Mi permetto di dare una piccola bibliografia sull'argomento: Salvatore Loi (a cura di), Inquisizione, magia e stregoneria in Sardegna, AM&D, Cagliari 2000. Salvatore Pinna, La inquisición en la villa de Nuoro, in “Sardegna Antica. Culture mediterranee”, 54, 2018, pp. 16-18. Tomasino Pinna, Storia di una strega: l'inquisizione in Sardegna : il processo di Julia Carta, EDES, Sassari 2000. Salvatore Pinna, Basigheddu, Perditta, in Dizionario di Eretici, Dissidenti e Inquisitori del mondo mediterraneo, Ed. Clori, 2020. Guido Dall'Olio, Gallo, Nicola, in DBI, vol. 51 (1998). Giorgio Spini, Di Nicola Gallo e di alcune infiltrazioni in Sardegna della Riforma protestante, in "Rinascimento", II, 1951, pp. 145-178. Massimo Donattini, Arquer, Sigismondo, in DSI, vol. 1, p. 100. Massimo Firpo, Alcune considerazioni sull'esperienza religiosa di Sigismondo Arquer, "Rivista storica italiana", CV, II, 1993, pp. 411-475. Salvatore Loi, Sigismondo Arquer. Un innocente sul rogo dell'inquisizione. Cattolicesimo e protestantesimo in Sardegna e Spagna nel '500, AM&D, Cagliari 2003. Aldo Stella, Arquer, Sigismondo, in DBI, vol. 4 (1962). Raimondo Turtas, Sigismondo Arquer. Introduzione biografica in Sigismondo Arquer, Sardiniae brevis historia et descriptio, a cura di Maria Teresa Laneri, CLUEC, Cagliari 2007, pp. VII-XCV. Grazie e bravo Gioele!
Diciamo che è la bibliografia del mio materiale, in versione estesa. Non avendo il tempo di rileggere e riassumere tutti questi testi, che ho nella mia biblioteca, li ho cercati come articoli sul web e poi li ho mandati a Gioele; infatti le storie elencate che ha letto, sono tratte proprio dai libri di Salvatore Loi. GRAZIE Parresia, perché il vostro lavoro è meraviglioso ed il vostro apporto preziosissimo.❤❤❤❤❤❤❤❤
@@parresiastoria Merito di Parresia! Io sono iscritta al canale ❤❤❤ ed è uno dei miei preferiti, solo che spesso ascolto e non dico niente, bisogna che commenti.😁
I tuoi video sono veramente interessanti complimenti! Così giusto per dire, cogas e bruxiu (letto brusciu) sono appellativi utilizzati per indicare persone che portano sfortuna. Della cogas (la persona a cui cresce la coda pelosa) si dice che quando si taglia la coda, qualcuno a lei legata muoia. Sono sardo e alcune di queste storie le ho sentite perché vengono raccontate e tramandate dai più anziani e sentir parlare di questi argomenti su un canale RUclips mi fa veramente piacere. Veramente tanti complimenti, hai la mia stima
Ci sono alcuni piccoli accorgimenti errati sulla prima parte, ma tutto sommato è molto interessante scoprire e far conosce questo lato nascosto della nostra isola. Tra l'altro il caso di Doña Catalina Lay in Vacca, è collegato con "La congiura di Camarassa" essendo lei appunto imparentata con il vicerè Camarassa. Ma tutta questa storia in un certo senso si ricollega al caso di Sigismondo Arquer, nonostante ci sia un distacco temporale di 100 circa. Siete comunque degli ottimi trasmettitori di cultura e curiosità, è sempre bello scoprire cose nuove❤
Da sardo estremamente e vergognosamente ignorante sulla storia sarda, un grazie enorme per questa pillola, tra l'altro il citato Baràdili è il paese di mio padre, oggi quasi del tutto spopolato e si, dall'aspetto abbastanza spettrale da poter essere casa di una strega.
Da noi le streghe si chiamavano majare e il loro luogo di riunione era Capo Spartivento (Calabria). Avevano molti poteri e si potevano rendere invisibili oppure molto piccole per entrare nelle case. Purtroppo non si puo' piu' accedere alle fonti di informazioni originali perche' erano tutte orali e i vecchi che le conoscevano ahime non ci sono piu'. Comunque e' sempre bello sentire queste storie che fanno parte della cultura e del passato delle nostre regioni. Grazie.
Anche in Sardegna abbiamo le maiargias o maiarzas (a seconda della pronuncia che, tra nord e sud è diversa). Si tratta delle maliarde (in italiano) o incantatrici. A volte, il termine viene usato per le attrici. Mi ricordo un film americano con Jack Lemon protagonista, in cui interpretava proprio un maliardo 🤣😂🤣😂 Grazie a te
Ancora oggi si raccolgono le noci acerbe e l'iperico nella notte di San Giovanni, anche quando manca la superstizione, perchè in quel periodo dell'anno i principi attivi delle piante sono più forti generalmente
Già Antonella mi era simpatica ora che so che è sarda come me 😂😂 ancora di più ❤❤❤ Ovviamente scherzo. Ma sono davvero felice che si parli della Sardegna che nasconde molta più storia di ciò che tutti pensano. E mi riferisco a storie, leggende e tradizioni antichissime che si perdono nella storia. Grazie ancora ❤
Le domus de janas erano delle tombe neolitiche, non nascono come abitazioni. Erano però fatte su imitazione delle case dei viventi, di cui replicavano elementi come le travi del tetto o i focolari. Una volta che l'antica funzione fu dimenticata, queste strane "case" di pietra furono viste come abitazioni di esseri soprannaturali. Il nome "jana" si ritrova anche come giana o zana, e lo si dice derivato da quello della dea Diana. Come succhiatrice di sangue di neonati io conosco solo la surbile, bruscias e cogas sono solo streghe nel senso di fattucchiere, e le ho sempre sentite come termini equivalenti, uno di origine iberica (bruscia) l'altro autoctono, derivato secondo il Wagner dal latino COQUA, in quanto preparatrice di decotti e pozioni. Come persecuzione di culti pagani l'esempio più antico, credo, risale agli scritti di papa Gregorio Magno, che si raccomandava di agire contro gli gli "adoratori di legni e pietre" (secolo VI)
Interessantissima questa pillola, ho sempre amato il folklore sardo. Da linguista, mi permetto solo un piccolo appunto su un errore abbastanza frequente nei vari video, spero tu possa tenerlo a mente per i prossimi: "piuttosto che" non è una congiunzione oppositiva, ma avversativa (detto in parole semplici, non è sinonimo di "oppure", ma di "anziché"). Detto questo, complimenti per il lavoro!
