UNA PORCATA PAZZESCA : PRIMO GIORNO DI MOTOZAPPA in ORTO EVOLUTIVO SUPERTRANQUILLO - vlog
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- Опубликовано: 8 сен 2024
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Video realizzato da francesca antonini e alessandro pambianchi montelli per il progetto campomadre.
I nostri eroi supertranquilli iniziano un viaggio alla volta della maremma toscana, dove cercare una nuova dimora per realizzare il progetto entelekia. Da questa avventura nascono una serie di video che compongono la "missione maremma" • MISSIONE MAREMMA - all...
Oggi all'orto evolutivo supertranquillo è il primo giorno di motozappa, ricevuta in prestito dal padrone del podere in cui siamo in affitto. Iniziamo a lavorare la terra, rigorosamente bagnata, e nel giro di qualche passata è subito chiaro: stiamo facendo una porcata pazzesca, ma non riusciamo a fermarci.
Le Playlists del Progetto Campomadre:
✔ ORTO SUPERTRANQUILLO ADESSO 2023: • Orto Supertranquillo A...
✔ ORTO SUPERTRANQUILLO RAW 2023: • ORTO SUPERTRANQUILLO RAW
✔ MISSIONE MAREMMA 2022: • MISSIONE MAREMMA - all...
✔ DALL'ORTO ALL'AGROFORESTA 2021: • PRESENTAZIONE: Dall'OR...
✔ SOVRANITÀ SEMENTIERA 2022 - 2023 : • 1) Sovranità Sementier...
✔ ALPINI RAW 2022: • ALPINI RAW - stiamo ne...
✔ ORTO VLOG SUPERTRANQUILLO 2021: • Quello che vi Voglio D...
✔ NELL'ORTO ENTELEKIA 2018 - 2019: • 1° Volume INTEGRALE Do...
✔ ABC ORTO TUTORIAL : • ABC Orto, le Regole d'...
#orto #evolutivo #supertranquillo
Carissimo Supertranquillo! Vedo dal video che spesso ti "scappa" la motozappa va fatta "galleggiare" giocaci di più e capisci l'equilibrio creato nell'abbassare e alzare i manubri e facendo lavorare più o meno lo sperone che è IMPORTANTISSIMO ed è quello che ti regola la frenatura dell'avanzare, la profondità e la leggerezza sulle braccia!!!
Poi la motozappa è il "motoattrezzo" che meno crea zolla di lavorazione!
Buon proseguimento!!!!💪💪💪💪
Dolce impazzitoinvolo, dopo qualche giorno di esperimenti ho trovato l'equilibrio :)
Però che io sappia è l'erpice rotante il motoattrezzo che crea meno suola di lavorazione
@Alessandro Montelli se usi zappe a motore , usa anche una cuffia o dei tappi per le orecchie che se no danneggi l udito , e per quanto riguarda lo scarico del motore , mettiti una maschera con filtro ( tipo quelle che usano i carrozzieri in officina quando spruzzano la tinta sulle superfici) che i fumi di scarico sono pericolosi per i polmoni specialmente se per una o due ore ti esponi ad essi con la zappa che non stop ti espone direttamente ad essi .
grazie di cuore per le tue premurose parole :)
Ciao Alessandro e Francesca, avete fatto benessimo....il giusto compromesso...anche se a giudicare dai vostri visi sembrate mortificati come aveste fatto un sacrilegio. Tranquilli anzi supertranquilli la natura vi comprenderà e vi ha già perdonato..anzi vi ringrazia di quello che fate per lei. Forza ragazzi, tifo per voi..state facendo un gran bel lavoro. Buon attimo presente.
mortificati ? no, eravamo solo stanchi :)
il senso di colpa sacrilego l'abbiamo superato da anni ormai, ed anzi, per noi è un onore poter condividere questi momenti, affinché anche altri possano comprendere che "va bene anche così", la cosa importante è attraversare il periodo di riabilitazione per arrivare al risultato prestabilito, ovvero la rigenerazione del suolo, dell'agro-ecosistema, dei semi, e dell'uomo
Grande, dopo tutto quel filosofeggiare dei primi video-diari dell'orto entelekia, siamo infine approdati alla motozappa 😂
E che ne pensi ?
