Mi sembra che l'intero settore terziario stia per subire ridimensionamenti piuttosto drastici. Spesso agli allarmisti si risponde "l'AI chiuderà molti posti di lavoro ma ne aprirà tanti altri". Sarebbe interessante se ci fosse qualche studio speculativo più approfondito di fonti autorevoli che vada più nel dettaglio, faccia qualche esempio concreto di posti di lavoro aperti dall'AI e bilanci le nuove opportunità con i lavori chiusi. Quindi sì, da designer me la sto elegantemente facendo sotto :)
Non aprirà nessun nuovo posto di lavoro. Quello del "prompt engineer" è una truffa. Non serve un esperto di prompt come figura professionale. Idem i programmatori di AI. Ce ne sono già tanti, e le AI si sviluppano in gran parte in autonomia. Avremo solo una drastica riduzione dei posti di lavoro. Sicuramente aumenterà la possibilità di fare libera impresa senza capitali iniziali. Se vuoi avviare un tuo progetto personale (es. il mazzo mostrato da mr. Rip) o avviare il tuo studio di branding e comunicazione, dove prima ti servivano 20 dipendenti (e quindi soldi del papi come capitale iniziale) ora potrai fare tutto (a patto che tu abbia una conoscenza trasversale) da solo - o con pochi collaboratori - tramite le AI. Tempo 10-15 anni, potrai fare un film da Cinema, dalla tua cameretta, senza attori, scenografie e operatori sul set.
occhio però che il ruolo del designer non è esattamente quello del "disegnatore". Il designer progetta anche cosa e come comunicare in base al target e al contesto di riferimento. Fa delle scelte prima ancora di saper produrre l'artefatto finale. Qui semplicemente il ruolo del designer lo fa in parte la persona che immette il prompt facendo una serie di scelte (per risolvere il suo problema) e in parte l'ai. Però se non si hanno nozioni di design della comunicazione allora si rischia di ottenere risultati peggiori con l'ai, non tanto nel confronto assoluto del singolo artefatto ma quanto nelle scelte adottate per risolvere un dato requisito/problema comunicativo
Si, buon punto! Molto dipende dal tipo di designer a cui stiamo pensando. Il discorso è diverso per designer che "eseguono" una richiesta e designer che sono più coinvolti nella ideazione del risultato finale. In questa riflessione ci siamo concentrati più sul primo gruppo
@@tommasodiste chiaro! il problema è che percepisco si stia andando sminuendo il ruolo del visual designer (rimanendo su comunicazione a immagini, non consideriamo i designer di prodotto digitale ecc che lì il discorso è diverso), perché "sembra" lo possa fare una qualsiasi AI perché può dare lo stesso tipo di output concreto, e l'ignoranza lato manageriale/aziendale su questo può portare a scelte di design totalmente fuori fuoco, che secondo me rischiamo di veder sempre di più man mano che andiamo avanti. Perché come al solito è più facile dare valore a qualcosa di concreto anziché a processi logici o empatici o di pensiero, visibili solo a chi ne comprende quantomeno le basi
Sì ma se prima un designer senior aveva magari bisogno (in un grande studio) di X persone sottoposte per fare il lavoro di manovalanza, ora può fare tutto da solo con le AI. Ovvio che non scompare il lavoro del designer, ma si avrà una tremenda riduzione dei posti di lavoro richiesti in quel settore (come già avvenne con la nascita dei software come Photoshop, Illustrator, InDesign, etc.)
Ciao Tommaso, la mia passione e il mio lavoro riguardano l'AI, condivido molto sul mio canale quindi mi sento di dire la mia mettendoci anche la faccia :) L'AI è sicuramente uno strumento potentissimo, ma ad oggi non potrebbe sostituirmi nel mio lavoro. Tempo 2 anni, molto probabilmente consentirà ad una persona non esperta di fare il mio lavoro seguendo una lista di passaggi che una figura senior ha buttato giù dopo qualche ragionamento. La sfida sarà creare modelli che hanno la visione generale di cosa stanno facendo. Io ad esempio sto costruendo una data platform per un cliente e lavoro con almeno 10 tecnologie, servizi che parlano tra di loro, codici che comunicano da un'account all'altro e così via. Per quanto riguarda poi l'argomento specifico, tutte le grafiche del mio canale ormai le faccio fare all'AI (anche quelle dei miei video), appoggiandomi soprattutto a Leonardo, servizio davvero assurdo che a mio avviso supera alla grande il più famoso midjourney. In ogni caso, sarà molto interessante vedere come si evolverà il tutto, tu continua coi tuoi video sempre utili ed interessanti :)
Decisamente sì. Ma non solo: illustratori, programmatori junior, fotografi, modelli/e, traduttori, doppiatori, etc. E a breve anche modellatori 3d e cameramen. Ma per milioni di posti di lavoro persi, questa è una grande occasione per chi è creativo e senza soldi di famiglia. Quando si chiude una porta si apre un portone.
