Una cosa che personalmente trovo tremenda a livello televisivo sono i timeout. Solo nel primo quarto ci sono 5/6 pause di almeno tre minuti che spezzano completamente il ritmo, e con l’offerta televisiva che c’è oggi chiunque cambierebbe canale per vedere altro
Per me hai centrato il punto !Gioco troppo spezzettato e al giorno d’oggi con una soglia dell’attenzione bassa ti passa la voglia di sorbirti tutte le pubblicità a ogni pausa
Ma qualcuno ha assistito in diretta all'all star game 2001? Una partita di 48 minuti durata 5 ore. Ok il contenuto pubblicitario etc, ma parliamo di 4 ore di non gioco contro una compreso intervallo. Anche a inizio millennio non si scherzava
Le problematiche della nba, rispetto a 10 anni fà, sono una marea. Il gioco piú noioso, i nuovi giocatori che non sono piú iconici, la mancanza di giocatori creativi che si formavano nei playground, i creativi stessi della nba che non sono assolutamente ai livelli precedenti (es: pubblicità di natale con i tiri da 3 con le campanelline), mancanza di mentalità vincente da parte dei giocatori in regular, la mancanza di durezza nel gioco e tutto ciò che era trasposizione di una mentalità da ghetto in campo, le squadre falcidiate dagli infortuni ai playoff. Basterebbe risolvere la metà delle cose, ma sarà difficile.
Io onestamente non so se definire i giocatori di oggi "non iconici". Il discorso è che ci sono ancora quelli della vecchia guardia che sono ancora lì, e poi come diceva Edo di doncic si sa anche quando ha fatto il torneo a Roma di quando aveva 12 anni e dominava e di wemby il video di lui 15enne contro gobert fa il giro da 5 anni prima che entrasse in nba. Lebron è forse l'unico di quella generazione, che arriva più o meno fino al 2010, di cui globalmente si sapeva che cosa facesse alla highschool e al college. Io, che sono del 2004 e quindi faccio poco testo per quella generazione, anche ora difficilmente vedo le gesta di giocatori di college degli anni 2000 comunemente sul web e in televisione. Cosa vuol dire? Che arriva in nba e te non sai cosa aspettarti da quel giocatore, magari a grandi linee, dal fisico, dalla meccanica di tiro, ecc... puoi immaginarlo, ma non lo sai. Zion in nba ha underperformato e ha deluso, ma ha underperformato soprattutto perchè le sue clip a duke le abbiamo viste e riviste fino alla nausea, è arrivato in nba e se avesse fatto mezza cosa in meno rispetto a quello fatto a duke sarebbe stato una pippa.
Sono dell'84, di Nba ne ho praticamente solo letto moltissimo dai 13 ai 24 anni, quando arrivò la linea veloce nel mio paese sperduto. Dal 2007 al 2016 la Nba era già mediaticamente sovraesposta ed era anche lo spettacolo che veniva narrato. Era una lega talmente straordinaria che io ridevo con gli amici del basso livello del calcio europeo a confronto. Dal momento in cui Silver ha preso in mano la lega, non per immediati demeriti suo, ha cominciato inesorabilmente a calare fino ad arrivare ad oggi. La regular aveva partite inutili anche una volta, ma di norma si passeggiava x metà partita e l'altra si giocava davvero. Non era un contest del tiro da 3 in cui chi ne mette di piú vince indifferentemente dal quarto. E le partite fra contender erano partite di livello playoff, perché le squadre si testavano lí in vista dei playoff mentre oggi la tendenza è quella di nascondersi fino ai playoff. Mettici poi il load management, il gioco fatto sulle statistiche avanzate etc e ti ritrovi con la lega di oggi.
Il momento di Nba Action mi ha ricordato la mia infanzia,senza contare American Super Basket e Dan Peterson su Italia 1…..ricordi da lacrima sono passati quasi 30 anni😢
Il mio problema principale con la NBA attuale è che sembra meno seria. La prima cosa che mi viene in mente è la troppa musica. Anche mentre la partita è in corso senti partire la musica, come se dovessero tutti mettersi a ballare.
la differenza in "serietà" è dovuta all'uomo faro della lega, ora sono tutti amici e giocherelloni come lo è Lebron (gran professionista ma troppo amicone di tutti) i "fari' precedenti davano una cattiveria diversa alla NBA, Kobe voleva che tutti fossero tristi per la sconfitta tranne lui, Jordan odiava chiunque non si chiamasse MJ (compagni inclusi), Bird trattava malissimo ogni avversario per ucciderlo psicologicamente, ecc ecc, Lebron è troppo "buono" ed è durato "troppo" insegnado a tutti il "volemose bene"
Quanto é vero, ormai tutto anche nello sport deve essere spettacolo e apparenza in maniera forzata. Tra business, prezzi accessibili solo per i ricchi e pubblicità super invasive durante le partite, si perde la voglia di vedere la NBA. Specialmente la regular season giocata praticamente camminando e senza difese
Io credo che la realtà infrange ogni immagine e fantasia, dunque vivere ogni evento in presa diretta o fruibile in ogni istante rende tutto molto apatico...
Io solitamente mi guardo gli highlights della partita. Ieri però per curiosità mi metto a vedere Boston-Philadelphia. Mi guardo SOLO il primo quarto, per due fattori, sonno e ripetitività del tiro da tre. GIURO che sui 30 punti fatti dai Celtics prima di chiudere, 24 venivano da triple, da qualsiasi tipo di giocatore. Sembrava un tiro al bersaglio. Almeno Philadelphia faceva qualcosina in più (infatti poi ha vinto). Se uno si vuole guardare una partita di certo non andrà a godersi una partita di tiro al bersaglio da parte dei campioni in carica
Non vuole essere una polemica contro di te, ma personalmente fatico a condividere questi giudizi soprattutto quando viene tirata in mezzo Boston. A parte i (non rari) momenti in cui staccano la spina, hanno spaziature perfette, una squadra che si muove in coro in attacco e in difesa esponendo ogni difetto avversario, movimento di palla continuo, tutto il roster in grado di essere protagonista a turno. Ho un po’ l’impressione che ormai il discrimine tra giocare bene o male sia solo la distanza da cui parte il tiro, quasi fosse più etico prendere un jumper dalla media che una tripla. Poi son d’accordo che possa essere monotono in termini di shot selection (e di questo la colpa paradossalmente è dell’efficacia della soluzione 😅), ma da fan del gioco in tutte le sue sfumature mi fa davvero strano vedere definito inguardabile il gioco dei Celtics! Detto questo, buone feste a tutta la community 🥳
La realtà è che il tiro al bersaglio ha stancato in molti sopratto a quelli come noi che seguiamo la nba dagli anni 90. Manca il gioco fisico e un po sporco, l'iconicita' di certi giocatori, il giocare fino all'ultimo possesso e andare a canestro come se fosse una questione di vita o di morte.
Quello che dici è sacrosanto, vale anche per altri sport tipo il calcio , una volta c'era il mercoledì di coppe l'unico modo per seguire le squadre , altrimenti immaginate attraverso le radiocronache; era più emozionante perché ci si trovava davanti ad un evento unico. Adesso oltre ad una visibilità completa c'è anche una sovraesposizione e moltiplicazione di eventi che non fanno altro che svilire le competizioni esistenti. Paradossalmente, vedo molto meno calcio adesso che anni fà
Analisi perfetta, sono dell'88 e ho vissuto esattamente ogni cosa che hai detto. Seguo l'NBA dal 1992 e c'è stato un cambiamento enorme nel corso degli anni. Come dici giustamente tu, sembra quasi che ora manchi la "magia" dell'attesa, dello scoprire, dell'apprezzare qualcosa di "lontano" per così dire. Ricordo benissimo NBA Action, le videocassette delle Finali NBA che mi venivano date da un collega di mio padre che aveva Tele+ giorni e giorni dopo che erano già finite, i primi CD con dentro gli highlights scaricati da Emule, i primi giornali in edicola ecc. Oggi purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) manca tutto questo
Sono d'accordo con tutto. In fondo il calo della NBA è nella tv via cavo americana e, per tutto quanto hai detto, oltre alla noia dei timeout e delle pause infinite, la gente se la guarda sul league pass o su altri streaming. Poi, tutto sommato, a me piace molto l'NBA attuale, il discorso delle troppe triple va contestualizzato, perché mi fa molto piacere quando le triple vengono cercate con una buona costruzione, perché c'è stata una bella difesa del pitturato, mentre mi piacciono meno quando sono prese "random" perché non c'è voglia di costruire gioco o c'è un giocatore lasciato libero a inizio azione.
