A chiunque dica che cambiare lavoro è inutile: cambiato lavoro 4 volte in due anni, e dal primo stipendio la retribuzione ora è +60%. Nessuna azienda ti da un aumento simile
La maggior parte di quelli che conosco vive nelle convinzioni di essere sempre nella ragione e nel giusto nel perseguire gli errori da te citati; altro non è che una mentalità sbagliata inculcata dalle scuole e dalle loro stesse famiglie. Cambiare lavoro è un dramma, non sai mai quello che trovi; spera di rimanere dove sei che stai bene. Investi facendoti consigliare dalla tua banca o corri in posta a prendere i buoni postali. Fai la polizza assicurativa che guadagni sempre e non hai problemi. Le azioni sono una truffa. Chi cambia lavoro più volte è perchè non vale molto e per stare a galla deve spostarsi, inoltre cambiare lavoro è indice di poca serietà. L'elenco è lungo e sinceramente, ho tagliato un po' i legami con molti di loro non trovandomi più concorde su tantissime cose e comportamenti. Bel video, bravo!
Apprezzo molto il video e dici delle cose particolarmente esatte. C'è una cosa che però necessiterebbe di una precisazione. In realtà non è vero che l'immobile "comunque è sicuro perché alla fine ti rimane qualcosa". Non è nemmeno vero parimenti che "Se investi nell'azionario puoi perdere il 100% mentre con l'immobile no". Anzi, è la trappola mentale più fallace di tutte. Nessuno o quasi compra casa in contanti, bensì attraverso mutuo ipotecario. Parliamo quindi di un investimento pericoloso perché a leva. Il caso concreto e semplice è quello nel quale si finisce in negative equity. Detto terra terra tu compri un immobile a un prezzo X con mutuo, il mercato innanzitutto può essere ribassista o stagnante ma a parte questo, diciamo che uno dei due perde il lavoro e siete costretti a vendere perché non potete più sostenere la rata. Foste stati in affitto ve ne sareste semplicemente andati e ricollocati in una soluzione meno costosa o in appoggio dai genitori o amici. Col mutuo non potete perché avete una "leva" aperta che vi perseguita. Vendete ma il ricavato non è sufficiente per chiudere il mutuo. Quindi perdete il 100% più quello che dovete aggiungere ulteriormente di tasca vostra. Oppure non potete proprio vendere, la banca vi espropria l'immobile, lo mette all'asta e incassa ma continua a chiedervi la differenza tra il dovuto e l'incassato. Anche in questo caso perdete il 100% più tutta l'ulteriore differenza da aggiungere. E se non avete modo di ripianare quel debito, siete dei paria, degli shudra, degli intoccabili per tutto il mondo creditizio per il resto della vostra vita e dovrete arrangiarvi a vivere solo per contanti e su base attiva. Non una grande prospettiva. La CGIL stessa indica l'acquisto della casa (con mutuo) come prima causa di povertà degli italiani. Con una media di 200.000 case all'asta all'anno la situazione non è certo marginale o ignorabile. Quindi no, comprare casa col mutuo NON È VERO che non puoi perdere il 100% (puoi perdere di più, tipo short allo scoperto e non c'è stop loss) e non è vero che ti rimane sempre qualcosa.
Interessante riflessione. Per come la vedo io il problema di fondo è una precarietà sempre più diffusa per questo chi ha un contratto a tempo indeterminato col c... che cambia lavoro! Dalla legge Biagi in avanti si è sempre andati di male in peggio con lavori sempre più precari e mal pagati. Un tempo lo 'sfigato' ragionier Fantozzi trovava un posto fisso da impiegato ed era a posto per tutta la vita. Si comprava casa o andava con un affitto ad equo canone sino a quando campava. A 55 anni (se non prima nel caso di statali) si andava in pensione. Ora questa è fantascienza. Siamo regrediti in modo catastrofico. Continui lavori precari mal pagati, affitti a prezzi folli, possibilità di fare mutui difficile in quanto precario, pensione chissà quando e quanto si prenderà. Il motivo lampante per cui uno appena può prende casa è che gli affitti costano quanto un mutuo con la differenza che dopo 20 o 30 anni di mutuo la casa è TUA mentre con l'affitto anche dopo 20 anni possono decidere di darti un calcio in c... e sbatterti fuori e ti ritrovi ad aver speso 20 anni d'affitto senza avere neppure un mattone di quella casa. Questa cosa divenne tragica quando negli anni '90 decisero di abolire l'equo canone. Improvvisamente tutti i padroni di casa spararono prezzi d'affitto mostruosi (parlo per esperienza personale a Milano ma penso che altrove sia simile) e molti che stavano in affitto si trovarono nell'impossibilità di pagare e vennero sfrattati.
Che è il motivo per cui devi pagare con l'anticipo il 20%, anche con gli alti tassi di interesse di questo periodo, il debito rimanente scende sotto il valore dell'immobile nel giro di un lustro, e se si va in insolvenza immediatamente, beh, in quel caso siamo a livello dei subprime :D Poi certo, il mercato immobiliare è poco liquido, magari la casa vale 100 ma nessuno in quel momento è disposto a pagare 100 e all'asta finisce a 90 (e so che in alcune zone l'asta fallimentare è fortemente in mano criminale, ma è un sentito dire, non so quanto sia fondata la cosa). Ma in generale, considerare gli interessi come una perdita al 100% mi pare non molto sensato, ecco, anche perché dopo l'insolvenza e il ripagamento dei debiti con la vendita della casa, anche se per qualche motivo è insufficiente per tutto il prestito, comunque avrai una rata inferiore.
Un mio amico ebbe proprio questo problema, l'azienda fallí e lui vendette la casa ad un prezzo più basso di quello d'acquisto, ed è rimasto con dei debiti sul groppone per anni. Bastava affittarla (zona non centrale di Firenze) ma evidentemente non voleva lo sbattimento.
@@marcor5886 stiamo attenti al discorso affitto, perché per molti é la soluzione di tutti i problemi, ma facendosi dei conti il ritorno che si ha é abbastanza scarso. potrebbe avere senso l'affitto se e solo se la casa rende un fisso mensile senza che noi dobbiamo fare nulla, ma le problematiche sono all'ordine del giorno e da proprietario devi comunque sostenere delle spese e avere rotture di palle con gli inquilini che fanno si che tu abbia un ritorno maggiore semplicemente investendo nell'azionario. paradossalmente l'affitto ha senso se ci servono soldi per finire di pagare il mutuo, ma perché non finire di pagare il mutuo implica una grossa perdita.
Non puoi perdere il 100% o più del valore del mutuo, anche in caso di insolvenza nei primi anni, pignoramento vendita della casa sottocosto rimane appunto il valore dato dalla svendita della casa
Concettualmente, sul discorso lavoro, sono d'accordo con te,ma nella pratica, nell'ambiente lavorativo Italiano e i determinate zone geografiche, avere un lavoro stabile è già una grande conquista. Anche se sei specializzato, superata la soglia dei 40 anni, diventa un problema cambiare lavoro, per non parlare per gli over 50. Tutto questo perché molte aziende vivono non di competenza ma di conoscenze (relazionali), e in questo caso una volta avuta la commessa, il loro obiettivo è avere più margine possibile e questo lo si fa' tendendo basso lo stipendio e spremendo le persone ( stipendi più alti ma ore lavorate alte).
Bel video! Beh, sono così felice di aver preso le migliori decisioni facendo un buon investimento. Di recente, sono riuscito ad acquistare la mia terza casa anche alla mia età e credo che se le cose continueranno bene, andrò in pensione presto
Bitcoin è in rialzo e ribasso da un po' di tempo ormai e potrebbe continuare a salire. La verità è che nessuno lo sa, penso che sia un buon momento per fare un acquisto e anche cercare assistenza professionale
Sì, è vero, ultimamente si parla molto di investimenti, ma sono nuovo e sono anche curioso di sapere da dove iniziare. Qualcuno può spiegarmi come investire e da dove iniziare?
Molte persone hanno difficoltà finanziarie per vivere, avere un tetto sopra la testa e mettere il cibo in tavola. Chiunque non riesca a far crescere la propria ricchezza finanziariamente in questo momento sta perdendo una grande opportunità. Immagina che io inizi un piano finanziario da $ 2.500 e ottenga $ 17.380 di profitti.
Sì, è vero, ultimamente si parla molto di investimenti, ma sono nuovo e sono anche curioso di sapere da dove iniziare. Qualcuno può spiegarmi come investire e da dove iniziare?
Sul punto del cambiare lavoro mi sento di dissentire in parte. Parlo da ragazzo di 28 anni che ha cambiato lavoro più di 7 volte. Per come è creato il sistema dei debiti/finanziamenti non è affatto conveniente cambiare lavoro. Ovviamente il discorso cambia se si passa da un indeterminato a un secondo indeterminato (cosa rara perché spesso ti prendono a contratto). Già è estremamente difficile trovare un indeterminato per potersi iniziare a "stabilizzare", come accennavi, con una casa... figuriamoci se inizi a cambiare lavoro. L'esempio pratico è: "vai in banca con un contratto di lavoro a tempo determinato, magari lavori da 10 anni in maniera costante ma in aziende diverse mettendo anche da parte l'anticipo richiesto.... la banca il mutuo neanche te lo calcola a momenti...". Il ragionamento che fai è giustissimo in senso lato ma al pratico è più sconveniente che altro. Ovviamente mio pensiero. Grazie dell'attenzione, adoro il tuo canale e continua così!
Una volta che hai l'indeterminato e vuoi cambiare nessuno ti offre un determinato, e tu poi tranquillamente aspettare finché non te ne offrono uno, essendo appunto già indeterminato
Io ho 25 anni e faccio il programmatore da 5, ho la fortuna di lavorare in un settore con un sacco di richiesta, ho sempre chiesto gli aumenti e mi sono stati concessi (anche se magari meno di quanto speravo), nonostante sapessi che la scelta giusta fosse cambiare azienda sia a livello economico che di tipo di lavoro, ho procrastinato fin troppo e ho sfruttato meno del dovuto un paio di anni di carriera, quando finalmente mi sono deciso a cercare lavoro, ho trovato un posto in 2 settimane con aumento netto del 40%, forte della mia esperienza sto cercando di convincere altri miei amici con simili professioni ad almeno valutare il mercato del lavoro, devo dire che come hai detto tu è un'impresa ahahah, sebbene riconoscano il vantaggio di farlo la scusa è: "io mi trovo bene, se cambi non sai quello che trovi". Purtroppo questa cosa mi rattrista non poco, questa cultura del posto fisso rovina le nostre finanze e la nostra capacità di metterci in gioco, cosa che sarebbe di estremo aiuto a tutto il sistema Italia. P.S una volta ho fatto presente che stavo seriamente valutando di mettermi in partita iva, come primo parere mi è stato detto: "ma sei scemo?"
La mia compagna è partita Iva e guadagna quasi 5000 euro lordi al mese mentre io sono operaio e guadagno 1200 euro netti al mese. Indovina a chi è stato concesso il mutuo e a chi no?
@@giannigi79 mah, ovviamente serve più pianificazione, ma già se conti che hanno alzato a 85k il forfettario che ti semplifica di molto la vita, i conti da fare diventano pochi, tutto sta a se riesci a lavorare con costanza
vivo all'estero e son d'accordo su tutto tranne due cose: il confidare lo stipendio, è una questione di umiltà nel momento in cui si pensa di guadagnare più di un altro. Ma lo ritengo ok se si parla con qualcuno che probabilmente guadagna più di me. Sugli investimenti "garantiti", io sono a favore se li si usano invece che tenere i soldi sul conto, perché sul conto non cresceranno per nulla. Servono gli investimenti a rischio a lungo termine + quelli garantiti da usare come semplice accumulo di sicurezza.
Tutta la parte degli stipendi è condizionata dalle caratteristiche del tessuto imprenditoriale italiano: in una pmi in cui il rapporto con la proprietà è stretto è più difficile chiedere l'aumento senza sfociare in un "conflitto" molto personale e poco professionale.
