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eto knives
Италия
Добавлен 6 дек 2015
Canale di video tutorial sulla costruzione di coltelli a lama fissa e pieghevole, coltelli alla romana, nonchè video di presentazione dei miei prodotti finiti, coltelli, accessori per la persona e accessori per la casa
Romanetto
Video di rappresentazione di un piccolo romano costruito qualche giorno fa su commissione, buona visione.
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Видео
romanino
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video descrittivo di un piccolo romano a cui ho ricostruito il manico, buona visione
Mozzetta per Alekos
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Presentazione di una mozzetta classica alla romana, buona visione
micromozzetta
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Video promozionale della micro mozzetta alla romana, buona visione
Come lavoro il corno
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così è come tratto il corno prima della sgrossatura, buona visione.
Cablaggi Motore
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come ho cablato il motore della mia carteggiatrice, usando un interruttore rotativo per ricreare i ponticelli interni alla scatola di collegamento e permettendo al motore di avere un alimentazione diversa nei due sensi di marcia, buona visione
La mia CARTEGGIATRICE
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1° Video sulla mia carteggiatrice home made, fatta da me e secondo le mie esigenze. Non è affatto difficile costruirla, anche cambiandone l'impostazione, è necessario però, pensarla bene, fare un buon progetto su cui devono essere ben definite tutte le possibili situazioni. potete anche contattarmi per aiutarvi nel progetto e sarò ben lieto a darvi una mano, per il momento buona visione e se vi...
LE 3 MOZZETTE
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Video di presentazione di tre mozzette alla romana in partenza per la Sardegna, buona visione.
Il Signore degli Anelli
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Come si chiude un coltello alla romana? Come si fanno gli anelli? Vediamolo insieme, buona visione.
mozzetta moderna in olivo
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Recensione mozzetta alla romana moderna, buona visione
Il coltello romano, La Molla, Seconda parte
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Il coltello romano, la molla, parte prima
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realizzazione delle incisioni e semifinitura ad olio
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realizzazione delle incisioni e semifinitura ad olio
Stondatura manico e preparazione alle incisioni
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Stondatura manico e preparazione alle incisioni
Buongiorno Ettore, ti seguivo su fb ma mi hanno akerato tutto ,😮
@@fabriziofranceschini8979 mi spiace Fabri, pure a me è capitato, ma su fb ci stó poco
Magnifique 👍
Come faccio a fare delle manopole per biciclette? Potresti aiutarmi?
Scusa eh? Ma io faccio coltelli, non manopole per le biciclette. E comunque serve un materiale che è cilindrico per tutta la lunghezza e il corno non è adatto perche è conico. Al limite il legno. Va forato del diametro del manubrio, poi lavorato parallelo intorno al foro, ma rischi che si spacca perche lo spessore si riduce parecchio. Poi il lavoro non vale il tempo ne la pazienza. Comprale già fatte. Ciao
Ottimo coltello,mi piace la lavorazione della lama per me ottima anche la grandezza totale del coltello giusta per la tasca. Complimenti mi è piaciuto molto.
Grazie per i complimenti mi fa piacere che ti sia piaciuto, ciao
Madò che lavori ,se insegni io sarei interessato
Ciao e grazie per l’apprezzamento. No ho cambiato da poco lavoro e quello che faccio adesso non mi permette di avere piu tempo per me stesso. Comunque i video sul canale sono fatti per condividere ciô che so a chi inizia e insegnare a fare coltelli. Basta seguire passo passo tutti i video della playlist de “il coltello alla romana”. La serie conta ben 9 video e parto dal blocchetto (in questo caso di bosso, ma per il corno è lo stesso) grezzo e dalla lastra in acciaio. Per di più ho corretto i sottotitoli affinché youtube me li traducesse in più di 40 lingue. Tant’è che diverse persone, dall’Italia e Sudafrica, Germania, Argentina, Brasile mi hanno contattato per farmi i complimenti in quanto li ho aiutati a costruire i loro coltelli. È ovvio che questo è il mio metodo e non pretendo sia il migliore o il più corretto, sta di fatto però che a me vengono dritti e funzionali, e sono un infarinatura, sta poi a chi segue insistere per migliorare
Ho fatto tutto come previsto e raccontato da te pero non riesco ad avere una molla flessibile che ritorno dopo lo scrocco che materiale usi e come lo tratti grazie costanzo , sono a sassari e ho prevalentemente fatto coltelli sardi grazie costa.
Da che ho capito la molla non ritorna in posizione, perció ti rimane distaccata dal manico. Significa che hai sbagliato la tempra. Io uso k100 o D2 per le lame (3mm). Per le molle uso prevalentemente il Ma5m da 2mm o da 2,5 mm in base alla lunghezza del coltello. Il ma5m è un acciaio inox. Ne esistono due versioni: il ma5m, commercializzato da Lc Coltelleria e il ma5mv, commercializzato da Ksteel. Io uso il primo tipo, il secondo non l’ho mai provato, ma dovrebbe essere uguale. La molla va rastremata dalle viti alla testa, ossia va sfinata lateralmente e sopra in modo graduale per alleggerirla in direzione della testa, inoltre la smusso sugli angoli. La piego in base alla forma del manico dandogli un po più di piegatura sulla testa in modo da caricarla leggermente, perche dopo la tempra tende a cedere. Ora, al di la del materiale usato e dalla temperatura di tempra che supera di poco i 1000 gradi per inox e semi inox. Il rinvenimento cambia tra lame e molle. Mentre la funzione della lama è quella di resistere al taglio quella della molla è di ritornare in posizione. Si dice che per flettere la molla deve raggiungere il “blu di tempra” ossia dopo averla temprata il rinvenimento permette di allungare le fibre dell’acciaio. Per la lama deve essere leggero, 150/160 gradi nel forno elettrico per 1 ora. Per la molla invece deve superare i 280/300 gradi per 1 ora e lo si nota perché l’acciaio assume un colore dorato bluastro dovuto all’ossidazione superficiale. Essendo che il forno elettrico di casa non supera i 230 gradi io allungo il tempo di permanenza nel forno di un altra mezz’ora, perciò 230 gradi per 1 ora e mezza. Inoltre per fermare il rinvenimento sia lame che molle, una volta ritirate dal forno, ancora bollenti, vanno freddate in acqua subito. Essendo che il rinvenimento lo faccio in cucina le spengo sotto l’acqua corrente del lavello. Spero di esserti stato utile, ciao, Ettore.
