Il mio bisnonno combatté quella battaglia successivamente perse le gambe, mio nonno combatté la seconda guerra mondiale con la BRIGATA SASSARI, mio padre servì la patria con la Folgore e io sevii la patria per ben 19 anni della mia vita nel GOI gruppo operativo incursori, quando decisi di congedarmi ricordo gli onori e il silenzio la sera prima di congedarmi. Per l'onore e la patria. Viva L'Italia
Nel 1975 la bandiera di guerra del 151 rgt. lasciava la sua sede di Trieste per andare a Roma al museo delle bandiere . C'erano alcuni soldati superstiti della brigata Sassari che piangevano come bambini al passaggio della loro bandiera, che non era solo una bandiera, ma rappresentava gli ideali e l'onore di veri uomini e soldati , di poche parole ma sempre pronti a dimostrare la loro Valentia . La Sardegna deve essere fiera dei suoi figli.
Grazie per la tua bella Testimonianza, in effetti quando vedo la mia Bandiera la mia Brigata Sassari, ed il mio Reggimento il 151* mi scendono lacrime di commozione!!! EX MILITARE 151* SASSARI
Nel 1964 fui inviato da Treviso alla Scuola di fanteria in Cesano di Roma , corso sottufficiali di complemento , dopo sei mesi di scuola fui destinato al 151 fanteria brigata Sassari in Trieste , via Rossetti e vi rimasi fino al congedo , sono stato accolto fra i sardi e non li dimenticherò mai . Avanti forza Paris .
Onore alla Brigata Sassari e alla Sardegna! Sono emiliano e mio figlio quando era alle elementari si innamorò tanto dell'inno Dimonios che lo imparò in sardo!
Che emozione sentire le tue parole Claudio, il tuo Bambino ha voluto imparare l'inno della Brigata Sassari, perché è un ritmo trascinante e le parole incisive riescono ad arrivare dritto al cuore di chiunque lo ascolta. Sicuramente era proprio questo l'intento quando fu creato, e sentirlo dalla voce di un Bambino è veramente Spettacolare. Grazie a te e a tuo figlio per rendergli Onore. ❤️🇮🇹
Antonio Grazie, ogni Inno racchiude storia, sacrifici e valori come il Glorioso dei BERSAGLIERI. Ho narrato anche la storia dei bersaglieri e spero di essere stato più esaustivo possibile. Ti lascio il link: ruclips.net/video/wqLNH_dJicI/видео.htmlfeature=shared Grazie Antonio e sempre orgoglio Italia.
182 Garibaldi ,cravatte rosse che rivivono nell' 11 BTG Caprera che ora è dipendente dell' 11 RGT, l' unico dei 6 reggimenti che portano la cravatta appunto rossa. Quis Ultra? è il motto...
Grazie! Bellissimo video. Mio nonno, classe 1894, è stato un volontario: ritornò apposta dagli Stati Uniti d'America per arruolarsi. Cavaliere di Vittorio Veneto, promosso e decorato sul campo, era piuttosto parco nel raccontare della "Grande Guerra". Diceva spesso che nemmeno in un incubo avrebbe mai visto gli orrori e lo schifo della guerra. Riguardo alla Brigata Sassari, raccontava che la loro fama era diventata tale che metteva in soggezione le truppe nemiche contrapposte in trincea. Loro, allora, simulavano l'arrivo dei "dimonios" nelle proprie postazioni, con canti, vessilli, urla di giubilo. Tutto questo per avere un po' di "quiete" e qualche soddisfazione sul nemico. Girava la storiella tra gli austriaci presi prigionieri che i "dimonios" sbudellassero i nemici, e con le budella ci facessero lacci e cinghie. Chissà? 👋
Grazie Lorenzo per il tuo complimento. Bhe l'ultima frase è un po' irrealistica, ma ciò che dovettero affrontare i soldati, fu realtà. So per certo che la Brigata Sassari e altri corpi dell'esercito affrontarono la paura della morte con coraggio, e molti ragazzi, non tornarono più a casa. Il loro senso di protezione verso i propri cari e verso gli Italiani, li rese forti e fieri, pur consapevoli di perdere il proprio futuro ma di regalarlo a noi. La Brigata Sassari, dove, tornando apposta dall' America per combattere, militò tuo Nonno, si fece conoscere per aver esternato un orgoglio talmente alto nel difendere la Patria, che non ebbero più paura di perdere la loro vita, sapendo di fare la cosa giusta. Mentre si gettavano tra il fuoco nemico, nel Cuor proprio, sapevano che il sacrificio sarebbe servito per fare vivere le future generazioni in pace, lontano da quegli orrori devastanti, e gioire appieno della vita, che a loro aimé non fu concessa. Per questo ogni volta che ricordiamo i caduti di tutte le guerre, chiniamo il capo, per rispettare il loro sacrificio. Grazie e Onore per tuo Nonno 🇮🇹
Vorrei fare una critica costruttiva, con particolare riferimento rispetto ad alcuni punti trattati: 1) La presunta volontà di arruolarsi in massa come valvola di sfogo per le difficili condizioni ambientali e di vita; premesso che è la prima volta che sento questa cosa, la società sarda del termpo era agro-pastorale, come detto le condizioni di lavoro erano durissime, estati calde, inverni freddi quasi sempre senza riparo, malattie e tanto altro, queste sono le condizioni normali di vita a cui pastori e contadini erano abituati da secoli e secoli, questo non li aveva resi propensi a ripiegare su altre alternative più facili (che non c'erano, in una società molto classista se nascevi contadino morivi da contadino), ma li aveva resi duri come l'ambiente in cui si trovavano a vivere, per quanto riguarda i militari di truppa non erano certo smaniosi di andare sotto le armi, la partenza di un uomo faceva venire meno le braccia per il lavoro nei campi e con le greggi, fattore questo devastante per l'economia delle famiglie sarde, discorso diverso per sotto ufficiali e ufficiali di complemento, molto di questi infatti si arruolarono come volontari, erano necessari in quanto istruiti e proprio in quanto istruiti spesso erano portatori di quegli ideali risorgimentatali che rappresentavano per loro una fortissima motivazione, l'unità della patria, la liberazione dei popoli irredenti, la sconfitta di uno storico nemico, tra questi il più famoso fu certamente Emilio Lussu. 2) Gentilmente il coltello tradizionale di Guspini è la Guspinesa e non "giuspinesa", lama tipicamente in uso in tutto il Campidano e più in generale nel capo di sotto. 3) In riferimento al punto precedente, è del tutto improbabile che i fanti del 152° reggimento (forse si tratta di un refuso) una volta traversato L'Isonzo abbiano dato battaglia impugnando la Guspinese, non che non combattessero all'arma bianca anzi!, ma come viene correttamente enunciato nel video il 152° si costituì presso Tempio Pausania, mentre il 151° presso Sinnai, il riferimento geografico è in questo caso importante, se la Brigata Sassari era una brigata a reclutamento regionale, i suoi reggimenti erano ancora più specificamente legati al territorio, nel 152° confluirono elementi del nord dell'isola, viceversa nel 151° personale reclutato nel sud, e con essi giungeva ai reparti lingua (logudorese per il nord e campidanese per il centro/sud) usi e costumi, i fanti del 152° portavano abitualmente il coltello Pattadese e non quello Guspinese comune nel 151°, da qui i miei dubbi. 