@@giannigi79 è facile cambiare se si possono spendere le competenze apprese altrove...sicuro passare dalla Coop al Conad non ha lo stesso impatto (anche se comunque si può un po' fare leva sull'esperienza pregressa)
@@giannigi79 D'accordissimo sulla diversità rispetto agli USA. Però non è tutto nero pece come viene descritto. Il problema degli Italiani in media è che danno la colpa allo Stato di tutto ignorando completamente COSA IL MERCATO RICHIEDA. L'Italia è piena zeppa di contraddizione: - il mondo del lavoro fa cagare, ma ancora più cagare è la MENTALITA' degli italiani sul lavoro. L'italiano ha paura di tutto, ecco perchè risparmia così tanto "Sia mai cada un meteorite"...andando oltre, dato che ha paura di tutto e non si fida dello Stato (e fa bene fino ad un certo punto), è convinto che si trovi lavoro per bontà divina e non perchè si abbia qualcosa da offrire al mercato del lavoro. Dato ciò, egli accetta la qualunque, portando a vizi terrificanti del mercato del lavoro. Se vuoi salvarti, l'unica è EVITARE le aziende che lavorano ALL'ITALIANA; le becchi al volo perchè sono quelle tossiche, dove boomerismo (non inteso come età anagrafica) dilaga a bestia e dove il dipendente non conta un c... Basti andare oltr'alpe (qualunque alpe....) per aver cose migliori. Non parlo per forza degli stipendi, che in Italia non crescono da tanto, quando delle CONDIZIONI di lavoro. - detto ciò, è pieno di lavori nell'IT, ma chi ne parla? Nell'era dell'informazione ognuno può imparare quasi un mestiere da zero online e senza pagare, eppure non si trova mai nessuno che sappia fare qualcosa, da un lato, e dall'altro ci si lamenta che "non c'è lavoro"...che è una menzogna grossa come una casa. Sono stronzo a commentare, ma seppure io sia il primo anti-Italia e ci viva esclusivamente perchè [c'è la mia compagna e le cose mi vanno bene] (altrimenti sarei OVUNQUE ma non qui), detesto sentire ste cose. Il lavoro muta, non sparisce. Certo, bisogna imparare! Anche a 50 anni puoi imparare e se hai la fortuna di trovare aziende che non lavorano, appunto, ALL'ITALIANA, trovi anche lavoro. Lo trovi anche in remoto su altri Paesi...domanda: l'inglese come va? Per l'italiano medio: MALE. Francese? Tedesco?. Comincio a far capire cosa intendo? Il mondo NON E' L'ITALIA (per fortuna) e ci son moltissimi modi di lavorare..lo fanno i NIGERIANI DALL'AFRICA ONLINE e non lo sappiamo far noi? C'è un problema nel non capire come girino le cose.... Parlando in generale, cercare lavoro pensando di andare da una Coop all'Esselunga e non avere ulteriori aspirazioni, mi spiace , ma non ti mette tra le persone che hanno diritto a lamentarsi. Attenzione: non dico che non sia dignitoso; dico solo che se nella tua vita non hai aspirazioni più grandi che stare a fare cassa e a riporre oggetti negli scaffali non imparando alcun'altra skill tecnica o meno tecnica, appena i cassieri saran ranzati dalle casse automatiche, sarai a casa a lamentarti. Ma alla fine, il responsabile di ciò chi è? L'AI? Lo Stato? L'elettronica? Non so...chi? Magari il fatto che non hai meditato al fatto che il mondo del tuo settore potesse cambiare e ti saresti potutto preparare? Io sparo le cose così, perchè io ci penserei dalla mattina alla sera se fossi nella condizione di dover fare il cassiere perchè non ho altro. Ci sta farlo. Ovviamente non lavoro per un'azienda con una mentalità italiana....la lista dei benefito supera gli 8 bullet point e lo stipendio mi permette di rifiutare quello in Intesa (ambito IT, però, che lì è tossico). Ripeto, son duro e stronzo, ma la persona media in Italia deve darsi una svegliata...io son classe '89 e vedo da un lato boomer che non capisco un c. di tecnologia, non capiscono c. di finanza e stanno su FB a piangere le loro frustrazioni; dall'altro giovani che son spesso malati di social network e pensano che fare i soldi sia qualcosa di facile solo perchè "tizio dice che facendo dropshipping possono fare i milioni" per poi non capire la differenza tra fatturato e utile. Checchè se ne dica, la parola magica si chiama STUDIO, dopo lo studio CARATTERE. La tua azienda non ti valuta adeguatamente ? Vattene..se hai l'indetertimanto non ti licenzi, ma cerca altro e appena puoi vattene. Pensi che in Italia non guadagni a sufficienza per mantenere la famiglia? Il mondo è grande...Ad un gionvane la prima cosa che direi è: ma vai via no? Non ha senso stare in Italia. Hai una buona istruzione, ma poi è uno Stato bigotto con una mentalità del lavoro me**dosa, molte tasse e pochi servizi e dove la criminalità e l'inciviltà sono tollerate. Potete essermi hater quanto volete, ma vi invito a dimostrare il contrario di quello che dico.....
Grazie mille, mi hai rincuorata. Pensavo di avere un educazione finanziaria pari a zero perché mi ero persa dei pezzi senza accorgermi, invece non c'era proprio... Sono dipendente pubblico, amo il mio lavoro e lo faccio con passione, ma so che devo integrare per la mia "anzianità" e tu con altre persone mi aiutate a capire come. Grazie.
Il problema del cambiare lavoro non è solo non volerlo fare, ma se uno fa un lavoro generalista senza competenze specifiche è molto difficile farlo ritoccando lo stipendio al rialzo, anzi molto spesso lo stipendio si ritocca al ribasso quando ci provi. Non mi venite a dire cose ovvie tipo "allora studia e creati una specializzazione" voglio vedervi a fare 9 ore di ufficio più una di viaggio per tornare a casa e mettervi a studiare da zero alle 8 di sera. L'unica possibilità sarebbe licenziarsi prima, poi studiare, ma ci vuole un bel coraggio a fare un passo così se hai famiglia o comunque se non sei campato dai genitori.
Molto di quello che hai detto è vero. Per il Posto di lavoro è verissimo ma vale a solo per chi ha più di 40 anni oggi. Per i giovani il rapporto è cambiato, non sono più legati come una volta ma cambiano molto più spesso lavoro cercando le migliori opportunità
Sull'idea del mattone come investimento sicuro sono super d'accordo con la tua analisi, sarebbe interessante valutare anche il costante calo demografico in atto. Al 2050 secondo me avremo un'offerta di case in eccesso rispetto alla domanda, eccetto per i centri urbani che forse potrebbero mantenere questo rapporto ben bilanciato o addirittura in controtendenza rispetto al resto del paese, a patto che ci sia un incremento della concentrazione di abitanti nelle maggiori città a discapito dei paesi di provincia. Discutere tra amici della retribuzione, almeno dove abito io in provincia di Firenze, è abbastanza comune e credo abbia dei vantaggi come hai citato nel video. Il posto fisso è sacro, perlomeno per lavoratori poco qualificati che in effetti beneficiano poco se non in negativo dal cambiare datore di lavoro (apprendistato, tirocinio e via dicendo). A proposito di quest'ultimo punto penso che una fetta di colpa ce l'abbia anche la classe imprenditoriale media italiana. Il debito è visto in maniera negativa per il forte scetticismo, credo più che giustificato, nel riuscire ad avviare un'attività di almeno modesto successo. Il mercato azionario è un tabù, "ma non ti preoccupare se questa crypto arriva a un centesimo sono milionario!"
In Italia il cambiare spesso lavoro è visto con accezione negativa. Ti prendono per una persona instabile, che non sa cosa vuole, di cui non ci si può fidare
Ciao Gianni. Io ho cambiato un botto di lavori, personalmente ho fatto di tutto. Con una laurea è un master in tasca, una volta è andata bene, l’altra male. Ma questo, e anche le difficoltà connesse con il rischio di cambiare (non sempre appunto va come si vuole) contribuiscono al mio bagaglio di esperienza, cultura. A rendermi una persona in continuo miglioramento, in continua ricerca. Puó darsi che non troveró nulla, oppure può darsi che un giorno trovi la quadra. Ma è una giostra di emozioni che è giusto sia per pochi, non mi stupisce che tu non la capisca. Buon “posto fisso”! P.s. Il partner di una nota società di consulenza, all’ultimo colloquio mi ha fatto un discorso come il tuo, che sapeva di vecchio dal primo secondo. Gli ho risposto esattamente come sto scrivendo a te. E sai cosa? Mi ha preso. E sai ancora cosa? Dubito che accetterò, anche se mi pagherebbe un po’ più di quel che prendo ora. Perchè mentre voi rimanete nei vostri posti fissi, il mondo gira, e la gente che come me sogna ad occhi aperti si concede il lusso di pensare in grande. Un bacione!
Diciamo che dipende, effettivamente ho avuto a che fare con entrambi i tipi di persone. Quelle che cambiavano spesso lavoro perché incapaci di focalizzarsi su una sola cosa per mesi ma anche persone sinceramente affamate di opportunità. Di solito è abbastanza chiaro con quale delle due tu stia parlando.
Il punto è che le prediche del tipo "bisogna cambiare spesso lavoro e flessibilizzare il mercato del lavoro" vengono proprio da economisti che sono i primi ad avere il contratto di lavoro a tempo indeterminato, presso qualche banca o qualche ente pubblico. Come fai quindi a prenderli sul serio?
"Aumento" per me significa più paga per lo stesso lavoro (oppure meno lavoro per la stessa paga). Più paga per più lavoro non è un aumento se non incrementa il rapporto salario/lavoro. "Chiedere un aumento" nel senso di offrire qualcosa in più per più soldi significa semplicemente offrire di fare degli extra o straordinari... in quantità o in qualità.
Punti condivisibili, soprattutto quelli relativi a stipendio e lavoro (anche se non penso siano proprio errori di tipo "finanziario" in senso stretto). Penso purtroppo che il cambio di mentalità su questi punti sia particolarmente difficile, nel senso che non basta che poche persone comincino a cambiare perché si innesco un meccanismo virtuoso, e quindi tale minoranza si troverebbe in maggior difficoltà. Riguardo ad errori più prettamente finanziari, confermo la scarsa propensione al rischio, ad esempio come caso concreto la scelta della destinazione del TFR in caso di lavoro dipendente. Ho conosciuto molte persone che hanno preferito lasciarlo in ditta invece che, quando possibile, destinarlo a fondi di previdenza complementare di categoria (che hanno anche il vantaggio di godere di un contribuito anche da parte del datore di lavoro) per paura/sfiducia nel mercato finanziario, anche nel caso di comparti più sicuri come quello puramente monetario.
lavoro da 1 anno e mezzo, non sto male e sono abbastanza soddisfatto, ma il mio datore di lavoro ha commesso quello che per me é un "errore di comunicazione". oggi chiameró il mio referente per avere un aumento, alla luce di quanto io sia migliorato dall'assunzione, spiegando tutte le mie motivazioni nel dettaglio. avrei voluto chiamare la prossima settimana, ma casualmente ieri sono stato contattato da una grossa azienda che cerca personale con esperienza verticale nell'applicativo che ho utilizzato nell'ultimo anno e vorrei capire quanto l'azienda in cui lavoro é disposta a pagarmi per tenermi, perché purtroppo ho fatto l'errore di umanizzare le persone sopra di me, quando in realtá fanno solo i loro interessi.
Ciao Pietro, condivido in tutto e per tutto i concetti e i punti del tuo video,hai davvero azzeccato i (pochi) pregi e i (troppi) difetti di noi italiani,su una cosa differisco,sulle richieste di aumento: in 24 anni,chiesti 5 aumenti,1 ottenuto,2 premi e il resto picche,per quanto riguarda il confrontarsi sullo stipendio ti assicuro che per evitare invidie, discussioni,per il quieto vivere meglio evitare 😅
Chiesi l'aumento perchè ero al minimo, i clienti gestiti mi restituivano feedback positivo e aumentavano sempre di più quelli che mi venivano affidati. Ottenni una riduzione dello stipendio per cause ignote a fronte di un'immediata riduzione del numero di clienti assegnati (non è vero diminuì solo la paga)
Nota sull'America e il cambio lavoro. Non esiste un welfare, una sicurezza sul lavoro, il posto fisso, indeterminato come lo intendiamo noi. Li puoi essere assunto come CEO e il giorno dopo ti mandano una mail dicendo che sei licenziato (in alcuni casi vengono le guardie alla tua postazione, e ti accompagnano all'uscita, permettendoti di rientrare in azienda dopo 2 settimane così da darti il tempo di sbollire e riprenderti emotivamente, prima di fare i tuoi famosi scatoloni e sloggiare - non si sa mai che per un attacco d'ira tu esca, compri un arma, torni e ammazzi tutti). Poiché il lavoro è precario di per sé, e poiché quella società si basa tutto sul debito (guardate come funziona e perché si usa il credit score - cosa ignota qui) un professionista non può permettersi di sedersi sugli allori in un determinato lavoro e fare il minimo indispensabile per essere tenuto in azienda (cosa che invece, visti i sindacati e tanta protezione legale, succede qui da noi). Invece li il focus e la tua unica salvezza è la tua reale crescita professionale sempre e comunque, perché è l'unica garanzia di rimanere sempre sul pezzo in un mercato in continua evoluzione. La tua competenza e stacanovismo sono le uniche garanzie per poter trovare un nuovo lavoro in breve tempo, qualora tu venissi licenziato per motivi X. Non puoi permetterti di stare comodo perché quel mercato ti mangia vivo, senza sicurezze governative. Per questo motivo a partire dall'intervista stessa per un nuovo posto di lavoro, è il candidato che fa molte domande sull'azienda e sui benefit che può ottenere (oltre a sanità ecc), soprattutto a livello di formazione e crescita lavorativa: quell'azienda che benefici mi da per crescere realmente professionalmente? Questo è il motivo per cui cambiano tanto lavoro, per ottenere molto knowledge oltre che per migliorare il proprio stipendio più velocemente. A monte di tutto poi c'è il discorso che avendo la stessa lingua in tutti gli USA, il mercato è molto più grande, come dire europa e Russia messe insieme, non paragonabile quindi col mercato e l'offerta presente in un posto piccolo come l'Italia. Quindi a prescindere è un paragone che non si può fare.
10:50 beh, esiste l'inflazione, quindi almeno degli aggiornamenti dello stipendio di tanto in tanto basati sui dati istat non sarebbero male, altrimenti in 40 anni di carriera all'aumentare dell'esperienza diminuisce il potere d'acquisto
Io personalmente non faccio debiti neanche per il cellulare e la macchina, per la macchina potrei pensarci ma spendere 800/1000 euro per un telefono per me è follia. Un errore che vedo è che spesso quei pochi che investono lo fanno senza consapevolezza, dalla zia che si è affidata ai pacchetti proposti dalla banca, all'amico che ha comprato cryptovalute perché ha sentito che si fanno un sacco di soldi, e secondo me forse questo è anche il motivo per cui la maggior parte delle persone non investono, magari vuoi investire dei soldi ma tua mamma ti dice "non lo fare, guarda che tua zia ha perso 10 mila euro investendo" (in realtà ha perso 10mila euro perché non sapeva cosa stava facendo). Sulla trasparenza sullo stipendio sono d'accordo, infatti con i miei amici ci confrontiamo in maniera trasparente su questo (anche perché facciamo lavori simili quindi è più facile e utile il confronto), l'unica cosa che mi spaventa sull'essere trasparente su quanto si guadagna è di mettere l'interlocutore a disagio. Cioè, mettiamo che io sia al cenone di natale e scopro che mio cugino guadagna il doppio di me, questo potrebbe farmi riflettere ma potrebbe anche farmi sentire male, e magari lui guadagna il doppio perché lui fa il broker (un lavoro molto orientato ai soldi) e io invece faccio lo psicologo in un carcere minorile con l'obiettivo di rieducare ragazzi che hanno fatto scelte di vita sbagliate (un lavoro molto orientato al sociale e come tale in cui si guadagna poco ma ammirevole, secondo me, dal punto di vista etico). Ha senso dire in giro "io guadagno X" con il rischio di mortificare il percorso di qualcuno? Non lo so, non ho un'idea precisa.
Hai ragione su tutto, ma il problema col lavoro e cv è semplice: i datori di lavoro ti rispondono: beh? Come mai tanti cambiamenti? (Supponendo che non sai lavorare e quindi ti sbattono fuori)
Non sono d'accordo, il mio CV è ricco di esperienze lavorative così come di pause che ho scelto di prendere per dedicarmi alle mie passioni. Mai successo che un datore avesse da ridire. Per me aveva tutto un filo logico che esponevo chiaramente in fase di colloquio, dando un senso al tutto e facendo risultare i cambiamenti come una ricchezza.
