quello di 'arricchire' il DNA tramite incroci genetici programmati (ecco perché le Bene Gesserit diventavano concubine delle famiglie nobili ed è il motivo per cui volevano solo figlie femmine) fino a raggiungere il Kwisatz Haderach. Il fatto che questo messia sia visto come tale dalle varie civiltà planetarie non è casuale, è dovuto al fatto che era da centinaia di anni che le Bene Gesserit indottrinavano la popolazione. Un altro appunto è che le visioni di Paul riguardano possibili eventi futuri, nel film ad esempio vediamo che un certo Fremen faceva da mentore a Paul ma in realtà lo stesso personaggio lo vediamo ucciso da Paul stesso. Un altro esempio è che in una visione vediamo Paul morto durante il duello finale, cosa che ovviamente non succede]
15:20 è normale pensa che nel libro ci sono 3 appendici e non fai altro che andare avanti indietro per cercare definizioni e i nomi delle cose😅 (ci vorrebbe un "libretto" come quando vai a vedere l'opera)😅
Sono un fan di Dune, ne adoro la storia, ne adoro l'atmosfera, ne adoro il libro, ma i film in effetti non riescono mai nell'intento di raccontare l'essenza dell'opera: per 3 motivi: l'universo è molto vasto, il ritmo è molto lento e la storia si evolve in molti aspetti intricati che hanno come filo conduttore la crescita interiore di Paul, il quale prende sempre più consapevolezza del suo potere di prevedere dove lo porterà ogni sua possibile decisione (le visioni). Nonostante i pareri generali, trovo che il film che meglio trasporti nell'atmosfera di Dune sia quello di Lynch. Probabilmente una serie sarebbe più adatta.
RISPONDO (26:00): secondo me SI!
È un'opera molto difficile da trasporre per vari motivi, i due principali:
- è letteralmente un "nuovo universo" popolato e regolato da centinaia di personaggi, leggi, storie, ecc. che necessitano una spiegazione al fine di comprendere la storia nella sua interezza.
- è stato fortemente influenzato dalle ideologie degli anni 60 (vedi per dirne uno le "droghe che aprono la mente") per questo ci sarebbe bisogno di un riadattamento di tutta la trama o di qualche espediente per adattarlo e spiegarlo ai nostri giorni.
Una soluzione poteva essere forse, come dici tu, farne un'opera seriale; in modo da poter diluire e dipanare meglio l'universo narrativo (la storia, i personaggi,...).
Le visioni dei futuri alternativi sono una parte importantissima del romanzo, a un certo punto il protagonista vede tutta la sua vita fino alla fine e poi decide tutte le sue azioni di conseguenza, Villenevue ci é anche andato piano, come dici tu, per opere del genere, forse la cosa migliore é proprio la serialità per quanto a me il film é piaciuto proprio tanto in ogni aspetto.
>A me le storie dei mondi fanno sbadigliare
>Per chi conosce la lore, per chi la sta scoprendo, per chi la scoprirà
i due gender
Dopo aver visto il film di Lynch (che non mi ha annoiato alla fin fine), ho capito che il problema per me è il romanzo, che non ho letto, ma temo sia intricato e per me pesante. Nella versione che circola del film di Lynch ho capito certe cose a tre quarti di film. Villeneuve sceglie di partire con una voce narrante che illustra gli 'schieramenti', e così si para il culo. Io ammetto che ero un po' stanco la sera che ho visto il film, ma ho preso sonno tre volte. La terza stavo per cadere sulla sedia di destra (libera), ma per fortuna l'amico che avevo a sinistra si è girato a fare un commento e mi ha raddrizzato. Mi ha investito la fotografia dei vasti paesaggi sul grande schermo, quella mi ha proprio emozionato. Ho trovato ad un certo punto troppo invadente la colonna sonora, sempre presente. Due ore e mezza di sinfonia, benchè talvolta emozionante. I miei amici mi hanno tutti insultato per il mio giudizio. Non ci posso fare niente...
Capisco il senso di confusione del world-building, c'è anche da dire che Villeneuve è un regista che definisco da "re-watch".
Ogni suo film lo apprezzo maggiormente alla seconda visione e vedo di non essere l'unico, quindi credo che sia parte del suo stile.
Una nota di merito secondo me è il fatto che Villeneuve non gira con green screen o almeno ne limita il più possibile l'utilizzo.
Fa costruire tanti set, gira in location reali (gli attori sono davvero in un deserto) e questo aiuta l'immedesimazione, la recitazione e l'aspetto visivo. I vfx di questo film sono molto più realistici di qualsiasi film Marvel o altri blockbuster.
SPOILER:
Il difetto delle visioni è che anticipano cose ed è una soluzione narrativa molto stupida.
Però in questo caso credo siano molto fighe perché ti fanno credere una cosa, come il personaggio nero che fa da 'maestro' a Paul nelle visioni. Quando poi Paul lo incontra e l'altro lo sfida, arrivi a pensare che si riappacificheranno e invece TAC! Lo uccide.
Se le visioni continueranno in questo modo credo che possa essere interessante capire tutti i meccanismi, anche perché Villeneuve non è un regista da cliché.
Però piaccia o no, bisogna essere contenti di vedere blockbuster differenti, più autoriali e che richiedono qualcosa in più allo spettatore che non viene più imboccato ma gli viene dato il cucchiaio e deve mangiare da solo.
P.s. 21:02 "Anche questo è stato saccheggiato da Star Wars tantissimo", e no Syné! È stato Lucas ad ispirarsi al libro di Herbert. Tatooine è ispirata da Arrakis, come la forza è ispirata dalla 'voce'.
