La plastica ora è OVUNQUE.

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  • Опубликовано: 3 фев 2025

Комментарии • 27

  • @shanks9033
    @shanks9033 Год назад +2

    Ma fate una selezione per trovare persone col modo di porsi più antipatico e saccente possibile? Si atteggiano manco fossero il papa a San Pietro. Ovviamente parlo dei servizi, magari nella vita sono meno "so tutto io".

  • @MECCANICISTA082
    @MECCANICISTA082 9 месяцев назад +1

    W la plastica io non posso farne a meno. Speriamo che la producano per altri 1000 anni.
    Ps: ci sono guerre praticamente in tutto il mondo e li altro che inquinamento ma tutti🤫

  • @User.94
    @User.94 Год назад +7

    Questa non è altro che la verità e sempre la verità nonché la verità. Purtroppo molte persone non prenderanno seriamente questo fatto, e vi racconto cos'era successo oggi come esempio. Mentre tornavamo a scuola, un mio compagno di scuola ha buttato una lattina di coca cola vicino ad un'albero e gli ho detto che non si fa questa cosa e ovviamente se ne fregano, poi ho buttato la lattina su un cestino e a quel momento ho pensato a una cosa... Perché la gente non ha la sensazione Naturale di buttare i rifiuti nei cestini e/o tenerli per sé nel caso si è per esempio in montagna per buttare nel cestino? Io non voglio complimenti, io desidero che la gente abbia la voglia come una semplice abitudine di fare tutto ciò rispettando l'ambiente e voglio che questa cosa sia un'abitudine così facile come bere un bicchiere d'acqua.
    P.S Per favore ragazzi e ragazze, non è così difficile fate questa cosa come una normalità qualunque. :)
    Grazie per la lettura, sei libero di criticare il mio commento, accetto le critiche e sono pronto a vedere le vostre opinioni.

    • @prometheus3698
      @prometheus3698 Год назад

      Il problema sono i boomer, che hanno scialacquato finché hanno potuto e continuano ancora. Purtroppo dobbiamo aspettare ancora qualche anno fino a che non siano del tutto estinti

    • @tonyauriux1011
      @tonyauriux1011 Год назад +1

      Non sono stati educati da piccoli
      Ora si educano i giovani
      Lui è grande e non è stato istruito da piccolo inoltre è figlio di generazioni x quindi persome vecchie 50 enni

  • @Linphyen
    @Linphyen Год назад +7

    Non toccatemi "La Sinegretta".

    • @maxon999
      @maxon999 Год назад

      😂😂😂😂😂😂

    • @alangatti98
      @alangatti98 Год назад

      Esatto cambiare la sineretta è stato uno schifo di attacco politico vergognoso il politically correct non ha né limiti né dignità

  • @custodecimiteriale
    @custodecimiteriale Год назад

    Cose che sappiamo da anni. Quindi questo video in più cosa ci dice?

    • @alangatti98
      @alangatti98 Год назад

      Non solo è un video inutile ma è un video dannoso che cerca di manipolare menti fragili facendoli diventare ecorincoglinisti 😂🇮🇹

  • @alessandraboccabianca
    @alessandraboccabianca Год назад

    Dobbiamo smetterla di utilizzare e produrre plastica monouso. Oggi abbiamo tantissime alternative sostenibili, basta fare la scelta giusta, ogni giorno! Chi inquina deve pagare! CARO.

    • @alangatti98
      @alangatti98 Год назад

      Ma no la plastica monouso costa meno e prodotti ecologici costano di più traduzione l ecorincoglinismo crea povertà e di conseguenza crea delinquenti e di conseguenza crea vittime se volete vivere senza inquinare andare a vivere in una grotta senza nulla elettricità vestiti prodotti industriali medicinali la civiltà inquina 😂🇮🇹

  • @Broadstairs8
    @Broadstairs8 Год назад +1

    Ho capito ma se non fanno dei contenitori biodegradabili o se non fanno dei detersivi plasticfree che non costano il doppio del detersivo in plastica… io già ho la borsa pieghevole ok borsa e non prendo mai le buste al supermercato, l’acqua del rubinetto di casa fa schifo e l’acqua in vetro non esiste praticamente più… compro meno prodotti in confezioni possibili… ma cosa devo fare di più? Se non la smettono di produrre e vendere in confezioni di plastica non siamo più di tanto noi la causa però eh