Bella
Lindo demais parabéns pelo seu trabalho
Muito obrigado, fico feliz por ter despertado seu interesse
Grande. una curiosità. mi puoi dire lo spessore della lama della molla e del manico ? ciao e grazie
Tradizionalmente lama e molla hanno uno spessore uguale di 3 mm, la molla peró viene rastremata e sfinata parecchio sul flettente, cioè tra le viti e la testa fino a 1/1,5 mm. Io per la lama uso D2 o K100 da 3 mm, per la molla Ma5m (non V) da 2,5/2 mm in base alla lunghezza del coltello 1,5 se è microscopico. Sfino molto le molle cosa che si vede su quelli antichi. Le viti poi le raccolgo e ne metto generalmente 2, 3 se è un fuori misura. Per il manico in genere taglio il legno o spiano il corno fino a 2 cm in modo da avere abbastanza materiale nell’eventualità che faccio uno scasso non parallelo e ho la possibilità di riprendere i paralleli tra le due estremità, inoltre c’è abbastanza materiale per lavorare per creare incisioni, tortiglioni ecc. Per i legni l’altezza è di 2,5-4 cm in base a quanta curvatura voglio dare. Piu il manico è curvato piu la lama è larga. Poi dipende da te. Comunque piu coltelli fai e piu impari ad ottimizzare, a capire come tagliare, spianare e posizionare fori dei perni e viti. Solo il lavoro porta esperienza, piu ne fai piu ti impari e l’ultimo è sempre migliore dei precedenti. Non aver paura a sbagliare per due motivi fondamentali: la pazienza (e la costanza) è la virtù dei forti, e a tutto c’è rimedio fuorchè alla morte. Perció sbaglia, sbagliando si impara, fa parte del gioco. DAJE!!!
Bravo amigo ...the Best of the Best...
Grazie
Per comprarne uno itentico a questo come devo fare, mi puoi dire anche il prezzo
A parte che ci voglio 300€ per un coltello così… ma poi non ho piu il tempo per realizzarlo
Complimenti!!!!! Quale spessore idoneo per la lama?
Assolutamente, 3 mm, per un monolitico (manico con incasso)
@@etoknives grazie
Vorrei fare una n manico n osso bianco,avresti un video dedicato?
No, per la semplice ragione che sia l’osso che l’avorio sono troppo rigidi e si scheggiano con estrema facilità. Questo tipo di coltelli che faccio hanno lavorazioni molto fine, già un manico in legno è meno indicato malgrado sia, anche un essenza dura, più elastico dell’osso. L’unica cosa che puoi fare è usare una punta di corno di cervo o cervide, che scorticato diviene bianco latte. Essendo che il corno di cervo ha un accrescimento fibroso, è piu resistente e non si scheggia ne si spacca. Ho fatto diversi romaneschi in cervo, l’ultimo pochi gg fa. Evita osso e avorio, sono buoni solo per le guancette dei coltelli fissi. Ciao.
Ettore 3515139122, meglio un primo contatto tramite messaggio whatsapp in quanto il mio telefono blocca le chiamate in entrata da numeri non in rubrica
Ciao! Sono Rodolfo tutto bene ? Ne ho riprodotto uno come questo,ho avuto qualche difficolta' a stabilire le distanze tra i due perni,ma alla fine dopo qualche prova con del cartone sono riuscito ad avere qualcosa di corretto..hai una tecnica particilare per riuscire piu' facilmente? Grazie per la tua gentilezza. Rodolfo
Ciao Rodolfo, no non ho una misura precisa, i fori vanno a 1 cm circa l’uno dall’altro, il foro per il perno di rotazione a circa un centimetro dall’inizio del manico. Il foro di rotazione va leggermente disassato in basso rispetto al centro del manico, il foro di battuta piu vicino possibile al dorso del manico, altrimenti in chiusura il tallone della lama andrà a battere sul perno non permettendogli di chiudersi bene. C’è infine da considerare il punto in cui andrà fatto il foro del perno di battuta che non puó essere troppo vicino alla schiena del manico perchè li stonda parecchio e per poi ribatterlo bene risulterà difficile. Purtroppo è un “gioco” a cui l’esperienza aiuta e l’esperienza si fa a farne parecchi di coltelli. Insisti, piu ne fai e piu migliori, piu riuscirai ad ottimizzare e a far sempre meglio. Insisti, buon lavoro
Io vado “a occhio” su tutta la costruzione, è tutta esperienza, avró superato abbondantemente i 100 coltelli
@@etoknives immaginavo non avessi regole précise,inizialmente con il modello di cartone mi sono reso conto di cosa mi spiegavi nel tuo messaggio. Qui a Parigi il coltello romano é molto conosciuto e apprezzato! Come posso contattarti in privato? Ciao, grazie ancora !