4) Gli austriaci definirono i fanti della Sassari "Rote Teufel" in un dispaccio ufficiale (si ritiene a causa delle mostrine bianco rosse che stingevano colorando tutto di rosso e della ferocia con cui combattevano, questo mi fu detto dall'allora direttore del Museo Storico della Brigata Sassari aiutante Pinna), le gerarchie militari italiane gradirono non poco questa cosa, intendendola come una forma di rispetto cameratesco e di riconoscimento delle capacità belliche degli italiani da parte del nemico, per cui non fu certo il popolo sardo a scieglierie diavoli rossi come nomignolo, diventò in seguto Dimonios, quando venne rifondata la brigata e come detto, il generale comandante decise che era necessario un inno, per inciso il capitano Sechi fu comandato e non si propose per scriverlo, lo racconta lo stesso Sechi in un video facilmente reperibile su RUclips. Complimenti per il video che porta all'attenzione di un pubblico più vasto una storia, quella della Brigata Sassari, nota a pochi anche in Sardegna. Saluti
Esatto ,la partenza per il fronte, lasciava le famiglie in uno stato di indigenza. Erano tutti coscritti. Chi aveva i requisiti al limite si arruolava nei carabinieri.
I fanti sardi al rientro in Sardegna capirono quanto e cosa era costata la guerra alle loro famiglie. Fame e disperazione. Terre sequestrate e famiglie allo sbando,grazie alle tasse non pagate. Dovettero ricominciare da zero. Mio nonno arruolato a 32 anni a fine guerra al ritorno a casa trovo la terra sequestrata e le pecore vendute per poter sfamare la moglie e la figlia .
@@giovannipintore4869 Buongiorno Sig.Pintore quando si formarono i regg. 151°e152° i ragazzi sardi furono chiamati con la coscrizione dagli ovili del nuorese dagli stazzi della gallura dalle miniere del sulcis e cosi via fu quando si ritrovarono in grigioverde che inizio a formarsi quello spirito di corpo e di solidarietà tipico della brigata Sassari la lingua sarda fungeva da collante poichè oltre il 90% dei nostri nonni erano analfabeti quando andarono al fronte erano già abituati a vivere in quel modo qua in Sardegna si combatteva una guerra secolare per cercare di sopravvivere cercare di fregare una pecora altrimenti non si mangiava al pastore o fregare un soldato austroungarico la differenza era nulla
L efficenza della brigata Sassari richiama nella sua essenza la legione romana dove chi combatteva non lo faceva solo per la gloria del suo paese ma per la sua vita e per quella del fratello ,amico, paesano, parente isolano, che gli stava accanto come fossero un unico clan o famiglia, proteggendosi a vicenda...AiHoo dimonios 👊
La Brigata Sassari era nella stessa Caserma in via Rossetti a Trieste io ero sottoufficiale nel Piemonte Cavalleria nel 1964. Avevo molti amici nella Brigata Sassari. 🇮🇹🇮🇹
Prozio classe 95 151 rgt fratello di 4 militari della terza Armata, caduto per la Patria a soli 21 anni il 16/09/16 nei combattimenti del Monte Moschiagh CAMG, sepolto nel Sacrario di Asiago.Onore e Gloria!Lui utilizzava la Pattadese nei combattimenti corpo a corpo,essendo a pochi km dal paese di origine.Deus et su Re!
Max, cosa dire, avere in famiglia una persona cara che ha combattuto la Grande Guerra è già un onore, sapere che ha soli 21 anni ha "DONATO" la propria Vita per difendere la Patria è Orgoglio puro. La loro gioventù recisa, senza poter gioire della Vita fa male e ci deve fare riflettere ogni volta che ricordiamo i caduti, proprio perché hanno ceduto la loro preziosa vita per Donarla alle generazioni future. Onore e Gloria Max per il tuo prozio 🇮🇹
@@treeoflife4503è si sono molto orgoglioso.Anche mio nonno e gli altri 3 fratelli hanno fatto il loro dovere:geniere telegrafista,artigliere da fortezza,carabiniere a cavallo e bersagliere, ardito del XXVI reparto d'assalto, Cavalieri di Vittorio Veneto.Forza Paris
@@max8537 Max devi essere orgoglioso, ognuno di loro ha svolto il suo servizio in diversi ambiti dell'esercito con dedizione e virtù. Sto cercando di raccontare, nel mio piccolo, la storia di tutti questi corpi, la loro nascita, la loro evoluzione e ciò che hanno lasciato durante la loro storia. Ho già narrato oltre alla Brigata Sassari, anche I Granatieri di Sardegna, Il battaglione San Marco, gli Alpini e presto uscirà anche la storia sui Bersaglieri per poi proseguire. Posso confessarti, che mentre proseguo la narrazione, il mio pensiero va a quei momenti orribili dove i soldati trascorrevano giorni e giorni nelle trincee, comprendere il loro morale, e a quella speranza di poter rimanere in vita e di poter tornare a casa. Mentre ciò avviene, mi soffermo a riflettere, a ciò che la guerra esercita. Una cancellazione di una generazione di uomini che avrebbe potuto vivere e che invece non c'è più. Questo è l'obiettivo nel narrare la storia, di ricordare e mai dimenticare, la sofferenza, l'oblio e l'orrore che la guerra provoca, che purtroppo richiede un enorme tributo di sangue e sacrificio di tante persone. Ricordando e Omaggiando i tuoi parenti, un saluto e ovviamente sempre Forza Paris 🇮🇹
@@treeoflife4503Grazie mille, aspetto con ansia il video sui bersaglieri,ho prestato servizio militare quasi 80anni dopo nel reggimento del mio Prozio Bersagliere Ardito dopo la vittoria.... Forza Paris e Quis Ultra?🇮🇹🇮🇹🇮🇹👍
Il fratello di mia nonna non era sardo ma combatte e cadde sul monte Zebio a fianco della brigata Sassari lui apparteneva al reggimento Bari cadde li sul Monte Zebio mio nonno materno durante la prima guerra mondiale era in cavalleria nel 3°reggimento Savoia cavalleria e raccontava grandi imprese fatte dalla Sassari quando ho fatto il militare prima di leva e poi come sottufficiale nel genio guastatori ho visto in azione la Sassari anche se erano solo esercitazioni ma lo spirito era quello poi non scordiamoci le tante missioni di pace in modo speciale Nassiriya dove la Sassari pago insieme ai carabinieri il suo tributo di sangue ajo dimonio avanti Forza Paris onore e gloria eterna
@@cosimotulino3501 "Voglio esprimere il mio sincero apprezzamento per il tuo commento sulla Brigata Sassari e sul coraggio straordinario dei suoi soldati. La storia di questa brigata è un esempio luminoso di valoroso patriottismo e dedizione. Ricordare i sacrifici di chi ha combattuto, come il nostro valoroso combattente sul Monte Zebio, è fondamentale per onorare la loro memoria e il loro impegno. La loro determinazione e il loro spirito di sacrificio ci insegnano l'importanza della libertà e della giustizia. Grazie per aver condiviso queste riflessioni così significative e per mantenere viva la memoria di chi ha dato tutto per la nostra patria." 🇮🇹
Io sono sardo,è mio nonno era un dimonios,classe92.quando gli chiedevo di raccontare quella battaglia, avevo appena 9anni, mi rispondeva così:ACCUMULAMO I MORTI PER SALIRE.