@@supertranquillo constato il cambiamento radicale di approccio, da imputarsi forse al tuo dover affrontare superfici di coltivazione maggiori rispetto al piccolo orto entelekia. Ad ogni modo, nella mia esperienza, ho constatato che la miglior lavorazione del terreno la fanno le piante spontanee. Io al mio terreno ho proceduto in questo modo: pesante lavorazione fatta con scavatore (inesperienza e consigli sbagliati) in quanto terreno ricoperto da prugni selvatici cresciuti in decine di anni di abbandono e da rovi. Quindi successivamente alla trinciatura di alberelli e rovi, rovesciamento profondo del terreno. Inutile dire che dopo qualche mese di assestamento, era cemento. Poi ho steso su tutta la superficie circa 10 cm di letame. Dopo ciò sono passati circa 3 anni, nei quali non ho più lavorato il terreno. Mantengo una pacciamatura di fieno costante di circa 10 cm di spessore, taglio le erbe spontanee che crescono con una vigoria assurda oppure le "soffoco" col telo bianco/nero. Per concludere, in un paio d'anni, grazie alle radici delle spontanee, il terreno è soffice, umido e ricco di insetti, lombrichi e tutto ciò che non si vede ad occhio nudo. Perdona la prolissità😀
mi sono ascoltato profondamente in questo intervallo di tempo e devo dire di non sentire un cambiamento nell'approccio. Oggi, come all'inizio del mio percorso, voglio semplicemente mettere tutto a servizio della rigenerazione: dei semi, del suolo, dell'agro-ecosistema e dell'uomo.
Tutte le scelte tecniche sono a favore di questo intento
Gloriosa motozappa! Dovrò comprarla ,la terra ci mette giudizio.
Aoh avete fatto bene! Finiva male per le vostre ginocchia forcavangare quella roba di terra terribile. Poi le cose cambieranno ma bisogna pure poter cominciare. 😘😘😘
è proprio quello che diciamo anche noi :) 😘😘😘
Dalle prime riprese mi sembrava terrà violentata....ma e pur vero
Come dici tu caro ale
Che da qualche parte bisogna cominciare
Io ho scelto il tempo aggiungendo pacciamatura e compost
Aaiaiaijjjaiii...io penso che sarà la stella madre con i mesi di luglio agosto a sfarinare quel suolo argilloso l'importante non dargli la possibilità di ricompattarsi , mediazione giusta a mio avviso rispettando sempre la nostra amata terra
Io faccio più affidamento sul gelo anziché sul caldo estivo, che per esperienza diretta posso dire favorisca solo il compattamento
@@supertranquillo io dalle mie parti roma provincia cave in specifico abbiamo terre vulcaniche fresche d'estate nere come il carbone adatte proprio per fare gli orti , se dovessi fresare la terra nel mese di luglio produrrei polvere per metri nell'aria quasi una farina , ihihihih ... ho un piccolo orto sinergico che non movimento più la terra da ormai 5 anni e non concimo , eppure produco sempre ortaggi più vigorosi e lombrichi simili a piccoli serpenti , kiss . Quanto prima ti invierò dei semi di Bieda costa larga verde ormai padrona del mio orto da 21 anni 2002 , kiss
E si è grande da forcavangare,, io ho un pezzo piccolo, e sabbia. Non è faticosissimo. Poi metterò un po di segatura di alberi a terra da tempo nel bosco vicino. Ci sono molti daini, e raccolgo le loro cacche che mi serve per concimare. Poi copro col fieno, perché qui vicino al mare il caldo è terribile. In questo modo vediamo cosa succede.
