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Allora intanto ti ringrazio del tempo che mi hai dedicato. La risposta più o meno è chiara, ho capito cosa intendi. Sul concetto di libertà in particolare la necessarieta del non essere liberi, lo tratterò nel prossimo video che anche riguardo quello avevo dei pensieri

Sul dover agire secondo una morale per il bene di tutti, per quanto giudicando con occhi plasmati da un etica preconfezionata, secondo me non è corretto a priori. Ci sarebbe ovviamente un più lungo dibattito da affrontare dove però son sicuro che la verità non esista, il giusto o sbagliato, perché anche quelle relative. Infatti secondo me Comuqnue l’uomo è tanto animale sociale quanto solitario, necessitato dal gruppo quanto da sé stesso intimamente, un equilibrio vero non esiste ma io protendo di più verso il “libero agire” rispetto alle regole, poiché se a propri nessuna regola è giusta o sbagliata, tanto vale trasgredirle, così nel dubbio almeno si può pensare di essere liberi

Molto semplice ma effettivamente non lo avevo considerato nel mio pensiero, o meglio, non lo avevo considerato come bisogno primordiale.

beh son contento dai ahahah

Grazie del commento interessante ! Era esattamente lo stato di natura di Hobbes di cui parlavo, che secondo ciò che ho vissuto io, potrebbe essere una valida alternativa alla società, però è anche vero ciò che dici tu e son d’accordo. Per come penso io poi non vedo un giusto e uno sbagliato in uno o l’altro pensiero. Dipende dalle esperienze che hai fatto. Pastore errante ho letto qualcosa e mi era piaciuto molto perché amo tantissimo il modo in cui Leopardi li tratta la natura. The wild lo metto nella lizza film.

Bella fra son contento

Allora rispondo anche all’altro commento che ho cancellato per sbaglio. Secondo me appunto è il vivere nella società che è “sopravvalutato”, nel senso che è vero che non puoi atteggiarti come mettono sotto acidi, ma io intendo che se ci comportassimo più come animali che come Esseri superiori a loro, se vivessimo in una ignoranza tale da permetterci di vivere da animali, con “regole” dettate solo dai nostri reali istinti, la cosa non sarebbe male, non avremmo nemmeno il modo di giudicare uno o l’altro comportamento

@E_shambus non possiamo comportarci come animali perché,a differenza loro,abbiamo più consapevolezza di noi stessi. Sarebbe sprecare un potenziale immenso. Che poi questo potenziale sia effettivamente presente solo in pochi è verissimo. Com'è vero che la società è pervertita dal continuo obbiettivo del guadagno. Secondo me, più che altro andrebbe messa al centro propio l'umanità,l'essere umano,con le proprie responsabilità verso il pianeta e non il profitto. Ma qui bisognerebbe criminalizzare l'avarizia...

Si vero, son d’accordo anche sul rincorrere perpetuamente un guadagno oltre che monetario anche di fama o ricchezza sociale. Infatti il “giusto” di tutto questo discorso sta nel mezzo ovvero cercare di ritrovare un livello di animale in ognuno, ovvero il livello che ci spinge a ciò di cui REALMEMTE abbiamo bisogno, e soppesarlo con poi i pesi e gli obiettivi che ci pone la società, come carriera, soldi, relazioni personali etc… perché tutto ciò a volte pesa troppo su di noi e tende a piegarci e portare grossi pesi come cammelli

Qui hai ragione, però Comuqnue son dell idea che appunto le regole e il vivere con delle regole è nato dal fatto che eravamo prede, quindi vittime, che come dicevo nel video, non hanno saputo accettare il fatto di esserlo e quindi hanno creato delle protezioni

@E_shambus in realtà eravamo sia cacciatori che prede. Non credo che sapersi accettare come prede significhi farsi sbranare ma,appunto,adottare delle contromisure...