Un altro problema è che la NBA ha i "blackout". Significa che certe partite sono in esclusiva solo su alcune reti televisive. Quando vanno in onda le partite sotto questa esclusiva gli americani non possono vederle in diretta sul League Pass. E vale anche il contrario: quando è un grande network a mandare le partite in onda queste non possono essere viste sulle reti locali. La NFL ha abolito questo sistema da anni. La MLB e la NHL lo hanno ancora come la NBA, anche se in maniera un po' diversa, però gli ascolti delle altre due sono in aumento.
Solito video super con riflessioni e spunti molto interessanti. Io che negli anni 94-95 già seguivo la Nba era proprio così. Nba Action e American super basket (di cui dovrei avere ancora la tessera #4 di iscritto) e il giro della Romagna per tutti i negozi sportivi alla ricerca di una canotta dei Jazz di Stockton, che ovviamente era introvabile. Alla fine mi accontentati di quella di Charlotte di Mourning. E la palla dei Chicago Bulls, acerrimo rivali, perché anche di quelle dei Jazz non esisteva nulla...
Edo, per una volta credo tu abbia mancato il bersaglio (tipo lo squalo) La NBA sta perdendo fan in patria, più che all'estero e loro hanno tutto l'accesso e il "racconto" che hanno sempre avuto i motivi sono altri e il tiro da 3 esasperato è solo la conseguenza 1- il regolamento è troppo permissivo sul tiratore, Miller non poteva tirare come si tira oggi non perchè non potesse ma perchè aveva le mani addosso a ogni tocco di palla e questo limitava il tiro lungo, praticamente, solo al tiro dietro al blocco 2- gli arbitri erano nettamente più competenti e coraggiosi, si facevano molti meno problemi a trattare male le stelle, fischiavano enormemente meno e favorivano la "lotta" (questo porta al punto successivo) 3- in NBA non si "combatte" più una volta la pallacanestro era uno sport da gladiatori, era una sfida fisica e agonistica nella quale il contatto era la prassi e questo dava "forza e passione" al gioco, oggi si evita ogni "sfida" e si fischiano tecnici per uno che applaude perchè ha sbagliato o a uno che ti guarda male dopo una stoppata (ridicolo) 4- un punto dolente, gli sport professionistici vivono il riflesso dei loro uomini simbolo, nel caso della NBA le attenzioni sono sobbarcate da un solo giocatore per epoca o periodo, il giocatore che fa da faro negli ultimi anni è Lebron che, seppur dotato di mezzi assoluti una professionalità folle e un talento sconfinato, ha la "verve cattiva e della lotta" di un orsacchiotto, è sempre stato amico di tutti e ha insegnato a tutti a essere amici, è un agonista sportivo eccezionale ma un agonista mentale pessimo, nello sport c'è bisogno di "odio" seppur sportivo e non di amicizia perchè la "storia" possa "essere venduta" *piccola postilla, uno come Stern mai avrebbe permesso che gli allenatori stessero in tuta (ci vuole rispetto per lo sport e giacca e cravatta danno quel tipo di sensazione) e mai avrebbe permesso ai giocatori di prendersi le libertà a parole che spesso si prendono, purtroppo per tenere insieme, nel modo giusto, una lega simile, occorre un despota dal pugno duro
Il tiro da 3 non ha rovinato il gioco. Sfido chiunque a guardare 48 minuti di una partita di basket degli anni '70. A volte nemmeno in fondo agli highlights arrivo. Il tiro da 3 ha allargato il gioco quel tanto che bastava per regalare il ventennio più bello che si sia mai visto nel Gioco, ovvero 1980-2000. E' stato l'abuso del tiro da 3 a generare l'abominio attuale. Un tempo tiravano i playmaker, le guardie e "qualche" ala piccola, oggi tirano tutti. Nemmeno Wembanyama che è 2.25 entra più in area a momenti
Dipende che sport vai a prendere, Calcio, NFL e Formula 1 stanno andando molto bene al momento e non penso che i numeri peggioreranno a breve, quindi generalizzare è sbagliato. Tutti gli sport che stanno perdendo appeal hanno almeno una di queste problematiche: incapacità di vendere il prodotto, una regolamentazione che permette l'abuso di una parte del gioco o la mancanza di vere e proprie star. Se le stelle all'NBA sicuramente non mancano, le prime due problematiche sono sicuramente ben visibili e, sfortunatamente, stanno portando alla perdita di interesse da parte del pubblico americano e non.
È giusta poi l'osservazione sulle emozioni, ma va detto che oggi tutti gli altri sport sono in crescita, pure con l ondemand...il discorso sulla magia dell nba perduta riguarda più noi nati negli anni 80 che altro. Io penso che il vero sale che manca all'nba oggi è la competitività, c'è troppa "sportività" o "lo faccio perché mi pagano", e s i vede all asg. Io me la guardo lo stesso però lo spettatore occasionale magari preferisce il sangue
Less is more... Per dare maggior risalto ad ogni evento bisognerebbe iniziare a ridurre il numero degli eventi... 82 partite di regular season sono tante e annacquano l'appetibilità anche delle partite di cartello almeno finché non si arriva si PO
Il problema del calo di ascolto in NBA è solo uno.. che Curry e Lebron sono ormai diventati vecchi.. la loro rivalità non infiamma più le partite al vertice e le finali dei playoff.. questo ha creato un vuoto inesorabile e molto difficile da riempire.. quelli (americani) a cui avevano pensato di lasciare il volto della lega o si sono fatti vedere in giro con la pistola (Morant) o si sono fatti vedere in giro con il Big Mac (Zion).. mancano le Icone americane in una lega americana.
Walter Benjamin, "l'opera d'arte nell'epoca della riproducibilità tecnica". Con la capacità di fruire di qualcosa quando si vuole a proprio piacimento, si perde la sua forza persuasiva mistica, che era data da quel senso di irraggiungibilità di cui parla edo. Non si può ovviamente tornare indietro ma si devono trovare altri mezzi che sfruttino meglio questa caratteristica più "espositiva" dei media di oggi.
Ciao Edo concordo in tutto, anzi aggiungerei che oltre ai problemi della pubblicità e della distribuzione del contenuto, il calo dei dati di ascolto è dato dall'acceso facile all'nba attraverso siti in streaming, che ovviamente sono invisibili a quelli che portano i dati a Silver
Quello che bisognerebbe domandarci è dove sono dirottate le attenzioni di coloro che seguivano il basket. Perché puoi fare tutti i cambiamenti che vuoi, ma se poi scopri che le generazioni nuove sono più interessate agli Esports che a quelli veri, diventa difficile anche ripensare ad un format, soprattutto da un punto di vista di gestione e di costi, sono totalmente su 2 piani differenti. Un'opzione potrebbe essere quella di lasciare i contenuti gratuiti, con piccole transazioni e approfondimenti a pagamento, ma con i costi di gestione forse non è possibile.
Penso che da quando ho scoperto Campoaperto questo sarà il primo video che non guarderò. Non oggi e non nei prossimi giorni almeno. Magari in futuro lo recupererò ma ormai sono nauseato dai troppi video sul tema. In fondo il segnale più grande della crisi dell'NBA è che il calo degli ascolti pare essere l'unica cosa che appassiona i commentatori. si vede che si ritiene poco interessante ciò che accade nei campi da gioco.
Pubblicità... E io che pensavo che ciò che il cuore pulsante della vita dell'uomo, il motore che ispira le decisioni, che guida le grandi gesta e che muove il sole e le altre stelle... fossa la f....
Io trovo il format NBA non più attuale con i tempi. L'attenzione delle persone si è abbassata e proporre 82 partite di regular season non ha piu alcun senso logico. Andrebbe accorciata e allungata la post season, togliendo magari anche le conference. Aumentare la qualità diminuendo la quantità.
Bravo, arguto, originale e diretto come sempre! Ok tutto giusto… ma la soluzione? Secondo me mancano superstar che raccolgano consensi e attenzioni… Wemby manca di appeal fuori dal campo… Morant finto bad boy… Edwards spaccone senza aver vinto nulla… Shai bravissimo ma non spettacolare… scarsità di storytelling decente ma abbondanza di personaggi da pettegolezzo e sparate da clickbait. Quindi che fare?
È mancato un po' di pubblico occasionale. A mio parere quello che sta scemando è la presenza di giocatori iconici. Aggiungendo che quelli forti sono sempre più stranieri
Il problema del tiro da 3 è la matematica. Quindi lo risolvi solo con la matematica, cambiando i fattori all'equazione. Portare il tiro da 3 a 2,5 punti.