Seguo da un po questo canale e devo fare i complimenti perchè st diventando sempre più interessante ! Sono sempre a favore di queste persone che investono il proprio tempo libero nel creare canali come questo grazie !
Mio babbo nato a Silanus (NU) parti con la Brigata Sassari per il fronte all'età di 17 anni e mezzo, fortunatamente riuscì a tornare dalla sua famiglia.
Antonio aver avuto tuo papà nella Brigata è stato sicuramente un onore, e tornate vivo e salvo da quell'inferno non è stato facile, chissà quante cose ti avrà raccontato.Sarebbe stato bello ascoltarle per un appassionato di Storia come me. Onori al tuo papà 🇮🇹🥇
Mio.nonno cl.1882 era ne dimonios mi mostrava le medaglie di Vittorio Veneto anche uno zio più giovane era nella Sassari poi imbarcato nella II guerra mondiale affondata la sua nave nella battaglia di mezzo giugno nel 1942 morì mentre prestava le cure ai feriti dell' Incrociatore Trento di cui era capo servizio sanitario
@@treeoflife4503 Io stesso in memoria di mio. Zio sono entrato in Marina primo imbarco su Nave San Giorgio che difese il porto di Tripoli dagli attacchi degli aerei inglesi i quali erano disperati perché con le bombe nulla da fare per la formidabile contraerea e con i siluri ancora meno poiché il Comandante aveva creato una cortina di reti intorno alla nave inaffondabile...
Grazie infinite del complimento Lorenzo, cerchiamo di raccontare e ricordare la storia. Hai fatto parte dei militari specializzati nell’attacco e nella difesa di opere fortificate, e manomettere mezzi corazzati, e piazzare e disinnescare ordigni, lavoro molto delicato e di precisione, complimenti. Sempre Forza Paris, e alla nostra amata patria❤️ 🇮🇹
Ciò che mancava in Sardegna erano i prodotti di provenienza industriale, quali piatti, bicchieri, forbici ,cemento etc....Durante le guerre, anche medioevali, il problema, che già c'era, diventava ancora più grave
Egr.a Giovanna Grazie a questa notazione ho avuto modo, di leggere la storia di Guido Brunner, un soldato che pur osteggiato da suo padre ha voluto arruolarsi per difendere la sua patria. Cadde sotto i colpi del nemico e per il suo altruismo ricevette la Prima medaglia D'oro del suo reggimento, qui di seguito la sua gesta: «Comandante di plotone, nella difficile contrastatissima difesa di Monte Fior, conscio della suprema importanza del momento, resistette, impavido, nella linea del fuoco per dodici ore, dirigendo ed animando col suo entusiasmo il proprio reparto ed altri rimasti senza ufficiali, accorrendo ove maggiore era il pericolo, sempre audace, sereno, instancabile, finché colpito al cuore, cadde gridando: "Qui si vince o si muore! Viva l'Italia".» - Monte Fior, 8 giugno 1916. ONORE 🏅 🇮🇹
Tutto molto interessante,peccato per la definizione del coltello Giuspinesa (obbrobrio) il cui termine esatto era Guspinesa,poiche era un coltello artigianale fatto a Guspini(non Giuspini). Guspini = Guspinesa = esatto GIuspini non esiste quindi non esiste la "Giuspinesa".. Peccato perchè trovo il video valido ed interessante.
Credo in oltre che ciascun soldato portasse da casa,con se, il coltello personale, del tipo più diffuso nella zona di origine,come per esempio,oltre a sa guspinesa anche la leppa di Pattada ( che mi sembra più adatta ad un corpo a corpo)o anche s'arburesa
Giusto una precisazione: il coltello si chiama "guspinésa" e trae appunto origine dal paese di Gúspini. Ma ve ne sono molte varianti locali, quali ad esempio, la "arburesa" che prende il nome dal paese di Arbus o la famosa "pattadesa" che ha origini in Pattada. Insomma, i coltelli non ci mancano. Forza Paris!
Ottimo l’impegno, ma tanta retorica e fantasia.. lo dico da pronipote di un Sassarino che combatte nel 152’ sotto Giuseppe Musinu. Quei soldati sardi era prima di tutto legati alla loro terra e alla nazione sarda, tanto che tornati dalla guerra i reduci costituirono il Partito Sardo d’Azione.. non erano certo ferventi nazionalisti italiani come sembra trasparire da questo video. C’è una famosa canzone che cantavano i reduci.. cercate “orune, bitti cun zente orgolesa”
Mi dispiace... senz'altro è un bellissimo video....ma non sopporto che il sottofondo musicale copra la voce narrante... Dopo 30 secondi ho fermato il video e scritto il commento... Sarà per un'altra volta...ma intanto ne ho visto altri interessantissimi e senza questo c...o di musica. Saluti
Grazie Francesco del tuo complimento per il video, e per avermi fatto notare questo. Purtroppo alcune volte nel trasferire il video su youtube mi accorgo che il volume della musica risulta sempre più alta rispetto a quel inserita nel montaggio sempre con un livello 5% rispetto alla voce 100%. Forse sarà perché la voce viene registrata in mono. Anche un video rivolto al battaglione S.Marco addirittura risulta gracchiante non ovviamente nel video originale. Cmq spero che gli altri video possano risultare migliori, pur non avendo l'attrezzatura professionale cerco di fare del mio meglio, come l"ultimo rivolto ai paracadutisti ruclips.net/video/IPHhi_7n51w/видео.htmlfeature=shared Un saluto e sempre onori ai nostri Soldati.