Sai dove posso trovare un corno di cervo o simile x ricavare un manico x coltello Buck 110 ? Grazie
Ciao, come ho descritto sul video, puoi tentare sul sito di Di Bon & Centazzo, hanno anche il cervo normalmente. Altrimenti lo trovo spesso su ebay, cerchi “corno caduco di cervo”. Ci sono molti che abitano sull’Appennino o sulle Alpi e nelle escursioni cercano i corni di cervo. Si chiama caduco perche cade con la muta, da febbraio ad aprile, ai maschi, cadono le vecchie corna usurate dai combattimenti con gli altri maschi, dalla difesa contro i predatori e dallo sfregamento sugli alberi, per poi rimetterne di nuove in vista del periodo di accoppiamento che avviene in primavera. Molti abitanti di queste zone cercano dette corna tra valli e boschi dove sanno che c’è il cervo, le raccolgono e poi se le rivendono su internet, se sono fortunati e trovano la coppia le rivendono a prezzi esorbitanti come trofeo superando le 200€. In genere peró trovano il singolo corno che vendono tra le 35/40€ alle 70/80. Io il Buck che dici non lo conosco, presuppongo sia un lama fissa, conoscendo la marca penso sia un integrale, perció ti servono un paio di guancette, se devi fare solo quelle ti conviene un fornitore da cui le trovi giá tagliate e in coppia, altrimenti le ricavi da un corno sano e col resto ci fai altri coltelli, anche chiudibili volendo
@@etoknives ti ringrazio x la risposta. Molto gentile
@@domenicobeltramo6407 prego ci mancherebbe
bravo e grazie per tutte le descrizioni e i video
Grazie, l’ho fatto volentieri
bellissimo!! lo vendi come posso contattarti in privato?
TE RISPONNO PE CORTESIA: Già mi hai scritto due settimane fa e ti ho risposto, con questo mi fai capire che sei un rompicojioni ed io nun c'ho tempo da perde co l'imbecilli, er video è de TRE anni fa e er cortello so TRE anni che stà in mano de quarcun artro, e già me la sò magnata quella piotta e mezza, perciò, sentitamente NUNMECACAERCAZZO e vedi D'ANNAFFANCULO (perdona er "francesismo"). Nello specifico poi DU COSETTE IMPORTANTI: IN PRIMIS: poi esse chi cavolo te pare, avecce li sordi che te escono dalle recchie, io li cortelli li faccio pe passione quanno me và de falli, e co li materiali e le finiture che dico io. Nun sò un commerciante e nun c'ho paura de perde clienti, perchè nun se po perde ciò che nun hai, perciò: - te stò sulle palle? STICAZZI - ho perso una opportunità? STICAZZI - te reputi stò cazzo? STIGRANCAZZI IN SECUNDIS: stò qui pe condivide la mia esperienza senza chiedere nulla in cambio, nun me interessa fa cresce er canale ne guadagnacce, perciò: - sei invidioso? STICAZZI - nun sei bono a fa cortelli? STICAZZI - nun te piace ciò che faccio? STICAZZI - me riempi de nolike? STIGRANCAZZI E mò, dopo avette risposto te blocco pure così per il momento, visto che sei iena da tastiera, per pochi istanti TELAPOIANNAPIJANDERCULO, ciao bello!
Ciao, è molto bella, sarei interessato. mi puoi dare un contatto privato su cui poterti scrivere? vorrei sapere il.costo. grazie
Ciao, il costo di un coltello così è 150 euro compresa l’eventuale spedizione. Questo coltello, si puó vedere dalla data in cui ho pubblicato il video, risale a due anni fa, perció non è piu disponibile da parecchio. Potrei rifarlo ma i tempi di attesa sono lunghissimi, in quanto ho altri impegni improrogabili e svariati coltelli da finire. Inoltre non accetto piu commissioni da tempo, in genere posto i coltelli che faccio sul mio profilo facebook e sulla mia pagina facebook, percio se mi segui puoi vedere quando posto un coltello e se disponibile, lo scrivo, e se ti piace mi puoi contattare anche tramite messenger. In genere se disponibile, metto il corrispettivo, due o tre banconote, come sfondo sulla foto. La mia email comunque é etoknives@gmail.com. La mia pagina facebook é coltelli&arte, il mio profilo facebook è Ettore Eto Stella. Poi in pvt se mi contatti ti fornisco il mio numero di cellulare. Ciao
😎👍👍
ciao, ma che tipo di disco è quello che usi per lo scasso?
È un disco da taglio multimateriale, l’ho comprato dal ferramenta, é come quello classico da 115 per ferro da mola angolare, solo che serve a tagliare legno, plastica e alluminio
Ettore complimenti e bellissimo sei bravo un casino
Grazie
io non trovo nessuno che mi insegni a lavorare il ferro per imparare a fare coltelli tradizionali, sto vicino Roma pure io. Puoi consigliarmi qualcuno da cui "andare a bottega"? o una scuola se la conosci?
Ciao Matteo, a parte che “magari li voi”, comunque nel mio piccolo potrei insegnarti. In realtà per fare coltelli tradizionali c’è poco da insegnare perche l’acciaio usato è il c70 che non ha particolari prerogative, considera che io uso dei “semi inox” che di inossidabile non hanno nulla in quanto la quantitá di cromo che contengono non gli impedisce di arrugginire, è che insieme ad altri metalli presenti nelle leghe, una volta lucidati, essendo piu compatti, resistono di piu, poi io sui miei 67 video presenti nel mio canale faccio vedere come taglio, lavoro, tempro e rinvengo l’acciaio, dovendo lavorare acciai piu duri aumento la temperatura di tempra, con il c70 o il k720 non c’è bisogno, io supero i 1000 gradi ma con questi due ti puoi mantenere sotto. Su internet esistono le scale di colore a cui corrispondono le temperature di tempra e sono valide per tutti gli acciai sia inox che al carbonio. Poi comunque va fatto un rinvenimento nel forno elettrico di casa e in base al tempo e alla temperatura di ricottura si ha un rinvenimento per la lama (riaffilatura ,mantenimento del filo, resistenza alla torsione) o per la molla (effetto memoria). Fori, bisellature e punzonature a battuta vanno fatte prima della tempra. Poi per quanto riguarda le lavorazioni, io uso frullino, carteggiatrice a nastro e trapano a colonna, a parte quest’ultimo c’è chi fa tutto a mano, tipo Clemente Esposito Amendola che è di Rignano (se non erro). Io ti posso dare delle dritte sempre che tu mi dici che sistema di lavorazione vuoi usare. Se mi vuoi contattare direttamente il mio numero è 3515139122, peró è qualche giorno che ho qualche problema di udito perciô mi puoi contattare tramite whatsapp. Ciao
Dove posso comprare i corni? Ho cercato ma senza successo
Scusa ma non hai cercato, facebook è strapieno di gruppi di coltellinai perciô basterebbe domandare, c’è un video sul mio canale che descrive dove prendo i materiali, corni compresi, li trovi su eBay, su Etsy, sui gruppi Facebook, su Instagram (corni per coltelli), Lc Coltelleria, Ksteel, poi io mi servo da Di Bon & Centazzo, sul sito clicchi su shop, vai su corni scegli l’animale, il formato la misura e il prezzo
❤ te se vole bene eto!