È quello che ha detto synergo. Che sw ha preso da dune, non il contrario
@@legiontepes3474 Hai ragione, avevo inteso male la frase.
se ritenete che il film di Villeneuve non ha trasportato in materia cinematografica il romanzo allora significa che di cinema non capite una fava. Film monumentale che fa da introduzione a una seconda parte che sarà epica . Totalmente in disaccordo con quanto detto nel video
Io il libro manco l'ho letto ma ho trovato profondissima la relazione tra Paul e i suoi genitori, rappresentata con una grandissima sottigliezza e ottime prove attoriali. Villeneuve è un genio e un regista che prende sul serio lo spettatore. Vedendo certi commenti forse troppo sul serio. Ma è giusto così, ad attrarre il pubblico generalista ci pensano Zendaya, Chalamet e Momoa, mentre io mi godo il regista e gli attori che ha scelto per dare anima al suo film (stavolta devo ammetterlo Chalamet incluso, anche se altri mi son piaciuti più di lui)
È incredibile come tu sia riuscito a spiegare perfettamente la mia stessa esperienza cinematografica con Dune. Uguale identico, sottoscrivo ogni singola parola. 👏👏
Lo scudo Holtzman è un potente espediente letterario: rende impossibili alcune armi a energia diretta contro qualsiasi avversario meritevole, e dimostra anche che le tradizionali armi da fuoco e missili a proiettile sono inefficaci, aggiungendosi all'atmosfera feudale, e impone l'uso di armi miste nonostante altri più tecnologia avanzata.
Gli scudi erano prodotti da un generatore Holtzman , il campo derivava dalla Fase Uno dell'effetto sospensore -annullamento. Gli scudi possono essere calibrati per consentire il passaggio della materia al di sotto di determinate velocità. Questo è vitale negli scudi di difesa personale, poiché si soffoca all'interno di uno scudo che non ammette gas atmosferici. A seconda dell'impostazione dello scudo, la velocità dell'oggetto mentre passa attraverso lo scudo varia da sei a nove centimetri al secondo. Uno scudo potrebbe anche essere impostato per coprire il lato sinistro o destro di una persona se ne sorgesse la necessità specifica.
Caro Synergo, ti ringrazio infinitamente poiché sei l'unica persona che è riuscita a spiegare per bene come mai questo film non gli è piaciuto. Io ho 3 capisaldi letterari e sono i romanzi di Tolkien, la saga di Kingsbridge di Follet e la saga di Dune di Herbert.
Detto ciò, capisco e condivido il 100 percento dei "problemi" che hai segnalato e ti dirò di più, il libro, a livello di facilità di lettura, è pure peggio del film.
Tutti i problemi che hai segnalato purtroppo sono normali per i non conoscitori e la "colpa" è data dal fatto che Villeneuve ha voluto seguire per bene ciò che è raccontato nei romanzi. Tutte le varie spiegazioni di moltissimi punti interrogativi che vengono fuori nella prima parte sono trattati nella seconda e purtroppo questo è un "problema" ai fini del racconto di questo film.
Non credo che sia un libro infilmabile ed il regista lo ha fatto capire, purtroppo però lo possono sapere solo i lettori del romanzo che hanno ben chiara tutta la struttura narrativa.
Infine sono d'accordo anche sul fatto che una serie TV sarebbe stata più a fuoco nel raccontare questa epopea e credo che se non fallirà la serie TV di lotr, potrebbero mettere le mani anche sui libri di herbert che raccontano la storia postuma a quella del film, potrebbe essere un Trono di spade 2.0, anche se ovviamente anche Martin ha preso spunto per i suoi romanzi 👍
Bella recensione comunque, è sempre piacevole ascoltarti, soprattutto ad una certa età (siamo all'incirca coetanei) 🤣
Si sono con te, non è trasponibile, è veramente troppo complesso, io leggo tutta la saga ogni anno circa (giuro) e trovo Dune con sempre qualcosa di nuovo, ma io rispetto chi ci prova, entrambi i tentativi mi sono piaciuti, ma certo non mi aspetto niente più che un paio di tentativi, mi trovo ancora in sintonia con te per quanto riguarda un'ipotetica serie, diciamo dei 6 libri canonici. Gomunque grazie per il tuo giudizio, lo aspettavo. 😊🌺
Ho avuto anche io le tue stesse sensazioni, una volta uscito dal cinema. Ero interdetto.
Bello tecnicamente, MA...
Data la complessità, probabilmente avrebbero dovuto fare una serie TV, e prendersi tutto il tempo per raccontare, poco per volta, l'universo.
A me questa prima parte è piaciuta, probabilmente anche perché mi piacciono gli universi dettagliati e complessi. Ho letto i libri dopo averlo visto (e li sto ancora leggendo) ed effettivamente si tratta di una saga che è praticamente impossibile rendere su schermo in 3-6 ore, già nel primo libro abbiamo un'universo dettagliato che richiederebbe spiegoni quindi fare delle concessioni è d'obbligo. Ho visto oggi la seconda parte. Va anche considerato che in Dune non si racconta solo la storia di Paul e di Lady Jessica, ma tutti i libri della saga ndrebbero considerato un tutt'uno. Anche questo è un film in cui si vola altissimi e di toni diametralmente opposti, qui per esempio trovi la ferocia nei combattimenti che sembrano mancare nella prima parte. Anche come ritmi è molto diverso, con quasi tre ore di film che volano. Le concessioni sui personaggi mi sembrano maggiori ma giustificate da cercare di chiudere con questa seconda parte anche se in questo modo alcuni sembrano purtroppo abbozzati. Io credo che una delle cose più godibili sia il cambiamento psicologico dei protagonisti che qui è molto marcato e più palese rispetto ai libri.
"Allora è TRADIMENTO ..." -cit. L'Imperatore galattico (ma di un "altro" franchise)
IN THE NAME OF THE GALACTIC SENATE YOU ARE UNDER ARREST, CHANCELLOR
Star Wars, il Ciclo delle Fondazioi o Guida Galattica per Autostoppisti?