Grazie per la tua risposta...nel frattempo ho visto il tuo video "Granatieri di Sardegna" e li il sottofondo musicale è più tenue e la voce narrante limpida. Ovviamente il video molto bello e interessante. Buon lavoro. Saluti Francesco
Grazie Francesco, sono contento che il Video dei Granatieri sia migliore come audio e di tuo gradimento, spero che anche gl'altri siano venuti bene e cercherò di controllare sempre anche con altri dispositivi i video finali in modo da controllare il bilanciamento sia vocale che musicale. Un saluto.
La narrazione è ottima, ma i video mostrano truppe austroungariche/tedesche o francesi che stridono con quanto viene raccontato raccontato sulla Gloriosa Brigata Sassari.
Ho fatto il CAR a Macomer quando ancora era 45° l'anno successivo venne convertito in 5° reggimento genio, l'unità è stata formalmente ricostituita nel 2022 come 45° RCST "reggio" a Sassari. Saluti
@@giovannipintore4869 Nell'80 c'era un movimento separatista armato, tante volte hanno sparato contro la Bechi Luserna di notte, senza contare la naturale simpatia degli indigeni che ci consideravano degli occupanti. Sai quante volte siamo usciti col PAO?
Una narrazione del tutto errata, senza togliere nulla al valore della Brigata Sassari. Nel 1915 gli attacchi frontali di grandi masse non erano il "pallino" del solo T.G. Cadorna, il cui "famigerato" volumetto Attacco Frontale ed Ammaestramento Tattico", come dice lo stesso titolo era destinato alle azioni tattiche di formazioni inferiori, al massimo livello di un battaglione (cfr. A. Faldella, La Grande Guerra, volume 1, Le Battaglie dell'Isonzo).
@@davide2890 la brigata Sassari ha combattuto dignitosamente nella Ww1. molto meno. Nella. Ww2. Non basta 1 medaglia a farli diventare Eroi. Nella. Ww1 i combattenti migliori Furono gli Alpini e. Bersaglieri. poi Dal 1917. gli. ARDITI. (quelli con la Camicia. Nera). i véri eroi della ww1) Un reparto.la Sassari per esempio Se in battaglia ha perso il. 50
Per il nome del coltello...SI CHIAMA "GUSPINESA"....NON GIUSPINESA,...."GU" COME "GUASTO"....almeno potevate interpellare un conterraneo per farvelo spiegare....
Bhe il coltello tipicamente sardo è la Pattadese la Guspinesa è una variante tra l'altro poco usata nel mondo agropastorale perché non idonea alla macellazione del bestiame
Il mio bisnonno combatté quella battaglia successivamente perse le gambe, mio nonno combatté la seconda guerra mondiale con la BRIGATA SASSARI, mio padre servì la patria con la Folgore e io sevii la patria per ben 19 anni della mia vita nel GOI gruppo operativo incursori, quando decisi di congedarmi ricordo gli onori e il silenzio la sera prima di congedarmi.
Per l'onore e la patria.
Viva L'Italia
Onore a te e tutta la tua famiglia .💯❤
@@paolobiancheri6920 grazie mille
Non ci sono parole per esprimere la gratitudine per te e i tuoi... Onore all'immensa terra di Sardegna!
Nel 1975 la bandiera di guerra del 151 rgt. lasciava la sua sede di Trieste per andare a Roma al museo delle bandiere . C'erano alcuni soldati superstiti della brigata Sassari che piangevano come bambini al passaggio della loro bandiera, che non era solo una bandiera, ma rappresentava gli ideali e l'onore di veri uomini e soldati , di poche parole ma sempre pronti a dimostrare la loro Valentia . La Sardegna deve essere fiera dei suoi figli.
Unica correzione, i sardi dicono Balentia non Valentia! Ma sono leggerezze. Onore a quelle persone.
Grazie per la tua bella Testimonianza, in effetti quando vedo la mia Bandiera la mia Brigata Sassari, ed il mio Reggimento il 151* mi scendono lacrime di commozione!!! EX MILITARE 151* SASSARI
Tutti noi italiani dovremmo essere fieri di cotanto coraggio e valore.
Nel 1964 fui inviato da Treviso alla Scuola di fanteria in Cesano di Roma , corso sottufficiali di complemento , dopo sei mesi di scuola fui destinato al 151 fanteria brigata Sassari in Trieste , via Rossetti e vi rimasi fino al congedo , sono stato accolto fra i sardi e non li dimenticherò mai . Avanti forza Paris .
Dovrebbe essere così... 🇮🇹
Onore alla Brigata Sassari e alla Sardegna! Sono emiliano e mio figlio quando era alle elementari si innamorò tanto dell'inno Dimonios che lo imparò in sardo!
Che emozione sentire le tue parole Claudio, il tuo Bambino ha voluto imparare l'inno della Brigata Sassari, perché è un ritmo trascinante e le parole incisive riescono ad arrivare dritto al cuore di chiunque lo ascolta. Sicuramente era proprio questo l'intento quando fu creato, e sentirlo dalla voce di un Bambino è veramente Spettacolare. Grazie a te e a tuo figlio per rendergli Onore. ❤️🇮🇹
W la brigata SASSARI quando sennò il loro inno piango sempre x l'emozione che mi dà. Sono un BERSAGLIERE
Antonio Grazie, ogni Inno racchiude storia, sacrifici e valori come il Glorioso dei BERSAGLIERI.
Ho narrato anche la storia dei bersaglieri e spero di essere stato più esaustivo possibile. Ti lascio il link: ruclips.net/video/wqLNH_dJicI/видео.htmlfeature=shared
Grazie Antonio e sempre orgoglio Italia.
