E' proprio cosi'. Grazie. Non si discute per far tacere gli altri ma per arricchirci vicendevolmente. E' verissimo che la Verita' e' LUI SOLO e noi siamo in continua ricerca INSIEME all'infinito attingendo a LUI l'INFINITO...
Intanto ringrazio x la pronta ed esaustiva risposta, e, magari in ritardo, faccio i miei complimenti a Lei per la stupenda iniziativa che ha avuto e che a mio parere assolve in modo esemplare. Effettivamente dal tono della mia risposta traspare un' esigenza di prevaricazione, che, in onestà, credo di nn avere o perlomeno di nn rincorrere con ossessività. Infatti mi riferivo all impossibilità di una pacifica convivenza nei confronti di chi (es. persone di famiglia, magari anche il proprio partner) in qualche modo esercita con il proprio pensiero una precisa volontà da far rispettare a tutti i costi, anche in modo forzato. Ancora grazie
Grazie! La prossima volta che avrò modo di parlare con un conoscente che si dichiara ateo e contro la Chiesa, proverò a mettere in pratica questi saggi consigli.
Effettivamente partire dall approvazione di una parte del discorso del ns interlovutore mi pare cosa molto buona, certo nn facile da realizzare a causa anche degli stereotipi mentali che abbiamo più o meno tutti. Ma come porsi di fronte ad interlocutori cocciuti come muli, per i quali l unica possibilità di discussone è esclusivamente legata alla piena ed incondizionata accettazione del proprio pensiero?
Ciao Salvatore, dietro alla tua domanda forse c'è un'idea ben precisa: il pensare che in qualche modo noi dobbiamo far cambiare idea all'altro. Quindi, cambierei così la tua domanda: di fronte a quelli che noi definiamo "interlocutori cocciuti come muli" (che poi tutto è relativo: se chiedessimo a loro, probabilmente loro darebbero di noi la stessa definizione 😉), non basterebbe lasciare che ognuno continui ad avere la sua idea? Non basterebbe accettare il fatto che noi abbiamo un'idea, loro ne hanno un'altra, e possiamo vivere e convivere serenamente anche se abbiamo idee diverse?
Una grande soluzione....grazie di cuore.
Grazie caro Don vivere in pace crescendo insieme! Dio la benedica
Graziedon Giovanni dai sempre forza esserenita grazie ❤
Strategia di comunicazione meravigliosa!!!
E' proprio cosi'. Grazie. Non si discute per far tacere gli altri ma per arricchirci vicendevolmente. E' verissimo che la Verita' e' LUI SOLO e noi siamo in continua ricerca INSIEME all'infinito attingendo a LUI l'INFINITO...
Hai ragione mi scontro con Mio marito sempre non mi controllo devo imparare. A fare così grazie
Intanto ringrazio x la pronta ed esaustiva risposta, e, magari in ritardo, faccio i miei complimenti a Lei per la stupenda iniziativa che ha avuto e che a mio parere assolve in modo esemplare. Effettivamente dal tono della mia risposta traspare un' esigenza di prevaricazione, che, in onestà, credo di nn avere o perlomeno di nn rincorrere con ossessività.
Infatti mi riferivo all impossibilità di una pacifica convivenza nei confronti di chi (es. persone di famiglia, magari anche il proprio partner) in qualche modo esercita con il proprio pensiero una precisa volontà da far rispettare a tutti i costi, anche in modo forzato.
Ancora grazie
Grazie! La prossima volta che avrò modo di parlare con un conoscente che si dichiara ateo e contro la Chiesa, proverò a mettere in pratica questi saggi consigli.
Infatti molti atei lo sono perché vedono la cattiveria e contraddittorietà dei cattolicib praticanti
Sempre molto interessante.
Si, credo proprio che succeda questo, mi capita sempre di litigare con mio marito tanto da sentirmi sfinita
Grande Don! avevo proprio bisogno di imaprare questi aspetti. sei dono Don! e ne sono veramente lieta di seguirti.
Interessante
Grazie per i video è molto importante !
Per non litigare per finire ,dai ragione al altro cosi lui si gode di piu.....
Non credo in religioni!
Io ho scoperto che dire : ma...
in una conversazione mette comunque in contrapposizione con l'altro,che si difenderà....
Effettivamente partire dall approvazione di una parte del discorso del ns interlovutore mi pare cosa molto buona, certo nn facile da realizzare a causa anche degli stereotipi mentali che abbiamo più o meno tutti.
Ma come porsi di fronte ad interlocutori cocciuti come muli, per i quali l unica possibilità di discussone è esclusivamente legata alla piena ed incondizionata accettazione del proprio pensiero?
Ciao Salvatore, dietro alla tua domanda forse c'è un'idea ben precisa: il pensare che in qualche modo noi dobbiamo far cambiare idea all'altro.
Quindi, cambierei così la tua domanda: di fronte a quelli che noi definiamo "interlocutori cocciuti come muli" (che poi tutto è relativo: se chiedessimo a loro, probabilmente loro darebbero di noi la stessa definizione 😉), non basterebbe lasciare che ognuno continui ad avere la sua idea? Non basterebbe accettare il fatto che noi abbiamo un'idea, loro ne hanno un'altra, e possiamo vivere e convivere serenamente anche se abbiamo idee diverse?