In Sardegna il tribunale dell'inquisizione fu istituito nel 1492 con la nomina, da parte dell'inquisitore generale Tomas de Torquemada, del primo inquisitore del regno di Sardegna, Sancho Marin, con sede a Cagliari. Nel 1563 la sede del tribunale fu spostata da Cagliari a Sassari, sotto l'inquisitore Diego Calvo. Comunque in Sardegna l'inquisizione comminava molto spesso pene pecuniarie ,carcere ed esilio .con chiaramente il ritorno alla religione cristiana
In realtà il tribunale dell'inquisizione spagnola in Sardegna, era considerato "mite", mentre nella madrepatria incuteva veramente paura. Le ragioni sono diverse, non ultima quella delle morti improvvise che colpivano gli inquisitori, alle quali, forse, non erano estranei i medici di Cagliari....😉In Spagna l'inquisizione era utilizzata come strumento per uniformare il credo religioso ed anche per stroncare la dissidenza politica ,vedi Sigismondo Arquer, che venne processato e condannato a Toledo. C'è un bel libro che s'intitola Le fiamme di Toledo,che racconta la storia.
Un ringraziamento speciale al dottor Andrea Murgia, che ha pubblicato la sua tesi di laurea dal titolo "Inquisizione spagnola in Sardegna e visita alle carceri e al secreto del 1613-14 su internet e che ha rappresentato, una splendida fonte di informazioni sull'istituzione. Purtroppo la bibliografia della pillola di oggi è troppo complessa per poterla elencare qui. Si tratta di un materiale che riguarda atti di processi, racconti di zie, ed anche libri reperibili nelle librerie online. Qualcosa comunque, potete trovarla su siti internet. PS.Tranquillo Gioele, la pronuncia và bene. Grazie😊👍
Bravissimo,ottima presentazione della realtà sarda,legata alle tradizioni. Ma in Sardegna la chiesa praticamente ha cristianizzato tutti i siti che riguardavano le tradizioni o riti che riguardavano dei pagani. Moltissimi siti hanno nomi di santi o dedicati a santi/e varie. E chiaramente chiese di campagne costruite sui nuraghi o vicino ai siti. Il famoso pozzonuragico di "Santa Cristina" ne e' un esempio clamoroso. La chiesa ha fatto un "ottimo" lavoro riguardo le tradizioni sarde
Hai detto Inquisizione Spagnola e mi sono subito immagino i Monty Phyton in Sardegna "nessuno si aspetta l'Inquisizione Spagnola... Soprattutto in Sardegna"
@@giuseppezagheni9479 Facevamo parte del tegno Catalano-Aragonese; poi dopo il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, siamo entrati a far parte della Spagna.
Grazie Giuseppe, a me piacciono tanto le iniziative culturali e mi piace tanto il fatto che, Gioele dia la possibilità a tutti di vedere raccontate storie che non troverebbero spazio, nella grande storia. La Sardegna è poco conosciuta, ma ha tante belle tradizioni ed una storia antichissima. Io ringrazio Gioele, che mi dà l'opportunità di farla conoscere.😁
Mi ero documentata su questo e ti dico di si. Addirittura avevo trovato che in Toscana, c'è un'antica strega chiamata jana. Siccome il nome jana deriverebbe da Diana, dea della caccia, anche janara avrebbe la stessa derivazione. Ti invito a guardare su internet (non posso linkare perché RUclips non lo permette, perché si tratta di un sito esterno....) il blog di Claudia Zedda: Le Janas, il nome. Parla estesamente di tutte le derivazioni, in Sardegna ed in altre regioni d'Italia. Grazie per il quesito, interessante❤
È bellissimo che tu parli al passato ma per me è tutto presente, sono nipote di bruxia, erede della sua sapienza, perché per noi la bruxia è una strega, ma dotata di grandi capacità e saggezza. Le janas invece sono solo fate, a volte un po' dispettose, pronte ad ammaliare qualche bel pastorello. Is strias (non strie) invece sono proprio cattive, chiamiamo così le civette e la notte sentire il loro verso porta sfortuna e la mattina ci si potrebbe svegliare con la schiena bloccata (il famoso colpo della strega)
Guarda il commento di Parresia, ha scritto la bibliografia estesa dei testi che ho anch'io; solo che io ho usato articoli pubblicati su internet, che trattavano in maniera sintetica l'argomento, per facilitare a me stessa, il compito di raccogliere materiale che Gioele potesse raccontare agevolmente.
Stavolta ho trovato un " errore": le streghe vampire non sono un esclusiva sarda ma fanno parte del mito mediterraneo e mesopotamico, che partendo da Lilith, la vera prima donna, poi diventata demone, rapiva bimbi per cibarsene. Sicuteri, " lilith la Luna nera" ed. Astrolabio. Comunque sarebbe una bella pillola.
Bellissima Storia....anch'io sono attirato da questo Argomento.....vorrei sapere se x caso hai dei Film...proprio Film da consigliare su questo Tema!!!....Grazie mille!!🤙🤙👍👍🙋♂️🙋♂️
Ciao Gioele, da sardo approfitto di questo video per chiederti a riguardo di un suggerimento che ti feci mesi fa riguardo a un video sulla Repubblica di Ragusa al quale mi rispondesti di aver preso nota. Non so se hai poi avuto modo di approfondire e se ritieni che ci sia il tanto per farne un video ma sarei curioso di saperlo. Per il resto di ringrazio per l'ottimo lavoro che stai continuando a fare!
Me lo sono segnato, ma non ci ho ancora messo mano, anche perché in effetti la storia della città è molto ampia. Purtroppo, o per fortuna, in questo momento nel mio file dei suggerimenti arrivati in questi anni e ancora da fare ne ho più di 1000
Buon pomeriggio. Grazie, grazie davvero! Siete tutti molto bravi e generosi; lasciate tracce importantissime della Nostra Storia. Continuerò a seguirvi e così imparerò anch’io…, ignoro molte cose.