@@ultimatejager4058 c'è sempre un imperatore galattico nascosto da qualche parte in tutte le storie😂
Synergo la questione dei combattimenti è legata al libro, la tecnologia degli scudi ha reso necessario creare tecniche di combattimento ultra raffinate per eludere le difese e colpire piano. In più l’estrema razionalità dei personaggi e del loro agire viene enfatizzata anche così. Inoltre si parla di combattimento tra le migliori truppe d’élite dell’universo e non di una rissa da bar, non c’è rabbia o sbagli, c’è solo la perfezione della tecnica bellica, altre cose emerse più volte nei libri e rappresentate quanto possibile bene nel film. Poi la questione del contesto, viene anche lì ripresa dal libro. Strano a dirsi ma per una volta si sono attenuti al libro e hanno fatto un ottimo prodotto. Però hai ragione, questa saga per capirla veramente serviva una serie tv da almeno 8/10 puntate (a libro). Poi ancora, questa è una saga che punta a raccontare un’universo e non un personaggio, la morte dei personaggi è accettata, nei libri successivi si capisce ancora meglio, non è una cosa che ti deve segnare, anzi. Paul ha le visioni del futuro e questo è la chiave di tutta la storia di tutti i libri, e non è uno spoiler, lo dice alla madre quando scappa dopo che è morto il padre e ha la visione del
Jihad. Comunque Assolutamente d’accordo che è impossibile trasporre il libro in film, e lui l’ha fatto da dio.
no, bastava utilizzare decentemente i tempi, non fare 2 ore di riprese inutili per tagliare ogni spiegazione invece utile, come appunto ha fatto il regista
@@brandon0099 hai letto il libro?
@@DiabolicTheBest no se l'avessi letto non mi sarei reso bene conto delle lacune del film, ho letto solo la sintesi anni fa ma comunque molto più esaustiva rispetto al film e proprio per questo mi rendo bene conto quanto manca a questo film soprattutto a livello di caratterizzazione generale, non solo dei singoli personaggi
@@brandon0099 se l’avessi letto capiresti che non era possibile mettere in scena una trama più esaustiva, perché le dinamiche mancanti sono cose che appunto puoi leggere ma non mettere in scena, sopratutto se vuoi fare un bel film e non uno spiegone infinito. Probabilmente sarebbe uscito bene in una serie tv
@@DiabolicTheBest sì ma se si tratta di due film si parla comunque di 6 ore, o anche 9 in caso di trilogia, dovendo trattare solo un libro di 650 pagine, molto più logiche e semplice rispetto per esempio all'universo del signore degli anelli (1400 pagine) il punto è che NON lo si può fare con un approccio del genere, bruciandosi almeno un ora e mezza tra scene mute o addirittura rallentate. Non è necessario ricorrere agli spiegoni, come l'orribile spiegone iniziale, basta selezionare scene ben caratterizzate. In questo film la trama non c'è, e neppure la caratterizzazione, l'unico motivo di identificazione del protagonista per 2 ore è perché è "l'eletto" o così dicono... mai visto un obbrobrio del genere, questo è il vero problema, e se non avresti letto il libro te ne saresti accorto anche tu
Synergo cosa ne pensi di arcane, la nuova serie netflix animata?
Completamente d'accordo. Ho letto il primo libro di Dune ed è una storia totalmente basata sulla parola e non sull'immagine. Alcuni passi del libro non si possono rendere con scene visive, ma solo tramite sensazioni, quello che può fare un testo scritto o una musica. Niente di visivo o cinematografico.
Premesso che la cosa del finale troncato è vera, io non capisco come si possa reputare noioso questo film. Purtroppo i film moderni ci hanno abituato a una smitragliata di avvenimenti uno dopo l'altro, è quasi come se i film dovessero mettere una pezza alla bassa soglia di attenzione dello spettatore. Insomma quando un film si prende il suo tempo per lasciarti immergere nel mondo prima che la storia parta è "noioso", questa è prima di tutto una storia di fantapolitica, non può funzionare se l'ambientazione è uno sfondo piatto, è necessario che tu conosca per bene il mondo.
Aspetta, non dico che mi abbiano Jato perché ha un ritmo blando, c**** ho fatto pure una dissertazione su quanto siano più belle le inquadrature ferme che quelle in movimento! Dico solo che gli intrighi politici mi interessano solo se le persone coinvolte le ho prese a cuore, e qui per me c'era soltanto una schiera di burattini senz'anima. Anche Game of Thrones è tutto un intrigo politico, ma c'è un Focus molto forte sui personaggi e sui loro rapporti. Qui sono tutti quanti "istituzionali", ingessati. Il personaggio di Duncan, che è quello che dovrebbe avere I risvolti più avventurosi di tutti, non lo vediamo neanche fare quello che fa. Torna alla base con una conoscenza Non lo so, per me una gigantesca situazione sull'orlo del caos politico è solo noia, se nessuno dei personaggi coinvolti ha la mia attenzione. A volte i racconti una gigantesca guerra molto meglio parlando di una ragazzina nascosta in una soffitta, piuttosto che parlandomi degli equilibri di 25 popolazioni
È esattamente così... Nella civiltà occidentale c'è un enorme problema di deficit dell'attenzione, è una diffusa malattia psicologica troppo spesso minimizzata
Mi spiace, ma narrativamente il film è noioso. È l'equivalente filmico di dark souls, Lore a palla ma storia zero e protagonisti senza carisma sparati a palla senza dargli un perché. Io non ho letto il libro, e Paul mi sembrava così emo che sembrava uscito da uno Young adult.
È noioso, non perché lento, ma perché piatto.
Un film a mio parere deve essere autoconclusivo, altrimenti è solo accessorio.
A quasi tutti quelli che hanno letto il libro, è piaciuto, a quasi tutti quelli che NON hanno letto il libro (me compreso) no.
Forse un motivo c'è e non c'è bisogno di prendersela.
Magari davvero una bella serie avrebbe reso meglio.
Anche io l'ho trovato noioso, non perché non succede nulla, ma perché le cose che succedono e ne succedono tante, (quindi anche questo è un film che cerca di mitragliare l'attenzione dello spettatore) sono noiose e di base servono a poco alla trama.
Spoiler.
La parte a metà film, il primo attacco del verme nel deserto, scena allungata e quasi inutile.
Tutte le visioni che lui ha, alla fine quasi inutili.
Tutta la storia del medico che tradisce e del padre che cerca di uccidere il barone con il veleno, alla fine si dimostra tutto inutile perché il bastardo sopravvive.
Interi personaggi quasi inutili, Jason Momoa e altri, presentati nel film e poi uccisi, così.
