Henri Le Saux, diceva Raimon Panikkar, era combattuto tra "due amori", le sue concettualizzazioni lo travagliavano, ma le sue Esperienze non poteva smentirle; inoltre, diceva Panikkar, Le Saux "soffriva di essere umano", ma in un pellegrinaggio che fecero insieme, Panikkar riuscì a farlo rilassare fino a farlo sciogliere in lacrime, ai canti bretoni della sua infanzia.
Penso anche alla conversazione che ebbero Panikkar e Le Saux per una notte intera sulla Trinità . Forse serviva proprio un uomo per metà indiano per mettere un po' di balsamo sulla ferita innegabile che l'incontro autentico con l'Advaita può creare a un cristiano. Ma è un incontro fondante e vitale, essenziale.
Dal Vedanta non dualista: "Per realizzare il Vero è necessario andare oltre l'ignoranza e la conoscenza, là dove non conoscere corrisponde a conoscere l'Essenziale"
Henri Le Saux, diceva Raimon Panikkar, era combattuto tra "due amori", le sue concettualizzazioni lo travagliavano, ma le sue Esperienze non poteva smentirle; inoltre, diceva Panikkar, Le Saux "soffriva di essere umano", ma in un pellegrinaggio che fecero insieme, Panikkar riuscì a farlo rilassare fino a farlo sciogliere in lacrime, ai canti bretoni della sua infanzia.
Penso anche alla conversazione che ebbero Panikkar e Le Saux per una notte intera sulla Trinità . Forse serviva proprio un uomo per metà indiano per mettere un po' di balsamo sulla ferita innegabile che l'incontro autentico con l'Advaita può creare a un cristiano. Ma è un incontro fondante e vitale, essenziale.
Dal Vedanta non dualista:
"Per realizzare il Vero è necessario andare oltre l'ignoranza e la conoscenza,
là dove non conoscere corrisponde a conoscere l'Essenziale"
Ottimo, grazie 👍