Vivo all'estero da 7 anni e in Italia è davvero così: chiedere anche lo stipendio annuo lordo ad amici o conoscenti è visto strano, a volte pure si viene visti inopportuni. Come dici tu, è sicuramente un modo per confrontarsi e capire se si è pagati il giusto per un settore X. Per non parlare del cambio lavoro: io in 3 anni ho cambiato 4 aziende, risultato? Il mio stipendio annuo è aumentato ogni volta che cambiavo azienda, proprio perchè all'estero è normalissimo cambiare lavoro. Conosco gente, che lavora 11 12 ore in azienda, pagati come se se lavorassero 8, a non avere mai chiesto un aumento in tot anni. Inconcepibile.
Hai ragione. Inconcepibilie per te che vivi all'estero (beato te) ma purtroppo diffusissimo in italia. Poi chiaramente dipende dal settore in cui lavori ma alcuni settori sono notoriamente super sfruttati e sotto pagati.
Vi racconto questa : una mia ex collega dell'azienda in cui lavoravo nel parlare dei possibili cambiamenti di posto di lavoro mi risponde, "bhe credo che oramai a 28 anni dopo 5 anni in questa azienda è da pazzi cambiare, meglio rimanere per sempre". Non sapevo cosa rispondere vista la sua chiusura mentale e non ho risposto. Lei comunque era in azienda da quando aveva 18 anni e ci è rimasta fino ai 50 e credo anche fino a tutt'ora! Mentalità antiche!
parlando di stipendio dove lavoro e ho lavorato le aziende dicono mi raccomando non dirlo agli altri, nemmeno fosse segreto aziendale. Una volta che si sà il livello e sgravi fiscali per figli o moglie facile fare due conti.
L'Italia è compromessa dalla mentalità cattolica. Il lavoro è una croce che ci dobbiamo portare fino alla salvezza eterna della pensione. La sofferenza ci rende degni della salvezza. Gli italiani non cercano di avere successo, accettano cristianamente la sofferenza come condizione esistenziale.
Già, dovremmo prendere esempio dagli americani, dove molti non hanno nemmeno per pagarsi una buona cena come liquidità in banca, si spostano da una parte all altra, ore di volo, cambiano vita, lasciando lontani figli, genitori, amici ecc per inseguire i soldi... Vivere per lavorare fanno, qualcuno che ce la fa viene in parte compensato (anche se certe cose non le recuperi) glk altri?
Ah ok, quindi è questa la conclusione dopo aver studiato la dottrina sociale della Chiesa Cattolica, letto i vangeli quando Gesù lavorava e ripeto LAVORAVA con suo padre (santificazione per mezzo del lavoro). Per un cattolico il lavoro non è una croce ma è collaborare con Dio per un mondo migliore. informarsi. Grazie.
Bellissimo video! Lo condivido, mi trovo in tutto ciò che hai trattato. Io lavoro a Dublino, pensa che il mese scorso ho partecipato a un meeting in cui un consulente dava consigli su come risparmiare... Come togliere debiti diretti di servizi che si usank poco, tenere conto delle spese... Cose che per un italiano sarebbero l'abc! Si può sempre migliorare :)
Condivido le tue idee, soprattutto sul lavoro e la malsana abitudine di rimanere legati ad una sicurezza effimera. Ho cambiato azienda dopo diversi anni e mi sono sentito come un pesce fuor d'acqua! Ma ho capito che darsi valore è meglio che accontentarsi!
una parola sul cambio di lavoro inteso come cambio di ruolo: auguri! soprattutto oggi che i processi di selezione passano da algoritmi che individuano le parole chiave sui CV.
Ottimo il tuo ragionamento riguardo all'aumento, il problema è che la maggior parte delle persone lo chiede e lo pretende anche se non fa niente di meritevole, poi viene negato a chi davvero se lo merita. C'è da considerare anche il fatto che un aumento anche se piccolo te lo fanno pesare come fosse chissà quale cifra, ci vorrebbe una mentalità più aperta in generale
Da italiana all'estero che cambia lavoro ogni 3-6 mesi, ogni volta che rientro arriva puntualmente la domanda "ma perché non ti trovi un lavoro fisso in Italia?", il tutto come se stessero guardando un alieno arrivato da Marte. Come se avessi deciso di sprecare la mia vita viaggiando e facendo lavori di "poco conto" senza prendere la vita sul serio. Nel frattempo il mio curriculum cresce, faccio un sacco di esperienze, conosco persone che provengono da ogni parte del mondo e mi godo la vita. Un giorno ho anche provato a spiegare a mia nonna che non ha più senso avere un contratto indeterminato ed il "posto fisso", ti lascio immaginare la sua reazione. 🤣
Ciao Pietro, io che sono interessato in conti deposito starei facendo un regalo alle banche secondo il tuo ragionamento? Oppure ti riferivi ad altri tipi di servizi? Gli investimenti di per sé non mi interessano, semplicemente fare crescere un po' i risparmi
io sono molto contento del mio lavoro e guadagno bene, la società tratta bene i dipendenti ed un sacco di cose belle. La società deve assumere nuovo personale e ci chiede di ricondividere l'annuncio. Lo faccio e a chi mi chiede più informazioni in privato specifico che la paga è buona, ben sopra la media italiana, per incentivare magari i dubbiosi. Ho ricevuto varie risposte ma soprattutto la seguente: "vabbè ma i soldi non sono tutto". Premesso che sono d'accordo, era una postilla dopo la spiegazione dell'incarico e siccome ne ho ricevute parecchie sono arrivato alla conclusione che gli italiani abbiano un problema quasi morale con i soldi, come se appena ne guadagni più del vicino automaticamente ti devi sentire in colpa, come se denaro=freddo materialista. Non so se sono l'unico a cui è successo
Daccordissimo sul cambio di lavoro, ho 43 anni, sono ingegnere, ed ho cambiato 9 aziende (8 contratti a tempo indeterminato, solo il primo era temporaneo). Cambiare lavoro mi ha dato molta flessibilità, capacità di adattamento, e soprattutto moltissima competenza, tecnica e personale (soft skills). Ed ogni cambiamento ha portato anche qualche soldino in più, il che non guasta ;-)
@@kathegrima anzi, il contrario! ho avuto anche altre richieste ma le ho rifiutate. Questo è successo, secondo me, perché ho costruito una competenza non facile da trovare sul mercato ed abbastanza ricercata (premetto che non vendo nulla e non devo pubblicizzare niente) .. la mia competenza è quella delle infrastrutture critiche (progettazione, autorizzazione, costruzione e mantenimento)... o forse sono stato solo fortunato ;-)
Sul punto 3 non sono molto d'accordo, il datore di lavoro sa quanto vale ogni suo dipendente e di conseguenza deve aumentare lo stipendio in proporzione a quello, per incentivarlo a restare in azienda. Io lavoro in una multinazionale in cui ogni anno ho ricevuto un aumento di stipendio, la quantità dell'aumento dipende dalle performance dell'anno precedente, però c'è sempre e non l'ho mai dovuto chiedere. Penso che se un imprenditore/manager lascia lo stipendio dei dipendenti fermi per anni il problema è suo o dell'azienda, perché prima o poi si licenzieranno tutti per cercare di meglio (come è successo in 2 aziende in cui ho lavorato in passato).
Mhhh fai tante premesse che non darei così per vere: - Sa quanto vale ogni dipendente? Mah... magari non ci ha mai riflettuto sul serio, si è limitato a offrire una cifra (al ribasso) ed è stata accettata. - "deve aumentare lo stipendio [...] , per incentivarlo a rimanere". In una società dove è visto malissimo chiedere un aumento e cambiare lavoro perché mai dovrebbe? Tanto il dipendente (medio) mica se ne va. Sicuramente, come racconti, dopo ANNI, la gente se ne va, ma intanto se avessero evitato gli errori di cui parlo nel video avrebbero risparmiato anni di torture.
Difficile parlare del proprio reddito in Italia (ma anche altrove), se molto alto rischi di suscitare invidia, se molto basso penosa commiserazione. Anche per questo è considerato un argomento di conversazione "non elegante".
Pietro lavoro da 20 anni come project manager ed ho fatto diversi colloqui perché mi piacerebbe variare e fare nuove esperienze.. a tutti i colloqui quando dico questa cosa mi guardano storto 😂😂non capisco uno cosa debba dire?!! Mistero
La scorsa settimana sono stata in concessionaria per comprare l'auto (possibilmente nuova). Per il modello nuovo avrei dovuto chiedere il finanziamento e non essendo io a tempo indeterminato (insegnante con 3 anni di servizio, ma ahimé non sono a tempo indeterminato) e mio marito p.iva, ci siamo sentiti rispondete di chiedere "la firma dei nostri genitori come garanti". A 28 e 35 anni trovo umiliante chiedere la firma della mamma. Alla fine ho preso un'auto usata con pochi km senza nessun finanziamento. In sintesi? Avrei potuto indebitarmi, ma le mie condizioni contrattuali non me lo permettono. Alla fine meglio così perché avrei fatto il passo più lungo della gamba
Nel mio cv c'era scritto "per natura del mio lavoro(ovvero creare rapporti e link fra aziende" non ho un cv ma ho fatto questo, questo e questo." Fine. Stop. Quando assumo, mi interessa solo sapere se c'è stata o no un esperienza affine al ruolo. È un po come la cagata di chiedere le buste paghe agli inquilini per vedere se pagheranno.
come fai a cambiare lavoro in italia se per ogni cosa ti chiedono qualifiche su qualifiche ? in america il mercato del lavoro è molto aperto. se sai fare una cosa , apri partita "iva" e lavori ... qui no . servono permessi su permessi , qualifiche su qualifiche. che alla fine ti passa la voglia .
Analisi sicuramente vera. Però non condivido il messaggio del tipo modello anglosassone=bello, modello italiano=brutto. Negli usa si cambia più spesso lavoro, si fanno più debiti, si hanno contratti lavorativi più "liquidi"., c èpiù competizione e piùmeritocrazia. c è però da dire che negli usa c è un altissima percentuale di gente che fa uso di psicofarmaci, di gente ansiosa e depressa e di gente che finisce sotto un ponte o nei ghetti.. Ogni modello ha i suoi pro e i suoi contro, in italia col nostro modello non stiamo poi così male.
Negli USA vivono per lavorare. Letteralmente. Ho visto immigrati fare 3 lavori alla volta, giuro... Per carità magari lo fanno 2/3 anni mettono un gruzzolo da parte che al loro paese li permette una certa tranquillità, magari prima di andarsene, se nel frattempo hanno avuto un buon credit score, fanno un bel colpetto... Però ritmi da animali... Anche perché negli USA, a meno di non essere ricco di famiglia, con uno stipendio non ci fai una mazza... A Miami un bilocale in una zona decente oramai sta sui 2000 al mese, i servizi sono carissimi, tra acqua, luce, internet non te la cavi con meno di 500. Una persona sola, se fa la spesa, comprando cose poco care, se la cava con 500 al mese. Siamo già a 3000. Manca l assicurazione e il mantenimento dell'auto, l assicurazione sanitaria (se non te la passano al lavoro). Quasi sei a 4000. Senza uscire mai a prenderti una birra o una pizza... Se escludi la gente altamente qualificata o uno brillante come imprenditore, appena ti basta lo stipendio. Non vedi quanta gente li, nelle città, anche da adulti, condivide la casa? Ma ti sembra normale lavorare, poi arrivi a casa, con tua moglie e tuo figlio, e nella stanza di fianco sconosciuti coinquilini che cambiano? O in California quanti dormono in macchina, nelle roulotte pur lavorando? Gente che paga 1000 euro al mese per vivere in un garage (letteralmente, pittano il garage, ci fanno un bagnetto, lo arredano, ma sempre un garage).
Ma io veramente tra amici si parla tranquillamente di quanto si arriva a prendere al mese, proprio per capire se il proprio lavoro è pagato il giusto oppure no
Il problema è quando te lo chiede una persona che non conosci ed è palese che ti sta inquadrando in base a quanto guadagni,che fastidio. Mi succede spesso al sud.
Caro Pietro ti seguo sempre ed apprezzo il tuo lavoro e consigli. Per quanto riguarda il mondo del lavoro secondo me hai bisogno di approfondire molte realtà magari andando sul campo e parlando con la massa operaia e impiegata perché il discorso è molto molto complesso.....
Bel video dove ci sbatti in faccia la realtà. Piccola considerazione nella maggior parte dei casi l’aumento di stipendio non è contemplato dalle aziende per cui l’unico modo di migliorare la propria retribuzione è cambiare azienda
Ciao Pietro non capisco come mai tutti dicono che il debito su in telefono od una macchina è negativo. Si, sulla carta non userò questi oggetti come asset ma che male c'è a comprarsi una macchina? Devo per forza pagarla in una botta unica? Ok, ci sono gli interessi ma se non ho abbastanza liquidità e voglio comprarmi la macchina, qual'è il problema? Io ad esempio ho deciso di comprarmi una moto perché allo stato attuale sono molto limitato in casa e vorrei andare in giro ad esplorare in totale libertà. Se dovessi pagarmela per intero dovrei aspettare almeno 3 anni di risparmio. Perché limitarmi la vita solo perché dovrò dare 5/600€ in più di interessi?
Così come ha detto anche Pietro, il debito non è negativo di per sé, lo diventa quando si utilizza a sproposito. Fare un prestito di 2000 euro per comprare un telefono solo perché è bello e non perché ti sia veramente utile per lavoro o altro, quando a cose normali non potresti permettertelo, è dannoso (secondo me) perché ti invoglia a consumare e spendere al di sopra delle tue possibilità economiche. Se chiedi un prestito per studiare qualcosa che ti permetterà di fare carriera, per andare a vivere all'estero e fare esperienza, in un computer più performante se sei un software engineer, in qualcosa che comunque ti da un ritorno tangibile e che a sua volta possa essere riutilizzato, allora ha senso chiederlo. Sto parlando da neofita però.