Buonasera Ettore ma su Roma mi sapresti indicare qualche negozio che vende lime taglio dolce .. e magari a anche lo zigrino
Buonasera Nico, in un negozio per attrezzature da orafo trovi tutte le tipologie di lima e in tutte le grane dal taglio ultra dolce alla bastarda. Io mi fornivo da Litas in Via Rocca Priora 27 (Metro Colli Albani) lo trovi su internet. Per le lime da zigrino ti dovresti rivolgere ad un armaiolo, nascono per fare la zigrinatura sui calci dei fucili da caccia e sulle guanciole delle pistole “vintage” tipo la Colt 1911a1. Puoi provare su Amazon o Ebay, forse anche su Etsy. Altrimenti le ha Ksteel credo, ma un fornitore per armaioli ne ha con diversi “disegni” e larghezze degli intagli. Io non le uso, già il torciglione che faccio snatura un po, poi la zigrinatura non si usava proprio, è na roba moderna
@@etoknives buongiorno Ettore grazie per le tue dritte sei sempre gentilissimo ...
Ci mancherebbe, ciao
A quando il piacere di un'altra video? 😢 ci manchi.
Ciao Gian Luigi, lo só, manca anche a me, ma è un periodo particolare della mia vita, di transizione a livello lavorativo, che non è ovviamente quello di coltellinaio. Sto cercando di cambiare totalmente lavoro e nel frattempo, dovendo sopravvivere, devo continuare con quello vecchio, in più c’ho qualche altro impiccio e “nun só a chi dà i resti”, come si dice a Roma. Riprenderó indubbiamente, anche se è una gran fatica fare video, mi piace ma vorrei organizzarmi meglio, cosa che è in progetto e che realizzeró col nuovo lavoro
@@etoknives anch'io sto come te. Dal 1982 che lavoro in ristoranti e pizzerie ed ora non c'è la fo più. Sto cercando di cambiare come te. Allora a presto e......auguri a tutt'eddue!!!@
Auguri anche a te allora. Io attualmente mi occupo di ristrutturazioni, elettricità ed idraulica, ho 55 anni e la mia vita lavorativa l’ho passata in cantiere e a parte che il fisico non regge piu ho proprio un rifiuto psicologico. Stamattina faró l’esame per il kb con l’obiettivo di diventare NCC
X acquistarne uno come si può
Salve io sono presente su Facebook e tramite Messenger mi puô contattare, o mandarmi un messaggio tramite Whatsapp che è più semplice il mio numero è 3515139122. Peró attualmente ho giusto un coltellino disponibile in cervo e molti altri da finire. Inoltre non riesco in questo periodo a metterci mano perche ho altri impegni più importanti e altre commesse precedenti perció i tempi di attesa sono piuttosto lunghi se vuole un coltello con determinate caratteristiche. Puó anche seguirmi su Facebook dove posto sempre i miei lavori finiti perció se vede un coltello che le piace ed è disponibile mi puó contattare e ci mettiamo d’accordo per l’eventuale acquisto, il link del mio profilo è: facebook.com/enea.coltelli . Distinti saluti, Ettore.
È molto bello complimenti ettore
Grazie
Eto di dove sei? Vicino roma?
Sono romano, nato a Don Bosco ma cresciuto a Trastevere, da 15 anni vivo a Ladispoli
Buonasera Ettore grazie che ci sveli il tuo sapere ! Io mi sto apcciando alla costituzione del coltello .. saluti da Torpignattara
Ciao Nico, buongiorno, è ovvio che questa per voi è un infarinatura ed è il mio metodo di costruzione, non pretendo che sia il migliore. Deve essere un punto di partenza per chi si avvicina a questo mondo, il canale nasce fondamentalmente per questo scopo, diffondere la cultura del coltello. Poi la mia produzione è incentrata sui romani anche perche non mi piacciono i coltelli che pesano in tasca, poi mettici che da romano sono di parte perche il coltello è la nostra tradizione tra le piu antiche soffocata dall’avvento del fascismo che l’ha fatta sparire come molte zone della città, anche perche il romano, con la sua punta acuminata e col blocco della lama non nasceva di certo per tagliare il formaggio. Roma è da sempre una delle città piu violente d’Europa se non del mondo intero. Basti pensare che negli stessi periodi storici c’erano piu morti di coltello a Roma che lungo tutta la frontiera americana per mezzo delle armi da fuoco, da qui la necessità dell’autorità fascista di “ripulire” la città simbolo perche centro dell’impero. Altrimenti come in tutte la altre regioni d’Italia anche noi abbiamo le nostre tipologie che sono poi fondamentalmente quattro. Basti pensare che ogni regione ha da quattro a otto tipologie di coltello, su ventuno regioni quanti tipi di coltello esistono in Italia, solo gli spagnoli ci si avvicinano con le loro navajas. Il coltello per noi è la tradizione e le tradizioni vanno coltivate e mantenute, sono l’anima del nostro popolo. Perció chiedi pure se hai dubbi, tanto rispondo sempre, magari non subito ma sono sempre disponibile, è il mio modo di essere. Ti auguro buon lavoro e saluti da Ladispoli (ma só de Trastevere 😁😁😁)
@@etoknives buonasera stavo vedendo i tuoi coltelli e sono tutti bellissimi .. si vede che ci metti tutto il cuore. Comunque grazie per la risposta. Fare. Un coltello alla romana è il mio sogno ...ora cominciero con uno più facile ..poi più in là ci provero arrivederci a presto