Sono un vecchio bersagliere 181 Garibaldi Sacile
182 Garibaldi ,cravatte rosse che rivivono nell' 11 BTG Caprera che ora è dipendente dell' 11 RGT, l' unico dei 6 reggimenti che portano la cravatta appunto rossa.
Quis Ultra? è il motto...
@@AntonioDiubaldo-et6xo182 Garibaldi.... sempre 20!
(Il Bersagliere ha sempre 20 anni)Bers.11* Rgt
Grazie! Bellissimo video. Mio nonno, classe 1894, è stato un volontario: ritornò apposta dagli Stati Uniti d'America per arruolarsi. Cavaliere di Vittorio Veneto, promosso e decorato sul campo, era piuttosto parco nel raccontare della "Grande Guerra". Diceva spesso che nemmeno in un incubo avrebbe mai visto gli orrori e lo schifo della guerra. Riguardo alla Brigata Sassari, raccontava che la loro fama era diventata tale che metteva in soggezione le truppe nemiche contrapposte in trincea. Loro, allora, simulavano l'arrivo dei "dimonios" nelle proprie postazioni, con canti, vessilli, urla di giubilo. Tutto questo per avere un po' di "quiete" e qualche soddisfazione sul nemico. Girava la storiella tra gli austriaci presi prigionieri che i "dimonios" sbudellassero i nemici, e con le budella ci facessero lacci e cinghie. Chissà? 👋
Grazie Lorenzo per il tuo complimento. Bhe l'ultima frase è un po' irrealistica, ma ciò che dovettero affrontare i soldati, fu realtà. So per certo che la Brigata Sassari e altri corpi dell'esercito affrontarono la paura della morte con coraggio, e molti ragazzi, non tornarono più a casa. Il loro senso di protezione verso i propri cari e verso gli Italiani, li rese forti e fieri, pur consapevoli di perdere il proprio futuro ma di regalarlo a noi. La Brigata Sassari, dove, tornando apposta dall' America per combattere, militò tuo Nonno, si fece conoscere per aver esternato un orgoglio talmente alto nel difendere la Patria, che non ebbero più paura di perdere la loro vita, sapendo di fare la cosa giusta. Mentre si gettavano tra il fuoco nemico, nel Cuor proprio, sapevano che il sacrificio sarebbe servito per fare vivere le future generazioni in pace, lontano da quegli orrori devastanti, e gioire appieno della vita, che a loro aimé non fu concessa.
Per questo ogni volta che ricordiamo i caduti di tutte le guerre, chiniamo il capo, per rispettare il loro sacrificio.
Grazie e Onore per tuo Nonno 🇮🇹
Vorrei fare una critica costruttiva, con particolare riferimento rispetto ad alcuni punti trattati:
1) La presunta volontà di arruolarsi in massa come valvola di sfogo per le difficili condizioni ambientali e di vita; premesso che è la prima volta che sento questa cosa, la società sarda del termpo era agro-pastorale, come detto le condizioni di lavoro erano durissime, estati calde, inverni freddi quasi sempre senza riparo, malattie e tanto altro, queste sono le condizioni normali di vita a cui pastori e contadini erano abituati da secoli e secoli, questo non li aveva resi propensi a ripiegare su altre alternative più facili (che non c'erano, in una società molto classista se nascevi contadino morivi da contadino), ma li aveva resi duri come l'ambiente in cui si trovavano a vivere, per quanto riguarda i militari di truppa non erano certo smaniosi di andare sotto le armi, la partenza di un uomo faceva venire meno le braccia per il lavoro nei campi e con le greggi, fattore questo devastante per l'economia delle famiglie sarde, discorso diverso per sotto ufficiali e ufficiali di complemento, molto di questi infatti si arruolarono come volontari, erano necessari in quanto istruiti e proprio in quanto istruiti spesso erano portatori di quegli ideali risorgimentatali che rappresentavano per loro una fortissima motivazione, l'unità della patria, la liberazione dei popoli irredenti, la sconfitta di uno storico nemico, tra questi il più famoso fu certamente Emilio Lussu.
2) Gentilmente il coltello tradizionale di Guspini è la Guspinesa e non "giuspinesa", lama tipicamente in uso in tutto il Campidano e più in generale nel capo di sotto.
3) In riferimento al punto precedente, è del tutto improbabile che i fanti del 152° reggimento (forse si tratta di un refuso) una volta traversato L'Isonzo abbiano dato battaglia impugnando la Guspinese, non che non combattessero all'arma bianca anzi!, ma come viene correttamente enunciato nel video il 152° si costituì presso Tempio Pausania, mentre il 151° presso Sinnai, il riferimento geografico è in questo caso importante, se la Brigata Sassari era una brigata a reclutamento regionale, i suoi reggimenti erano ancora più specificamente legati al territorio, nel 152° confluirono elementi del nord dell'isola, viceversa nel 151° personale reclutato nel sud, e con essi giungeva ai reparti lingua (logudorese per il nord e campidanese per il centro/sud) usi e costumi, i fanti del 152° portavano abitualmente il coltello Pattadese e non quello Guspinese comune nel 151°, da qui i miei dubbi.
4) Gli austriaci definirono i fanti della Sassari "Rote Teufel" in un dispaccio ufficiale (si ritiene a causa delle mostrine bianco rosse che stingevano colorando tutto di rosso e della ferocia con cui combattevano, questo mi fu detto dall'allora direttore del Museo Storico della Brigata Sassari aiutante Pinna), le gerarchie militari italiane gradirono non poco questa cosa, intendendola come una forma di rispetto cameratesco e di riconoscimento delle capacità belliche degli italiani da parte del nemico, per cui non fu certo il popolo sardo a scieglierie diavoli rossi come nomignolo, diventò in seguto Dimonios, quando venne rifondata la brigata e come detto, il generale comandante decise che era necessario un inno, per inciso il capitano Sechi fu comandato e non si propose per scriverlo, lo racconta lo stesso Sechi in un video facilmente reperibile su RUclips.
Complimenti per il video che porta all'attenzione di un pubblico più vasto una storia, quella della Brigata Sassari, nota a pochi anche in Sardegna.
Saluti
Non si arruolarono volontari
@@natalinosanna Cosa intende, gentilmente sia preciso.
Saluti
Esatto ,la partenza per il fronte, lasciava le famiglie in uno stato di indigenza.
Erano tutti coscritti.
Chi aveva i requisiti al limite si arruolava nei carabinieri.
I fanti sardi al rientro in Sardegna capirono quanto e cosa era costata la guerra alle loro famiglie.
Fame e disperazione.
Terre sequestrate e famiglie allo sbando,grazie alle tasse non pagate.
