Scala Maggiore Armonica: cos'è e quando usarla

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  • Опубликовано: 21 окт 2024

Комментарии • 6

  • @riccardobarbirecensioni2150
    @riccardobarbirecensioni2150 2 года назад

    Grazie Giovanni, le tue lezioni sono una bella raccolta di materiale che aiuta a programmare lo studio, il ripasso, la trasformazione delle frasi in musica.

  • @alternoego5147
    @alternoego5147 4 года назад +1

    bellissimo video Giovanni! ;)

  • @GiampietroDonateo
    @GiampietroDonateo 2 месяца назад

    Si, ok, si puo' suonare sul 5 grado di dominate perche' come sappiamo accoglie bene molte tensioni, pero' sarebbe piu' corretto dire che la maggiore armonica andrebbe suonata su accordi di 7 con la 5 aumentata (enarmonicamente sesta minore) e su accordi con la b13. Dire che andrebbe suonata su un quinto grado di dominante con la b9 a mio avviso e' fuorviante in quanto il secondo grado della maggiore armonica e' una seconda maggiore di conseguenza si viene a formare un intervallo dissonante di 2 min tra le due note il re ed il re bemolle all' ottava superiore.. La settima minore del 5 grado dissona con la settima maggiore della maggiore armonica, di conseguenza andrebbe usata come nota di passaggio. La maggiore armonica andrebbe utilizzata principalmente su accordi maggiori con settima maggiore se proprio dobbiamo essere pignoli utilizzando la b6 come nota di passaggio.

  • @carlodeluca3245
    @carlodeluca3245 3 года назад

    Ciao Giovanni, ho seguito il tuo video (interessante sotto l'aspetto grammatico-musicale).
    Ho un'osservazione da farti per un dubbio. Quando hai menzionato un II V I con la dominante 9b, hai detto RE7m - SOL7b9 - DOmaj7. Però quando ho ascoltato l'esecuzione al Sax, ho notato che, eseguendo al pianoforte, le note da te citate non si trovavano come nome.
    In effetti quel RE corrispondeva al DO (insomma un tono sotto).
    Osservazione: perché non chiamare le note con il giusto nome? Altrimenti un pianista un flautista, un violinista.... va fuori mente.
    Si potrebbe ovviare l'inconveniente leggendo la chiave di Tenore, in modo che il RE sia effettivamente un RE e cosi via.
    L'esempio che citavi per la progressione II V I, in effetti quello che tu chiamavi RE (sotto il pentagramma) il Sax lo trasporta n tono sotto (DO). Ma allora perché non chiamarlo DO? (qui viene in aiuto la chiave di Tenore). Questo dovrebbe essere pensato per tutti gli strumenti tagliati in SIb, ad esempio anche il Clarinetto in SIb, la Tromba in SIb. Così facendo tutti possono essere sulla stessa onda.
    La mia é solo un'osservazione in modo da colmare qualche lecito dubbio.
    Carlo - Verona

    • @giobenve
      @giobenve  3 года назад

      Ciao, giusta osservazione. Per abitudine quando parlo mi viene da dire le note che suono sul sax, che essendo traspositore sono un tono sopra quelle reali. In effetti, essendo il video non rivolto solo a sassofonisti tenori o comunque chi suona strumenti in sib, sarebbe stato più corretto parlare in note reali. Per chi suona strumenti a fiato viene più comodo parlare in suoni trasportati perché si fa riferimento alla posizione sullo strumento più che alla nota reale. Talvolta il meccanismo mentale di chi suona strumenti traspositori è abbastanza contorti: molto (tra cui me) leggono sia in note reali che trasportate il pentagramma ma per le sigle degli accordi hanno bisogno dei suoni reali.