Prova direttamente con un romano, fidati, non è difficile, sul canale c’è una playlist specifica per il coltello alla romana dove spiego passo passo tutto il procedimento partendo da blocchetto di legno e dalls lastra di acciaio. Prova con un blocchetto di bosso o ulivo sono facili da trovare, o anche un pezzo di radice di erica arborea la trovi nei pet shop come masticabile per cani. Come acciaio usa un k720 da 3 mm, lo trovi alla coltelleria Dolcimascolo, sta in via Gallia a 30 metri da piazza Tuscolo. Come acciaio va bene per le lame e per le molle lo tempri a gas e lo rinvieni nel forno elettrico di casa. Tanto tra lama e molla cambia solo la temperatura di tempra ed è tutto spiegato nei video. E fammi sapere come va, mi fa piacere. Ciao
@@etoknives sono stato oggi da dolcimascolo il k 720 e finito sono stato costretto a prendere il C70 una da 3 per la lama e una da 2 per la molla poi ho preso il bufalo nero' solo che non aveva ne le viti e ne i perni ora cerco in rete e vedo che trovo .. volevo chiederti se sapevi consigliarmi una mola a nastro per cominciare .. comunque grazie per i tuoi video e la tua disponibilità buona notte
Il problema non sono le viti ne i perni e rondelle ma la nastratrice. Per i perni io uso i chiodi in ferro da carpentiere da 7 cm li vendono a peso dal ferramenta, sono quelli con la testa piatta e zigrinata. Non quelli da cemento con la testa bombata. I chiodi da 7 hanno un diametro di 1-2 decimi superiore ai 3 mm, per rettificarli li monti su un avvitatore e li fai girare in parallelo sul nastro mentre gira. Le rondelle in ottone da 3 mm le trovi sempre dal ferramenta, anche Leroy Marlin dovrebbe averle. Le viti servono a ferro devono avere un diametro sulla filettatura da 3 mm max e la testa con impronta a taglio. Io le ho trovate dal primo ferramenta che incontri su via Grimaldi venendo da viale Marconi. Le potresti trovare da un altro ferramenta se ha fondi di magazzino. Le mie sono di marca Mustad. Per la carteggiatrice dipende dalle tue disponibilità economiche. Io ho iniziato con una ruota a espansione ma è limitata. Le carteggiatrici da banco per legno non sono buone per fare coltelli, soldi buttati. Io me la sono autocostruita ma c’è chi le fa artigianali sui vari gruppi. In questo caso vai su “knives & tools” o “coltelli fai da te” e domandi all’amministratore Gennaro Capuccio che ti risponde anche per il forno. L’ultima opzione è la Titangrinder. È tutta questione di soldi ed intenzioni
Complimenti bellissimo coltello
Grande Ettore 🇮🇹👍
Grazie mille per la risposta, è un coltello tra i miei preferiti, insieme alla balestra d'avigliano,la saracca romagnola,la resolza, complimenti, saluti da Parma
La balestra e la saracca sono coltelli che si avvicinano molto al romano, il primo perô era per persone di alto rango, per via delle lavorazioni molto ricercate, il secondo con il romano erano piu per il popolo, entrambe mi piacciono molto e se trovo qualche costruttore disponibile ci farei volentieri uno scambio, non amo molto comprarli e attualmente non me lo posso permettere. Comunque continua a seguirmi, i romani li faccio di continuo, ne ho 4 a cui fare le molle, quando ne finisco uno ci faccio uno short di presentazione oltre che un post su facebook
Bel rumore all'apertura
E così deve soná!!!😁😁😁
Stupendo complimenti.
Grazie
Bellissimo coltello, ottima realizzazione, complimenti, sono appassionato di coltelli,mi piacciono molto i regionali,e specialmente questi modelli da difesa della persona
Grazie, semmai da attacco, il romano è brutto dirlo ma nasce per offendere. È un coltello da combattimento, ci si facevano duelli. Nello stesso periodo storico c’erano più morti a Roma di coltello che su tutta la frontiera americana con fucili e pistole
@@etoknivesbuongiorno dove posso contattarla in privato?
@@antonionesci9243 salve etoknives@gmail.com puó contattarmi qui, Ettore
Estetica d’altri tempi, solidità e materiali al meglio, e pure una presentazione simpatica…e che voi de più 😊!?!
😁
si puo avere?
In che senso?
Il video l’ho pubblicato 2 anni fa percio il coltello non è piu disponibile da allora. Semmai si puó rifare
@@etoknives si le chiedevo se era possibile rifarlo.
Si certo si puó rifare, identico oppure con variazioni, le lascio il mio contatto email etoknives@gmail.com
@@etoknives grazie
Volevo sapere come lucidare
Come per il legno o l’acciaio, carte vetrate di grana sempre piú fine e poi paste per lucidare con ruote adeguate, sisal con pasta grassa per sgrosso, cotone duro con pasta lucidante e cotone morbido con pasta brillantante
Buongiorno Eto ,mi chiamo Davide ed ho 36 anni con molta modestia vorrei intraprendere l'arte di forgiare. Vorrei provare a costruire un coltello pattadese sono partito col disegnare la lama e successivamente l'anima è corretto? Ho provato la chiusura e mi sembra buona da quello che ho capito è fondamentale il posizionamento del rivetto che fissa la lama è così? Voglio prima costruirlo in legno ho un piccolo laboratorio con attrezzatura varia può essere utile?ogni consiglio è ben accetto grazie molte per i tuoi video spiegazioni top!