D'istinto mi veniva da dirti che è un'idea del cazzo, invece non lo è affatto.. anzi, è una delle pochissime sensate che ho sentito.. rimane il problema dei record storici da superare che è un'ossessione tutta loro e forse americana in generale.. l'altra che mi viene in mente sta nel ridurre le penetrazioni, e di conseguenza gli scarichi, reintroducendo l'hand check e le legnate sotto canestro.. forse basterebbe una sola delle due cose o nessuna, non saprei..
In realtà Wemby esisteva anche 25 anni fa, era il giocatore che edita i alla PlayStation, alto al massimo con 99 in stoppata e toro da tre. Per una volta, è la realtà che ha copiato il gioco.
Ragazzi il problema grosso sono le interruzioni. Stanotte alla quarta interruzione in pochi minuti tra gsw e lakers ho spento e al risveglio ho visto il match all possessions
Il mio problema attuale con la NBA e con la pallacanestro in generale deriva dal fatto che fatico a trovare delle storie interessanti e un senso di appartenenza. Fintanto che ci son stati i Warriors contro LeBron o l'ultima versione della corsa al titolo ho avuto qualcosa di interessante da guardare, oggi che ci sono solo gli avengers che si scambiano le maglie ho perso gusto. Un po' è colpa di chi lo racconta questo sport, un po' è colpa di chi gestisce i giocatori e li consiglia molto male. In Europa il problema principale sta nel fatto che anche l'Eurolega pare uno di quei raduni in cui ci sono 50 ragazzini in palestra e 5 minuti giochi con dei compagni, 5 minuti dopo hai la casacca di un colore diverso e giochi con altri compagni. Mi devo innamorare di chi? Devo vedere squadre che a maggio tesserano gente per fare i play off? Onestamente son diventate molto più interessanti le nazionali dei tornei di club a ogni latitudine. Sul gioco non ho particolari problemi, la NBA la mal sopportavo già nei primi 2000, quando tenevo il canale acceso solo perché i momenti morti (tanti) se venivano commentati da Buffa-Tranquillo o da Trigari e Peterson erano comunque piacevoli. Si tira di più da 3, ma una volta in RS era comunque uno schifo di schiacciate passeggiate e difese allegre. Capitava ogni tanto la gara stile Spurs-Suns del Popovich contro D'Antoni ma era roba rara. In Europa c'è pochezza di idee da almeno 20 anni, da quando han capito che se un roster ti dura forse 6 mesi, tanto vale far partire tutto da un PnR della guardia americana e poi si vede come sviluppare. Come detto da Edo nel video, tutto sta come lo racconti sto sport, di storie ce ne sarebbero a valanga. Ma se a raccontarlo metti ex giocatori che per essere tali han studiato pochino, se segui le mode come la partita fatta dall'AI con Pippo e Topolino, se dimentichi il 90% della popolazione mondiale per seguire gli usi e i costumi afroamericani, se in paesi come l'Italia si lascia tutto in mano agli emuli delle SettimaneTipo che sciorinano elogi e numeri a destra e a manca, se porti a 20 le squadre per i play off, demonizzi il tanking e aggiungi un trofeo di plastica un po' te la vai a cercare. Finisco sto pippone dicendo che quel poco che Buffa parla ancora di NBA ti tiene incollato al televisore. Ora, parlando solo dell'Italia, io voglio bene a Pessina e Marino (due ex giocatori a caso), i quali fanno bene il loro lavoro, ma raccontare un mondo non è roba da ex giocatori. Questi li tieni per raccontare degli aspetti tecnici, dopo hai bisogno di chi ha gli strumenti dialettici e la cultura per farlo. In Italia pochi, in america meno che pochi visti i salotti che ci sono.
Ormai troppa la differenza tra play off e Regular season in termini di intensità e di difesa delle squadre, peccato che ai play off arrivano tutti infortunati, quindi alla fine anche la parte più importante della stagione viene rovinata
mi è venuta un’idea stupido durante momenti di conciliazione con il mio intimo pudore(stavo cagando) , ma se facessero che i punti dalla media valessero 2 punti e mezzo? ditemi perché non funzionerebbe
In tutti le grandi leghe, lo scopo è fare soldi. Se ne fregano della sovraesposizione fin che i soldi continuano ad arrivare. Per questo nel calcio si inventano il mondiale per club, vorrebbero fare le Olimpiadi ogni due anni, la coppa Italia di calcio è semifinale finale. l'NBA ha già mille mila partite ma come soluzione per il calo di interesse sono arrivati i play in e NBA Cup (a me il play in piace). Ma non se ne parla di ridurre l'esposizione. Dovrebbero fare tesoro della lezione di Lenny Belardo aka Pio XIII e invece spremono spremono. E questo a me sta sulle palle e l'unico abbonamento che ho è quello al canale Twitch di Campo aperto.
Secondo me bisognerebbe ricominciare ad avere più facce cattive e che probabilmente abbiano storie più da strada che da scolaretto e che siano anche divisi, maleducati e altamente discutibili.
Non lo so perché, ma su youtube io vado a vedere le partite di un tempo piuttosto che quelle di oggi. E questa estate ho comprato le Reebok di Shawn Kemp e la canotta dei suns di Charles Barkley 😂😂😂 Il mio ❤ è rimasto a quei tempi tanto che anche se sono passati 30 anni, io sento ancora voglia di emozionarmi andandomi a vedere roba di quell'epoca piuttosto che quella del presente. (Prima o poi mi farò le jordan XII è dal 97 che le voglio)
Differenze generazionali. Io l'NBA l'ho conosciuta come l'NFL grazie ad un giornalista meno celebrato di Federico Buffa o Flavio Tranquillo che certo sono stati e Flavio è ancora narratori leggendari dell'NBA. Il mio imprinting è stato con Guido Bagatta. All'epoca la sua voce guida e la sua conoscenza enciclopedica aprirono per me una finestra su miti che resistono ancor oggi. Mi innamorai inevitabilmente di Larry Bird anche se il primo vero campione che colpì la mia fantasia fu Julius Ervin aka Doctor J. E poi fu Kareem e poi Magic ma a rapirmi fu Larry Legend. Da allora tifo solo Celtics. Per ironia della sorta invece il campione che illuminò i primi anni della NFL fu quel Joe Montana che trascino il mio cuore in quel di San Francisco così che oggi mi divido nel tifo tra la costa est per la NBA e la costa ovest per la NFL. Poi il vero punto è la capacità affabulatoria e in quella Federico Buffa è ineguagliabile. Io odio il calcio ma se a raccontarlo è Federico Buffa mi bevo il racconto tutto d'un fiato.
Ma scusate, abbiamo limitato le difese ed i lunghi con regole assurde e abbiamo sopportato tutto come niente fosse, mi chiedo, è così difficile mettere un limite massimo di tiri da tre a partita? Vuoi di squadra, vuoi per giocatore... Non mi sembra così difficile. Abbiamo i tre secondi in area, il limite di falli (di squadra e personali), la difesa illegale... Cominciamo a limitare un po' il gioco d'attacco.