Dovettero ricominciare da zero.
Mio nonno arruolato a 32 anni a fine guerra al ritorno a casa trovo la terra sequestrata e le pecore vendute per poter sfamare la moglie e la figlia .
@@giovannipintore4869 Buongiorno Sig.Pintore quando si formarono i regg. 151°e152° i ragazzi sardi furono chiamati con la coscrizione dagli ovili del nuorese dagli stazzi della gallura dalle miniere del sulcis e cosi via fu quando si ritrovarono in grigioverde che inizio a formarsi quello spirito di corpo e di solidarietà tipico della brigata Sassari la lingua sarda fungeva da collante poichè oltre il 90% dei nostri nonni erano analfabeti quando andarono al fronte erano già abituati a vivere in quel modo qua in Sardegna si combatteva una guerra secolare per cercare di sopravvivere cercare di fregare una pecora altrimenti non si mangiava al pastore o fregare un soldato austroungarico la differenza era nulla
L efficenza della brigata Sassari richiama nella sua essenza la legione romana dove chi combatteva non lo faceva solo per la gloria del suo paese ma per la sua vita e per quella del fratello ,amico, paesano, parente isolano, che gli stava accanto come fossero un unico clan o famiglia, proteggendosi a vicenda...AiHoo dimonios 👊
Parli di una efficienza che non esiste
Sei fuori dalla realtà.
Onori sempre! W i Soldati Italiani!
Il sacrificio di quegli uomini… se oggi potessero vedere questo sfacelo … credo che insorgerebbero come allora
Grande 👍.... maledetto Cadorna ⚡⚡
La Brigata Sassari era nella stessa Caserma in via Rossetti a Trieste io ero sottoufficiale nel Piemonte Cavalleria nel 1964. Avevo molti amici nella Brigata Sassari. 🇮🇹🇮🇹
Prozio classe 95 151 rgt fratello di 4 militari della terza Armata, caduto per la Patria a soli 21 anni il 16/09/16 nei combattimenti del Monte Moschiagh CAMG, sepolto nel Sacrario di Asiago.Onore e Gloria!Lui utilizzava la Pattadese nei combattimenti corpo a corpo,essendo a pochi km dal paese di origine.Deus et su Re!
Max, cosa dire, avere in famiglia una persona cara che ha combattuto la Grande Guerra è già un onore, sapere che ha soli 21 anni ha "DONATO" la propria Vita per difendere la Patria è Orgoglio puro. La loro gioventù recisa, senza poter gioire della Vita fa male e ci deve fare riflettere ogni volta che ricordiamo i caduti, proprio perché hanno ceduto la loro preziosa vita per Donarla alle generazioni future. Onore e Gloria Max per il tuo prozio 🇮🇹
@@treeoflife4503è si sono molto orgoglioso.Anche mio nonno e gli altri 3 fratelli hanno fatto il loro dovere:geniere telegrafista,artigliere da fortezza,carabiniere a cavallo e bersagliere, ardito del XXVI reparto d'assalto, Cavalieri di Vittorio Veneto.Forza Paris
@@max8537 Max devi essere orgoglioso, ognuno di loro ha svolto il suo servizio in diversi ambiti dell'esercito con dedizione e virtù. Sto cercando di raccontare, nel mio piccolo, la storia di tutti questi corpi, la loro nascita, la loro evoluzione e ciò che hanno lasciato durante la loro storia. Ho già narrato oltre alla Brigata Sassari, anche I Granatieri di Sardegna, Il battaglione San Marco, gli Alpini e presto uscirà anche la storia sui Bersaglieri per poi proseguire. Posso confessarti, che mentre proseguo la narrazione, il mio pensiero va a quei momenti orribili dove i soldati trascorrevano giorni e giorni nelle trincee, comprendere il loro morale, e a quella speranza di poter rimanere in vita e di poter tornare a casa.
Mentre ciò avviene, mi soffermo a riflettere, a ciò che la guerra esercita. Una cancellazione di una generazione di uomini che avrebbe potuto vivere e che invece non c'è più. Questo è l'obiettivo nel narrare la storia, di ricordare e mai dimenticare, la sofferenza, l'oblio e l'orrore che la guerra provoca, che purtroppo richiede un enorme tributo di sangue e sacrificio di tante persone. Ricordando e Omaggiando i tuoi parenti, un saluto e ovviamente sempre Forza Paris 🇮🇹
@@treeoflife4503Grazie mille, aspetto con ansia il video sui bersaglieri,ho prestato servizio militare quasi 80anni dopo nel reggimento del mio Prozio Bersagliere Ardito dopo la vittoria....
Forza Paris e Quis Ultra?🇮🇹🇮🇹🇮🇹👍
Il fratello di mia nonna non era sardo ma combatte e cadde sul monte Zebio a fianco della brigata Sassari lui apparteneva al reggimento Bari cadde li sul Monte Zebio mio nonno materno durante la prima guerra mondiale era in cavalleria nel 3°reggimento Savoia cavalleria e raccontava grandi imprese fatte dalla Sassari quando ho fatto il militare prima di leva e poi come sottufficiale nel genio guastatori ho visto in azione la Sassari anche se erano solo esercitazioni ma lo spirito era quello poi non scordiamoci le tante missioni di pace in modo speciale Nassiriya dove la Sassari pago insieme ai carabinieri il suo tributo di sangue ajo dimonio avanti Forza Paris onore e gloria eterna
@@cosimotulino3501 "Voglio esprimere il mio sincero apprezzamento per il tuo commento sulla Brigata Sassari e sul coraggio straordinario dei suoi soldati. La storia di questa brigata è un esempio luminoso di valoroso patriottismo e dedizione. Ricordare i sacrifici di chi ha combattuto, come il nostro valoroso combattente sul Monte Zebio, è fondamentale per onorare la loro memoria e il loro impegno. La loro determinazione e il loro spirito di sacrificio ci insegnano l'importanza della libertà e della giustizia. Grazie per aver condiviso queste riflessioni così significative e per mantenere viva la memoria di chi ha dato tutto per la nostra patria." 🇮🇹
Grazie!❤ 25 giorni dopo dalla mia foto avrei varcato la porta della Caserma del 152°🇮🇹1966😢.Stelvio Sassari Sergio
Onore alla Brigata Sassari. Grazie ragazzi per il vostro sacrificio ❤
Grazie a te Vanessa per onorare la Brigata Sassari 🇮🇹✌️
Ecco perché ogni volta che andiamo nel carso portiamo DONI E FIORI 😢😢😢😢HANNO VISTO E PROVATO IL VERO INFERNO 😢😢😢
Uomini... di un altro PIANETA! ❤
Io sono sardo,è mio nonno era un dimonios,classe92.quando gli chiedevo di raccontare quella battaglia, avevo appena 9anni, mi rispondeva così:ACCUMULAMO I MORTI PER SALIRE.