La resolsa, questo il modello,non è un coltello semplice, per via del collarino in metallo che sta in testa allo stesso. Si usa del metallo morbido, come ottone alpacca o rame, che va ricotto, ossia scaldato al rosso acceso e lasciato raffreddare a temperatura ambiente per ammorbidirlo e poi accompagnato sulla stondatura creata sul corno intorno al foro del perno. Io non l’ho mai fatto, è in programma provarci ma anche io devo chiedere a mia volta consiglio a un coltellinaio sardo che li costruisce e al momento non puó essere, poi ne faró video ma prima devo iniziare a costruirli, perció non posso aiutarti adesso. Inoltre i coltelli sardi si chiamano doppiati, ossia vengono usate due placche in corno che vengono fissate a mezzo di rivetti su un archetto in acciaio, che non è una molla perció non abbisogna di tempra e rinvenimento e serve oltre a dividere le placche nel creare lo scasso anche a fare da battuta al tallone della lama in apertura. Poi i coltellinai sardi partono da una dima in carta per tutte le parti, ossia lama, archetto e placche e loro sanno come posizionare il foro per il perno di rotazione che è diverso da quello per il romano. In pratica i coltelli sardi e i coltelli romani sono due tipologie estremamente diverse. Il romano è un monolitico, ossia un blocco scavato, il coltello sardo è doppiato ossia due placchette intorno a un archetto in metallo. Poi ci sono i ferrati dove le placchette sono in metallo rivestite ulteriormente da placche in legno o corno, per tutta la lunghezza o solo in parte o lasciate addirittura nude, possono essere con semplice archetto o a molla fissa, senza dente di blocco, con dente di blocco o con testina scassata con un asola che accoglie il castello della lama, ossia lo scrocco o gli scrocchi. Da come vedi l’arte della coltelleria è molto varia e in questo caso non posso aiutarti e vorrei credimi. Un consiglio che ti posso dare è quello di abbandonare l’idea di costruire un coltello sardo e tentare qualcosa di piu semplice come il romano o un ferrato, quando poi ti sei impratichito riprendere l’idea di partenza avendo un determinato bagaglio di esperienza. In pratica devi fare gavetta. Con i miei video puoi realizzare un romano, seguendoli passo passo, senza avere fretta, io c’ho messo oltre 20 anni, 6 solo sui romani. Segui tutta la realizzazione facendo gli stessi passi, io spiego il perche dei passaggi nei video e perche prima uno e poi l’altro, è il mio metodo. A me non ha insegnato nessuno, è tutta farina del mio sacco, tanti errori fatti in esecuzione e corretti nei coltelli successivi e i miei video a questo servono a non farvi sprecare inutilmente materiali e a non mandarvi in quel panico provato piu e piu volte. Poi la mia è una infarinatura, una partenza, sta poi a voi evolvervi, creando, ricreando, e ancora ricreando, piu coltelli fai e piu ti impratichisci correggendo gli errori di volta in volta con i pezzi successivi. Buon lavoro.
@@etoknives grazie molte buone feste!
Grazie molte, auguri di buon natale e felice anno nuovo
ciao Eto...complimenti per tutti i consigli che fornisci, per la chiarezza e la competenza che dimostri. Una curiosità: dove prendi i rami di bosso o di ulivo? Credo che li raccogli nei boschi, e quindi ti chiedo consigli su come fare la raccolta dei legni in natura. Quali essenze vanno bene oltre al bosso e all'ulivo? in che stagione raccogliere, come stagionare, che parti di ramo scegliere, ecc. ecc. ecc. Un video credo che sarebbe gradito a tanti. Ciao e ancora complimenti. Beppe
In realtá ho già fatto un video dove descrivo i miei fornitori. Il legno lo rimedio o lo compro, io sono cittadino non campagnolo e comunque lascia il tempo che trova perche un legno fresco va stagionato e ci vogliono anni e spazio non ne ho tanto. Olivo, castagno, noce, robinia, quercia li trovi da chi vende legna da ardere. Il bosso è da liuteria quello nostrano è troppo piccolo per farne manici e non i rami ma il tronco va usato, specie l’olivo, i rami hanno fibre lunghe, il tronco ə arabescato, piu ti avvicini alla radice e meglio è
ciao Eto. Complimenti per la tua semplicità nello spiegare i vari passaggi; il tuo canale è veramente utile e comodo anche perchè è in italiano. Grazie per il tuo impegno. Domanda: il legno di bosso per i manici lo raccogli in natura? In generale, come raccogli i legni in natura? Puoi dare consigli e tecniche di raccolta e stagionatura? Quali essenze reputi buone per i nostri scopi? Anche perchè comprare legni è costoso e non sempre facile, se si può risparmiare....Credo che un video sarebbe apprezzato da tanti. Grazie e ancora complimenti.
Ciao Giuseppe e grazie per i complimenti, in realtà sono attivati i sottotitoli che correggo prima di lanciare il video e RUclips li traduce in 40 lingue. No il bosso io lo acquisto solo non attraverso i canali specifici per la coltelleria. L’ho acquistato diversi anni fa, un tronchetto di 1 mt per 15 cm di diametro che ho fatto tagliare a fette da 3 cm l’una. Così farei per altre essenze. Da noi il bosso è piccolo ed esile, è usato come pianta ornamentale e per fare le siepi basse, l’avrai visto migliaia di volte in giro per le cittá, ha foglioline piccole e circolari e si presta a fare le sculture verdi, in genere lo si usa all’entrata dei grandi alberghi in vaso e la chioma a palla. La stagionatura di un qualsiasi legno è di circa un paio di anni per centimetro di spessore, più compatto è piu tempo ci mette a stagionare, il luogo deve essere asciutto e ventilato, le testate vanno cerate altrimenti possono spaccare e deve essere tenuto distaccato da terra proprio per evitare di marcire. Sono buoni buona parte dei legni da frutta, albicocco e nespolo sicuri. Tutti quelli da frutta secca, castagno, noce, nocciolo, mandorlo, pistacchio. Poi ci sono altri alberi tipici dei boschi, come il bagolaro o spaccasassi che è durissimo, la radice dell’erica arborea che ci fanno le pipe ma necessita di un procedimento lungo per prepararla alla stagionatura altrimenti si fessura. Poi altre piante tipiche della macchia, olivo, olivastro, ginepro, anche l’eucalipto ə buono ma trovarne uno caduto è un impresa. Il tasso ma non si puó raccogliere, anticamente ci facevano gli archi da caccia e da guerra. Anche la robinia e la quercia. Comunque io non li raccolgo, li rimedio in genere o li recupero, tipo il mogano o il ciliegio. Se devo acquistarlo mi rivolgo a Riwoods, Rivolta Legnami di Desio che sono specializzati in legno da liuteria.
