Thegiornalisti una storia pop italiana

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  • Опубликовано: 12 май 2017
  • Sul palco non ci sono solamente i Thegiornalisti, non ci sono solamente le loro canzoni: c'è tutto il mondo che ruota intorno alla band e al suo frontman. Ci sono soprattutto gli anni '90 italiani e tutti gli emblemi "pop" di quella decade: dagli 883 agli Arbre Magique, passando per i film di De Sica e Boldi, Lorella Cuccarini, Ambra e "Non è la Rai", il Venditti di "Benvenuti in Paradiso", Luca Carboni e i suoi successi (non a caso tra gli ospiti del concerto, insieme a Calcutta, Elisa e Fabri Fibra). Perché non c'è niente di male ad essere "pop" e fa bene Tommaso a mandare più volte a fanculo gli haters, durante il concerto.
    Ci si diverte, ci si diverte e basta. Si canta dalla prima all'ultima canzone: "Questo è il fomento, il fomento vero", dice Paradiso alla fine di "Pamplona", il duetto con Fabri Fibra. Ci si scatena sui pezzi più ritmati (come "Senza", "Fatto di te", "Il tuo maglione mio" e "Completamente"), ci si strugge su quelli più intimistici ("Io non esisto", "Proteggi questo tuo ragazzo"). Alla fine del concerto, dopo più di due ore di musica e quasi trenta pezzi, Tommaso Paradiso spalanca le braccia, incredulo, di fronte al pubblico: "Vorrei dedicare questo concerto a due persone. La prima è quella senza la quale forse ora non starei qui ed è Noel Gallagher. La seconda è suo fratello Liam", dice, e dal pubblico s'alza un boato.
    Sembra incredibile: fino a sette mesi fa il nome dei Thegiornalisti era praticamente sconosciuto al grande pubblico e ora Tommy e compagni riempiono due dei palasport più grandi d'Italia. E no, non c'è niente di male ad essere "pop".
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