Il lavoro fatto da Villeneueve è eccelso e a mio parere traspone molto bene l'opera originale, anche nel suo contesto metanarrativo: basti pensare a come inquadrature e sonoro spesso si uniscano, anche al di fuori delle scene più specificamente oniriche, per dare allo spettatore l'impressione di stare allucinando e riavvicinandolo alle radici culturali del romanzo. Il problema è proprio il romanzo in sé, inscindibilmente legato alle suddette fondamenta, per quanto rivoluzionario nell'esecuzione. Pensando al periodo in cui è uscito, il 1965, non è difficile vederci tutti quegli elementi tipici della nascente cultura hippie, particolarmente diffusa proprio nella California in cui Herbert aveva vissuto a lungo. La Spezia non è tanto il petrolio (o almeno, lo può essere come espediente narrativo, ma non come simbolo per il lettore inteso) quanto più, banalmente, l'LSD, che spesso veniva usato proprio nella convinzione mistica che potesse "elevare la mente". Stiamo parlando dello stesso brodo culturale da cui poi sono nati i visionari della Silicon Valley, dopotutto. In tutta la saga c'è in realtà pochissima fantascienza, anche perché Herbert non ne capiva assolutamente nulla, lui era un giornalista, non uno scienziato come Asimov. Aggiungici l'amore, sempre tipico di quella parte e tempo del mondo, per la storia medioevale e capirai perché in un impero galattico millenni nel futuro il potere sia ancora gestito da dinastie reali, aristocratici e ordini monastici, mentre i combattimenti si compiono ancora all'arma bianca. Anche lo stile di scrittura è completamente opposto a quello di Asimov, sempre criticato per la prosa fredda e meccanica, e risulta piuttosto pomposo, spesso inutilmente drammatico e riassumibile come uno scimmiottamento piuttosto fuori strada di Shakespeare. Insomma, è un (anzi, il) fantasy nello spazio, con tutti i pro e i contro del caso. Villeneueve ha fatto un lavoro magnifico, ma temo che le basi per tutti i problemi che hai avuto con esso fossero già nel libro e anzi siano parti imprescindibili dell'esperienza.
In realtà come ha detto Synergo la spezia come bene primario è molto vicina al petrolio perché tutta quella civiltà si basa su quello. La CHOAM non citata nel film è l'equivalente dell'OPEC. I combattimenti si compiono all'arma bianca per un motivo: gli scudi hanno reso inutili le armi con alta velocità cinetica perché questi le respingono per cui per abbattere un avversario bisogna ucciderlo a singolar tenzone. Nel film non viene fatto vedere, ma una volta disattivati gli scudi (dal traditore) si usano armi da lancio come i cannoni di grosso calibro fatti portare dal barone essenziali per vincere contro gli Atreides.
@@comstraker7329 hai frainteso il mio punto, so che la spezia copre narrativamente il ruolo del petrolio e che c'è un motivo se combattono all'arma bianca, ma il mio interesse era il perché Herbert avesse deciso di inserire quel tipo di elementi nella sua storia "in the first place". Ragione che palesemente è ravvisabile nell'ambiente culturale da cui lui proviene: chiunque avrebbe potuto scrivere una storia in cui un impero galattico basa la propria esistenza su una fonte di energia analoga al petrolio, solo Herbert l'ha fatto rendendola un analogo dell'LSD. Già solo l'idea di creare una società in cui l'LSD è il bene primario per elevare le menti è una "roba da hippie". Questo, unito ai combattimenti corpo a corpo e la struttura di potere dell'impero (per quanto giustificati da tutti gli escamotage narrativi del caso), rende la storia molto fantasy e poco fantascientifica. Il che spiega buona parte dell'insofferenza provata da Synergo nel seguirla.
@@Volpeon Scusa il fraintendimento, in effetti hai ragione.
Io continuo a spingere "The bombing" su Netflix. Una perla di monnezza!
Non ho visto il film ma ho letto i libri. La storia di Dune è così. Le visioni ci sono nel libro e sono importanti quindi devi metterle nel film. Così come tutti i termini in arabo, il concetto della jihad booleana, i mentat, il fatto che i vermi NON SI CAVALCANO ma si prendono tipo autobus...come per il ciclo della fondazione, la cui serie non voglio guardare, certe cose dovrebbero rimanere su carta.
jihad bluteriana non booleana se no sarebbe una guerra santa contro i numeri binari.:-)
@@comstraker7329
Ero alle superiori e facevo informatica, jihad booleana mi suonava molto figo così deve essersi impressa per sempre nella mia memoria con quel nome!
@@lucadegradi1103 In effetti non è male. Potrebbe essere la guerra santa delle macchine visto che ragionano in binario.
Per me è stato praticamente l'esatto contrario.. Adoro gli universi sci-fi enormi, complessi, pieni di tecnologie incomprensibili. Adoro il focus sui mondi e sulle strutture sociali e politiche che li governano piuttosto che sui singoli personaggi. E mi piacciono anche le visioni, le scene oniriche, il miscuglio tra sogno e realtà e tutte queste cose qua (sono un grande fan degli incredibili romanzi di Haruki Murakami, quindi per forza, ma capisco perfettamente che possa non piacere).
Il dubbio che ti poni alla fine è giustissimo, concordo con tutti gli altri che hanno commentato che purtroppo è estremamente difficile se non impossibile trasporre un romanzo di questo tipo in una serie da 15-20 ore, quindi figuriamoci in un paio di film da 2-3 ore l'uno. La stessa identica cosa è successa a quel capolavoro del Ciclo delle Fondazioni di Isaac Asimov e mi è dispiaciuto molto. La serie uscita su Apple TV è stato un goffo tentativo di racchiudere la complessità di quell'universo in pochi episodi, distruggendo (a mio avviso) l'opera stessa.
In realtà il film non è per niente monco. Il protagonista per tutto il film è insicuro e non sa se sarà in grado di prendere il posto del padre un giorno. Nel finale capisce chi è e cosa deve fare. Può sembrare un finale monco se non si è letto il libro effettivamente però è proprio nel finale che il protagonista diventa consapevole della sua missione.