Salve, sto visitando Cagliari in questi giorni, per caso c'è un testo che parli della figura femminile nel folklore sardo? Vorrei leggere delle diverse manifestazioni folkloristiche e culturali del femminile, le arti che può possedere, l'influenza che esercita sui compaesani. Se ci fosse una tesi o testo che racchiuda l'argomento insomma
Ci hanno imposto culture e religioni da noi mai volute e mai sceltedi nostro volere,ci hanno dominati sfuttando le nostre terre e le nostre ricchezze territoriali per poi utilizzare le nostre stesse radici storiche contro di noi per dividerci e sottomerci.Tutto ciò da sardo doc mi rattrista davvero tanto.
Nelle testimonianza storiche del II secolo d.C. il cristianesimo si è diffuso in Sardegna( colonia Romana sin dalla conclusione della prima guerra punica)tramite i cristiani esiliati in Sardegna da Roma ergo esuli che ci son stati imposti per il volere della capitale .Per di più se vogliamo dirla tutta Sardi venivano denigrati dai romani basti pensare che Tito Livio diceva dei sardi : Sardi venales in questa piccola frase si racchiude la considerazione che avevano loro di noi. @@laBibliotecadiAlessandria
Sai, la pronuncia di Janas è davvero difficile perché non solo cambia da zona a zona della Sardegna, ma anche per l'origine che le vuoi dare, perchè oscilla tra una G e una I. Secondo alcuni storici dovrebbero derivare addirittura dalla dea Diana quindi dovrebbe essere Djanas.
È vero, però è accettabile anche la pronuncia ianas, perché anche archeologi sardi e non, spesso pronunciano con la i. Gioele è piemontese ed il sardo è difficile; gli ho mandato un glossario, con la pronuncia delle parole e se l'è cavata piuttosto bene😁
La difficoltà di pronunciare alcune parole proprie della lingua sarda, in lingua Italiana, sta nella mancanza di fonemi nella seconda e quindi siamo costretti a utilizzare la x per civraxiu o la j per janas per esempio. Chiaramente noi la adattiamo nella scrittura italiana ma ne conserviamo una pronuncia differente che ci è tramandata oralmente.
Buongiorno "La Biblioteca di Alessandria" , non sapevo dell'esistenza di queste streghe. È possibile avere un vostro indirizzo email per poter parlare con voi?
@@Beltis Anch'io ho studiato all'università di Cagliari 😁 e....partecipavo ai mistery tour della città, per andare in quei luoghi dove si raccontano storie di fantasmi...🤣😂🤣😂🤣
Scusa Gioele, ma il termine bruscias è uno spagnolo antico o....? Non è una domanda ironica, però bruja o brujas il jas e come la c toscana, aspirata. E io lo so perchè ho mamma toscana e ho studiato spagnolo all'universita'. 😅 Magari si chiamavano bruscias davvero? chiedo per curiosità!
Allora, rispondo io perché Gioele non è sardo. Hai ragione, sia in sardo che in spagnolo, la parola è la stessa. Abbiamo in sardo parole, non solo derivanti dallo spagnolo, ma identiche a quelle spagnole. Ti faccio un esempio: l'espressione che peccato! In spagnolo si dice: que lastima! In sardo: te lastima! Vedi che è uguale.... il Voi (il pronome) si dice: usted in spagnolo, fustei o vustei in sardo. Anticamente era, vosted. La parola calzolaio è zapatero in spagnolo, sabatteri in sardo, ma anticamente era: sabater. Quindi, la bruja e sa bruscia sono parole sorelle. Spero di aver soddisfatto la curiosità. Quando un sardo va in Spagna....non è all'estero...🤣😂🤣😂🤣
@@antonellaromano si bhe è la stessa cosa con il calabrese(sono calabrese) ed il siciliano. Grazie della delucidazione. Servirebbe un video la biblioteca di radio pirata ahaahahaha
Bisogna anche ricordare che la j (e la x) spagnola hanno il suono di velare aspirata solo dal XVIII secolo, quando si è avuto un cambiamento fonetico che non ha fatto in tempo a diffondersi in Sardegna, uscita prima di allora dall'orbita iberica. Cambiamento fonetico che invece non si è avuto nelle altre lingue iberiche, dove sussistono ancora gli stessi suoni che troviamo in certe parole sarde.
Ciao Gioele, interessante e anche a tratti divertente questa pillola anche se dietro c'era tanta inutile sofferenza provocata da ignoranza e superstizione....mi ha fatto pensare però che tutto questo accadeva in tempi in cui , insomma, ci poteva anche stare....non ci potrebbe stare adesso dove sprovveduti di ogni genere continuano a rivolgersi a maghetti e maghette, ignoranti non lo so ma furbi di sicuro, che spillano loro soldi....e forse ,non dico il rogo, ma qualche annetto di galera a lor signori anche adesso male non farebbe....grazie come sempre....
Alcune delle credenze sulla nascita delle cogas e sul come allontanarle (la scopa oppure un oggetto alla rovescia o il n.3) pare sia presente anche nel resto d'Italia.
Una coga, tante cogas Una bruxa, tante bruxas Una stria, tante strias Una jana, tante janas La S finale in lingua sarda indica il plurale: dire "una cogas" è come dire "una streghe".
@@antonellaromano eh deu s'ogu ddu potzu puru serrai ma no nci bolit meda a ddu cumprendi: in sa majoria de is limbas romanzas su plurale si fait acciungendi sa S a s'accabu de su fueddu: in ispannolu, portughesu, frantzesu, cadelanu... si podiat cumprendi ca in sardu aici e totu si fait de aici. Comuncas no fiat una crìtica: fiat sceti una precisatzione 😉 Emu a bolli bìere unu vìdeo annue si contat s'istòria de sa Rebellia de Beranu, candu is sardus nc'ant bogau a is piemontesus: iat essi de interessu de importu mannu. Gràtzias po essi donau totu su materiale po sa realizadura de custu vìdeo!
@@Sheldam Non potzu nai ca non tenisi arrescioni, ma si penzasa ca deis contusu de sa Sardigna, non di chistionara nemusu.... 🤣😂🤣😂Mi pongu a circai materiali, chi contara de sa Rebellia.....😉👍
Le "surviles",..Mamma ci diceva di non fischiare la notte, perché le attirava..Le "Surviles",ci raccontava, fossero le anime delle donne morte in parto..Credenza o verità?