@@giuly4536 @giuly4536 si chiaro ma la vita non può essere solo "compro cose dove ho un ritorno economico". Chi realmente compra una macchina per avere un ritorno economico dietro? Nessuno, tutti la comprano per comodità. Quindi secondo questo ragionamento starei sbagliando tutto e dovrò comprarmi la macchina solo quando potrò effettivamente permettermelo. Cosa significa questa frase, permettersi una cosa? Significa che ho abbastanza liquidità sul conto? Significa che spendo il 10% di quello che ho sul conto? Chi, nel mondo normale, può realmente permettersi una macchina? Anch'io ragionavo come te, come Pietro ma da qualche tempo invece penso che alla fine si vive una volta sola e fare così solo perché tra 20 anni forse avrò qualche milione, lo trovo davvero insensato perché 1. Arriverò tra 20 anni? 2. In che condizioni di salute sarò? 3. Avrò una vita che mi permetterà di godermi realmente i soldi come pensavo 20 anni prima? Posso rispondere solo alla terza, no. Sicuramente avrò una vita diversa ed immagino che semplicemente rimpiangerò che quel giorno, anziché comprare una macchina per il puro gusto di farlo, ho preferito metterli da parte. Mi piacerebbe avere una risposta anche da @PietroMichelangeli anche se non credo vedrà mai questo commento
@@dindo95 non per forza il ritorno deve essere economico, io penso che ci debba essere almeno un'utilità per investire una grande somma di denaro, tempo e impegno (perché dover star dietro alle pratiche, alle rate porta via non solo soldi) a medio o lungo termine. In sostanza, il gioco deve valere la candela. Personalmente non farei un prestito da 1500 euro per prendere un iPhone quando a 500 posso prendere un telefono che per come lo uso mi permette di fare le stesse cose. Non penso che farò un prestito per prendere un mezzo suv da 50 000 euro se posso farne uno da 8-10 000 per prendere una panda che per me è più che sufficiente e vale la spesa. Ma questo è un discorso che deve fare ognuno di noi, ogni scelta deve essere inserita in un certo contesto. Sul fatto di come capire se una cosa posso permettermela o no, anche lì è soggettivo e dipende da cosa vuoi comprare, dal contesto ecc. Sicuramente non farei un prestito con rate da 50 euro mensili se ogni mese non riesco nemmeno a mettere da parte 100 euro. Ma se fosse per "la casa dei miei sogni", forse sì. Sono d'accordo anch'io che i soldi bisogna anche viverseli e non solo risparmiarli, ma quanto spenderne, quanto risparmiare e se e come investire sono sempre scelte da valutare in base a x fattori e in base al caso singolo.
@@giuly4536 si, gestione del denaro e spese effettivamente necessarie sono il nome e cognome del gioco. Io personalmente sto male quando faccio un acquisto e dopo non lo uso o forse non ne avevo realmente bisogno ma è molto diverso dal concetto di debito buono e debito cattivo. Quello che voglio dire è che secondo me molti ne parlano ma non sanno neanche loro di cosa stanno parlando. Vedono 2 video su cosa significa investire nell'immobiliare e subito che si permettono di portare questo discorso su ogni oggetto che ci compriamo. Conosco amici che hanno speso 20/30/50 mila euro per un telescopio, pagato a rate come se fosse un auto... Non hanno alcun ritorno economico, hanno però un ritorno emozionale. Ripeto, secondo me debito buono o debito cattivo non esiste. Grazie al ciufolo che se compro una casa per metterla in affitto mi sta generando una rendita (debito buono) rispetto a comprarla per me ma questo cosa significa? Che non posso comprarmi una casa per viverci? A me tutto questo sembra assurdo, o meglio mi sembra un discorso che posso capire se uno ha i milioni da parte, non una persona con un reddito medio
Capisci che in Italia c'è qualcosa che non va, quando per fare un video in cui dici che abbiamo qualche problema, ma allo stesso tempo proponi diverse soluzioni, devi fare un preambolo non indifferente, altrimenti qualcuno si offende. Immagino si tratti di mancanza di umiltà e senso critico.
Il problema del DEBITO invece io lo.vedo al contrario. Gli italiani si indebitato per la qualunque , con rate su rate per potersi permettere un tenore di vita al di sopra del proprio. Invece appunto di indebitarsi per conseguire dei veri titoli di studio che servirebbero ( per riportare il tuo esempio)
Mi trovo d'accordissimo sulla questione della riluttanza al debito: ricorderò sempre la frase che mio zio mi ripete ogni volta che mi vede "Marco ricordati di non fare mai debiti nella tua vita che poi non te ne liberi piú" poi puntualmente si fa il mutuo per la bmw...zio ma che ca**o fai
Io conosco persone che hanno cambiato lavoro e si sono trovate male, per prendere poco di più e trovarsi in un ambiente di lavoro peggiore. Conosco invece una coppia che si è sposata giovane, guadagnano uno stipendio normale ed sono felicissimi così, ora hanno due figli e nel tempo libero vanno in montagna. Nessuno dei due è interessato alla carriera, fanno le loro 8h, ogni tanto straordinari e sono le persone più felici che conosco. Si trovano bene, sono vicini a lavoro hanno la loro routine, perché dovrebbero cambiare? Non dico che hai detto cose sbagliate, ma bisogna anche guardare l’altro lato della medaglia. Cambiare = rischio e come ben sai non tutti hanno la stessa propensione al rischio.
A volte tu non vuoi cambiare ma cambiano le cose attorno a te.. azienda va male o viene assorbita e cambia il management, cambiano colleghi, lavoro diventa obsoleto ecc.
in Sicilia dove abito si dice "cu cerca soldi carca lignatte" chi cerca soldi cerca legnate e per questo che non chiediamo mai l' aumento perché abbiamo paura della reazione del nostro datore di lavoro , anche se in molti casi questa pura e infondata di solito il massimo che fanno e dire no
@@sebastianobenigno9001 mi spiace ma non credo, purtroppo le isole sono un optional per la definizione di "italia" sopratutto quando si parla di finanza, vorrei sapere cosa si immaginano le persone al nord quando sentono la parola sicilia o sardegna...
Abbiamo paura del debito ma non per la casa: perché la casa paga la rata con la sua locazione. Invece il lavoro è pagato pochissimo, non ti fa rientrare da un debito
Tra le tante superficialità dette, sottolineo soltanto l inopportuno paragone del mercato del lavoro italiano con quello USA dove la disoccupazione è pari al 3% mentre in Italia è 3/4 volte superiore e un sistema nettamente diverso e con paghe nettamente diverse
Quindi siccome c'è disoccupazione dovremmo tutti considerare una causa persa l'idea di cambiare lavoro? A me sembra questa una generalizzazione. Chi ha delle competenze da spendere dovrebbe perlomeno valutare la cosa, senza lo stigma del "ma chi te la fa fare di lasciare il posto fisso"?
@@PietroMichelangeli che sia una causa persa cambiare lavoro se si hanno competenze lo stai dicendo tu, ma ti faccio notare che la mobilità nel mondo del lavoro negli USA è diverso già solo e semplicemente perché si ha un ventaglio di offerte che in Italia non esiste. Tu mi fai capire un lavoratore medio in età e stipendio del sud Italia , ma anche centro Italia, magari sposato con figli monoreddito, seppur con buone competenze quale voglia può avere di accollarsi il rischio di lasciare un lavoro a tempo indeterminato per andare a lavorare con contratto a scadenza perché FORSE sarà soddisfatto per la nuova esperienza a livello economico e motivazionale? Impossibile
@@DaNilo_79 e dove ha scritto per un contratto a scadenza. Se ho competenze che ad azienda B servono e mi dà un buon 10/20% in più di azienda A senza dover stravolgere tutta la mia vita e muovermi di 1000km perché non dovrei saltare da un indeterminato all'altro?
la disoccupazione non deriva solo da scarsità di offerte lavorative ma anche scarsità di competenze necessarie, motivo per cui in certi settori troverai sempre lavoro e oggi fanno le gare per assumere persone con determinate competenze, un esempio sono programmatori, sicurezza informatica e tanti altri.
Perchè tra gli investimenti a basso rischio (da evitare) non hai incluso i Conti Deposito? Sono comunque investimenti a bassissimo rischio (zero, in pratica) con un minimo di rendita e alcuni perfino a costo zero se non costi bassissimi. Io direi che piuttosto che un qualunque fondo consigliato dalla Banca X, un Conto Deposito è sempre migliore (più sicuro).
i conti deposito possono essere una scelta “Sicura” ma di certo non è il modo più corretto per ottenere profitto. Le banche per un conto deposito in Italia ti assicurano l’ 1/3% annuo, ovviamente a quel profitto annuo devi togliere anche i costi di manutenzione del conto deposito, che difficilmente saranno zero, altrimenti la banca non ci guadagna. E credimi le banche anche se per te non è così, troveranno sempre il Modo di guadagnare su di te. Il conto deposito perché lo consideri sicuro? (Chiedo solo) Perché in realtà se di punto in bianco La banca dovesse chiudere per fallimento come già successo in passato per alcune, 90% di probabilità perdi tutto il tuo conto deposito. E addio risparmi di una vita. Ci sono tantissimi modi per avere profitto sicuri ma piu interessi. Basta solo staccarsi dalla mentalità “le banche sono sicure” e dalla paura
@@camillacanella In realtà i conti nelle banche italiane sono tutelati fino a 100k, ecco perchè considero un conto deposito sicuro (se stai sotto quella soglia). Ovviamente ci sono modi migliori per avere maggiori profitti ma più profitti equivale sempre a più rischi. E poi si, ci sono banche che assicurano conti deposito a zero costi, anzi, alcune non ti fanno pagare nemmeno il bollo statale.
Valutazione giusta, anch'io ho toppato all'inizio di carriera da investitore immobiliare ma l'importante è imparare dagli errori, sono i migliori maestri di vita
Io l'aumento lo ho chiesto e anche ottenuto, però so che c'è gente che dopo 20 anni nella stessa azienda prende il minimo contrattuale e gli scatti di anzianità.
Tutti i fattori citati sono secondo me figli della stessa cosa... Siamo parecchio attaccati al nostro territorio "la terra". Molti lavori sono in altre città, in altre province, in altre regioni, ecc.. siamo un popolo poco mobile. Vorremmo tutti il lavoro dei nostri sogni sotto casa, e poi si passa da avere almeno il lavoro sotto casa (qualunque esso sia).
Lato dirigenziale: la maggior parte si sente un principe medievale, non un lavoratore, per di più licenziabile senza preavvsio. Infatti nella mia azienda, che è una multinazionale americana, gli unici licenziamenti di dirigenti, sono stati promossi dall' estero.
ciao, per questo 2023 ha senso tenere il tfr in azienda rispetto un fondo pensione? avendo l'inflazione cosi alta per quest'anno magari mi conviene tenerlo li piuttosto che in un fondo azionario? Grazie
sarebbe intersezione un video sulle cose a tema soldi e imprenditoria che noi italiani facciamo bene, a patto che esistano. comunque realizzo anche io BREVI VIDEO INFORMATIVI a tema LIBRI e STARTUP, dateci un occhio se interessati
A chiunque dica che cambiare lavoro è inutile: cambiato lavoro 4 volte in due anni, e dal primo stipendio la retribuzione ora è +60%. Nessuna azienda ti da un aumento simile
Se entra uno da me e vedo che ha cambiato 4 lavori in due anni non inizio neanche il colloquio
@@alessandrocazzulani5733 sarò ben felice di aver schivato un proiettile allora :)
@@asimpleguy2730 io gli schivo i proiettili evitando gente così
Questa è la tua esperienza. Io potrei direi l'esatto opposto.
Ma dipende di che settore stiamo parlando
La maggior parte di quelli che conosco vive nelle convinzioni di essere sempre nella ragione e nel giusto nel perseguire gli errori da te citati; altro non è che una mentalità sbagliata inculcata dalle scuole e dalle loro stesse famiglie.
Cambiare lavoro è un dramma, non sai mai quello che trovi; spera di rimanere dove sei che stai bene.
Investi facendoti consigliare dalla tua banca o corri in posta a prendere i buoni postali.
Fai la polizza assicurativa che guadagni sempre e non hai problemi.
Le azioni sono una truffa.
Chi cambia lavoro più volte è perchè non vale molto e per stare a galla deve spostarsi, inoltre cambiare lavoro è indice di poca serietà.
L'elenco è lungo e sinceramente, ho tagliato un po' i legami con molti di loro non trovandomi più concorde su tantissime cose e comportamenti.
Bel video, bravo!
Apprezzo molto il video e dici delle cose particolarmente esatte. C'è una cosa che però necessiterebbe di una precisazione. In realtà non è vero che l'immobile "comunque è sicuro perché alla fine ti rimane qualcosa". Non è nemmeno vero parimenti che "Se investi nell'azionario puoi perdere il 100% mentre con l'immobile no". Anzi, è la trappola mentale più fallace di tutte. Nessuno o quasi compra casa in contanti, bensì attraverso mutuo ipotecario. Parliamo quindi di un investimento pericoloso perché a leva. Il caso concreto e semplice è quello nel quale si finisce in negative equity. Detto terra terra tu compri un immobile a un prezzo X con mutuo, il mercato innanzitutto può essere ribassista o stagnante ma a parte questo, diciamo che uno dei due perde il lavoro e siete costretti a vendere perché non potete più sostenere la rata. Foste stati in affitto ve ne sareste semplicemente andati e ricollocati in una soluzione meno costosa o in appoggio dai genitori o amici. Col mutuo non potete perché avete una "leva" aperta che vi perseguita. Vendete ma il ricavato non è sufficiente per chiudere il mutuo. Quindi perdete il 100% più quello che dovete aggiungere ulteriormente di tasca vostra. Oppure non potete proprio vendere, la banca vi espropria l'immobile, lo mette all'asta e incassa ma continua a chiedervi la differenza tra il dovuto e l'incassato. Anche in questo caso perdete il 100% più tutta l'ulteriore differenza da aggiungere. E se non avete modo di ripianare quel debito, siete dei paria, degli shudra, degli intoccabili per tutto il mondo creditizio per il resto della vostra vita e dovrete arrangiarvi a vivere solo per contanti e su base attiva. Non una grande prospettiva. La CGIL stessa indica l'acquisto della casa (con mutuo) come prima causa di povertà degli italiani. Con una media di 200.000 case all'asta all'anno la situazione non è certo marginale o ignorabile. Quindi no, comprare casa col mutuo NON È VERO che non puoi perdere il 100% (puoi perdere di più, tipo short allo scoperto e non c'è stop loss) e non è vero che ti rimane sempre qualcosa.