Ciao Eto,ti chiedo un' informazione, vorrei iniziare a creare qualche coltellino. Ho un piccolo laboratorio improntato alla falegnameria hobbystica. Mi daresti qualche consiglio sulle attrezzature indispensabili? Grazie
Ciao, in realtá ci sono alcuni che realizzano coltelli completamente a mano utilizzando lime e carte. Il corno è un materiale duro come una plastica dura, anche i legni utilizzati sono in genere duri tipo il bosso o l’ulivo, percio possono essere anche sgrossati a raspa. Una cosa essenziale è un trapano a colonna in quanto è necessario fare fori molto precisi e perpendicolari il piu possibile. Poi una carteggiatrice a nastri aiuta molto soprattutto nella lavorazione dei piani di lama. Serve anche un forno per la tempra, per quanto si possa temprare una lama di piccole dimensioni a cannello per eseguirla bene tutta la superficie deve essere alla stessa temperatura che è di 850/900 gradi per gli acciai al carbonio, di poco oltre i 1000 per i semi inox, invece per l’inox è necessario un forno elettrico computerizzato perche la temperatura deve mantenersi stabile dai 5 min in poi in base allo spessore dell’acciaio. Io tempro in forno a gas autocostruito e difatti non uso l’inox, gli acciai semi inox in realtá sono carboniosi con una certa quantita di cromo ed altri elementi come molibdeno, vanadio e cobalto che ne aumentano le doti di resistenza alls corrosione, ma ossidano, anche se piu lentamente, lo stesso. Per il rinvenimento uso il forno elettrico di casa perche le lame vanno rinvenute tra 150 e 180 gradi per un ora, mentre per le molle 230 per un ora. Per spegnere la tempra uso olio di semi. Per la finitura sempre carte mano mano piu fine, olio di lino cotto per i legni, paste e moscioni per corno e acciai. Spero di averti aiutato
i would like to make this knife can you get me a template please
Hi, I don't use a model, I make my knives by eye, in the sense that I know how to build them, the system I use is described step by step in the 9 videos of "the Roman knife" if you want I can make you a rough drawing, but even if the model is the same for everyone, there are only the more tapered or more pot-bellied ones as well as other types of blades. I can roughly make a drawing to make you understand how it is done
write me an email so I have an address to reply to, sorry if the translation may not be exact, I'm Italian and I don't speak English, I translate via google translator
My email is etoknives@gmail.com
è una meraviglia
Grazie
Ciao Eto, per la lama, che differenza c'è tra il C70 e il 440C e secondo te chi dei due è migliore (vantaggi e svantaggi)? Grazie!
Ciao, sono due acciai estremamente diversi perció non comparabili, innanzitutto il c70 è il più povero tra gli acciai al carbonio, ha un ottima durezza e regge molto bene il filo peró non é molto flessibile specie sugli spessori molto fini se usato per le molle. È usato soprattutto per i tradizionali perche è quello che si avvicina agli acciai usati nei secoli passati. L’aisi 440c è uno tra i migliori acciai inossidabili per strumenti da taglio, è conosciuto anche come ats34 o rwl34, la differenza tra i due è che il primo è fabbricato per laminazione, il secondo per sinterizzazione delle polveri. L’altra differenza tra carboniosi e inossidabili è che i primi possono essere forgiati e temprati semplicemente, i secondi hanno bisogno di temperature molto stabili per un certo tempo perció necessitano di forni elettrici computerizzati o forni a gas dove la temperatura puó essere controllata e resa stabile il che è piuttosto complicato. Diversi anni fa utilizzavo il c70, più facile da molare e temprare, il 440c non l’ho mai utilizzato. Non preferisco e non uso nessuno dei due. Il mio preferito è il d2 se ne ho a disposizione, in alternativa il k100 chiamato anche d3. Entrambe sono considerati semi inossidabili, acciai al molibdeno vanadio, nel d2 è presente anche il cobalto, in realtà sono carboniosi ad alta quantità di carbonio, molibdeno, vanadio, silicio e cromo permettono di raggiungere una durezza eccellente, resistenza alla corrosione e soprattutto per il d2 una estrema resistenza alla torsione, essendo piuttosto duri non sono facili da lavorare, reggono molto il filo e si affilano molto bene. Io li tempro a gas perche resistono molto alle alte temperature poco stabili e non carburano come gli altri, ovviamente li porto al giallo perció a temperature di poco superiori ai 1000 gradi e ce li tengo qualche minuto
Vista la domanda presuppongo che tu inizi adesso a fare coltelli perció ti consiglio di imparare sul più economico c70 sia per fissi che per chiudibili, quantomeno gli errori non li paghi molto ed è importante che fai fai e fai perche più fai e piu impari, soprattutto dagli errori, per poi passare piu in la ad acciai piu performanti
Vista la domanda presuppongo che tu inizi adesso a fare coltelli perció ti consiglio di imparare sul più economico c70 sia per fissi che per chiudibili, quantomeno gli errori non li paghi molto ed è importante che fai fai e fai perche più fai e piu impari, soprattutto dagli errori, per poi passare piu in la ad acciai piu performanti
Vista la domanda presuppongo che tu inizi adesso a fare coltelli perció ti consiglio di imparare sul più economico c70 sia per fissi che per chiudibili, quantomeno gli errori non li paghi molto ed è importante che fai fai e fai perche più fai e piu impari, soprattutto dagli errori, per poi passare piu in la ad acciai piu performanti
Bellissima guida ! Grazie di aver condiviso questa conoscenza!🙏 una domanda sulla molla. Si può anche fissare sul dorso del manico solo con i due fori passanti per le viti? o strettamente necessario anche il terzo buco per incassare la punta posteriore ripiegata ?