Coi dischi dritti se cerchi arieggiatore, però credo sia più per prato... Anche io oggi comunque ho fatto lo stesso motozappa nuova su terreno forcavangato ieri e l'altro ieri che purtroppo non si era asciugato bene.
" la perfezione è nemica del bene " cit. Buon Fante
Certo Ale vedere voi con quel "catorcio" ( in senso buono ) ed altri canali con Bertolini 407 etc etc....mi fa molto ridere....e ora che cominci anche te con le marchette....😉😉😉😉
per ora sta funzionando alla grande !!
Ne ho presa una da 10 cv e lame da 120cm, per i terreni argillosi mai lavorati è l'unica soluzione
Slo-mo da brividi ... :)
tutto merito della gopro :)
Ciao supertanquillo, ho fatto ankio lo stesso lavoro in questi giorni, con la terra nn troppo asciutta, piena di erbe spontanee .
La mia motozappa molto simile alla vostra ( nn troppo grande) e nn sono riuscito ad andare troppo in profondità.
Adesso sto forcavangando x togliere le radici ke si incastrano alla zappa.
Il mio orto é piccolino e me la caveró velocemente
e forse daró un secondo giro di zappa
avanti tutta ! il buon fare ripagherà
Il lavoro non è venuto bene per 2 motivi 1 Il terreno era bagnato e 2 i dischi laterali vanno tolti quando si prepara il terreno
Posso chiederti il perché? E in che casi vanno messi i dischi?
Trazione animale top
se devi usare la motozappa devi sapere che per macinare bene la terra le sue lame devono essere coperte dalla terra altrimenti salta e non fresa.
Grazie di cuore ❤ ne farò tesoro
Anche questo è un video giusto al momemto giusto! Quindi ne approfitto: Sto riprogettando "da zero" il mio piccolo orto (80 mq circa) con la volontà di iniziare un percorso/progetto di rigenerazione del suolo e "agroforestazione". Diciamo che è un esperimento per toccare con mano e incominciare la serie di errori (INEVITABILI) nell'ottica dell'esperienza. Nella possibilità, un domani di riprodurlo altrove, su larga scala.
Cmq torniamo a noi. Sto eliminando le aiuole (25 cm) per passare a livello terra. Terreno argilloso, (lo "lavoro" da diversi anni ma con stallatico pellettato e paglia, quindi poca materia organica e a parte qualche piccolo miglioramento dovuto alla lavorazione è ancora argilloso.)
La prima domanda a cui il video mi ha gia dato risposta è:
• Avrebbe senso, lavorarlo un ultima volta con la fresa in modo ammendarlo meglio con il cippato e letame 3:1? In questo caso, il risultato giustifica il metodo?
E poi
• Visto che devo stendere il terreno, e lavorarlo comunque, può valere la pena di interrare del biochar pirima di spianare di nuovo la terra?
Scusami per il poema e grazie in anticipo.
ciao e buon attimo presente :)
hai valutato la possibilità di non spianare le aiuole, ma di rialzare i camminamenti con pacciamatura legnosa fino a portarli in piano ?
inoltre suggerisco di abbandonare l'idea di "l'ultima lavorazione" finché non sarà spontaneo comprendere che non è più necessario lavorare il suolo.
soprattutto nelle fasi inziali è necessario agire sulla base di quello che il terreno richiede. Finché il grado di materia organica è basso diventa necessario lavorarlo, a mano o con mezzi meccanici.
ben venga il biochar, ma la base fondamentale è azoto organico ( letame possibilmente maturo e/o compost ) e sostanza legnosa ( cippato e/o segatura e/o trucciolo e qualunque altra granulometria intermedia )
@@supertranquillo ultima lavorazione era inteso come lavorazione meccanica, (fresa da motocoltivatore). Avevo deciso di abbandonarla per passare alla forca vanga e alla lavorazione a mano... (e ne sono ancora convinto) però, appunto, essendo ancora molto argilloso, (e visto che tanto, fino adesso è sempre stata lavorata meccanicamente) pensavo di usarla un'ultima volta per integrare in modo piu veloce la grossa quantità iniziale di cippato e letame. Credo che nel mio caso sia piu "producente" l'aggiunta di materia organica al terreno rispetto al danno provocato dalla lavorazione meccanica e dal ribaltamento degli strati...