Le surviles o surbiles, erano streghe che assomigliavano ai vampiri ed entravano a succhiare il sangue dei bambini non ancora battezzati. Le donne che morivano durante il parto erano le panas, che apparivano di notte, nelle rive dei torrenti a lavare i panni di bambini, battendoli con delle tibie. Ne parla Grazia Deledda in Canne al vento. Parla anche dell'ammattadore inseguito da vampiri con la coda d'acciaio.
Ascoltando attentamente la pillola, bellissima, che ci ha portati a giro nel mondo di dell'inquisizione ho cominciato a seguire i miei pensieri, il cui filo mi ha indotto a pensare che molte religioni nate nel periodo post inquisizione siano state generate da forme di odio contro la religione cristiana i cui membri di rango più alto hanno torturato e messo a morte persone che non la pensavano come loro o che, ed è peggio, avevano problemi di natura psichiatrica. Così sono nati il neopaganesimo e il culto Wicca che fra le altre cose considera martiri i morti sotto tortura dei processi per stregoneria e gli atei dichiarati dello stesso periodo; ovviamente le pene minori, dal carcere all'abiura o all'obbligo di andare a messa per gli ebrei sono sulla stessa strada. A proposito di abiura, mi vengono in mente le rinunce a Satana pronunciate dai padrini del catecumeno che, come molti riti cattolici sono solo una rivisitazione di riti e festività pagane.
Maria Zara era una donna benestante, ed è per quello che se la cavò con una multa e una pena 'lieve': duecento frustate sulla schiena, cento delle quali nella piazza di Sassari, le altre cento a Gonnoscodina. E comunque sopravisse (Tomasino Pinna).
Comunque va detta una cosa, credo che molti sardi non conoscano la loro antica storia .....fra l'altro di recente se non ho capito male le famose corna dei vichinghi......erano in realtà elmi con corna importate dai Fenici ed erano in realtà sarde....così si racconta ultimamente......
Credo solo casualità. Nel senso che iniziarono ad essere fatte immagini di vichinghi con elmi a corna che, oltre ad essere errate, assomigliavano a quelle degli shardana
Mi permetto di dare una piccola bibliografia sull'argomento:
Salvatore Loi (a cura di), Inquisizione, magia e stregoneria in Sardegna, AM&D, Cagliari 2000.
Salvatore Pinna, La inquisición en la villa de Nuoro, in “Sardegna Antica. Culture mediterranee”, 54, 2018, pp. 16-18.
Tomasino Pinna, Storia di una strega: l'inquisizione in Sardegna : il processo di Julia Carta, EDES, Sassari 2000.
Salvatore Pinna, Basigheddu, Perditta, in Dizionario di Eretici, Dissidenti e Inquisitori del mondo mediterraneo, Ed. Clori, 2020.
Guido Dall'Olio, Gallo, Nicola, in DBI, vol. 51 (1998).
Giorgio Spini, Di Nicola Gallo e di alcune infiltrazioni in Sardegna della Riforma protestante, in "Rinascimento", II, 1951, pp. 145-178.
Massimo Donattini, Arquer, Sigismondo, in DSI, vol. 1, p. 100.
Massimo Firpo, Alcune considerazioni sull'esperienza religiosa di Sigismondo Arquer, "Rivista storica italiana", CV, II, 1993, pp. 411-475.
Salvatore Loi, Sigismondo Arquer. Un innocente sul rogo dell'inquisizione. Cattolicesimo e protestantesimo in Sardegna e Spagna nel '500, AM&D, Cagliari 2003.
Aldo Stella, Arquer, Sigismondo, in DBI, vol. 4 (1962).
Raimondo Turtas, Sigismondo Arquer. Introduzione biografica in Sigismondo Arquer, Sardiniae brevis historia et descriptio, a cura di Maria Teresa Laneri, CLUEC, Cagliari 2007, pp. VII-XCV.
Grazie e bravo Gioele!
Diciamo che è la bibliografia del mio materiale, in versione estesa. Non avendo il tempo di rileggere e riassumere tutti questi testi, che ho nella mia biblioteca, li ho cercati come articoli sul web e poi li ho mandati a Gioele; infatti le storie elencate che ha letto, sono tratte proprio dai libri di Salvatore Loi. GRAZIE Parresia, perché il vostro lavoro è meraviglioso ed il vostro apporto preziosissimo.❤❤❤❤❤❤❤❤
@@antonellaromano Grazie a te per aver proposto questo argomento. 🤗
@@parresiastoria Merito di Parresia! Io sono iscritta al canale ❤❤❤ ed è uno dei miei preferiti, solo che spesso ascolto e non dico niente, bisogna che commenti.😁
@@antonellaromano Troppo Buona! 😊
@@antonellaromano Ciao, hai mai letto il libro di Andrea Del Col (storia dell'inquisizione in Italia)?
I tuoi video sono veramente interessanti complimenti!
Così giusto per dire, cogas e bruxiu (letto brusciu) sono appellativi utilizzati per indicare persone che portano sfortuna.
Della cogas (la persona a cui cresce la coda pelosa) si dice che quando si taglia la coda, qualcuno a lei legata muoia.
Sono sardo e alcune di queste storie le ho sentite perché vengono raccontate e tramandate dai più anziani e sentir parlare di questi argomenti su un canale RUclips mi fa veramente piacere.
Veramente tanti complimenti, hai la mia stima
Ci sono alcuni piccoli accorgimenti errati sulla prima parte, ma tutto sommato è molto interessante scoprire e far conosce questo lato nascosto della nostra isola.
Tra l'altro il caso di Doña Catalina Lay in Vacca, è collegato con "La congiura di Camarassa" essendo lei appunto imparentata con il vicerè Camarassa.
Ma tutta questa storia in un certo senso si ricollega al caso di Sigismondo Arquer, nonostante ci sia un distacco temporale di 100 circa.
Siete comunque degli ottimi trasmettitori di cultura e curiosità, è sempre bello scoprire cose nuove❤
Da sardo estremamente e vergognosamente ignorante sulla storia sarda, un grazie enorme per questa pillola, tra l'altro il citato Baràdili è il paese di mio padre, oggi quasi del tutto spopolato e si, dall'aspetto abbastanza spettrale da poter essere casa di una strega.