Non ho capito la domanda sui fori passanti, con dei rivetti? Non conviene, avvolte dopo aver fissato la molla con le viti mi accorgo che la stessa è troppo dura e la devo rismontare per alleggerirla, oppure alla prima prova cede troppo e rimane troppo alzata perció la devo rismontare per ricaricarla di nuovo, se la rivettassi non potrei più agire sulla stessa per apportare modifiche. Poi comunque sarebbe un problema ribattere i rivetti nello scasso, il rivetto funziona perche va ribattuto da entrambe i lati altrimenti esce dalla sede, la ribattitura fa espandere il metallo oltre il foro bloccando il rivetto e comunque martellare l’acciaio su un così esile spessore di corno e peggio mi sento sul legno farebbe di sicuro spaccare il manico in due. Il foro finale serve per montare la molla in linea, ho fatto coltelli, non alla romana, dove non ho fatto il foro, e comunque non tutti lo fanno, anche per i tradizionali ma di altre regioni si usava non farlo, per esempio lo zompafuosso napoletano ha la molla arricciata sul finale come il riccio per l’anello di sblocco. Per quanto riguarda le viti poi, ho visto un romano la cui molla era bloccata da un perno a sua volta forato perpendicolarmente e fermato da un rivetto passante sul fianco del manico. Le molle delle navajas spagnole nel punto in cui sono fermate hanno delle “orecchie” che suguono la stondatura del manico, forate e un perno le attraversa bloccando la molla sul manico. Comunque in questo caso l’acciaio è finissimo e non vengono subito montate fisse, si prova la molla più volte e se va bene, una volta finito il coltello si fissa la molla definitivamente. Per finire comunque il coltello alla romana nella stramaggioranza dei casi è fatto nelle forme e nella molla così come lo faccio, ossia con una o piu viti e il foro finale in cui è inserita la ripiegatura della molla. Poi io preferisco mettere sempre almeno due viti per essere sicuro che vanno a bloccare la molla, anche sui più piccolini, poi uso viti a testa bombata e a taglio. C’è poi chi usa viti svasate e crea una svasatura sulla molla affinche la vite rimanga “a filo” sulla stessa ma sempre a taglio. Nessuno vieta di montare viti con inserto a croce o addirittura a brugola o torx solo che le ritengo un “cazzotto in un occhio”. Spero di essere stato esaudiente e aver risposto alla domanda, saluti
Grande! Intanto grazie della risposta dettagliata, in verità nella domanda ho sbagliato io a scrivere fori passanti,quindi l ho posta male, ne è uscito comunque qualcosa di didattico,mi riferisco sopratutto al foro per la parte ripiegata della molla,ha una sua utilità oppure posso non farlo? siccome al momento sto lavorando solo a Lima e trapano a mano vorrei evitare di fare quel foro se trascurabile come operazione e fissarla solo con le due viti
Il foro dietro permette sia di allineare meglio la molla, sia di avere un terzo punto di fissaggio della stessa. Come ho detto ho fatto anche coltellini in cui non avendo spazio per il foro finale ho fissato la molla con le sole due viti. Peró per mettere le viti, come si vede nel video della molla del romano in bosso io creo un “invito” da 2 mm essendo le viti che vado a montare da 2,9 mm, gli inviti li devo fare per forza perche sia il corno che i legni da manici sono ostici. Le viti sono “a ferro”, volendole montare su una barra di metallo, a meno che non si usino le autoforanti, il sistema è quello, si fa un foro più piccolo di mezzo millimetro e la vite che è molto dura crea la filettatura “femmina” all’interno del foro (parlo da artigiano, sono un elettricista). Ma anche in falegnameria è lo stesso, se si devono accoppiare due legni molto ostici e non conviene la spinatura, si creano dei fori di invito altrimenti andando ad avvitare viti molto spesse si crepa il legno “a vena”. Perció se tu usi il trapano classico, magari a velocità bassa e lo metti ben perpendicolare allo scasso, col manico ben fermo in morsa e fai con calma e attenzione, come fai gli inviti per le viti puoi fare anche il foro finale. Detto questo tu puoi fare come vuoi, puoi anche evitare di farlo chi te lo impedisce? Fare coltelli è tutto estro e fantasia, non ci sono regole fisse. Infine “coltello alla romana” significa come andava di moda a Roma tra l’inizio del 1800 fino a metá del 1900 (fu il Duce a decretare la fine dei bulli incarcerandone buona parte a Ventotene, decretando così anche la fine dei duelli “di strada” con il coltello a Roma). Io per esempio abbellisco i miei romani con il tortiglione che non era un incisione usata all’epoca, molti invece usano la zigrinatura perche, avendo le lime adatte (da zigrino) sono estremamente semplici da fare, ma si usano sui calci a pistola dei fucili da caccia, non davvero sui romani. Gli intagli dei romani antichi erano spartani e linerari, linee continue, intagli a spiga, croci di sant’andrea, non davvero tortiglioni e zigrini. Poi si l’olivetta finale o manico tronco, barilotto a zigrino molto largo manici intagliati strani, lame a becco d’aquila, a lancia, a mozzetta… anche i coltellinai di un tempo quanno je girava “strano” di tanto in tanto tiravano fuori l’estro. Per chiudere, detto alla romana e con simpatia “fa come te pare”😂😂😂
Ahahah mitico sei stato ultra eusastivo eto grazie mille!🙏 per forare infatti uso il trapano a manovella per andare piano e preciso, sono riuscito a fare un paio di molla semplice ,anche se con qualche piccolo gioco tra le cartelle e la molla che non lo rendono perfetto ma come primi vanno bene, ora vorrei provare a fare un romano, seguendo la tua guida! Grazie ancora
@@marsdante7942 sono d’accordissimo per la fabbricazione totalmente a mano con attrezzi manuali, c’è Clemente Esposito Amendola, grande amico e coltellinaio che costruisce totalmente a mano e fa delle vere e proprie opere d’arte, ma almeno per i fori serve precisione e il trapano a manovella è troppo instabile, credo che anticamente usassero trapani a pedale come era per le macchine da cucire, magari lo si puó costruire, oppure opterei per un trapano a colonna o se non vuoi utilizzare l’elettricità modificarne uno per farlo a pedale
Questa è arte pura complimenti
Grazie
BELLISSIMO.....COMPLIMENTONI.
Grazie