Diga del Gleno (BG, 1534 mt) da Pianezza (Vilminore di Scalve) - Escursionismo facile in montagna

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  • Опубликовано: 28 авг 2024
  • STAGIONE 5
    DIFFICOLTA': FACILE: i primi 40 minuti sono piuttosto ripidi, ma non si fa nemmeno in tempo a stancarsi che arriva subito il tratto finale pianeggiante; adatto anche a famiglie con bambini.
    DISLIVELLO: meno di 300 mt
    LIVELLO DI DIFFICOLTA': E (Escursionista)
    LUNGHEZZA: 1h (forse anche meno) da Pianezza, frazione di Vilminore di Scalve; tenere presente che il sabato e la domenica la strada da Vilminore a Pianezza è chiusa; esiste però un comodo e consigliato servizio bus navetta che ogni 20 minuti, partendo da Piazza Giovanni Paolo XXIII a Vilminore, arriva nella piazzetta centrale di Pianezza (ritorno compreso) il prezzo è di 3 euro solo andata oppure 4 euro andata e ritorno a persona, mi sembra un prezzo più che onesto che permette a questi paesi di montagna di sopravvivere, sopratutto in questo periodo; per maggiori informazioni andate qui: www.valdiscalv...
    PANORAMA: La Presolana in mezzo alla diga è una vera cartolina.
    DESCRIZIONE: Parcheggiamo al Campo Sportivo di Vilminore di Scalve e raggiungiamo in pochi minuti Piazza Giovanni Paolo XXIII, dove prendiamo il bus navetta che ci porta a Pianezza; se desiderate effettuare il tratto da Vilminore a Pianezza a piedi, considerate circa 45 minuti per la salita e 30 per la discesa (queste sono le tempistiche "ufficiali"); una volta arrivati a Pianezza potrete seguire la strada agrosilvopastorale che esce dalla piazzetta, oppure seguire a destra una scaletta che vi porterà nel bosco; il sentiero che deciderete di percorrere è indifferente, perché entrambi si riuniscono poco sopra. Proseguite per la strada cementata fino a che non diventa sentiero, il quale si inerpica con ripidi tornanti nel bosco; questo tratto è impegnativo, ma anche piuttosto breve; al termine, il sentiero diventa completamente pianeggiante e potremo rifiatare, godendo nel contempo del fantastico panorama della Diga, che raggiungeremo in pochissimo tempo. Oltre il manufatto troviamo una enorme vallata aperta dove è possibile riposare e un lago dove volendo potremo anche fare il bagno; è presente inoltre un chiosco con wc per chi ne avesse bisogno.
    STORIA DELLA DIGA (fonte wikipedia): Nel 1907 l'ingegner Tosana di Brescia richiese una concessione per lo sfruttamento idroelettrico del torrente Povo. La concessione venne in seguito ceduta all'ingegner Gmur di Bergamo, e da questi alla Ditta Galeazzo Viganò di Triuggio.
    Nel 1917 il Ministero dei lavori pubblici autorizzò la realizzazione di un invaso di 3.900.000 metri cubi in località Pian del Gleno. Pochi mesi dopo, la ditta Viganò notificò l'inizio dei lavori, anche se il progetto esecutivo non era stato ancora approvato dal Genio Civile.
    Dopo una serie di proroghe, nel 1919 venne presentato il progetto esecutivo per una diga a gravità, firmato dell'ingegner Gmur, il quale però morì nel 1920 e venne sostituito dall'ingegner Santangelo di Palermo.
    Nel settembre 1920, alla prefettura di Bergamo giunse la segnalazione che per la costruzione della diga la ditta utilizzava calcina invece di cemento. Vennero perciò inviati degli ispettori a raccogliere dei campioni di calce, che però non vennero sottoposti ad esame.
    Nel 1921 il progetto esecutivo dell'ingegner Gmur fu approvato, ma nel frattempo i lavori procedevano già da qualche anno e la Ditta Viganò aveva appena appaltato alla Ditta Vita & C. le opere di edificazione delle arcate.
    Agli inizi di agosto del 1921 l'ingegner Lombardo del Genio Civile eseguì un sopralluogo al cantiere e constatò che la tipologia costruttiva della diga a progetto, cioè a gravità, era stato cambiata in corso d'opera in una diga ad archi multipli: nel cantiere, infatti, erano in costruzione le basi delle arcate e, fatto ancor più grave, quelle della parte centrale della diga non erano appoggiate sulla roccia ma sul tampone a gravità.
    Il 12 agosto 1921 il Genio Civile informò quindi il Ministero dei lavori pubblici che la costruzione dei sostegni della diga non avveniva più con il sistema a gravità, bensì ad archi. Il 19 giugno 1922 il Ministero ingiunse alla ditta costruttrice la sospensione dei lavori e l'immediata presentazione dei progetti di variante dei sostegni da gravità ad archi multipli. Nonostante ciò, i lavori proseguirono e solo all'inizio del 1923 fu presentata la variante al progetto.
    Il 22 ottobre 1923, a causa di forti piogge, il bacino si riempì per la prima volta. Tra ottobre e novembre si verificarono numerose perdite d'acqua dalla diga, soprattutto al di sotto delle arcate centrali, che non appoggiavano sulla roccia. Infine, il 1º dicembre 1923 alle ore 7:15 la diga cedette.
    Sei milioni di metri cubi d'acqua, fango e detriti precipitarono dal bacino artificiale a circa 1.500 metri di quota, dirigendosi verso il lago d'Iseo, lasciando alle proprie spalle 356 morti, anche se i numeri sono ancora oggi incerti.

Комментарии • 2

  • @user-qi6fi8yj8i
    @user-qi6fi8yj8i 11 месяцев назад +1

    Sono stato un mucchio di volte alla diga del Gleno

  • @ilgarga
    @ilgarga 4 года назад +1

    pensavo la scuola😂😍