Interessante riflessione. Per come la vedo io il problema di fondo è una precarietà sempre più diffusa per questo chi ha un contratto a tempo indeterminato col c... che cambia lavoro! Dalla legge Biagi in avanti si è sempre andati di male in peggio con lavori sempre più precari e mal pagati. Un tempo lo 'sfigato' ragionier Fantozzi trovava un posto fisso da impiegato ed era a posto per tutta la vita. Si comprava casa o andava con un affitto ad equo canone sino a quando campava. A 55 anni (se non prima nel caso di statali) si andava in pensione. Ora questa è fantascienza. Siamo regrediti in modo catastrofico. Continui lavori precari mal pagati, affitti a prezzi folli, possibilità di fare mutui difficile in quanto precario, pensione chissà quando e quanto si prenderà. Il motivo lampante per cui uno appena può prende casa è che gli affitti costano quanto un mutuo con la differenza che dopo 20 o 30 anni di mutuo la casa è TUA mentre con l'affitto anche dopo 20 anni possono decidere di darti un calcio in c... e sbatterti fuori e ti ritrovi ad aver speso 20 anni d'affitto senza avere neppure un mattone di quella casa. Questa cosa divenne tragica quando negli anni '90 decisero di abolire l'equo canone. Improvvisamente tutti i padroni di casa spararono prezzi d'affitto mostruosi (parlo per esperienza personale a Milano ma penso che altrove sia simile) e molti che stavano in affitto si trovarono nell'impossibilità di pagare e vennero sfrattati.
Che è il motivo per cui devi pagare con l'anticipo il 20%, anche con gli alti tassi di interesse di questo periodo, il debito rimanente scende sotto il valore dell'immobile nel giro di un lustro, e se si va in insolvenza immediatamente, beh, in quel caso siamo a livello dei subprime :D Poi certo, il mercato immobiliare è poco liquido, magari la casa vale 100 ma nessuno in quel momento è disposto a pagare 100 e all'asta finisce a 90 (e so che in alcune zone l'asta fallimentare è fortemente in mano criminale, ma è un sentito dire, non so quanto sia fondata la cosa). Ma in generale, considerare gli interessi come una perdita al 100% mi pare non molto sensato, ecco, anche perché dopo l'insolvenza e il ripagamento dei debiti con la vendita della casa, anche se per qualche motivo è insufficiente per tutto il prestito, comunque avrai una rata inferiore.
Un mio amico ebbe proprio questo problema, l'azienda fallí e lui vendette la casa ad un prezzo più basso di quello d'acquisto, ed è rimasto con dei debiti sul groppone per anni. Bastava affittarla (zona non centrale di Firenze) ma evidentemente non voleva lo sbattimento.
@@marcor5886 stiamo attenti al discorso affitto, perché per molti é la soluzione di tutti i problemi, ma facendosi dei conti il ritorno che si ha é abbastanza scarso. potrebbe avere senso l'affitto se e solo se la casa rende un fisso mensile senza che noi dobbiamo fare nulla, ma le problematiche sono all'ordine del giorno e da proprietario devi comunque sostenere delle spese e avere rotture di palle con gli inquilini che fanno si che tu abbia un ritorno maggiore semplicemente investendo nell'azionario. paradossalmente l'affitto ha senso se ci servono soldi per finire di pagare il mutuo, ma perché non finire di pagare il mutuo implica una grossa perdita.
Non puoi perdere il 100% o più del valore del mutuo, anche in caso di insolvenza nei primi anni, pignoramento vendita della casa sottocosto rimane appunto il valore dato dalla svendita della casa
Caro Pietro sei una persona di una onestà intellettuale molto sopra alla media. Complimenti 🎉
In Italia non si può parlare del proprio stipendio perché spesso e volentieri c'è l'invidia.
O c'è qualcosa da nascondere
Concettualmente, sul discorso lavoro, sono d'accordo con te,ma nella pratica, nell'ambiente lavorativo Italiano e i determinate zone geografiche, avere un lavoro stabile è già una grande conquista. Anche se sei specializzato, superata la soglia dei 40 anni, diventa un problema cambiare lavoro, per non parlare per gli over 50. Tutto questo perché molte aziende vivono non di competenza ma di conoscenze (relazionali), e in questo caso una volta avuta la commessa, il loro obiettivo è avere più margine possibile e questo lo si fa' tendendo basso lo stipendio e spremendo le persone ( stipendi più alti ma ore lavorate alte).
Quanta verità! Nel mio settore è così e voglio cambiare, sto per laurearmi e mi rifiutano il part time.
Che bello il capitalismo...
@@ilmangiatoredinoci4132 infatti in Italia siamo distanti dal capitalismo. Il capitalismo vero è negli USA e infatti lì cambiare lavoro è facile.
Sarebbe interessante un video sul tuo patrimonio personale, come è investito, diversificato e cosa pensi di fare in futuro ecc
Bel video! Beh, sono così felice di aver preso le migliori decisioni facendo un buon investimento. Di recente, sono riuscito ad acquistare la mia terza casa anche alla mia età e credo che se le cose continueranno bene, andrò in pensione presto
Bitcoin è in rialzo e ribasso da un po' di tempo ormai e potrebbe continuare a salire. La verità è che nessuno lo sa, penso che sia un buon momento per fare un acquisto e anche cercare assistenza professionale
Sì, è vero, ultimamente si parla molto di investimenti, ma sono nuovo e sono anche curioso di sapere da dove iniziare. Qualcuno può spiegarmi come investire e da dove iniziare?
Molte persone hanno difficoltà finanziarie per vivere, avere un tetto sopra la testa e mettere il cibo in tavola. Chiunque non riesca a far crescere la propria ricchezza finanziariamente in questo momento sta perdendo una grande opportunità. Immagina che io inizi un piano finanziario da $ 2.500 e ottenga $ 17.380 di profitti.
Sì, è vero, ultimamente si parla molto di investimenti, ma sono nuovo e sono anche curioso di sapere da dove iniziare. Qualcuno può spiegarmi come investire e da dove iniziare?
BeatriceMcfarlin
Video strepitoso! Complimenti per la chiarezza espositiva, la competenza e la professionalità!
Sul punto del cambiare lavoro mi sento di dissentire in parte. Parlo da ragazzo di 28 anni che ha cambiato lavoro più di 7 volte. Per come è creato il sistema dei debiti/finanziamenti non è affatto conveniente cambiare lavoro. Ovviamente il discorso cambia se si passa da un indeterminato a un secondo indeterminato (cosa rara perché spesso ti prendono a contratto). Già è estremamente difficile trovare un indeterminato per potersi iniziare a "stabilizzare", come accennavi, con una casa... figuriamoci se inizi a cambiare lavoro. L'esempio pratico è: "vai in banca con un contratto di lavoro a tempo determinato, magari lavori da 10 anni in maniera costante ma in aziende diverse mettendo anche da parte l'anticipo richiesto.... la banca il mutuo neanche te lo calcola a momenti...".
Il ragionamento che fai è giustissimo in senso lato ma al pratico è più sconveniente che altro. Ovviamente mio pensiero.
Grazie dell'attenzione, adoro il tuo canale e continua così!
Una volta che hai l'indeterminato e vuoi cambiare nessuno ti offre un determinato, e tu poi tranquillamente aspettare finché non te ne offrono uno, essendo appunto già indeterminato
Io ho 25 anni e faccio il programmatore da 5, ho la fortuna di lavorare in un settore con un sacco di richiesta, ho sempre chiesto gli aumenti e mi sono stati concessi (anche se magari meno di quanto speravo), nonostante sapessi che la scelta giusta fosse cambiare azienda sia a livello economico che di tipo di lavoro, ho procrastinato fin troppo e ho sfruttato meno del dovuto un paio di anni di carriera, quando finalmente mi sono deciso a cercare lavoro, ho trovato un posto in 2 settimane con aumento netto del 40%, forte della mia esperienza sto cercando di convincere altri miei amici con simili professioni ad almeno valutare il mercato del lavoro, devo dire che come hai detto tu è un'impresa ahahah, sebbene riconoscano il vantaggio di farlo la scusa è: "io mi trovo bene, se cambi non sai quello che trovi". Purtroppo questa cosa mi rattrista non poco, questa cultura del posto fisso rovina le nostre finanze e la nostra capacità di metterci in gioco, cosa che sarebbe di estremo aiuto a tutto il sistema Italia.
P.S una volta ho fatto presente che stavo seriamente valutando di mettermi in partita iva, come primo parere mi è stato detto: "ma sei scemo?"
anche da me appena nomini la partita iva tutti la sconsigliano come se fosse il demonio e ti scoraggiano anche a provarci 🤣🤣
La mia compagna è partita Iva e guadagna quasi 5000 euro lordi al mese mentre io sono operaio e guadagno 1200 euro netti al mese. Indovina a chi è stato concesso il mutuo e a chi no?
Pazzesco!Eppure qui funziona veramente così.Stipendi e pensioni sono il bancomat per le banche.Puliti e più o meno garantiti😅
@@giannigi79 mah, ovviamente serve più pianificazione, ma già se conti che hanno alzato a 85k il forfettario che ti semplifica di molto la vita, i conti da fare diventano pochi, tutto sta a se riesci a lavorare con costanza
@@simoneorecchioni7352 fattura non guadagna😊
vivo all'estero e son d'accordo su tutto tranne due cose: il confidare lo stipendio, è una questione di umiltà nel momento in cui si pensa di guadagnare più di un altro. Ma lo ritengo ok se si parla con qualcuno che probabilmente guadagna più di me.
Sugli investimenti "garantiti", io sono a favore se li si usano invece che tenere i soldi sul conto, perché sul conto non cresceranno per nulla. Servono gli investimenti a rischio a lungo termine + quelli garantiti da usare come semplice accumulo di sicurezza.
Tutta la parte degli stipendi è condizionata dalle caratteristiche del tessuto imprenditoriale italiano: in una pmi in cui il rapporto con la proprietà è stretto è più difficile chiedere l'aumento senza sfociare in un "conflitto" molto personale e poco professionale.
Altri punti affrontati danno per scontato un mercato del lavoro fluido e funzionante, quindi poco realistici
@@giannigi79 è facile cambiare se si possono spendere le competenze apprese altrove...sicuro passare dalla Coop al Conad non ha lo stesso impatto (anche se comunque si può un po' fare leva sull'esperienza pregressa)
@@giannigi79 D'accordissimo sulla diversità rispetto agli USA. Però non è tutto nero pece come viene descritto. Il problema degli Italiani in media è che danno la colpa allo Stato di tutto ignorando completamente COSA IL MERCATO RICHIEDA.
L'Italia è piena zeppa di contraddizione:
- il mondo del lavoro fa cagare, ma ancora più cagare è la MENTALITA' degli italiani sul lavoro. L'italiano ha paura di tutto, ecco perchè risparmia così tanto "Sia mai cada un meteorite"...andando oltre, dato che ha paura di tutto e non si fida dello Stato (e fa bene fino ad un certo punto), è convinto che si trovi lavoro per bontà divina e non perchè si abbia qualcosa da offrire al mercato del lavoro. Dato ciò, egli accetta la qualunque, portando a vizi terrificanti del mercato del lavoro.
Se vuoi salvarti, l'unica è EVITARE le aziende che lavorano ALL'ITALIANA; le becchi al volo perchè sono quelle tossiche, dove boomerismo (non inteso come età anagrafica) dilaga a bestia e dove il dipendente non conta un c... Basti andare oltr'alpe (qualunque alpe....) per aver cose migliori. Non parlo per forza degli stipendi, che in Italia non crescono da tanto, quando delle CONDIZIONI di lavoro.
- detto ciò, è pieno di lavori nell'IT, ma chi ne parla? Nell'era dell'informazione ognuno può imparare quasi un mestiere da zero online e senza pagare, eppure non si trova mai nessuno che sappia fare qualcosa, da un lato, e dall'altro ci si lamenta che "non c'è lavoro"...che è una menzogna grossa come una casa.
Sono stronzo a commentare, ma seppure io sia il primo anti-Italia e ci viva esclusivamente perchè [c'è la mia compagna e le cose mi vanno bene] (altrimenti sarei OVUNQUE ma non qui), detesto sentire ste cose.
Il lavoro muta, non sparisce.
Certo, bisogna imparare! Anche a 50 anni puoi imparare e se hai la fortuna di trovare aziende che non lavorano, appunto, ALL'ITALIANA, trovi anche lavoro. Lo trovi anche in remoto su altri Paesi...domanda: l'inglese come va? Per l'italiano medio: MALE. Francese? Tedesco?. Comincio a far capire cosa intendo?
Il mondo NON E' L'ITALIA (per fortuna) e ci son moltissimi modi di lavorare..lo fanno i NIGERIANI DALL'AFRICA ONLINE e non lo sappiamo far noi? C'è un problema nel non capire come girino le cose....
Parlando in generale, cercare lavoro pensando di andare da una Coop all'Esselunga e non avere ulteriori aspirazioni, mi spiace , ma non ti mette tra le persone che hanno diritto a lamentarsi.
Attenzione: non dico che non sia dignitoso; dico solo che se nella tua vita non hai aspirazioni più grandi che stare a fare cassa e a riporre oggetti negli scaffali non imparando alcun'altra skill tecnica o meno tecnica, appena i cassieri saran ranzati dalle casse automatiche, sarai a casa a lamentarti. Ma alla fine, il responsabile di ciò chi è? L'AI? Lo Stato? L'elettronica? Non so...chi? Magari il fatto che non hai meditato al fatto che il mondo del tuo settore potesse cambiare e ti saresti potutto preparare? Io sparo le cose così, perchè io ci penserei dalla mattina alla sera se fossi nella condizione di dover fare il cassiere perchè non ho altro. Ci sta farlo.
Ovviamente non lavoro per un'azienda con una mentalità italiana....la lista dei benefito supera gli 8 bullet point e lo stipendio mi permette di rifiutare quello in Intesa (ambito IT, però, che lì è tossico).
Ripeto, son duro e stronzo, ma la persona media in Italia deve darsi una svegliata...io son classe '89 e vedo da un lato boomer che non capisco un c. di tecnologia, non capiscono c. di finanza e stanno su FB a piangere le loro frustrazioni; dall'altro giovani che son spesso malati di social network e pensano che fare i soldi sia qualcosa di facile solo perchè "tizio dice che facendo dropshipping possono fare i milioni" per poi non capire la differenza tra fatturato e utile.