Tranquillo, ci pensa la Biblioteca di Hogwarts....😂😂😂
@@antonellaromano Era evidente che c'era il zampino 😄😄😄😄
@@giuseppezagheni9479 L'argomento ricordava qualcuno...😂😁👋
@@antonellaromano 😄😄👌
Da noi le streghe si chiamavano majare e il loro luogo di riunione era Capo Spartivento (Calabria). Avevano molti poteri e si potevano
rendere invisibili oppure molto piccole per entrare nelle case. Purtroppo non si puo' piu' accedere alle fonti di informazioni originali
perche' erano tutte orali e i vecchi che le conoscevano ahime non ci sono piu'. Comunque e' sempre bello sentire queste storie che
fanno parte della cultura e del passato delle nostre regioni. Grazie.
Anche in Sardegna abbiamo le maiargias o maiarzas (a seconda della pronuncia che, tra nord e sud è diversa). Si tratta delle maliarde (in italiano) o incantatrici. A volte, il termine viene usato per le attrici. Mi ricordo un film americano con Jack Lemon protagonista, in cui interpretava proprio un maliardo 🤣😂🤣😂
Grazie a te
@@antonellaromano
La protagonista femminile era la splendida Kim Novak
@@orsociondolone1237 ❤Che bei film faceva Jack Lemon😁
Ancora oggi si raccolgono le noci acerbe e l'iperico nella notte di San Giovanni, anche quando manca la superstizione, perchè in quel periodo dell'anno i principi attivi delle piante sono più forti generalmente
Potreste fare una puntata sulle maschere tradizionali del carnevale sardo? Sarebbe interessantissimo, grazie e complimenti per quello che fate ;-)
Già Antonella mi era simpatica ora che so che è sarda come me 😂😂 ancora di più ❤❤❤
Ovviamente scherzo.
Ma sono davvero felice che si parli della Sardegna che nasconde molta più storia di ciò che tutti pensano. E mi riferisco a storie, leggende e tradizioni antichissime che si perdono nella storia.
Grazie ancora ❤
Le domus de janas erano delle tombe neolitiche, non nascono come abitazioni. Erano però fatte su imitazione delle case dei viventi, di cui replicavano elementi come le travi del tetto o i focolari. Una volta che l'antica funzione fu dimenticata, queste strane "case" di pietra furono viste come abitazioni di esseri soprannaturali. Il nome "jana" si ritrova anche come giana o zana, e lo si dice derivato da quello della dea Diana.
Come succhiatrice di sangue di neonati io conosco solo la surbile, bruscias e cogas sono solo streghe nel senso di fattucchiere, e le ho sempre sentite come termini equivalenti, uno di origine iberica (bruscia) l'altro autoctono, derivato secondo il Wagner dal latino COQUA, in quanto preparatrice di decotti e pozioni.
Come persecuzione di culti pagani l'esempio più antico, credo, risale agli scritti di papa Gregorio Magno, che si raccomandava di agire contro gli gli "adoratori di legni e pietre" (secolo VI)
Grazie “mariateresasatta”…(sic)!
Interessantissima questa pillola, ho sempre amato il folklore sardo.
Da linguista, mi permetto solo un piccolo appunto su un errore abbastanza frequente nei vari video, spero tu possa tenerlo a mente per i prossimi: "piuttosto che" non è una congiunzione oppositiva, ma avversativa (detto in parole semplici, non è sinonimo di "oppure", ma di "anziché").
Detto questo, complimenti per il lavoro!
È un settentrionalismo, che fatico a togliermi
@@laBibliotecadiAlessandria comprensibile, ci sta 😂 però in alcuni casi può confondere
Ottima pillola! L'argomento è interessante e pesante. Tu lo hai trattato davvero bene.
Alla prossima
Ciao, buon pomeriggio grazie da entrambe le mie origini, emiliana e sarda. Mia madre è di Gonnoscodina...
Questo video mi ha fatto venire voglia di rileggere la saga di Eymerich! C'è un racconto ambientato in parte proprio in Sardegna.
Grazie per questa pillola! Lessi qualcosa sulle strix, mentre stendevo la tesi.
Grazie a te Ale😁👋
In Sardegna il tribunale dell'inquisizione fu istituito nel 1492 con la nomina, da parte dell'inquisitore generale Tomas de Torquemada, del primo inquisitore del regno di Sardegna, Sancho Marin, con sede a Cagliari. Nel 1563 la sede del tribunale fu spostata da Cagliari a Sassari, sotto l'inquisitore Diego Calvo.
Comunque in Sardegna l'inquisizione comminava molto spesso pene pecuniarie ,carcere ed esilio .con chiaramente il ritorno alla religione cristiana
In realtà il tribunale dell'inquisizione spagnola in Sardegna, era considerato "mite", mentre nella madrepatria incuteva veramente paura. Le ragioni sono diverse, non ultima quella delle morti improvvise che colpivano gli inquisitori, alle quali, forse, non erano estranei i medici di Cagliari....😉In Spagna l'inquisizione era utilizzata come strumento per uniformare il credo religioso ed anche per stroncare la dissidenza politica ,vedi Sigismondo Arquer, che venne processato e condannato a Toledo. C'è un bel libro che s'intitola Le fiamme di Toledo,che racconta la storia.
Un ringraziamento speciale al dottor Andrea Murgia, che ha pubblicato la sua tesi di laurea dal titolo "Inquisizione spagnola in Sardegna e visita alle carceri e al secreto del 1613-14 su internet e che ha rappresentato, una splendida fonte di informazioni sull'istituzione. Purtroppo la bibliografia della pillola di oggi è troppo complessa per poterla elencare qui. Si tratta di un materiale che riguarda atti di processi, racconti di zie, ed anche libri reperibili nelle librerie online. Qualcosa comunque, potete trovarla su siti internet.