  • @c.b.9420
    @c.b.9420 Год назад

    basterebbe eliminare la plastica ma non si può

  • @maxon999
    @maxon999 Год назад

    Manca poco dai e ci estinguiamo

    • @alangatti98
      @alangatti98 Год назад

      Estinzione avanti i sinistroidi antitaliani ecorincoglinisti 😂🇮🇹 che a livello pratico sono i principali responsabili dei problemi dell'Italia e degli italiani 🇮🇹

  • @pierluigi_Cosentino
    @pierluigi_Cosentino Год назад

    Insomma l'essere umanu ha ruinatu u mundu

    • @lorenzopiscosi9566
      @lorenzopiscosi9566 Год назад +1

      Per fanpage ovviamente è solo l’uomo, le donne risolveranno tutto e salveranno il pianeta 😂

  • @alangatti98
    @alangatti98 Год назад

    E sti caxxi 😂 è la pattumiera sotto casa da portare via 😂 e ovviamente in strada non ovunque ma in Italia 🇮🇹

  • @hellraiserthan5725
    @hellraiserthan5725 Год назад

    Tutti i danni causati dagli ambientalisti ed ecoballe
    Nel 1988 partirono i primi lavori e il senso dell’opera fu da subito chiaro: trattenere, con una capienza pari a cento miliardi di metri cubi, l’acqua derivata dai corsi presenti in una delle zone più più piovose d’Italia, dove ogni anno cadono circa 3.000 mm di acqua piovana. Sia per portare acqua nelle zone limitrofe colpite da siccità, zone importanti come quelle in cui si produce il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano. Sia per formare una riserva idrica in grado di trattenere 30 milioni di metri cubi in caso di alluvione. Uno schermo utile per fermare le esondazioni a valle e proteggere da esondazioni località a rischio come Sorbolo, Brescello e Parma (zona in allerta rossa: ieri a Parma sono stati superati i 120 millimetri di pioggia e sono stati segnalati rischi di frane e piene di corsi minori).
    La caratteristica principale di questa diga però non è la sua funzionalità ma è il suo non essere stata ancora costruita a causa di una serie di sabotaggi politici costanti portati avanti da un fronte largo di ambientalisti, che per proteggere la fauna, preservare lo stato ecologico della zona collinare e non arrecare disturbi alle faine del luogo sono riusciti nel capolavoro di bloccare l’opera per molti anni. E hanno scelto di far arrivare a valle l’acqua prelevandola non dalla montagna, come sarebbe stato naturale, ma dal Po, con enormi costi di gestione e conseguente inquinamento prodotto da un trasporto difficoltoso. “Il problema - ha detto ieri il geologo Fazzini al nostro giornale - è che negli ultimi dieci anni dal punto di vista infrastrutturale non è stato fatto nulla, in queste zone, tanto che il territorio è quello mediamente a più alto rischio idrogeologico. La spinta ambientalista all’interno della politica emiliano-romagnola è stata talmente forte che non ha permesso di far nulla”. Un discorso simile, in fondo, si potrebbe fare, sempre a proposito di alluvioni, per un’altra storia non meno paradigmatica che coincide con il nome di un fiume maledetto, nuovamente in piena in questi giorni: il Misa. Dal 1986, quando furono stanziati per la prima volta svariati miliardi per la messa in sicurezza degli argini del fiume, con i Fondi per gli investimenti e l’occupazione (Fio), si discute su come aprire cantieri sul Misa, proprio per evitare le alluvioni. La pericolosità dell’area è nota. E da anni si ragiona, invano, su come creare attorno al fiume quattro aree di laminazione, per far defluire la piena e impedire che l’acqua, come rischia nuovamente in questi giorni, esca dagli argini finendo a valle. Risultato? Dopo trentasette anni, anche a causa della pressione costante di un fronte politico convinto che l’opera avrebbe avuto un impatto negativo sull’ambiente, le laminazioni non sono state create. E in periodi dell’anno come questi, quando gli Appennini raccolgono molta acqua e la fanno confluire nel fiume, le esondazioni tendono a minacciare tutte le zone limitrofe, come sta accadendo in queste ore (oggi, nei dintorni di Senigallia, nelle Marche, dove a settembre vi furono 13 morti a causa di un’alluvione, l’allerta è alta e le scuole saranno chiuse). La storia della diga di Vetto e degli argini del fiume Misa sono paradigmatiche per ragionare sui danni arrecati all’ambiente dall’ambientalismo ideologico. Ma se si sceglie di fare un passo lontano dalle alluvioni ci si accorgerà facilmente che la stessa lente di ingrandimento la si può utilizzare anche su altri campi.