Si, certo, l'impatto sarà su tanti lavori artistici. Tornerò a vedere questo video tra 10 anni per vedere come verrano sfruttate queste nuove opportunità😀
@@Aristocle iniziano già ora e nascere i primi cicli di lavoro che trasformano, tramite l'AI, video di oggetti in modelli 3d. Non so quanto ci vorrà per farlo con le immagini. Ricordati che siamo agli albori delle AI. Per ora abbiamo (in ogni campo) solo AI primitive e generaliste. Un giorno avrai una AI addestrata esclusivamente sulle librerie di Python. Un'altra addestrata per trasformare i prompt in azioni su Blender. Un'altra per l'architettura etc. E più si va avanti più i tempi si accorciano. L'evoluzione che abbiamo visto ad esempio per internet o per i software, in 20 anni, ora potremmo vederla con le AI persino in 3 anni. Pure perché un vantaggio delle AI è proprio il fatto che possono imparare da sole.
@@kyle11235 credo sia la cosa più difficile da fare, fra i compiti di AI per dati non strutturati. Per uso nel campo dei giochi, ingegneristico e dei film di animazione.
@@tommasodiste concordo. .a non solo artistici. Ad esempio, secondo Matteo Flora i lavori STEM junior sono a rischio tanto quelli artistici. Ovviamente per chi ha una visione di insieme e conoscenza orizzontale questo è un gran vantaggio. Può mettersi in proprio e avviare da solo, o con poche persone, progetti che prima richiedevano decine di dipendenti specializzati. Ad esempio, il mazzo mostrato da Mr. Rip... prima per ogni carta avresti dovuto assumere un illustratore di altissimo livello, che avrebbe dovuto dedicare letteralmente decine di ore di lavoro su ciascuna carta. Una roba alla portata di chi ha il papi col Maserati insomma. Ora se sai programmare in Python e usare Photoshop, con Stable Diffusione XL quel mazzo lo fai gratis in pochi giorni di lavoro.
Mi sembra che l'intero settore terziario stia per subire ridimensionamenti piuttosto drastici. Spesso agli allarmisti si risponde "l'AI chiuderà molti posti di lavoro ma ne aprirà tanti altri". Sarebbe interessante se ci fosse qualche studio speculativo più approfondito di fonti autorevoli che vada più nel dettaglio, faccia qualche esempio concreto di posti di lavoro aperti dall'AI e bilanci le nuove opportunità con i lavori chiusi.
Quindi sì, da designer me la sto elegantemente facendo sotto :)
Non aprirà nessun nuovo posto di lavoro. Quello del "prompt engineer" è una truffa. Non serve un esperto di prompt come figura professionale.
Idem i programmatori di AI. Ce ne sono già tanti, e le AI si sviluppano in gran parte in autonomia.
Avremo solo una drastica riduzione dei posti di lavoro.
Sicuramente aumenterà la possibilità di fare libera impresa senza capitali iniziali.
Se vuoi avviare un tuo progetto personale (es. il mazzo mostrato da mr. Rip) o avviare il tuo studio di branding e comunicazione, dove prima ti servivano 20 dipendenti (e quindi soldi del papi come capitale iniziale) ora potrai fare tutto (a patto che tu abbia una conoscenza trasversale) da solo - o con pochi collaboratori - tramite le AI.
Tempo 10-15 anni, potrai fare un film da Cinema, dalla tua cameretta, senza attori, scenografie e operatori sul set.
occhio però che il ruolo del designer non è esattamente quello del "disegnatore". Il designer progetta anche cosa e come comunicare in base al target e al contesto di riferimento. Fa delle scelte prima ancora di saper produrre l'artefatto finale.
Qui semplicemente il ruolo del designer lo fa in parte la persona che immette il prompt facendo una serie di scelte (per risolvere il suo problema) e in parte l'ai.
Però se non si hanno nozioni di design della comunicazione allora si rischia di ottenere risultati peggiori con l'ai, non tanto nel confronto assoluto del singolo artefatto ma quanto nelle scelte adottate per risolvere un dato requisito/problema comunicativo
Si, buon punto! Molto dipende dal tipo di designer a cui stiamo pensando.