Checchè se ne dica, la parola magica si chiama STUDIO, dopo lo studio CARATTERE. La tua azienda non ti valuta adeguatamente ? Vattene..se hai l'indetertimanto non ti licenzi, ma cerca altro e appena puoi vattene. Pensi che in Italia non guadagni a sufficienza per mantenere la famiglia? Il mondo è grande...Ad un gionvane la prima cosa che direi è: ma vai via no? Non ha senso stare in Italia. Hai una buona istruzione, ma poi è uno Stato bigotto con una mentalità del lavoro me**dosa, molte tasse e pochi servizi e dove la criminalità e l'inciviltà sono tollerate.
Potete essermi hater quanto volete, ma vi invito a dimostrare il contrario di quello che dico.....
Grazie mille, mi hai rincuorata. Pensavo di avere un educazione finanziaria pari a zero perché mi ero persa dei pezzi senza accorgermi, invece non c'era proprio... Sono dipendente pubblico, amo il mio lavoro e lo faccio con passione, ma so che devo integrare per la mia "anzianità" e tu con altre persone mi aiutate a capire come. Grazie.
Sono italo brasiliano e abito a Brasile. Qui, il rischio degli investimenti è pazzesco. Con la grande ed historica inflazione, vivono i rischi.
Ti ringrazio finalmente qualcuno che parla di investimenti è lavoro con i piedi per terra
Il problema del cambiare lavoro non è solo non volerlo fare, ma se uno fa un lavoro generalista senza competenze specifiche è molto difficile farlo ritoccando lo stipendio al rialzo, anzi molto spesso lo stipendio si ritocca al ribasso quando ci provi. Non mi venite a dire cose ovvie tipo "allora studia e creati una specializzazione" voglio vedervi a fare 9 ore di ufficio più una di viaggio per tornare a casa e mettervi a studiare da zero alle 8 di sera. L'unica possibilità sarebbe licenziarsi prima, poi studiare, ma ci vuole un bel coraggio a fare un passo così se hai famiglia o comunque se non sei campato dai genitori.
Gran bel video. Riflessioni molto sensate, mature e... doverose. Complimenti!
Molto di quello che hai detto è vero. Per il Posto di lavoro è verissimo ma vale a solo per chi ha più di 40 anni oggi. Per i giovani il rapporto è cambiato, non sono più legati come una volta ma cambiano molto più spesso lavoro cercando le migliori opportunità
Sull'idea del mattone come investimento sicuro sono super d'accordo con la tua analisi, sarebbe interessante valutare anche il costante calo demografico in atto.
Al 2050 secondo me avremo un'offerta di case in eccesso rispetto alla domanda, eccetto per i centri urbani che forse potrebbero mantenere questo rapporto ben bilanciato o addirittura in controtendenza rispetto al resto del paese, a patto che ci sia un incremento della concentrazione di abitanti nelle maggiori città a discapito dei paesi di provincia.
Discutere tra amici della retribuzione, almeno dove abito io in provincia di Firenze, è abbastanza comune e credo abbia dei vantaggi come hai citato nel video.
Il posto fisso è sacro, perlomeno per lavoratori poco qualificati che in effetti beneficiano poco se non in negativo dal cambiare datore di lavoro (apprendistato, tirocinio e via dicendo).
A proposito di quest'ultimo punto penso che una fetta di colpa ce l'abbia anche la classe imprenditoriale media italiana.
Il debito è visto in maniera negativa per il forte scetticismo, credo più che giustificato, nel riuscire ad avviare un'attività di almeno modesto successo.
Il mercato azionario è un tabù, "ma non ti preoccupare se questa crypto arriva a un centesimo sono milionario!"
Si gioca con le cripto come se fosse il superenalotto
In Italia il cambiare spesso lavoro è visto con accezione negativa. Ti prendono per una persona instabile, che non sa cosa vuole, di cui non ci si può fidare
@@giannigi79 tipo lo stipendio?
@@giannigi79 tipo che uno vuole spesso cambiare per ambire a posizioni migliori invece che marcire per 40 anni nello stesso posto?
Ciao Gianni.
Io ho cambiato un botto di lavori, personalmente ho fatto di tutto.
Con una laurea è un master in tasca, una volta è andata bene, l’altra male.
Ma questo, e anche le difficoltà connesse con il rischio di cambiare (non sempre appunto va come si vuole) contribuiscono al mio bagaglio di esperienza, cultura. A rendermi una persona in continuo miglioramento, in continua ricerca. Puó darsi che non troveró nulla, oppure può darsi che un giorno trovi la quadra.
Ma è una giostra di emozioni che è giusto sia per pochi, non mi stupisce che tu non la capisca.
Buon “posto fisso”!
P.s.
Il partner di una nota società di consulenza, all’ultimo colloquio mi ha fatto un discorso come il tuo, che sapeva di vecchio dal primo secondo. Gli ho risposto esattamente come sto scrivendo a te. E sai cosa? Mi ha preso. E sai ancora cosa? Dubito che accetterò, anche se mi pagherebbe un po’ più di quel che prendo ora. Perchè mentre voi rimanete nei vostri posti fissi, il mondo gira, e la gente che come me sogna ad occhi aperti si concede il lusso di pensare in grande.
Un bacione!
Diciamo che dipende, effettivamente ho avuto a che fare con entrambi i tipi di persone. Quelle che cambiavano spesso lavoro perché incapaci di focalizzarsi su una sola cosa per mesi ma anche persone sinceramente affamate di opportunità. Di solito è abbastanza chiaro con quale delle due tu stia parlando.
Il punto è che le prediche del tipo "bisogna cambiare spesso lavoro e flessibilizzare il mercato del lavoro" vengono proprio da economisti che sono i primi ad avere il contratto di lavoro a tempo indeterminato, presso qualche banca o qualche ente pubblico. Come fai quindi a prenderli sul serio?
Ottimi consigli . Bravo e competente . Complimenti
DAI PIETRO CONTINUA COSì!!!! OTTIMO VIDEO GRAZIE
"Aumento" per me significa più paga per lo stesso lavoro (oppure meno lavoro per la stessa paga).
Più paga per più lavoro non è un aumento se non incrementa il rapporto salario/lavoro.
"Chiedere un aumento" nel senso di offrire qualcosa in più per più soldi significa semplicemente offrire di fare degli extra o straordinari... in quantità o in qualità.
This
Video super!
Punti condivisibili, soprattutto quelli relativi a stipendio e lavoro (anche se non penso siano proprio errori di tipo "finanziario" in senso stretto). Penso purtroppo che il cambio di mentalità su questi punti sia particolarmente difficile, nel senso che non basta che poche persone comincino a cambiare perché si innesco un meccanismo virtuoso, e quindi tale minoranza si troverebbe in maggior difficoltà.
Riguardo ad errori più prettamente finanziari, confermo la scarsa propensione al rischio, ad esempio come caso concreto la scelta della destinazione del TFR in caso di lavoro dipendente. Ho conosciuto molte persone che hanno preferito lasciarlo in ditta invece che, quando possibile, destinarlo a fondi di previdenza complementare di categoria (che hanno anche il vantaggio di godere di un contribuito anche da parte del datore di lavoro) per paura/sfiducia nel mercato finanziario, anche nel caso di comparti più sicuri come quello puramente monetario.
lavoro da 1 anno e mezzo, non sto male e sono abbastanza soddisfatto, ma il mio datore di lavoro ha commesso quello che per me é un "errore di comunicazione". oggi chiameró il mio referente per avere un aumento, alla luce di quanto io sia migliorato dall'assunzione, spiegando tutte le mie motivazioni nel dettaglio. avrei voluto chiamare la prossima settimana, ma casualmente ieri sono stato contattato da una grossa azienda che cerca personale con esperienza verticale nell'applicativo che ho utilizzato nell'ultimo anno e vorrei capire quanto l'azienda in cui lavoro é disposta a pagarmi per tenermi, perché purtroppo ho fatto l'errore di umanizzare le persone sopra di me, quando in realtá fanno solo i loro interessi.
Ciao Pietro, condivido in tutto e per tutto i concetti e i punti del tuo video,hai davvero azzeccato i (pochi) pregi e i (troppi) difetti di noi italiani,su una cosa differisco,sulle richieste di aumento: in 24 anni,chiesti 5 aumenti,1 ottenuto,2 premi e il resto picche,per quanto riguarda il confrontarsi sullo stipendio ti assicuro che per evitare invidie, discussioni,per il quieto vivere meglio evitare 😅
Chiesi l'aumento perchè ero al minimo, i clienti gestiti mi restituivano feedback positivo e aumentavano sempre di più quelli che mi venivano affidati. Ottenni una riduzione dello stipendio per cause ignote a fronte di un'immediata riduzione del numero di clienti assegnati (non è vero diminuì solo la paga)
Nota sull'America e il cambio lavoro.
Non esiste un welfare, una sicurezza sul lavoro, il posto fisso, indeterminato come lo intendiamo noi. Li puoi essere assunto come CEO e il giorno dopo ti mandano una mail dicendo che sei licenziato (in alcuni casi vengono le guardie alla tua postazione, e ti accompagnano all'uscita, permettendoti di rientrare in azienda dopo 2 settimane così da darti il tempo di sbollire e riprenderti emotivamente, prima di fare i tuoi famosi scatoloni e sloggiare - non si sa mai che per un attacco d'ira tu esca, compri un arma, torni e ammazzi tutti).
Poiché il lavoro è precario di per sé, e poiché quella società si basa tutto sul debito (guardate come funziona e perché si usa il credit score - cosa ignota qui) un professionista non può permettersi di sedersi sugli allori in un determinato lavoro e fare il minimo indispensabile per essere tenuto in azienda (cosa che invece, visti i sindacati e tanta protezione legale, succede qui da noi). Invece li il focus e la tua unica salvezza è la tua reale crescita professionale sempre e comunque, perché è l'unica garanzia di rimanere sempre sul pezzo in un mercato in continua evoluzione. La tua competenza e stacanovismo sono le uniche garanzie per poter trovare un nuovo lavoro in breve tempo, qualora tu venissi licenziato per motivi X. Non puoi permetterti di stare comodo perché quel mercato ti mangia vivo, senza sicurezze governative. Per questo motivo a partire dall'intervista stessa per un nuovo posto di lavoro, è il candidato che fa molte domande sull'azienda e sui benefit che può ottenere (oltre a sanità ecc), soprattutto a livello di formazione e crescita lavorativa: quell'azienda che benefici mi da per crescere realmente professionalmente? Questo è il motivo per cui cambiano tanto lavoro, per ottenere molto knowledge oltre che per migliorare il proprio stipendio più velocemente. A monte di tutto poi c'è il discorso che avendo la stessa lingua in tutti gli USA, il mercato è molto più grande, come dire europa e Russia messe insieme, non paragonabile quindi col mercato e l'offerta presente in un posto piccolo come l'Italia. Quindi a prescindere è un paragone che non si può fare.
10:50 beh, esiste l'inflazione, quindi almeno degli aggiornamenti dello stipendio di tanto in tanto basati sui dati istat non sarebbero male, altrimenti in 40 anni di carriera all'aumentare dell'esperienza diminuisce il potere d'acquisto
Video impeccabile. Hai colto perfettamente tutti i pro e contro.
Io personalmente non faccio debiti neanche per il cellulare e la macchina, per la macchina potrei pensarci ma spendere 800/1000 euro per un telefono per me è follia.
Un errore che vedo è che spesso quei pochi che investono lo fanno senza consapevolezza, dalla zia che si è affidata ai pacchetti proposti dalla banca, all'amico che ha comprato cryptovalute perché ha sentito che si fanno un sacco di soldi, e secondo me forse questo è anche il motivo per cui la maggior parte delle persone non investono, magari vuoi investire dei soldi ma tua mamma ti dice "non lo fare, guarda che tua zia ha perso 10 mila euro investendo" (in realtà ha perso 10mila euro perché non sapeva cosa stava facendo).
Sulla trasparenza sullo stipendio sono d'accordo, infatti con i miei amici ci confrontiamo in maniera trasparente su questo (anche perché facciamo lavori simili quindi è più facile e utile il confronto), l'unica cosa che mi spaventa sull'essere trasparente su quanto si guadagna è di mettere l'interlocutore a disagio. Cioè, mettiamo che io sia al cenone di natale e scopro che mio cugino guadagna il doppio di me, questo potrebbe farmi riflettere ma potrebbe anche farmi sentire male, e magari lui guadagna il doppio perché lui fa il broker (un lavoro molto orientato ai soldi) e io invece faccio lo psicologo in un carcere minorile con l'obiettivo di rieducare ragazzi che hanno fatto scelte di vita sbagliate (un lavoro molto orientato al sociale e come tale in cui si guadagna poco ma ammirevole, secondo me, dal punto di vista etico). Ha senso dire in giro "io guadagno X" con il rischio di mortificare il percorso di qualcuno? Non lo so, non ho un'idea precisa.
Hai ragione su tutto, ma il problema col lavoro e cv è semplice: i datori di lavoro ti rispondono: beh? Come mai tanti cambiamenti? (Supponendo che non sai lavorare e quindi ti sbattono fuori)
Non sono d'accordo, il mio CV è ricco di esperienze lavorative così come di pause che ho scelto di prendere per dedicarmi alle mie passioni. Mai successo che un datore avesse da ridire. Per me aveva tutto un filo logico che esponevo chiaramente in fase di colloquio, dando un senso al tutto e facendo risultare i cambiamenti come una ricchezza.
Ciao scusami posso chiederti che tipo di programma usi per modificare i tuoi video e che tipo di codec? Grazie mille
Bellissimo video complimenti
Vivo all'estero da 7 anni e in Italia è davvero così: chiedere anche lo stipendio annuo lordo ad amici o conoscenti è visto strano, a volte pure si viene visti inopportuni. Come dici tu, è sicuramente un modo per confrontarsi e capire se si è pagati il giusto per un settore X.
Per non parlare del cambio lavoro: io in 3 anni ho cambiato 4 aziende, risultato? Il mio stipendio annuo è aumentato ogni volta che cambiavo azienda, proprio perchè all'estero è normalissimo cambiare lavoro.