  • @hellraiserthan5725
    @hellraiserthan5725 Год назад

    Tutti i danni causati dagli ambientalisti e dalle ecoballe
    Qual è lo scopo di molti movimenti ambientalisti? Salvare l’ambiente e diminuire le emissioni di gas serra? No. Il vero scopo è combattere con dei pretesti ambientali la società moderna, accusata da una ideologia ottocentesca di essere la causa delle ingiustizie sociali e oggi anche dei danni all’ambiente.
    Mentre i “veri” ambientalisti cercano delle soluzioni per i problemi dell’ambiente e lavorano per salvaguardare la biodiversità, ce ne sono altri che addirittura si oppongono alle soluzioni più efficaci perché non vogliono aiutare la società “capitalista”. E purtroppo sono riusciti ad imporre a molti stati e alle massime istituzioni internazionali delle politiche punitive per l’economia, specialmente nel settore strategico dell’energia, che hanno fatto e continuano a fare danni enormi.
    I molti danni di una folle politica energetica
    Questi finti ambientalisti hanno messo sotto accusa “tutte” le fonti di energia affidabili a partire da quella nucleare, che hanno preteso di sostituire con le “energie alternative” che però, nonostante i loro costi diretti e indiretti, non sono in grado di far chiudere le centrali elettriche.
    Le centrali nucleari possono produrre tutta l’energia di cui abbiamo bisogno in maniera quasi miracolosa, cioè senza bruciare combustibili fossili. Inoltre questa è una fonte di energia economica, pulita, sicurissima e affidabile. Questi impianti sono anche ad alta intensità energetica e quindi hanno un impatto minimo sul territorio. Infine l’energia nucleare è rinnovabile, perché di combustibile nucleare ce n’è per decine di milioni di anni (vedi l’articolo: ENERGIA NUCLEARE PULITA E SICURA).
    Eppure proprio questa, che è la fonte di energia ideale, è stata oggetto di grandi campagne di disinformazione, perché risolverebbe in maniera definitiva il problema strategico dell’energia. E a volte questa disinformazione è finanziata dalle multinazionali dei combustibili fossili, che vedono le centrali nucleari come un pericoloso concorrente. Queste stesse multinazionali sono invece sostenitrici delle energie alternative proprio perché, essendo inutili, rendono inevitabile il ricorso al petrolio e al gas naturale.
    La Germania aveva 19 centrali nucleari. Le ha chiuse e per sostituirle ha speso 600 miliardi di Euro in impianti eolici e fotovoltaici. Ma forse con tutta questi miliardi non riesce a sostituirne nemmeno una. Così adesso i tedeschi sono costretti a comprare grandi quantità di gas dalla Russia, a prezzi altissimi, e a finanziare la guerra contro l’Ucraina. E stanno persino tornando al carbone. Ma anche la distruzione di risorse economiche ha un costo ambientale perché l’economia, per produrre quei 600 miliardi, ha dovuto girare, e quando gira ha sempre un certo impatto sull’ambiente.
    Qual è il vero scopo di questa politica energetica? Diminuire le emissioni di anidride carbonica? Evidentemente no. Ma l’Italia non è da meno. Noi non avevamo centrali nucleari e allora abbiamo chiuso gli impianti di estrazione del gas. Il blocco dell’estrazione del gas sul suolo nazionale era già stato la causa della terribile crisi economica che dura dal 2008.