Il discorso è diverso per designer che "eseguono" una richiesta e designer che sono più coinvolti nella ideazione del risultato finale. In questa riflessione ci siamo concentrati più sul primo gruppo
@@tommasodiste chiaro! il problema è che percepisco si stia andando sminuendo il ruolo del visual designer (rimanendo su comunicazione a immagini, non consideriamo i designer di prodotto digitale ecc che lì il discorso è diverso), perché "sembra" lo possa fare una qualsiasi AI perché può dare lo stesso tipo di output concreto, e l'ignoranza lato manageriale/aziendale su questo può portare a scelte di design totalmente fuori fuoco, che secondo me rischiamo di veder sempre di più man mano che andiamo avanti.
Perché come al solito è più facile dare valore a qualcosa di concreto anziché a processi logici o empatici o di pensiero, visibili solo a chi ne comprende quantomeno le basi
Sì ma se prima un designer senior aveva magari bisogno (in un grande studio) di X persone sottoposte per fare il lavoro di manovalanza, ora può fare tutto da solo con le AI.
Ovvio che non scompare il lavoro del designer, ma si avrà una tremenda riduzione dei posti di lavoro richiesti in quel settore (come già avvenne con la nascita dei software come Photoshop, Illustrator, InDesign, etc.)
Ciao Tommaso, la mia passione e il mio lavoro riguardano l'AI, condivido molto sul mio canale quindi mi sento di dire la mia mettendoci anche la faccia :) L'AI è sicuramente uno strumento potentissimo, ma ad oggi non potrebbe sostituirmi nel mio lavoro. Tempo 2 anni, molto probabilmente consentirà ad una persona non esperta di fare il mio lavoro seguendo una lista di passaggi che una figura senior ha buttato giù dopo qualche ragionamento. La sfida sarà creare modelli che hanno la visione generale di cosa stanno facendo. Io ad esempio sto costruendo una data platform per un cliente e lavoro con almeno 10 tecnologie, servizi che parlano tra di loro, codici che comunicano da un'account all'altro e così via. Per quanto riguarda poi l'argomento specifico, tutte le grafiche del mio canale ormai le faccio fare all'AI (anche quelle dei miei video), appoggiandomi soprattutto a Leonardo, servizio davvero assurdo che a mio avviso supera alla grande il più famoso midjourney. In ogni caso, sarà molto interessante vedere come si evolverà il tutto, tu continua coi tuoi video sempre utili ed interessanti :)
Si, nel futuro prossimo ci sarà sempre bisogno di un umano che si interfacci con la macchina. Cambieranno soglia di entrata e risorse richieste
Decisamente sì.
Ma non solo: illustratori, programmatori junior, fotografi, modelli/e, traduttori, doppiatori, etc.
E a breve anche modellatori 3d e cameramen.
Ma per milioni di posti di lavoro persi, questa è una grande occasione per chi è creativo e senza soldi di famiglia.
Quando si chiude una porta si apre un portone.
Si, certo, l'impatto sarà su tanti lavori artistici. Tornerò a vedere questo video tra 10 anni per vedere come verrano sfruttate queste nuove opportunità😀
modellatori 3d mi sembra eccessivo.
@@Aristocle iniziano già ora e nascere i primi cicli di lavoro che trasformano, tramite l'AI, video di oggetti in modelli 3d. Non so quanto ci vorrà per farlo con le immagini.
Ricordati che siamo agli albori delle AI. Per ora abbiamo (in ogni campo) solo AI primitive e generaliste.
Un giorno avrai una AI addestrata esclusivamente sulle librerie di Python.
Un'altra addestrata per trasformare i prompt in azioni su Blender.
Un'altra per l'architettura etc.
E più si va avanti più i tempi si accorciano. L'evoluzione che abbiamo visto ad esempio per internet o per i software, in 20 anni, ora potremmo vederla con le AI persino in 3 anni. Pure perché un vantaggio delle AI è proprio il fatto che possono imparare da sole.
@@kyle11235 credo sia la cosa più difficile da fare, fra i compiti di AI per dati non strutturati. Per uso nel campo dei giochi, ingegneristico e dei film di animazione.
@@tommasodiste concordo. .a non solo artistici. Ad esempio, secondo Matteo Flora i lavori STEM junior sono a rischio tanto quelli artistici.
Ovviamente per chi ha una visione di insieme e conoscenza orizzontale questo è un gran vantaggio. Può mettersi in proprio e avviare da solo, o con poche persone, progetti che prima richiedevano decine di dipendenti specializzati.
Ad esempio, il mazzo mostrato da Mr. Rip... prima per ogni carta avresti dovuto assumere un illustratore di altissimo livello, che avrebbe dovuto dedicare letteralmente decine di ore di lavoro su ciascuna carta. Una roba alla portata di chi ha il papi col Maserati insomma. Ora se sai programmare in Python e usare Photoshop, con Stable Diffusione XL quel mazzo lo fai gratis in pochi giorni di lavoro.