Seguo da un po questo canale e devo fare i complimenti perchè st diventando sempre più interessante ! Sono sempre a favore di queste persone che investono il proprio tempo libero nel creare canali come questo grazie !
Mito della brigata Sassari!
Carta di musica NDA sacchins! Sappiamo!
Pane azimo.
Mio babbo nato a Silanus (NU) parti con la Brigata Sassari per il fronte all'età di 17 anni e mezzo, fortunatamente riuscì a tornare dalla sua famiglia.
Antonio aver avuto tuo papà nella Brigata è stato sicuramente un onore, e tornate vivo e salvo da quell'inferno non è stato facile, chissà quante cose ti avrà raccontato.Sarebbe stato bello ascoltarle per un appassionato di Storia come me. Onori al tuo papà 🇮🇹🥇
Il mio di Bolotana, essendo nato qualche km sopra non sai quante volte ho visto quel cartello e quello di Lei. Ti saluto affettuosamente.
Mio.nonno cl.1882 era ne dimonios mi mostrava le medaglie di Vittorio Veneto anche uno zio più giovane era nella Sassari poi imbarcato nella II guerra mondiale affondata la sua nave nella battaglia di mezzo giugno nel 1942 morì mentre prestava le cure ai feriti dell' Incrociatore Trento di cui era capo servizio sanitario
Con vivo orgoglio Rendo onore a tuo Nonno e a tuo Zio per il valore e il prestigio mostrato. Onori 🇮🇹
@@treeoflife4503 Io stesso in memoria di mio. Zio sono entrato in Marina primo imbarco su Nave San Giorgio che difese il porto di Tripoli dagli attacchi degli aerei inglesi i quali erano disperati perché con le bombe nulla da fare per la formidabile contraerea e con i siluri ancora meno poiché il Comandante aveva creato una cortina di reti intorno alla nave inaffondabile...
Bellissimo,bravi! Ex geniere guastatore della 152*
Forza Paris
Grazie infinite del complimento Lorenzo, cerchiamo di raccontare e ricordare la storia. Hai fatto parte dei
militari specializzati nell’attacco e nella difesa di opere fortificate, e manomettere mezzi corazzati, e piazzare e disinnescare ordigni, lavoro molto delicato e di precisione, complimenti. Sempre Forza Paris, e alla nostra amata patria❤️ 🇮🇹
Complimenti!
Salvatore grazie infinite 👍🇮🇹
Ribadisco combattevano ma lavoravano anche. NON ERANO MORTI DI FAME. FAME IN SARDEGNA NON C'È NE È MAI STATA. SIAMO POCHI.
Ciò che mancava in Sardegna erano i prodotti di provenienza industriale, quali piatti, bicchieri, forbici ,cemento etc....Durante le guerre, anche medioevali, il problema, che già c'era, diventava ancora più grave
CE NE È
Non capisco la necessita' di far suonare una sinfonia al massimo volume durante il documentario.
onore onore onore!!!!!
metto il like ad un uomo che parla ancora di onore. una rarità ormai
grazie
Grazie a Voi 🇮🇹
L' 80% era sarda... Pensiamo all'eroe triestino Guido Brunner che si era arruolato nella Sassari e che fu una delle 9 medaglie al Valore militare.
Egr.a Giovanna Grazie a questa notazione ho avuto modo, di leggere la storia di Guido Brunner, un soldato che pur osteggiato da suo padre ha voluto arruolarsi per difendere la sua patria. Cadde sotto i colpi del nemico e per il suo altruismo ricevette la Prima medaglia D'oro del suo reggimento, qui di seguito la sua gesta:
«Comandante di plotone, nella difficile contrastatissima difesa di Monte Fior, conscio della suprema importanza del momento, resistette, impavido, nella linea del fuoco per dodici ore, dirigendo ed animando col suo entusiasmo il proprio reparto ed altri rimasti senza ufficiali, accorrendo ove maggiore era il pericolo, sempre audace, sereno, instancabile, finché colpito al cuore, cadde gridando: "Qui si vince o si muore! Viva l'Italia".»
- Monte Fior, 8 giugno 1916.
ONORE 🏅 🇮🇹
Brunner era un ufficiale...
Il Generale Manca è stato il primo Comandante Sardo della Gloriosa Brigata "SASSARI"
Il mio Bisnonno ha combattuto durante la prima guerra mondiale e ha combattuto a Vittorio Veneto
Jessica chissà quanti orrori avrà visto in quella terribile ed estenuante guerra corpo a corpo tuo nonno, grande rispetto e onore 🏅
Tutto molto interessante,peccato per la definizione del coltello Giuspinesa (obbrobrio) il cui termine esatto era Guspinesa,poiche era un coltello artigianale fatto a Guspini(non Giuspini).
Guspini = Guspinesa = esatto
GIuspini non esiste quindi non esiste la "Giuspinesa"..
Peccato perchè trovo il video valido ed interessante.
Credo in oltre che ciascun soldato portasse da casa,con se, il coltello personale, del tipo più diffuso nella zona di origine,come per esempio,oltre a sa guspinesa anche la leppa di Pattada ( che mi sembra più adatta ad un corpo a corpo)o anche s'arburesa
Inno azzeccattissimo grande Sechi grande il Generale Manca è il caso di ricordarlo 1* Comandante SARDO della gloriosa SASSARI
FORZA ITALIA
Giusto una precisazione: il coltello si chiama "guspinésa" e trae appunto origine dal paese di Gúspini. Ma ve ne sono molte varianti locali, quali ad esempio, la "arburesa" che prende il nome dal paese di Arbus o la famosa "pattadesa" che ha origini in Pattada. Insomma, i coltelli non ci mancano. Forza Paris!
Avanti Sardegna
A parte alcune cazzate colossali. I sardi non gridavano mai Savoia quando andavano all'assalto,ma gridavano forza Paris,
Altra cazzata che i sardi si siano arruolati per sfuggire alla miseria,niente di più falso
I sardi vennero arruolati,non si arruolarono loro
Ottimo l’impegno, ma tanta retorica e fantasia.. lo dico da pronipote di un Sassarino che combatte nel 152’ sotto Giuseppe Musinu.