Il baseball è diventato uno sport pallosissimo perché i lanciatori sono troppo bravi e i battitori vedono la palla una volta su dieci. Il basket Nba sta diventando uno sport palloso perché i giocatori sono troppo bravi e segnano da qualunque posizione. È una visione un po’ semplicistica ma per me è così, non è un caso che in Eurolega, dove il livello dei giocatori è cento volte più basso, si giochi un basket cento volte più competitivo e divertente
Edo, non so come fai a non vedere la fallacia di questo argomento. Se fosse vero, ogni sport dovrebbe essere in crisi, prendi invece la NFL e vedrai che va fortissimo. Servono nuovi modi per raccontare l'NBA, adatti ai tempi. Ma il problema non è l'accessibilità ai contenuti
Si ma in NFL giocano venti partite l’anno dai, non puoi paragonare le due cose. Senza contare che fuori dall’America Settentrionale il football non lo guarda nessuno
@ipdfe883 tutto vero, ma il superbowl ha 10 volte lo share di una Nba finals. Ed i numeri sono in crescita. Se il problema fosse quello che sostiene Edo, ogni sport dovrebbe riscontrarlo
@@ipdfe883 la differenza è che in NFL non ci sono pagliacci; giocano poche partite perchè essendo tutte finali sono un massacro e non è possibile fisicamente organizzarne di più (nessuno impedisce alla NBA di farlo anche lei)
@@Crimson2333 però si potrebbe dire che l’NBA ha il triplo di follwers sui social rispetto all’NFL, quindi è una lega molto più globale. Il discorso è complesso, il Football non è uno sport negli Stati Uniti, è praticamente un’appartenenza sociale quindi non può essere paragonato al basket nba secondo me. Il Superbowl poi è comunque una singola partita per cui una nazione intera si ferma, ma metà delle persone lo guarda per il concerto dell’intervallo per esempio. Prova a pensare se ogni anno ci fosse una gara 7 delle Finals e gli ascolti fossero presi solo su quella partita? Poi oh non dico che Edo abbia per forza ragione, ma fare un paragone con l’NFL non ha senso
@@farfromtheheart mah sul discorso fisico non sono d’accordo, si giocano poche partite per alternarsi con l’MLB e il football universitario. Hanno un mercato interno talmente florido che economicamente è sufficiente non fare una stagione intera. Certo pure l’NBA potrebbe giocare meno però i contratti televisivi durano decenni e non puoi cambiare il numero delle partite così da un anno all’altro, senza contare i ricavi delle arene. Come ho scritto sopra, NBA e NHL funzionano in maniera completamente diversa rispetto a NFL e MLB quindi non possono essere paragonate secondo me
No! 15 anni fa la tecnologia permetteva una fruizione del prodotto nba piena, come oggi! Il prodotto è diverso! Il gioco è diverso! Non concordo con l analisi.
Non so se entro nelle statistiche, ma quest’anno proprio non sto seguendo quasi per nulla l’NBA, sto seguendo invece di più LBA e Eurolega. È un distacco che è avvenuto progressivamente, l’abuso del tiro da tre per quanto non mi piaccia affatto non c’entra nulla con questo distacco, ci sono infatti squadre di LBA che tirano praticamente solo da tre. Il problema è la sensazione dí autenticità che mi danno le partite. L’altro giorno quasi per caso mi sono imbattuto in una partita NBA, che poi ho scoperto essere addirittura la finale di NBA Cup. Sono riuscito a guardare pochi minuti. La sensazione, da chi seppur a basso livello ha giocato un po’, era di non assistere a una partita vera, figurarsi a una finale con qualcosa di importante in palio, ma a una roba a metà tra una partita e una esibizione. Anche il clima intorno del palazzetto appariva freddo, poco coinvolto. La sintesi è che da appassionato di pallacanestro preferisco vedere una partita di promozione, che mi trasmetta l’impegno e la passione di chi gioca e il coinvolgimento reale del pubblico intorno, che una sorta di semi-esibizione di fenomeni davanti a gente a cui della partita interessa poco o nulla. Ci sarà anche un fatto nostalgico, certo anche vent’anni fa c’erano partite di stagione regolare a bassa intensità dove ad intrattenerti erano le chiacchiere di Buffa, ma secondo me si è discesa una china e oltrepassato un limite che seppur sfumato si percepisce chiaramente e nel mio caso questo ha portato ad una sorta di rigetto, come dite in Toscana mi è venuto a noia. Questa è la mia esperienza personale sull’argomento, ma sono curioso delle opinioni altrui.
Personalmente per eliminare il problema del tiro da tre opterei per un massimo di tempo sia per il giocatore senza palla dietro la linea dei tre punti, sia per il portatore di palla nella zona d'attacco dietro la linea dei tre punti. Per aumentare l'hype questo: . Premi di stagione regolare in una cerimonia tipo Oscar . Draft nello stesso giorno le posizioni di scelta e il draft stesso, con una cerimonia da spettacolo televisivo . Play off fino alla finale di conference al meglio delle 3 partite . Finale NBA con partita seca in campo neutro stile NFL . Permettere battibecchi fra giocatori e giocatori, giocatori e pubblico . Permettere molta più libertà nel vestirse da parte dei giocatori in modo da atrarre i giovani, come faceva da AI nei primi anni 2000
Io sono un sempliciotto, e per me è tutto molto più facile. Penso che quelli che tirano da metà campo siano molto bravi, ma a me emoziona uno che ti schiaccia nel capo! O uno che ti stoppa mentre gli stai schiacciando nel capo! E per me è sempre stato così dal 1983... solo che ora 2 azioni su 3, tirano da metà campo, e si va meno al ferro, e quindi mi emoziono meno...
Mancano due cose: 1) agonismo, e magari faide tra squadre (Jazz e Bulls dei tempi d'oro, o Lakers e Celtics ancora prima) 2) Superstar longeve e vincenti (restavano James e Curry, fino a poco fa, ormai in declino)
Boh, più che la sovraesposizione è che non si riesce a vendere una narrazione per far appasionare lo spettatore. Guardando ad altri sport che seguo in f1 si sta andando più che bene ora e c'è grande fermento perchè si è potuto raccontare il declino della redbull, il miglioramento delle mclaren e delle ferrari, l'addio di Hamilton alla Mercedes e storie umane delle persone coinvolte di conseguenza, nel ciclismo nel nostro piccolo ci si sta un po' risollevando, anche se non si tornerà mai ai fasti pre scandali, perchè Pogacar è un personaggione ed è capitato in un'epoca con forte concorrenza ed è divertente da raccontare. Le stagioni si possono raccontare in modo avvicente, si succedono un sacco di cose interessanti. Di contro, al basketball (e anche al calcio) manca una narrazione, e manca star power, che, imo, si può ancora creare a discapito dei social media, anzi, usandoli.
La visione del tiro da tre come origine del crollo della NBA mi è sempre sembrata a dir poco superficiale, un po' come la retorica che vede il Calcio in calo per via della costruzione dal basso, rendendo questa meno frenetico il gioco. Semplificazioni da bar, o da programma di ESPN. Parliamo piuttosto fatto che le partite di Regular Season non contano più nulla, visto che ⅔ delle squadre accedono alla fase a eliminazione diretta (Playoff e Play In); o del fatto che 82 partite di RS sono decisamente troppe in questo contesto; del ricambio generazionale che non ha portato nessun under25 a prendere lo scettro degli ultra trentenni che hanno scritto questa epoca del Gioco. La realtà è che non ricordo più l'ultima volta che ho visto una partita di RS in diretta che non fosse a Natale
A me garbi perchè parli un sacco di basket senza parlare granchè di basket
E' quello che vuole farti credere.
In realtà lui parla di tutto facendoti credere che parla di basket, nonostante tu creda che parli di basket tramite tutto
@matteosbaffi9172parla di tutto sul basket
Scuola Tommasi&Clerici nel tennis
Bravo
Una cosa che personalmente trovo tremenda a livello televisivo sono i timeout. Solo nel primo quarto ci sono 5/6 pause di almeno tre minuti che spezzano completamente il ritmo, e con l’offerta televisiva che c’è oggi chiunque cambierebbe canale per vedere altro
Per me hai centrato il punto !Gioco troppo spezzettato e al giorno d’oggi con una soglia dell’attenzione bassa ti passa la voglia di sorbirti tutte le pubblicità a ogni pausa
Esatto. Max 90 secondi di pausa 3 minuti sono troppo
Time out chiamati a caso solo perché sono obbligati a farlo per ragioni pubblicitarie. Devastante.
Ma qualcuno ha assistito in diretta all'all star game 2001? Una partita di 48 minuti durata 5 ore. Ok il contenuto pubblicitario etc, ma parliamo di 4 ore di non gioco contro una compreso intervallo. Anche a inizio millennio non si scherzava
Le problematiche della nba, rispetto a 10 anni fà, sono una marea. Il gioco piú noioso, i nuovi giocatori che non sono piú iconici, la mancanza di giocatori creativi che si formavano nei playground, i creativi stessi della nba che non sono assolutamente ai livelli precedenti (es: pubblicità di natale con i tiri da 3 con le campanelline), mancanza di mentalità vincente da parte dei giocatori in regular, la mancanza di durezza nel gioco e tutto ciò che era trasposizione di una mentalità da ghetto in campo, le squadre falcidiate dagli infortuni ai playoff. Basterebbe risolvere la metà delle cose, ma sarà difficile.
