Lo ricordo quando si occupava solo di TV e pubblicità e Craxi era sulla cresta dell'onda. Ad un pranzo Publitalia, alla domanda "Quali sono i suoi rapporti con Craxi?", senza ombra di ritegno rispose "Io faccio un piacere a lui e lui fa un piacere a me." Si chiamerebbe "voto di scambio" ma va be'… Poi Craxi finì male e "Lvi" si ritrovò col fondoschiena scoperto - politicamente -… e quindi decise di "buttarsi in politica"… e metà degli Italiani pensarono "Oh! Finalmente uno nuovo che cambierà tutto." Mentre lui voleva proprio che non cambiasse niente… e ci riuscì perfettamente. E tutti che dicevano - o meglio: ripetevano il suo slogan - se è bravo a gestire la sua azienda, sarà bravo a gestire il Paese. Ma un'azienda si gestisce per fare i soldi - cioè principalmente per farli fare al padrone - mentre un Paese si dovrebbe gestire per il bene dei cittadini. E invece Lvi gestì il Paese proprio come fosse la sua azienda. Cioè per fare i soldi… lui. Il "paladino" del liberismo, che promise privatizzazioni, durante il suo governo - che aveva maggioranza assoluta e avrebbe potuto fare quello che voleva - non privatizzò un tubo. L'Alitalia? Per carità! Non sia mai che finisca in mani straniere. Rigettò la sostanziosa offerta Lufthansa per "venderla" per due peperoni - e al netto dei debiti, che rimasero sul groppone degli Italiani - agli amichetti suoi, già proprietari di AirOne - in c*lo alla concorrenza - ai quali interessava prima di tutto non avere un concorrente italiano sulle rotte loro… e così fare come gli pareva sulle tariffe. Poi, si sa com'è finita. E il decoder del Digitale Terrestre "regalato" agli Italiani - con i soldi delle tasse degli Italiani? Un capolavoro: due piccioni con una fava. Il decoder serviva per i futuri programmi di FIninvest e la maggioranza di quelli "regalati" (cioè pagati da noi) era prodotta da un'azienda di proprietà del fratello. E la geniale e vincente promessa elettorale di cancellare l'ICI (poi IMU), che gli fece guadagnare un sacco di voti… col c*ulo degli altri. Perché ci fece un regalo con i soldi dei Comuni, i quali dovettero sia tagliare i servizi, sia aumentare altre tasse locali.
Io lo capisco se c'è qualcuno che lo vorrebbe fare santo: almeno metà del parlamento odierno è stato miracolato da Lvi, altrimenti sarebbero finiti a fare lavori più o meno umili. Per il resto, che venga sempre e per sempre ma!ede770
" dev essere duro il morire per chi fece dell essere vivo l ebbrezza per ogni sua giornata e per tutte le sue nottate . pareva uno che si fosse meritato il premio di essere nato e che passasse la sua intera esistenza a fare festa per questo, braccia alzate coppa in mano. ne ho visti pochi di messi così, presidente "
Bravo Luca! Sintesi perfetta!
Lo ricordo quando si occupava solo di TV e pubblicità e Craxi era sulla cresta dell'onda.
Ad un pranzo Publitalia, alla domanda "Quali sono i suoi rapporti con Craxi?", senza ombra di ritegno rispose "Io faccio un piacere a lui e lui fa un piacere a me." Si chiamerebbe "voto di scambio" ma va be'…
Poi Craxi finì male e "Lvi" si ritrovò col fondoschiena scoperto - politicamente -… e quindi decise di "buttarsi in politica"… e metà degli Italiani pensarono "Oh! Finalmente uno nuovo che cambierà tutto." Mentre lui voleva proprio che non cambiasse niente… e ci riuscì perfettamente.
E tutti che dicevano - o meglio: ripetevano il suo slogan - se è bravo a gestire la sua azienda, sarà bravo a gestire il Paese.
Ma un'azienda si gestisce per fare i soldi - cioè principalmente per farli fare al padrone - mentre un Paese si dovrebbe gestire per il bene dei cittadini.
E invece Lvi gestì il Paese proprio come fosse la sua azienda. Cioè per fare i soldi… lui.
Il "paladino" del liberismo, che promise privatizzazioni, durante il suo governo - che aveva maggioranza assoluta e avrebbe potuto fare quello che voleva - non privatizzò un tubo.
L'Alitalia? Per carità! Non sia mai che finisca in mani straniere. Rigettò la sostanziosa offerta Lufthansa per "venderla" per due peperoni - e al netto dei debiti, che rimasero sul groppone degli Italiani - agli amichetti suoi, già proprietari di AirOne - in c*lo alla concorrenza - ai quali interessava prima di tutto non avere un concorrente italiano sulle rotte loro… e così fare come gli pareva sulle tariffe. Poi, si sa com'è finita.
E il decoder del Digitale Terrestre "regalato" agli Italiani - con i soldi delle tasse degli Italiani? Un capolavoro: due piccioni con una fava. Il decoder serviva per i futuri programmi di FIninvest e la maggioranza di quelli "regalati" (cioè pagati da noi) era prodotta da un'azienda di proprietà del fratello.
E la geniale e vincente promessa elettorale di cancellare l'ICI (poi IMU), che gli fece guadagnare un sacco di voti… col c*ulo degli altri. Perché ci fece un regalo con i soldi dei Comuni, i quali dovettero sia tagliare i servizi, sia aumentare altre tasse locali.
Davvero bravo!
Monologo da standing ovation.
Non sono un fanatico del B. ma mi sono quasi commosso.
Sintesi efficacissima con la solita insuperabile ironia
Tutto vero!
Io lo capisco se c'è qualcuno che lo vorrebbe fare santo: almeno metà del parlamento odierno è stato miracolato da Lvi, altrimenti sarebbero finiti a fare lavori più o meno umili.
Per il resto, che venga sempre e per sempre ma!ede770
mmm analisi davvero ben fatta di un personaggio che mostra un lato dell' Italia che ancora oggi si cerca di oscurare penso, spero, inutilmente.
Tu quoque....pubblicità 😮ma comunque, complimenti...Lui non era peggiore di tanti...ahinoi!!
Santo subito.
" dev essere duro il morire per chi fece dell essere vivo l ebbrezza per ogni sua giornata e per tutte le sue nottate .
pareva uno che si fosse meritato il premio di essere nato e che passasse la sua intera esistenza a fare festa per questo, braccia alzate coppa in mano.
ne ho visti pochi di messi così, presidente "
X me era uno schifoso.