Incontro con l’autore - Nicola Crocetti e l’Odissea di Nikos Kazantzakis
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- Опубликовано: 26 дек 2024
- Iraklio, Creta, 1925. Nikos Kazantzakis si ritira in solitudine in una casetta in riva al mare, presso l’antica Cnosso. Riflette inquieto sulle nubi nere che si profilano all’orizzonte (l’ascesa dei totalitarismi) e sulla scrittura come dovere dell’intellettuale. Cerca la luce di una risposta, per offrire la redenzione a un mondo che si va dissolvendo. L’impresa è ardua, una lotta con le parole, “puledre selvagge”, perché l’anima possa “spiegare liberamente le ali”. All’improvviso, l’illuminazione: davanti ai suoi occhi si staglia la figura fiera del suo eroe, Ulisse astuto e insaziabile, assetato di conoscenza, desideroso di rimettersi in viaggio. Il mondo, le onde del mare si trasformano in tumultuosi decaeptasillabi, e il cerchio soleggiato del suo cervello li accoglie e ride come una spiaggia cretese. Nasce così l’Odissea, prosecuzione fantastica dell’epos omerico e sintesi di tremila anni di storia del pensiero. Sarà completata sull’isola di Ègina, di fronte al mare, dopo 13 anni e mezzo di lavoro e sette stesure autografe. Nella versione definitiva si compone di 33.333 versi suddivisi in 24 canti, lo stesso numero delle lettere nell’alfabeto greco e dei canti dei poemi omerici. Kazantzakis vi riversa tutte le sue esperienze intellettuali e spirituali, sviluppando una dottrina ascetica sincretistica, basata sui principi di diverse religioni e di grandi, utopistici ideali politici. Il vagabondaggio di Ulisse è soprattutto un viaggio alla ricerca della salvezza: la liberazione dalla speranza e dalla paura e, impresa suprema, dalla stessa libertà. Perché “il valore dell’uomo è soltanto uno: vivere e morire valorosamente senza accettare alcun compenso”.
Nicola Crocetti è nato nel 1940, in Grecia, dove ha trascorso la prima infanzia. È cresciuto e ha studiato a Firenze, negli Stati Uniti e a Parigi, e da oltre 60 anni vive a Milano, dove ha lavorato per 35 anni nell’editoria e come giornalista. Nel 1981 ha fondato la casa editrice Crocetti, specializzata in poesia, che per 33 anni ha editato il mensile Poesia, la rivista del suo genere più diffusa in Italia e in Europa, che nei suoi 351 numeri ha pubblicato più di 3.600 poeti e oltre 60.000 poesie da 38 lingue. Dal 2020 la casa editrice Crocetti e la rivista Poesia fanno parte del Gruppo Feltrinelli.
Crocetti ha tradotto migliaia di pagine di narrativa dal greco e oltre 100.000 versi dei maggiori poeti greci contemporanei (tra cui tutte le poesie di Kavafis e di Seferis, numerose raccolte di Ritsos, Elitis e decine di altri poeti). Nel 2020 ha completato dopo sette anni di lavoro la traduzione dell’Odissea di Nikos Kazantzakis, un poema di 33.333 versi, prosecuzione dell’epos omerico, pubblicata da Crocetti-Feltrinelli.
Nikos Kazantzakis è nato a Creta nel 1883 ed è morto a Friburgo, in Brisgovia, nel 1957. Più volte candidato al Premio Nobel, è stato uno scrittore, poeta, saggista, drammaturgo, filosofo, giornalista e traduttore, uno dei maggiori del XX secolo. Ha scritto numerosi romanzi e opere teatrali, ha tradotto in greco decine di autori da diverse lingue, tra cui Nietzsche, il Faust di Goethe e la Commedia di Dante. Il suo capolavoro è l’Odissea, un poema di 33,333 versi, proseguimento del poema omerico.
Giancarlo Pontiggia (1952), milanese, ha pubblicato le raccolte poetiche Con parole remote (Guanda, 1998), Bosco del tempo (Guanda, 2005) - entrambe riedite nel volume complessivo Origini (Interlinea, 2015) -, Il moto delle cose (Mondadori, 2017). Per il teatro ha scritto Stazioni (Nuova Magenta, 2010) e Ades. Tetralogia del sottosuolo (Neos, 2017). Alla tradizione diatribica è ispirato il dialogo Icaromenippo (La Vita Felice, 2017). Saggi di poetica e riflessioni sulla letteratura si trovano nei volumi Esercizi di resistenza e di passione (Medusa, 2002), Lo stadio di Nemea (Moretti & Vitali, 2013), Undici dialoghi sulla poesia (La Vita Felice, 2014), Nuovi dialoghi sulla poesia (Amos, 2022), Origine (Vallecchi, 2022). Ha tradotto dal francese (Sade, Nerval, Mallarmé, Valéry, Céline, Supervielle, Bonnefoy) e dalle lingue classiche (Saffo, Pindaro, Sallustio, Rutilio Namaziano, Disticha Catonis).