PS.Tranquillo Gioele, la pronuncia và bene. Grazie😊👍
Complimenti Antonella e grazie per la pillola! ;)
@@stefanobonzi7332 Carissimo, grazie per l'apprezzamento.😁❤
Non avevo dubbi! La mitica Antonella colpisce ancora! Grazie 💘 mia cara! Sei la nostra mitica----- 🧙♀️ 🧹!!oppppsss! Non lo dovevo dire?😂🤩🤩🤩😍🥰😇
@@elisabettadepellegrini1512 Ely, tesoro! Noi siamo il "comitato pomi d'ottone e manici di scopa"🤣😂🤣😂🤣
Grazie Antonella del 16 febbraio 2023, visto solo ora ❤❤❤😊 sono in vena di approfondimenti sulla Sardegna, oggi 👍😉
Dalla Sardegna alla Valle d'Aosta... anche qui è pieno di storie sulle streghe!!!...
Bravissimo,ottima presentazione della realtà sarda,legata alle tradizioni.
Ma in Sardegna la chiesa praticamente ha cristianizzato tutti i siti che riguardavano le tradizioni o riti che riguardavano dei pagani.
Moltissimi siti hanno nomi di santi o dedicati a santi/e varie.
E chiaramente chiese di campagne costruite sui nuraghi o vicino ai siti.
Il famoso pozzonuragico di "Santa Cristina" ne e' un esempio clamoroso.
La chiesa ha fatto un "ottimo" lavoro riguardo le tradizioni sarde
Bel video.
Potresti farne uno anche sulla caccia alle streghe nella Scozia presbiteriana?
Hai detto Inquisizione Spagnola e mi sono subito immagino i Monty Phyton in Sardegna "nessuno si aspetta l'Inquisizione Spagnola... Soprattutto in Sardegna"
Cerdeña
La storia della Sardegna si intreccia con quella spagnola fino al 1720, quando diviene Regno di Sardegna sotto Vittorio Amedeo II.
😸😸😸😸
@@antonellaromano Pensavo che fossero i catalani ad aver occupato la Sardegna, invece qui mi dicono gli Aragona.
@@giuseppezagheni9479 Facevamo parte del tegno Catalano-Aragonese; poi dopo il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, siamo entrati a far parte della Spagna.
Grazie video interessante 😊
Bella Storia raccontata bene e scritta da una grande sostenitrice del canale Ottimo.
Grazie Giuseppe, a me piacciono tanto le iniziative culturali e mi piace tanto il fatto che, Gioele dia la possibilità a tutti di vedere raccontate storie che non troverebbero spazio, nella grande storia. La Sardegna è poco conosciuta, ma ha tante belle tradizioni ed una storia antichissima. Io ringrazio Gioele, che mi dà l'opportunità di farla conoscere.😁
Janas se l ho scritto giusto nessuna similitudine con la janara campana?
Mi ero documentata su questo e ti dico di si. Addirittura avevo trovato che in Toscana, c'è un'antica strega chiamata jana. Siccome il nome jana deriverebbe da Diana, dea della caccia, anche janara avrebbe la stessa derivazione. Ti invito a guardare su internet (non posso linkare perché RUclips non lo permette, perché si tratta di un sito esterno....) il blog di Claudia Zedda: Le Janas, il nome. Parla estesamente di tutte le derivazioni, in Sardegna ed in altre regioni d'Italia. Grazie per il quesito, interessante❤
È bellissimo che tu parli al passato ma per me è tutto presente, sono nipote di bruxia, erede della sua sapienza, perché per noi la bruxia è una strega, ma dotata di grandi capacità e saggezza. Le janas invece sono solo fate, a volte un po' dispettose, pronte ad ammaliare qualche bel pastorello. Is strias (non strie) invece sono proprio cattive, chiamiamo così le civette e la notte sentire il loro verso porta sfortuna e la mattina ci si potrebbe svegliare con la schiena bloccata (il famoso colpo della strega)
Non conosco il tema trattato, ma avendo parenti in Sardegna se potrò mi farò consigliare qualche testo.
Guarda il commento di Parresia, ha scritto la bibliografia estesa dei testi che ho anch'io; solo che io ho usato articoli pubblicati su internet, che trattavano in maniera sintetica l'argomento, per facilitare a me stessa, il compito di raccogliere materiale che Gioele potesse raccontare agevolmente.
Stavolta ho trovato un " errore": le streghe vampire non sono un esclusiva sarda ma fanno parte del mito mediterraneo e mesopotamico, che partendo da Lilith, la vera prima donna, poi diventata demone, rapiva bimbi per cibarsene. Sicuteri, " lilith la Luna nera" ed. Astrolabio. Comunque sarebbe una bella pillola.
Bellissima Storia....anch'io sono attirato da questo Argomento.....vorrei sapere se x caso hai dei Film...proprio Film da consigliare su questo Tema!!!....Grazie mille!!🤙🤙👍👍🙋♂️🙋♂️
Temo di no, mi spiace
Ciao Gioele, da sardo approfitto di questo video per chiederti a riguardo di un suggerimento che ti feci mesi fa riguardo a un video sulla Repubblica di Ragusa al quale mi rispondesti di aver preso nota. Non so se hai poi avuto modo di approfondire e se ritieni che ci sia il tanto per farne un video ma sarei curioso di saperlo. Per il resto di ringrazio per l'ottimo lavoro che stai continuando a fare!
Me lo sono segnato, ma non ci ho ancora messo mano, anche perché in effetti la storia della città è molto ampia. Purtroppo, o per fortuna, in questo momento nel mio file dei suggerimenti arrivati in questi anni e ancora da fare ne ho più di 1000
@@laBibliotecadiAlessandria grazie mille, immagino la mole di richieste 😁
Buon pomeriggio.
Grazie, grazie davvero!
Siete tutti molto bravi e generosi; lasciate tracce importantissime della Nostra Storia.
Continuerò a seguirvi e così imparerò anch’io…, ignoro molte cose.
Non appena ho visto Sardegna mi è venuta in mente Anto. E infatti il pezzo è il suo.
Valeria carissima, sono contenta che ci sei❤❤❤❤❤😁👋
Bruscias...Mi ricordano le bruxa di the witcher. Interessantissima pillola !
Sono tutte derivazioni dallo spagnolo (Brujas, leggasi Bruhas) e anche dal topos beneventano Janara
@@parresiastoria grazie Parresia
Infatti bruscia (si scrive bruxa) deriva dallo spagnolo bruja.
Assolutamente interessante.