Conosco gente, che lavora 11 12 ore in azienda, pagati come se se lavorassero 8, a non avere mai chiesto un aumento in tot anni. Inconcepibile.
Che lavoro fai se posso chiedere?
Hai ragione. Inconcepibilie per te che vivi all'estero (beato te) ma purtroppo diffusissimo in italia.
Poi chiaramente dipende dal settore in cui lavori ma alcuni settori sono notoriamente super sfruttati e sotto pagati.
@@giovannifalco4759 lavoro per una multinazionale
Vi racconto questa : una mia ex collega dell'azienda in cui lavoravo nel parlare dei possibili cambiamenti di posto di lavoro mi risponde, "bhe credo che oramai a 28 anni dopo 5 anni in questa azienda è da pazzi cambiare, meglio rimanere per sempre".
Non sapevo cosa rispondere vista la sua chiusura mentale e non ho risposto.
Lei comunque era in azienda da quando aveva 18 anni e ci è rimasta fino ai 50 e credo anche fino a tutt'ora! Mentalità antiche!
parlando di stipendio dove lavoro e ho lavorato le aziende dicono mi raccomando non dirlo agli altri, nemmeno fosse segreto aziendale.
Una volta che si sà il livello e sgravi fiscali per figli o moglie facile fare due conti.
18:02 avevi guardato Madagascar da poco vero?🤣
se uno vuole rischiare 0 con un orizzonte medio/lungo non può comprare obbligazioni statali oppure oro fisico ?
Ciao Pietro ti seguo da bali anche se sono in vacanza i tuoi video sempre utili.ciao a presto
Ciao Pietro non parli mai dei fondi pensione mi piacerebbe la tua 🗝️ di lettura , facci un pensiero dai 👋
L'Italia è compromessa dalla mentalità cattolica. Il lavoro è una croce che ci dobbiamo portare fino alla salvezza eterna della pensione. La sofferenza ci rende degni della salvezza. Gli italiani non cercano di avere successo, accettano cristianamente la sofferenza come condizione esistenziale.
Già, dovremmo prendere esempio dagli americani, dove molti non hanno nemmeno per pagarsi una buona cena come liquidità in banca, si spostano da una parte all altra, ore di volo, cambiano vita, lasciando lontani figli, genitori, amici ecc per inseguire i soldi...
Vivere per lavorare fanno, qualcuno che ce la fa viene in parte compensato (anche se certe cose non le recuperi) glk altri?
Ah ok, quindi è questa la conclusione dopo aver studiato la dottrina sociale della Chiesa Cattolica, letto i vangeli quando Gesù lavorava e ripeto LAVORAVA con suo padre (santificazione per mezzo del lavoro). Per un cattolico il lavoro non è una croce ma è collaborare con Dio per un mondo migliore. informarsi. Grazie.
Bellissimo video! Lo condivido, mi trovo in tutto ciò che hai trattato. Io lavoro a Dublino, pensa che il mese scorso ho partecipato a un meeting in cui un consulente dava consigli su come risparmiare... Come togliere debiti diretti di servizi che si usank poco, tenere conto delle spese... Cose che per un italiano sarebbero l'abc!
Si può sempre migliorare :)
video ben fatto. Bravo
Interessante e ampio excursus sulle abitudini di noi italiani in merito alla finanza. Molto piacevole all’ascolto 😉
Finalmente un bel ritorno alle origini; mi piacerebbe molto conoscerti pietro....come si può fare?? Un abbraccio
Condivido le tue idee, soprattutto sul lavoro e la malsana abitudine di rimanere legati ad una sicurezza effimera. Ho cambiato azienda dopo diversi anni e mi sono sentito come un pesce fuor d'acqua! Ma ho capito che darsi valore è meglio che accontentarsi!
Con... La musica 😄😄😄 tra tutte le opzioni proprio la musica dovevi scegliere. Motori, non la musica.
Verissimo sullo stipendio.... Neanche io capisco perché nessuno mai lo dice!
una parola sul cambio di lavoro inteso come cambio di ruolo: auguri! soprattutto oggi che i processi di selezione passano da algoritmi che individuano le parole chiave sui CV.
Ottimo il tuo ragionamento riguardo all'aumento, il problema è che la maggior parte delle persone lo chiede e lo pretende anche se non fa niente di meritevole, poi viene negato a chi davvero se lo merita. C'è da considerare anche il fatto che un aumento anche se piccolo te lo fanno pesare come fosse chissà quale cifra, ci vorrebbe una mentalità più aperta in generale
Da italiana all'estero che cambia lavoro ogni 3-6 mesi, ogni volta che rientro arriva puntualmente la domanda "ma perché non ti trovi un lavoro fisso in Italia?", il tutto come se stessero guardando un alieno arrivato da Marte. Come se avessi deciso di sprecare la mia vita viaggiando e facendo lavori di "poco conto" senza prendere la vita sul serio. Nel frattempo il mio curriculum cresce, faccio un sacco di esperienze, conosco persone che provengono da ogni parte del mondo e mi godo la vita. Un giorno ho anche provato a spiegare a mia nonna che non ha più senso avere un contratto indeterminato ed il "posto fisso", ti lascio immaginare la sua reazione. 🤣
Fai bene!
PIETRO.... video molto interessante...e gli argomenti sono davvero problemi che ci sono di attualità oggi... è un piacere sentirti..👍❤️❤️❤️❤️❤️🔝🔝🔝
Ciao Pietro, io che sono interessato in conti deposito starei facendo un regalo alle banche secondo il tuo ragionamento? Oppure ti riferivi ad altri tipi di servizi? Gli investimenti di per sé non mi interessano, semplicemente fare crescere un po' i risparmi
io sono molto contento del mio lavoro e guadagno bene, la società tratta bene i dipendenti ed un sacco di cose belle. La società deve assumere nuovo personale e ci chiede di ricondividere l'annuncio. Lo faccio e a chi mi chiede più informazioni in privato specifico che la paga è buona, ben sopra la media italiana, per incentivare magari i dubbiosi. Ho ricevuto varie risposte ma soprattutto la seguente: "vabbè ma i soldi non sono tutto". Premesso che sono d'accordo, era una postilla dopo la spiegazione dell'incarico e siccome ne ho ricevute parecchie sono arrivato alla conclusione che gli italiani abbiano un problema quasi morale con i soldi, come se appena ne guadagni più del vicino automaticamente ti devi sentire in colpa, come se denaro=freddo materialista. Non so se sono l'unico a cui è successo
Ciao , che società? Io starei cercando lavoro
E non ci dici che società è? O come contattarti in privato
Ma la registrazione del 5° diretta di Analitica....non lo mandate?
Daccordissimo sul cambio di lavoro, ho 43 anni, sono ingegnere, ed ho cambiato 9 aziende (8 contratti a tempo indeterminato, solo il primo era temporaneo). Cambiare lavoro mi ha dato molta flessibilità, capacità di adattamento, e soprattutto moltissima competenza, tecnica e personale (soft skills). Ed ogni cambiamento ha portato anche qualche soldino in più, il che non guasta ;-)
cambiavi praticamente ogni 2 anni? Nessuno ti ha mai fatto problemi perché incostante?
@@kathegrima anzi, il contrario! ho avuto anche altre richieste ma le ho rifiutate. Questo è successo, secondo me, perché ho costruito una competenza non facile da trovare sul mercato ed abbastanza ricercata (premetto che non vendo nulla e non devo pubblicizzare niente) .. la mia competenza è quella delle infrastrutture critiche (progettazione, autorizzazione, costruzione e mantenimento)... o forse sono stato solo fortunato ;-)
Sul punto 3 non sono molto d'accordo, il datore di lavoro sa quanto vale ogni suo dipendente e di conseguenza deve aumentare lo stipendio in proporzione a quello, per incentivarlo a restare in azienda. Io lavoro in una multinazionale in cui ogni anno ho ricevuto un aumento di stipendio, la quantità dell'aumento dipende dalle performance dell'anno precedente, però c'è sempre e non l'ho mai dovuto chiedere. Penso che se un imprenditore/manager lascia lo stipendio dei dipendenti fermi per anni il problema è suo o dell'azienda, perché prima o poi si licenzieranno tutti per cercare di meglio (come è successo in 2 aziende in cui ho lavorato in passato).
Hai detto bene, multinazionale. Il problema riguarda la piccola e medie aziende italiane che non riescono a comprendere questo concetto così semplice
Mhhh fai tante premesse che non darei così per vere:
- Sa quanto vale ogni dipendente? Mah... magari non ci ha mai riflettuto sul serio, si è limitato a offrire una cifra (al ribasso) ed è stata accettata.
- "deve aumentare lo stipendio [...] , per incentivarlo a rimanere". In una società dove è visto malissimo chiedere un aumento e cambiare lavoro perché mai dovrebbe? Tanto il dipendente (medio) mica se ne va.
Sicuramente, come racconti, dopo ANNI, la gente se ne va, ma intanto se avessero evitato gli errori di cui parlo nel video avrebbero risparmiato anni di torture.
Difficile parlare del proprio reddito in Italia (ma anche altrove), se molto alto rischi di suscitare invidia, se molto basso penosa commiserazione. Anche per questo è considerato un argomento di conversazione "non elegante".
Siamo flagellati da una cultura d'invidia sociale.
Aggiungo che per suscitare invidia basta molto poco, soprattutto tra i giovani, già se si parla di un 30k annui la gente ti guarda come se fossi ricco
Il salario, nei paesi normali viene aggiustato ogni anno. Dal 1 al 10% a seconda delle proprie capacità, inflazione, mercato, etc
Beh noi abbiamo gli scatti di anzianità dai
Il lavoro va cercato anche quando ne hai già uno, così da poter valutare con calme le migliori opportunità.
Adesso metto quel "daje Roma" come suoneria delle notifiche sul telefono ahahah
14:30 propensione al rischio? Giammai! però schedine alla snai e super enalotto 3volte a settimana che sono dei giochi a perdere certi, perché no? 😂
Concordo al 100%, soprattutto l'ultimo punto
Pietro lavoro da 20 anni come project manager ed ho fatto diversi colloqui perché mi piacerebbe variare e fare nuove esperienze.. a tutti i colloqui quando dico questa cosa mi guardano storto 😂😂non capisco uno cosa debba dire?!! Mistero
La scorsa settimana sono stata in concessionaria per comprare l'auto (possibilmente nuova). Per il modello nuovo avrei dovuto chiedere il finanziamento e non essendo io a tempo indeterminato (insegnante con 3 anni di servizio, ma ahimé non sono a tempo indeterminato) e mio marito p.iva, ci siamo sentiti rispondete di chiedere "la firma dei nostri genitori come garanti". A 28 e 35 anni trovo umiliante chiedere la firma della mamma. Alla fine ho preso un'auto usata con pochi km senza nessun finanziamento. In sintesi? Avrei potuto indebitarmi, ma le mie condizioni contrattuali non me lo permettono. Alla fine meglio così perché avrei fatto il passo più lungo della gamba
Nel mio cv c'era scritto "per natura del mio lavoro(ovvero creare rapporti e link fra aziende" non ho un cv ma ho fatto questo, questo e questo." Fine. Stop. Quando assumo, mi interessa solo sapere se c'è stata o no un esperienza affine al ruolo. È un po come la cagata di chiedere le buste paghe agli inquilini per vedere se pagheranno.
La gente non parla dello stipendio per un semplice fattore : invidia
L'italia è ancora il Paese dove al colloquio di lavoro si chiede alle ragazze se nei prossimi anni hanno intenzione di avere un figlio...
come fai a cambiare lavoro in italia se per ogni cosa ti chiedono qualifiche su qualifiche ? in america il mercato del lavoro è molto aperto. se sai fare una cosa , apri partita "iva" e lavori ... qui no . servono permessi su permessi , qualifiche su qualifiche. che alla fine ti passa la voglia .
Analisi sicuramente vera. Però non condivido il messaggio del tipo modello anglosassone=bello, modello italiano=brutto.
Negli usa si cambia più spesso lavoro, si fanno più debiti, si hanno contratti lavorativi più "liquidi"., c èpiù competizione e piùmeritocrazia. c è però da dire che negli usa c è un altissima percentuale di gente che fa uso di psicofarmaci, di gente ansiosa e depressa e di gente che finisce sotto un ponte o nei ghetti..
Ogni modello ha i suoi pro e i suoi contro, in italia col nostro modello non stiamo poi così male.
Negli USA vivono per lavorare. Letteralmente.
Ho visto immigrati fare 3 lavori alla volta, giuro... Per carità magari lo fanno 2/3 anni mettono un gruzzolo da parte che al loro paese li permette una certa tranquillità, magari prima di andarsene, se nel frattempo hanno avuto un buon credit score, fanno un bel colpetto... Però ritmi da animali...
Anche perché negli USA, a meno di non essere ricco di famiglia, con uno stipendio non ci fai una mazza...
A Miami un bilocale in una zona decente oramai sta sui 2000 al mese, i servizi sono carissimi, tra acqua, luce, internet non te la cavi con meno di 500. Una persona sola, se fa la spesa, comprando cose poco care, se la cava con 500 al mese.
Siamo già a 3000. Manca l assicurazione e il mantenimento dell'auto, l assicurazione sanitaria (se non te la passano al lavoro). Quasi sei a 4000. Senza uscire mai a prenderti una birra o una pizza... Se escludi la gente altamente qualificata o uno brillante come imprenditore, appena ti basta lo stipendio. Non vedi quanta gente li, nelle città, anche da adulti, condivide la casa?
Ma ti sembra normale lavorare, poi arrivi a casa, con tua moglie e tuo figlio, e nella stanza di fianco sconosciuti coinquilini che cambiano?
O in California quanti dormono in macchina, nelle roulotte pur lavorando? Gente che paga 1000 euro al mese per vivere in un garage (letteralmente, pittano il garage, ci fanno un bagnetto, lo arredano, ma sempre un garage).
Ma io veramente tra amici si parla tranquillamente di quanto si arriva a prendere al mese, proprio per capire se il proprio lavoro è pagato il giusto oppure no
Il problema è quando te lo chiede una persona che non conosci ed è palese che ti sta inquadrando in base a quanto guadagni,che fastidio. Mi succede spesso al sud.
Parole sante Pietro, concordo in pieno ed aspetto la parte 2!!!