Io onestamente non so se definire i giocatori di oggi "non iconici". Il discorso è che ci sono ancora quelli della vecchia guardia che sono ancora lì, e poi come diceva Edo di doncic si sa anche quando ha fatto il torneo a Roma di quando aveva 12 anni e dominava e di wemby il video di lui 15enne contro gobert fa il giro da 5 anni prima che entrasse in nba. Lebron è forse l'unico di quella generazione, che arriva più o meno fino al 2010, di cui globalmente si sapeva che cosa facesse alla highschool e al college. Io, che sono del 2004 e quindi faccio poco testo per quella generazione, anche ora difficilmente vedo le gesta di giocatori di college degli anni 2000 comunemente sul web e in televisione. Cosa vuol dire? Che arriva in nba e te non sai cosa aspettarti da quel giocatore, magari a grandi linee, dal fisico, dalla meccanica di tiro, ecc... puoi immaginarlo, ma non lo sai.
Zion in nba ha underperformato e ha deluso, ma ha underperformato soprattutto perchè le sue clip a duke le abbiamo viste e riviste fino alla nausea, è arrivato in nba e se avesse fatto mezza cosa in meno rispetto a quello fatto a duke sarebbe stato una pippa.
Sono dell'84, di Nba ne ho praticamente solo letto moltissimo dai 13 ai 24 anni, quando arrivò la linea veloce nel mio paese sperduto. Dal 2007 al 2016 la Nba era già mediaticamente sovraesposta ed era anche lo spettacolo che veniva narrato. Era una lega talmente straordinaria che io ridevo con gli amici del basso livello del calcio europeo a confronto. Dal momento in cui Silver ha preso in mano la lega, non per immediati demeriti suo, ha cominciato inesorabilmente a calare fino ad arrivare ad oggi. La regular aveva partite inutili anche una volta, ma di norma si passeggiava x metà partita e l'altra si giocava davvero. Non era un contest del tiro da 3 in cui chi ne mette di piú vince indifferentemente dal quarto. E le partite fra contender erano partite di livello playoff, perché le squadre si testavano lí in vista dei playoff mentre oggi la tendenza è quella di nascondersi fino ai playoff. Mettici poi il load management, il gioco fatto sulle statistiche avanzate etc e ti ritrovi con la lega di oggi.
Il momento di Nba Action mi ha ricordato la mia infanzia,senza contare American Super Basket e Dan Peterson su Italia 1…..ricordi da lacrima sono passati quasi 30 anni😢
Il Sabato pomeriggio era poesia!!
madonna che ricordi nba action!!! e american superbasket se saltavo un'edizione andavo in panico
@@mike_tkgchsricordo l'ultimo American che presi in edicola con Blake Griffin in copertina, cavolo che ricordi che mi avete fatto tornare in mente
Il mio problema principale con la NBA attuale è che sembra meno seria. La prima cosa che mi viene in mente è la troppa musica. Anche mentre la partita è in corso senti partire la musica, come se dovessero tutti mettersi a ballare.
la differenza in "serietà" è dovuta all'uomo faro della lega, ora sono tutti amici e giocherelloni come lo è Lebron (gran professionista ma troppo amicone di tutti) i "fari' precedenti davano una cattiveria diversa alla NBA, Kobe voleva che tutti fossero tristi per la sconfitta tranne lui, Jordan odiava chiunque non si chiamasse MJ (compagni inclusi), Bird trattava malissimo ogni avversario per ucciderlo psicologicamente, ecc ecc, Lebron è troppo "buono" ed è durato "troppo" insegnado a tutti il "volemose bene"
Quanto é vero, ormai tutto anche nello sport deve essere spettacolo e apparenza in maniera forzata. Tra business, prezzi accessibili solo per i ricchi e pubblicità super invasive durante le partite, si perde la voglia di vedere la NBA. Specialmente la regular season giocata praticamente camminando e senza difese
Io, da grande appassionato di Nba, recentemente ho iniziato a preferire una partita di Eurolega o lba piuttosto che una partita di regular season
Un altro video di Edo da Edo unico nel suo genere una chicca...
Io credo che la realtà infrange ogni immagine e fantasia, dunque vivere ogni evento in presa diretta o fruibile in ogni istante rende tutto molto apatico...
Tutto prima o poi annoia. Ricevere così tanto, tutto in una volta, sempre e ovunque fa annoiare prima che poi…
Io solitamente mi guardo gli highlights della partita. Ieri però per curiosità mi metto a vedere Boston-Philadelphia. Mi guardo SOLO il primo quarto, per due fattori, sonno e ripetitività del tiro da tre. GIURO che sui 30 punti fatti dai Celtics prima di chiudere, 24 venivano da triple, da qualsiasi tipo di giocatore. Sembrava un tiro al bersaglio. Almeno Philadelphia faceva qualcosina in più (infatti poi ha vinto). Se uno si vuole guardare una partita di certo non andrà a godersi una partita di tiro al bersaglio da parte dei campioni in carica
Non vuole essere una polemica contro di te, ma personalmente fatico a condividere questi giudizi soprattutto quando viene tirata in mezzo Boston. A parte i (non rari) momenti in cui staccano la spina, hanno spaziature perfette, una squadra che si muove in coro in attacco e in difesa esponendo ogni difetto avversario, movimento di palla continuo, tutto il roster in grado di essere protagonista a turno.
Ho un po’ l’impressione che ormai il discrimine tra giocare bene o male sia solo la distanza da cui parte il tiro, quasi fosse più etico prendere un jumper dalla media che una tripla.
Poi son d’accordo che possa essere monotono in termini di shot selection (e di questo la colpa paradossalmente è dell’efficacia della soluzione 😅), ma da fan del gioco in tutte le sue sfumature mi fa davvero strano vedere definito inguardabile il gioco dei Celtics!
Detto questo, buone feste a tutta la community 🥳
La realtà è che il tiro al bersaglio ha stancato in molti sopratto a quelli come noi che seguiamo la nba dagli anni 90. Manca il gioco fisico e un po sporco, l'iconicita' di certi giocatori, il giocare fino all'ultimo possesso e andare a canestro come se fosse una questione di vita o di morte.
Quello che dici è sacrosanto, vale anche per altri sport tipo il calcio , una volta c'era il mercoledì di coppe l'unico modo per seguire le squadre , altrimenti immaginate attraverso le radiocronache; era più emozionante perché ci si trovava davanti ad un evento unico. Adesso oltre ad una visibilità completa c'è anche una sovraesposizione e moltiplicazione di eventi che non fanno altro che svilire le competizioni esistenti. Paradossalmente, vedo molto meno calcio adesso che anni fà
Ma vogliamo parlare del fatto che gli ultimi 30 s di una partita tirata durano 10 minuti? 30 s di partita in mezzo a 9:30 di pubblicità
Analisi perfetta, sono dell'88 e ho vissuto esattamente ogni cosa che hai detto. Seguo l'NBA dal 1992 e c'è stato un cambiamento enorme nel corso degli anni. Come dici giustamente tu, sembra quasi che ora manchi la "magia" dell'attesa, dello scoprire, dell'apprezzare qualcosa di "lontano" per così dire. Ricordo benissimo NBA Action, le videocassette delle Finali NBA che mi venivano date da un collega di mio padre che aveva Tele+ giorni e giorni dopo che erano già finite, i primi CD con dentro gli highlights scaricati da Emule, i primi giornali in edicola ecc. Oggi purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) manca tutto questo
Sono d'accordo con tutto. In fondo il calo della NBA è nella tv via cavo americana e, per tutto quanto hai detto, oltre alla noia dei timeout e delle pause infinite, la gente se la guarda sul league pass o su altri streaming.
Poi, tutto sommato, a me piace molto l'NBA attuale, il discorso delle troppe triple va contestualizzato, perché mi fa molto piacere quando le triple vengono cercate con una buona costruzione, perché c'è stata una bella difesa del pitturato, mentre mi piacciono meno quando sono prese "random" perché non c'è voglia di costruire gioco o c'è un giocatore lasciato libero a inizio azione.
Un altro problema è che la NBA ha i "blackout". Significa che certe partite sono in esclusiva solo su alcune reti televisive. Quando vanno in onda le partite sotto questa esclusiva gli americani non possono vederle in diretta sul League Pass. E vale anche il contrario: quando è un grande network a mandare le partite in onda queste non possono essere viste sulle reti locali. La NFL ha abolito questo sistema da anni. La MLB e la NHL lo hanno ancora come la NBA, anche se in maniera un po' diversa, però gli ascolti delle altre due sono in aumento.
Solito video super con riflessioni e spunti molto interessanti. Io che negli anni 94-95 già seguivo la Nba era proprio così. Nba Action e American super basket (di cui dovrei avere ancora la tessera #4 di iscritto) e il giro della Romagna per tutti i negozi sportivi alla ricerca di una canotta dei Jazz di Stockton, che ovviamente era introvabile. Alla fine mi accontentati di quella di Charlotte di Mourning. E la palla dei Chicago Bulls, acerrimo rivali, perché anche di quelle dei Jazz non esisteva nulla...