Salve, sto visitando Cagliari in questi giorni, per caso c'è un testo che parli della figura femminile nel folklore sardo? Vorrei leggere delle diverse manifestazioni folkloristiche e culturali del femminile, le arti che può possedere, l'influenza che esercita sui compaesani. Se ci fosse una tesi o testo che racchiuda l'argomento insomma
Prova a scrivere sotto ad un commento dell'autrice della pillola, Antonella Romano, magari ti può consigliare
A 14.00-15.00 sembra di sentire parlare della questione Wanna Marchi :)
😸😸😸😸
Ci hanno imposto culture e religioni da noi mai volute e mai sceltedi nostro volere,ci hanno dominati sfuttando le nostre terre e le nostre ricchezze territoriali per poi utilizzare le nostre stesse radici storiche contro di noi per dividerci e sottomerci.Tutto ciò da sardo doc mi rattrista davvero tanto.
Ma chi vi ha imposto una religione? Il cristianesimo si è diffuso in Sardegna ben prima che diventasse religione "di stato" nell'Impero
Nelle testimonianza storiche del II secolo d.C. il cristianesimo si è diffuso in Sardegna( colonia Romana sin dalla conclusione della prima guerra punica)tramite i cristiani esiliati in Sardegna da Roma ergo esuli che ci son stati imposti per il volere della capitale .Per di più se vogliamo dirla tutta Sardi venivano denigrati dai romani basti pensare che Tito Livio diceva dei sardi : Sardi venales in questa piccola frase si racchiude la considerazione che avevano loro di noi. @@laBibliotecadiAlessandria
Sai, la pronuncia di Janas è davvero difficile perché non solo cambia da zona a zona della Sardegna, ma anche per l'origine che le vuoi dare, perchè oscilla tra una G e una I. Secondo alcuni storici dovrebbero derivare addirittura dalla dea Diana quindi dovrebbe essere Djanas.
È vero, però è accettabile anche la pronuncia ianas, perché anche archeologi sardi e non, spesso pronunciano con la i. Gioele è piemontese ed il sardo è difficile; gli ho mandato un glossario, con la pronuncia delle parole e se l'è cavata piuttosto bene😁
@@antonellaromano infatti non ho detto che ha sbagliato. Semplicemente ho detto questa curiosità
@@vincenzopiras9765 In realtà la pronuncia corretta è quella che hai dato tu.😁
@@antonellaromano diciamo che è la più corretta, ma non è proprio un errore dirlo in modo diverso.
La difficoltà di pronunciare alcune parole proprie della lingua sarda, in lingua Italiana, sta nella mancanza di fonemi nella seconda e quindi siamo costretti a utilizzare la x per civraxiu o la j per janas per esempio. Chiaramente noi la adattiamo nella scrittura italiana ma ne conserviamo una pronuncia differente che ci è tramandata oralmente.
Buongiorno "La Biblioteca di Alessandria" , non sapevo dell'esistenza di queste streghe. È possibile avere un vostro indirizzo email per poter parlare con voi?
Si certo, gioele.sasso@gmail.com . Ma può anche scrivere qui
@@laBibliotecadiAlessandria grazie mille 😉
vivo vicino ad Ales e Gonnoscodina... non sapevo di queste storie
Se qualcuno volesse approfondire la conoscenza sull'argomento, scriva alla Biblioteca di Alessandria e vedremo di mettere a disposizione il materiale.
Oltre a un grazie a Joele ringraziamo anche te per aver fornito il materiale per questa pillola
@@FrancescoSabaPro Grazie a te😁
@@Beltis E grazie a te per averlo apprezzato.
@@Beltis Anch'io ho studiato all'università di Cagliari 😁 e....partecipavo ai mistery tour della città, per andare in quei luoghi dove si raccontano storie di fantasmi...🤣😂🤣😂🤣
@antonellaromano avrei delle storie da raccontarle
Ci è mancato non sentire di Julia Carta. Nel libro di Tomasino Pinna abbiamo tutto il processo durato giusto 18 anni. Poveraccia!!
Scusa Gioele, ma il termine bruscias è uno spagnolo antico o....? Non è una domanda ironica, però bruja o brujas il jas e come la c toscana, aspirata. E io lo so perchè ho mamma toscana e ho studiato spagnolo all'universita'. 😅 Magari si chiamavano bruscias davvero? chiedo per curiosità!
Allora, rispondo io perché Gioele non è sardo. Hai ragione, sia in sardo che in spagnolo, la parola è la stessa. Abbiamo in sardo parole, non solo derivanti dallo spagnolo, ma identiche a quelle spagnole. Ti faccio un esempio: l'espressione che peccato! In spagnolo si dice: que lastima! In sardo: te lastima! Vedi che è uguale.... il Voi (il pronome) si dice: usted in spagnolo, fustei o vustei in sardo. Anticamente era, vosted. La parola calzolaio è zapatero in spagnolo, sabatteri in sardo, ma anticamente era: sabater. Quindi, la bruja e sa bruscia sono parole sorelle. Spero di aver soddisfatto la curiosità. Quando un sardo va in Spagna....non è all'estero...🤣😂🤣😂🤣
@@antonellaromano si bhe è la stessa cosa con il calabrese(sono calabrese) ed il siciliano. Grazie della delucidazione. Servirebbe un video la biblioteca di radio pirata ahaahahaha
@@eugeniocamporato8427 Bisogna riuscire a fare una piccola collaborazione 😁☠
@@antonellaromano eh si sarebbe bello
Bisogna anche ricordare che la j (e la x) spagnola hanno il suono di velare aspirata solo dal XVIII secolo, quando si è avuto un cambiamento fonetico che non ha fatto in tempo a diffondersi in Sardegna, uscita prima di allora dall'orbita iberica. Cambiamento fonetico che invece non si è avuto nelle altre lingue iberiche, dove sussistono ancora gli stessi suoni che troviamo in certe parole sarde.
Aspettavo da un pó questa bella pillolozza! Complimenti alla nostra Antonella !! :)
Grazie Stefano❤
Sebastiano o Sigismondo (Arquer)?
Se guardi nel video, la prima volta, quando dico per errore Sebastiano, è corretto da un cartello
Ciao Gioele, interessante e anche a tratti divertente questa pillola anche se dietro c'era tanta inutile sofferenza provocata da ignoranza e superstizione....mi ha fatto pensare però che tutto questo accadeva in tempi in cui , insomma, ci poteva anche stare....non ci potrebbe stare adesso dove sprovveduti di ogni genere continuano a rivolgersi a maghetti e maghette, ignoranti non lo so ma furbi di sicuro, che spillano loro soldi....e forse ,non dico il rogo, ma qualche annetto di galera a lor signori anche adesso male non farebbe....grazie come sempre....
