Ho notato dopo la visione del trailer, che Monicelli scelse quali protagonisti attori capaci non solo di recitare ma di esprinere una miriade di sentimenti teneri, sittili, poetici come pure drammatici. Si prenda ad esempio, mettendo per un momento da parte i protagonisti principali, Romolo Valli. Un uomo mai oltre righe, in grado di esprimere ragionevolezza e una opportuna ironia. E Valli è stato grande attore anche in altri lavori non solo caratterista ma non nel senso di saper porgere una battuta o assumere un certo atteggiamento. Come credo, d'altra parte, che alla fine il vero eroe non sia il soldato/Gasmann bensì il soldato/Sordi. Il primo affronta il plotone d'esecuzione senza più dire una parola dopo aver lasciato la stanza dell'interrogatorio, Sordi, al contrario sino alla fine si darà del codardo senza tutta aver rivelato quanto richiesto dall'ufficiale austriaco. Se uno non ha il coraggio non se lo può dare. È così per tutti e sino a quando non verrà dato il comando di sparare, Sordi non cesserà un momento di lamentarsi confermando che lui non sapeva quanto richiestogli, che lui è un vile, sì, un vile ma che come Gassmann, porterà con sé il "coraggio" di non aver tradito. Entrambi giaceranno ma con la loro diversità esistenziale. 12:37
Ho notato dopo la visione del trailer, che Monicelli scelse quali protagonisti attori capaci non solo di recitare ma di esprinere una miriade di sentimenti teneri, sittili, poetici come pure drammatici.
Si prenda ad esempio, mettendo per un momento da parte i protagonisti principali, Romolo Valli. Un uomo mai oltre righe, in grado di esprimere ragionevolezza e una opportuna ironia. E Valli è stato grande attore anche in altri lavori non solo caratterista ma non nel senso di saper porgere una battuta o assumere un certo atteggiamento. Come credo, d'altra parte, che alla fine il vero eroe non sia il soldato/Gasmann bensì il soldato/Sordi. Il primo affronta il plotone d'esecuzione senza più dire una parola dopo aver lasciato la stanza dell'interrogatorio, Sordi, al contrario sino alla fine si darà del codardo senza tutta aver rivelato quanto richiesto dall'ufficiale austriaco. Se uno non ha il coraggio non se lo può dare. È così per tutti e sino a quando non verrà dato il comando di sparare, Sordi non cesserà un momento di lamentarsi confermando che lui non sapeva quanto richiestogli, che lui è un vile, sì, un vile ma che come Gassmann, porterà con sé il "coraggio" di non aver tradito.
Entrambi giaceranno ma con la loro diversità esistenziale.
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Culto e camicia