Edo, per una volta credo tu abbia mancato il bersaglio (tipo lo squalo)
La NBA sta perdendo fan in patria, più che all'estero e loro hanno tutto l'accesso e il "racconto" che hanno sempre avuto i motivi sono altri e il tiro da 3 esasperato è solo la conseguenza
1- il regolamento è troppo permissivo sul tiratore, Miller non poteva tirare come si tira oggi non perchè non potesse ma perchè aveva le mani addosso a ogni tocco di palla e questo limitava il tiro lungo, praticamente, solo al tiro dietro al blocco
2- gli arbitri erano nettamente più competenti e coraggiosi, si facevano molti meno problemi a trattare male le stelle, fischiavano enormemente meno e favorivano la "lotta" (questo porta al punto successivo)
3- in NBA non si "combatte" più una volta la pallacanestro era uno sport da gladiatori, era una sfida fisica e agonistica nella quale il contatto era la prassi e questo dava "forza e passione" al gioco, oggi si evita ogni "sfida" e si fischiano tecnici per uno che applaude perchè ha sbagliato o a uno che ti guarda male dopo una stoppata (ridicolo)
4- un punto dolente, gli sport professionistici vivono il riflesso dei loro uomini simbolo, nel caso della NBA le attenzioni sono sobbarcate da un solo giocatore per epoca o periodo, il giocatore che fa da faro negli ultimi anni è Lebron che, seppur dotato di mezzi assoluti una professionalità folle e un talento sconfinato, ha la "verve cattiva e della lotta" di un orsacchiotto, è sempre stato amico di tutti e ha insegnato a tutti a essere amici, è un agonista sportivo eccezionale ma un agonista mentale pessimo, nello sport c'è bisogno di "odio" seppur sportivo e non di amicizia perchè la "storia" possa "essere venduta"
*piccola postilla, uno come Stern mai avrebbe permesso che gli allenatori stessero in tuta (ci vuole rispetto per lo sport e giacca e cravatta danno quel tipo di sensazione) e mai avrebbe permesso ai giocatori di prendersi le libertà a parole che spesso si prendono, purtroppo per tenere insieme, nel modo giusto, una lega simile, occorre un despota dal pugno duro
Il tiro da 3 non ha rovinato il gioco. Sfido chiunque a guardare 48 minuti di una partita di basket degli anni '70. A volte nemmeno in fondo agli highlights arrivo. Il tiro da 3 ha allargato il gioco quel tanto che bastava per regalare il ventennio più bello che si sia mai visto nel Gioco, ovvero 1980-2000. E' stato l'abuso del tiro da 3 a generare l'abominio attuale. Un tempo tiravano i playmaker, le guardie e "qualche" ala piccola, oggi tirano tutti. Nemmeno Wembanyama che è 2.25 entra più in area a momenti
Questo discorso vale per tutto. Musica, cinema, sport e tanto altro
Aggiungerei che il calo mi sembra ci sia in tutti gli sport in questo periodo storico
Errato, l nfl sta andando da dio, ad esempio
Dipende che sport vai a prendere, Calcio, NFL e Formula 1 stanno andando molto bene al momento e non penso che i numeri peggioreranno a breve, quindi generalizzare è sbagliato. Tutti gli sport che stanno perdendo appeal hanno almeno una di queste problematiche: incapacità di vendere il prodotto, una regolamentazione che permette l'abuso di una parte del gioco o la mancanza di vere e proprie star. Se le stelle all'NBA sicuramente non mancano, le prime due problematiche sono sicuramente ben visibili e, sfortunatamente, stanno portando alla perdita di interesse da parte del pubblico americano e non.
NFL migliora ogni anno. Ma è un prodotto di tutt'altro livello.
Non è così. Delle Big Four americane solo la NBA ha gli ascolti in calo, le altre tre li hanno tutti in aumento.
"Mi sembra" sulla base di cosa?😅😂
È giusta poi l'osservazione sulle emozioni, ma va detto che oggi tutti gli altri sport sono in crescita, pure con l ondemand...il discorso sulla magia dell nba perduta riguarda più noi nati negli anni 80 che altro. Io penso che il vero sale che manca all'nba oggi è la competitività, c'è troppa "sportività" o "lo faccio perché mi pagano", e s
i vede all asg. Io me la guardo lo stesso però lo spettatore occasionale magari preferisce il sangue
Less is more... Per dare maggior risalto ad ogni evento bisognerebbe iniziare a ridurre il numero degli eventi... 82 partite di regular season sono tante e annacquano l'appetibilità anche delle partite di cartello almeno finché non si arriva si PO
Il problema del calo di ascolto in NBA è solo uno.. che Curry e Lebron sono ormai diventati vecchi.. la loro rivalità non infiamma più le partite al vertice e le finali dei playoff.. questo ha creato un vuoto inesorabile e molto difficile da riempire.. quelli (americani) a cui avevano pensato di lasciare il volto della lega o si sono fatti vedere in giro con la pistola (Morant) o si sono fatti vedere in giro con il Big Mac (Zion).. mancano le Icone americane in una lega americana.
Walter Benjamin, "l'opera d'arte nell'epoca della riproducibilità tecnica". Con la capacità di fruire di qualcosa quando si vuole a proprio piacimento, si perde la sua forza persuasiva mistica, che era data da quel senso di irraggiungibilità di cui parla edo. Non si può ovviamente tornare indietro ma si devono trovare altri mezzi che sfruttino meglio questa caratteristica più "espositiva" dei media di oggi.
Citare Balasso, NBA Action, Spielberg e Buffa, beh che dire? Poesia pura
Ciao Edo concordo in tutto, anzi aggiungerei che oltre ai problemi della pubblicità e della distribuzione del contenuto, il calo dei dati di ascolto è dato dall'acceso facile all'nba attraverso siti in streaming, che ovviamente sono invisibili a quelli che portano i dati a Silver
Nba action, american superbasket, il televideo al mattino prima di andare a scuola per vedere i risultati. Tempi magici.❤
Quello che bisognerebbe domandarci è dove sono dirottate le attenzioni di coloro che seguivano il basket. Perché puoi fare tutti i cambiamenti che vuoi, ma se poi scopri che le generazioni nuove sono più interessate agli Esports che a quelli veri, diventa difficile anche ripensare ad un format, soprattutto da un punto di vista di gestione e di costi, sono totalmente su 2 piani differenti. Un'opzione potrebbe essere quella di lasciare i contenuti gratuiti, con piccole transazioni e approfondimenti a pagamento, ma con i costi di gestione forse non è possibile.
Pensavo di essere solo diventato vecchio. Invece vedo che siamo in tanti ad esserci un po' stancati della nba
Penso che da quando ho scoperto Campoaperto questo sarà il primo video che non guarderò. Non oggi e non nei prossimi giorni almeno. Magari in futuro lo recupererò ma ormai sono nauseato dai troppi video sul tema.
In fondo il segnale più grande della crisi dell'NBA è che il calo degli ascolti pare essere l'unica cosa che appassiona i commentatori. si vede che si ritiene poco interessante ciò che accade nei campi da gioco.
Concordo con la sovraesposizione al tema negli ultimi giorni, però Edo vince sulla nausea.
Pubblicità... E io che pensavo che ciò che il cuore pulsante della vita dell'uomo, il motore che ispira le decisioni, che guida le grandi gesta e che muove il sole e le altre stelle... fossa la f....
Io trovo il format NBA non più attuale con i tempi. L'attenzione delle persone si è abbassata e proporre 82 partite di regular season non ha piu alcun senso logico. Andrebbe accorciata e allungata la post season, togliendo magari anche le conference. Aumentare la qualità diminuendo la quantità.
Complimenti , ti ho appena scoperto e ne sono felice
Bravo, arguto, originale e diretto come sempre!
Ok tutto giusto… ma la soluzione?
Secondo me mancano superstar che raccolgano consensi e attenzioni… Wemby manca di appeal fuori dal campo… Morant finto bad boy… Edwards spaccone senza aver vinto nulla… Shai bravissimo ma non spettacolare… scarsità di storytelling decente ma abbondanza di personaggi da pettegolezzo e sparate da clickbait. Quindi che fare?
È mancato un po' di pubblico occasionale. A mio parere quello che sta scemando è la presenza di giocatori iconici. Aggiungendo che quelli forti sono sempre più stranieri
Discorso impeccabile con metafore azzeccatissime come sempre, bel video e belli spunti. Come vale per l nba, vale un po' per tutto.