I maghetti che chiedono soldi vendono fumo!
Chi utilizza certe pratiche definite "magiche" a fin di bene non chiede
@@ginoponis3231 No prende solo in giro gli sprovveduti....
La pillola di oggi evidenzia l'effetto che ebbe la controriforma nei rapporti tra istituzioni ecclesiastiche e popolazione
Alcune delle credenze sulla nascita delle cogas e sul come allontanarle (la scopa oppure un oggetto alla rovescia o il n.3) pare sia presente anche nel resto d'Italia.
Una coga, tante cogas
Una bruxa, tante bruxas
Una stria, tante strias
Una jana, tante janas
La S finale in lingua sarda indica il plurale: dire "una cogas" è come dire "una streghe".
🤣😂🤣😂È vero, però chiudiamo un ogu po chini non esti sardu....😁❤
@@antonellaromano eh deu s'ogu ddu potzu puru serrai ma no nci bolit meda a ddu cumprendi: in sa majoria de is limbas romanzas su plurale si fait acciungendi sa S a s'accabu de su fueddu: in ispannolu, portughesu, frantzesu, cadelanu... si podiat cumprendi ca in sardu aici e totu si fait de aici.
Comuncas no fiat una crìtica: fiat sceti una precisatzione 😉
Emu a bolli bìere unu vìdeo annue si contat s'istòria de sa Rebellia de Beranu, candu is sardus nc'ant bogau a is piemontesus: iat essi de interessu de importu mannu.
Gràtzias po essi donau totu su materiale po sa realizadura de custu vìdeo!
@@Sheldam Non potzu nai ca non tenisi arrescioni, ma si penzasa ca deis contusu de sa Sardigna, non di chistionara nemusu.... 🤣😂🤣😂Mi pongu a circai materiali, chi contara de sa Rebellia.....😉👍
@@antonellaromano eja, difatis no est nexi de nemus. Spereus chi agatis cosa ermosa 😉
@@Sheldam No est una limba 'e nudda, est istau fintzes bravu mera.
Le "surviles",..Mamma ci diceva di non fischiare la notte, perché le attirava..Le "Surviles",ci raccontava, fossero le anime delle donne morte in parto..Credenza o verità?
Le surviles o surbiles, erano streghe che assomigliavano ai vampiri ed entravano a succhiare il sangue dei bambini non ancora battezzati. Le donne che morivano durante il parto erano le panas, che apparivano di notte, nelle rive dei torrenti a lavare i panni di bambini, battendoli con delle tibie. Ne parla Grazia Deledda in Canne al vento. Parla anche dell'ammattadore inseguito da vampiri con la coda d'acciaio.
LA SURBILE La cuna urla d'affanno Ché la Sùrbile col laccio Fischia sotto le porte…La cuna urla d'affanno…
Ascoltando attentamente la pillola, bellissima, che ci ha portati a giro nel mondo di dell'inquisizione ho cominciato a seguire i miei pensieri, il cui filo mi ha indotto a pensare che molte religioni nate nel periodo post inquisizione siano state generate da forme di odio contro la religione cristiana i cui membri di rango più alto hanno torturato e messo a morte persone che non la pensavano come loro o che, ed è peggio, avevano problemi di natura psichiatrica. Così sono nati il neopaganesimo e il culto Wicca che fra le altre cose considera martiri i morti sotto tortura dei processi per stregoneria e gli atei dichiarati dello stesso periodo; ovviamente le pene minori, dal carcere all'abiura o all'obbligo di andare a messa per gli ebrei sono sulla stessa strada.
A proposito di abiura, mi vengono in mente le rinunce a Satana pronunciate dai padrini del catecumeno che, come molti riti cattolici sono solo una rivisitazione di riti e festività pagane.
Maria Zara era una donna benestante, ed è per quello che se la cavò con una multa e una pena 'lieve': duecento frustate sulla schiena, cento delle quali nella piazza di Sassari, le altre cento a Gonnoscodina. E comunque sopravisse (Tomasino Pinna).
Menomale che l'inquisizione era "santa"
Beh, però anche oggi se uno che non è medico si accinge a curare la gente può avere delle grane.😁
Oppure diventare un eroe del web e di quelli "noncelodicono" che poi danno dei "servideipoteriforti" agli altri dottori. Triste situazione.
@@EdinSaonensis1 o mamma-coraggio che non fa vaccinare i figli.
😸😸😸😸😸 solo se spaccia terapie folli in effetti
Da noi steghe si dice masche, vero Gioele? 😉
Si, anche se sono anche gli spiriti che prendono quel nome
Ti regalo una immagine della collezione rilegata della Domenica del Corriere di mio nonno..
Comunque va detta una cosa, credo che molti sardi non conoscano la loro antica storia .....fra l'altro di recente se non ho capito male le famose corna dei vichinghi......erano in realtà elmi con corna importate dai Fenici ed erano in realtà sarde....così si racconta ultimamente......
Credo solo casualità. Nel senso che iniziarono ad essere fatte immagini di vichinghi con elmi a corna che, oltre ad essere errate, assomigliavano a quelle degli shardana
Bruxa dallo spagnolo Bruja. Mia madre è sarda e conosco bene il folclore. La sardegna è ancora tutta da scoprire anche dagli italiani stessi.
Potrebbe anche venire dall'equivalente catalano, che in Sardegna è penetrato prima del castigliano, in quanto lingua dell'amministrazione aragonese.
Non sappiamo i protestanti, che facevano.
Purtroppo lo sappiamo, basta pensare a Salem
L'Europa protestante si è data assai da fare nella caccia alle streghe, soprattutto la Germania.
21:05 PRAISE THE SUUUUUNNNNNN!!!!
😸😸😸😸
Dai 4 umori ai 4 mori è un attimo.....
😸😸😸
Dove è la puntata sull'Emilia Romagna?
Se guardi in descrizione al video trovi il link
Un corvo nero, qui va benissimo....like a Gioele ed Antonella
Vero!