Synergo, io i tuoi video me li guardo e riguardo a nastro. Ogni tanto ti lascio "riposare" e prima o poi torna il rewatch.
Dune mi ha annoiato talmente tanto in partenza che sono perfino riluttante a premere su questo video
Synergo condivido abbastanza spesso le tue/vostre opinioni sui videogiochi, ma sui film...agli antipodi.
Dune è un film magnifico che acquista valore man mano che lo si riguarda. Anche grazie, come sempre, a quel genio di Hans Zimmer.
Un piccolo animale, un "pesce di sabbia" di Arrakis produce la spezia come sottoprodotto della sua dieta.
Lo stesso pesce "sigilla" l'acqua nelle profondità del pianeta, che è deserto perché il pesce, che poi diventa vermone, non sopravvive all'umidità.
Quindi Arrakis non è calda, Arrakis è semplicemente priva d'acqua in superficie.
Le Benegesserit stanno lavorando, da millenni, per creare un uomo che abbia le loro stesse capacità: le donne sono le uniche ad avere il potere della preveggenza (a meno di non essere sostanzialmente spaziali drogati a morte di melange, ma non vengono considerati manco uomini), ma il loro potere è limitato.
Hanno capito che un uomo geneticamente perfetto (che si potrebbe ottenere unendo fra loro le grandi case) potrebbe avere un potere tale da essere "l'essere supremo", capace di una preveggenza ASSOLUTA nonché della possibilità di conoscere e dialogare con tutti i suoi progenitori (fino al primo progenitore, Harum).
Le case in sé sono il "progetto" delle Benegesserit, che prendono le donne delle famiglie e le fanno incrociare con gli uomini delle famiglie, al fine di far nascere l'uomo perfetto, il qwisdatz aderach.
La stessa Jessica si scoprirà (ma più avanti nei libri, quindi nel film non se ne parla) essere un Harkonnen a sua insaputa.
Nel film manca anche il "vero" potere, che è al di sopra anche dell'imperatore, la CHOAM (Combine Honnete Ober Advancer Mercantiles) che è sostanzialmente la gilda dei mercanti, e che ha potere anche sull'imperatore (visto che, banalmente, i suoi profitti mantengono tutti).
Non vengono spiegati neanche i sostituti dei computer e delle IA: le "macchine umane" (dette Mentat) capaci di fare calcoli complessissimi, uomini mentalmente superiori che, per questioni di plot, hanno tolto. In particolare uno dei personaggi primari in Dune era Thufir Hawat, mentat Atreides. Non mi pare ci sia neanche nel cast.
C'è molto altro da dire sul lore di Dune, che ti spiega anche il film (che viene goduto appieno solo se hai letto il libro).
Dune è un film straordinario che dimentichi due minuti dopo essere uscito dal cinema.
Ma magari tu
@@aaaz45 certo, chi è che ha scritto il commento originale?
@@federicoliguori2698 nun c'è provà. Hai dato un parere soggettivo e lo stavi spacciando per oggettivo
@@aaaz45 assolutamente no, semplicemente non specifico ogni volta "per me". Anche perché ognuno ha la sua opinione e a me non interessa minimamente convincere nessuno 😅
@@federicoliguori2698 chiarito. Ho una curiosità però: come mai ti è piaciuto ma te lo sei dimenticato subito dopo? 😅
Per rispondere alla tua domanda finale: per come è scritto il libro credo sia effettivamente intrasponibile se non in molte più ore.
Ci sono varie cose da considerare: intanto non è un universi super dettagliato..anzi.
Il non capirci nulla è effettivamente normale la prima volta che si legge il libro.
I personaggi sono nella costante situazione di nascondere attraverso il controllo del corpo e del viso i reali pensieri, c’è troppo che si svolge nella mente dei personaggi. Troppe rivelazioni che scaturiscono da un’espressione di paura di qualcuno.
Tutto questo è giustamente assente (anche se i fan del libro potranno sicuramente leggere sui volti dei personaggi alcuni accenni lasciati dal regista).
Ps: nota sul protagonista. È effettivamente anche nel libro un personaggio controverso. Credo che l’affezionarsi al protagonista non faccia parte dell’intenzioni di Herbert. Proprio per come scrive i suoi personaggi. Sono estremamente umani complessi e pieni di difetti.
Come cita il libro: Paul imparò il silenzio in giovane età
Un saluto
Ho letto 2 dei 6 libri della saga e sono parzialmente d’accordo con te: probabilmente è un’opera impossibile da trasporre in un film unico, anche se diviso in più parti (anche solo il primo libro). Non per il volume delle informazioni in sé, da tradurre in scene evitando il più possibile gli “spiegoni”, ma per il tipo di storia, a metà tra un trattato di fantapolitica abbastanza intricato e un monologo interiore dai tratti metafisici. Il vari messaggi di fondo sono potenti e al lettore attento arrivano, mentre allo spettatore c’è il rischio che arrivi troppo poco, anche con una regia ed una sceneggiatura magnifiche. Paradossalmente da questo film potrebbero trasparire in maniera più chiara solo i risvolti pratici e politici tra i vari personaggi, rispetto a quelli interiori del protagonista e collettivi. È un peccato, ma non credo si possano fare miracoli.
Detto questo io non sono rimasto affatto deluso, anzi il contrario, ma secondo me proprio perché ho letto qualcosa e perché a prescindere mi piacciono le scene oniriche :D
A proposito, queste scene ahimè non si potevano evitare, sia perché altrimenti avresti capito ancora meno del protagonista e di quello che poi farà, sia perché nel libro sono presenti alla stessa maniera e quadrano con le varie vicende.
La trasposizione è un lavoro complicato per il quale è necessario aver capito il 'medium' di partenza, nel caso di Dune il romanzo di Herbert. 'Capire' significa riuscire a individuare gli elementi fondamentali della narrazione che nel loro insieme costituiscono l'apparato radicale della storia. Fatto ciò si inizia la "traduzione", da un linguaggio ad un altro linguaggio, tenendo sempre presente che, come per le lingue, certi termini e/o concetti non possono essere tradotti in modo letterale. La riuscita di questa operazione dipende da molti fattori, il fondamentale dei quali è a mio avviso il coraggio di creare; senza si rischia di mettere in scena un romanzo invece di fare un Film.