Il problema del tiro da 3 è la matematica. Quindi lo risolvi solo con la matematica, cambiando i fattori all'equazione. Portare il tiro da 3 a 2,5 punti.
D'istinto mi veniva da dirti che è un'idea del cazzo, invece non lo è affatto.. anzi, è una delle pochissime sensate che ho sentito.. rimane il problema dei record storici da superare che è un'ossessione tutta loro e forse americana in generale.. l'altra che mi viene in mente sta nel ridurre le penetrazioni, e di conseguenza gli scarichi, reintroducendo l'hand check e le legnate sotto canestro.. forse basterebbe una sola delle due cose o nessuna, non saprei..
Ciao Edo.
Avevo già detto in live, ridurre il tiro da 3 punti a 2.5 punti. Si tornerebbe a giocare a basket. E sti cazzi i punteggi strani. Amen
In realtà Wemby esisteva anche 25 anni fa, era il giocatore che edita i alla PlayStation, alto al massimo con 99 in stoppata e toro da tre. Per una volta, è la realtà che ha copiato il gioco.
Ragazzi il problema grosso sono le interruzioni. Stanotte alla quarta interruzione in pochi minuti tra gsw e lakers ho spento e al risveglio ho visto il match all possessions
NBA action, non c'è la faccio, troppi ricordi... 🥺
Il mio problema attuale con la NBA e con la pallacanestro in generale deriva dal fatto che fatico a trovare delle storie interessanti e un senso di appartenenza. Fintanto che ci son stati i Warriors contro LeBron o l'ultima versione della corsa al titolo ho avuto qualcosa di interessante da guardare, oggi che ci sono solo gli avengers che si scambiano le maglie ho perso gusto. Un po' è colpa di chi lo racconta questo sport, un po' è colpa di chi gestisce i giocatori e li consiglia molto male.
In Europa il problema principale sta nel fatto che anche l'Eurolega pare uno di quei raduni in cui ci sono 50 ragazzini in palestra e 5 minuti giochi con dei compagni, 5 minuti dopo hai la casacca di un colore diverso e giochi con altri compagni. Mi devo innamorare di chi? Devo vedere squadre che a maggio tesserano gente per fare i play off?
Onestamente son diventate molto più interessanti le nazionali dei tornei di club a ogni latitudine.
Sul gioco non ho particolari problemi, la NBA la mal sopportavo già nei primi 2000, quando tenevo il canale acceso solo perché i momenti morti (tanti) se venivano commentati da Buffa-Tranquillo o da Trigari e Peterson erano comunque piacevoli. Si tira di più da 3, ma una volta in RS era comunque uno schifo di schiacciate passeggiate e difese allegre. Capitava ogni tanto la gara stile Spurs-Suns del Popovich contro D'Antoni ma era roba rara.
In Europa c'è pochezza di idee da almeno 20 anni, da quando han capito che se un roster ti dura forse 6 mesi, tanto vale far partire tutto da un PnR della guardia americana e poi si vede come sviluppare.
Come detto da Edo nel video, tutto sta come lo racconti sto sport, di storie ce ne sarebbero a valanga. Ma se a raccontarlo metti ex giocatori che per essere tali han studiato pochino, se segui le mode come la partita fatta dall'AI con Pippo e Topolino, se dimentichi il 90% della popolazione mondiale per seguire gli usi e i costumi afroamericani, se in paesi come l'Italia si lascia tutto in mano agli emuli delle SettimaneTipo che sciorinano elogi e numeri a destra e a manca, se porti a 20 le squadre per i play off, demonizzi il tanking e aggiungi un trofeo di plastica un po' te la vai a cercare.
Finisco sto pippone dicendo che quel poco che Buffa parla ancora di NBA ti tiene incollato al televisore. Ora, parlando solo dell'Italia, io voglio bene a Pessina e Marino (due ex giocatori a caso), i quali fanno bene il loro lavoro, ma raccontare un mondo non è roba da ex giocatori. Questi li tieni per raccontare degli aspetti tecnici, dopo hai bisogno di chi ha gli strumenti dialettici e la cultura per farlo. In Italia pochi, in america meno che pochi visti i salotti che ci sono.
I bidoni di Portland 🤣🤣
Nba action con Bob Morse
Ormai troppa la differenza tra play off e Regular season in termini di intensità e di difesa delle squadre, peccato che ai play off arrivano tutti infortunati, quindi alla fine anche la parte più importante della stagione viene rovinata
Grande video poco da fare
Edo per certi versi e per banale processo sociologico, potrebbe anche essere semplice abitudine, aggravata da quanto hai detto.
riprendo un concetto di uno dei tuoi scorsi video che si sovrappone anche a questo contenuto: LESS IS MORE
mi è venuta un’idea stupido durante momenti di conciliazione con il mio intimo pudore(stavo cagando) , ma se facessero che i punti dalla media valessero 2 punti e mezzo? ditemi perché non funzionerebbe
ho visto ieri minnesota dallas e se non fosse stato per irving mi sarei addormentato . e dire che un po' hanno anche provato a difendere
le partite di ieri non sono state per nulla brutte dai
Riassumendo in un singolo vocabolo, è un problema di inflazione.
Inflazione di tiri.
Inflazione di contenuti.
In tutti le grandi leghe, lo scopo è fare soldi. Se ne fregano della sovraesposizione fin che i soldi continuano ad arrivare. Per questo nel calcio si inventano il mondiale per club, vorrebbero fare le Olimpiadi ogni due anni, la coppa Italia di calcio è semifinale finale. l'NBA ha già mille mila partite ma come soluzione per il calo di interesse sono arrivati i play in e NBA Cup (a me il play in piace). Ma non se ne parla di ridurre l'esposizione. Dovrebbero fare tesoro della lezione di Lenny Belardo aka Pio XIII e invece spremono spremono. E questo a me sta sulle palle e l'unico abbonamento che ho è quello al canale Twitch di Campo aperto.
Infatti a furia di aggiungere appeal il calcio sta perdendo molto in qualità.
Secondo me bisognerebbe ricominciare ad avere più facce cattive e che probabilmente abbiano storie più da strada che da scolaretto e che siano anche divisi, maleducati e altamente discutibili.
che finale ragazzi
anche le telecronache di Dan Peterson erano più competenti e coinvolgenti di quelle di Pessina
Non lo so perché, ma su youtube io vado a vedere le partite di un tempo piuttosto che quelle di oggi. E questa estate ho comprato le Reebok di Shawn Kemp e la canotta dei suns di Charles Barkley 😂😂😂
Il mio ❤ è rimasto a quei tempi tanto che anche se sono passati 30 anni, io sento ancora voglia di emozionarmi andandomi a vedere roba di quell'epoca piuttosto che quella del presente. (Prima o poi mi farò le jordan XII è dal 97 che le voglio)
Passare da Stern a Silver... fatecelo un pensierino, su.
@@farfromtheheart pensi davvero che tutto dipenda da una singola persona?
@@ipdfe883 sono diversi solo esteticamente
Top 10 NBA con la telecronaca di goatmentator… che ridirei
Differenze generazionali. Io l'NBA l'ho conosciuta come l'NFL grazie ad un giornalista meno celebrato di Federico Buffa o Flavio Tranquillo che certo sono stati e Flavio è ancora narratori leggendari dell'NBA. Il mio imprinting è stato con Guido Bagatta. All'epoca la sua voce guida e la sua conoscenza enciclopedica aprirono per me una finestra su miti che resistono ancor oggi. Mi innamorai inevitabilmente di Larry Bird anche se il primo vero campione che colpì la mia fantasia fu Julius Ervin aka Doctor J. E poi fu Kareem e poi Magic ma a rapirmi fu Larry Legend. Da allora tifo solo Celtics. Per ironia della sorta invece il campione che illuminò i primi anni della NFL fu quel Joe Montana che trascino il mio cuore in quel di San Francisco così che oggi mi divido nel tifo tra la costa est per la NBA e la costa ovest per la NFL. Poi il vero punto è la capacità affabulatoria e in quella Federico Buffa è ineguagliabile. Io odio il calcio ma se a raccontarlo è Federico Buffa mi bevo il racconto tutto d'un fiato.
Con Tullio Lauro...
Io non avevo minimamente pensato alle pubblicità sono sincero 😂
Il mio pensiero iniziava per F... 😅
Abbasseranno i salari dei protagonisti male che vada
Certo che questo video dopo che mi hanno regalato tre mesi di NBA pass...😂
Cos' è? Like cmq
Il problema è che in USA tutti gli altri sport sono in crescita. Il problema è solo NBA.