Caro Pietro ti seguo sempre ed apprezzo il tuo lavoro e consigli. Per quanto riguarda il mondo del lavoro secondo me hai bisogno di approfondire molte realtà magari andando sul campo e parlando con la massa operaia e impiegata perché il discorso è molto molto complesso.....
Bel video dove ci sbatti in faccia la realtà. Piccola considerazione nella maggior parte dei casi l’aumento di stipendio non è contemplato dalle aziende per cui l’unico modo di migliorare la propria retribuzione è cambiare azienda
Il problema è che da studente il debito per la "prestigiosa università" non lo contrai tu ma i tuoi, non è una cosa che chiedi a cuor leggero ecco....
Ciao Pietro non capisco come mai tutti dicono che il debito su in telefono od una macchina è negativo. Si, sulla carta non userò questi oggetti come asset ma che male c'è a comprarsi una macchina? Devo per forza pagarla in una botta unica? Ok, ci sono gli interessi ma se non ho abbastanza liquidità e voglio comprarmi la macchina, qual'è il problema? Io ad esempio ho deciso di comprarmi una moto perché allo stato attuale sono molto limitato in casa e vorrei andare in giro ad esplorare in totale libertà. Se dovessi pagarmela per intero dovrei aspettare almeno 3 anni di risparmio. Perché limitarmi la vita solo perché dovrò dare 5/600€ in più di interessi?
Così come ha detto anche Pietro, il debito non è negativo di per sé, lo diventa quando si utilizza a sproposito. Fare un prestito di 2000 euro per comprare un telefono solo perché è bello e non perché ti sia veramente utile per lavoro o altro, quando a cose normali non potresti permettertelo, è dannoso (secondo me) perché ti invoglia a consumare e spendere al di sopra delle tue possibilità economiche.
Se chiedi un prestito per studiare qualcosa che ti permetterà di fare carriera, per andare a vivere all'estero e fare esperienza, in un computer più performante se sei un software engineer, in qualcosa che comunque ti da un ritorno tangibile e che a sua volta possa essere riutilizzato, allora ha senso chiederlo.
Sto parlando da neofita però.
@@giuly4536 @giuly4536 si chiaro ma la vita non può essere solo "compro cose dove ho un ritorno economico". Chi realmente compra una macchina per avere un ritorno economico dietro? Nessuno, tutti la comprano per comodità. Quindi secondo questo ragionamento starei sbagliando tutto e dovrò comprarmi la macchina solo quando potrò effettivamente permettermelo. Cosa significa questa frase, permettersi una cosa? Significa che ho abbastanza liquidità sul conto? Significa che spendo il 10% di quello che ho sul conto? Chi, nel mondo normale, può realmente permettersi una macchina? Anch'io ragionavo come te, come Pietro ma da qualche tempo invece penso che alla fine si vive una volta sola e fare così solo perché tra 20 anni forse avrò qualche milione, lo trovo davvero insensato perché 1. Arriverò tra 20 anni? 2. In che condizioni di salute sarò? 3. Avrò una vita che mi permetterà di godermi realmente i soldi come pensavo 20 anni prima? Posso rispondere solo alla terza, no. Sicuramente avrò una vita diversa ed immagino che semplicemente rimpiangerò che quel giorno, anziché comprare una macchina per il puro gusto di farlo, ho preferito metterli da parte. Mi piacerebbe avere una risposta anche da @PietroMichelangeli anche se non credo vedrà mai questo commento
@@dindo95 non per forza il ritorno deve essere economico, io penso che ci debba essere almeno un'utilità per investire una grande somma di denaro, tempo e impegno (perché dover star dietro alle pratiche, alle rate porta via non solo soldi) a medio o lungo termine. In sostanza, il gioco deve valere la candela.
Personalmente non farei un prestito da 1500 euro per prendere un iPhone quando a 500 posso prendere un telefono che per come lo uso mi permette di fare le stesse cose. Non penso che farò un prestito per prendere un mezzo suv da 50 000 euro se posso farne uno da 8-10 000 per prendere una panda che per me è più che sufficiente e vale la spesa.
Ma questo è un discorso che deve fare ognuno di noi, ogni scelta deve essere inserita in un certo contesto.
Sul fatto di come capire se una cosa posso permettermela o no, anche lì è soggettivo e dipende da cosa vuoi comprare, dal contesto ecc. Sicuramente non farei un prestito con rate da 50 euro mensili se ogni mese non riesco nemmeno a mettere da parte 100 euro. Ma se fosse per "la casa dei miei sogni", forse sì.
Sono d'accordo anch'io che i soldi bisogna anche viverseli e non solo risparmiarli, ma quanto spenderne, quanto risparmiare e se e come investire sono sempre scelte da valutare in base a x fattori e in base al caso singolo.
@@giuly4536 si, gestione del denaro e spese effettivamente necessarie sono il nome e cognome del gioco. Io personalmente sto male quando faccio un acquisto e dopo non lo uso o forse non ne avevo realmente bisogno ma è molto diverso dal concetto di debito buono e debito cattivo. Quello che voglio dire è che secondo me molti ne parlano ma non sanno neanche loro di cosa stanno parlando. Vedono 2 video su cosa significa investire nell'immobiliare e subito che si permettono di portare questo discorso su ogni oggetto che ci compriamo. Conosco amici che hanno speso 20/30/50 mila euro per un telescopio, pagato a rate come se fosse un auto... Non hanno alcun ritorno economico, hanno però un ritorno emozionale. Ripeto, secondo me debito buono o debito cattivo non esiste. Grazie al ciufolo che se compro una casa per metterla in affitto mi sta generando una rendita (debito buono) rispetto a comprarla per me ma questo cosa significa? Che non posso comprarmi una casa per viverci? A me tutto questo sembra assurdo, o meglio mi sembra un discorso che posso capire se uno ha i milioni da parte, non una persona con un reddito medio
Io l’ho chiesto l’aumento, visto che gestisco un’attività . Ma non l’ho mai ottenuto.
Capisci che in Italia c'è qualcosa che non va, quando per fare un video in cui dici che abbiamo qualche problema, ma allo stesso tempo proponi diverse soluzioni, devi fare un preambolo non indifferente, altrimenti qualcuno si offende. Immagino si tratti di mancanza di umiltà e senso critico.
Il problema del DEBITO invece io lo.vedo al contrario.
Gli italiani si indebitato per la qualunque , con rate su rate per potersi permettere un tenore di vita al di sopra del proprio. Invece appunto di indebitarsi per conseguire dei veri titoli di studio che servirebbero ( per riportare il tuo esempio)
Ho iniziato con 1 centesimo e ho fatturato ben 500 000 pezzi, in due minuti..pazzesco..
Deduco che il fenomeno si estenderà ad altre banche!! Da cosa? Dall ' insistenza con cui ripetono ...state tranquilli che le altre banche sono sicure!
Mi trovo d'accordissimo sulla questione della riluttanza al debito: ricorderò sempre la frase che mio zio mi ripete ogni volta che mi vede "Marco ricordati di non fare mai debiti nella tua vita che poi non te ne liberi piú" poi puntualmente si fa il mutuo per la bmw...zio ma che ca**o fai
Io conosco persone che hanno cambiato lavoro e si sono trovate male, per prendere poco di più e trovarsi in un ambiente di lavoro peggiore. Conosco invece una coppia che si è sposata giovane, guadagnano uno stipendio normale ed sono felicissimi così, ora hanno due figli e nel tempo libero vanno in montagna. Nessuno dei due è interessato alla carriera, fanno le loro 8h, ogni tanto straordinari e sono le persone più felici che conosco. Si trovano bene, sono vicini a lavoro hanno la loro routine, perché dovrebbero cambiare?
Non dico che hai detto cose sbagliate, ma bisogna anche guardare l’altro lato della medaglia. Cambiare = rischio e come ben sai non tutti hanno la stessa propensione al rischio.
A volte tu non vuoi cambiare ma cambiano le cose attorno a te.. azienda va male o viene assorbita e cambia il management, cambiano colleghi, lavoro diventa obsoleto ecc.
in Sicilia dove abito si dice "cu cerca soldi carca lignatte" chi cerca soldi cerca legnate e per questo che non chiediamo mai l' aumento perché abbiamo paura della reazione del nostro datore di lavoro , anche se in molti casi questa pura e infondata di solito il massimo che fanno e dire no
il tuo commento e' inutile, non vedi che in copertina non ci sono le isole ,a quanto pare questo video non e' riferito a noi.
@@pinzipinze3419 non lo avevo notato avrà sbagliato a tagliare l'immagine
@@sebastianobenigno9001 mi spiace ma non credo, purtroppo le isole sono un optional per la definizione di "italia" sopratutto quando si parla di finanza, vorrei sapere cosa si immaginano le persone al nord quando sentono la parola sicilia o sardegna...
@@pinzipinze3419 da lombardo immagino semplicemente due regioni come le altre che fanno parte dell'Italia.
Ciao Pietro ti propongo un argomento per un prossimo video,polizze vita! Che ne pensi?
Abbiamo paura del debito ma non per la casa: perché la casa paga la rata con la sua locazione. Invece il lavoro è pagato pochissimo, non ti fa rientrare da un debito
Tra le tante superficialità dette, sottolineo soltanto l inopportuno paragone del mercato del lavoro italiano con quello USA dove la disoccupazione è pari al 3% mentre in Italia è 3/4 volte superiore e un sistema nettamente diverso e con paghe nettamente diverse
Quindi siccome c'è disoccupazione dovremmo tutti considerare una causa persa l'idea di cambiare lavoro? A me sembra questa una generalizzazione. Chi ha delle competenze da spendere dovrebbe perlomeno valutare la cosa, senza lo stigma del "ma chi te la fa fare di lasciare il posto fisso"?
@@PietroMichelangeli che sia una causa persa cambiare lavoro se si hanno competenze lo stai dicendo tu, ma ti faccio notare che la mobilità nel mondo del lavoro negli USA è diverso già solo e semplicemente perché si ha un ventaglio di offerte che in Italia non esiste. Tu mi fai capire un lavoratore medio in età e stipendio del sud Italia , ma anche centro Italia, magari sposato con figli monoreddito, seppur con buone competenze quale voglia può avere di accollarsi il rischio di lasciare un lavoro a tempo indeterminato per andare a lavorare con contratto a scadenza perché FORSE sarà soddisfatto per la nuova esperienza a livello economico e motivazionale? Impossibile
@@DaNilo_79 e dove ha scritto per un contratto a scadenza.
Se ho competenze che ad azienda B servono e mi dà un buon 10/20% in più di azienda A senza dover stravolgere tutta la mia vita e muovermi di 1000km perché non dovrei saltare da un indeterminato all'altro?
la disoccupazione non deriva solo da scarsità di offerte lavorative ma anche scarsità di competenze necessarie, motivo per cui in certi settori troverai sempre lavoro e oggi fanno le gare per assumere persone con determinate competenze, un esempio sono programmatori, sicurezza informatica e tanti altri.
7,8 per cento di disoccupazione in Italia, non il 12..
Perchè tra gli investimenti a basso rischio (da evitare) non hai incluso i Conti Deposito?
Sono comunque investimenti a bassissimo rischio (zero, in pratica) con un minimo di rendita e alcuni perfino a costo zero se non costi bassissimi.
Io direi che piuttosto che un qualunque fondo consigliato dalla Banca X, un Conto Deposito è sempre migliore (più sicuro).
i conti deposito possono essere una scelta “Sicura” ma di certo non è il modo più corretto per ottenere profitto.
Le banche per un conto deposito in Italia ti assicurano l’ 1/3% annuo, ovviamente a quel profitto annuo devi togliere anche i costi di manutenzione del conto deposito, che difficilmente saranno zero, altrimenti la banca non ci guadagna. E credimi le banche anche se per te non è così, troveranno sempre il
Modo di guadagnare su di te.
Il conto deposito perché lo consideri sicuro? (Chiedo solo)
Perché in realtà se di punto in bianco La banca dovesse chiudere per fallimento come già successo in passato per alcune, 90% di probabilità perdi tutto il tuo conto deposito. E addio risparmi di una vita.
Ci sono tantissimi modi per avere profitto sicuri ma piu interessi. Basta solo staccarsi dalla mentalità “le banche sono sicure” e dalla paura
@@camillacanella In realtà i conti nelle banche italiane sono tutelati fino a 100k, ecco perchè considero un conto deposito sicuro (se stai sotto quella soglia).
Ovviamente ci sono modi migliori per avere maggiori profitti ma più profitti equivale sempre a più rischi.
E poi si, ci sono banche che assicurano conti deposito a zero costi, anzi, alcune non ti fanno pagare nemmeno il bollo statale.
Valutazione giusta, anch'io ho toppato all'inizio di carriera da investitore immobiliare ma l'importante è imparare dagli errori, sono i migliori maestri di vita
Io l'aumento lo ho chiesto e anche ottenuto, però so che c'è gente che dopo 20 anni nella stessa azienda prende il minimo contrattuale e gli scatti di anzianità.
Tutti i fattori citati sono secondo me figli della stessa cosa... Siamo parecchio attaccati al nostro territorio "la terra".
Molti lavori sono in altre città, in altre province, in altre regioni, ecc.. siamo un popolo poco mobile. Vorremmo tutti il lavoro dei nostri sogni sotto casa, e poi si passa da avere almeno il lavoro sotto casa (qualunque esso sia).
Fonte?
@@emanuele676 mica è una notizia è una mia opinione dalla realtà e dalle persone che conosco
Lato dirigenziale: la maggior parte si sente un principe medievale, non un lavoratore, per di più licenziabile senza preavvsio.
Infatti nella mia azienda, che è una multinazionale americana, gli unici licenziamenti di dirigenti, sono stati promossi dall' estero.
ciao, per questo 2023 ha senso tenere il tfr in azienda rispetto un fondo pensione? avendo l'inflazione cosi alta per quest'anno magari mi conviene tenerlo li piuttosto che in un fondo azionario? Grazie
sarebbe intersezione un video sulle cose a tema soldi e imprenditoria che noi italiani facciamo bene, a patto che esistano. comunque realizzo anche io BREVI VIDEO INFORMATIVI a tema LIBRI e STARTUP, dateci un occhio se interessati
2:18 Voto 10 💛❤
Pietro ti seguo da poco, ma sei veramente in gamba, complimenti!
Bravo Pietro 💪sempre professionale e chiaro continua così