Difficile provare empatia con una massa di personaggi piatti, perlomeno in quello di Lynch, con tutti i difetti che si porta dietro, i personaggi avevano una bella e gradevole caratterizzazione.
Pure la questione politica qua è veramente insulsa, non si percepisce nemmeno, in quello dell'84 invece erano, a mio gusto, un bel punto di forza.
Quando leggo gente definire piatti i personaggi di questo film mi viene un po' da ridere e un po' da piangere. La scena iniziale è una caratterizzazione più magistrale dell'intero film di Lynch. Per favore ragazzi iniziamo a guardare i film con un po' di attenzione, invece di definire piatto tutto ciò che non ci imbocca con il cucchiaino.
I combattimenti in effetti sono molto puliti poco violenti poco contatto ecc. Ma bisogna considerare che nel libro è specificato che a causa degli scudi, che possono essere penetrati solo da oggetto lenti e NON da oggetti veloci, allora i combattimenti si basano più sulla astuzia e l' inganno che sulla forza. In generale la caratteristica di dune è di rappresentare un universo molto differente e molto particolare in cui l' intrigo, inganno e la psicologia valgono più di tecnica tecnologia ecc. Nel libro viene spiegato che questa diffidenza verso la tecnologia ed in particolare l' informatica è dovuto al fatto che l' umanita è sopravvissuta all apocalisse dei terminator e ha conservato la lezione... o il trauma. (Come noi nella realta abbiamonesagersto con le guerre industrializzate nel '900 e conserviamo la lezione... o il trauma) Se vogliamo è un universo un po "femmineo". Il film l' ho trovato anche troppo imbastardito e hollividiano, nel libro non esistono veicolo da combattimento (a parte un episodio in cui si usano i motori di un ornitottero dimostrando che l' uso di lanciafiamme o simili sarebbw estremamente efficace) nel fil si vede una fregafa che cerca di distruggere l' ornitottero... L' ornitottero stesso ha la forma di una libellula e la carena e le linee ricordano molto gli elicotteri stealth reali (Comanche per esempio) hanno un aspetto piittosto razionale finzionale credibile le ali sembrano pale di elicottero che al posto di roteare su un asse fanno la rotazione che si vede nel film creando un effetto abbastanza simile agli elicotteri reali. Nel libro gli ornitotteri hanno 2 grosse ali da uccello e non da insetto inoltre gli ornitotteri sono variopinti in stile che mi sembra simile ai geroglifici egizi. Mi rendo conto che vedere a schermo 2 grosse ali che sostentano un macchinario pesante sembrerebbero per forza che sbattano troppo in fretta per resistere o sembrare sinuoso e bello o sarebbero troppo lente per sembrare in grado di produrre la spinta necessaria. Poi anche nel libro ci sono cose che... Per esempio si usa aetiglieria convenzionale (obici cannoni) e sn viste come armi esotiche antiche e brutali ma nei 2 casi in cui vengono usate (nel primo libro) hanno una efficacia devastante (pensiamo anche ai motori usati come armi e sembrerebbe che la razionalità non viene molto applicata alla tecnica militare in dune). Tutto cio per dire che dune descrive un mondo così bizzarro ed alieno che in effetti ogni trasposizione cinematografica non può altro che risultare manchevole a meno di imbastardire troppo e fare un film solo ispirato a dune. Nella sua rivolta contro ogni autorità e centri d' interessi e l' intero esercito dell imperatore paul usa una sola arma nucleare e lo fa per distruggere il muro scudo...anche se in effetti il libro a volte è come se fosse una cronaca scritta a posteriori e quindi si potrebbe anche pensare che paul una volta diventato imperatore abbia fatto passare alla storia la sua versione quando in realtà ha usato le armi nucleari direttamente sulle forze nemiche schierate per prevalere....
P.S. La scena di combattimento all arma bianca più bella nel cinema secondo me è il primo contatto tra gli spartani e i persiani in quella tamarrata che è 300. Si si percepisce bene l' impatto la fisicità cinetica la fatica e il frastuono del combattimento, tutto l' opposto di dune.
Nonostante sia oggettivamente realizzato bene, verso la fine mi stavo veramente rompendo le palle al cinema, mi spiace dirlo
Capisco pienamente tue lamentele, purtroppo è un effetto che rispetto ad un Signore degli anelli, il glossario di termini a noi poco noti è notevolmente maggiore (a senso, noi sappiamo già cos'è un nano o un elfo o cos'è il mithril, se abbiamo magri giocato a qualche rpg, meno cos'è un Nazgul), qui hai pianeti, popolazioni, culti e oggetti con nomi completamente nuovi. Nella mia versione del libro di Dune c'è proprio un glossario alla fine del libro, che ho consultato chissà quante volte, purtroppo è una scelta profonda di Herbert che, se stravolta, prenderebbe molto le distanze da Dune. In questo senso, secondo me, Villesneuve ha fatto quello che poteva per farcele digerire, infatti secondo me Dune parte 1 è per larga parte una grossa pennellata per disegnare la tensione dei rapporti tra le varie forze in gioco, prima che gli eventi inizino a precipitare verso l'ultima ora.
Mha io non capisco certi commenti.
Sicuramente non un film che trasporta gli animi, ma non mi pare un film brutto.
E un film girato bene, ben recitato e sono d accordo che ne manca una parte per avere un giudizio totale.
Sopratutto dopo aver visto commenti entusiasti su questo canale per film come Suicide Squad 2, che nonostate sia piaciuto a Synergo, io lo reputo la stessa mondezza del primo.
Assolutamente vero Synergo. Io ho letto 4 dei suoi libri... È impossibile realizzarlo bene. (primi due libri a me sono piaciuti tantissimo, te li consiglio) le visioni sono al centro del racconto (è un predestinato, ma no) e se nei libri questa cosa non pesa, nel film le visioni sono una rottura.