Quei soldati sardi era prima di tutto legati alla loro terra e alla nazione sarda, tanto che tornati dalla guerra i reduci costituirono il Partito Sardo d’Azione.. non erano certo ferventi nazionalisti italiani come sembra trasparire da questo video.
C’è una famosa canzone che cantavano i reduci.. cercate “orune, bitti cun zente orgolesa”
Barbaricini in pratica, niente Nuoresi? Strano
La guspinesa, ma usavano di più la leppa.
Ognuno usava quella del paese di provenienza i goceanini la famosissima pattadesa
Mi dispiace... senz'altro è un bellissimo video....ma non sopporto che il sottofondo musicale copra la voce narrante... Dopo 30 secondi ho fermato il video e scritto il commento... Sarà per un'altra volta...ma intanto ne ho visto altri interessantissimi e senza questo c...o di musica. Saluti
Grazie Francesco del tuo complimento per il video, e per avermi fatto notare questo. Purtroppo alcune volte nel trasferire il video su youtube mi accorgo che il volume della musica risulta sempre più alta rispetto a quel inserita nel montaggio sempre con un livello 5% rispetto alla voce 100%. Forse sarà perché la voce viene registrata in mono.
Anche un video rivolto al battaglione S.Marco addirittura risulta gracchiante non ovviamente nel video originale.
Cmq spero che gli altri video possano risultare migliori, pur non avendo l'attrezzatura professionale cerco di fare del mio meglio, come l"ultimo rivolto ai paracadutisti ruclips.net/video/IPHhi_7n51w/видео.htmlfeature=shared
Un saluto e sempre onori ai nostri Soldati.
Grazie per la tua risposta...nel frattempo ho visto il tuo video "Granatieri di Sardegna" e li il sottofondo musicale è più tenue e la voce narrante limpida. Ovviamente il video molto bello e interessante. Buon lavoro. Saluti Francesco
Grazie Francesco, sono contento che il Video dei Granatieri sia migliore come audio e di tuo gradimento, spero che anche gl'altri siano venuti bene e cercherò di controllare sempre anche con altri dispositivi i video finali in modo da controllare il bilanciamento sia vocale che musicale. Un saluto.
Ajò Dimonios avanti forza paris
La brigata ci a Salvato in guerra 😊
La narrazione è ottima, ma i video mostrano truppe austroungariche/tedesche o francesi che stridono con quanto viene raccontato raccontato sulla Gloriosa Brigata Sassari.
#ONOREAlMeritoMaggioreLUCIANOSECHIRIP
2a Sicilia!
Non è una competizione, ma è storia .
#comeMaggiorepBENTO? #MAGGIOREperchè ? #EraCAPITANOraMAGGIORE
#ChiCEraNeTestimoniaLaVeridicitàELaSuaTestimonianzaEVERAperchèCERA#UmbertoIVDéCARI
45' Arborea (Reggio), '80, eppure non sono sardo, ma Salentino.
Ho fatto il CAR a Macomer quando ancora era 45° l'anno successivo venne convertito in 5° reggimento genio, l'unità è stata formalmente ricostituita nel 2022 come 45° RCST "reggio" a Sassari.
Saluti
@@giovannipintore4869 Te pare che non sappia tutto questo? Conosco bene Macomer e ti assicuro che ne avrei fatto volentieri a meno.
@@robertmacombo8767 Mi spiace che abbia avuto una esperienza non positiva.
Saluti
@@giovannipintore4869 Nell'80 c'era un movimento separatista armato, tante volte hanno sparato contro la Bechi Luserna di notte, senza contare la naturale simpatia degli indigeni che ci consideravano degli occupanti. Sai quante volte siamo usciti col PAO?
#ESEMorissipBENTO ? #nadaturbeHicoestasprontoFRANCESCOIIIDèBORBONISavoyeDiMONTENEGRO
#maiosonounpòscemoCuJèAgoraURe ????? #amerisultaUMBERTOIVCèAltriChePossonoContraddirMI ?????
Fante Umberto Cagnazzo III Sc 1984 VII BTG VII Comuni BGT SASSARI NMatr 00010125 #PregoMinDifesaControllarePREGODistrettoMilitCagliariViterboLECCE
Chi combatte, e muore, per una patria altrui non è mai un eroe.
...... Io questi poeti sempre pronti ad ogni evento a fare la "rima" oppure il "sonetto" ....... ma sai dove gliela infilerei la "rima" ....... ?????
dove?
Non può rispondere, perché già infilato 😂
Una narrazione del tutto errata, senza togliere nulla al valore della Brigata Sassari. Nel 1915 gli attacchi frontali di grandi masse non erano il "pallino" del solo T.G. Cadorna, il cui "famigerato" volumetto Attacco Frontale ed Ammaestramento Tattico", come dice lo stesso titolo era destinato alle azioni tattiche di formazioni inferiori, al massimo livello di un battaglione (cfr. A. Faldella, La Grande Guerra, volume 1, Le Battaglie dell'Isonzo).
Non è il caso di propaganda re
FAlSI MITI....!!!
Nessuna propaganda è un semplice omaggio alla Brigata Sassari
@@treeoflife4503 ti invito a
Non costruire a tavolino
FàLSI Miti......
Non furono eroi!!!.
Visto che lei mi sembra una persona esperta, mi farebbe la gentilezza di argomentare, sarei interessato a saperne di più
Essendo ignorante in merito mi piacerebbe capirne qualcosa in più
@@davide2890 la brigata Sassari
ha combattuto dignitosamente nella
Ww1. molto meno. Nella. Ww2.
Non basta 1 medaglia a farli diventare Eroi.
Nella. Ww1 i combattenti migliori
Furono gli Alpini e. Bersaglieri. poi
Dal 1917. gli. ARDITI. (quelli con la
Camicia. Nera). i véri eroi della ww1)
Un reparto.la Sassari per esempio
Se in battaglia ha perso il. 50
Sa vida pro da Patria!
Quanta carne da cannone!! Madonna mia!!
Per il nome del coltello...SI CHIAMA "GUSPINESA"....NON GIUSPINESA,...."GU" COME "GUASTO"....almeno potevate interpellare un conterraneo per farvelo spiegare....
Grazie inserito il mio errore nella descrizione video, perdonatemi
Bhe il coltello tipicamente sardo è la Pattadese la Guspinesa è una variante tra l'altro poco usata nel mondo agropastorale perché non idonea alla macellazione del bestiame
Mamma mia come sei aggressivo.....