  • @hellraiserthan5725
    @hellraiserthan5725 Год назад

    Ora, posto che la temperatura globale è in aumento a causa del più alto tasso di CO2 atmosferico, a sua volta dovuto alle emissioni antropiche di gas serra, le politiche energetiche dell’Italia e della Germania servono davvero a diminuire queste emissioni e a mitigare il cambiamento climatico? No, no e poi no.
    Allora qual è il vero scopo della grande campagna mediatica sul riscaldamento globale, questa sì molto bene organizzata e portata avanti con grande larghezza di mezzi? (a proposito, se per caso è in corso da qualche parte nel mondo una campagna negazionista del cambiamento climatico, essa è così debole che almeno da noi non raggiunge l’opinione pubblica). E poiché la politica delle pale eoliche, costosissima e del tutto incapace di diminuire le emissioni di gas serra, ha provocato danni enormi alle economie di diversi paesi a partire dal Nostro, deve essere proprio questo lo scopo di questa campagna di disinformazione in perfetto stile sovietico: fare il massimo danno alle economie “capitaliste”.
    Ma i danni, anche se ci hanno già trasformato in un paese di serie B, non sono mai abbastanza. La nuova parola d’ordine ha lo scopo di giustificare altre misure sempre più punitive per la nostra economia che possono essere imposte solo con dei pretesti ambientali.
    Naturalmente anche noi, dopo avere chiuso i pozzi di estrazione del gas e senza i rigassificatori, siamo costretti ad importare il gas naturale dalla Russia, a prezzi altissimi, e a finanziare la guerra di Putin. In più, come se non bastasse, abbiamo speso 250 / 300 miliardi di Euro per degli impianti eolici e fotovoltaici che producono piccole quantità di energia in maniera discontinua e imprevedibile, e quindi in una forma quasi del tutto inutilizzabile. Inoltre sia la fabbricazione di questi impianti che il loro smaltimento, dopo una vita di 20 / 25 anni, sono ad alto impatto ambientale. Infine gli impianti eolici uccidono molti uccelli migratori e miliardi di insetti. Ma non c’è solo l’energia elettrica. Ci sono anche i biocarburanti e le auto a idrogeno.
    I biocarburanti e l’auto a idrogeno
    In Europa, ma ancora di più in Nord America, vaste estensioni di terreni agricoli vengono coltivate per produrre granaglie da trasformare in biocarburanti. Ma gli studi fatti finora hanno dimostrato che l’energia che contengono è più o meno uguale a quella che è stata spesa nelle varie fasi della produzione. Quindi non viene prodotta nemmeno un po’ di energia in più. Di fatto questo è solo un modo per togliere dal mercato con un pretesto ambientale grandi quantità di prodotto allo scopo di sostenere i prezzi.
    Nel Sud Est asiatico la produzione di biocarburanti ha comportato la distruzione di molte foreste primarie, che è il modo più veloce di aggiungere CO2 all’atmosfera e diminuire la biodiversità. Mentre la coltivazione del cerrado brasiliano, sempre per produrre biocarburanti, causa il rilascio di enormi quantità di gas serra (“Un ottimista razionale” di Matt Ridley - pag. 267).
    Ma anche l’auto a idrogeno è una assoluta follia, per la quale finora sono state spese in tutto il mondo alcune centinaia di miliardi di dollari. E questo nonostante che, per motivi fisici insuperabili, non possa mai diventare realtà. La ragion d’essere dell’auto a idrogeno era che questa sarebbe stata la strada per arrivare all’auto elettrica. Ma adesso che le auto elettriche ci sono davvero, non interessano più a nessuno!
    Ma il discorso sull’energia non sarebbe completo se non parlassimo anche dei paesi più poveri. Oggi la regione più povera del mondo è l’Africa centrale e occidentale, della quale il paese più grande è il Congo. Gli abitanti di questo e altri paesi della regione sono costretti ad usare come unica fonte di energia la legna da ardere, che si procurano tagliando gli alberi della foresta. La legna viene usata per cuocere i cibi, anche se non è la soluzione migliore, ma non può alimentare la crescita economica, l’unico modo conosciuto per sconfiggere la povertà.
    Eppure una soluzione c’è ed è il progetto Grande Inga, che prevede la costruzione di una serie di dighe sugli affluenti del fiume Congo che potrebbero soddisfare il fabbisogno di tutta l’Africa centrale. Dighe che si ripagherebbero da sole con il valore dell’energia elettrica prodotta. Però da anni la Banca mondiale e la Banca europea per gli investimenti, che in teoria dovrebbero sostenere lo sviluppo, hanno smesso di finanziare i progetti infrastrutturali nei paesi più poveri.
    Certo, le dighe modificherebbero il paesaggio e avrebbero un certo impatto sul territorio. Però nel complesso esse alleggerirebbero la pressione antropica sugli ecosistemi naturali. Ma prima ancora esse aiuterebbe la regione più povera del pianeta ad uscire dalla povertà.

    • @marcos4795
      @marcos4795 Год назад

      Prima no vax , ora esperto di clima e politiche energetiche , dando per scontato che mastichi di geopolitica e ovviamente sei filoputiniano....
      Resta la terra piatta.....
      Considerazioni a riguardo?!?

    • @MECCANICISTA082
      @MECCANICISTA082 9 месяцев назад

      Ammazza che monologo inutile, non hai proprio un ca..o da fare ehh?!😂