Un film che somiglia più a un documentario del National geographic.Mi sono addormentato durante la visione. Trama riassumibile in un'ora scarsa.
Per tentare di rispondere alla domanda se Dune è inadattabile o meno ti dico che non ho onestamente idea di come si sarebbe potuto fare in maniera diversa da come lo ha fatto Villeneuve, portando però alle criticità che hai esposto. Sicuro non si poteva fare come nella versione di Lynch ( che mi sono sorbito nella sua interezza e ancora ne pago le spese). Per, forse, toglierti il dubbio e lo sfizio sulla questione serie/film, esiste una mini-serie tv del 2000 intitolata "Dune - Il destino dell'universo" con regia e sceneggiatura di John Harrison.
Grazie e complimenti per il lavoro che fai perchè dai sempre una luce diversa e interessante che non può che arricchire, anche e soprattutto quando ci sono differenze di vedute.
P.S. Esiste anche una serie che fa da seguito del 2003 in cui recita James McAvoy, "I figli di Dune"
Jason Momoa senza barba non si può vedere
Concordo, sembra quasi brutto.
Allora, per rispondere alla tua domanda finale io contrariamente a quanto dicono molti penso che SI', l'opera OGGI è riproducibile sul grande schermo (non lo era negli anni '80). Però per accorgertene devi appunto leggere il libro, cosa che si fa nel giro di pochissimi giorni perché è scorrevolissimo e piacevolissimo, semplicemente meraviglioso. SI', sono d'accordo anche con te quando dici che chi ha letto il libro si gode cento volte di più il film, MA NON penso che sia per il motivo che hai detto tu, ossia per la tanta carne al fuoco tra nomi, casate, intrighi, ecc, perché quelli li ho capiti bene anche senza aver letto il libro. No, chi l'ha letto (cosa che ho fatto dopo la visione) si gode 100 volte di più il film perché riesce a interpretare perfettamente ogni singola scena, anzi, ogni singola espressione del viso. Mi spiego meglio: il libro è pieno zeppo di visioni e pensieri dei personaggi, tant'è vero che l'unico modo che ha trovato Lynch per riprodurre una cosa del genere senza rendere il film incomprensibile è stato far PARLARE i pensieri, proprio come accade negli anime. Questa tecnica sarebbe improponibile oggi, è obsoleta, non funziona. Quindi Villeneuve ha avuto l'ingrato compito di affidare alle prove attoriali quei pensieri. Quindi chi ha letto il libro e vede la reazione di Jessica nella tenda alle visioni e alla sfuriata di Paul rimane spezzato in due perché SA perfettamente cosa sta pensando Jessica in quel momento, e la Ferguson è riuscita perfettamente a rendere in pochi secondi pagine e pagine di pensieri che l'hanno fatta scoppiare in lacrime. Chi invece non l'ha letto, coglie forse un decimo di ciò che andrebbe colto in quella scena.
Allo stesso modo, le visioni non sono un vezzo di Villeneuve come hai detto a fine video, ma sono assolutamente necessarie perché sono frammenti di quel futuro che Paul vorrà evitare, pur sapendo che per evitarlo dovrà lasciarvisi andare (sembra un controsenso ma capirai cosa intendo leggendo il libro).
Quindi SI', non solo è un'opera trasponibile su schermo, ma addirittura lo è talmente tanto che proprio leggendola si può godere di determinate chicche, non solo in termini di scene ma anche di singoli fotogrammi. Io ho trovato il film perfetto, e ho apprezzato alla follia la resa su schermo di intere pagine di pensieri usando solo le prove attoriali, non potendo più usare l'espediente del pensiero "parlato". E' stata una difficoltà in più per Villeneuve, ma ne ha fatto un punto di forza. Leggi il libro e capirai di cosa parlo!
Ho avuto la stessa senzazioe di abbandono quando sono andata al cinema. a vedere DUNE e mi chiedevo (ma dopo 2 ore ,inizia solo adesso il film?).Poi boom fine😧😧😧.Ho amato però l'aspetto tecnico del film e tu lo hai spiegato in un modo CLAC CLAC applauso. E amo Lynch. Nonostante tutto.
Da ignorante dell'universo narrativo (magari nel libro è spiegato a dovere), quello che per me cozza tantissimo nel film è "abbiamo le astronavi con i raggi laser della morte" e "ci meniamo con i coltelli". Le barriere protettive che si portano tutti addosso non mi son parse una ragione sufficiente.
Se colpisci uno scudo con un laser ottieni un'esplosione atomica. Non so perché non abbiano inserito una spiegazione o un riferimento a questo "dettaglio" nel film. In pratica gli scudi sono deterrenti contro le armi più tecnologicamente avanzate ed è il motivo per cui si fanno paranoie del tipo "stanno usando il laser? Ma sanno che abbiamo gli scudi? stai attento eh"
Concordo con te Synergo.
Dune è un capolavoro a livello tecnico e visivo,insomma è diretto da uno che sa cosa è il cinema .. Ma a livello narrativo sembra di incappare in una lunga introduzione.. Hai la sensazione che il film non decolli,e quando decolla un po.. finisce.
E in questa lunga introduzione ci sono cosa spiegate bene altre lasciate un po li,tanti concetti da memorizzare ma che dopo la visione del film ti sfuggono di mente.
Onestamente non credo che la seconda parte sia diversa,però so da alcune fonti che molte cose verranno raccontate in delle serie su HBO MAX come per esempio l'ordine femminile di cui fa parte la Ferguson.
bravo anche io il primo dune mi stavo spaccando le palle e ho smesso quasi subito..... questo mi ha fatto lo stesso effetto ma ho voluto andare fino in fondo e mi sono ritrovato a chiamare in ospedale perche dovevo prenotare un'operazione ai coglioni......
Tra le opere che hanno provato ad adattare i 6 romanzi classici del Ciclo di Dune, probabilmente riuscendoci meglio di Lynch, non bisogna dimenticare le due mini serie televisive, ossia "Dune - Il destino dell'universo" del 2000, composta da due episodi, e "I figli di Dune" del 2003, composta da 3 episodi.