Anzi, la mia idea era: lavorarla un'ultima volta meccanicamente, in modo da ammendare la sostanza organica e poi, sopra, pacciamare di nuovo con altro cippato e letame...
Per quanto riguarda le aiuole, voglio cambiare anche la disposzione, perché progettate e disposte male. Quindi la decisione di un simbolico "nuovo inizio".
Per quanto riguarda il biochar, non credo avrei mai pensato di fare questa operazione faticosa, se non per il fatto che al momento, tra camminamenti e altro, "1/2" orto si trova gia a un livello interrato. Pensavo di aprofittare ora e risparmiarmi metà del lavoro in caso decidessi un domani di usare questa tecnica...
Domande:
● hai parlato di una granulometria intermedia, io userei (come te) il fondo delle mucchie di legna da ardere, non cippato vero e proprio, nel mio caso non avrei bisogno di questa granulometria intermedia, giusto?
● mi ritrovo con fin troppa materia "azoata":
•lettiera pollaio (segatura e pollina) già maturata
•letame di pony già maturato
•"compost" di 2 anni da me prodotto (ma fatto un pò alla "chi va là" nell'ignoranza piu totale, quindi una mezza incognita)
Non saprei come gestire questi composti, se usarne solo uno (letame) o provare a mischiarli in varie proporzioni... potrei anche valutare di diversificare le aiuiole ognuna con un tipo diverso di fertlizzante, ma non riuscirei ad avere un riscontro effettivo, non potrei ricreare ogni varietà per ogni fila/aiuola diventerebbe troppo complicato...
@@supertranquillo poi fammi sapere quanto tempo ci impieghi per leggere il poema e quant'è (€) all'ora che ti faccio un bonifico 😂
le granulometrie differenti sono sempre una valida scelta, ma se ne può fare al tempo stesso sempre a meno. da un lato c'è l'ideale e dall'altro l'accontentarsi di quel che c'è. vanno bene entrambe
io fossi in te mischierei tutti i composti azotati usandoli come una fonte unica, da miscelare alla materia organica legnosa
@@supertranquillo grazie tante per l'attenzione e per i consigli
Quando ci vuole ci vuole 😂😂
Come materia legnosa, mi sono procurato della corteccia di eucalipto, che è molto spessa, come la posso usare per migliorare il suolo?
I frammenti di che dimensioni sono?
@@supertranquillo li ho ricavati da tronchi secchi da utilizzare per la stufa, quindi lunghi 30-40cm e larghi tra i 3 e i 20cm più o meno, dipende da come si sono staccati i singoli pezzi
in un caso come questo li userei sui camminamenti
da un pò ti commento, di metri quadri ne ho 2500 di orto, nonostante le macchine, ci sono alternative tra forca vanga e motozappe, ben più pratiche e veloci. Ad esempio, la vanga russa di cui i francesi hanno una versione che si chiama campagnole...Lavori profondo 25 cm, largo 50, il terreno appare sbriciolato e pronto a semine e trapianti ma non rivoltato, più pratica di una grelinette e meno invasiva di una motozappa...e meno faticosa di una forca vanga. Conosco un artigiano russo qui in Italia che le produce e ha pubblicato alcuni video. Tu, mi hai aperto la mente per certi lavori, prova a darmi retta, ho idea di quanto sia bassa la terra e nella mia vita di macchine e attrezzi ne ho usati e sperimentati tanti, prima di tornare alle origini...Una gloriosa coltivazione
dolce ciupotto ti ringraziamo di cuore per le tue parole e per i tuoi suggerimenti.
vista la condizione attuale di questo terreno, ovvero colloso, pesante e molto bagnato, la vanga russa non credo avrebbe molta efficacia.