Analisi corretta a mio modo di vedere
Ma scusate, abbiamo limitato le difese ed i lunghi con regole assurde e abbiamo sopportato tutto come niente fosse, mi chiedo, è così difficile mettere un limite massimo di tiri da tre a partita?
Vuoi di squadra, vuoi per giocatore... Non mi sembra così difficile.
Abbiamo i tre secondi in area, il limite di falli (di squadra e personali), la difesa illegale... Cominciamo a limitare un po' il gioco d'attacco.
Il baseball è diventato uno sport pallosissimo perché i lanciatori sono troppo bravi e i battitori vedono la palla una volta su dieci. Il basket Nba sta diventando uno sport palloso perché i giocatori sono troppo bravi e segnano da qualunque posizione. È una visione un po’ semplicistica ma per me è così, non è un caso che in Eurolega, dove il livello dei giocatori è cento volte più basso, si giochi un basket cento volte più competitivo e divertente
Che grande video
Pensavo la FIHA!!!
NBA action 😍😍😍😍😍😍
Comunque, chi è che ha pensato ad altro come risposta alla domanda di cosa muove il mondo?!?😅
Edo, non so come fai a non vedere la fallacia di questo argomento. Se fosse vero, ogni sport dovrebbe essere in crisi, prendi invece la NFL e vedrai che va fortissimo. Servono nuovi modi per raccontare l'NBA, adatti ai tempi. Ma il problema non è l'accessibilità ai contenuti
Si ma in NFL giocano venti partite l’anno dai, non puoi paragonare le due cose. Senza contare che fuori dall’America Settentrionale il football non lo guarda nessuno
@ipdfe883 tutto vero, ma il superbowl ha 10 volte lo share di una Nba finals. Ed i numeri sono in crescita. Se il problema fosse quello che sostiene Edo, ogni sport dovrebbe riscontrarlo
@@ipdfe883 la differenza è che in NFL non ci sono pagliacci; giocano poche partite perchè essendo tutte finali sono un massacro e non è possibile fisicamente organizzarne di più (nessuno impedisce alla NBA di farlo anche lei)
@@Crimson2333 però si potrebbe dire che l’NBA ha il triplo di follwers sui social rispetto all’NFL, quindi è una lega molto più globale. Il discorso è complesso, il Football non è uno sport negli Stati Uniti, è praticamente un’appartenenza sociale quindi non può essere paragonato al basket nba secondo me. Il Superbowl poi è comunque una singola partita per cui una nazione intera si ferma, ma metà delle persone lo guarda per il concerto dell’intervallo per esempio. Prova a pensare se ogni anno ci fosse una gara 7 delle Finals e gli ascolti fossero presi solo su quella partita? Poi oh non dico che Edo abbia per forza ragione, ma fare un paragone con l’NFL non ha senso
@@farfromtheheart mah sul discorso fisico non sono d’accordo, si giocano poche partite per alternarsi con l’MLB e il football universitario. Hanno un mercato interno talmente florido che economicamente è sufficiente non fare una stagione intera. Certo pure l’NBA potrebbe giocare meno però i contratti televisivi durano decenni e non puoi cambiare il numero delle partite così da un anno all’altro, senza contare i ricavi delle arene. Come ho scritto sopra, NBA e NHL funzionano in maniera completamente diversa rispetto a NFL e MLB quindi non possono essere paragonate secondo me
No! 15 anni fa la tecnologia permetteva una fruizione del prodotto nba piena, come oggi! Il prodotto è diverso! Il gioco è diverso! Non concordo con l analisi.
Non so se entro nelle statistiche, ma quest’anno proprio non sto seguendo quasi per nulla l’NBA, sto seguendo invece di più LBA e Eurolega. È un distacco che è avvenuto progressivamente, l’abuso del tiro da tre per quanto non mi piaccia affatto non c’entra nulla con questo distacco, ci sono infatti squadre di LBA che tirano praticamente solo da tre. Il problema è la sensazione dí autenticità che mi danno le partite. L’altro giorno quasi per caso mi sono imbattuto in una partita NBA, che poi ho scoperto essere addirittura la finale di NBA Cup. Sono riuscito a guardare pochi minuti. La sensazione, da chi seppur a basso livello ha giocato un po’, era di non assistere a una partita vera, figurarsi a una finale con qualcosa di importante in palio, ma a una roba a metà tra una partita e una esibizione. Anche il clima intorno del palazzetto appariva freddo, poco coinvolto. La sintesi è che da appassionato di pallacanestro preferisco vedere una partita di promozione, che mi trasmetta l’impegno e la passione di chi gioca e il coinvolgimento reale del pubblico intorno, che una sorta di semi-esibizione di fenomeni davanti a gente a cui della partita interessa poco o nulla. Ci sarà anche un fatto nostalgico, certo anche vent’anni fa c’erano partite di stagione regolare a bassa intensità dove ad intrattenerti erano le chiacchiere di Buffa, ma secondo me si è discesa una china e oltrepassato un limite che seppur sfumato si percepisce chiaramente e nel mio caso questo ha portato ad una sorta di rigetto, come dite in Toscana mi è venuto a noia. Questa è la mia esperienza personale sull’argomento, ma sono curioso delle opinioni altrui.
Riassumendo il tuo pippone, dici che manca Agonismo?
Personalmente per eliminare il problema del tiro da tre opterei per un massimo di tempo sia per il giocatore senza palla dietro la linea dei tre punti, sia per il portatore di palla nella zona d'attacco dietro la linea dei tre punti.
Per aumentare l'hype questo:
. Premi di stagione regolare in una cerimonia tipo Oscar
. Draft nello stesso giorno le posizioni di scelta e il draft stesso, con una cerimonia da spettacolo televisivo
. Play off fino alla finale di conference al meglio delle 3 partite
. Finale NBA con partita seca in campo neutro stile NFL
. Permettere battibecchi fra giocatori e giocatori, giocatori e pubblico
. Permettere molta più libertà nel vestirse da parte dei giocatori in modo da atrarre i giovani, come faceva da AI nei primi anni 2000
In luv with u
Io sono un sempliciotto, e per me è tutto molto più facile. Penso che quelli che tirano da metà campo siano molto bravi, ma a me emoziona uno che ti schiaccia nel capo! O uno che ti stoppa mentre gli stai schiacciando nel capo! E per me è sempre stato così dal 1983... solo che ora 2 azioni su 3, tirano da metà campo, e si va meno al ferro, e quindi mi emoziono meno...
@@tiralatripla eh però il tiro da 3 vale un punto in più e ti fa vincere le partite!
Mancano due cose:
1) agonismo, e magari faide tra squadre (Jazz e Bulls dei tempi d'oro, o Lakers e Celtics ancora prima)
2) Superstar longeve e vincenti (restavano James e Curry, fino a poco fa, ormai in declino)
Boh, più che la sovraesposizione è che non si riesce a vendere una narrazione per far appasionare lo spettatore.
Guardando ad altri sport che seguo in f1 si sta andando più che bene ora e c'è grande fermento perchè si è potuto raccontare il declino della redbull, il miglioramento delle mclaren e delle ferrari, l'addio di Hamilton alla Mercedes e storie umane delle persone coinvolte di conseguenza, nel ciclismo nel nostro piccolo ci si sta un po' risollevando, anche se non si tornerà mai ai fasti pre scandali, perchè Pogacar è un personaggione ed è capitato in un'epoca con forte concorrenza ed è divertente da raccontare. Le stagioni si possono raccontare in modo avvicente, si succedono un sacco di cose interessanti.
Di contro, al basketball (e anche al calcio) manca una narrazione, e manca star power, che, imo, si può ancora creare a discapito dei social media, anzi, usandoli.
La visione del tiro da tre come origine del crollo della NBA mi è sempre sembrata a dir poco superficiale, un po' come la retorica che vede il Calcio in calo per via della costruzione dal basso, rendendo questa meno frenetico il gioco. Semplificazioni da bar, o da programma di ESPN.
Parliamo piuttosto fatto che le partite di Regular Season non contano più nulla, visto che ⅔ delle squadre accedono alla fase a eliminazione diretta (Playoff e Play In); o del fatto che 82 partite di RS sono decisamente troppe in questo contesto; del ricambio generazionale che non ha portato nessun under25 a prendere lo scettro degli ultra trentenni che hanno scritto questa epoca del Gioco.
La realtà è che non ricordo più l'ultima volta che ho visto una partita di RS in diretta che non fosse a Natale