Tuttavia, per quanto possa più che giustamente non piacare, il Dune del 1984 di Lynch rimane un espediente narrativo parecchio interessante e particolare, cercando di riprendere in parte la forma stilistica dei romanzi e riproponendo con enfasi i vari flussi di coscienza dei personaggi, abbontantemente usati da Frank Herbert, soprattutto nel primo romanzo, si ha un effetto onirico affascinante, che peraltro, dopo aver mangiato pesante, può conciliare grandemente il sonno. Anche per questo, e non solo per la presenza di Sting, il film è diventato un cult col passare degli anni, dopoutto "... la paura uccide la mente...", e i fan non hanno paura :D
Da ultimo, ma non meno importante, è anche grazie al primo film di Dune se si è vista, nel 1992, la nascita del primo RTS strategico dei Westwood Studios :)
Per concludere, i Ciclo di Dune è un'opera intrasponibile? Boh, non sono di sicuro sufficientemente ferrato in materia per poter esprimere un parere serio, tuttavia i romanzi, i primi in particolare, sono innegabilmente parecchio complicati e ostici da immaginare trasposti. Per me, il primo romanzo di Dune, insieme alla prima parte del Silmarillion, è stata una delle letture più impegnative, per dire, è più facile della trilogia di Gormenghast di Mervyn Peake, ma comunque meno accessibile dell'Ulisse di James Joyce.
A me dune ha letteralmente distrutto l'apparato testicolare.... Bocciato!
Non credo non esista una storia che sia "impossibile" da trasporre su grande schermo. Tutto sta nel taglio che le si vuol dare e su cosa ci si vuol concentrare. È chiaro che se si vuol condensare un intero universo in ogni suo dettaglio, presentare dei personaggi (tanti) e raccontare pure le vicende personali di uno in particolare (o peggio, più d'uno) allora si finisce per fare quello che a te non piace. E lo capisco benissimo, anche se sopporto meglio di te... ma forse è solo perché bene o male conosco il materiale di partenza. Qui come ne Il signore degli anelli, per esempio. Sono d'accordo quando individui la serialità come la soluzione ottimale per raccontare universi complessi in cui si sviluppano storie intricate (o anche solo "lunghe") e GoT è proprio l'esempio a cui pensavo anche io ascoltandoti. Non è l'unica soluzione però, come scritto all'inizio: dipende dal focus e dal taglio che si vuol dare al film. Magari sbaglio, ma un esempio a caso: il primo Star Wars racconta una storia "semplice", tanti personaggi ma facili da inquadrare e tener presenti, col giusto spazio a seconda della rilevanza nella storia e le cose da sapere circa "l'universo" vengono somministrate in modo pulito, scaglionato e limitato... Niente spiegoni (a parte la paraculata dei titoli di testa, che pure sono divenuti iconici).
Synergo adoro il tuo modo di fare pubblicità AHAHAHAHHA è così perfetto che manco te ne accorgi
Sto leggendo ora il romanzo e per quanto già il primo libro sarà diviso appunto in 2 parti , già dall inizio ci sono delle cose che non vengono riportate , intrighi politici approfonditi , spiegazioni come hai detto tu , a me il film è piaciuto , forse è il risultato migliore che si possa ottenere e visto che a me piacciono le grande epopee , le caratterizzazioni dei mondi l ho trovato bello anche se si perde forse un po' troppo nei luoghi che racconta, forse solo una serie TV potrebbe raccontarlo in ogni singolo dettaglio con ogni singola spiegazione, però farei rimanere lo stesso regista perché ha fatto un lavoro ottimo considerando la maledizione di quest opera , fatto sta che è stato ufficializzato il continuo e sono curioso e speranzoso, le vicende di Paul sono raccontate in due libri , uno lungo e che appunto occorre essere diviso in 2 film e uno corto "facilmente" riassumibile in un film , perciò si parlava di una triologia, vedremo se dopo questa trilogia sarà anche questo considerato un fallimento totale , un semifallimento , a un pelo dalla riuscita ? Chissà
effettivamente l'universo di Dune nei libri è ancora più immenso è pieno di cose che coesistono insieme che nel fim. però è vero anche che Frank Herbert nei suoi romanzi si prende anche il giusto respiro per caratterizzare ogni singolo dei numerosissimi personaggi, in maniera che tu possa empatizzare con ognuno di loro in maniera da tenerti inccolato a quell'immensa epopea galattica piena di nomi, culture, e novità da memorizzare.
Personalmete amo la saga dei libri di Dune e pur con i suoi difetti, amo l'adattamento di Villenueve, perchè non credo si possa fare meglio di cosí nei tempi cinematografici di due ore è mezza. Anche se molto probabilmente lunica maniera di trasporre correttamente Dune in immagini in movimeto credo sie efettivamente con un prodotto seriale che si possa permettere di prendersi il suo tempo.
Davvero un bel video, complimenti : ) Premetto che parlo avendo visto il film e letto la prima parte del libro (quindi esattamente fino allo stesso punto in cui si chiude il film).
Anche a me il film a livello narrativo non ha fatto impazzire... Non ho avuto problemi con i termini perché me li ricordavo dal libro, ma anche così non sono riuscita ad empatizzare particolarmente con i personaggi, compreso il protagonista, e a sentirmi emotivamente coinvolta negli eventi che accadevano sullo schermo.
Però è successo lo stesso anche con il libro. Per carità, l'autore ha creato un universo super complesso, curato nei minimi dettagli ma anche in questo caso non sono riuscita ad empatizzare con i personaggi. La stessa cosa è successa anche con il Signore degli Anelli (sia libri che film) e con altre storie in cui l'ambientazione è particolarmente curata. Ovviamente questa caratteristica non la considero una pecca, anzi, ma sospetto che gli autori che si concentrano all'estremo su questo elemento funiscano per essere sommersi dalla quantità di formazioni che vogliono trasmettere e che un po' si dimentichino dei personaggi che vivono all'interno del mondo che hanmo creato. Per il tipo di consumatrice di narrazioni che sono io, danneggia molto l'esperienza di visione o lettura, cosa che considero un vero peccato. Se ci fosse più equilibrio tra le due cose sarebbe il top