Ora stiamo usando le maniere forti, ma appena il suolo sarà sufficientemente rigenerato saremo felici di tornare alla lavorazione totalmente manuale ( e silenziosa )
Ma un ripuntatore e al massimo una fresata superficiale per mischiare il letame negli ultimi 10 cm ?
è praticamente ciò che abbiamo fatto, con la forca-vanga al posto del ripuntatore :)
Comcimi chimici, motozappa... rischiate il rogo... spero proprio di non trovarvi carbonizzati su una pira come eretici... 😂Intanto, consiglio vivamente una cuffia anti-rumore. Ragazzi non vi sto più dietro per via del lavoro, ma anche perché ultimamente sono usciti tanti video. Comunque è sempre un piacere - stamattina, per la cronaca ho aggiunto cippato (potature olivo dello scorso anno già in via di decomposizione), stallatico, poi ho passato la forca vanga e poi la motozappa (la mia però è a batteria... 😁). Rigenerazione accelerata (o almeno quello è l'obiettivo) Tra un paio di settimane è tempo di ceci e patate in campo, l'anno scorso cinghiali e caprioli hanno fatto razzia, speriamo di fare meglio quest'anno...
il vecchio me è già stato - allegoricamente - messo al rogo, dalle cui ceneri rinacque il nuovo me
ci sono erpici rotanti da applicare al decespugliatore che fanno un bel lavoro .
Stavamo valutando una cosa del genere
Lasciate lavorare il vento e il gelo notturno poi fate altre passate 👍👍
alla grande
Ahahaha credo anche gesu' usasse la motozappa!!! 🤣
Motozappa tutta la vita! Almeno la prima volta va usata! Se avete un terreno compattato da cantieri o decenni di inattività VA USATA! Poi potrete fare a meno se trattata la terra come si deve, ammendata con materia organica, concimata , e zappata e/o vangata e/o forcavangata a dovere!
Io da quando la uso ho visto proliferare di mooolto i lombrichi che prima manco potevano circolare e le radici degli ortaggi non avrebbero potuto svilupparsi in profondità.
Basta poco, non bisogna esagerare, io ho notato che 15/20 cm di profondità sono davvero un lusso per tutto ciò che ho citato e soprattutto per la schiena nelle vangate successive se le farete a mano.
Poi il tempo!!! Fai in 10 minuti quel che faresti in 1,5 o 2 ore a mano.
E poi è anche divertente è alla fine con il tempo risparmiato ci piazzi anche una proda in più sul campo👍👍👍
Noleggiatela almeno una volta , non ne fartete a meno 💪💪💪💪
come puoi vedere dal video, non abbiamo avuto bisogno di noleggiarla poiché ce l'ha prestata il padrone del podere :)
Ti consiglierei con Trattore..... Per questa volta 🐖🐖🐖🐖😉😘😘😘
il trattore non ci entra, stiamo facendo il recinto elettrico
Ok,lo sforzo sarebbe poco ☺️😘😘😘😘🙏
Da un lato è demotivante lo ammetto e vi capisco ma pensando che si parte dal deserto per un domani rigenerato prosperoso. Avanti tutta. Personalmente motozappa non mi piace preferisco motocoltivatore. Vamosssss
devo ammettere di essere piacevolente sorpreso da questo 'giocattolino' riesumato dal capannone. Funziona bene, forse meglio di altri motocoltivatori usati in passato !
Personalmente ovviamente preferirei altri mezzi, ma ora più che mai è il momento di applicare l'arte dell'accontentarsi con quel che c'è
Una lezione molto interessante. Ma, purtroppo, ho capito solo un poco. Perche anche parlare male italiano. Penso che lavorare con la fresatrice e poi confrontare immediatamente il risultato sia ingannevole. La fresa sminuzza e fa risalire il terreno umido dal basso. All'inizio sembra sempre una cosa buona. Ma dopo qualche giorno la situazione cambia. Non ho capito perché lavorare il terreno? A causa della semina nel terreno? In questo modo si otterrà sicuramente più successo che senza barra. Ecco perché tutti coloro che fanno giardinaggio a livello professionale lo fanno in questo modo. Tuttavia, a lungo andare si distrugge lo strato superiore del terreno. È qui che dovrebbe formarsi l'humus e dove risiede la maggior parte della vita del suolo. Ma la coltivazione comparata mostrerà cosa dice il terreno. Sono curioso. Tanti saluti Thomas
Ciao Thomas, capisco ciò che dici e in gran parte sono d'accordo con te.
La vera chiave di volta del nostro metodo sta nell'ammendamento organico, costituito dall'aggiunta di letame ( azoto ) e sostanza legnosa ( carbonio ) che viene poi rimescolato nel terreno ad ogni ciclo di coltivazione.
L'idea è di ripetere ammendamento e lavorazione finché i 30/40 cm di suolo superficiale non saranno sufficientemente ricchi di materia organica da cambiare le caratteristiche chimiche e fisiche di quell'orizzonte A.
Attualmente il terreno è puro orizzonte B e ciò che stiamo facendo serve per ricreare l'orizzonte A. Attualmente non c'è nulla da distruggere, ma tutto da creare. Questi sono i primi passi per poter ottenere humus, senza rinunciare ai raccolti
@@supertranquillo capisco, un compito grande.
Ciao ….terreno non in temperera !lavoro scadente
Una porcata pazzesca!
Mi sembra bagnata la terra e un po' piccola quella zappatrice poi per mia esperienza devi farla entrare tutta sotto poi la muovi altrimenti salta
siamo totalmente d'accordo con te
Rimuovi quel punto interrogativo finale.
Angelo.
anche se esso rappresenta l'umile consapevolezza della nostra impermanenza ?
@@supertranquillo "con umile determinazione si possono cambiare i cuori e trasformare le vite" ne deduco che si possa anche riabilitare la terra collosa e, in senso lato, sensibilizzare gli individui ad un approccio più evolutivo.
In ogni caso il mio voleva essere solamente un coro da stadio di un fedele tifoso :D
Un abbraccio.
Mi sembra una profonda incongruenza che un terreno indisturbato per anni abbia bisogno di lavorazioni per essere rigenerato.
Se tutta la teoria del "non lavorare" fosse vera dovremmo poter seminare in un campo indisturbato, al limite, dopo una trinciatura per raggiungere giusto il piano di campagna, poggiare il seme al suolo e ( già veramente tanto) ricoprirlo con lo sfalcio di triciatura...stop.
Portare materiale dall'esterno anche mi pare un controsenso, la naturale fertilità del terreno dovrebbe scaturire dalla decomposizione dello sfalcio che esso stesso (terreno) produce, solo così il ciclo è chiuso. Portare materiale "da fuori" equivale a dire che il terreno, da solo, non è capace di rigenerazione.
Poiché con le piantine del gardencenter partiamo da una genetica da "rianimazione" diventa necessario, per avere un raccolto decente, dare input esterni degni di una "sala operatoria"
Mi viene in mente che la rigenerazione, più che del suolo (che va lasciato stare), debba applicarsi alla genetica delle piante per "irrustichirle", lavorando di brutale e spietata selezione delle sementi...
Per la riabilitazione bisognerebbe, a questo punto, partire da un orto convenzionale fatto con tutti i crismi dell'agricoltura convenzionale e via via, col susseguirsi delle generazioni, togliere imput... A ogni generazione togliamo un imput esterno; oppure, lavoriamo con due orti, uno convenzionale ( che ci faccia portare in tavola qualcosa) ed uno da "selezione" a cui togliamo via via sempre più input.
Un potente abbraccio
❤
❤